Jhona

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    Viaggiatore dei Mondi

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    Nome: Jhona
    Razza: Umano posseduto
    Sesso: Maschio
    Età Reale: 25

    Classe: Guerriero Posseduto
    Branca Primaria: Marziale [ Fighter ]
    Branca Secondaria: Incantatrice [ Avatar | Elementalist ]
    Elemento controllato: Anima


    Aspetto: Alto circa 1 metro e 70 centimetri, per un peso di 73 kg, Jhona ha una muscolatura ben definita e i lineamenti del viso ben marcati. Sul suo volto decorato da qualche pelo biondo qua e là, si stagliano due magnifici occhi verde smeraldo, illuminati talvolta da uno strano bagliore. Ha i capelli dello stesso colore del fieno, li porta di una lunghezza media, gli cadono appena sotto le orecchie, e ondeggiano ordinatamente verso un lato.

    Carattere: Un giovane non troppo sveglio e spesso tracotante, vive pensando ai fatti suoi. Sempre sorridente e baldanzoso, con un'aria beffarda sul viso, ama le belle donne e i classici racconti da taverna. Le sue esperienze lo hanno portato a pensare che "la legge del più forte" sia l'unica vera regola da seguire, ama la vittoria più di qualsiasi altra cosa e – forse troppo frequentemente – è disposto a tutto per ottenerla.

    Revisione
    Conto

    Biografia


    Jhona ha vissuto buona parte della sua infanzia con la famiglia, in un piccolo villaggio ai piedi di una montagna. Da bambino il suo più grande sogno era quello di realizzare il desiderio di sua madre: vivere presso la corte del palazzo reale. Sì impegnava molto per riuscire nel suo intento, aiutava il padre nel mestiere di fabbro e cogleva qualsiasi occasione per allenarsi con qualche arnese appena forgiato. I risultati però erano particolarmente scarsi sia nella scherma che nel tiro con l'arco. All'età di 12 anni, preso dalla smania di affinare le proprie capacità, supplicò un cavaliere – di passaggio alla forgia per una nuova armatura – di prenderlo come paggio.
    Quello lo mise alla prova, ma gli risultò piuttosto evidente che Jhona non aveva grosse possibilità di crescere come guerriero. Il cavaliere, buono com'era, andò a parlare con la famiglia del giovane per avvsarli che avrebbero fatto meglio ad incoraggiarlo nel seguire le orme del padre. La madre di Jhona però, tanto bella quanto stupida, appena posato lo sguardo su un cavaliere del reame, svenne dalla felicità. Parlando con il padre, vecchio ma più ragionevole, la sorte del cavaliere non cambiò affatto: il padre gli confessò – mentendo spudoratamente pur di rendere felice la moglie – di essere malato e che non gli rimaneva molto da vivere.
    Il cavaliere, dunque, impietosito ma riluttante, decise di prendere il giovane Jhona con sé nei suoi viaggi e di addestrarlo. Purtroppo però le sue previsioni si rivelarono corrette, e col passare degli anni il ragazzo non migliorò affatto in nessuna delle arti che inutilmente gli venivano insegnate. Crescendo, il biondo, divenne sempre più arrogante, raccontava le avventure del cavaliere come se ne fosse protagonista e passava le serate in taverne e bettole ad ubriacarsi, fare a pugni e giocare a dadi.
    Uno degli incarichi che un signorotto aveva affidato al bizzarro duo, però, cambiò radicalmente le loro vite.
    Andarono a scovare delle streghe nel bel mezzo di un rituale nel tentativo di catturarle e portarle al cospetto del balivo locale. Di rado in quelle zone si vedevano delle vere streghe, per lo più erano delle vecchie megere che mescolavano organi animali a caso in un calderone, inventando ricette e facendo falò, per il solo gusto di spaventare i creduloni. Quelle che il cavaliere andò a disturbare con la sua incursione però, non fingevano affatto; loro stavano davvero richiamando qualcosa di oscuro con quel rituale.
    A cavallo di un fulmine, nel bel mezzo del fuoco, discese un'entità enorme composta da solo fumo blu e due perle nere che dovevano essere degli occhi. La sua voce profonda e spaventosa echeggiò nella zona, rimbombando nei timpani del prode cavaliere e in quelli del biondo incapace. Le streghe avevano invocato un Astro guardiano della morte, e lui, con tono austero, intimò alle donne di non rubargli tempo – che lui era l'unico essere in diritto di prenderlo e fornirlo secondo i propri capricci – poi scomparve, dissolvendosi nell'aria. Jhona era svenuto per lo spavento, il cavaliere un po' terrorizzato e un po' determinato ad eliminare una minaccia che non aveva capito pienamente, tentò di fare strage della congrega. La sua lama riuscì a trafiggerne due prima di spezzarsi per ordine di una strega adirata dalla morte delle proprie sorelle. Quella, senza pensarci due volte, recitò un incantesimo di vincolo su Jhona e lo costrinse a combattere contro il suo mentore. Il biondo si svegliò dal sonno mentre era sotto il controllo del sortilegio, temeva di farsi male nonostante il cavaliere si sforzasse di schivare senza rispondere agli attacchi. Mentre il paladino escogitava un piano, tutte le streghe si bloccarono come fossero burattini. Non solo l'entità guardiana della morte aveva attraversato il passaggio creato poco prima, e una piccola sfera di fumo verde si fece strada dal naso della megera che imprigionava Jhona, guidata dagli invisibili fili dell'incanto, fino agli occhi del biondo.
    Tutti finirono a terra, svenuti, tranne il ragazzo che cominciò a contorcersi in preda al dolore.
    Bastarono pochi minuti all'entità, Kani`gyz, guardiano delle anime, per spiegarsi: era un Astro moribondo, detentore di enorme potere, ma sconfitto da un suo simile è stato costretto a fuggire usando quella porta aperta dalle streghe per un suo fratello. L'entità ormai nel corpo di Jhona gli propose un accordo. Gli fece vedere l'immensità dei mondi che conosceva, gli parlò del controllo delle anime, di come l'equilibrio tra le anime fosse fondamentale per tutti gli universi e di come insieme potevano salvaguardarlo, gli promise di aiutarlo a crescere e di potenziarlo attraverso i suoi poteri. L'unica cosa che quell'Astro chiedeva in cambio era riposo e nutrimento: si sarebbe nutrito dell'energia magica circostante, senza minimamente disturbare il biondo.
    Jhona comprese solo parte del discorso pregno di onore e buone intenzioni della creatura che lo aveva appena invaso: la parte in cui lui sarebbe diventato finalmente forte.
    Così si levò in piedi e a suon di ceffoni svegliò tutti, volendo provare le nuove facoltà che gli aveva mostrato Kani`gyz. Il cavaliere, credendolo ancora sotto effetto di un sortilegio, non lo attaccò ma a differenza della volta precedente, questa gentilezza, gli costò la vita. Jhona si scontrò anche con le streghe, riuscendo senza troppi sforzi ad eliminarle. Soddisfatto, si tenne come premio le proprietà del paladino che si era preso cura di lui fino a quel momento e ne bruciò il cadavere. L'Astro ospite era fortemente contrariato, quasi disgustato da quell'atteggiamento, ma non aveva alternative che lamentarsi e mantenere in vita quel piccolo essere irriconoscente.
    Da allora, con questi nuovi, magici poteri presi in prestito, Jhona si vendeva come mercenario per qualsiasi tipo di incarico girando in lungo e in largo. Familiarizzò rapidamente con le abilità che l'entità gli aveva prestato, ne faceva uso nella vita così come negli scontri, cominciò addirittura a distinguere le anime delle cose, ma questo non toccò minimamente la sua sensibilità.
    Kani`gyz però aveva bisogno di più magia, rispetto a quella che c'era in quella dimensione, per riprendere forma e lasciare quel corpo che riteneva abberrante – particolarmente in certi momenti, dopo una determinata quantità d'alcol. Propose quindi a Jhona di intraprendere un viaggio interdimensionale. Senza domandarsi la motivazione che stesse dietro questa richiesta, probabilmente per la volontà di ubriacarsi nuove taverne e assaggiare nuovi alcolici, il biondo preparò il rituale per il viaggio e lasciò la sua dimensione alla ricerca di un piano che fosse più ricco di energia magica.


    Equipaggiamento


    Armatura del cavaliere
    Armatura completa che Jhona ha forgiato insieme al padre per il suo mentore, l'ha ripresa quando ha deciso di ucciderlo per mettersi alla prova. Forgiata – male in alcuni punti, grazie alla sua indolenza – in acciaio comune, scintilla solo quando la pulisce. È composta da una corazza per il busto, spallacci, avambracci, falda e stivali. E ha una criniera di leone decorativa sullo spallaccio destro, soffice, per farci appoggiare le ragazze.

    Jian
    Spada con una lama a doppio filo di 75 cm in acciaio comune, appuntita all'estremità. Jhona l'ha recuperata da un brigante ucciso, gli sembrava preziosa e diversa dalle spade comuni e ha deciso di ricamarci qualche storiella attorno.

    Fiaschetta
    Una fiaschetta in pelle, sopperisce alla lontananza delle taverne.


    Abilità Passive


    Vedere l'anima
    L'anima è in tutte le cose, da quando Jhona ospita Kani`gyz l'ha potuto scoprire con i suoi occhi e con le sue orecchie, nonostante a volte lo infastidisca. È capace di vedere l'anima degli oggetti, degli animali, delle piante, di coloro che non sono più vivi, ma non riesce minimamente a trarne beneficio. Nonostante l'Astro gli ha più volte spiegato le potenzialità di questo dono, lui semplicemente vede in quelle entità semi trasparenti degli inutili esseri di compagnia. Può riconoscere un'anima da un'altra e può parlarci.
    Passiva Interpretativa | Vede e parla con gli spiriti - in Quest a discrezione del QM

    Acrobata
    Fin da piccolo Jhona si è addestrato per essere veloce e fulmineo nelle risposte, per poter fare di qualsiasi posto un perfetto campo di battaglia. Inutile dire che i suoi sforzi sono stati vani fino a quando non ha ospitato il Custode delle Anime che l'ha reso capace di compiere prodigi acrobatici incredibili. Salta, piroetta e volteggia con estrema facilità, si azzuffa stando in equilibrio sugli sgabelli delle taverne per puro divertimento e fa una verticale magnifica per conquistare le donzelle!
    Passiva | Movimenti acrobatici + Agilità potenziata

    Sesto senso
    Il mentore del biondo l'ha addestrato per poter riconoscere qualsiasi indizio, seguire abilmente le tracce e riuscire a prevenire i pericoli più che combatterli. Jhona non ha imparato nulla da questi insegnamenti, per cui Kani`gyz ha dovuto rimediare. Il giovane si pavoneggia perché riesce a percepire pericoli e minacce senza comprendere che è l'Astro che ospita a suggerigli cosa sta per accadere leggendo istantaneamente le trame magiche, per quello che può col poco potere rimastogli.
    Passiva | Percezione dei pericoli


    Abilità Attive


    Non puoi ferirmi
    Utilizzando l'armatura o la spada, un pizzico di fortuna e parecchio sforzo dell'essere che ospita, Jhona è in grado di deflettere qualsiasi colpo fisico con un movimento rapido, facendo fluire l'attacco senza subire danni.
    Difesa fisica | [ Durata: Istantanea | Portata: _ | Consumo: Variabile ]

    Assorbimento magico
    L'Astro di cui Jhona è contenitore necessita di energia magica. Non appena si rende conto che il guscio imbecille sta per subire un attacco di natura magica, Kani`gyz impregna l'armatura o l'arma del giovane della sua stessa essenza in modo tale da attutire il danno o annullarlo completamente.
    Difesa magica | [ Durata: Istantanea | Portata: _ | Consumo: Medio ]

    Balzo
    Grazie alle sue doti indotte di acrobata – e ad un pizzico di manipolazione dell'anima – Jhona è in grado di balzare in un lampo alle spalle del suo avversario.
    Tecnica di scatto | [ Durata: Istantanea | Portata: 7 mt | Consumo: Medio ]

    L'arte della spada
    Una rapida stoccata sferrata con tutta la forza e, inconsciamente potenziata attraverso i poteri del custode di anime, tenta di infilzare l'avversario.
    Attacco fisico | [ Durata: Istantanea | Portata: Singola | Consumo: Alto ]

    Risuona, Jian
    Jhona crede di essere diventato un abilissimo spadaccino, in realtà è Kani`gyz a risvegliare l'anima dell'arma che impugna, che – avvolta dalla luce fioca del suo spirito – diviene molto più tagliente e pericolosa.
    Powerup dell'arma | [ Durata: 1 turno | Portata: _ | Consumo: Variabile ]

    Urla, Jian
    L'abilità di Kani`gyz amplifica la portata dell'arma attraverso la manipolazione della sua anima. Sferrando fendenti all'aria, essi diverranno visibili come fossero frecce fatte di un'intensa luce verde che provocano danno fisico come fossero stoccate.
    Attacco fisico a distanza | [ Durata: Istantanea | Portata: 7 mt | Consumo: Medio ]


    Edited by kanigd69 - 4/5/2020, 16:49
     
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