.Wolf VS Maiønese

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    The Warrior Day IV
    Turno II - Girone II


    - .Wolf VS Maiønese -

    Campo di Battaglia: Arena Tenkaichi di dimensione 100x100 metri
    Condizioni Ambientali: Cielo sereno, temperatura mite
    Limite di Tempo: 1 Aprile
    Post Minimi: Presentazione + 2 Post Attivi
    Limitazioni: 2 slot tecnica per ogni turno
    Penalità: Dopo il 4° giorno di mancata risposta
    Primo Post: Maiønese


    Condizioni di Vittoria:
    ~ Morte Avversaria
    ~ Resa Avversaria
    ~ Perdita dei Sensi per esaurimento forze
    ~Abbandono



    Criteri di Giudizio
    Come da regolamento ci si baserà su Lealtà, Strategia, Scrittura e Puntualità con voti da zero a cinque.
    Tutti e i parametri sono da considerarsi alla pari; nessuno vale più dell'altro.



    NOTA: I personaggi sono soggetti al criterio dei giudici sia per ogni tecnica/abilità singolarmente sgravata sia per schede complessivamente power-player.

     
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  2. Maiønese
     
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    Sedeva, ancora una volta, nello stesso punto. Teneva le braccia adagiate sulle ginocchia, lasciando che le mani pendessero e dondolassero. E dall'alto le fissava, mentre lambivano il vuoto. Non riusciva a guardare oltre quell'apertura; desiderava tenersi quella sensazione fino all'ultimo istante dentro quelle tenebre. Curiosamente - aveva pensato, riflettendo - aveva vinto lo scontro con quell'angelo, di cui ricordava ormai vagamente i tratti del viso; tuttavia ricordava benissimo la sensazione che aveva provato entrando nell'arena, e in un certo senso lo confortava esserne prevenuto.
    Ad un tratto, i discorsi ovattati e i rumori accennati che si udivano sopra di lui - poiché stava sotto gli spalti - si trasformarono in una sinfonia di urla sempre più chiare e volgari; era finalmente iniziato il suo turno. Scosse la testa, come per risvegliarsi da un incubo fastidiosamente reale, e s'alzò di scatto; nuovamente fissò il vuoto, e nuovamente intravide quella luce, che pareva immensamente lontana, e che fendeva l'oscurità del tunnel. Dunque, iniziò a camminare, con passo cadenzato sulla pietra, scandendo un ritmo muto. Al suo interno, lo stomaco si rivoltava pesantemente; un piccolo sfogo del nervosismo che lo opprimeva.
    Dunque percorse un tunnel che, nuovamente, gli sembrò lunghissimo. E infine, quando mise il primo passo innanzi al sole, infranse un muro di emozioni: alzò gli occhi e, con sguardo fiero e impenetrabile, guardò prima a destra e poi a sinistra, muovendo lentamente il viso e gli occhi. Tentò di decifrare il significato di quella gente, lì; ma non trovandolo, si mosse e finalmente, dopo un breve attimo, fu sull'arena. Li scrutò, al fine di vedere il prossimo avversario, nel buio del corridoio opposto a quello da cui proveniva l'alchimista. Fu quasi assuefatto, contemporaneamente, dalle grida del pubblico; colto da orgasmo, attese freneticamente che da quel tunnel, ombroso come una prigione, uscisse qualcosa di più nitido. Incrociò le braccia dunque e, contenendo l'eccitazione, aspettò come una statua di pietra.

    CITAZIONE
    Ciao Wolfo :P ci incontriamo di nuovo.
    Buon gdr, e che vinca il migliore ^^

     
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  3. Padre Jonas
     
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    Aveva un gran mal di testa.
    Non era abituato al caos e alle distrazioni, amava passare il suo tempo immerso tra i libri, alla ricerca di qualche tomo da poter commentare durante le prediche. Quei giorni, però, non gli erano più familiari, si sentiva depresso, stanco, fuori posto.
    Era come se non riconoscesse più il suo volto, come se ogni lineamento fosse d’argilla, talmente delicato e plasmabile da essere sempre diverso.
    Ogni istante un turbamento,
    un malinconico sogno.
    Per la seconda volta, il suo passo sinuoso sfiorava il vento che, passivo, era costretto a deviare il suo percorso verso le gambe, incuneandosi tra le pieghe del saio color panna, per poi solleticare i lunghi capelli d’argento e le gote pallide.
    Aprì gli occhi, volse il suo sguardo verso l’altra estremità dell’arena.
    Lo vide, e S o r r i s e .
    La folla era della peggior specie; molti urlavano, molti tacevano. Non c’è cosa peggiore del disaccordo; non si può tifare la morte, no.
    Non si può festeggiare un'arena di sangue. Il pastore si passò la mancina tra i folti capelli, scostando un ciuffo che lo infastidiva, e sbuffando quando questo ritornava nella sua posizione iniziale, in prossimità della fronte.
    Osservò ogni lembo di quel campo,
    chissà quanto odio era stato versato su quel silenzioso terreno.
    A nessuno importava.
    Aveva appena graziato un povero ateo, assimilando ed estirpando i propri errori, e ora si ritrovava al punto di partenza. L’asta ondeggiava e danzava tra le sua scapole, sorretta da un sottile laccio corvino.
    Un tintinnio decorò quel movimento, e accompagnò
    le parole di Jonas fino al traguardo.

    “ Jonas è il mio nome.
    Questo luogo, il mio più grande peccato. ”


    image

    Non sorrise più.
    Una lacrima solcò le rughe del suo volto, fino ad arrivare a toccare il mento, per poi ricadere inesorabilmente a terra, mischiandosi con il dolore.
    Non avrebbe dovuto trovarsi lì.




    SPOILER (click to view)
    Hooola!! X'D
    Caro senape Maio, in bocca al lupo!! Divertiamoci! ^^
     
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  4. Maiønese
     
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    Poco dopo, una figura si profilò nell'oscurità. Avvolto in un mantello di crema, iniziò ad avanzare un giovane dai lunghi capelli di un grigio sfavillante; contemporaneamente alla sua entrata in scena, si diffuse fra il pubblico una nuova euforia, che si liberò in altre grida che - gli parve di sentire - avevano superato il limite dell'animalesco.
    Si trattava di un prete, aveva sentito dire; ma non immaginava di trovarsi un prete così giovane, così affascinante. Dall'arena, lo scrutò avanzare, isolando il rumore scandito dei suoi passi dal resto dei rumori, con un sorriso mesto; gli ricordava come la fuga del tempo avesse cominciato a consumare pure la propria giovinezza, difatti. Gli sorrise e il medico ricambiò il sorriso, istintivamente; gesto d'obbligo, per uno come lui.
    “ Jonas è il mio nome. Questo luogo, il mio più grande peccato. ” egli disse, con tristezza, quando la loro distanza si fu ridotta ed entrambi gli sfidanti dunque si trovavano nell'arena. Roy scrutò i suoi occhi, azzurri come gioielli, ma tacque. Infatti il suo sorriso si era, improvvisamente, cancellato; e una lacrima scavò la pelle del suo viso. Roy continuò a tacere, finché non ridusse i suoi scrupoli verso quel tale a pochi, insignificanti granelli di sabbia sull'immaginario deserto della sua mente.
    « Roy. » egli rispose, alla fine, poco dopo.
    Terminate le dovute presentazioni, si poté finalmente dichiarare iniziato il duello. Sentì nuovamente l'odore di battaglia, che, ammise a malincuore, come era accaduto durante lo scorso duello, lo faceva sentire a casa; dunque, prendendo per sé l'onore di inaugurare la battaglia, mise al lavoro il proprio ingegno, prendendo le dovute distanze con l'avversario. Quando i due furono separati da una distanza di circa sette metri, iniziò a lavorare.
    Inizialmente innalzò le mani al cielo, ormai come gesto scenico e non più necessario; dunque, con forza, batté le mani al terreno. Da esso si sprigionò una potente energia, che Roy sentì scorrere nel suo corpo come droga nelle sue vene; contemporaneamente, innanzi a lui il terreno iniziò a innalzarsi, prendendo una forma animale. Si trattava di un lupo, animale prediletto del medico; la creatura, dal pelo latteo e dotata degli stessi occhi del padrone, scrutò piena di sé Jonas, fiera quasi di esistere. Dunque, celere, Roy batté nuovamente le mani: un'altra trasmutazione era in atto. Ma le sue mani non solcarono il terreno, bensì il lupo stesso, che fu trasmutato in una potente bomba ad orologeria; Roy infatti, come non amava molto fare, aveva ricombinato lo zolfo nella sua creatura trasformandolo in esplosivo. Difatti il lupo sembrò parecchio infastidito, come se sapesse la sua sorte. Ancor più a conferma del suo destino, alcune parti della pelle e del pelo dell'evocazione iniziarono a cadere, come se fosse un cadavere in putrefazione retto sulle zampe.
    « Vai. » disse in fine. Il lupo, dunque, iniziò a correre verso il prete; una volta raggiunta la sua figura, gli sarebbe saltato addosso e nello stesso preciso istante sarebbe esploso, tentando di arrecare danni al prete, come Roy aveva deciso modificando la costituzione dell'animale.
    « Kaboom! » si lasciò sfuggire, quando il lupo fu a quasi mezzo metro dal giovane, ed era dunque sul punto di assalirlo. Tuttavia, una parte del medico sperava che l'esplosione non provocasse troppi o seri danni; dopotutto, non era suo obiettivo far del male (a meno che non rischiasse la vita), non era suo obiettivo fare spettacolo per la gente che, senza un briciolo di pietà ma con puro piacere, guardava la gente morire.

    CITAZIONE
    SPOILER (click to view)
    Status fisico: Illeso.
    Status psicologico: Teso.
    Arma: Riposta.
    Consumi: Due medi. 100% - 10%*2 = 80%
    Tecniche utilizzate: Corpo di Sublime Bellezza~ Oltre alle normali trasmutazioni di oggetti non animati, l'energia alchemica permette anche di trasmutare creature viventi, con un processo che comprende essenzialmente due fasi relativamente semplici. Nella prima, viene formato il corpo della creatura: il trasmutatore poggia i propri palmi al terreno, scomponendolo e ricostruendo e ricomponendo i materiali utilizzati e dando loro la forma di un corpo qualsiasi. Nella seconda fase, il caster scinde la propria anima, sempre con l'uso dell'Alchimia e ne dona una parte all'evocazione, cosicché essa possa prendere vita; così la parte d'anima, automaticamente, stabilità un collegamento tra l'evocazione e il corpo principale, cosicché il corpo principale possa controllare quello secondario. Nel caso di evocazioni umane o umanoidi, l'anima scissa porterà con sé anche una parte del carattere del caster. Tuttavia, questo tipo di evocazioni non sono mai umani veri e propri. Il consumo è direttamente proporzionale alle dimensioni della bestia; la velocità, la forza e altri simili parametri dovranno essere stabiliti in base alle dimensioni dal giocatore, entro i limiti posti dalla sportività. Le evocazioni rimarranno in campo fino alla fine dell'evento in cui sono evocate, oppure sparire prima (dopo aver subito un danno mortale, per esempio). Anche il numero di evocazioni utilizzabili contemporaneamente ha dei limiti posti dalla sportività. Consumo Variabile. Sfruttata per la creazione del lupo.
    Tocco Esplosivo~ L'alchimista, tramite questa tecnica, è in grado di trasmutare lo zolfo presente in ogni oggetto in materiale altamente esplosivo, in grado di esplodere pochi minuti dopo la trasmutazione. La tecnica può essere applicata toccando la parte in questione, e può essere applicata a qualsiasi corpo, persino il corpo umano, semplicemente trasmutando un materiale qualsiasi in zolfo e poi in esplosivo. I danni dell'esplosione sono direttamente proporzionali al consumo utilizzato; se lo zolfo non è sufficiente è possibile, come sopracitato, crearlo tramite una trasmutazione e poi ritrasmutarlo in materiale esplosivo. Le esplosioni saranno comuni a tutte le altre, perciò provocheranno danni da ustione e urto a distanza ravvicinata, mentre solamente da urto ad una distanza maggiore. Consumo Variabile, in base al danno provocato dall'esplosione. Utilizzata sull'evocazione.
    Passive sfruttate: Nessuna.
    Note: Secondo la descrizione nel mio post, quando utilizzo la seconda tecnica la pelle del lupo inizia a cadere. E' un effetto scenico: è come se non avessi finito di utilizzare la prima tecnica, creando un lupo con la pelle molto debole X°D Dunque questa "putrefazione" non è causata dalla seconda tecnica.

     
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  5. Padre Jonas
     
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    « Roy. »

    Roy. Era quello il nome del suo ennesimo sbaglio, l’etichetta che avrebbe sigillato la busta di odio e morte che aveva preso possesso del suo cuore fragile. Bontà, serenità, pacatezza … tutte caratteristiche che, un tempo, facevano da sfondo al carattere del redentore. Ora, invece, questi dettagli erano sfumati nell’etere, e tutto da quando le sue frecce avevano colto il cuore di un filosofo.
    Non aveva mai ucciso nessuno in tutta la sua vita ma quella volta ci andò davvero vicino. Si promise – allora – di non cadere mai più nell’inganno del Maligno, giacché era soltanto per colpa Sua se Jonas aveva ceduto al peccato.
    Quell’arena era battezzata dal Diavolo in persona.
    Il respiro si fece più pesante, un leggero tremolio accompagnò il movimento delle braccia che si riversarono verso terra senza sforzo. Parvero morte.
    Osservò il suo avverso.
    Vide “il mago” evocare un lupo, ma notò che quest’ultimo non era certo una creatura del mondo che conosceva. La carne era in putrefazione, come se l’arte dello stregone fosse stata manipolata malamente, probabilmente lo stesso sangue della bestia era venefico. Spalancò gli occhi, preparandosi a un eventuale assalto.

    « Vai. »

    No. Non era certo un animale da compagnia.
    La belva abbozzò una corsa verso il clericale, rapida e infida come una serpe; Jonas osservò ogni singolo passo della creatura, mentre una leggera brezza contornò la sua figura. Il saio cominciò a danzare con il delicato vento, e un battito d’ali si udì in lontananza.
    Il lupo balzò verso il sacerdote, decorando la scena con un’esplosione.

    « Kaboom! »

    Una nube di fumo invase l’arena.
    Passarono alcuni istanti, e finalmente la visuale tornò sgombra.
    I suoi occhi nocciola erano sintomo di furbizia, i suoi muscoli d’acciaio ne indicavano la forza e le sue ali … oh, le sue ali erano state in grado di proteggere il corpo del suo diletto, frapponendosi tra lui e l’assalto della bestia.
    Soltanto qualche scottatura era apparsa sul corpo del redentore, in particolare sulle braccia; avrebbe dovuto cambiare il saio, oramai troppo martoriato.

    “ Ti ringrazio, Nelchael.

    L’angelo si voltò verso il reverendo, cercando di incrociarne il gelido sguardo.

    “ Non temere, Jonas.
    Ora, andiamo via da questo posto. ”


    Prese una pausa.
    Nelchael si voltò verso il suo avverso, abbozzando un sorriso e stendendo bene i lineamenti del suo volto principesco.

    “ Torniamo a casa. ”

    Iniziò a correre.
    Sfoderò la sua fidata lama, uno spadone che raggiungeva il metro e cinquanta di lunghezza, e appoggiò la punta della lama sul terreno, così da generare un fastidioso suono metallico che accompagnò la scia della redenzione.
    L’angelo iniziò a correre verso destra, cercando di raggiungere il fianco del bersaglio e vantando un innato bagliore spirituale, un flash troppo potente per i mortali.
    Nel medesimo istante, una leggera rifrazione dell’aria scaturì dal corpo di Jonas – il quale rimase immobile – e si propagò in un moto rettilineo verso lo stregone. Avrebbe cercato di smuovere il corpo di Roy, facendolo cadere e dando una possibilità di vittoria a Nelchael.
    Nel medesimo istante in cui l’ondata di vento avrebbe raggiunto il bersaglio, l’angelo sarebbe balzato verso il suo obiettivo – raggiungendone il lato destro – e avrebbe scagliato un fendente orizzontale da sinistra, avente come mirino le gambe del povero malcapitato. A quel punto, quando l’azione di Jonas si sarebbe esaurita, Nelchael avrebbe abbozzato un affondo verso il petto avverso, indipendentemente dalla sua posizione.
    Gli occhi del redentore divennero lucidi, a stento tratteneva le lacrime.
    Anche se non era lui a maneggiare quella spada, si sentiva responsabile della situazione. Stava aiutando un servo di Dio, questo è certo, ma non gli bastava.
    Era una convinzione fragile, un’idea senza fondamenta …
    … perché faceva tutto questo?




    SPOILER (click to view)

    » Status

    Energia: 85% - {Bassox1 - Mediox1 - Altox0 - Criticox0}
    Status fisico: Indenne.

    Nelchael: livello Alto, primo turno su tre. Ustione di livello Medio sul petto.



    » Abilità rilevanti

    Mio Signore, aiuta il Tuo servo: La benedizione del Signore si diffonde in ogni lembo del corpo del pastore, il cui cuore è ricco di una forza negata a tutte quelle persone che preferiscono vivere senza la Fede verso l’Altissimo. Per questo Jonas non è soltanto un uomo, egli è un discepolo di Dio e dispone di una forza spirituale pressoché immane. Essendo un essere umano, vanta un fisico relativamente resistente, grazie al quale riesce a mantenersi cosciente anche quando la sue energia raggiunge livelli critici (10%); ciò non vuol dire che non sarà stanco raggiungendo il 20% e non morirà raggiungendo lo 0%. La sua pace interiore gli permette di prendere conoscenza di tutto ciò che lo circonda, di apprendere le nozioni che stanno alla base della vita, di percepire le anime attorno a lui, ed i corpi ad esse connesse. Ai fini del gioco, il pastore vanterà un auspex che gli consentirà, in un raggio di venticinque metri, di individuare qualunque essere vivente e non, agendo sulla forza spirituale che vige in ogni creatura di questo mondo. La stessa forza che influenza i poteri di un individuo, per questo motivo l’auspex si estenderà anche verso i costrutti energetici. Non solo sarà possibile localizzare l’esatta posizione dell’individuo, ma sarà consentito percepire ogni azione derivante dall’individuo stesso; colpi energetici, manipolazioni di particolari elementi o altro; nulla potrà sfuggire alla percezione di Jonas, che sarà in grado di calcolare la traiettoria di queste offensive, stabilendo con chiarezza l’eventuale punto di impatto. Tale potere, ovviamente, non prenderà in considerazione le illusioni, che non saranno soggette all’auspex.
    Mio Signore, illumina i Tuoi figli: Gli indegni rimarranno abbagliati dalla luce di Dio. Il pastore è solito chiedere aiuto al Signore durante ogni singola disputa; lui è solamente un tramite tra il mondo materiale e quello spirituale, nient’altro. Essendo il prescelto, Jonas rimane l’unica persona che può permettersi di guardare i figli dell’Altissimo senza rimanerne abbagliato, senza dover distoglierne lo sguardo. Ai fini del gioco, ogni evocazione castata dal possessore di questo potere speciale, vanterà un alone biancastro che ne contornerà la sagoma. Questa particolare ed eterea aura trasparente e impercettibile, simboleggerà le radici divine delle creature che il pastore è in grado di richiamare. Per questo motivo, qualunque essere vivente e non, non sarà in grado di fissare con lo sguardo le evocazioni di Jonas; chiunque osasse posare gli occhi su di esse, rimarrebbe infatti abbagliato, come se un sottile flash emergesse istantaneamente dalla creatura di Dio. Per questo motivo non sarà possibile mantenere lo sguardo sulle evocazioni, dal momento che ogni attimo passato ad ammirarle potrebbe causare dei seri danni alla vista; sarà assai difficile seguire i movimenti dei "Figli del Signore" solamente con gli occhi. Perché nessuno, eccetto l’eletto dall’Altissimo, potrà permettersi di resistere alla potenza dei puri di animo; gli unici che, in tutta Asgradel, brillano di luce propria.
    Mio Signore, discendi sui Tuoi figli: Il potere di un figlio del Signore è superiore a qualsiasi altra creatura vivente e non vivente presente su questo lembo di realtà, tant’è che persino il discepolo più debole è in grado, con la Benedizione che discende sul suo volto, di contrastare le forze delle tenebre più nere e corrotte. Jonas non è mai stato un combattente, ha sempre ripudiato ogni arma e atto di violenza, lasciando scegliere all’Altissimo il risultato delle sue azioni. Il pastore si limita ad evocare la sua Fede, mettendo la sua stessa vita tra le braccia di Dio. Per questo motivo le creature più deboli richiamate dal Reverendo, risulteranno più potenti di ogni loro simile. In termini di gioco, questa abilità passiva, permette il potenziamento delle evocazioni di costo Basso e Medio che andranno considerate di un livello superiore, ovvero, rispettivamente, Medio e Alto. Il consumo energetico non varierà, giacché sarà il Signore stesso a donare un maggior potere ai Suoi figli. Questa passiva si estende alle abilità di Jonas, difatti, il suo effetto si potrà constatare anche quando verranno evocate più creature con un unico consumo, sempre tenendo presente le dovute limitazioni. Ogni essere vivente è importante, persino quello più debole e inerme.


    Padre, donami le Tue schiere: Jonas non è nient’altro che un uomo. Con le sue sole forze non sarà mai in grado di redimere il Male che lo circonda, ma attingendo potere da un lembo della luce di Dio, sarebbe in grado di liberare persino lo spirito più corrotto. Il Signore concede al Reverendo l’arte dell’evocazione, mediante la quale sarà in grado di richiamare nel mondo percepito, senza alcun rituale particolare, l’esercito dell’Altissimo. Difatti, attraverso un consumo Variabile di energia, il pastore potrà evocare sul campo un qualsiasi costrutto, dalle sembianze umanoidi o bestiali, la cui potenza dipenderà esclusivamente dal consumo energetico speso. Le evocazioni saranno tangibili, e potranno essere munite di armi da mischia o a distanza (se di forma umanoide), che non disporranno di una potenza superiore a quella di un maglio o di una balestra; nel caso delle armi a distanza, le munizioni per una singola evocazione saranno tarate a tre. Ovviamente, se viene evocata una creatura dalle forme bestiali, essa disporrà delle sue armi naturali; se provviste di ali, le evocazioni avranno la possibilità di librarsi in volo; infine, non potranno disporre di alcuna abilità, dovendosi limitare ai soli attacchi fisici. Le creature rimarranno in campo per tre turni attivi, compreso quello di evocazione. L’effettiva dimensione delle creature dipenderà unicamente dal consumo speso, e sarà strettamente legata alla sportività del caster. Attraverso un singolo dispendio energetico, non sarà possibile evocare più di tre costrutti, indipendentemente dalla valenza del consumo utilizzato. Un'abilità particolarmente versatile, il cuore del potere di un Redentore. [Medio]
    Padre, amplifica la mia anima: Questa tecnica è simile ad un’altra arte del pastore, dal momento che nasce dall’anima stessa di Jonas. Ancora una volta – tramite un consumo Basso di energia – il redentore espanderà il suo spirito, incidendo sulle condizioni esterne. Tramite un semplice gesto – che potrà essere un semplice schiocco di dita o un colpetto sul terreno – il pastore riuscirà a generare una forza repulsiva verso l’esterno, che si estenderà in un moto rettilineo partendo dal caster stesso – che non dovrà essere necessariamente rivolto verso il bersaglio. Quest’onda repulsiva si svilupperà all’altezza del terreno, raggiungendo la quota massima di un metro, e si muoverà velocemente. Apparirà come un semplice spostamento d’aria, ma sarà così forte da essere in grado di destabilizzare gli avversari più robusti, nel tentativo di farli cadere a terra. Si tratta, obiettivamente, di una specie di sgambetto ai danni del povero bersaglio. Per poter attuare questa tecnica, il pastore dovrà trovarsi in un raggio di dieci metri dal suo obiettivo.



    » Note

    Consiglio, come al solito, di leggere bene le passive di Jonas.
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Maiønese

    Narrazione
    CITAZIONE

    Lo stile è sostanzialmente buono e scorrevole; presenta qui e là qualche incertezza –che si evince nella scelta di alcuni termini che si armonizzano poco con il contesto- che gli impedisce di avere di più, ma la sintassi è semplice e apprezzabile e così anche la padronanza linguistica e lessicale. Ben dosata la punteggiatura, ma poco accentuata la caratterizzazione del personaggio.


    CITAZIONE

    C'è veramente poco da valutare, ahimé. Duello strutturato su due soli post per ogni giocatore, uno di presentazione ed uno attivo, in cui al massimo è possibile dare uno sguardo d'insieme molto "a sensazione" circa scrittura/interpretazione dei rispettivi personaggi, senza poter andare granché oltre.
    Maionese presenta uno stile che è molto scorrevole e immediato, abbastanza piacevole sebbene tutto sommato povero di contenuti. Il giocatore si sofferma molto su descrizioni di ambienti, espressioni, e sensazioni visive in generale con buona padronanza di linguaggio e scendendo bene nei dettagli senza appesantire, tuttavia non va granché oltre. Il personaggi non spicca -complice il poco materiale.


    Strategia
    CITAZIONE

    La mancanza di azioni concatenate in più turni rende arduo –se non impossibile- pronunciarsi su questa voce.


    Sportività
    CITAZIONE

    Si è visto troppo poco (un singolo turno attivo) per poterlo dire; in assenza di pregiudizi, il risultato è una sufficienza politica.


    Puntualità
    CITAZIONE

    13 giorni di ritardo.


    .Wolf

    Narrazione
    CITAZIONE

    C'è veramente poco da valutare, ahimé. Duello strutturato su due soli post per ogni giocatore, uno di presentazione ed uno attivo, in cui al massimo è possibile dare uno sguardo d'insieme molto "a sensazione" circa scrittura/interpretazione dei rispettivi personaggi, senza poter andare granché oltre.
    Wolf presenta una scrittura scorrevole e piacevole come e più di quella dell'avversario, forse meno ricca di dettagli ma comunque buona, il suo personaggio per azioni e dettagli caratteristici è sicuramente due spanne sopra la media. Gioca un prete e lo gioca in un modo molto sobrio che esula un po' da quelli che sono i canoni dei personaggi stereotipati. A sensazione direi che prometteva bene ma il duello è arrivato al primo turno e si è concluso lì, senza fornire buoni elementi per sbilanciarsi oltre.


    CITAZIONE

    Lo stile narrativo di questo giocatore si rivela particolarmente pregevole, tanto nella parte “tecnica” -riguardante grammatica, sintassi, padronanza linguistica e punteggiatura- quanto in quella interpretativa, più volatile e soggettiva; la caratterizzazione di Jonas, il suo tormento espresso dal dissidio tra i suoi ideali e l’impiego che deve fare della forza, trasmettono davvero qualcosa al lettore, dando una introspezione toccante di un carattere gentile e profondamente umano.


    Strategia
    CITAZIONE

    La mancanza di azioni concatenate in più turni rende arduo –se non impossibile- pronunciarsi su questa voce.


    Sportività
    CITAZIONE

    Si è visto troppo poco (un singolo turno attivo) per poterlo dire; in assenza di pregiudizi, parto da una sufficienza politica... ma –a differenza del suo avversario- la tecnica passiva “Mio Signore, discendi sui Tuoi figli” mi ha destato qualche perplessità: richiamare in campo un’evocazione di un livello superiore a quello effettivo mi pare un tantino eccessivo, specie quando la sua applicazione implica uno stacco così marcato come di un medio che diventa un alto.


    Puntualità:
    CITAZIONE

    Nessun giorno di ritardo.




    Verdetto

    Per mancata risposta dell’avversario viene assegnata a .Wolf la vittoria a tavolino; a lui la possibilità di concludere in-GDR il duello.

    Conformemente alla delibera sottoscritta ad inizio torneo sono proibite le scene di omicidio, mutilazione e furto.
     
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5 replies since 1/3/2009, 01:35   276 views
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