† D. † VS G r o r k

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    ~ White

    Group
    Senatori
    Posts
    12,778
    Location
    Ionia

    Status
    Anonymous

    The Warrior Day IV
    Turno II - Girone I


    - † D. † VS G r o r k -

    Campo di Battaglia: Arena Tenkaichi di dimensione 100x100 metri
    Condizioni Ambientali: Cielo sereno, temperatura mite
    Limite di Tempo: 1 Aprile
    Post Minimi: Presentazione + 2 Post Attivi
    Limitazioni: 2 slot tecnica per ogni turno
    Penalità: Dopo il 4° giorno di mancata risposta
    Primo Post: G r o r k


    Condizioni di Vittoria:
    ~ Morte Avversaria
    ~ Resa Avversaria
    ~ Perdita dei Sensi per esaurimento forze
    ~Abbandono



    Criteri di Giudizio
    Come da regolamento ci si baserà su Lealtà, Strategia, Scrittura e Puntualità con voti da zero a cinque.
    Tutti e i parametri sono da considerarsi alla pari; nessuno vale più dell'altro.



    NOTA: I personaggi sono soggetti al criterio dei giudici sia per ogni tecnica/abilità singolarmente sgravata sia per schede complessivamente power-player.

     
    Top
    .
  2. G r o r k
     
    .

    User deleted


    « … insomma, stavi distruggendo tutto. Tutto, ti dico. »

    Sospirò sconsolata, concludendo un emozionante racconto carico di felicità, amicizia, odio, rabbia e dolore. E non si trattava di un’opera lirica o una di quelle strampalate leggende che la governante le raccontava ogni notte per farla addormentare, mentre riposava in letti d’oro nel bel mezzo del lusso più sfrenato. No, quella era la realtà: il combattimento che aveva visto protagonista Grork ed una malvagia Ombra di Luce.
    Seguì un secondo sospiro, quindi aggiunse:

    « Hai dato proprio una bella gatta da pelare agli ospedali della zona... Fortuna che sono una chierica, altrimenti dubito che avessero accettato di curare l’autore di quella strage senza fare storie ! »

    Annuì convinta fra sé e sé, mentre una goccia le solcava il viso giungendo al mento e, esitando un attimo, cadeva dritta al suolo: aveva il fiatone e la fronte imperlata di sudore.
    Le piccole mani erano distanti pochi centimetri dallo squarcio aperto nella coscia dell’Orco ed emettevano una tenue luce azzurrina. La pelle olivastra era insozzata da un liquido verde, ma il taglio si era quasi del tutto richiuso.

    « Persone buone morte?! »

    Chiese preoccupato, passando da un tono di voce statico ad uno velato d‘ansia – turbato, addirittura.
    In quel momento solo le sorti del pubblico richiamavano la sua attenzione. Nemmeno il bruciante dolore che provocava l’applicazione di unguenti, erbe ed energia sacra che stava conducendo Laizla riusciva a fargli dire un semplice “ahi”: una persona normale – al posto suo – avrebbe urlato dal dolore come un forsennato, ma lui era uno Schiavo e certi lussi non doveva permetterseli.

    « No no, tranquillizzati Grork: non è morto nessuno! Però mi hai fatto prendere uno spavento, davvero un gran spavento. »

    Lo guardò dritto negli occhi.
    I suoi erano cristallini come quelli della più pura delle donne, mentre quelli dell’Orco erano piccoli, scuri e seri: continuava ad ostentare quel viso accigliato, costantemente impensierito.
    Ed erano i primi, adesso, a luccicare.

    « Me lo prometti? »


    Uno, tre, cinque secondi. Cinque secondi di silenzio.
    Poi vide le grosse labbra dischiudersi ed udì la cavernosa voce espandersi nell’aria.
    E in quel momento sperò solo che non dicesse...

    « Se fare felice Padroncina, Grork promette. »

    … questo.
    Scosse il capo rassegnata e constatò con serafica voce:

    « … sei proprio incorreggibile. »

    La tenue luce azzurrina si spense e la Rasetsyu invitò Grork ad alzarsi dalla sua posizione distesa per terra – non sul letto, che altrimenti sarebbe ceduto… e non avevano soldi per ripagarlo, loro – con un cenno del capo.

    « Ho finito. Vai e stendili tutti, tigre... »

    Il colosso verde si eresse in tutta la sua imponente figura, annuì solennemente e – grugnendo qualcosa d’incomprensibile – si diresse verso l’ingresso sull’Arena Tenkaichi.
    Laizla rimase sola; completamente sola. E nella sua solitudine sussurrò in risposta – talmente piano da non essere ascoltata da nessuno, qual’ora ci fosse stato qualcuno – :

    « ... Anch’io. Anch’io ti voglio bene. »

    ~ ~ ~
    Lo vide salire imponente sul ring, acclamato dal pubblico che vedeva nel pelleverde troppo-cresciuto-e-troppo-intelligente il suo beniamino e deriso da coloro che lo additavano ed etichettavano come una bestia troppo stupida per partecipare ad un torneo indetto da umani.
    Nel suo cuore urlava il suo nome: desiderava vederlo felice e, secondo quel circolo vizioso, l’uno era felice solo quando vedeva l’altro nelle medesime condizioni.
    Laizla non sarebbe stata felice, fintantoché Grork non lo sarebbe stato a sua volta;
    proprio come era vero il contrario.
    Più umana che principessa.
    Più umano che orco Schiavo.

    ~ ~ ~

     
    Top
    .
  3. † D. †
     
    .

    User deleted




    image




    Dolce assopirsi di senso
    Inquietante rimembrare di un dolore ormai scomparso
    Eccitante assaporare di sangue nell'umida bocca.



    Distesa fra la fresca seta, stava il suo corpo spossato per l'incontro subito.
    Gli occhi, rugiade di mezzanotte, scrutavano la notte calata nella stanza. Nei polmoni, ormai marci da tempo, saturava il dolce odore di sangue secco e nella bocca, lì fra i canini e la seducente lingua, la vittoria appena conquistata. I capelli correvano sul cuscino, intrecciandosi, mentre il corpo nudo si lasciava trastullare dalla libertà dell'essere.

    Sole, nemico, fratello, amante della notte
    Luce, oscuro riverbero dell'insana umanità del mondo
    Inizio della fine prestabilita.


    La sinuosa camicia di lino rosacea aderiva grossolanamente al corpo perfetto del cainita. Il colletto, perfettamente abbottonato, cingeva stretto il collo pallido e nel medesimo modo anche i polsi, sterili dal passaggio di sangue, erano stretti dal freddo abbraccio dei polsini, il tutto riccamente decorato da bottoni dorati.
    Le gambe erano riscaldate dai pantaloni bianchi, sovrastati dai lunghi e lucidi stivali neri.
    Al suo fianco l'elsa della spada.

    Vento fine e lieve, inonda il mio viso
    Odore di primavera tardiva
    Calore di una vita finalmente iniziata.



    I passi risuonarono per tutto il lungo corridoio di marmo bianco, alternati nella loro cadenza ritmata dal dolce tintinnio della spada. I fianchi sinuosi ondeggiavano, il petto si alzava ed abbassava, mentre i boccoli, raccolti in una specie di coda alta, cadevano lungo le spalle.
    Il volto perennemente coperto, dalla maschera che l'abbelliva, lo nascondeva, lo celava agli occhi di chi, stolte creature impure, non poteva osare.
    Ed ogni passo lo conduceva sempre più alla suo finire l'inizio studiato, al contemplare, con insana superiorità, il destino rivelato.

    Scova, in ogni attimo
    Cerca, in ogni dove
    L'attimo che coglie l'esistere



    Il sole investì il suo corpo, flebile riverbero di un ricordo danzante, mentre il polline di peschi in fiore, correvano nell'aree unendosi in astratte linee.
    Una fitta alla spalla, dolore ormai amico, e un sorriso mellifluo assai celato, diedero il via alle nuove danze.

     
    Top
    .
  4. G r o r k
     
    .

    User deleted


    Bella; bellissima.
    Una figura sinuosa, longilinea, dalle labbra carnose e la pelle diafana gli si presentò davanti. Un fisico asciutto e perfetto vestito con una rosacea camicia, calzato da pantaloni bianchi e lucidi stivali neri e riccamente decorato da bottoni d’oro - che brillavano, anche nella notte più buia. Piede sinistro avanti, e il tintinnio della spada: i secondi erano scanditi dai suoi passi.
    Ma - ovviamente - l’Orco non si scompose alla meravigliosa vista.
    Laddove un uomo sarebbe divenuto cieco per la bellezza della fanciulla (?), uno schiavo avrebbe mantenuto la perpetua calma ed indifferenza che lo caratterizzavano.
    Storse il naso, aggrottò le sopracciglia ed emise un cavernoso rumore: sentiva il profumo di peschi in fiore, una fragranza inebriante che saliva fin lassù, nelle sue narici, e si disperdeva nei polmoni riempiendoli col loro odore caratteristico.
    - Quel profumo gli ricordava tanto… -
    Chiuse gli occhi,
    e si immaginò d’aver di fronte Padroncina.
    Un brivido gli percorse la lunga schiena e contrasse i muscoli, giacché il solo pensiero di affrontare Laizla lo turbava e ne scuoteva il ferreo animo.
    Riuscire a privarlo della costante imperturbabilità era prerogativa di pochi, e - in fondo - era proprio quel pubblico ad aver visto di cosa fosse capace in momenti d’irrazionale Ira.
    No, per quanto l’odore potesse essere simile
    - come un cane, Grork distingue le persone con odori, sensazioni e ricordi istintivi -
    quella non era…

    « … Laizla. »

    Un flebile sussurro.
    La voce era cavernosa, ma nascondeva in sé una note di meraviglia frammista a certezza.
    Scosse il capo in segno di diniego, mantenendo le braccia lungo i larghi fianchi e serrando le grosse dita intorno ai drappi orientali dei pantaloni. Erano talmente grandi da poter avvolgere per intero una cinquina di umani alti circa centottanta centimetri, ed erano d’un verde scuro, sinergico con la pelle olivastra del Mastino, percorsi da una cintura di seta dorata come il bracciale che gli cingeva il polso: il Bracciale del Sottomesso.




    « Eccoti, Grushnar. »
    Una voce imperiale, autoritaria. Il Sovrano dei Rasetsyu sedeva sul suo scranno, avvolto in una sinuosa veste che continuamente ondeggiava per via degli spiragli di vento. Gli stessi venti che percorrevano la Sala, i Corridoi, le Stanze... il Casato tutto.
    Davanti a sé, in ginocchio, vi era un pelleverde. Un normalissimo Orco, pieno di tatuaggi, che vestiva una pesante armatura in piastre e - al collo - un ciondolo con una zanna scheggiata: il simbolo del comando; lo scettro del capoclan.
    « Hai portato lo Schiavo come ti avevo chiesto? »
    Chiese l’uomo dall’alto del suo trono, posando lo sguardo altrove, ben distante dall’orco genuflesso per porre i suoi omaggi: guardava una culla attorniata da ancelle, alla destra del rosso tappeto, ed una tenera bambina in fasce. Lo sguardo gli si addolcì come col miele, ed un sorriso di gioia - la gioia che solo un padre può provare - gli increspò le labbra.
    A distoglierlo dai suoi pensieri ci pensò Grushnar.
    « Zi Pagdroner dri pellepallida. Grushnar porgrtato milliore skiavo pelleverde. »
    Annuì ridendo e mostrando le lunghe zanne lorde di sangue, ingiallite nel tempo, quindi si voltò e fece cenno a due orchi appostati vicino alla grande Porta d'Ingresso.
    « Pordratelo quvi. Pordrate Kroggy-Braccia-Armate. »
    I due sogghignarono divertiti e - dopo una breve riverenza - si allontanarono per tornare poco dopo…
    … e non erano soli: li accompagnava un colossale Orco di oltre tre metri e mezzo ammanettato con pesanti catene, con oblunghe braccia che strisciavano al suolo. In viso, però, era giovane come un cucciolo pelleverde. Un cucciolo troppo cresciuto.
    « È lo Schiavo più forte ed obbediente di cui disponete? »
    I due Orchi e il loro Capoclan si scambiarono un’occhiata e scoppiarono in una sguaiata risata, sputando grumi di saliva ed alitando veleno.
    Ancora in preda al riso, Grushnar rispose:
    « Il più forgte dra i più forgti. Grork è un bambino, ma sa spezkare ozzo di collo anghe a me. »
    Un secondo cenno ai due uomini, e questi lo liberarono dalle lunghe catene.
    « Tenetvelo. »
    E così se ne andarono, dopo aver riscosso il compenso da un’ancella che gli si avvicinò con un passo aggraziato ed indice e pollice al naso per proteggersi dal tanfo acre.
    Grork mosse pesanti passi verso la culla per guardare la piccola infante in fasce, che or ora si destava dal suo sonno: non appena si vide un colosso verde troneggiare su di sé, anziché scoppiare a piangere - come avrebbero invece fatto altri bambini al posto suo - sorrise gaia ed avvicinò le minute manine al grande dito dell’Orco.
    Lo strinse giocherellona;
    la stretta di un’amicizia eterna
    .



    « Tu no Laizla. Tu avversaria. »

    Affermò sicuro, incrociando le enormi braccia al petto.
    Le stesse che sedici anni fa sfiorarono il corpicino di Padroncina, la riscaldarono nelle notti gelide d’inverno, l’aiutarono a risollevarsi dopo le prime cadute - quando ancora imparava a muovere i primi passi - e che la dondolavano la sera per farla addormentare, canticchiando con voce rassicurante una ninna-nanna nella sua lingua.
    Sedici anni che vivevano insieme; sedici anni che era suo Schiavo - ma, soprattutto, suo Amico.
    Il venticello fresco che prima spirava sull’arena, in pochi istanti, aumentò d’intensità, sempre più, sempre più, trasportando con sé - da un punto indefinito, posto in una dimensione chiamata “Piano Elementale” - sabbia, detriti e piccole rocce:
    Di lì a poco si sarebbe scaturita una tempesta di sabbia abbastanza intensa e fitta da distorcere il campo visivo dell’arena creando le condizioni ideali per manipolare la Terra e sconfiggere l’avversaria dalla media distanza.
    Ma si sa: il pubblico non avrebbe di certo gradito una coltre di sabbia che celava lo spettacolo che loro avevano pagato per vedere.
    Come minimo sarebbero risuonate urla di disapprovo e sarebbero piovuti insulti, ma Grork non c’avrebbe fatto caso: un vero Schiavo sa estraniare sempre le proprie emozioni.
    E nel bel mezzo della scura coltre marrone, si sarebbe alzato dalla stessa marmorea superficie del ring - a sette metri di distanza dall’avversaria - un enorme palmo grigio, imponente, che sfruttando l’effetto sorpresa avrebbe cercato il corpo della fanciulla e l’avrebbe stritolato con veemenza all'altezza dei fianchi.
    L'intento era quello di farle male, ma non di ucciderla, attenzione (!) : Grork non uccide mai senza motivo.
    Voleva solo concludere presto l’incontro, e rivedere presto il suo Raggio di Luna:
    Non sopportava stare lontano da Padroncina.



    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Energia: 70%
    Salute: Perfetta.
    Note: In bocca al lupo e buon divertimento! ;)

    CITAZIONE
    Servi dei Rasetsyu da Millenni. Un incantatore teme il corpo a corpo, non sa maneggiare dignitosamente un‘arma e soprattutto, al cospetto di armi pesanti, i suoi movimenti sono impacciati e goffi. Anche Grork non sa impugnare alcuna arma, soprattutto per una questione di pura proporzionalità con i suoi enormi arti superiori: una spada di media lunghezza nelle sue mani è più simile ad un coltello da cucina. Ma l‘enorme dimensione delle braccia non è necessariamente uno svantaggio, anzi: avere arti così smisuratamente grandi (circa 170 cm in lunghezza) vuol dire poter compiere azioni proibite per normali uomini come parare il fendente di un’arma di medie dimensioni con il palmo della mano. In termini di GdR, le sue braccia avranno le stesse potenzialità di due ammazzadraghi, piuttosto che di due braccia umanoidi, soltanto che potranno essere usate in maniera ottimale trattandosi per l'appunto di parte del suo stesso corpo e non di un'arma - al cui utilizzo è poco avvezzo. [Passiva]

    Un Sottomesso non ha il diritto di Parlare… né di Soffrire. Lo Schiavo deve essere un uomo passivo, sempre ligio al dovere, ubbidiente e temprato da una notevole forza d’animo; uno Schiavo non parla mai, né per lamentarsi, né per lodare, a meno che non gli venga richiesto. Essere cresciuto in quest’ottica ha reso Grork un tipo passivo, apatico, il ritratto della quiete: se subirà una ferita non urlerà, anche quando è letteralmente sfinito per aver consumato troppo mana - se è il suo compito o un ordine glielo impone - continuerà a ricorrere all’uso di tecniche, provando anche mortalmente il proprio fisico. Ciò non vuol dire che non sentirà dentro di sé il dolore fisico e l’affaticamento spirituale, semplicemente non manifesterà mai queste debolezze agli occhi avversari continuando ad indossare il perfetto volto del servo. Questo vuol dire essere uno Schiavo. [Passiva]

    Se sei uno Schiavo, piangi. Se sei lo Schiavo di Laizla, danzi. I movimenti di un Orco sono pesanti, rozzi, travolgenti. Grork non fa eccezione alla regola, anzi, propria vista la sua enorme mole i suoi movimenti risultano essere ancor più pesanti e travolgenti, o almeno così è di norma. Esiste infatti la possibilità che, proprio grazie all’influenza che Laizla e l’Arte del Vento hanno su di lui, i suoi movimenti risultino leggeri come quelli di una piuma sospinta dalle correnti aeree cardinali, che si eleva in alto nel cielo per poi atterrare, e rialzarsi una seconda volta per poi riatterrare di nuovo. Proprio come un ciclo continuo. Proprio come in una danza. È per questo che i movimenti di Grork, a seconda dell’evenienza e della sua volontà, potranno alternarsi tra pura leggerezza - alquanto stonata date le sue fattezze - ed aggressività pura - particolarmente indicata riguardo alla sua mole. [Passiva]

    CITAZIONE
    Arte Mista- Tempesta di Sabbia
    Ricorrendo all’arte della terra Grork rievoca il suddetto elemento in base alla reperibilità dall’ambiente, scartando le grandi rocce e prediligendo i granelli di sabbia, il terriccio ed i piccoli detriti. Quindi, ricorrendo all’arte del vento, dà inizio ad una grande tempesta in grado di sollevare tutto questo materiale, alimentarlo vorticosamente e soffiarlo sul campo di battaglia. Attraverso la Tempesta un uomo comune avrà difficoltà a vedere, seppure questo senso non è affatto annullato bensì limitato, e con molta probabilità verrà casualmente investito da piccole rocce, detriti e sabbia subendo danni da contusioni e da impatto di basso livello. La durata è di due turni.
    Consumo: Medio

    Arte della Terra- Supremo Pugno di Roccia.
    Manipolando l’elemento più affine a Grork, la Terra, si è in grado di generare dallo stesso suolo una grande mano rocciosa, alta quattro metri e larga due. La mano potrà muoversi liberamente nel campo, tentando di abbattere il nemico con seri danni d’impatto. La forza della tecnica, però, sta anche nella composizione del suolo: difatti se in presenza di un suolo sabbioso, il pugno non sarà roccioso bensì costituito da sabbia, in grado quindi di soffocare il nemico. Con un dispendio energetico aggiuntivo pari a Medio, si potrà creare una seconda mano più piccola consumando sempre un unico slot tecnica. Il principale Pugno di Roccia avrà una gittata pari a sette metri, mentre il secondario pugno –del tutto facoltativo- solo cinque metri. Nel caso ci si trovasse nei pressi di un vulcano, il Pugno di Roccia non sarà composto da lava.
    Consumo: Alto [+ Medio]
     
    Top
    .
  5. † D. †
     
    .

    User deleted




    image



    Sabbia, color dell'oro che sbatte nel vento.
    Polvere, reliquia di una vita stuprata.
    Fine, che ferisce la pelle, strappando lieve le vesti.

    Un turbine, un soave muoversi attorno ai due copri statici, coprendo la vista, ferendo e lacerando la pelle, sporcando la maschera candida e decorando i bianchi capelli, tutto questo si univa a quel dolce danzare, celando ciò in realtà veniva compiuto.

    Stava muovendo ancora dei piccoli passi, quando un vento innaturale le sospinse le spalle. Non ebbe il tempo però di far alcunché che senti una presenza stringerle le carne, sgualcirne gli abiti nobilmente indossati, e poi una lieve strinta ai fianchi, finché la mente, ormai unica stratega, si libera dal dolore muto che le opprime il corpo, immaginando, creando la propria salvezza.

    Le labbra si serrano, gli occhi si chiudono, celati dalla rosea maschera, mentre il corpo vibra sotto quella temibile stretta. E finalmente lo sente, il caldo abbraccio dell'Ibisco. Sente il suo manto rosso confortarla, riscaldarle il corpo straziato, donandole un calore insolito.
    E quando il dolore non perfora più la testa, quando la lucidità diventa nuovamente padrona, è lì che il corpo si fa scudo, si difende come meglio può dalle grinfie nemiche.
    Le lunghe dite inumane cominciano a fatica a sciogliere l'abbraccio, opponendo resistenza, stringendosi più e più volte su quel corpo morto, resistendo eroicamente al suo attacco telecinetico.
    Perché la sua strategia era proprio quella, aprirsi un piccolo varco in quella pungente carezza, per poi poter mostrare, alla bestia, la bellezza della Bella.

    E fu così, che con molta fatica riuscì a portare il suo corpo oltre le cinque dita che la incatenavano, e respirando un aria che lacerava i polmoni, cercò con gli occhi una sagoma, una figura annebbiata, e quando riuscì a scovarne i lineamenti confusi, scattò.
    Una corsa rapida, sofferta a causa del colpo subito, ma pur sempre bella e perfetta.
    Dama venne sfoderata, sibilando nell'aria e urlando il suo risveglio fra i granelli di sabbia e terra. Vibrava e squarciava il vento, finalmente viva, finalmente affamata.

    Trovato infine il colosso da abbattere, studiatone il corpo, il cainita decise di attaccarne velocemente le gambe, stoccando e ferendo lateralmente alla lama, all'altezza delle cosce, girando intorno tentando di ferire l'incavo del ginocchio, prestando attenzione ad ogni singolo movimento del corpo.
    Non sapeva ancora come avrebbe potuto vincere, ne tanto meno come poter danzare al meglio, ma per ora si limitava a sondare il territorio, cercandone una qualsiasi debolezza.


    SPOILER (click to view)

    Tabella


    • Energia ¬
    • 100%

    • Status ¬
    • Lievemente ferito.

    • Abilità Passive ¬


    • Voce dell'onestଠD è nato per essere un cacciatore, tutto in lui fa presupporre che lo sia realmente. Il suo corpo atletico, il suo aspetto così perfetto, però al tempo stesso incompleto, la sua natura inumana. Ma ciò che lo distingue realmente dai cacciatori armati di lancia e metallo sono le sue labbra. Carnose e piene sono il fodero della più temibile lama esistente: la voce che non si può negare.
      Ogni parola pronunciata diviene lo specchio di se stessi, appare vera e ferrea, che con convinzione le andiamo dietro senza dubitarne l'origine. Tramuta l'ombra in luce ed il bene in male.
      Basta il dischiudersi delle sue labbra, per fare in modo che nessuno possa dirle di no.

      Corpo del Cainita¬ D è inumano, e questo lo si può vedere non solo dall'innaturale bellezza e dalla sua ambiguità per il quale spesso non si sa riconoscerne il sesso. D è inumano perché il suo corpo si nutre di una linfa diversa da quella degli uomini comuni. Non è linfa pura come quella dei fiori, ma essa è peccaminosa e sporca. Essa è il sangue degli uomini.
      D nasce dalla gloriosa stirpe dei Cainiti, o più rozzamente Vampiri. Come già spiegato, e come le vecchie leggende narrano, esso si può nutrire solo del sangue di uomini, e per farlo la natura macabra lo ha dotato di artigli e denti più duri e più affilati del normale. Col solo tocco potrebbe aprire ferite su un corpo nudo, col solo volere potrebbe squartali fino a stringerne il cuore nella mano.

      Sangue d'acrobata¬ Come ogni mutazione che si rispetti, il corpo di D non è solo bello sopra ogni immaginazione, ma è anche letale. Velocemente letale.
      I suoi scatti, le sue movenze, sono superiori a quelle di qualsiasi essere umano conosciuto. Il ritmo dell'acrobata gli scorre nel sangue rubato dalle vittime, e la perfezione con il quale porta a termine ogni suo gesto è stato alimentato con l'esperienza dei secoli di vita impropria.

      Ibisco della Difesa¬ L'ibisco donatogli dal Re dei gatti, appuntato sul petto del cainita, adorna con regale bellezza la sua figura mistica. Quel colore di un rosso intenso, quelle sinuose curve, quel vivace giallo del polline tutto in lui diviene prova di forza, donata al superbo giovane, come un amante dona un bacio sfuggevole all'innamorata.
      L'ibisco creerà un aurea intorno alla figura amata di D, di un colore rosato, tendente ad un rosso cupo, la quale devierà parzialmente gli attacchi fornendo un bonus di difesa del 50%.

      Dama della Gola¬ La Dama che il cavaliere stringe fra le mani diafane non è armata di semplice lama, ma ha qualcosa in più. Il suo potere d'attacco non si limita a ferire e perforare il corpo avversario, ma anche a rubarne una stilla di sangue immagazzinandolo nella propria lama. Ad ogni colpo andato a segno, la voglia di dissetarsi aumenta inesorabilmente e la lama sembra rispondere solo a se stessa. Colpisce e ferisce finché la sua gola non sarà completamente colma di sangue.

    • Abilità Attive ¬


    • Telecinesi ¬ Grazie alle capacità sviluppate del cainita, D è in grado di usufruire dell'antico, quando magnifico, potere della telecinesi. Con la propria mente egli riuscirà a sollevare e a far muovere oggetti di qualsiasi dimensione e consistenza fino a raggiungere un massimo di 50 Kg di peso, i quale se superati ridurranno il suo potere a nullo.
      [Abilità Attiva 1pt – Consumo Medio]

    • Equipaggiamento ¬


    • Dama, sguainata e stretta fra le fredde mani del cainita


     
    Top
    .
  6. G r o r k
     
    .

    User deleted


    w h e r e ?
    ___Endlos; fuori dall‘Arena___

    « Anf.. Anf..anf… eccoti… »
    Dopo essere atterrata delicatamente al suolo sugli spalti, scendendo dall’alto della sua posizione sospesa in cielo e immergendosi in un mare umano di feriti e uomini giubilanti, iniziò la sua folle corsa per raggiungere Grork. Ed ora si trovavano l’uno davanti all’altra, dentro lo spiazzale del piccolo atrio in cui i guerrieri attendevano l’inizio del proprio combattimento.
    Una sala quadrata, sgombera, animata solo dagli ansimi della giovane fortemente provata dallo sforzo e dal colosso verde che s’appoggiava contro una parete, stringendosi la gamba con ambo le mani insozzate di sangue.
    Non urlava e – a forza – reprimeva le smorfie per il dolore.
    Erano stati alcuni – dove “alcuni” sta per “una decina” – di quei monaci in saio marrone a trascinarlo fin lì dopo essere svenuto, per poi allontanarsi di tutta fretta per chiamare il corpo clericale di guaritori per fermare l’emorragia... e ancora non erano tornati. Fosse per loro gente come Grork potrebbe morire dissanguata, ma per fortuna era venuta Laizla a salvarlo: i suoi profondi occhi marroncino chiaro, illuminato da un raggio solare che filtrava direttamente da una finestra aperta sul soffitto, sembravano d’un verde smeraldino, velati di lacrime amare.
    Piangeva e singhiozzava, ma – soprattutto – sorrideva.
    « Stai bene… »
    Sussurrò pacatamente tra un singhiozzo e l’altro, mentre le lacrime solcavano le guance femminili e, dopo essersi raccolte sul mento, scendevano sottoforma di grosse gocce al suolo.
    Le ci vollero diversi secondi per fermare il pianto ed il singhiozzo; scandì il tempo con profondi respiri e cercò di chetare il suo animo.
    Quindi si avvicinò all’Orco muto e, accarezzandolo dolcemente con la mancina mano, disse sul punto di scoppiare nuovamente a piangere:
    « Stupido incosciente… sei uno stupido… potevi morire.. Morire.. E questa gamba… guarda com‘è ridotta… chi mi porterà ancora in spalla per le vie di Meta-Likana? Chi mi farà compagnia durante le lunghe passeggiate della sera? Chi?? Sei uno stupido! »
    … e pianse, di nuovo. Ormai era impossibile calmarsi.
    Prese a battere il torace del Guardiano con i piccoli pugni che in confronto apparivano come le mani di un bambino decenne contro un uomo adulto. La sua figura minuta, in preda alle lacrime, si lasciò andare nel silente abbraccio dell’amico: poggiò la testolina sul petto, avvolgendosi in un manto di tepore, udendo i battiti cavernosi dell’enorme cuore pulsante di Grork.
    Lui non parlava; a chi non sa parlare ben s’addice il silenzio.
    « Quella gamba… devo guarirti. Devo fermare l‘emorragia. »
    Tirò su col naso e si strofinò con veemenza gli occhi. Era il momento di guarirlo, di mettersi all’opera.
    Basta piangere
    – sebbene sapesse che c’erano ancora lacrime da versare –
    « Sappi però che devi stare attento.. Un altro colpo come quello di oggi, e puoi dire “ciao” alla gamba… »
    E porre così fine alle lunghe passeggiate serali, ai viaggi, alla sua intera attività come Guardiano? Se fosse davvero successa una cosa del genere, avrebbe perso il motivo per cui vivere.
    « Ti prego… Stai attento. »

    -

    w h e r e ?
    ___Endlos; sul Ring___

    … non poteva permetterselo. Non doveva farlo mai più.
    Mai più avrebbe visto Laizla versare delle lacrime; mai più l’avrebbe fatta soffrire.
    D’ora in avanti, solo i sorrisi avrebbero allietato le sue giornate: per questo doveva vincere, stringere nelle sue mani il primo premio – col quale avrebbero sfamato ben più di un villaggio, nelle desolate lande del Metallion – ed uscirne praticamente indenne, senza rischiare la propria vita inutilmente.
    Sicurezza anzitutto.
    Contava d’ingaggiare il combattimento a distanza, minacciando l’avversaria con l’Arte della Terra e ricorrendo a tutte le tecniche a sua disposizione. Ma lei era stata più scaltra: riuscì a districarsi tra la pesante mano marmorea che di seguitò scomparì, riunendosi alle grigie piastrelle del ring, e con uno scatto veloce si portò vicino allo statuario Orco per colpirlo con una stoccata precisa all’altezza delle cosce, minacciando la stessa gamba che prima era stata pesantemente ferita da Enhis Krad.
    Se fosse riuscita nel suo intento – con ogni probabilità – avrebbe messo in repentaglio la condizione dell’arto inferiore o peggio: poteva addirittura tranciarlo di netto, se non avesse reagito in alcun modo.
    Cosa che, fortunatamente, non avvenne.

    « Laizla no soffre. Grork… »

    La voce cavernosa riecheggiò nell’aria e lasciò la frase in sospeso. Mentre la lama si faceva ormai prossima, sulla superficie della pelle riaffiorò uno strato di pura roccia che rivestì in un attimo l’enorme corpo – braccia escluse – schermandolo da attacchi di natura fisica. I colpi dell’avversaria raggiunsero i loro bersagli, ma vennero ostacolati dalla roccia che si limitò a scheggiarsi in più parti, senza cedere il passo alla Cainita.

    « … è dentro Armatura Inscalfibile! »

    Voleva anche battersi la mano al petto, ma non lo fece:
    Era necessario che le mani fossero libere.
    Esse, infatti, vennero circondate da uno strato di roccia irregolare, aguzza in alcuni punti e spianata in altri; due blocchi rocciosi grezzi e massicci che sfruttavano il proprio ingente peso – unitamente alla durezza – per fracassare il capo della Vampira, mirando in piena testa e collo.
    Un colpo sufficientemente forte per metterla fuori combattimento…
    … senza ucciderla, magari.
    Sfruttando la vicinanza e la lunghezza delle braccia,
    – nonché la sabbia che permeava l’aria ed i possibili ostacoli naturali come detriti e piccoli sassi trasportati dalle correnti aeree, che opportunamente evitavano d’investire l’Elementalista –
    dopo averle piegate all’indietro a croce latina, le spinse in avanti per battere forte i palmi delle mani, quasi volesse schiacciare una fastidiosa mosca.
    Solo che, in questo caso, la fastidiosa mosca era la sua avversaria.




    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Energia: 45%
    Salute: Stanco per i dispendi energetici, ma non lo da a vedere grazie alla sua abilità. Nessuna ferita.

    CITAZIONE
    Servi dei Rasetsyu da Millenni. Già citata

    Un Sottomesso non ha il diritto di Parlare… né di Soffrire. Già citata

    Se sei uno Schiavo, piangi. Se sei lo Schiavo di Laizla, danzi. Già citata

    CITAZIONE
    Arte Mista- Tempesta di Sabbia
    Ultimo turno.

    Arte della Terra- Armatura Inscalfibile.
    Manipolando l’elemento più affine a Grork, la Terra, si è in grado di generare lungo la superficie corporea una resistentissima armatura rocciosa, in grado di proteggerlo da attacchi fisici e di determinati elementi di una certa intensità. La tecnica difensiva, inoltre, può essere applicata anche –o soltanto- su un altro individuo; molte volte in battaglia, Grork la usa per difendere la Padroncina da possibili attacchi nemici che potrebbero ferirla.
    La resistenza dell’Armatura è variabile in base all’attacco da arrestare, ma se quest’ultimo risultasse più forte della sua durezza riuscirà comunque a romperne la superficie e colpire l’obiettivo, causandogli danni limitati.
    Consumo: Variabile Basso.

    Arte della Terra- Braccia Armate.
    Manipolando l’elemento più affine a Grork, la Terra, si è in grado di avvolgere le braccia – od un singolo arto superiore- con la Terra, la quale assume la fattezza di pura roccia. La superficie rocciosa sarà irregolare, a tratti appuntita a tratti smussata, ma il suo elevato peso e la forza esercitata dall’Orco la renderanno comunque semplicemente devastante.
    Gli attacchi degl’arti superiori saranno più temibili ed in grado di generare forti contusioni, ematomi e –in alcuni casi- fratture ossee. La tecnica rimane attiva per due turni.
    Consumo: Alto.
     
    Top
    .
  7. † D. †
     
    .

    User deleted




    image



    Estasiata rimase quando si accorse che il suo avversario dentro quell'ammasso di grasso e muscoli, nascondeva una mentre strategica davvero eccezionale.
    Con quanta impeccabile facilità si era difeso dalla sua Dama, con quanta facilità adesso voleva ucciderla.
    Tutto estremamente eccitante per la mente malata del cainita.
    Tutto estremamente letale per quel suo corpo malato.

    Quanta stoltezza però accompagnava le sue parole, quanta sicurezza ricopriva quel suo corpo.
    Che fosse così sicuro che vincere il Quarto dell'Ordine dei XXI fosse così facile?
    Bisogna ammettere che dinnanzi a tanta forza e caparbietà D si ritrovò smarrito e anche un po' indifeso, ma la voglia di arrivare fino in fondo, non per se, ma per Lei, lo estasiava e lo eccitava a tal punto da sentire il sangue freddo ribollire.
    Si non si sarebbe fermato dinnanzi a niente.

    La vista confusa, il cuore palpitante, il corpo dolorante, tutti questi elementi si unirono per forgiare una nuova voglia di vincere, di arrivare ove a lei le porte erano recluse.
    Gli occhi guizzarono prima a destra e poi a sinistra, e quando l'ombra si stagliò in quel muro di sabbia, uno scatto all'indietro venne compiuto, una perfetta e sinuosa ruota venne mostrata dinnanzi agli occhi del colosso, mentre il suo corpo si tingeva di un tenue colore cremisi.
    Una perfetta combo di magia e agilità permise al cainita di allontanarsi immediatamente dal suo inumano avversario, e adesso che aveva testato il campo dove avrebbe dovuto danzare decise senza ripensamenti le mosse da compiere, il tempo fra un passo e l'altro e la melodia che avrebbe accompagnato quel supplizio di corpi.

    Non saprei spiegarvi il perché, né quello che passava nella mente di D, ma la bocca si schiuse e la voce dolce e sensuale , plasmata dalla maschera rosacea , plasmò nell'aria parole che risuonarono più come un ordine che come un semplice avvertimento.


    « Mai più. Mai più voi dovrete toccare il mio corpo con le vostre luride mani.»



    E a frase compiuta gli occhi del cainita corsero a quelli dell'orco, vi entrarono dentro, sprofondando nel colore, oltrepassando il turbine di sabbia e giungendo lì, dove voleva arrivare.
    La sua mente, un posto così volubile, un posto così prezioso dove custodire ricordi senza tempo e senza fine, dove bearsi quando la malinconia prende il sopravvento.
    La sua mente, la sua prossima pedina, il suo prossimo passo che avrebbe creato una notevole confusione, un modo per ferire quel corpo fatto di terra.
    Il gioco era semplice e appagava appieno la sua boria, il suo momento di gloria. Avrebbe creato une decina delle sue copie, lì una dopo l'altra sarebbero corse, le Dame alle mani, pronte a squarciare ogni parte del corpo, o meglio questo era quello che avrebbe visto la mente ormai intrecciata dalla sua tela di seta.

    E una volta terminato il primo passo, subito dopo sarebbe partito il secondo.
    Uno scatto in avanti, e questa volta nessun'armatura avrebbe fermato la sete della sua Dama, no perchè ogni colpo era studiato, ogni piccolo e insignificante spazio sarebbe stato fatale.
    Uno scatto laterale, veloce e preciso per portarsi alla schiena del colosso e lì cominciare a colpire senza pietà.
    Dapprima avrebbe colpito la colonna vertebrale, così da paralizzarne il corpo, poi un colpo per ogni polmone, per soffocare il fiato e nonostante il palpitare del suo cuore la eccitavano voleva che la sua Dama si dissetasse ancora del sangue del suo avversario. E fu allora che decise che l'ultimo colpo sarebbe entrato nel lato destro della sua schiena e tracciando una lunga linea continua sarebbe uscito dal lato sinistro.

    La sete...
    La voglia...
    Tutto si univa a formare quella mente contorta, malata e ossevia.
    Tutto si univa, si intrecciava a formare ciò che per ella era l'estasi.

    SPOILER (click to view)
    <div style="float: center; margin-right: 50px; margin-left: 50px">
    Tabella


    • Energia ¬
    • 75%

    • Status ¬
    • Lievemente ferito.

    • Abilità Passive ¬


    • Voce dell'onestà¬

      Corpo del Cainita¬

      Sangue d'acrobata¬

      Ibisco della Difesa¬

      Dama della Gola¬

    • Abilità Attive ¬


    • Mesmerismo ¬ La mente giocosa del cainita è letale, ed incredibilmente infantile sotto molti punti di vista.
      D spesso si diverte nel vedere le proprie fortunate vittime impazzire sotto la sua incredibile bellezza intoccabile, o semplicemente sotto la sua voce fata. Ma c'è un'altra cosa che fa impazzire D, ed è quella di mostrare, più a se stesso che agli altri, la sua incredibile superiorità.
      D riesce ad entrare nella testa degli altri, schiacciare le loro difese e cancellare i loro ricordi, porzioni intere di ricordi, per sostituirli con quelli fittizi creati da lui. Essi interagiranno con la psicologia del portatore, influenzandola.
      Durata massima di 3 ore.
      [ Abilità attiva 1pt – Consumo Medio]

      Spirale Cremisi¬ Conosciuta anche come La Danza Macabra, questa tecnica è paragonabile ad uno spettacolo a dir poco unico: un ballo furioso e letale che non perde la grazia tipica della quarta lettera dell'alfabeto.
      Quando da il via a tale pratica infatti, il Cainita incrementa gradualmente la propria velocità, profondità ed numero di colpi portati, componendo una vera e propria scenografia in grado di spossare
      ed incalzare l'avversario in ogni dove, sfruttando anche il più piccolo angolo cieco nella postura avversa.
      Ovviamente, maggiore sarà lo sforzo profuso, più grande sarà la minaccia di tale arte schermistica che, fondendo insieme le doti sovrannaturali di D., può essere annoverata tra le più pericolose di cui egli dispone.
      [Consumo Variabile 2pt. - Critico 10 colpi - Alto 8 - Medio 6 - Basso 4]

    • Equipaggiamento ¬


    • Dama, sguainata e stretta fra le fredde mani del cainita

    • Note ¬
    • Mi ero dimenticata di aggiornare la percentuale di energia lasciata invariata nel turno precedente ^^'


     
    Top
    .
  8.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    3,131

    Status
    Anonymous
    † D. †

    Narrazione: 3,4
    CITAZIONE

    Elegante, evocativo e poetico, lo stile narrativo della giocatrice esprime con delicatezza impalpabile una raffinatezza squisita nel tratteggiare signorilmente tanto le atmosfere dell’arena e dell’attacco avversario, quanto i personaggi e i dettagli che li riguardano (come il proprio vestiario); neanche qui sono del tutto assenti alcune pecche (specialmente nell'ultimo intervento) dovute a una mancata rilettura, ma si tratta comunque di sviste trascurabili.
    Meno accentuata la caratterizzazione, ma questo aspetto è evidentemente voluto, e lo si comprende a monte della natura stessa dell’ambiguità del cainita.


    CITAZIONE

    La scrittura di D è invece più un insistere sul poetico e l'aulico che pur dimostrandosi a suo modo originale e sicuramente ben strutturato -e sopratutto denotando una forte passione e pazienza nel comporre i post- è molto più soggetto al gusto di chi legge e può piacere come non piacere, al contrario del suo avversario che ha uno stile sicuramente più "universale" e dipendente dai gusti di chi valuta, potendo premiare con determinati giudici come anche penalizzare con altri. Personalmente preferisco uno stile più semplice, pulito e scorrevole ma il mio gusto intacca di pochissimo una valutazione comunque a mio dire sufficiente in questo campo.
    Per il resto le descrizioni sono meno chiare e puntuali dell'avversario, anche in virtù della tipologia di combattimento prettamente corpo a corpo che non perdona la minima imprecisione (fosse anche un movimento in cui non si specifica se ci si muove alla sinistra o alla destra del proprio avversario) e dell'elevatissimo numero di passive del personaggio che è piuttosto difficile rendere completamente in un post senza rischiare di risultare ridondanti.


    Strategia: 3
    CITAZIONE

    Giudizio abbastanza arduo data la pochezza del materiale, dare un voto a strategia e sportività significherebbe sbilanciarsi eccessivamente e forse essere costretti ad affidarsi più alle sensazioni che ai fatti rischiando quindi di fare un torto all'uno o all'altro giocatore, quindi personalmente preferisco restare su di una neutra sufficienza per entrambi, sia per Grork che per D. In scrittura ed interpretazione sostanzialmente si gioca tutto il duello, il che è abbastanza brutto da vedere ma bisogna considerare che è di fatto il solo parametro che si può realmente registrare con una certa oggettività.


    CITAZIONE

    Difficile diagnosticare qualcosa con l’esiguità di materiale a disposizione; come ha affermato la stessa giocatrice nelle intenzioni del suo avatar non c’era che un’avanscoperta per sondare il terreno, mentre nel secondo turno, sebbene la strategia appaia costruita in maniera virtualmente efficace, è stato impossibile (causa tempo) saggiarne gli effetti in concreto sull'avversario.


    Sportività: 3
    CITAZIONE

    Voto politico -anche qui- per mancanza di materiale.


    Puntualità: 2,5
    CITAZIONE

    Controversa:
    impeccabile fino all'annunciato ritiro per problemi tecnici, ma l'ultimo post giunge con 5 giorni di ritardo.


    G r o r k

    Narrazione: 3,875
    CITAZIONE

    Nel campo di scrittura ed interpretazione è Grork che ha la meglio in virtù di un personaggio pieno, vivo e originale, apprezzabile anche nei corti e ben strutturati flashback che non appesantiscono i post ma caratterizzano e riescono anche a lasciare efficacemente il sapore dell'ambientazione arabica del personaggio. Descrizioni sufficientemente dettagliate, tali da non costringere a leggere gli spoiler per comprendere dettagli di quanto accade in gioco, cosa questa in realtà molto spesso sottovalutata dai giocatori. Attualmente il livello del giocatore è maturo e buono in tutti i campi senza grosse pecche da evidenziare e criticare, necessita quindi soltanto di un consistente salto di qualità che porterebbe ciò che è buono nei suoi scritti a risultare ancora più buono.


    CITAZIONE

    Sicuramente le prestazioni in questo campo si palesano di alto livello, ma la presenza qui e là di piccole pecche a carattere tecnico abbassano un punteggio altrimenti pieno per via di magistrali capacità descrittive, ricchezza lessicale, padronanza linguistica, e competenza in campo morfo-sintattico e grammaticale, il tutto compreso anche di una pregevole dimestichezza con la punteggiatura.
    La caratterizzazione del personaggio dell’Orco è resa in maniera ottimale, e molto curata nel suo sviluppo; l’inserimento dei numerosi flash-back non risulta mai pesante, ma riesce nel suo scopo di conferire spessore e introspezione all’ego di Grork e al suo rapporto con la Padroncina.


    Strategia: 3
    CITAZIONE

    Anche qui, nulla da segnalare; la volontà di indirizzare lo scontro sulle medie e lunghe distanze è motivato dai retroscena di Background, che la rendono una condotta accettabile.


    CITAZIONE

    Giudizio abbastanza arduo data la pochezza del materiale, dare un voto a strategia e sportività significherebbe sbilanciarsi eccessivamente e forse essere costretti ad affidarsi più alle sensazioni che ai fatti rischiando quindi di fare un torto all'uno o all'altro giocatore, quindi personalmente preferisco restare su di una neutra sufficienza per entrambi, sia per Grork che per D. In scrittura ed interpretazione sostanzialmente si gioca tutto il duello, il che è abbastanza brutto da vedere ma bisogna considerare che è di fatto il solo parametro che si può realmente registrare con una certa oggettività.


    Sportività: 3
    CITAZIONE

    Voto politico -anche qui- per mancanza di materiale.


    Puntualità: 5
    CITAZIONE

    Rigorosa




    Verdetto

    Con una media-punteggio globale del 3,71875 contro 2,975 dichiaro Grork vincitore dello scontro; a lui la possibilità di concludere in-GDR il duello.

    Conformemente alla delibera sottoscritta ad inizio torneo sono proibite le scene di omicidio, mutilazione e furto.
     
    Top
    .
7 replies since 1/3/2009, 01:27   294 views
  Share  
.