Bestiario

Ouroboros: Lo stemma di Sequerus ritrae un serpente che si morde la coda, a rappresentare il carattere ciclico del tempo; ma non si tratta di un semplice simbolo, poiché l’autore dell’emblema si ispirò ad una specie animale tipica della zona in cui sorge la città. In questo luogo prolifera infatti la razza dei serpenti alati, creature dai colori metallici che nidificano in fondo al burrone o, più spesso, in nicchie scavate sulle pareti di roccia dei pinnacoli. I più giovani di loro riescono a spingersi in volo fino alle vette dove si trovano i centri abitati per predare il cibo necessario al sostentamento, mentre gli esemplari adulti raggiungono una stazza tale da non consentire di levarsi fino a quelle altitudini; gli Ouroboros completamente sviluppati quindi devono accontentarsi di cacciare piccoli uccelli oppure altri tipi di animali che vivono alle basse quote, fino ad infilarsi nei meandri più reconditi e oscuri del baratro che si estende sotto a Sequerus pur di trovare di che sfamarsi. Il loro enorme peso rende fortunatamente impossibile lo sforzo di raggiungere la città, che altrimenti sarebbe soggetta alle frequenti razzie di questi esseri infidi e velocissimi. Una nidiata di Ouroboros può scarnificare senza fatica un cavallo intero; essi possiedono inoltre poteri differenti a seconda del loro colore. I serpenti di ferro sono i più comuni ed innocui, considerabili praticamente delle bisce troppo cresciute; quelli d’argento secernono veleno al morso, quelli di rame sputano fiamme dalla bocca ed infine quelli d’oro emettono un sibilo ipnotico che impedisce alla vittima di muoversi e la rende insensibile a qualsiasi stimolo, dolore compreso. A qualsiasi categoria appartengano, comunque, gli Ouroboros vantano lunghi corpi sinuosi e dotati di scaglie che si ispessiscono con l’età, fino a raggiungere allo scadere dei dieci anni lo spessore e la robustezza di un’armatura d’acciaio. Sono carnivori ed amano il sapore del sangue, ma loro brama selvaggia può essere moderata con un paziente lavoro di addestramento: esistono infatti individui che sono riusciti a domare degli Ouroboros e ne hanno poi fatto delle splendide cavalcature volanti, sebbene sia parecchio probabile che i temerari ammaestratori vengano divorati prima di arrivare al loro scopo.
Le ali di questi serpenti possono essere ripiegate lungo i fianchi, così da permettere ai proprietari di scivolare agilmente sul terreno, dove tuttavia non sfiorano i livelli impensabili di velocità che invece acquisiscono in aria. La stretta delle loro spire, quando arrivano all’età adulta, è tanto forte da strangolare silenziosamente anche i mostri più possenti, e questo ne fa i regnanti indiscussi della fauna locale.

Hautlos: Si racconta che, ai piedi del burrone di Sequerus, vi sia un portale per l'aldilà. Non è dato sapere se questa sia l'ennesima leggenda oppure una mezza verità, tuttavia la presenza degli Hautlos, i "senza pelle", potrebbe far pensare il contrario.
Questi mostri antropomorfi somigliano in tutto e per tutto agli esseri umani, tranne per il fatto che sono completamente privati di epidermide: i muscoli, esposti al clima e ai veleni delle altre razze, sono col tempo divenuti eburnei, quasi carbonizzati. Non bisogna però lasciarsi ingannare dalle apparenze: sebbene l'agilità non faccia da padrona, la forza muscolare degli Hautlos permette loro di compiere imprese titaniche.
La loro breve vita (di al massimo due anni), la sconosciuta modalità di riproduzione e l'assenza di sviluppo biologico -e, quindi, troncamento netto di quello evolutivo- li rendono schiavi di una condizione dettata da secoli.
Riescono a comunicare fra di loro facendo tintinnare l'orecchino sinistro, seguendo un codice conosciuto solo a loro e che sfrutta al massimo lo sviluppatissimo udito di questa razza: gli Hautlos riescono, infatti, ad uccidere prede -non si escludono umani- a centinaia di metri di distanza, sebbene non possano vedere più in là del loro naso (organo in realtà assente).
Non possiedono armi, ma solo la loro forza bruta, e non sembrano mostrare emozioni: la cosa più simile ad un sentimento può essere notata nelle "Notti della Pioggia di Carne", ossia nei periodi in cui le cadute dei viaggiatori nel burrone si fanno più frequenti.
Silenziosi, minacciosi ed inquietanti, gli Hautlos sono temuti dai predatori del crepaccio.

Cumulo di cadaveri: Bestia palustre appartenente alla famiglia degli aracnidi, al pari degli scorpioni più che dei ragni. Vive in colonie composte da un numero di individui compreso fra i sessanta ed i millecinquecento, nidificando all'interno di cumuli formati dai resti di varie creature, talvolta scambiati per macabri totem eretti da inesistenti tribù. Gli escrementi di questi esseri decompongono le carni e le ossa, aumentando l'odore dolciastro che essi emanano e richiamando infinità di piccoli animali quali pesci, insetti, topi o uccelli palustri. Gli insetti, in particolare, nidificano all'interno di teschi e cavità ossee; usando le prede si avvicinano e fanno emergere una mostruosa coda prensile simile ad un braccio, della lunghezza media pari all'arto di un uomo adulto e dotata di autentiche tenaglie avvelenate che ghermiscono la vittima per poi trascinarla all'interno del cumulo, dove viene smembrata e divorata, mentre i suoi scarti vanno ad ingrossare ulteriormente l'agglomerato. Avvicinarsi alla coda è estremamente pericoloso: il veleno che questo insetto produce irrigidisce la muscolatura in cui è inoculato, e se iniettato in quantità massiccia può stendere un bue nel giro di un minuto.