Bestiario

Tuskgor: Le bestie di grossa taglia conosciute come Tuskgor sono creature ibride a metà tra i suini ed i primati, feroci e territoriali, essenzialmente onnivore nonostante si nutrano soprattutto di carne. In Endlos detengono di sicuro il record di animali con la struttura ossea più spessa e pesante in relazione al resto del corpo; la loro lunghezza si aggira genericamente sui due metri, mentre il loro peso da adulti si aggira intorno ai due quintali e mezzo. Sono esseri estremamente dannosi, inutili sia come fonte di cibo che come bestie da soma, perché sono tanto territoriali da risultare indomabili: troppo stupidi e testardi per subire un qualche addestramento, anche elementare, non eseguono comandi neppure se imposti con l'uso della frusta. La sola fonte di guadagno che si ricava dai tuskgor è costituita dalle loro zanne, scolpite in un materiale duttile e molto resistente sovente impiegato dalle popolazioni nomadi per creare utensili ed alcune parti dei carri da bestiame. I tuskgor vivono da soli o al massimo in coppia, ma sempre per brevi periodi; si stanziano in una zona anche per un decennio, finché non avvertono l'impulso di cambiare zona e migrano per stabilirsi in modo fisso anche a distanza enorme, divorando ciò che trovano lungo il tragitto senza fare eccessiva distinzione fra animali e vegetazione. Si riproducono con individui dell'altro sesso incontrati nel viaggio e di rado si stabiliscono con il partner per un periodo che supera lo svezzamento dei cuccioli.
I tuskgor sono fra le bestie più tenaci in combattimento, specialmente quando devono proteggere la propria prole. Anche affrontando una viverna, un maschio adulto può uscire vittorioso dal confronto apparentemente perso in partenza, in virtù della pura potenza fisica unita a quella stupidità intrinseca che gli impedisce di comprendere di essere spacciato persino dopo che ha ricevuto decine di ferite mortali.
Queste creature dispongono di anticorpi talmente potenti da immunizzarli da praticamente qualsiasi veleno animale ed anche da molti dei più potenti di origine vegetale; sono indifferenti a malattie virali che annienterebbero intere popolazioni e possono digerire tranquillamente le sostanze tossiche. Non a caso, "duro come un tusk" è un paragone molto in voga nei territori del sud: esso sta ad indicare un individuo stupido e testardo, ma incredibilmente duro a morire...

Vanathui: Largamente ed impietosamente sfruttate nella Guerra delle Sabbie, queste creature hanno rischiato l’estinzione più di una volta. Sebbene di indole pacifica, la loro straordinaria resistenza li rende dei guerrieri dallo spaventoso potenziale distruttivo: il loro corpo è infatti formato interamente da rocciaviva, un materiale magico di aspetto identico alle pietre di cui sono disseminati i confini dello Yuzrab, ma in grado di muoversi e di mutare forma a piacimento. Vanathui è infatti un termine del dialetto locale che può essere tradotto approssimativamente con “mutaroccia” o “roccia mutante”. Già nei tempi antichi, i Vanathui venivano catturati ed utilizzati come schiavi; forse anche a causa della loro ridotta intelligenza, si rivelavano molto più servizievoli e miti della maggior parte degli altri esseri adibiti alla stessa funzione. Con l’avvento della guerra, tuttavia, il trattamento riservato a queste docili creature si trasformò in modo drastico: esse furono cacciate in massa e costrette a combattere tra di loro nelle sanguinose battaglie tra i villaggi. Considerati anzi troppo mansueti, i Vanathui spesso venivano torturati crudelmente con l’acido -una delle poche sostanze in grado di danneggiarli seriamente- per farli infuriare e portarne così alla luce il lato più violento. La loro razza fu sterminata; i pochi superstiti svilupparono un odio viscerale nei confronti degli umanoidi che li avevano ridotti in quello stato e cominciarono a colonizzare alcuni dei centri abbandonati, uccidendo gli abitanti rimasti per prendere possesso di una fascia delle rovine. Al giorno d’oggi preferiscono mimetizzarsi tra le macerie, assumendo la foggia di massi o muri diroccati, per aggredire di sorpresa chiunque osi avventurarsi nelle città fantasma di cui sono i guardiani. Ciò che procura loro la fama di avversari terribili è soprattutto la durezza incredibile del loro corpo, ma non solo: essi non possiedono organi vitali, e se perdono un arto si limitano a rimpicciolire le proprie dimensioni, senza per questo riscontrare altri tipi di danno. Ucciderli è un’impresa lunga e faticosa: per ridurli allo stato di pietra inanimata occorre colpire una parte di loro che viene comunemente chiamata nucleo e che assomiglia ad una sfera traslucida. Questo nucleo è molto difficile da individuare, poiché il Vanathui è in grado di spostarlo a piacere dentro di sé; esso gli consente il movimento, ma una volta distrutto causa la sua morte immediata.
Quando i Vanathui arrivano a misurare cinque o sei metri -e si tratta di un’altezza non inconsueta tra gli esemplari che riescono a raggiungere la maturità- la posizione del nucleo, che invece ha un diametro di al massimo venti centimetri, diventa però quasi impossibile da scoprire.
I mutaroccia non usano armi, dato che l’arma migliore è il loro stesso corpo. Di certo si dimostrano utili e fedeli una volta catturati, ma alcuni esploratori sconsigliano comunque di provocarli: in fondo, tutto ciò che chiedono è di essere lasciati in pace.