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Royal Suite n°22
Buio, silenzio. Ogni cosa sembrava celata dalle ombra, ombre che come un drappo impalpabile celavano una meraviglia di cui solo pochi potevano godere.
Poi fu la luce.
Una enorme suite, dai colori caldi ed il gusto esotico. Sembrava quasi la camera di un imperatore asiatico, a dirla tutta.
-Prego, signorina Galanodel. Il suo alloggio è questo, spero sia di suo gradimento.
Una giovane e bella fanciulla dai lunghi capelli del colore dell'ebano fece la sua comparsa, e gli occhi verdi e profondi scivolarono lenti su ogni singolo elemento di quel ricchissimo arredamento.
Il pavimento sembrava di marmo, o sicuramente di qualche materiale pregiato, come anche il soffitto. La mobilia era indubbiamente esotica; alcuni mobili quali tavolini o mobiletti bassi erano in legno pregiato ed intagliato così raffinatamente da parer ricamati, mentre splendevano, illuminati dalla calda ed accogliente luce, cornici di specchi, di quadri, piccole sculture nel muro o altre opere di ineguagliabile bellezza...tutte in oro!
Sebbene Drusilia provenisse da una nobile stirpe quale quella dei Galanodel, non potè non rimanere a bocca aperta.
Era troppo perfino per lei.
-Meravigliosa...
La cameriera si congedò con un profondo inchino prima di sparire dietro la porta, lasciando la dama del Vento sola in quella "scatola d'oro".
Si guardò intorno, chiedendosi cosa mai potesse fare...e la risposta giunse più rapida del previsto; si diresse infatti in bagno, chiudendosi per circa due ore. La pulizia era importante, ma molto probabilmente la dama aveva ceduto al dolce invito di un caldo massaggio di bollicine create dalla grande quanto costosa vasca da bagno.
Ogni cosa lì sembrava perfetta...non che la sua camera in accademia fosse male, ma quella era una suite da re!
La porta del bagno si riaprì, lasciando intravedere la bella Drusilia avvolta in un candido asciugamano. Adorava il profumo di pulito.
E con ciò si diresse in camera sua, probabilmente per vestirsi. Chiuse la porta dietro di sè. Non c'era motivo, considerando che fosse sola in quella suite, tuttavia le abitudini sono difficili da abbandonare, soprattutto per una fanciulla abituata a convivere con due ragazzi nello stesso alloggio.
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-Immagino sia troppo tardi..Per il ballo, intendo..-
Yang era comodamente seduto sul letto della sua amica Dru, entrato in camera di nascosto mentre lei era in bagno. Non sapeva neanche bene perchè era lì: certo Dru gli aveva spiegato mille volte del ballo e del fatto che lo voleva come cavaliere, tuttavia a Yang quella situazione risultava scomoda, nonchè imbarazzante; di solito non gli dispiaceva la compagnia di estranei, ma tutta quella gente, quell'atmosfera che avrebbe respirato..Gli fece storcerre un po' il naso. Ad ogni modo, spinto anche da Yin, il quale desiderava vedere la bella Galanodel tutta in tiro, il Primo si decise a farle da cavaliere; ma proprio Yin, che tanto desiderava quell'evento, fece fare a Yang una deviazione di percorso, per inseguire una bella fanciulla di passaggio. Ciò spiega il loro visibile ritardo, nonchè il modo poco educato, ma sempre cortese, in cui il bianco Guardiano aveva deciso di fare la sua apparizione nella camera di lei, gentilmente indicatagli in reception.. -
.CITAZIONE-Immagino sia troppo tardi..Per il ballo, intendo..-
L'aver visto il proprio amico apparire "dal nulla" le suscitò un leggero ma tuttavia visibile sussulto.
Portò la mano pallida sul petto, come sovente faceva ogni qualvolta le capitava di provare emozioni improvvise.
Ma quella volta non sorrise.
Quella volta non lo invitò a visitare l'intera Suite, magari offrendogli qualcosa.
Quella volta chiuse semplicemente la porta alle sue spalle.
Lenta iniziò a camminare verso di lui, ed i capelli morbidi, che più del solito emanavano dolci fragranze di fiori freschi, danzavano ad ogni suo passo, mentre con le mani si teneva stretto l'accappatoio candido come la sua anima, nel tentativo di celare tutto ciò che poteva coprire.
Dunque si sedette di fianco a lui, sul letto, e lo sguardo vagò per la mobilia della propria camera.
Se c'era qualcosa in grado di tradirla erano proprio i suoi occhi, verdi e profondi, che più d'ogni altra cosa riuscivano ad esprimere la sua vera essenza.
No, Yang non poteva, non doveva vedere i suoi occhi.Ma qualcosa dentro di lei la tormentava...aveva l'impulso irrefrenabile di parlare. Era più forte di lei.
Alla fine cedette...
-Si, lo è....
Non aveva detto niente di speciale, ma il tono della voce era chiaramente "agitato".
E dopo quel piccolo sfogo tornò a fissare la mobilia della camera, con il volto corrucciato, tipico delle bambine capricciose.
Prima aveva accettato e poi era sparito...doveva ancora sapere cosa diavolo era accaduto. E non aveva alcuna intenzione di chiudere occhi.... -
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-Non mi sembra che la mia venuta ti abbia recato sollievo...Mi accusi del ritardo, non è vero?-
Gli occhi color cielo di Yang fissavano tristemente il volto dell'amica, mentre la sua tunica bianca riluceva come un gelido diamante in un abisso nero. I capelli, anch'essi bianchi, brillavano seguendo il vestito del ragazzo, in un susseguirsi di spasmi gelidi; le ali, come sempre, erano appoggiate sulle spalle, a formare quel caldo mantello di piume bianche che il Primo adorava "indossare".
Fissando amorevolmente Dru, continuò:
-Credi che possa tradirti? Sebbene contro voglia, per la gente presente, sono partito dall'Accademia in tempo per la serata del ballo, portandomi il capo migliore....Solo per te, Dru..Ma lo sai, non sono da solo..-
Concluse dispiaciuto, ricordando la dura, nonchè obbligata, convivenza con Yin, che tante volte lo aveva cacciato nei guai.. -
.CITAZIONE-Non mi sembra che la mia venuta ti abbia recato sollievo...Mi accusi del ritardo, non è vero?-
Gli lanciò uno sguardo fulminante, segno che Yang aveva centrato il problema.CITAZIONE-Credi che possa tradirti? Sebbene contro voglia, per la gente presente, sono partito dall'Accademia in tempo per la serata del ballo, portandomi il capo migliore....Solo per te, Dru..Ma lo sai, non sono da solo..-
Appena ebbe udite le parole "tradita" e "non sono da solo", iniziarono a pruderle le mani.
Nessuno meglio di loro due sapeva di cosa stessero effettivamente parlando. In ogni caso Drusilia pensò che, infondo, doveva aspettarselo. Yang era il "suo angelo", non le avrebbe mai recato offesa volutamente...discorso diverso era per Yin, lo strano essere con cui Yang si trovava, per fortuna o per disgrazia, a dividere il corpo.
In quel momento avrebbe vomitato centinaia di migliaia di aggettivi con cui "appellarlo", tuttavia, per orgoglio di Galanodel nonchè per semplice ritegno, preferì il silenzio.
-Concedimi almeno l'onore di sapere quale è stato questo "imprevisto" che vi ha fermati durante il percorso...
Le mani lasciarono l'accappatoio, comunque ben chiuso grazie alla cinta, e si mossero in modo che si potesse mettere a braccia conserte, mentre accavallava anche le gambe.
Era un brutto segno...voleva dire che, almeno per il momento, non si era ancora calmata.. -
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-Bè..Visto che me lo chiedi con questo tono...-
Rispose sorridendo il Bianco Guardiano, quasi a prendere in giro l'amica, visibilmente in disappunto per l'accaduto. Poi si fece più serio e, fissando ora la stanza, ora la pelle di lei, iniziò ciò che sarebbe stato un movimentato racconto:
-Avvenne che fu Yin a spingermi a partire, secondo lui per poterti vedere...Come dire? Agghindata più del solito.. Dato che anche io ci tenevo a vederti sorridere al ballo, abbiamo deciso di partire. Il secondo giorno di viaggio, però, ci fermammo in un villaggio, non molto lontano da qui; in una taverna conoscemmo una cameriera..E da lì il gioco fu fatto..Una volta terminato di mangiare, Yin prese il controllo, attese che la ragazza finisse di lavorare e si fiondò su di lei, lusingandola...La mattina dopo mi svegliai su di un albero, senza vestiti e tra le braccia di lei. Non sapevo dove fossi, sapevo solo che non era lì che dovevo essere.-
Trasse un respiro profondo e, tornando a sorridere lievemente, finì la storia:
-Così la riaccompagnai alla taverna, dopo che Yin mi fece sbagliare strada per poter dormirci di nuovo assieme. Quando arrivammo, mi accorsi che il ballo si sarebbe tenuto la sera stessa; ho volato più veloce che potevo, ma arrivai qui solo l'indomani mattina..Mi cambiai e mi riposai...Poi venni a cercarti, ma non ti trovai da nessuna parte, finchè oggi non mi è stato riferito che alloggiavi in questa stanza..-. -
.CITAZIONE-Bè..Visto che me lo chiedi con questo tono...-
Ignorò totalmente quel comportamento giocoso...e orse era meglio così...CITAZIONE-Avvenne che fu Yin a spingermi a partire, secondo lui per poterti vedere...Come dire? Agghindata più del solito.. Dato che anche io ci tenevo a vederti sorridere al ballo, abbiamo deciso di partire. Il secondo giorno di viaggio, però, ci fermammo in un villaggio, non molto lontano da qui; in una taverna conoscemmo una cameriera..E da lì il gioco fu fatto..Una volta terminato di mangiare, Yin prese il controllo, attese che la ragazza finisse di lavorare e si fiondò su di lei, lusingandola...La mattina dopo mi svegliai su di un albero, senza vestiti e tra le braccia di lei. Non sapevo dove fossi, sapevo solo che non era lì che dovevo essere.-
-Su un albero?
Lo guardò perplessa, poi scacciò dalla mente quella brutta visione portando una mano sul bel volto.
-C'era da immaginarselo...
Tornò a braccia conserte, gli occhi gelidi ed una espressione ironica, mentre ascoltava il racconto dell'amico.CITAZIONE-Così la riaccompagnai alla taverna, dopo che Yin mi fece sbagliare strada per poter dormirci di nuovo assieme. Quando arrivammo, mi accorsi che il ballo si sarebbe tenuto la sera stessa; ho volato più veloce che potevo, ma arrivai qui solo l'indomani mattina..Mi cambiai e mi riposai...Poi venni a cercarti, ma non ti trovai da nessuna parte, finchè oggi non mi è stato riferito che alloggiavi in questa stanza..-
Lo ascoltò in silenzio, e piano le braccia scesero sul materasso su cui era seduta mentre, quasi in contemporanea, le ginocchia si alzavano, in modo che potesse poggiare le piante dei piedi sulle morbide coperte. Sospirò, prima che abbracciasse le proprie gambe, in una posizione infantile.
Yang era uno dei pochissimi che poteva assistere a scene come quella; in genere la bella Galanodel tendeva a mantenere un atteggiamento composto con gli estranei...
-Beh, in ogni caso ci sono andata comunque...
Era vero, era andata sola al ballo.
-Ed ho incontrato un cavaliere.
Che quella frase potesse significare molte cose, su quello non c'era alcun dubbio.
Forse stava parlando di Alicamantus, la simpatica gargolla che le aveva assegnato l'Oracolo dei Fiori per le danze. O forse intendeva un altro cavaliere.
Le gote divennero rosse, e solo allora sorrise.. -
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-Un altro..Cavaliere??-
Esclamò Yang in maniera alquanto sorpresa, per poi fiondarsi come una bianca scia accanto all'amica e, prese le mani di lei, disse tutto contento:
-Oh!!! Dimmi chi è, dimmi chi è!!! Dimmi come è andata!!! E' simpatico? E' alto? Era vestito bene????-
Ma, nella mente del Guardiano uno spirito inquieto si agitava:
*Un altro..Cavaliere?????? Come si permette!!!! Ero io la prima scelta!!! Ho avuto un rimpiazzo!!!*
*Ora calmati, Yin...Dopotutto se siamo arrivati in ritardo..Non è stata colpa mia...*
*Vuoi dire che è stata colpa mia??????Era quella che mi guardava con gli occhi vogliosi!!!! L'ho solo accontentata!!!Tu dici che devo essere più buono!!*
*Vedo...Che adori ancora rivoltare la frittata....Tanto Dru sa che è colpa tua...Non puoi scappare..*
*Cioè poi hai visto come è vestita?? Anzi, come non lo è??? Quasi quasi..*
*No, quasi quasi niente! Non la tocchi..1: sarebbe stupro, e 2: non eri tu quello che rispettava la sua "ragazza"??*
*....*. -
.CITAZIONE-Un altro..Cavaliere??-
Drusilia annuì, e le gote erano sempre più rosse.CITAZIONE-Oh!!! Dimmi chi è, dimmi chi è!!! Dimmi come è andata!!! E' simpatico? E' alto? Era vestito bene????-
-E'... è....
Sembrava che qualcosa dentro di lei le spingesse dentro le parole, e tutto ciò la faceva impazzire, considerando che avesse un incredibile desiderio di esplodere.
-Il MIO cavaliere!
Lanciò le braccia in aria come una bambina felice, mentre si gettava di schiena sul soffice materasso.
C'erano delle volte, dei giorni, in cui la Dama del Vento era così candida da sembrare una bambina.
E come lei era il cielo, soleggiato e luminoso in quel pomeriggio come tanti altri.
-E' così, così galante e beneducato, balla divinamente ed ha degli occhi...
Rimase a pensare fissando il soffitto. Non sapeva come definirli, gli occhi del suo cavaliere.
-...profondi.
Rimase lì distesa con aria trasognata; sembrava ipnotizzata da qualcosa situato nella sua stessa mente.
-E' stato davvero gentile a voler danzare con me.... -
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-Tutto qui? Di solito sei molto più descrittiva, piccina..-
Disse la Bianca Tempesta, stendendosi accanto a lei e fissando il soffitto, con aria curiosa;
-Sì...Racconta!-
Bisbigliò Yin, la fiamma oscura, il Terzo Guardiano..Aveva preso per un momento il controllo sul corpo del bianco ragazzo, il quale subito riprese il controllo e, mascherando la voce per renderla simile a quella grave di Yin, ripetè:
-Sìsì...Racconta, cara..-
Sperava che Dru non se ne accorgesse, anche se sapeva la ragazza essere abbastanza esperta da capire ogni singolo cambiamento nel carattere e nel viso di Yang... -
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Drusilia era così ipnotizzata al solo pensiero del suo cavaliere che proprio non si rese conto dell'intervento di Yin.
Continuava a fissare il soffitto tutta felice.
-Ha i capelli neri come la notte, ed indossava un abito altrettanto nero, la cui stoffa sembrava assorbire la luce delle stelle.
L'immagine era inquietante ma lei continuava a parlarne affascinata.
-Più alto di me, bello ed estremamente educato, mi ha invitata ad aprire le danze con lui.
Sospirò estasiata.
-Non ho mai visto nessun uomo danzare come lui, sembrava quasi che fosse entrato nella melodia suonata dall'orchestra.
Con le dita disegnava cerchi nell'aria, come per scandire il ritmo di quella musica, che ancora ricordava chiaramente. Era strano, in genere lei aveva una memoria visiva. Eppure quella musica le era rimasta impressa...chissà perchè, poi.
-Non so molto di lui, è un tipo di poche parole. Ma era adorabile quando sorrideva.
Quel discorso era stupidissimo. Ma con Drusilia certi argomenti potevano essere affrontati solo in un certo modo: quel modo.
Edited by Drusilia Galanodel - 27/1/2009, 21:54. -
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-E dimmi, l'hai più rivisto? Ma, soprattutto, ha un nome questo ragazzo?-
Yang era sempre più coinvolto nel discorso, era innegabile: per certi versi amava raccogliere infomazioni, meglio ancora se provenienti da Dru! Anche Yin aveva teso l'orecchio; attentmente ascoltava i discorsi della ragazza, chiedendosi chi poteva essere quel cavaliere..
E il Primo, in silenzio, ma desideroso di saperne di più, come uno studente troppo curioso, aspettava che Dru terminasse la descrizione del "cavaliere" del ballo.. -
.CITAZIONE-E dimmi, l'hai più rivisto? Ma, soprattutto, ha un nome questo ragazzo?-
-No...
Lo sguardo si incupì. Probabilmente non lo avrebbe più rivisto. Una fitta al cuore, prima che si risollevasse di scatto, tornando in posizione seduta.
Si sistemò i lunghi capelli castani, cercando in qualche modo di portarli all'indietro, pettinandoli con le lunghe dita.
Gli occhi verdi brillavano e mai la Figlia del Cielo sembrava essere stata così luminosa. La delicata e pallida pelle splendeva di luce propria, come fosse una stella.
Era sicura che non l'avrebbe rivisto, eppure un femito la prendeva ogni volta che ripeteva il suo nome dentro la testa.
La mano destra scivolò sul proprio volto, e sollevò un indice, che andò a posarsi ulle labbra carnose come se stesse invogliando l'amico al silenzio.
Quel nome non doveva essere pronunciato, sarebbe stato il suo "segreto".
-Lui è il mio cavaliere, lui è il mio Cavaliere Nero.
Quel nome non era il suo, gliel'aveva dato lei. Nero come l'abito che indossava. Gli avrebbe voluto dare il nome di un fiore, ma ricordava perfettamente che non aveva accettato di partecipare all'Oracolo, dunque aveva rifiutato i fiori che un giovane con dei canestri gli aveva offerto.
Sorrise.. -
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-Bè...Immagino abbia fatto bene a non venire in tempo..."Il Destino ha voluto la mia assenza per la presenza del tuo nuovo cavaliere" direbbe Amarth, se fosse qui...-
E chiuse gli occhi, ripensando ad Amarth, il Guardiano numero 0, ucciso 874 anni fa e reincarnatosi in un corpo che Yang non ancora era riuscito a trovare; così come quello di Yoe, la Seconda Guardiana, uccisa assieme ad Amarth..Solo il Primo e Il Terzo, Yin, si erano salvati: per Destino? Contro di esso? Yang non aveva il potere di saperlo..Tornando al presente si rese conto di quanto dru fosse contente nel parlare del nuovo cavaliere, così la Tempesta, rincarò la dose:
-Immagino sia stata una piacevole conoscenza, cara...Ti si legge in viso, sai? Vuoi ritrovarlo?-
Chiese, guardandola negli occhi verdi come foglie di bosco, con uno sguardo non inquisitore, nè curioso, bensì con lo sguardo di un amico che è disposto ad aiutare un'altra amica, senza nulla in cambio: sì, Yang era quel tipo di persona. E, d'altro canto, doveva esserlo, essendo lui stesso la parte bianca di ciò che un popolo chiamò "Tao".. -
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L'amico le parlava, e lei lo ascoltava tutta contenta.
In realtà, considerando l'espressione trasognata della bella Dama del Vento, chiunque avrebbe potuto pensare che fosse totalmente assente.
Ma non c'era alcun pericolo per Yang: il giovane, infatti, la conosceva davvero bene.
Infondo Yang era il personaggio dell'Accademia che le era davvero più vicino...sempre accanto a lei in ogni momento, sempre gentile e disponibile.Il suo angelo custode, insomma...
...o forse il fratello che non aveva mai avuto.
CITAZIONE-Bè...Immagino abbia fatto bene a non venire in tempo..."Il Destino ha voluto la mia assenza per la presenza del tuo nuovo cavaliere" direbbe Amarth, se fosse qui...-
Drusilia si avvicinò e, con un gesto amorevole poggiò la testa sulla spalla dell'amico dalle ali bianche.
-Non è vero...avrei voluto che ci fossi stato pure tu.
Sorrise, ed abbracciò la manica destra dell'abito del giovane.
-...sei la mia famiglia.
Rimase in silenzio, e con il nasino aggraziato cercava di percepire il suo odore.
Era profumato.CITAZIONE-Immagino sia stata una piacevole conoscenza, cara...Ti si legge in viso, sai? Vuoi ritrovarlo?-
Si separò da lui, guardandolo con espressione serena.
-Se il destino vorrà far incrociare di nuovo le nostre strade, ne sarei immensamente felice. Tuttavia non mi sarebbe possibile cercarlo, nè credo che sia giusto nei suoi confronti.
Sospirò.
-E' un uomo riservato, non mi ha neanche voluto dire che lavoro facesse...
Gli occhi verdi vagarono per la camera, poi tornarono su Yang.
Sorrise..
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