Una giornata come le altre

Capitolo 1, Paragrafo 1

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  1. Lorek Nikteouse
     
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    " Sole alto su Undarm e le previsioni della prima trance radiofonica della stazione cittadina, confermavano l'impressione che quella sarebbe stata una giornata piena di luce e serenità. Il porto vivo e atto a svolgere in efficienza tutte le sue funzioni, rilasciava voci e suoni tipici della zona ad arricchire l'atmosfera marittima, già ampiamente percepita grazie ai riflessi dell'acqua e all'odore salino regalato dal mare. Ampi barconi di pesce, stazionavano sulla parte destra del porto, mnetre la sinistra era scalo per i trasporti commerciali,ove quasi ogni giorno si potevano vedere tutti quei beni di prima e seconda necessità utili alla società odierna. Dalla finestra maestra del faro, Lorek osservava tutto quel movimento e quella vitalità che ormai lo accompagnava sin dalla sua più tenera infanzia e che ora portava al riaffiorare di alcuni ricordi. Conosceva perfettamente la città in cui viveva da sempre, ogni suo lembo e fenomeno sociale era stato attentamente osservato e assorbito, ogni cosa bene o male contestualizzata nella propria esistenza e realtà. Non era però ora il momento in cui perdersi tra ragionamenti sfusi e da riordinare con esatta logica, dunque il ragazzo si mosse incamminandosi verso l'ascensore, diretto a scendere tra la vita osservata poco prima così da poterla respirare, farne parte, ma soprattutto in modo da poter svolgere gli intenti di quella giornata. L'avrebbe trascorsa con una lunga passeggiata per Undarm e le sue vie principali, magari osservando qualche negozio per vedere se ci fosse qualcosa di interessante da comprare, sicuramente facendo un salto alla biblioteca cittadina, oramai priva di ogni mistero per lui, forse ci sarebbe scappata anche una visita ai suoi, ma soprattutto avrebbe dovuto documentarsi su nuove mete umanitarie da percorrere ed effettuare. Non riusciva a stare troppo tempo stazionato a Undarm, e la voglia di partire per poter agire in aiuto degli altri e poter scoprire al meglio il mondo, si era riaffacciata al suo cuore molto velocemente dal suo ultimo viaggio. Chiuse dietro di se il grande portone del faro, gettando lo sguardo al mare luminoso e pacifico oltre il bordo della piccola piazza, immaginando e creando il nuovo luogo su cui avrebbe posto la sua attenzione, e verso il quale avrebbe voluto viaggiare. Si voltò verso la strada principale in direzione della città, muovendo i primi passi sulla superficie, in direzione di una giornata come tante altre... "





    / Ot Casomai qualcuno del presidio, ma in particolare di Undarm, volesse in qualche modo intervenire nel corso della giocata, è possibile farlo previa consultazione con il sottoscritto interessato. Il tutto è teso a non creare situazioni paradossali o poco logiche con la giocata che mi accingo a fare ^^. Per il resto, sarete i benvenuti..ot/
     
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0 replies since 7/3/2009, 19:07   52 views
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