Endlos Realm GdR - Gioco di Ruolo Fantasy by Forum

Posts written by Black 13

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    Auguri a tutti e grazie a tutti coloro che hanno contribuito ad alimentare questo piccolo figlio :)
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    Una porta a forma di zucca appare nel cielo di endlos e, dal suo interno, cominciano a piovere fiumi di dolciumi, caramelle e regali, invadendo il forum in ogni dove




    AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA VERY VERY UNBIRTHDAY! TO YOU!
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    Nickname » Black 13, Veles, Gabriev Disith
    Personaggi attivi » quasi 3

    #1 - Veles, Fragment of Coffer

    Nome » Veles
    Scheda » [-]
    Revisione » [-]
    Conto » [-]

    #2 - Gabriev Disith - Ritratto dell'Eroe da Giovane"

    Nome » Gabriev Disith
    Scheda » [-]
    Revisione »[-]
    Conto » [-]
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    “Il mio 'grazie' arriverà dopo le spiegazioni.
    Ora, muovetevi: siete liberi di conquistare la vostra libertà.”
    Si guardano tutti e cinque e, come un solo uomo, annuendo; per le spiegazioni vi sarebbe stato tempo ma, fino ad allora, dovevano sopravvivere. Il Primo a Muoversi è la Montagna silente che risponde al nome di Sagramor: rapido, l'immenso uomo di colore posa una mano sul volto del Carceriere da te atterrato che, fa a malapena in tempo a sgranare gli occhi in preda al terrore e la consapevolezza di ciò che, da lì ad un attimo, sarebbe accaduto.

    Poi, la sua vita si spegne.

    L'occhio verde peridoto dell'abominio di nome Eric, fissa impassibile la scena: appena i cadaveri fossero stati ritrovati, avrebbero avuto addosso tutte le forze del complesso contenitivo; un "tutte le forze" di troppo per i suoi gusti, quindi era meglio essere cauti e ridurre potenziali allarmi preventivi. Poi, "Fiorellino" prese la parola.

    Dobbiamo dirigerci cento metri verso destra, lì troveremo una porta di servizio che da su una scala interna. Sicuramente sarà sorvegliata ma è sempre meglio che rimanere qui. Lungo il tragitto, dovremmo fare attenzione alle telecamere; ce ne sono lungo tutto il ballatoio e, se ci vedono, ci saranno tutti addosso in pochi minuti.



    Descrivi pure come vi muovete lungo il corridoio e le celle, che sistemi adottate per individuare le telcamere e come aggirarle e quant'altro ma ferma la descrizione sull'apertura della porta della scala interna.
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    PoV ~Namas – Enclave, Prigioni di Contenimento Inferiori

    Il volto ricolmo di odio - e sangue rappreso - del tuo carceriere ti fissa e, nei suoi occhi blu puoi vedere, al di là del rancore, un sentimento molto più profondo e incognito... la Paura. La Paura dettata dalla facilità con cui son stati eliminati i suoi compagni, la Paura scaturita dal trovarsi a terra, sovrastati da un essere da lui considerato infimo ed inferiore; la Certezza che, la sua vita, può essere spenta con la facilità con cui si soffia su una candela.
    “Le manette: toglile.”

    Il Soldato del Laccio Nero fa correre per un attimo gli occhi da te ai tuoi compagni, indeciso sul da farsi. Infine, annuisce impercettibilmente. K-102-5-7-11 Deposti.
    La sua voce, poco più di un rantolo. Il rumore delle vostre manette che si aprono e cadono al suolo, un suono angelico e soave.

    Ora, resta soltanto la fuga.



    PoV ~ Taro Muri – Enclave, Ultimo Piano

    Sette Piani più in alto, la figura tarchiata e dall'incipiente calvizie di Taro Muri alzò lo sguardo dalla sua scrivania, portando gli occhi in direzione della porta che dava sul corridoio: una vibrazione all'interno del tessuto dell'enclave si era propagata fino al suo orecchio, una melodia silenziosa che, per lui, era pari ad uno squillo di trombe.
    Kikio Ho, spostò il glaciale sguardo sul suo sottoposto, la cui attenzione sembrò essere diretta altrove.
    Qualche Problema Taro?
    Non più mio Signore.

    Lo Sguardo del Direttore dell'Enclave tornò a posarsi sulla sua scrivania, ove premette un tasto.
    Non più.


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    CITAZIONE (Madhatter @ 20/12/2011, 11:45) 
    Mi sorprendo XDD

    :megusta:
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    CITAZIONE (Namas @ 20/12/2011, 11:37) 
    La devo rimpicciolire, dannazione!

    :megusta:

    EDIT: dovrebbe andare, ora.

    :megusta:
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    CITAZIONE (Namas @ 20/12/2011, 11:36) 
    Devo festeggiare il suo arrivo: :megusta: !

    :megusta: :megusta: :megusta: :epicre:
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    La Vestige fissò con sguardo vacuo la strage che si era profilata attorno alla sua persona: cadaveri d'insetti e uomini, mischiati in pozze di sangue raggrumato e carne. Un vero peccato, non aveva altri spuntini a portata di mano e sentiva un languorino prepotente allo stomaco.
    Poi, li fissò.

    Erano immensi: gargantuesche Creature che andavano riassociandosi alle immagini che sgorgavano dai ricordi dei suoi precedenti pasti; creature da incubo, nate dal connubio tra Magia e Tecnologia, in una forma aberrante ed al contempo estremamente affascinante. Delle Entità chiamate Titani.

    E furono queste entità a distruggere gli insetti, al pari di giganteschi superpredatori privi di qualunque senso di pietà e rimorso, uno dopo l'altro l'infilzarono e li schiacciarono, lasciando attorno a Cheliax un immenso vuoto.
    Ed ora erano orientati dalla parte decisamente sbagliata, per quanto lo riguardava.
    Per inciso, erano rivolti verso di lui, con fare decisamente poco rassicurante.
    Poi, apparve.

    Era un uomo estremamente emaciato, con indosso abiti eleganti e raffinati, accompagnati da un elegante tuba - che stranamente gli ricordava qualcosa o qualcuno- e, nella sinistra, stringeva il guinzaglio di un sbavante essere tricefalo, particolarmente desideroso di nutrirsi dei cadaveri che lo circondavano..
    « Congegno interessante questo Cuore dei Titani ...non c’è che dire. »
    Il che, come temeva, significava che era in ritardo: qualcun'altro si era appropriato del Cuore dei Titani ed aveva appreso come manovrarlo. Ora sarebbe risultato sicuramente più difficile ottenerlo, dato e considerato in particolar modo i Titani sotto il suo controllo.

    Eppure, eppure qualcosa fece breccia nell'animo della Vestige: una sensazione sconosciuta apparve al di là del suo archivio di ricordi, oltre i frammenti di memoria delle sue vittime, al di là della mente del Baenre, sempre più in profondità, nell'intima essenza della Creatura.

    Là, dove avrebbe dovuto albergare solamente puro istinto e fame primordiale, brillava una luce dai contorni familiari ed al contempo sconosciuti, un consigliere oscuro talmente intimo da risultare quasi perverso. E la sua voce gli suggeriva che non aveva nulla da temere.
    Che quello, era un Araldo.
    « Credo che questo sia destinato a lei, Herrn... »
    Un Araldo di distruzione.
    Ed il Baenre afferrò il Cuore e Sorrise.


  10. .

    PoV ~ Kikio Ho – Enclave, Ultimo Piano

    Con il passo marziale che era proprio alla sua persona e al suo rango, il Capofamiglia del Casato Ho varcò la soglia dell’ultimo piano dell’Enclave; senza indugiare, si diresse verso l’ufficio del Coordinatore del Complesso -il suo fedele braccio destro Taro Muri-, uno degli ufficiali col grado più alto presso la gerarchia del Laccio Nero, e la porta della direzione si aprì davanti a lui senza nemmeno bisogno che la sfiorasse.
    Dall’altra parte, all'interno della stanza, il suo penetrante sguardo blu trovò ad attenderlo un uomo dal fisico tarchiato e con una vistosa calvizie.
    "Mio Signore.. Benvenuto."

    Così gli disse l'ometto, sorridendogli compiaciuto, e sebbene Kikio fosse perfettamente a conoscenza di quanto grandi fossero i poteri mentali di Taro, non mancò neppure questa volta di rimanerne colpito: la preveggenza appena dimostratagli era solo una piccola manifestazione, ma fuor di dubbio di grande effetto. Si diceva che nulla potesse sfuggirgli a lungo all’interno del suo Carcere, e Kikio non faticava a crederlo.
    Tuttavia, ora non aveva tempo per queste cose: c’erano questioni di fondamentale importanza a cui rivolgere ogni attenzione.

    "Dov’è? Voglio vederlo."
    "Proprio nell’altra stanza, mio signore:
    ho già avvertito l’equipe medica di tenersi pronta."

    "Ben fatto."

    Con un'impazienza ben evidente, il Capofamiglia Ho aprì una porta presente nella camera: dava su un piccolo stanzino... una sorta di asettico ambulatorio, e lì -disteso supino su un lettino operatorio- stava un bambino dai folti capelli castani, apparentemente sopito in uno stadio di completa incoscienza.
    E allora Kikio Ho sorrise.

    Finalmente, aveva davanti agli occhi la chiave per epurare l’intero Ovest da ogni abominio non-umano.
    Finalmente, stringeva tra le mani l’arma per vincere la sua Guerra.



    PoV ~ Namas – Enclave, Sette piani più in basso


    “Non abbiate mai paura di difendere le vostre idee.
    Non abbiate mai paura di difendere chi condivide un ideale.
    Se mi sarà possibile, vi prometto che la libertà vi verrà restituita...
    ...se non accadrà in questa vita, sarà nella prossima.
    In qualsiasi caso, siate orgogliosi delle vostre origini.
    Sempre.”

    Il Volto di Eric parve contrarsi in un ghigno di soddisfazione: un sorriso sghembo, impossibile da notare per il giovane Principe dei Naga voltato di spalle, ma perfettamente visibile per il gigantesco Sagramor e per i due elfi, che accennarono un assenso con un semplice gioco di sguardi.
    Si, decisamente erano quelle le parole che desideravano sentirsi dire, o che quantomeno speravano venissero pronunciate.
    Adesso si trattava solamente di risolvere l’irrilevante problema di evitare un'impellente e violenta morte improvvisa in una cella buia ed angusta.
    Ora, se soltanto…

    Eccoli lì.

    A interrompere il flusso di pensieri dell’uomo deforme, fu una voce carica di astio e disprezzo, appartenente all’ufficiale del Laccio Nero che aveva già fatto visita loro solo poc’anzi; a quanto pare, però, questa volta non era solo: ai suoi fianchi avanzavano altri due altri soldati, armati di tutto punto e per nulla rassicuranti nelle loro uniformi di Epuratori.
    "Cominciamo da questo. Voglio che gli altri ne sentano le grida, affinché imparino a non alzare lo sguardo con chi è loro superiore."
    Il Bersaglio di quelle parole...? C'è da chiederlo? Ovviamente, tu, giovane Nagavandari.

    Ma -forse per simpatia, forse per solidarietà- i tuoi compagni di cella non sono propensi a lasciar quel giovanotto libero di spadroneggiare: non appena la cella si sarebbe aperta, Eric avrebbe infatti caricato con una Spallata il secondino a destra, mentre Sagramor avrebbe fatto lo stesso con quello a sinistra; con un poco di fortuna, li avrebbero spediti contro la cella di Illimor e Taniris, i quali -sporgendo le braccia oltre le sbarre- erano pronti a strangolarli con le loro manette.
    Un piano di certo decisamente disperato, ma -al momento- non era il caso di attirare l'intera guarnigione della struttura su di loro.
    Non ora quantomeno.

    Eppure, prima che l’operazione potesse innescarsi come teorizzata dai reclusi rivoltosi, qualcosa intervenne non appena la porta si aprì: un ripugnante fiume di tentacoli d'ombra si promanò dall’oscurità del corridoio da cui i tre soldati erano giunti, danzando attorno a loro in movimenti sinuosi e grotteschi assieme; quando le stringhe si ritrassero, dopo pochi inafferrabili istanti, le armi dei carcerieri erano state spezzate da tagli netti e puliti... i loro corpi -invece- spellati, sbucciati come mele, e il tutto senza un lamento, perché le loro voci erano state soffocate nell'ombra liquida che doveva essersi insidiata dentro di loro.

    Eric incespicò nel mezzo della sua azione, e ristette per un lungo istante, interdetto: dopotutto, stava preparando la sua eroica carica, ed aveva anche dato segnale ai compagni urlando “ORA!”... e, invece, dovette frenarsi, sgranando il suo occhio verde peridoto...

    ...per poi rimodellare in un sorriso gigantesco i lineamenti sgraziati del suo volto deforme quando, da quel sudario di ombre palpitanti emerse la figura di una donna dai fulgidi capelli color sangue e gli occhi d'un verde smeraldino.
    “Era ora che arrivassi Fiorellino.”, le si rivolse con una nota ironica e familiare nella voce. E lei non fu meno sarcastica nel rispondergli.

    “Ero lì da un poco, ma mi sembrava che volessi provare qualcosa di altamente assurdo, così pensavo di godermi lo spettacolo.”

    Naturalmente, non hai la più pallida idea di chi siano queste persone, e non capisci appieno in quale veste e situazione si trovino lì, ma una cosa la sai: la porta verso il corridoio e la libertà -oppure una morte orribile nel tentativo di conquistarla- è finalmente aperta, con solo un ultimo ostacolo -il tuo carceriere più affezionato- a frapporsi di mezzo.
    Nei suoi occhi, il terrore più puro e l'incapacità di comprendere ciò che è appena accaduto. Il tempo stringe, e non c’è un momento da perdere...

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    CITAZIONE
    so di casi in cui Elysia è stata utilizzata da terzi in qualità di PNG - cosa che a me non è mai dispiaciuta, ovviamente - ma in quelle occasioni non mi pare abbia ricevuto un punto pur facendo apparizioni, dirette od indirette. E nemmeno è mio interesse che ne riceva, i miei punti voglio giocarmeli personalmente e guadagnarmeli.

    i punti, vanno guadagnati sempre personalmente, proprio perchè, come dici tu, vanno guadagnati.
    Se tu possiedi tale personaggio come conto, scheda, revisione, egli è a tutti gli effetti un PG, non un PNG e, come tale, è esso a guadagnare il punto della giocata ed essendo i pg proprietà del giocatore, solo egli può usarli e come tale solo egli può fargli guadagnare punti.


    Persone che masterano quest d'altro canto, profondono sforzi nel creare gioco e, per tale ragione, quando viene completata una quest da loro masterata, in sede di valutazione viene concesso loro un punto da spendere in un personaggio a loro discrezione di cui dovranno far nota. Ovviamente, qualunque loro pg presente nella quest, non percepirà ulteriori punti. L'elargizione vuole essere un incentivo, non un metodo di grinding facile.

    In passato, si è concessa la possibilità, per altro sparuta, di
    cedere singoli punti ad altri personaggi la cui archiviazione ha preceduto la chiusura di alcune quest ma che, per responsabilità e correttezza, hanno continuato ad essere giocati fino alla conclusione delle scene in cui erano coinvolte, ma sono casi isolati ed esaminati di volta in volta.

    In questo caso, la scena è da se già conclusa e, il personaggio di Elysia occupante uno slot pg al momento della chiusura scena, per tale ragione, il punto è da destinarsi a lei.
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    CITAZIONE (Hylian Mage @ 29/9/2011, 00:34) 
    Sollevo una mozione: Elysia rappresenta, oltre che un personaggio a sé stante, uno dei "costrutti" in possesso di Richard, creato appositamente per rivestire il ruolo di PNG nell'ambito delle giocate del Bar, dove lavora in qualità di cameriera, e dunque con un ruolo di PNG (tanto che in più di una situazione è stata mossa da terzi, anche in una quest se non erro).
    Poiché nulla indica la presenza di Elysia quale personaggio e non quale png (non sono state utilizzate abilità, oggetti, né ci sono stari riferimenti a nessuna scheda) sottolineo la mia volontà nel volerla usare nel ruolo di png all'interno della giocata, e la mia volontà di assegnare quel punto al conto del personaggio che possiede il costrutto, ossia Richard.

    Ti rispondo già io in maniera, purtroppo, lapidaria: non vogliamo, ne possiamo creare eccezioni nelle regole di distribuzione punti, per quanto sia possibile. Esistono già punti "liberi", quali quelli di contest, Titoli, etc. e, per le giocate, si è sempre seguita la regola del punto al proprio personaggio che il giocatore ha usato - in qualunque veste venga applicato e, anche in questo caso, la regola rimarrà tale. Mi spiace davvero, ma ti invito a capire il nostro punto di vista ed a non insistere su questo punto, sul quale anche noi cerchiamo di rimanere il più aderenti possibile. Grazie mille, spero capirai.
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    "...A volte, l'unica risposta ai problemi è davvero il Tempo.”
    Inizialmente nessuno replicò a quanto detto dal giovane Namas, lasciando che le sue parole rimbombassero per qualche istante nei silenziosi echi della loro prigione.

    Il Tempo.
    Un concetto semplice ed assoluto, in grado di scandire l'esistenza di ogni cosa, dalla più infima alla più grandiosa. Vi era una sorta di Tirannica Galanteria in quel concetto superno: non importavano i tuoi natali, le tue amicizie, i tuoi peccati... esso elargiva a tutti il medesimo dono.
    Una vita. Ne più, ne meno.

    E per quanto vi fossero esseri che si reputavano immortali, al di sopra delle sue leggi, per quanto esistessero disperati disposti ad attaccarsi alle più chimeriche illusioni pur di sfuggirgli, essi presto o tardi, cedevano il passo.
    Come Tutti. Ne più, ne meno.

    "Sei Saggio giovane uomo"
    Fu uno degli Elfi Gemelli a interrompere il silenzio quasi religioso che era andato a formarsi tra i presenti.
    "Vi è molta verità nelle tue parole, più di quanto..."
    Di colpo s'interruppe, la voce strozzata in gola, ormai ridotta quasi ad un sussurro, gli occhi color perla che fissavano l'oscurità dinnanzi a loro. Nessuno di voi ebbe bisogno di alcuna conferma.
    Qualcuno stava arrivando.
    E non era solo.

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    Eric sembra assorbire e metabolizzare avidamente ogni sillaba da te pronunciata; persino quando alludi al destino del tuo popolo egli non accenna a distogliere l'occhio sano dai tuoi: è come se -con quell'iride verde acido- ti stesse scrutando dentro, sotto la pelle da ofide, sotto la tua stessa essenza, e -a giudicare dal sorriso sghembo che ora gli si dipinge sul volto- qualunque cosa abbia visto deve essergli piaciuta.

    Spostando il peso del fisico massiccio da un fianco all'altro, il mostro deforme interrompe il silenzio, tornando nuovamente a rivolgerti la parola.

    Un popolo antico, il tuo, Giovane Amico. Un vero peccato che questi folli vogliano estinguerlo.Il Guercio sembra essere riuscito a colpire nel segno, riassumendo con un unica frase il triste destino che si sta andando a delineare per la tua stessa genia.

    E ti torna in mente la moglie di Ito, i tuoi amici, i tuoi fratelli, ed ogni altra creatura di Sequerus, abbandonata al suo destino. Non è la tua morte a farti paura, ora lo sai per certo: è ciò che accadrebbe agli altri se tu perissi il vero problema. Chi riuscirebbe a creare per loro un posto dove vivere?

    Ma sono nuovamente le parole di Eric a interrompere la tua meditazione...

    Eppure... Dici che questo posto è famiglia, questo posto è casa... ma allora perché i governatori di questo mondo non fanno nulla? Non avete un sovrano, un qualcuno che vegli sulle vostre vite?

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    “Se non avessi avuto queste catene, probabilmente ora avremmo avuto un'occasione in più per liberarci.”
    Mentre, in preda allo sconforto, lasci cadere le tue ultime parole nel silenzio della vostra prigionia, ti accorgi di essere osservato di sottecchi dal grottesco Eric, il cui volto sembra contratto -forse complice la sua deformità- in un espressione indecifrabile. Ti sembra addirittura che sia sul punto di dire qualcosa -ma, dati i tuoi sensi offuscati, non ne sei sicuro- poi, di colpo, emette un sottile sbuffo di rassegnazione e si lascia cadere goffamente sul gelido pavimento.
    “Direi che non abbiamo altro da fare per ora, meglio ingannare il Tempo. ”

    E così, mentre l'immensa montagna che risponde al Nome di Sagramor, prende anch'essa posto sul freddo suolo, ti ritrovi nuovamente a fissare l'iride verde peridoto del tuo compagno di cella.
    Dimmi, cosa sai di questo semipiano chiamato Endlos? noi siamo reduci di un altra dimensione e ne sappiamo poco. Vorresti parlarcene?

1259 replies since 7/12/2006
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