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Brifos.
Spargendo con una manona l'Unguento di Rendalim sulla ferita della ragazzina, e rimuovendo uno strato di tessuto color indaco dalle fascie di tessuto che era solito tenere legate in vita a mo' di cintura, Brifos si affrettò a confezionare un impacco con cui sigillare lo squarcio al fianco di Poppy.
...fu proprio mentre il Demone delle Tempeste era chinato sulla piccola Star Guardian, praticando i soccorsi di fortuna come gli era possibile, che il mostro chitinoso sforbiciò spasmodicamente le chele in aria, in scatti che si sarebbero potuti dire nervosi e forse persino frustrati, ammettendo che la creatura avesse un sistema nervoso tale da poter sviluppare degli stati d'animo.
Coi suoi acuti sensi soprannaturali tesi a monitorare l'aria intorno a sé, quando l'essere cominciò a produrre uno stridio che vibrava di un'energia più pericolosa che banalmente fastidiosa, l'Amal poté percepire il pericolo nella vera e propria onda cinetica che infranse lo stessa fibra dell'aria, tramutando quel suono in una sventagliata di schegge ialine fin troppo concrete per non venire considerate una minaccia.
Ciò nonostante, il Gigante non fu abbastanza lesto a reagire: accucciato al suolo, proiettandosi di profilo con il duplice intento di fare da scudo alla ningen priva di sensi e di ridurre la superficie della propria sagoma offerta come bersaglio, lo Youkai si limitò a sollevare il braccio a schermarsi il volto, sentendo le schegge eteree conficcarsi nella parte destra del corpo massiccio -braccio, spalla, fianco e gamba-, affondando nella carne, spillando sangue, e diffondendo lungo i nervi un segnale elettrico di allarme; un accesso di dolore che il Saggio dominò con il solito stoicismo con cui affrontava qualunque altra emozione.
« . . . »
Non soddisfatta dell'attacco, o forse proprio incentivata dal suo esito, la creatura si levò sulle zampe posteriori, spalancò le chele, ed estroflesse dalla corazza chitinosa un'infinità di rostri uncinati: l'eventualità che i pungiglioni fossero intrisi di qualche veleno alieno bastò a convincere il Figlio della Folgore ad evitarvi ogni contatto, così, quando gli aculei sibilarono nell'aria, Brifos eresse attorno a sé -e all'inerme Poppy- una crepitante colonna di elettricità da frapporre a quell'offensiva.
Aver nullificato quel pericolo non pose però certamente fine alle ostilità: abbandonando ogni cautela o istinto di sopravvivenza, l'Anomalia si lanciò contro lo Youkai, guidando in avanti le chele affilati per spiccarne la testa dal collo... e Brifos era molte cose -un asceta del Makai, uno studioso di Palanths, un Arcano, un esperto lanciere- ma non una preda indifesa, così non si fece trovare impreparato.
Quando le pinze assassine scattarono in avanti, l'Amal estrasse la lancia dal suolo e la infilò tra sé e l'aggressore; poi, contrattaccò con i suoi tentacoli: traslucidi e flessibili quanto il suo pensiero, quattro Vettori presero forma da oltre le spalle massicce del Gigante come le ali di un angelo, comprimendo l'aria elettrificata per farle acquisire la consistenza di lame spietate, frustando l'aria e vibrando a distanza ravvicinata dei fendenti mirati.
Due, diretti alle giunture dell'esoscheletro in cui gli arti terminanti nelle chele si univano al resto del corpo; uno diretto alla testa,per restituirgli la cortesia, e l'ultimo sferrato dal basso, ad un fianco, con l'intento e la speranza di recidere il maggior numero di zampe del suo nemico.SPOILER (clicca per visualizzare).