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.
Una chioma castana si muoveva leggera, a contatto con l'aria, come se quei fili d'ebano fossero fatti di etere.
Una fanciulla vestita di bianco camminava tra la folla, tentando di raggiungere la parte più vicina al ring, e la gente innanzi a lei, al suo arrivo, si spostava (soprattutto gli uomini), incantati dal suo bellissimo aspetto e così ben disposti ad assecondare quegli occhi verdi così dolci.
Ma alla fanciulla dall'aspetto angelico poco importavano quegli atteggiamenti, piuttosto era lì per vedere Arthur. Si, voleva vederlo, voleva vedere il suo compagno di accademia e cosa era in grado di fare.
Giunse brevemente alla sua meta, e rimase con lo sguardo fisso sul compagno.
-Facci onore, so che puoi farlo!
Gli occhi divennero dolci ed un sorriso apparve sulle morbide labbra.
. -
.†D.a.r.k.n.e.s.s.†..
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PG: Tabris
Scarpe da ginnastica bianche. Pantaloni stretti neri. Camicia a mezze maniche, anch' essa bianca.
Che ci faccio qui? E dov'è, qui?
Il ragazzino camminava con una calma innaturale per la sua età, misurando i propri passi e guardandosi attentamente intorno, come farebbe un cieco dalla nascita che nella vecchiaia riacquista la vista.
Non era mai stato li, poco ma sicuro. E dove fosse "lì", proprio non riusciva a farselo venire in mente. Ad essere sinceri sinceri, gli pareva un altro mondo. E sì che uno della sua stirpe di mondi doveva averne visti, così come di storie... ma era come se fosse vittima di un' amnesia totale. Almeno, ricordava perfettamente chi era, qual' era il suo nome...e il suo obiettivo. Tutto il resto era solo nebbia, pensieri sfumati e ricordi irrangiungibili.
Fa lo stesso -pensò- Troverò comunque qualcuno con cui parlare! e proseguì la scalata delle tribune, sgusciando in mezzo ad un branco di adulti cattivi e menefreghisti. Cercò di capire da cose derivasse tutta la loro esaltazione, ma non riuscì. Il muro umano gli impediva di scorgere qualcunque cosa, dalla sua piccola altezza. Salì ancora, raggiungendo il punto più alto di quelli che gli sembravano spalti, seguitando nello schivare abilmente i grandi che sembravano ignorare del tutto la sua esistenza.
E giunto che fu, vide una ragazza di bellissimo aspetto ferma dietro una ringhiera a guardare verso il basso. Fortunatamente la bolgia sembrava essersi quietata almeno un pò, e gli permise finalmente di vedere l' oggetto di tanto fervore da parte di quella miriade di persone. Due tipi fermi in mezzo ad una arena che si parlavano.
Uff, che noia! -sbottò, parlando tra sè e sè- Niente di più banale! Almeno ci fossero una tv e un bel cartoon!
Quando fu sufficientemente vicino, sgranò gli occhi, che per un momento parvero perdere il loro colore cremisi, adombrandosi. Ma dove aveva già visto quella donna? Gli sembrava che fosse stata legata a lui in qualche modo, forse in un altra vita o in un altro mondo. Era dannatamente sicuro che si fossero conosciuti da qualche parte... dimenticò il mondo circostante, proprio come fanno i bambini. mettendolo da parte, dimenticando folla e incontro imminente per concentrarsi unicamente su quella figura angelica. Si avvicinò ulteriormente, aggrappandosi al corrimano per poi sollevarsi e restare appeso in quell' assurda posizione, di fianco a lei. La folta chioma spettinata color della cenere si mosse in risposta ad uno sbuffo di vento dispettoso.
Ciao signorina! -esordì ad alta voce, senza ombra di imbarazzo- Sai, forse io e te ci conosciamo! poi abbassò la testa, quasi a voler dire che non era colpa sua.
Però non mi ricordo nulla...è...è...strano, si! Molto strano!
E li si fermò, guardandola e sorridendole dolcemente.SPOILER (click to view)Non gioco questo pg da molto tempo, spero di riacquistare familiarità con lui al più presto. XD. -
-Drag-.
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Pg: Jin Testarossa.
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Eccolo.
Laggiù, nell'arena.
Il santarello con la veste d'agnello, ma l'animo da lupo famelico.
Stronzo!
L'aveva lasciato a morire di fronte al grande portone Toryu...ed aveva macchiato le sue sacre mani del sangue di suo fratello maggiore!
Esagitato, consumato dall'odio, colui che un tempo era l'allegro e spensierato Jin Rose, nostromo dell'Ala Splendente, il pirata indiscutibilmente più temuto di Liberty e dintorni - più qualche pub del continente -, ora era solo uno dei tanti spettatori macellai che godevano della morte di quei coraggiosi e potenti gladiatori speciali.
L'aveva seguito, sì, abbandonando perfino l'amato mare.
Quel dannato prete - sì, dannato, dannato nel suo cazzo d'inferno cattolico! - gli doveva la vita del suo Capitano. Il Capitan Tiggh, Gan Rose, suo fratello maggiore.
E non l'avrebbe perdonato...mai.
« JOOOONAAAAS!! »
Gridò con tutto il fiato che aveva in corpo, affacciandosi pericolosamente alla balaustra che divideva gli alti spalti all'arena.
Sul giovane viso, un'espressione fanatica e determinatissima.
Sfoderò Lullaby, la magnifica katana proveniente dal Mar della Cina, emettendo folgoranti bagliori alla luce del sole che bagnava la terra di Endlos. Voleva che quel tizio in-aria-da-santità lo vedesse ben bene, e che il dolore per quella vita tolta anzitempo lo struggesse proprio nel momento di provare che il suo Dio aveva davvero un bel paio di grossi coglioni.
Jin ormai aveva abbandonato tutto, del proprio passato.
Perfino il rum, l'amico di sempre, non aveva più lo stesso sapore di un tempo.
Non senza Gan.
Oh, ma quel Reverendo avrebbe pagato per il suo empio gesto. Molto presto.
Ciò che Jin aveva intenzione di fare era più o meno scritto nel Nuovo Testamento che tanto quel tipo amava.
Avrebbe fatto risorgere il fratellone.
« Avanti, Reverendo! Non azzardarti a crepare ed andare così a trovare il tuo Signore o come cazzo si chiama!
Quel tuo Raguel mi deve riportare Gan, te lo sei scordatooooo?! »SPOILER (click to view)Chiedo perdono per le volgarità di Jin =P
Chiunque voglia interagire con questo pazzo pirata, si senta libero di parlargli/insultarlo/picchiarlo xD. -
.CITAZIONECiao signorina! Sai, forse io e te ci conosciamo! Però non mi ricordo nulla...è...è...strano, si! Molto strano!
Una voce di un ragazzino attirò la sua attenzione, anche perchè quelle parole erano rivolte proprio a lei.
Non che le facesse molto piacere, considerando che la prese come un tentativo di attaccare bottone. Già mal sopportava le avances "esplicite" dai suoi coetanei, figuriamoci quelle di un ragazzino!
"Non ti sembra un pò troppo presto?"
Questo avrebbe voluto rispondergli, ma quando si voltò verso di lui rimase quasi folgorata da una strana sensazione.
Si trattava di un giovanotto benvestito, con gli occhi rossi ed i capelli argentei. Un ragazzino qualunque, ma anche lei ebbe la sensazione di averlo già vsto da qualche parte.
Ma dove?
Lei, infondo, aveva trascorso i primi anni di vita tra le mura argentee del palazzo dei Galanodel e, a parte i parenti e gli amici d'infanzia, tra l'altro tutti morti, proprio non conosceva nessuno.
Forse era dell'accademia? Mah...
-Salve, bel ragazzino...
Sorrise gioviale, e con la mano gli fece segno di avvicinarsi.
-Si, hai un volto familiare...credo che tu abbia ragione, forse ci conosciamo. Dimmi, tesoro, quale è il tuo nome?
Lo guardò con aria materna e serena. Gli occhi di quel ragazzo le davano una certa nostalgia.
Ma quell'atmosfera così dolce fu spezzata da un urlo disumano, giuntole direttamente nell'orecchio da un tipo strano.CITAZIONE« JOOOONAAAAS!! »
« Avanti, Reverendo! Non azzardarti a crepare ed andare così a trovare il tuo Signore o come cazzo si chiama!
Quel tuo Raguel mi deve riportare Gan, te lo sei scordatooooo?! »
C'era solo una parola per descriverlo: volgare.
Se c'era qualcosa che non sopportava erano volgarità o blasfemie innanzi a degli innocenti, e con lei c'era un ragazzino che sicuramente aveva sentito tutto.
-Mi scusi, sir. Potrebbe gentilmente urlare qualcosa di meno volgare in presenza di minorenni?
Gli occhi verdi lo squadrarono da cima a fondo, mentre le mani si erano posate sui morbidi ed invitanti fianchi, facendola assumere una posizione statica ed irremovibile.. -
-Drag-.
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« Eeeeh?? »
Esterrefatto, Jin - ormai praticamente seduto sul parapetto che distanziava gli spalti dall'arena - si tenne aggrappato al bordo con le gambe, piegando il busto all'indietro ed osservando colei che l'aveva redarguito dal basso verso l'alto, a testa in giù.
Tre pensieri folgorarono la mente del pirata, in quell'istante:
Primo! Che cazzo vuole 'sta qui?
Secondo! A me Sir non l'aveva mai detto nessuno!
Terzo!...che gran bellezza.
Sgranò gli occhi color smeraldo, sempre piegato al contrario, spazzando il pavimento con i lunghi dreadlocks scarlatti.
Lo sguardo passò dalla giovane allo strano ragazzino accanto. Forse..suo figlio..?
Perdette immediatamente ogni tipo di desiderio per quella donna.
Assolutamente no, lontana da lui! Non si sarebbe mai occupato di un marmocchio, neanche per tutta l'abbondanza dei sette mari!
Poi, perso in questi curiosi pensieri, si ricordò del piccolo prete laggiù, e della sua morte-vita imminente. Agitò Lullaby un poco, per aria, tentando di riprendere equilibrio - dopotutto, quella posizione non era propriamente comoda...
Così, infastidito, sbottò.
« Senti, bellezza.
Quel tipo laggiù mi ha ammazzato il fratello. Avrò qualche diritto di essere un tantinello su di giri, no?
E poi se volevi educazione non dovevi portare il bimbo ad un torneo di macellai.
Ecco. ». -
.
Quell'uomo, il cui aspetto tanto le ricordava quello di un pirata, si voltò ad osservarla, visibilmente infastidito.
Ma questa non era una scusa sufficiente per fare innervosire la Dama del Vento...decisamente.CITAZIONESenti, bellezza...
Già a questo punto, Drusilia lo guardò con aria minacciosa; il sopracciglio destro si curvava sullo splendido smeraldo che le faceva da occhio mentre le mani stringevano sempre più forte la veste che scendeva sui fianchi morbidi e sinuosi.
Ma di reazioni, ancora niente.
E' difficile prevedere ciò che frulla nella mente di un Galanodel, semplicemente per l'ambivalenza della loro natura: per metà umani, per metà creature celesti, in loro si alternano pensieri di verità e giustizia con idee che davvero poco hanno di angelico.
-Prego?
Non era una vera e propria domanda, semplicemente un modo molto cortese per fargli notare il fatto che non le piacesse essere chiamata "bellezza"...la faceva sentire una poco di buono.CITAZIONE...Quel tipo laggiù mi ha ammazzato il fratello. Avrò qualche diritto di essere un tantinello su di giri, no?...
Si fermò, proprio non credeva di aver toccato un argomento così delicato.
-I...io...
Era mortificata.
Fissò l'avversario di Arthur. Strano da dire, ma proprio non riusciva a crederci ad una cosa simile. Quell'uomo sembrava religioso al suo stesso Dio, per giunta molto devoto.CITAZIONE...E poi se volevi educazione non dovevi portare il bimbo ad un torneo di macellai.
Ecco. »
-Beh, se fosse mio fratello non lo avrei portato, questo è certo e...
Rimase ferma a pensare, solo allora comprese che l'aveva scambiato per suo figlio.
A quel punto si sentì offesa. Sembrava davvero così vecchia??? Se solo lo avesse incontrato altrove...
-Temo che lei abbia fatto confusione...questo ragazzino non fa parte della mia famiglia. Se solo lo fosse stato mi sarei ben guardata dal portarlo qui.
Ai toni seccati, si sostituì una espressione malinconica sul suo bel volto. Non le piaceva parlare di famiglia, soprattutto della sua.... -
.
Un'unica parola si librò nell'aria veleggiando come un dardo acuminato contro l'interlocutore della Dama del Vento, intenzionalmente carco di dispregio, ma tinto di un tono così teatralmente impostato da risultare la posticcia battuta di una pièce da pantomima.
"Villanzone...!"
L'esile figura del Gufo Bianco letteralmente planò sulla ringhiera alle spalle della figlia della stirpe splendente dei Galanodel, restando accucciato sul parapetto come un rapace e appuntando lo sguardo impenetrabile perché nascosto dalle lenti nere e tonde degli occhialini- sul pirata che sembrava aver messo in difficoltà la sua protetta.
E tuttavia, dopo il tempo di un battito di cuore, con la stessa repentinità con cui gli aveva rivolto attenzioni l'ignorò, concentrando ogni sua percezione del mondo sulla fanciulla dagli occhi verdi.
"Bonsoir, ma cherie, tutto bene?
Come procede lo scontro del nostro caro Arthur...? Il suo avversario è arrivato? "
Cinguettò, gioviale e spensierato come un infante.
"Ero venuto qui per incoraggiarlo a suonargliele...
Sai, da musicista a musicista...!"
Ironia da violinista, per un violinista.
Sagace.. -
.CITAZIONE (Snow Owl @ 26/1/2009, 02:26)
"Villanzone...!"
Una voce molto familiare. Proveniva dalle sue spalle.
La Dama del Vento si voltò abbastanza rapidamente, ed i lunghi capelli castani si misero a danzare nell'etere, scossi dal movimento così repentino.
Gli occhi verdi e profondi sorrisero, come anche la sua bocca, lasciando che quei delicati petali rossi si dischiudessero per la gioia di quell'incontro.
La luce da lei naturalmente emanata si espanse leggermente, come se volesse avvolgere il Gufo nella sua aura benigna.CITAZIONE (Snow Owl @ 26/1/2009, 02:26)"Bonsoir, ma cherie, tutto bene?
Come procede lo scontro del nostro caro Arthur...? Il suo avversario è arrivato? "
Era sempre così gentile, e sempre così gioviale. Era fortunata ad essere sua allieva.CITAZIONE (Snow Owl @ 26/1/2009, 02:26)"Ero venuto qui per incoraggiarlo a suonargliele...
Sai, da musicista a musicista...!"
Le labbra si curvarono ancora, e le pallide dita si posarono su di esse, segno che aveva compreso l'ironia.
Poi parlò, con la solita voce dolce e melodiosa.
-Buonasera, maestro. E' sempre un immenso piacere incontrarla.
La mano destra salì fino al volto, scostando una morbida ciocca d'ebano che non le permetteva di vederlo bene.
-L'incontro è appena iniziato. Come può immaginare anche io son qui per sostenere il mio compagno d'accademia. Sa, tra allievi ci si sostiene...
Forse era l'unica in tutta l'accademia che rispettava tale "modo di dire". Ma non era importante, non per lei almeno. Conoscendo la sua indole lo avrebbe fatto in ogni caso.. -
.
La fanciulla sorrise, e il Gufo si illanguidì, mentre il so sorriso si faceva più ampio, melenso e beota.
Probabilmente non avrebbe fatto una grande riuscita presso gli estranei, ma la questione per lui era estremamente semplice: quando una donna sorride, illumina il mondo attorno a sè come una chiara aurora...
...e lui era un artista, quindi sensibile più degli altri alla gioia che la bellezza veicola.CITAZIONE (Drusilia Galanodel @ 26/1/2009, 17:00)-Buonasera, maestro. E' sempre un immenso piacere incontrarla.
L'incontro è appena iniziato. Come può immaginare anche io son qui per sostenere il mio compagno d'accademia. Sa, tra allievi ci si sostiene...
E' rimarchevole.
Commentò in un sospiro trasognato, sprizzando ammirazione commossa da tutti i pori.
"Voi sì che siete una giovane virtuosa...!"
C'era quasi da scommettere che -al di là delle lenti scure e tonde- i suoi occhi stessero brillando come stelle.... -
.
Il violinista innanzi a lei iniziò a gongolare.
Per molti sarebbe sembrato stupido o esagerato, lei lo trovava "adorabile".CITAZIONE (Snow Owl @ 26/1/2009, 18:18)E' rimarchevole. Voi sì che siete una giovane virtuosa...!"
Sorrise ancora al suo maestro, ma questa volta non fu un sorriso fine a sè stesso o agli occhi del giovane albino. Piuttosto era il segno di qualcosa che sarebbe giunto immediatamente dopo.
-Messer Owl, lei esagera sempre...in ogni caso lei mi rende onore.
Avrebbe potuto fermarsi, ma non potè fare altro che notare che il giovane maestro fosse ancora appolaiato sulla ringhiera.
-Piuttosto...
Si avvicinò a lui, cosa alquanto strana considerando che era abbastanza difficile che la Dama del Vento cercasse di stabilire un contatto simile di propria iniziativa. In genere era sempre molto riservata...si poteva dire che in quel momento stesse facendo uno "strappo alla regola".
-...non vorrei essere indiscreta o recarle fastidio, ma le andrebbe di seguire questo incontro in mia compagnia?
Ed intanto le mani della ragazza avevano già toccato la stoffa candida dell'abito del violinista, scivolando leggere fino a che la bella Galanodel si trovò ad abbracciare la manica sinistra, come per invitarlo a scendere giù e a rimanere con lei.. -
.CITAZIONE (Drusilia Galanodel @ 26/1/2009, 18:56)
-Messer Owl, lei esagera sempre...in ogni caso lei mi rende onore.
Piuttosto... non vorrei essere indiscreta o recarle fastidio, ma le andrebbe di seguire questo incontro in mia compagnia?Un ampio -e beota- sorriso allargò ulteriormente il taglio orizzontale della bocca pallida del Gufo, che dava su una chiostra di denti bianchissimi e scintillanti.
"Esagero?
Darmi fastidio...? Se mi andrebbe?"
Cinguettò ogni domanda in un escalation di gioioso entusiasmo, mentre lasciava con disinvoltura che l'allieva lo prendesse sottobraccio; assecondandola saltellò giù dalla ringhiera, stendendo le leve e toccando il suolo di pietra con leggerezza, restando in piedi accanto alla Dama del Vento e superandola in altezza di qualche centimetro.
Si decise a raccogliere l'invito anche a parole.
"Sarò onorato di beneficiare della tua compagnia, Signorina Drusilia...
Posso scortarla al suo posto...?". -
.CITAZIONE (Snow Owl @ 27/1/2009, 00:17)"Sarò onorato di beneficiare della tua compagnia, Signorina Drusilia...
Posso scortarla al suo posto...?"
Sorrise imbarazzata. Per quanto fosse galante il suo Gufo Bianco, purtroppo non poteva accettare.
Non era per cattiveria, semplicemente perchè lei, un posto vero e proprio non ce l'aveva.
-Ehm, maestro...
Le gote pallide divennero rosee.
-Lei è così straordinariamente gentile che mi sarebbe impossibile darle risposte negative o che non le facciano piacere.
Con le dita sfiorò la stoffa dell'abito del maestro, quella della manica che stava ancora abbracciando. Era morbida...
-Tuttavia, vede, non ho avuto l'idea di raggiungere l'Arena ad un orario propenso, e non ho trovato posti a sedere.
Lo sguardo si posò verso il basso, leggermente sconsolato.
-Qui, impiedi, è esattamente dove meglio son riuscita a posizionarmi per sostenere il mio compagno....
Gli occhi verdi tornarono su di lui.
-...se però le duole rimanere in tale scomoda posizione me ne dispiaccio, e la supplico di perdonarmi.
Si strinse più forte al suo braccio, come una bambina in cerca di protezione/attenzione.. -
.
Drusilia sorrise.
Sorrise e arrossì in una maniera così adorabilmente tenera che la lucidità mentale del Gufo -se mai ne aveva posseduta una in qualche tempo- partì nuovamente per un giro in tangenziale, dove avrebbe probabilmente finito con lo giocare a mosca-cieca tra le auto in transito sulle varie carreggiate.CITAZIONE (Drusilia Galanodel @ 27/1/2009, 17:07)-Ehm, maestro... Lei è così straordinariamente gentile che mi sarebbe impossibile darle risposte negative o che non le facciano piacere.
Tuttavia, vede, non ho avuto l'idea di raggiungere l'Arena ad un orario propenso, e non ho trovato posti a sedere.
Qui, in piedi, è esattamente dove meglio son riuscita a posizionarmi per sostenere il mio compagno.. se però le duole rimanere in tale scomoda posizione me ne dispiaccio, e la supplico di perdonarmi.
"Oh, ma non è affatto un problema, Miss Drusilia...!"
Cinguettò con voce baldanzosa, stemperata dall'appassionato trasporto di chi si sente colmo di gioia e soddisfazione nella sua consapevolezza di poter risolvere la situazione.
"Che razza di uomo sarei se vi lasciassi qui a subire i disagi e le intemperie?"
Va bene: il cielo era limpido e sereno e la temperatura mite, e allora?
Pignoli. Pignoli. Pignoli!
Non era mica quello il punto di forza del discorso del violinista.
Con gesto elegante, sollevò il braccio
-non quello a cui la sua allieva si era avvinghiato, quello libero-
e, in risposta ad una rotazione del polso, una densa caligine germinò direttamente dal pavimento di pietra, sollevandosi in volute di densa nebbia e dando forma esattamente davanti a loro ad un grazioso divanetto grigio fumo, dall'aria soffice quanto una nuvola.
"Prego di prendere posto, Mademoiselle..."
E sotto le imperscrutabili lenti scure e tonde degli occhialini, le sue labbra pallide e sottili le sorrisero affabili.CITAZIONECumulonembo: Questo potere permette di dare alla propria nebbia la consistenza che si desidera: che sia quella di una nuvola, leggera e soffice, o quella rigida e resistente di un muro di diamante; l’ideale per ammortizzare cadute e ridurre o parare i danni da urto, creare barriere, rialzi o, ancora, lame dotate di spietata affilatura e durezza.
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.†D.a.r.k.n.e.s.s.†..
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PG: TabrisMa come? Si era distratto solo un attimo e già il mondo pareva essersi dimenticato di lui. Erano giunte altre persone, che immediatamente cominciarono a parlare scambiandosi presentazioni e futili gesti di cortesia.
Che buffi i mortali...era una spettacolo unico guardarli e studiarli, e lui che aveva passato migliaia di anni a farlo, poteva dire senza falsa modestia di conoscerli meglio persino di quanto loro conoscessero sè stessi.
Abbandonò la posizione di poco prima per voltare il capo e vedere la ragazza parlare con una specie di buffone. Era ora di fingere nuovamente, come sempre.
Proprio come farebbe un bambino si mise senza troppi fronzoli in mezzo al loro discorso, interrompendoli.
"Bè, quei due laggiù mi hanno già annoiato. Sono così...lenti. E parlano troppo." Non esitò nemmeno un secondo, conscio della sua recitazione perfetta dopo secoli di allenamento. "Ok, ora vado a casa, mi sono rotto le palle. Oh, scusate...non è una parolaccia vero?"
Sorrise, candido come solo lui -o meglio, il corpo che aveva preso- sarebbe stato capace di fare.
"Ciao signorina! Ciao vecchietto!" sentenziò rivolto prima alla ragazza e poi all' uomo dai capelli bianchi e gli occhialini scuri che sembrava corteggiarla, poco prima di saltare oltre il divanetto appena creato e poi sempre più giù, da un piano all' altro in direzione dell' uscita.
Edited by .†D.a.r.k.n.e.s.s.†. - 29/1/2009, 14:41. -
.CITAZIONE"Oh, ma non è affatto un problema, Miss Drusilia...!"
"Che razza di uomo sarei se vi lasciassi qui a subire i disagi e le intemperie?"
Drusilia si voltò dalla parte del bianco e gentile Gufetto. Gli occhi lo fissavano gentili, mentre le labbra rosse erano piegate in un sorriso. L'espressione era dolce, anche se in realtà le veniva un pò da ridere, considerando che le intemperie ed il maltempo erano il suo pane quotidiano.
Ma infondo, cosa le importava? Era comunque una forma di gentilezza nei suoi confronti, e lei adorava che le persone le rivolgessero attenzioni; amava sentirsi coccolata.
Dunque cercò di ignorare l'uscita del suo simpaticissimo maestro, concentrandosi su di un evidente cambiamento del paesaggio: dalla terra si stava levando una nebbiolina che, lenta, prese la forma di un soffice divano.CITAZIONE"Prego di prendere posto, Mademoiselle..."
Rimase a bocca aperta, come una bambina che assiste ad un numero di magia.
-Meraviglioso...
Ebbe l'irrefrenabile istinto di gettarsi sopra a tutta velocità, ma si rese conto in tempo che, forse, non era il caso.
Dopotutto lei era una Miss, e una ragazza sofisticata come lei non faceva certe cose...
Intanto il bambino dagli occhi cremisi si ra avvicinato a loro.CITAZIONE"Bè, quei due laggiù mi hanno già annoiato. Sono così...lenti. E parlano troppo."
Forse aveva ragione, per un bambino certe cose potevano risultare noiose...probabilmente era abituato alle scene dei suoi cartoni animati preferiti.
*Eh, i bambini!*CITAZIONE"Ok, ora vado a casa, mi sono rotto le palle."
Lo fulminò con lo sguardo, esattamente come una madre poteva fare con il proprio bambino. Ed il ragazzino continuò, come se avesse intuito quello sguardo.CITAZIONEOh, scusate...non è una parolaccia vero?"
La Dama alzò una mano, con l'indice alzato, come se volesse rimproverarlo.
-Si, lo è. Queste cose sono molto brutte da dire, lo fanno solo le persone cattive e tu non devi prendere esempio da loro!
Annuì tutta soddisfatta.
Ed il ragazzino sorrise candido. Ma che carino che era! Lo avrebbe strapazzato di coccole se avesse potuto.CITAZIONE"Ciao signorina! Ciao vecchietto!"
Lei gli sorrise gioviale, sghignazzando tra sè ed immaginando quale mai sarebbe stata la reazione del maestro Owl al sentirsi dare del "vecchietto". Poi le braccia delicate si scostarono da quello del violinista, e si diresse leggera vicino quel divano. Poi si sedette lentamente, come per accertarsi che quella costruzione fosse realmente solida.
Quando il corpo di Drusilia si poggiò sul morbido divano, si sentì sprofondare leggermente. Era comodissimo!
-Siete un uomo dalle mille sorprese, Messer Owl.
Lo guardò con aria furbetta e nello stesso tempo divertita..
.Wolf VS Guy FawkesTra il pubblico... |
