Geografia e Ambientazione

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  1. Endlos
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    GEOGRAFIA & AMBIENTAZIONE
    Introduzione

    « Che mondo è questo, padre? »
    L'uomo sorrise, carezzando i serici capelli del bambino. Aveva meno di cinque anni, ma possedeva già una spiccata intelligenza: sarebbe divenuto qualcuno, un giorno. E suo padre ne era estremamente orgoglioso.
    « Questo, piccolo, è Endlos, il cuore delle dimensioni, l'ultima spiaggia al centro dell'universo.
    È un mondo vasto, pieno di meraviglie ma anche di orrori. Imparerai a conoscerlo.
    »

    Il bimbo assunse un'aria pensosa, quasi stesse immaginandosi la vastità intera di quanto il padre aveva spiegato; parve trovarla, poichè la sua espressione si fece più rilassata e soddisfatta.
    « E chi l'ha creato? », chiese, di nuovo.
    L'uomo s'alzò, umettandosi le dita per spegnere la tremula fiamma sulla candela a fianco del letto; era tardi, e il piccolo avrebbe già dovuto essere cullato dal tepore del sonno...
    Invece eccolo lì, sveglio come non mai.

    « Il Maelstrom, l'eterna tempesta, affermano i saggi. » - S'avvicinò nuovamente al bambino,
    e lo ricompensò con un fuggevole bacio sulla soffice guancia.
    « Gli dèi, cantano i sacerdoti. » - Era sulla porta, ora; la luce tagliava la sua sagoma scura come una lama.
    « Lord Aeon di Rivenore, sussurra il popolino. » - Afferrò la maniglia, e fece per chiudere la porta.
    « La volontà dei suoi abitanti stessi, dico io. Dormi, ora: domani sarà una lunga giornata. »



    La Cosmologia di Endlos

    Quando si descrive Endlos, si deve immaginarlo come una parte di mondo: non possedendo precisi confini fisici, non può essere pienamente descritto come piano dimensionale. Alcuni saggi si sono spinti nell'affermare come la tempesta eterna che circonda il mondo -il Maelstrom- sia parte stessa di Endlos, portandolo a tutti gli effetti nella categoria di "piano dimensionale"; tuttavia, il senso comune vuole che questa realtà sia solo una parte di piano dimensionale (un Semipiano, quindi) circondato dal Maelstrom, la tempesta che muove l'intero Multiverso.
    La durata del giorno è equivalente a quella terrestre, e il ciclo quotidiano dell'astro che lo illumina varia a seconda della latitudine, nonostante Endlos abbia solo nominalmente forma sferica e sia difficilmente classificabile come pianeta; si ritiene che le stelle che compongono il firmamento siano le impronte sulla Tempesta degli innumerevoli altri piani dimensionali che compongono l'universo, visibili da Endlos poiché fulcro ed occhio del ciclone, il cardine al centro di tutto.


    Endlos come Semipiano

    Il mondo di Endlos è pesantemente influenzato dal Maelstrom, ed è forse per questo che gli spostamenti dimensionali -per coloro che son capaci di effettuarli- risultano essere difficili ed imprevedibilmente pericolosi. Un particolarissimo fenomeno che interessa Endlos è la cosiddetta "Riscrittura": la Tempesta agisce infatti attivamente sul piano stesso, trascinando in esso intere regioni provenienti da mondi lontani, valicando il tempo e lo spazio; parimenti avviene la pericolosa procedura inversa, che, in modo del tutto casuale, "riscrive", ossia modifica o cancella, lande, territori o persino persone dalla superficie di Endlos.
    Secondo i Saggi questa è un'eventualità decisamente rara, poiché pare che il Maelstrom sia in una fase di "crescita", ovvero di costruzione, più che di distruzione; secondo archeologi e storici, anticamente la Tempesta dominava su un mondo intero che, come una marea, ha poi cancellato, lasciando come unica isola esistente Rivenore, residenza dell'eterno Lord Aeon, Signore del Tempo, ma... per quanto radicate nella popolazione del Semipiano, queste teorie non hanno trovato riscontro pratico per via dell'insondabilità del Maelstrom.


    Il Calendario di Endlos

    Secondo i dotti, il Maelstrom che circonda il semipiano è governato da forze non catalogabili e misteriose, non ultima tra queste ricade il già citato fenomeno della "Riscrittura": la comunità scientifica, tuttavia, è concorde sulla sua usuale rivoluzione attorno al mondo stesso, una rivoluzione che impiega 300 giorni per compiersi pienamente, dove ognuno di questi giorni -scandito nelle canoniche 24 ore- è regolato dal moto apparente della rotazione del semipiano, che lo conduce all'alternarsi del dì e della notte.
    Ogni 300 giorni, l'attrito accumulato dallo sfregamento (in parte elettro-magnetico, in parte mistico-energetico) fra i vari fogli del multiverso ed il Maelstrom sprigiona un carnevale di luce e colori non troppo diverso dall'aurora boreale: questo fenomeno, chiamato "Svolta" dai dotti e "Danza Degli Déi" dai meno eruditi, e per tutti sancisce con precisione il termine dell'anno ed il suo conseguente rinnovo.

    Il ciclo di 300 giorni viene nominalmente suddiviso nel calendario in 10 mesi, catalogabili secondo la luminosità di una delle stelle maggiormente visibili nella volta celeste del semipiano: ogni 30 giorni, difatti, una "stella" (per quanto i sapienti identifichino gli astri non come corpi celesti, ma come impressioni sul Maelstrom degli infiniti piani multiversali) appare più luminosa delle altre, assumendo una colorazione diversa a causa dell'influenza della distanza-radiazione emessa. Questa stella -che battezza il mese con il nome lei associato- appare simile ad una luna; ciò dipende dalla differente distanza dei piani dimensionali che -secondo i Saggi- sono la vera natura di quelle stelle: essendo a lunghezze diverse, hanno radiazione differente e quindi uno spettro visivo diverso, ma questo è un fenomeno puramente ottico, che spiega la rotazione del Maelstrom e l'apparente alternarsi del giorno e della notte. Da terra, la volta celeste appare scura e punteggiata di stelle come in qualsiasi altro piano del multiverso... soltanto dotato di una luna cangiante nei suoi colori.

    I singoli giorni del calendario non hanno nome, ma sono semplicemente numerati a partire dal mese di riferimento (ad esempio, il tredicesimo giorno del settimo mese - Spica); la classificazione dei dieci mesi è la seguente.

    I
    II
    III
    IV
    V
    VI
    VII
    VIII
    IX
    X

    _

    Sirio
    Canopo
    Shaula
    Mirach
    Alkaid
    Rigel
    Spica
    Achernar
    Naos
    Hadar

    _

    "Mese della Luna Blu"
    "Mese della Luna di Sabbia"
    "Mese della Luna Porpora"
    "Mese della Luna Verde"
    "Mese della Luna D'Oro"
    "Mese della Luna Cremisi"
    "Mese della Luna Boschiva"
    "Mese della Luna Rosata"
    "Mese della Luna Scura"
    "Mese della Luna D'Argento"


    Le Ere di Endlos

    E' abitudine dei sapienti del piano determinare il tempo -quando si entra nell'ordine delle decadi- secondo le Stagioni del Maelstorm, e -di conseguenza- in base alle tendenze della Riscrittura. Per quanto questo possa apparire come un controsenso, una più approfondita analisi rivela che -se si presta attenzione- è possibile scoprire come ogni Presidio possieda una "stagione" ambientale sua personale, esito dell'azione che la Riscrittura ha condotto su di questo: lo Yuzrab -ad esempio- non conoscerà mai primavera, autunno o inverno, ma una perenne estate incandescente, così come i ghiacci eterni dell'Etlerth non saranno mai toccati dal clima di stagioni più miti.
    I periodi che interessano tutto il semipiano e che sono identificabili con l'intensificazione della Riscrittura vengono tuttavia definiti "Anni dell'Inverno": per gli abitanti questi sono sinonimo di catastrofe e -più in generale- grande squilibrio della trama stessa del mondo; viceversa, gli "Anni dell'Estate" -il periodo attuale- sono quelli in cui la Riscrittura si limita a trascinare su Endlosi naufraghi e le "terre di nessuno" che vorticano nel Maelstrom e non solo, ricostruendo la vita distrutta durante i decenni precedenti.


    Il Problema delle Mappe

    « Mappe? Menzogne di carta e inchiostro. Le adoro. »
    - K. P. Aimon, consigliere dell'enclave di Najaza.

    Tracciare la mappatura accurata di un piano caotico come Endlos è un'impresa impossibile: nonostante ciò, diverse generazioni di cartografi -spesso sotto la sollecitazione di gilde mercantili- hanno raccolto la sfida ad ogni ciclo Estivo, lasciando ai propri successori l'onere di ricostruire l'opera dalle fondamenta dopo il ciclo Invernale di Riscrittura territoriale. Ad oggi, nelle biblioteche delle capitali di Presidio, nelle sedi delle più potenti corporazioni, e non di rado in mano a privati benestanti, si possono trovare edizioni recentissime e dettagliate delle mappe di ciascuna zona geografica conosciuta, complete di annotazioni a margine, e principali punti di ritrovo.

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    Mappa di Endlos © murphy0000, © GreyFox {originale: [qui]}.
    Cortesia grafica ad opera di © Drusilia Galanodel
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    La Popolazione di Endlos

    Endlos è un mondo piuttosto vasto, che dona rifugio a moltissimi abitanti delle più disparate razze ed etnie; poichè il fenomeno della riscrittura ha causato numerosi problemi censitari e di classificazione, la popolazione ha deciso di suddividersi in due categorie: i Nativi e i Naufraghi.
    I Nativi, come il nome stesso rivela, sono abitanti di Endlos da diverse generazioni, che sono riusciti a insediarsi, costruirsi una casa e sopravvivere in questo mondo multiforme; i Naufraghi sono invece quegli individui che sono giunti da poco su Endlos, strappati dai loro mondi dal capriccio del Maelstrom e catapultati in una dimensione completamente diversa da quella d'origine.
    Nel corso dei secoli si è radicata l'idea che i Naufraghi siano tutti soggetti temibili, dai poteri straordinari e dalle inconoscibili volontà, ma i più assennati sanno che i Nativi stessi non sono altro i discendenti dei Naufraghi che per primi sono sbarcati su Endlos e, come tali, non v'è alcuna differenza razziale se non quella che già sussiste dalla nascita.


    Le Lingue di Endlos

    Mosaico di realtà differenti e di mondi lontanissimi, Endlos è fin dagli albori un autentico mistero: sul fenomeno della Riscrittura -che lo caratterizza in più forme e su vari livelli- sono stati versati oceani di inchiostro, e tra queste, vale certamente la pena citare la “Teoria della Volontà”; in accordo con il principio -solo parzialmente provato- che la Volontà sia su Endlos una forza concreta quanto la gravità, questa teoria è stata usata come spiegazione in merito all'adattabilità naturalmente mostrata dai Naufraghi Dimensionali al loro arrivo sul Semipiano.
    Viene da chiedersi come sia possibile per le genti che lo abitano arrivare a esprimersi, capirsi e confrontarsi pur non avendo talvolta nemmeno una lingua in comune... e, tuttavia, la risposta è più semplice di quanto si pensi: a sintonizzare il linguaggio degli abitanti di Endlos su di una frequenza comune è -banalmente- il loro desiderio di comunicare.
    Questo fa sì che -a prescindere dall'universo di origine- gli abitanti del Semipiano subiscano un curioso fenomeno di cui spesso non sono neppure consapevoli: alcune culture lo considerano un dono degli dei, per altri è il sintomo di una possessione demoniaca, mentre gli scienziati si limitano a chiamarlo semplicemente “Xenoglossia”, in una accezione neutra; nella pratica, è semplicemente il presupposto per comunicare.
    Questo fa sì che su Endlos esistano in compresenza tante lingue quante sono le razze e le culture che vi dimorano, tuttavia affiancate da una sovra-linguaggio Comune, che risulta essere la forma espressiva che tutti conoscono ed usano.


    La Geografia di Endlos

    Una volta, ad un Naufrago che chiedeva ad un Nativo di descrivergli questo nuovo mondo,
    l'altro rise e rispose: « Un enorme lavoro di patchwork! » ...e, in effetti, Endlos potrebbe apparire proprio così: l'opera del Maelstrom aggiunge sempre nuovi territori, che ampliano la sua mappa di nuove indicazioni geografiche, spesso giustapposte senza principio di continuità.
    Il semipiano di Endlos è circondato dal nulla dimensionale, attorno al quale rumoreggia la Tempesta Eterna, il Maelstrom; questo nulla è definito Void, ma nessuno sa con precisione dove esso inizi e cosa ci sia al di là; Gederg il Navigatore, che -stando alla storia- volle scoprirlo, decise un giorno di salpare dall'isola di Berjaska diretto verso Ovest, per scoprire il confine ultimo del mondo... ma non fece mai ritorno.

    A fronte della necessità politica e amministrativa di governare un mondo così strano e così vasto, eoni fa vennero istituiti i Presidi, determinati secondo le coordinate geografiche; in qualità di leader di ciascuno di essi fu nominato un Alfiere, affinché regnasse con governo assoluto sul proprio territorio di pertinenza, rispondendo delle sue azioni solamente e direttamente al sovrano di Rivenore, il Signore del Tempo.

    Per apprendere tutto ciò che c'è da sapere su ciascun Presidio, è sufficiente cliccare sulle iniziali corrispondenti nell'immagine sottostante.


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    Cortesia grafica ad opera di © Raphael'.



    Edited by Endlos - 8/6/2020, 18:22
     
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