[H] Sbrogliare la matassa

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    Impeto e tempesta

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    "Ci sono due errori che si possono fare lungo la strada per la verità:
    non andare fino in fondo e non partire.".


    (Buddha)


    j24wQdq

    Albero Casa, Latifondo.
    Presidio Errante, Endlos.

    Iniziò tutto in modo decisamente destabilizzante: un attimo prima era notte ed erano tutti in una locanda non troppo distante dalla Porta delle Icone a discutere sulla modalità di affrontare una situazione comune di pericolo, mentre quello dopo si erano ritrovati all'alba, all'aperto ed in piena campagna -paesaggio distintivo del Latifondo- esattamente di fronte all'Albero Casa, sede principale dell'ormai estinta gilda dei Liberi Aeris Milites ed attualmente filiale della Hush.
    Cosa fosse esattamente accaduto non era dato sapere, esattamente come non sarebbe stato fruttuoso porsi domande sul perché erano soltanto in tre (Elay, Augustus ed Emeraude). Nonostante ciò, l'identità del "colpevole" sarebbe potuta risultare intuibile, considerata l'ultima discussione avuta ed il "titolo" del Nobiluomo con cui Augustus aveva finito per battibeccare.

    xFAOkNi

    In ogni caso, i laputensi avevano ancora degli obbiettivi da raggiungere ed al momento tutti i loro intenti convergevano sulla figura dello sfortunato Elay, che andava al più presto arruolato ed informato riguardo la situazione in cui si era trovato immischiato. Il primo a raggiungere questa consapevolezza -e ad agire, prendendo l'iniziativa- fu Emeraude: avanzò di due passi, voltandosi poi verso il Numerologo e lo straniero. I capelli biondi danzavano sensuali, schiaffeggiati dal vento, e gli occhi violacei brillavano alla luce del sole nascente.

    -Dovremmo portarlo in un luogo preciso?- domandò, non per gentilezza, ma perché oggettivamente disinformato di tutto ciò che riguardava parte "burocratica" della Hush, essendoci personalmente entrato tramite costrizione e su richiesta del Capogilda -Penso che sia conveniente sbrigare immediatamente questa faccenda dell'arruolamento, prima che il Re del Tempo cambi idea e venga ad infastidirci... di nuovo.
    Seguì il commento un'espressione stizzita, decisamente insofferente, che presto Elay avrebbe trovato sulla totalità degli individui che avevano avuto in qualche modo a che fare con Mephisto. Su di lui -infatti- si sarebbe potuto dire molto, dato che i suoi modi eccentrici tendevano a diventare prepotenti invasivi nelle faccende altrui, ma era lampante e chiaro come il sole quanto la sua personalità risultasse sgradevole a tutti.

    La Farfalla Infernale avrebbe infine atteso la risposta di Augustus, prima di avvicinarsi ulteriormente all'edificio chiamato "Albero Casa", che appariva come una struttura in pietra bianca e dalla pianta a croce greca per i primi cinque piani. Di fronte all'improbabile terzetto, un portone in legno chiaro, finemente decorato da ghirigori color smeraldo, dava l'idea di esser fatto per accogliere più che per separare gli ambienti, nonostante l'evidente imponenza. Dal quinto piano in su, era a dir poco evidente un totale cambio di pianta; quest'ultima diventava semplice, quadrata e molto più piccola rispetto a quella dei piani sottostanti, tanto da far assumere alla struttura l'aspetto di una torre.
    Per quanto bislacco, fino a quel punto non si sarebbe certo discostato da molti edifici laputensi, in particolare della Città Alta. Ciò che lo rendeva davvero unico s'incontrava tuttavia oltre l'undicesimo piano: la dura pietra si apriva come per magia, fino ad assumere la forma e la consistenza delle fronde di un enorme albero caducifoglie, dove molti grifoni erano soliti nidificare.

    Osservando quella meraviglia dal basso, sarebbe potuto sorgere il dubbio che fosse proprio quell'eccessiva vicinanza agli umani -o alle razze civilizzate che occupavano la struttura- a rendere delle bestie orgogliose tanto mansuete, al punto da diventare addirittura delle nobili cavalcature; non sarebbe infatti risultato troppo strano che Elay avesse già sentito parlare dei cavalieri alati di Laputa, e della loro tendenza -sicuramente dettata dalla necessità- di spostarsi quasi esclusivamente in volo, in groppa a possenti grifoni.

    -Solo una domanda... sei solo, o hai lasciato qualcuno ad attenderti in qualche locanda?- continuò Emeraude, con spirito pragmatico -Nel caso, posso occuparmi io di rintracciare chi hai lasciato indietro, così che quel tiranno non ti trovi subito a gironzolare per Laputa.


    Angolo del Quest Master - Turno 1

    Elay, Augustus ed Emeraude si trovano di fronte all'Albero Casa, situato nel Latifondo, secondo girone laputense. Dietro di loro sta sorgendo l'alba, ed hanno il portone che punta ad Est di fronte a loro.

    L'intento di Emeraude è chiaro: spicciare al più presto la faccenda di Elay, anche se è una cosa di cui si dovrà occupare soprattutto Augustus, dato che lui non è propriamente un associato "informato" o "presente". Riguardo la faccenda di Mephisto, è palesemente stizzito e dà molto l'idea di aver taciuto molte stoccate per il quieto vivere, e perché effettivamente ritiene Mephisto un individuo pericoloso, come Augustus ben sa, essendo lui a conoscenza di molte informazioni.

    Questo è comunque un giro introduttivo: preferirei postasse prima Augustus (che ci può accompagnare nel suo studio o in un luogo appartato) e poi Elay. La scadenza vale per entrambi: considerate la turnazione come quella di una quest, più per comodità che altro.

    Postare entro il: 17 Agosto, ore 23:59.
    Enjoy!



    Edited by Drusilia Galanodel - 10/8/2020, 11:35
     
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    Non è semplice definire come in questo momento si senta il Numerologo.
    Se da un lato è felice di essere sopravvissuto alle angherie del Re del Tempo, che probabilmente avrebbe potutto schiacciarlo con un semplice mignolo, dall'altro è psicologicamente distrutto, perchè oggi, per la prima volta, ha potuto toccare con mano il potere di quell'essere. Certo, in passato aveva letto i resoconti secondo cui il Re aveva distrutto un'intera isola nel mare dell'Ovest semplicemente con uno schiocco, ma senza poter leggere nulla, è tutto più alleviato.
    Ritornare nel proprio corpo, in un luogo diverso, non fa altro che aggiungere un certo grado di confusione alla faccenda.
    Gli gira la testa e così naturalmente allarga le gambe per avere una base d'appoggio più ampia e sicura. Chiude gli occhi lasciandosi cullare dalle tenebre per qualche lungo secondo prima di riemergere.
    La Farfalla per fortuna è più rapida e forse più avvezza a simili spostamenti, quindi prende la parola e cerca in qualche modo di sbrigare la faccenda ddel nobile Elay.
    Il Numerologo si riprende ritrovandosi a mani strette con una rabbia ribollente in corpo che non riesce a gestire. Il corteo spiritico, stranamente, è silenzioso, quasi sedato. Nessuno parla. Nessuno fa rumore. Nessuno si lancia in consigli. Mesti si limitano a muoversi ora a destra, ora a sinistra, o a galleggiare davanti il Numerologo. Anche la stessa Giulietta, assai più caparbia e combattiva, si è ritirata in un silenzio meditabondo. Dovranno convocare un conclave spiritico per decidere come muoversi nei prossimi giorni.
    Un luogo preciso?
    Cerca di destarsi dal torpore del momento, sospira lungamente e si passa la mano destra attraverso i ricci scuri. L'ira funesta dell'omicidio che gli hanno costretto a compiere è qualcosa che non riesce a perdonarsi, ma che francamente non sa gestire, e di certo non può gestire ora.
    Ora deve concentrarsi sul Signorotto del Nord e sulla sua incolumità.
    C'è un giardino.
    Si limita a risponde allungando la mano verso l'ingresso.
    Signor Elay, potrebbe essere così cortese da seguirci? Nel giardino immerso tra le radici avremo la privacy di cui abbiamo bisogno. Le devo spiegare molte cose, purtroppo il destino ha deciso di immergerla fino ai capelli in questo pasticcio cosmico.
    A ben pensarci gli è successa la stessa cosa a sua tempo con Asmodeus. Mesto e spento il Numerologo si avvia verso l'Albero Casa e poi superato l'androne verso i giardini. Se lo seguiranno sceglierà una panchina appartata immersa e scavata all'interno delle radici dello stesso Albero. Farà accomodare il Signorotto preferendo invece restare in piedi. Pallido, stanco, si limita ad osservare la Farfalla.
    Il mio collega qui è...una cosa complessa, diciamo che ha cambiato da poco fazione preferendo per necessità la nostra. Si tratta di un servitore di un demone del Nord, il Conte Asmodeus, di cui sarei curioso sapere se avete informazioni.
    Lascia che sia la Farfalla a fornire eventuali altri dettagli. Ma queste sono cose che gli interessano in prima persona, non sta spiegando nulla. Mordicchia il labbro con disagio prima di fare qualche passo avanti ed indietro.
    Questo semipiano si trova in una situazione complicata.
    Demoni hanno invaso il Nord, l'Ovest ed anche Laputa.
    Qui è giunto tale Re del Tempo, di cui ha fatto la conoscenza, che sta ordendo una qualche trama intorno la figura dell'ex-Alfiere. Come avete visto decide il buono ed il cattivo tempo, rendendoci di fatto impotenti, ma raramente come oggi interviene con la volontà di fare danni. Un comportamento bizzarro, a cui non sappiamo dare ad oggi una spiegazione.

    Una breve pausa in cui intercetta lo sguardo della Farfalla.
    Puoi spiegargli meglio chi sono questi figure, Emeraude?
    Sicuramente il punto di vista di un demone su dei demoni è più chiaro e preciso. Il Numerologo poi tratteggerà meglio la situazione politica in cui si trovano.

    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (x10), Cocoguyan (x1), Tarlo di Kleptein (x2), Lacrima del Re (x1), Anatema dei Numi, Orologio dell’Eterno Ritorno
    Mana: 110%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

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    Sussurri - Auspex spiritico, udito e dei legami nel raggio di 30 metri
    Figlio dei Numeri - Istant Casting ed aumento riserva di mana
    Spiriti: Giulietta - Percezione delle invasioni psioniche ed illusorie
    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
    Condivisione Spiritica - Immunità al dolore ed alle malie
    Continuità Spirituale - Telecinesi e cast dai tarocchi
    Velo dell'Anima - Visioni
    Lettura dell’Anima - Radar bugie e Telepatia
    Corazza spiritica - Armatura naturale, PU Resistenza, Levitazione
    Mazzo di tarocchi - Tasca dimensionale

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    Albero Casa, Latifondo.
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    In un battito di ciglia il Cappio di Bronzo ed il sorriso del Re del Tempo scomparvero; mi ritrovai davanti ad un maestoso edificio, alto forse più di qualunque altro avessi visto prima. Dopo i primi solidi piani si apriva come per magia in rami carichi di foglie; compresi immediatamente perché lo avevano chiamato Albero Casa. Da quel che ricordavo dai miei studi, era la sede dei cavalieri alati di Laputa. Se la memoria non mi ingannava, fra quei rami possenti atterravano grifoni come fossero passerotti; ridacchiai fra me e me al pensiero di quell’immagine: vedere un grifone appollaiato su un ramo della struttura sarebbe stata sicuramente la cosa meno eccentrica della giornata. Giornata infinita, in realtà: saltata completamente la notte, mi ritrovai ad osservare una nuova alba con tutta la stanchezza addosso del giorno precedente: il viaggio, gli omicidi, i demoni (?). Mi passai stancamente una mano sul volto, come se potessi scacciare la fatica dagli occhi con quel gesto.

    “Dovremmo portarlo in un luogo preciso? Penso che sia conveniente sbrigare immediatamente questa faccenda dell'arruolamento, prima che il Re del Tempo cambi idea e venga ad infastidirci...di nuovo.

    Non mi ero sentito infastidito da quello che sembrava essere a tutti gli effetti l’essere più terrificante che riuscissi ad immaginare. Era stato persino quasi gentile con me, a dirla tutta. Riflettei però sul fatto che trovarmi improvvisamente in un altro luogo ed aver perso ore di vita - che avrei speso più che volentieri in un sonno rigenerante ed in un bagno caldo - mi avrebbero sorpreso ed indignato, se solo non avessi appena vissuto cose ben più assurde e se non fossi stato così tanto provato. Probabilmente a mente lucida mi avrebbe addirittura spaventato non capire cosa mi fosse accaduto o come, sia al Cappio di Bronzo sia durante la notte appena volata via, ma la mia mente cercava di ottimizzare le poche energie che mi erano rimaste, concentrandomi sul qui ed ora. Il biondo parlava di arruolamento, cosa che sembrava ben più seria di un club del libro per testimoni scomodi.

    “C'è un giardino. Signor Elay, potrebbe essere così cortese da seguirci? Nel giardino immerso tra le radici avremo la privacy di cui abbiamo bisogno. Le devo spiegare molte cose, purtroppo il destino ha deciso di immergerla fino ai capelli in questo pasticcio cosmico.”

    “Certamente; fate pure strada”. Sarei stato più che felice di qualunque informazione Asensi potesse darmi.

    Lasciai che l’Ufficiale mi guidasse; sembrava persino più provato di me, probabilmente soprattutto per l’omicidio di Jack, seppur cominciassi a dubitare che la sua fosse stata un’azione volontaria.

    “Solo una domanda... sei solo, o hai lasciato qualcuno ad attenderti in qualche locanda? Nel caso, posso occuparmi io di rintracciare chi hai lasciato indietro, così che quel tiranno non ti trovi subito a gironzolare per Laputa.”

    Per quanto sembrasse un pensiero gentile, mi chiesi se il ragazzo vestito stranamente non volesse cercare un modo di svicolare da un’ennesima conversazione complicata, o peggio ancora, se cercasse di fare domande per vie traverse sulla povera Demira. Sembrava però sinceramente preoccupato per quanto riguardava la parte del Re del Tempo; mentre entravamo nel grande palazzo seguendo i passi stanchi dell’Ufficiale, mi ritrovai a sperare che sapessero entrambi dirmi qualcosa in più per aiutarmi a fare luce su quanto accaduto.

    “Ti ringrazio; non ho nessuno ad attendermi se non il mio cavallo, ancora nelle stalle del Cappio di Bronzo; vi sono legate alcune mie borse, ma tutte cose di poco valore” , gli risposi, abbozzando un sorriso. “Mi farebbe piacere riprendere la mia bestiola, ma non ho fretta di farlo. Spero che il locandiere ne avrà buona cura, e potrò ricompensarlo per questo.”

    Entrammo infine in un giardino che si apriva oltre la sala d’ingresso; era incredibile, ma non perdemmo molto tempo ad esplorarlo. L’Ufficiale si diresse verso un angolino appartato, una panchina che sembrava essere parte stessa delle radici dell’Albero Casa. Mi invitò a sedermi con un gesto cortese; presi posto subito dopo, con un sospiro grato. Non si sedette subito dopo di me, e la cosa mi mise in uno stato di tensione; probabilmente voleva guardarmi in viso mentre parlavamo, ma il fatto che fosse più in alto di me continuò a darmi la sensazione fastidiosa che potesse essere un interrogatorio più che una conversazione volta a spiegarmi ciò che non comprendevo.

    “Il mio collega qui è...una cosa complessa, diciamo che ha cambiato da poco fazione preferendo per necessità la nostra. Si tratta di un servitore di un demone del Nord, il Conte Asmodeus, di cui sarei curioso sapere se avete informazioni. ”

    Dovetti trattenermi dal ridere nervosamente. “Il servitore di un Demone. Questo forse spiega l’abbigliamento e gli occhi strani, ma non perché un Ufficiale del Presidio Errante vi si accompagni. Un servitore di un Demone!” , riflettei, scuotendo la testa e riservando uno sguardo stranito all’uomo biondo. “Un Demone del Nord! Serve pure specificare da dove vengono queste creature” , realizzai poi, affranto per la scoperta che creature simili al Re del Tempo si aggiravano anche nella mia casa. Mi ritrovai a preoccuparmi per la mia famiglia - persino per mio fratello, con mio grande stupore - e mi ritrovai a sperare che forse Lilith avesse agito contro la propria volontà, come marionetta di uno di quegli esseri… Scossi ancora la testa, fissando infine lo sguardo a terra per trattenere le lacrime ed il crollo nervoso per quella informazione che l’Ufficiale mi aveva dato con tanta leggerezza.

    Presi un respiro profondo e cercai poi di fare mente locale per rispondere alla domanda di Asensi. “Mi duole dire che non ho particolari informazioni riguardo questo Conte Asmodeus, ma il nome non mi suona nuovo.”


    “Questo semipiano si trova in una situazione complicata. Demoni hanno invaso il Nord, l'Ovest ed anche Laputa. ”

    Ecco quindi la conferma ai miei pensieri cupi; cercai di evitare che lo scoramento mi rapisse, riuscendoci a fatica.

    “Qui è giunto tale Re del Tempo, di cui ha fatto la conoscenza, che sta ordendo una qualche trama intorno la figura dell'ex-Alfiere. Come avete visto decide il buono ed il cattivo tempo, rendendoci di fatto impotenti, ma raramente come oggi interviene con la volontà di fare danni. Un comportamento bizzarro, a cui non sappiamo dare ad oggi una spiegazione”

    Riuscii a cogliere della stizza nelle parole dell’Ufficiale. Potevo senza dubbio capirne il perché; a nessuno piace essere impotenti. Non mi sembrava che il Re del Tempo avesse voluto causare danni: le sue parole alla locanda sembravano anzi sottolineare come a suo modo stesse cercando di fare ordine, probabilmente seguendo trame di cui saremmo rimasti all’oscuro per sempre. Sicuramente era molto strano che avesse delle mire sull’ex-Alfiere di Laputa. Non conoscevo la natura di quelle creature chiamate Demoni bene quanto avrei voluto, ma potevo intuire facilmente che sarebbe stato improbabile che condividessero le loro volontà.

    “Puoi spiegargli meglio chi sono queste figure, Emeraude?”

    In effetti, chi meglio di un servitore di uno di loro per spiegarci meglio cosa fosse un Demone? Rivolsi uno sguardo curioso all’uomo dagli occhi violetti, felice di conoscerne finalmente il nome.


    Energia:

    100%

    Equipaggiamento:

    • Sanguigna – Elay porta una cintura particolare, con all’esterno una tasca orizzontale in cui può inserire un contenitore per la sanguigna, con cui può disegnare rune per evocazioni all’occorrenza.

    • Licht – Spada in acciaio temprato, con l’elsa finemente cesellata; nonostante non abbia continuato la sua formazione all’Accademia, Elay cerca di non perdere l’allenamento nel suo uso e sa combattere per autodifesa con precisione e coordinazione.


    Abilità Passive:

    • Mindfuck-alert – Elay resta sempre sul chi vive; tende a non fidarsi spontaneamente del prossimo ed il senso di allerta si estende soprattutto alla sua mente ed ai suoi pensieri. Come una sorta di sesto senso difensivo, è in grado di percepire quando qualcuno (o qualcosa) sta cercando di introdursi nella sua mente senza il suo volere.

    • Radar – Elay possiede innatamente la capacità di percepire con grande chiarezza ciò che lo circonda, non importa se possa vederlo o solo percepirlo con altri sensi; l’abitudine e la grande attenzione a cosa ha intorno lo rende padrone dello spazio intorno a sé, concedendogli di riconoscere ogni cosa concreta, ogni animale o persona che sosti o si muova nella sua sfera prossemica.

    • Soulfeeling – Grazie alla sua esperienza pluriennale come Summoner, Elay è in grado di percepire nitidamente la presenza, la posizione e le intenzioni di presenze dotate di anima, siano essere individui, animali, o specialmente creature evocate, in un raggio di 30 metri.

    • Brighteyes – Elay possiede una resistenza spontanea a luci molto intense.
     
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    “Ti ringrazio; non ho nessuno ad attendermi se non il mio cavallo, ancora nelle stalle del Cappio di Bronzo; vi sono legate alcune mie borse, ma tutte cose di poco valore. Mi farebbe piacere riprendere la mia bestiola, ma non ho fretta di farlo. Spero che il locandiere ne avrà buona cura, e potrò ricompensarlo per questo.”
    Constatando che Elay fosse l'unico coinvolto in quel pasticcio, Emeraude annuì, lasciando intendere che se ne sarebbe occupato più tardi. Seguì quindi i due lungo il tragitto, accomodandosi ad una panca, di fianco allo sfortunato straniero.

    -Questo semipiano si trova in una situazione complicata. Demoni hanno invaso il Nord, l'Ovest ed anche Laputa. Qui è giunto tale Re del Tempo, di cui ha fatto la conoscenza, che sta ordendo una qualche trama intorno la figura dell'ex-Alfiere. Come avete visto decide il buono ed il cattivo tempo, rendendoci di fatto impotenti, ma raramente come oggi interviene con la volontà di fare danni. Un comportamento bizzarro, a cui non sappiamo dare ad oggi una spiegazione- iniziò a parlare l'ufficiale, cercando in qualche modo di fare ordine in quella faccenda, per poi passargli con garbo la "patata bollente" -Puoi spiegargli meglio chi sono queste figure, Emeraude?

    U4nXMVY

    Attendendo qualche istante e fissando i due interlocutori con un lieve disagio, la Farfalla Infernale non si sentì particolarmente propensa ad affrontare l'argomento in quel modo. Nonostante ciò, il suo status non ammetteva troppa iniziativa, e non avrebbe potuto esimersi dall'obbedire a quell'invito di Augustus, sebbene posto gentilmente.
    -Il termine di "Demone" è in realtà molto vago, ed indica un gran numero di entità, anche molto diverse fra loro. Perfino io rientro comodamente in questo macrogruppo...- spiegò, dichiarando di fatto la sua natura -In particolare, io ed il mio precedente Padrone siamo "diavoli", cioè anime dannate con ruoli precisi e con la possibilità di agire fuori dall'Inferno a cui siamo stati assegnati nel momento del trapasso. Lì esiste una gerarchia molto rigida e precisa, e Lord Asmodeous ha il merito di averla scalata, nonostante fosse nato con un rango basso, come il mio.
    Nel dirlo, si limitò a fare spallucce, ricordandosi solo pochi istanti dopo di parlare con dei viventi, probabilmente lontani dalle realtà in cui era cresciuto.

    -I ranghi all'Inferno raramente son concessi per merito, ma sono indicativi del potere di cui dispone il Diavolo, e dipendono principalmente dal diritto di nascita: coloro che in vita furono dei semplici umani, da morti non si discosteranno troppo dalla matrice, e non beneficeranno di particolari abilità, tipiche di chi è al potere. Per questo son trattati alla stregua di oggetti, schiavi o -se si ha fortuna ed una discreta dose di astuzia- tirapiedi. La Nobiltà Infernale è invece quasi totalmente composta da creature ultraterrene ed angeli caduti, decisamente oltre la portata dei diavoli di ranghi bassi. Nonostante ciò, Lord Asmodeous è riuscito comunque a comprarsi il titolo di "Conte", dopo aver a lungo lavorato come Demone degli Incroci, grazie ad una truffa particolarmente fruttuosa ai danni di un'umana.
    Nonostante fosse abbastanza chiaro (almeno per Augustus) quanto potesse intensamente odiare l'individuo che lo aveva tenuto in schiavitù per secoli, fu altrettanto evidente una certa ammirazione malcelata nei toni di voce, segno che l'essere un abile truffatore fosse per Emeraude un valore positivo e da cui trarre ispirazione.
    -In ogni caso, resta biologicamente più debole degli altri suoi "pari", ed il suo intento è fondamentalmente quello di acquisire sempre più potere per non soccombere, espandendo la propria influenza ovunque. Nel mentre, ha trovato un "socio" che gli copre le spalle, e che è colui per cui esiste il nostro "club del libro", essendo di fatto il primo responsabile dell'invasione del Pentauron durante la Notte della Prima, dalla quale pare che nessun abitante di Kisnoth sia uscito vivo.

    Fu semplice e brutale. Forse un po' troppo... ma l'empatia non rientrava fra i suoi pregi.
    -Quanto al Re del Tempo... non ho idea di chi o cosa sia: so solo che è antico, potente ed in pochi hanno piacere nel farci affari o stringerci alleanze. Pare inoltre non stipulare contratti con nessuno... e tutto ciò è alquanto irritante, dato che non ci permette di capire cosa esattamente voglia.


    Angolo del Quest Master - Turno 2

    Piccola nota: il Demone degli Incroci è una figura conosciuta su molti piani dimensionali, e fa parte anche del folklore endlossiano. Si tratta di un'entità che si evoca attraverso un macabro rituale esattamente sugli incroci, e permette all'evocatore di esprimere uno o più desideri. La moneta di scambio può essere qualunque cosa, ma di solito è la proprietà dell'anima di chi stipula il contratto.

    Seconda nota: la Notte della Prima è un evento abbastanza famoso su tutto il Semipiano. Ci sono però molte storie fantasiose a riguardo, dato che chi ne parla (nella quasi totalità dei casi) non è un testimone degli eventi, e tende a romanzarle. L'unica cosa certa, nonché elemento comune in tutte le storielle, è che nel giro di una notte l'intera popolazione di Kisnoth è sparita. In questo evento pare che siano intervenuti gli eserciti ufficiali di ben tre presidi: Est, Sud e Laputa.

    Postare entro il: 24 Agosto, ore 23:59.
    Enjoy!

     
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    Rivivere nella parole della Farfalla gli eventi che hanno segnato il Semipiano negli ultimi mesi ed anni è qualcosa che fa sempre con un certo dispiacere. E purtroppo, se gli attori vengono tratteggiati dal Demone, dal canto suo il Numerologo, immerso in un'insolita pace, deve spiegare al povero sventurato del Nord quanto invece è accaduto.
    Come può immaginare, Signor Elay, con un simile dispiegamento di forze demoniache le difficoltà a notevoli, in ogni Presidio.
    Sospira mentre zuzzerella all'interno del giardino e passeggia avanti ed indietro. Mani strette dietro la schiena, poco più alto del fondoschiena.
    Quelli che sono stati gli eventi della Notte della Prima, sono tristemente noti in ogni dove, ed immagino che non ci sia bisogno che le spieghi nulla, vero?
    Certo, molto di quello che si sente dire sono eccessi, ma la spesa di vite umane è stata ingente

    Una pausa in cui si adombra per qualche secondo. Se deve ancora pensare al periodo che ha trascorso da spirito errante, ringrazia vivamente di non ricordare le circostante della sua morte.
    E per quanto siamo riusciti a strappare qualche piccola vittoria, la guerra è ben lontana dall'essere vinta.
    Conosciamo poco i nemici e le loro intenzioni. I membri del Circus Diaboloque sono stati quasi del tutto annientati, ma sicuramente non il loro datore di lavoro.

    Quello che può sembrare un banale resoconto, qualcosa di molto lineare e semplice, in realtà è il frutto di mesi e mesi e mesi di spionaggio, raccolta di informazioni e studio attento degli eventi del mondo.
    I poteri del nemico sono enormi, per darle una piccola idea, il figuro che abbiamo incontrato è stato in grado di polverizzare un'intera isola nel mare dell'Ovest, semplicemente con fascio di energia.
    Gli sembra più che sufficiente per comprendere la magnitudine del nemico. Ma il Numerologo spera nel vecchio adagio del "dividi et impera".
    Di fronte ad un simile nemico, le Gilde di Cavalieri Celesti, i Saggi di Palathas ed i Liberi Aeris Milites, si sono uniti sotto un medesimo vessillo: il Silenzio.
    Sentinelle che si ergono silenzione in tutto il semipiano e che difendono tutti i Presidi e tutti i loro cittadini a prescindere dalla localizzazione geografica.
    Lottiamo per sostenere il Semipiano e la sua sopravvivenza.
    E' questo il club del libro in cui, se vorrete, potrete entrare a far parte. Ovviamente nel caso ci sarà un percorso iniziatico per valutare le sue doti e le sue abilità, ma cosa assai più importante le sue intenzioni.
    Le sue conoscenze sue conoscenze al Nord ci sarebbero piuttosto utili.

    Una scelta di vita assai pesante, un fardello da trascinarsi dietro che potrebbe non avere un ritorno.
    In alternativa le offriremo adeguata protezione e supporto per continuare in traquillità la sua vita.
    Preferisce non dare ulteriori dettagli su questa possibilità, invero articolata e complessa, ma vi baderà se necessario.

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    Emeurade sembrò infastidito dalla domanda diretta dell’Ufficiale, ma fu solo questione di un attimo prima che un’espressione neutra gli si dipingesse in volto e cominciasse a spiegare a grandi linee la natura dei “Demoni”.

    “Il termine di "Demone" è in realtà molto vago, ed indica un gran numero di entità, anche molto diverse fra loro. Perfino io rientro comodamente in questo macrogruppo.”

    A quella affermazione trasalii; vero era che Emeraude sembrava un uomo strano, ma non avrei pensato fosse un Demone. “Quanto facilmente riescono questi esseri a nascondersi fra le genti del Semipiano, facendosi passare per eccentrici?” mi chiesi. “E come facciamo a riconoscerli?”

    “In particolare, io ed il mio precedente Padrone siamo "diavoli", cioè anime dannate con ruoli precisi e con la possibilità di agire fuori dall'Inferno a cui siamo stati assegnati nel momento del trapasso.”

    Ad ogni frase che spuntava dalle sue labbra, Emeraude mi sembrava una creatura sempre più strana. L’uomo biondo continuò a disegnare il funzionamento delle gerarchie infernali, non riuscendo a mascherare del tutto una punta di ammirazione per Lord Asmodeus, il “diavolo” che era il suo precedente padrone; lo guardai con sospetto, chiedendomi quanto fosse sicuro considerarlo alleato.

    Lasciai cadere il commento frustrato e laconico sul Re del Tempo; credevo fosse vero che esistevano creature ultraterrene con poteri al di là dell’umana immaginazione, e che fosse sciocco avere velleità riguardo lo scoprire le loro intenzioni. Se mai avessimo avuto la possibilità di comprendere cosa desiderasse il Re del Tempo sarebbe stato solo per sua concessione. Tra l’altro, sembrava anche aperto ad una possibilità del genere date le sue ultime parole al Cappio di Bronzo. Mi ripromisi di rifletterci con calma a mente riposata; per il momento era già difficile processare la valanga di informazioni che mi stavano piovendo addosso.
    Presi la parola soltanto alla fine del suo discorso. “Mi dispiace sapere che sei morto, in passato” , dissi, diviso fra sincera preoccupazione e sospetto. Se la morte era reversibile al punto da vedere davanti a me un uomo in carne ed ossa, molte delle mie – già poche - certezze potevano andare a farsi benedire. “Ci sono alcune cose che non capisco. Spero di non essere indelicato chiedendolo ,ma… Come si diventa demoni al momento della morte? ”
    Morire doveva essere un trauma non indifferente, e non sapevo come Emeraude avrebbe preso delle domande in merito; ad ogni modo, le mie domande non erano ancora finite, e sperai che rispondesse ad almeno qualcuna di esse.
    “Esistono più Inferni? Se sì, quanti? E quanti demoni?” Aggrottai le sopracciglia e mi portai una mano sul mento, meditabondo. “Soprattutto… quanti sono su Endlos?”
    A quella domana mi voltai poi verso l’Ufficiale Asensi; pensavo che anche lui potesse conoscere la risposta, e sperai ardentemente che potesse fare almeno una stima.


    “Quelli che sono stati gli eventi della Notte della Prima, sono tristemente noti in ogni dove, ed immagino che non ci sia bisogno che le spieghi nulla, vero?”
    Annuii in assenso a quella domanda. “Soltanto una precisazione, per amor di chiarezza: qual è il nome del Demone che sostiene Lord Asmodeus? Si sentono storie raccapriccianti sulla Notte della Prima, e comincio a chiedermi se siano tutti veritieri, compreso il nome del responsabile dell’invasione del Pentauron” , chiesi.

    L’Ufficiale Asensi dipinse a tinte fosche l’immagine di cosa fossero capaci i Demoni e di quale sarificio imponessero ad ogni Presidio, facendomi sentire annodato dentro.

    “Di fronte ad un simile nemico, le Gilde di Cavalieri Celesti, i Saggi di Palathas ed i Liberi Aeris Milites, si sono uniti sotto un medesimo vessillo: il Silenzio. Sentinelle che si ergono silenzione in tutto il semipiano e che difendono tutti i Presidi e tutti i loro cittadini a prescindere dalla localizzazione geografica.
    Lottiamo per sostenere il Semipiano e la sua sopravvivenza. È questo il club del libro in cui, se vorrete, potrete entrare a far parte. ”


    Gli rivolsi uno sguardo ammirato; eravamo uomini, probabilmente troppo piccoli, fallibili, una costellazione di difetti e paure, ma ci saremmo sempre sollevati per la nostra sopravvivenza e per difendere ciò che eravamo riusciti faticosamente a creare e tenere in equilibrio. Era decisamente molto di più di un gruppo di testimoni silenziosi, sicuramente molto meglio di qualunque cosa avessi potuto sperare. Mi accese una timida scintilla al centro del petto, facendomi sentire che forse qualcosa potevo fare, che forse non ero destinato soltanto ad essere vittima degli eventi com’era avvenuto nelle ultime ore concitate.

    “Ne sarei onorato. Non sono sicuro di quanto grande il mio contributo potrebbe essere, ma come potrei non rispondere ad una chiamata simile, quando creature sovrannaturali simili calcano la terra che mi ha visto nascere?”


    “Le sue conoscenze al Nord ci sarebbero piuttosto utili.”
    Quella semplice frase mi colpì ed incrinò il coraggio appena ritrovato. Era semplice, così tanto da essere disarmante. Sapevo che Najaza era letteralmente fredda ed ostile, e non avevo dubbi sul fatto che un giovane nobile avrebbe potuto aiutare a trovare i Demoni del Presidio Nord. Un’espressione combattuta mi apparì sul viso.

    “Devo essere onesto: mi sono messo in viaggio con l’intento di allontanarmi da Najaza, almeno per qualche tempo, per motivi personali” . La ferita lasciata da Lilith prese a pulsare e sanguinare dentro di me. Allo stesso tempo, ricordai con una stretta allo stomaco la flebile speranza che le sue azioni fossero dettate da una di queste creature sovrannaturali, e poi la paura che avevo provato per la mia famiglia… Potevo davvero restarmene a Laputa a leccarmi le ferite, quando era evidente che avrebbero potuto avere bisogno di me? Non solo loro, ma le genti del Semipiano tutto? Serrai la mascella, sofferente ma risoluto. Non volevo essere egoista, ma ero combattuto. Prima che pensarci troppo potesse fermare l’impeto appena nato, mi sforzai di continuare nel modo più costruttivo che riuscii a trovare. “Ad ogni modo, aiuterò come meglio potrò la causa. È qualcosa di ben più grande di me, e da ora in avanti può considerarmi a disposizione delle Sentinelle” . Ormai lo avevo detto. Non potevo rimangiarmelo, con buona pace delle mie ansie e del mio cuore spezzato.


    Energia:

    100%

    Equipaggiamento:

    • Sanguigna – Elay porta una cintura particolare, con all’esterno una tasca orizzontale in cui può inserire un contenitore per la sanguigna, con cui può disegnare rune per evocazioni all’occorrenza.

    • Licht – Spada in acciaio temprato, con l’elsa finemente cesellata; nonostante non abbia continuato la sua formazione all’Accademia, Elay cerca di non perdere l’allenamento nel suo uso e sa combattere per autodifesa con precisione e coordinazione.


    Abilità Passive:

    • Mindfuck-alert – Elay resta sempre sul chi vive; tende a non fidarsi spontaneamente del prossimo ed il senso di allerta si estende soprattutto alla sua mente ed ai suoi pensieri. Come una sorta di sesto senso difensivo, è in grado di percepire quando qualcuno (o qualcosa) sta cercando di introdursi nella sua mente senza il suo volere.

    • Radar – Elay possiede innatamente la capacità di percepire con grande chiarezza ciò che lo circonda, non importa se possa vederlo o solo percepirlo con altri sensi; l’abitudine e la grande attenzione a cosa ha intorno lo rende padrone dello spazio intorno a sé, concedendogli di riconoscere ogni cosa concreta, ogni animale o persona che sosti o si muova nella sua sfera prossemica.

    • Soulfeeling – Grazie alla sua esperienza pluriennale come Summoner, Elay è in grado di percepire nitidamente la presenza, la posizione e le intenzioni di presenze dotate di anima, siano essere individui, animali, o specialmente creature evocate, in un raggio di 30 metri.

    • Brighteyes – Elay possiede una resistenza spontanea a luci molto intense.
     
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    "Ci sono due errori che si possono fare lungo la strada per la verità:
    non andare fino in fondo e non partire.".


    (Buddha)


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    La Farfalla Infernale ascoltò le parole di Augustus con la medesima aria distaccata di chi non si sentiva parte di una vicenda, e se da un lato sarebbe parso strano -soprattutto perché, a dispetto delle apparenze, Emeraude ne era coinvolto fin sopra ai capelli- dall'altro appariva come sintomo evidente di quanto quell'essere non empatizzasse molto con le vittime.

    “Mi dispiace sapere che sei morto, in passato” disse invece Elay, mostrandosi decisamente umano, oltre che di buon cuore “Ci sono alcune cose che non capisco. Spero di non essere indelicato chiedendolo, ma… Come si diventa demoni al momento della morte? Esistono più Inferni? Se sì, quanti? E quanti demoni? Soprattutto… quanti sono su Endlos?”
    -Ti ringrazio per il pensiero... anche se non lo trovo necessario- gli rispose tuttavia l'interessato -Anche perché tecnicamente sono ancora "morto".
    Un sorriso beffardo si dipinse sul bellissimo volto, probabilmente divertito alla sola idea di destabilizzare l'umano di fronte a lui.
    -Quello che vedi è il corpo di un'idiota che ho posseduto appena fui liberato dal mio tormento ed assegnato all'entourage di Asmodeous. Dopo alcune centinaia di anni, la carne tende ad adattarsi al demone che la occupa... ed è probabile che ora abbia l'aspetto molto simile a ciò che fui da umano.
    A quel punto non sarebbe stato troppo complicato intuire come delle anime dannate girassero allegramente per il loro mondo.
    -Esistono un'infinità di inferni, e la loro esistenza non dipende necessariamente dalla locazione geografica del mondo in cui ci si trova- commentò con voce piatta il Diavolo -Quello da cui provengo appartiene ad un preciso piano dimensionale, ma è possibile che anche esterni possano finirci, endlossiani compresi. Ad esempio, il lavoro di "Demone degli Incroci" serve esattamente a quello: comprare anime da trascinare nel nostro inferno e nei nostri domini.
    Fece spallucce, come se parlasse di lavoro... e non di anime destinate alla sofferenza eterna.
    -In ogni caso, l'Inferno non va visto come qualcosa di "concreto". Direi piuttosto mutevole, come un sogno, spesso dipendente dal trapassato stesso e dalla sua concezione di "tormento". Per alcuni è una valle infuocata, per altri è semplicemente il nulla eterno: i Diavoli si limitano a tramutare il loro dolore in potere per sé stessi, non importa dove l'anima defunta pensa di trovarsi.
    Proprio in quel dettaglio risiedeva ciò che distingueva i Diavoli dalle altre tipologie di Demoni. Loro non appartenevano ad una "razza", ma era una condizione di esistenza a cui molti sarebbero giunti dopo il trapasso.

    -Esistono inoltre dei piani dimensionali detti "infernali", anche se hanno ottenuto questa nomea soltanto per la loro particolare ostilità o tendenza al caos. Su Endlos si parla spesso del Makai, ad esempio, e gli Youkai -suoi abitanti- rientrano nel gruppo di ciò che è definito "Demone"... ma si tratta solo di una tipologia di creature esistenti. Per questo, anche se tendenzialmente più guerrafondai o ingannatori, è possibile trovarne anche di buoni. Solo i Diavoli hanno ottenuto un "giudizio" negativo, per un peccato o un altro... e moltissimi Demoni, una volta morti, diventano effettivamente Diavoli.
    Nonostante una spiegazione esauriente potesse per molti essere vagamente rassicurante, quella appena concessa da Emeraude nascondeva sottintesi decisamente inquietanti. Dopotutto... lui era un Diavolo. Aveva appena ammesso di esser già stato giudicato in base ai suoi crimini, e la sua condizione non lasciava dubbi su quale fosse il risultato.
    -Per questo, non potrei mai farti una stima precisa di Demoni e Diavoli esistenti. Perfino su Endlos, temo di non conoscerli tutti.

    Fu chiaro e conciso. Quasi brutale, a dirla tutta, e non sarebbe stato nemmeno facile capire se fosse guidato dal sadismo o da semplice abitudine. In ogni caso, fu un bene che il discorso venisse deviato su altri argomenti, come l'eventuale inserimento dell'umano in gilda.
    “Ad ogni modo, aiuterò come meglio potrò la causa. È qualcosa di ben più grande di me, e da ora in avanti può considerarmi a disposizione delle Sentinelle”
    Senza aggiungere altro, la Farfalla Infernale alzò lo sguardo su Augustus, attendendo la reazione del Numerologo. Per ciò che gli riguardava, era lui il responsabile di quel ragazzetto, ed essendo stato in passato un burocrate non si sarebbe fatto alcun problema nell'occuparsi delle pratiche di iscrizione, o di spiegargli le regole a cui tutti dovevano sottostare.


    Angolo del Quest Master - Turno 3

    A questo giro, l'ideale sarebbe che Augustus pieghi in modo più specifico quelli che sono i meccanismi della Hush. Per il resto, è tutto libero.

    Postare entro il: 31 Agosto, ore 23:59.
    Enjoy!

     
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    Lascia che sia la Farfalla a spiegare al povero neo-giunto gli ultimi dettagli che hanno colpito la sua curiosità. Certo, tutti i suoi dubbi in realtà sono giusti, trovarsi una valanga di informazioni di questo genere, essere calato in una situazione così gelida come può essere il Re del Tempo, il nobilotto del Nord ha saputo dimostrare mente fredda, capacità di analisi ed anche un gran cuore, vista la risposta.
    Lascia che la Farfalla illustri le modalità di trasformazione di un demone in un diavolo ed il "senso" di inferno e come un demone può trarre i suoi poteri. Si limita ad annuire camminando qui e lì tra le radici dell'Albero Casa.
    Solleva silenziosamente il capo riflessivo. Vuole parlare con Drusilia, vorrebbe avere risposte, ma al momento sa che si trova in missione.
    E poi c'è il problema del Re del Tempo che la segue e perseguita.
    Troppi demoni per questo solo semipiano.
    Risponde pungente alla domana, sovrastando per qualche secondo le parole della Farfalla. Per quanto cerchi di ignorare le sue origini, la sua freddezza a volte scade in una certa ammirazione per le schiere nemiche. Ci vorrà tempo.
    Anche io sono originario del Nord e di questo Semipiano, quindi non conosco in prima persona altre realtà, ma sono quasi sicuro che non ci siano così tanti demoni in ogni dove.
    Sospira, veramente si sente assiepato e sotto assedio da parte di quelle creature. Che avrà il semipiano di così piacevole ed ammaliante?
    Fa spallucce tornando a concentrarsi su Elay, verso cui sorride per la prontezza di spirito e la piacevole risposta.
    Con calma Signor Elay, ogni cosa a suo tempo.
    Si rende conto della sua fame di informazioni. Di capire questo mondo e di migliorarlo. Ma come insegna il Prof. Oak, ogni cosa a suo tempo. Gli sorride con fare paterno quando si avvicina di un passo.
    Ora che ha deciso di entrare a far parte del nostro....club del libro, semplicemente comincerà un percorso iniziatico e di ascesa. Quello che sarà il suo status, sarà "Ombra". Come tale dovrà prendere forma. Dimostrarsi degno della fiducia delle Sentinelle, come me, o dei Capi Gilda. Con il tempo potrà ascendere ed entrerà così in possesso di informazioni via via sempre più dettagliate sugli eventi che riguardano questo semipiano.
    Lascia il tempo al giovanotto di comprende le sue parole e quindi anche la spiegazione al fatto che non ha volutamente risposto ad alcune delle sue domande. La trama tessuta sul semipiano negli ultimi anni è piuttosto fitta e non è possibile rivelarla a chiunque, o interi paesi potrebbero cadere nel Caos.
    La sede centrale della Gilda si trova nel Pentauron, sulle ceneri degli eventi di quella notte. L'albero casa, come vecchia sede dei LAM, è stata accorpata come succursale, come la Biblioteca o la sede dei Cavalieri.
    Quindi per questa sera ci tratterremo qui, così da poterci riposare e metabolizzare quanto accaduto. Da domani ci sposteremo nel Pentauron, nella sede centrale e da lì sarebbe mia intenzione proseguire per il Nord.
    Abbiamo bisogno di informazioni locali e le nostre origini ci aiuteranno, spero.

    Si tiene sul vago, avrà modo a cena e durante il viaggio alla sede centrale di dargli maggiori dettagli. Si sposta quindi verso la Farfalla, da cui gli eventi di questa sera sono scaturiti.
    Grazie per quello che hai fatto.
    Un ringraziamento molto più generale del previsto.
    Chiederò all'Argonauth di controllare i prossimi movimenti in entrata ed uscita dalla città. In caso nuovi "cani" dovessero tornare. Io stesso interrogherò Jack, richiamando la sua anima.
    E' visibilmente stanco. Sospira, osservando il duo. Attende altre domande, ma più che altro desidera solo un letto, dormire e piangere.

    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (x10), Cocoguyan (x1), Tarlo di Kleptein (x2), Lacrima del Re (x1), Anatema dei Numi, Orologio dell’Eterno Ritorno
    Mana: 110%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Sussurri - Auspex spiritico, udito e dei legami nel raggio di 30 metri
    Figlio dei Numeri - Istant Casting ed aumento riserva di mana
    Spiriti: Giulietta - Percezione delle invasioni psioniche ed illusorie
    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
    Condivisione Spiritica - Immunità al dolore ed alle malie
    Continuità Spirituale - Telecinesi e cast dai tarocchi
    Velo dell'Anima - Visioni
    Lettura dell’Anima - Radar bugie e Telepatia
    Corazza spiritica - Armatura naturale, PU Resistenza, Levitazione
    Mazzo di tarocchi - Tasca dimensionale

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    ...Tecnicamente sono ancora "morto" .”

    Il sogghigno accennato sulle labbra di Emeraude rendeva palese quanto fosse divertito all’idea di essere per me una creatura strana, impossibile da trovarmi di fronte. Parlavo con un morto, e se non avessi appena vissuto di tutto, avrei continuato a pensare che si trattasse soltanto di un pessimo scherzo.

    “Quello che vedi è il corpo di un'idiota che ho posseduto appena fui liberato dal mio tormento ed assegnato all'entourage di Asmodeous.”

    Un conato inaspettato mi rapì, spezzando il filo sottile della curiosità per Emeraude e sostituendolo con quello del disgusto.
    “Era vivo quando ne ha preso il corpo?” , mi chiesi, senza il coraggio di domandarlo ad alta voce.

    Dentro di me, l’ira aveva ripreso a montare. “Come fa a chiamarlo idiota?! Vive in quella carne da centinaia di anni e non significa nulla per lui? Era pur sempre un uomo, un altro essere vivente, con i suoi pensieri, le sue emozioni, la sua famiglia, le sue scelte. Qualcuno di cui ha preso impunemente il corpo, violandolo, trasformandolo nel tempo perchè somigliasse a colui che era in vita” . Guardai Emeraude dal basso, e se i miei occhi avessero potuto essere pugnali lo avrebbero colpito per punirlo della sua poca gratitudine. Mi rendevo sempre più conto di quanto poco contassero le vite umani per Demoni, Diavoli e via dicendo; potevo comprendere forse le ragioni dei Diavoli di alto rango, che di umano non avevano mai avuto nulla e per cui le nostre vite non erano che monete di scambio, ma come potevo perdonare un atteggiamento simile da chi umano lo era stato? La stanchezza mi rendeva più netto nei giudizi, meno empatico e più incline a considerare tutto come una minaccia.

    Intanto, un tarlo nella mia testa scavava ancora: se significavamo davvero così poco per creature simili, e se ne eravamo effetticamente circondati, perchè mi avevano lasciato in vita? Sperai che il Re del Tempo non venisse prima o poi a riscuotere il favore per avermi lasciato andare.

    Ascoltai Emeraude spiegare cosa fossero gli Inferni, come i Diavoli se ne servissero convertendo il dolore dei dannati in potere, quasi fossero una macchina, un sistema funzionate, e distratto dalla mia nascente avversione per lui per un attimo quasi dimenticai che si trattava di un castello di carte costruito con vite spezzate. Uomini morti. Uomini come me, che avevano vissuto, amato, combattuto, e che da qualche parte avevano commesso uno sbaglio, un peccato, un errore di valutazione. Una caratteristica così umana.

    “Finirò anche io in tutta questa assurda situazione quando i miei giorni saranno finiti?” , mi chiesi, con un tuffo al cuore. Il Diavolo biondo spese anche alcune parole sugli Youkai, ma per quanto si trattasse di creature infide e violente, mi sembrarono Demoni meno ostili dei Diavoli, foss’anche solo perchè avevano ancora una possibilità di redenzione. Guardai di sbieco Emeraude, chiedendomi che cosa avesse fatto in vita da condannarlo ad un giudizio negativo al momento della sua morte. Decisi che era meglio non saperlo.

    “Non potrei mai farti una stima precisa di Demoni e Diavoli esistenti. Perfino su Endlos, temo di non conoscerli tutti.”

    “Troppi demoni per questo solo semipiano.”

    Annuii rivolto all’Ufficiale. Aveva più che ragione: anche uno solo era uno di troppo.

    “Con calma Signor Elay, ogni cosa a suo tempo” , proruppe poi l’Ufficiale Asensi. Aveva sulle labbra un sorriso gentile, nonostante la stanchezza. Pensai che avrebbe risposto alla mia domanda sull’identità del Demone responsabile dell’invasione del Pentauron durante la Notte della Prima, ma forse aveva in merito storie più precise ed aspettava un momento migliore per parlarmene.

    “Ora che ha deciso di entrare a far parte del nostro....club del libro, semplicemente comincerà un percorso iniziatico e di ascesa. Quello che sarà il suo status, sarà "Ombra". Come tale dovrà prendere forma. Dimostrarsi degno della fiducia delle Sentinelle, come me, o dei Capi Gilda. Con il tempo potrà ascendere ed entrerà così in possesso di informazioni via via sempre più dettagliate sugli eventi che riguardano questo semipiano.”

    Le parole dell’Ufficiale mi fecero un effetto strano: sollievo, certo, per non essermi infilato con una frase sola in qualcosa di tremendamente più grande di me, spinto dall’orgoglio e dal senso di impotenza; dall’altro, una punta di fastidio. Non credevo di dover dimostrare nulla, pensavo che la mia risoluzione ed il mio comportamento delle ultime ore avessero detto abbastanza di me stesso. Ma ero stanco, poco lucido, ed abbastanza consapevole di me stesso da saperlo ed ingoiare qualsiasi forma di protesta. Soprattutto, quando Asensi arrivò a parlare di informazioni, dovetti ammettere a me stesso che aveva perfettamente senso: se avessero condiviso informazioni sui Demoni che cavalcavano il semipiano con ogni uomo coraggioso, avrebbero in breve tempo scatenato il panico nella popolazione dei vari presidi. Sospirando, quindi, feci un cenno di assenso alla sua frase. Un sorriso stiracchiato mi si dipinse sul volto. Luce e Vuoto erano miei fedeli compagni da così tanto tempo che diventare un’Ombra non mi sarebbe stato poi così difficile.

    “Sarà fatto” , dissi quindi con gratitudine.

    “Per questa sera ci tratterremo qui, così da poterci riposare e metabolizzare quanto accaduto. Da domani ci sposteremo nel Pentauron, nella sede centrale e da lì sarebbe mia intenzione proseguire per il Nord. Abbiamo bisogno di informazioni locali e le nostre origini ci aiuteranno, spero.”

    “Mi sembra perfetto” , risposi, alzandomi dal cantuccio fra le radici dell’Albero Casa. Mossi indietro le spalle per rilassare i muscoli contratti. “Ho onestamente bisogno di qualche ora di sonno prima di mettermi di nuovo in viaggio” , aggiunsi.

    Alzai lo sguardo cercando le foglie sui rami più alti che riuscivo a scorgere del grande Albero Casa, così in alto rispetto a noi. “Neanche il tempo di arrivare a Laputa che devo tornare a casa” , realizzai. Soltanto poche ore prima per me sarebbe stata una sconfitta personale, qualcosa di impensabile. Paura ed onore erano più forti del dolore, con mia grande sorpresa. E quella flebile speranza, che Lilith non fosse davvero lei... Mi passai una mano fra i capelli. Era decisamente ora di chiudere gli occhi e riposare la mente, o i miei pensieri avrebbero continuato a riportarmi lì.

    “Crede sia possibile trovare un letto anche per me?” , chiesi infine all’Ufficiale, sperando di potermi affidare all’oblio del sonno almeno per qualche ora.



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    Equipaggiamento:

    • Sanguigna – Elay porta una cintura particolare, con all’esterno una tasca orizzontale in cui può inserire un contenitore per la sanguigna, con cui può disegnare rune per evocazioni all’occorrenza.

    • Licht – Spada in acciaio temprato, con l’elsa finemente cesellata; nonostante non abbia continuato la sua formazione all’Accademia, Elay cerca di non perdere l’allenamento nel suo uso e sa combattere per autodifesa con precisione e coordinazione.


    Abilità Passive:

    • Mindfuck-alert – Elay resta sempre sul chi vive; tende a non fidarsi spontaneamente del prossimo ed il senso di allerta si estende soprattutto alla sua mente ed ai suoi pensieri. Come una sorta di sesto senso difensivo, è in grado di percepire quando qualcuno (o qualcosa) sta cercando di introdursi nella sua mente senza il suo volere.

    • Radar – Elay possiede innatamente la capacità di percepire con grande chiarezza ciò che lo circonda, non importa se possa vederlo o solo percepirlo con altri sensi; l’abitudine e la grande attenzione a cosa ha intorno lo rende padrone dello spazio intorno a sé, concedendogli di riconoscere ogni cosa concreta, ogni animale o persona che sosti o si muova nella sua sfera prossemica.

    • Soulfeeling – Grazie alla sua esperienza pluriennale come Summoner, Elay è in grado di percepire nitidamente la presenza, la posizione e le intenzioni di presenze dotate di anima, siano essere individui, animali, o specialmente creature evocate, in un raggio di 30 metri.

    • Brighteyes – Elay possiede una resistenza spontanea a luci molto intense.
     
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    Albero Casa, Latifondo.
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    Emeraude ascoltò le parole dei due umani con l'espressione da sufficienza, forse perché consapevole di quanto non sarebbe stato affatto semplice arrivare effettivamente a Najaza. Se si fossero spostati a Nord per qualche missione, lo avrebbero fatto in qualche landa desolata o di confine, nel migliore dei casi.
    -Chiederò all'Argonauth di controllare i prossimi movimenti in entrata ed uscita dalla città. In caso nuovi "cani" dovessero tornare. Io stesso interrogherò Jack, richiamando la sua anima.
    Emeraude sospirò, decidendo che era tempo di andarsene, magari raggiungere la sua signora.
    Posò tuttavia una mano sulla spalla di Augustus, avendo chiaramente percepito quanto fosse demotivato per quella faccenda. Era un sentimento normalissimo, che lui stesso aveva provato un'infinità di volte... ma andava in qualche modo affrontato, o sarebbe stato peggio.
    -Il Conte Asmodeous aveva problemi enormi e difetti spiacevoli ovunque lo si guardasse... tuttavia vorrei dirti una cosa- si limitò a pronunciare, fissandolo negli occhi con maggiore intensità del solito -Se ha ottenuto più di quello che la biologia gli aveva imposto, è stato solo perché era consapevole che ogni cosa nel creato può essere fatta a pezzi. Perfino gli dei.
    Se Asmodeous era riuscito a comprarsi un titolo in una gerarchia tanto rigida, era stato solo per la sua abilità di infilarsi nel sistema, imparando a conoscerlo, conviverci, così da sapere dove colpire nel momento opportuno. Magari non era un esempio di virtù... ma poteva esser di ispirazione, in qualche modo.
    -Il conflitto genera muri. Adattati all'idiota col pizzetto e forse potresti scoprire qualcosa di interessante per ferirlo. Lo stesso vale per chiunque altro.
    Detto ciò, si congedò a loro con un inchino, per poi sparire dietro un angolo.
    Probabilmente, non lo avrebbero rivisto per un po'.

    “Crede sia possibile trovare un letto anche per me?”
    Non restava forse altro che riposare, ma un'ultima -pesante- novità si affacciò proprio quando entrambi gli uomini iniziarono davvero a pregustare la piacevole sensazione di un letto morbido ed accogliente.
    Arrivò infatti dall'interno dell'edificio un omone dall'aria affannata. Era alto circa due metri e non sembrava particolarmente giovane. Aveva i capelli rossi ancora ben saldi sulla testa ed una barbetta incolta. Probabilmente, dalle rughe che gli segnavano il volto, sarebbe stato semplice intuire che avesse superato la cinquantina, ma il fisico scolpito di muscoli ben tesi ed ancora al massimo della loro potenza (ben visibili sotto un mantello nero e logoro) creava un contrasto in grado di destabilizzare chiunque provasse ad assegnargli un'età.

    -Buongiorno, figlioli!- disse loro bonariamente, alzando una mano enorme e ricoperta di calli in gesto di saluto -Augustus, cercavo proprio te...
    Arrivò a loro in meno falcate di quanto un normale uomo avesse potuto azzardarsi a fare, sovrastandoli con la sua mole imponente. Nonostante ciò, non ispirava affatto paura o timore, merito del suo sorriso gentile e dei modi affabili.
    -L'Ambasciatore ha chiesto dei rinforzi immediati sul Koldran- annunciò, consegnandogli una lettera profumata -Ha già mandato due Ombre, facendole passare per la scorta di un cartografo, nella speranza di ottenere informazioni riguardo alcune guardie di confine. Ha però scoperto che potrebbero esserci influenze demoniache in atto, e quei due da soli potrebbero rischiare di non tornare... come è accaduto col nano.

    Si riferiva più che altro ad un episodio di vecchia data, legato alla scomparsa di un Aviatore proprio in quei territori, durante la sua ricerca di minerali. Da allora erano passati molti anni... ma non lo avevano più trovato, ed era infine stato dato per morto.
    -Andrei personalmente, ma devo partire domani per un'altra missione. Dato che maneggi le anime... potresti andarci tu, assieme a qualcun altro?


    Angolo del Quest Master - Turno 4

    Il pg che è appena apparso è una vecchia conoscenza di Augustus, Gildarts.
    Consegna ad Augustus una lettera di Quarion: il contenuto al suo interno lo passerò privatamente al giocatore.
    Postare entro il: 4 settembre, ore 23:59.
    Enjoy!

     
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    Com'era?
    E' visibilmente stanco e vuole solo piangere e dormire?
    Quanto il silenzio del suo corteo lo ferisce più dei loro soliti lamenti?
    Avrete una stanza e faremo recuperare il cavallo.
    Asciutto si limita ad annuire verso la neo-Ombra. Sta già pensando a che camera assegnargli, chi sentire per le pratiche burocratiche e così via, che si avvicina il suo solito salvatore. Deve la sua vita a lui, ed anche l'inizio della sua personale crociata contro i demoni.
    Me?
    Sa bene che il caro Gildarts non è tipo da molte parole e quando lo cerca, purtroppo, non è sempre per una bevuta, ma per qualche sgradevole mansione dell'ultimo minuto o qualche comunicazione di servizio. Vedere quell'omore, le mani grandi ed il sorriso, lo riporta sempre indietro ai primi periodi del suo reclutamento tra i LAM. Ha sofferto più volte la sua continua indole a girovagare per il mondo lasciandolo solo all'Albero Casa. Probabilmente è stato il suo primo amico, e lo ritiene tale tutt'oggi.
    Sul Koldran?
    Aggiunge con un cipiglio perplesso mentre ascolta la descrizione degli eventi. Non era a conoscenza di quella particolare missione, dedicandosi al momento ad altre attività. Inoltre Quarion gli mette una certa soggezione e quindi quando possibile preferisce evitarlo. Strano quanto due gemelli possano essere così diversi.
    Allunga la mano verso il collega per recuperare un pezzo di pergamena con qualche appunto proprio dell'Ambasciatore. Sospira mesto, visto che a quanto pare il suo fiume di lacrime verrà procrastinato a data da destinarsi. Forse prendersi un po' di freddo gli congelerà la delusione cocente dell'incontro con il Re del Tempo.
    Si sistema gli occhiali e si rivolge verso Elay.
    Bene, la nostra dormita si è ridotta ad un paio di ore di riposo.
    Grazie Gildarts per tenerci sempre in forma. Tempo di preparare quanto necessario e provvederò a trasportarci nel luogo indicato dall'Ambasciatore. Spero non sia difficile trovare le Ombre.

    Continua con qualche chiacchiericcio con Gildarts prima di salutarlo, come fa anche con la Farfalla, ed accompagnare così Elay nella sua nuova stanza, che occuperà giusto il tempo di un riposino di un paio di ore.
    La prima missione comincerà presto.
    Voleva solo dormire e piangere...ed invece.

    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (x10), Cocoguyan (x1), Tarlo di Kleptein (x2), Lacrima del Re (x1), Anatema dei Numi, Orologio dell’Eterno Ritorno
    Mana: 110%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Sussurri - Auspex spiritico, udito e dei legami nel raggio di 30 metri
    Figlio dei Numeri - Istant Casting ed aumento riserva di mana
    Spiriti: Giulietta - Percezione delle invasioni psioniche ed illusorie
    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
    Condivisione Spiritica - Immunità al dolore ed alle malie
    Continuità Spirituale - Telecinesi e cast dai tarocchi
    Velo dell'Anima - Visioni
    Lettura dell’Anima - Radar bugie e Telepatia
    Corazza spiritica - Armatura naturale, PU Resistenza, Levitazione
    Mazzo di tarocchi - Tasca dimensionale

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    Giardino dell’Albero Casa, Latifondo.
    Presidio Errante, Endlos.



    “Avrete una stanza e faremo recuperare il cavallo.”

    Non feci in tempo a ringraziare l’Ufficiale Asensi che un uomo di mezza età entrò nel giardino con passo fermo e spalle dritte.

    “Buongiorno, figlioli!”

    Risposti al saluto gioviale con un sorriso accennato ed un cenno del capo. Ero decisamente troppo stanco per iniziare una conversazione con uno sconosciuto.

    “Augustus, cercavo proprio te...”

    “Me?”

    L’uomo dai capelli rossi ci raggiunse in pochi istanti; sembrava essere un combattente, alto anche più di me. Si muoveva a suo agio, come se fosse a casa propria, cosa che non doveva essere troppo lontana dal vero data la facilità con cui aveva trovato l’Ufficiale. “Forse il giardino è uno dei posti preferiti di Asensi… E posso capire perchè” , riflettei, prestando più attenzione a ciò che mi circondava che al duo che avevo accanto, come se questo potesse lasciare loro un po’ di privacy. Le mie buone intenzioni, però, si infransero presto.

    “L'Ambasciatore ha chiesto dei rinforzi immediati sul Koldran.”

    “Quale Ambasciatore?” , mi chiesi mentalmente.

    “Sul Koldran?”

    Rimasi in silenzio ad osservare mentre il nuovo arrivato porgeva una lettera all’Ufficiale. “Perché il Presidio Settentrionale salta fuori così spesso?” , mi chiesi. “Deve essere una specie di maledizione…”

    “Ha già mandato due Ombre, facendole passare per la scorta di un cartografo, nella speranza di ottenere informazioni riguardo alcune guardie di confine. Ha però scoperto che potrebbero esserci influenze demoniache in atto, e quei due da soli potrebbero rischiare di non tornare... come è accaduto col nano. ”

    Serrai la mascella. Non avevo dubitato di una singola parola che l’Ufficiale mi aveva detto per provare a spiegarmi cosa fosse accaduto nelle ore precedenti, ma sentire nuovamente parlare di demoni, di demoni nel Nord… “Qualunque cosa sia accaduta a qualunque nano, perchè facciamo tappa nel Pentauron? Dobbiamo andare al Nord, ed in fretta!” pensai, facendo sempre più fatica a mettere a tacere l’orgoglio che mi spingeva ad agire. Chiusi gli occhi, sentendomi la testa farsi pesante per il conflitto aperto fra i miei pensieri. “Ho passato settimane in viaggio per andartene, ed ora cos’è tutta questa brama di tornare?” mi chiesi mentalmente. Certo che no, certo che non volevo rivedere ancora la faccia di mio fratello, ma mi sentivo così frustrato, ed impotente, ed in ansia, e stancoDevo riposare, almeno qualche ora, riposare la testa, mettere ordine nei pensieri…”

    “Andrei personalmente, ma devo partire domani per un'altra missione. Dato che maneggi le anime... potresti andarci tu, assieme a qualcun altro?

    Sospirai. Il tempismo di quell’uomo era stato terribile.
    “Con buona pace del mio equilibrio mentale.”

    “Bene, la nostra dormita si è ridotta ad un paio di ore di riposo. Grazie Gildarts per tenerci sempre in forma. Tempo di preparare quanto necessario e provvederò a trasportarci nel luogo indicato dall'Ambasciatore. Spero non sia difficile trovare le Ombre.”

    Ringraziai mentalmente per la prontezza di spirito dell’Ufficiale che aveva decido di concederci almeno una manciata di minuti per recuperare le forze, anche se una parte di me sperava che questo nostro bisogno non si rivelasse una debolezza decisiva e che le altre Ombre - persone come me, in effetti – non facessero la fine del fantomatico nano per questo. “Qualcosa mi dice che quei maledetti demoni non dormano mai…”
    Annuii alle parole dell’Ufficiale; lo avrei seguito senza discutere, lasciandomi guidare e risparmiando le energie per quando sarebbero state necessarie. “Ne avremo bisogno” , considerai mestamente.

    “Ci faremo bastare le ore che abbiamo” , risposi con un sorriso stiracchiato che voleva essere rassicurante.

    Non riuscii proprio a ringraziare l’uomo che ora sapevo chiamarsi Gildarts, anche se sapevo che non poteva immaginare da che razza di esperienza eravamo appena usciti.


    Energia:

    100%

    Equipaggiamento:

    • Sanguigna – Elay porta una cintura particolare, con all’esterno una tasca orizzontale in cui può inserire un contenitore per la sanguigna, con cui può disegnare rune per evocazioni all’occorrenza.

    • Licht – Spada in acciaio temprato, con l’elsa finemente cesellata; nonostante non abbia continuato la sua formazione all’Accademia, Elay cerca di non perdere l’allenamento nel suo uso e sa combattere per autodifesa con precisione e coordinazione.


    Abilità Passive:

    • Mindfuck-alert – Elay resta sempre sul chi vive; tende a non fidarsi spontaneamente del prossimo ed il senso di allerta si estende soprattutto alla sua mente ed ai suoi pensieri. Come una sorta di sesto senso difensivo, è in grado di percepire quando qualcuno (o qualcosa) sta cercando di introdursi nella sua mente senza il suo volere.

    • Radar – Elay possiede innatamente la capacità di percepire con grande chiarezza ciò che lo circonda, non importa se possa vederlo o solo percepirlo con altri sensi; l’abitudine e la grande attenzione a cosa ha intorno lo rende padrone dello spazio intorno a sé, concedendogli di riconoscere ogni cosa concreta, ogni animale o persona che sosti o si muova nella sua sfera prossemica.

    • Soulfeeling – Grazie alla sua esperienza pluriennale come Summoner, Elay è in grado di percepire nitidamente la presenza, la posizione e le intenzioni di presenze dotate di anima, siano essere individui, animali, o specialmente creature evocate, in un raggio di 30 metri.

    • Brighteyes – Elay possiede una resistenza spontanea a luci molto intense.
     
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    "Ci sono due errori che si possono fare lungo la strada per la verità:
    non andare fino in fondo e non partire.".


    (Buddha)


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    Angolo del Quest Master - Turno 5

    Scena conclusa: provvedo a chiedere la convalida.
    Enjoy!

     
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12 replies since 10/8/2020, 10:31   223 views
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