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.
C'era un'aria diversa su quegli spalti; era come se la sua agitazione fosse direttamente proporzionale con l'avanzare delle eliminatorie. E la cosa più illogica era che lei, ormai, era uscita dalla giostre; dunque, perchè quello stato d'animo?
-Santo cielo quanto sono stupida...
Presa dallo scnforto, si avvicinò alla ringhiera degli spalti, appoggiando su di essa i gomiti appuntiti, lasciando che lo sguardo scivolasse fino a quel ring.
Perchè era lì?
Bella domanda...
A quella sottospecie di interrogatorio interiore, la Dama del Vento si rispose che ormai si era ripromessa di sostenere i suoi compagni di accademia, perfino quello stupido di Rain che, dopo una serie di fortunate circostanze, aveva raggiunto un gradino più alto del suo.
-Antipatico...
Sbuffò come una bambina indispettita, prima di andarsi a sedere su un sedile vicino e rivedere quell'umano fare il suo ingresso mascherato.
Incredibile comq quell'arena fosse calcata da così tanti esibizionisti. Sembrava quasi che si divertissero a picchiarsi sotto i riflettori!
Tuttavia...quello era il Warrior Day, e lei non poteva farci niente.
E non poteva neanche parlare, considerando che lei stessa aveva partecipato.
Sospirò, in attesa di vedere il volto dello sfidante, chiedendosi come sarebbe andata a finire.
. -
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~PG: Abel Wilhelm Dunklesiegel
Il Nero Mastino calcava la pietra degli spalti con il solito passo di sempre, regolare e marziale, di chi avanza come se avesse sempre una meta da raggiungere e nessuna fretta di farlo.
Il venticello primaverile di quella dimensione gli scompigliava i capelli d'ebano, ma la brezza non era sufficiente a disturbare l'imperturbabile seriosità del dorato occhio; il gemello, era nascosto sotto l'eye-patch.
Il suo volto giovane e bello sembrava spoglio di emozioni particolari, ma -del resto- ben pochi potevano vantarsi di saper discernere gli stati d'animo di Abel al di là della sua imperscrutabile facciata di inflessibile distacco.
Uno di questi elementi, poi, lo aveva al fianco proprio in quel momento, intento a starnazzare rumorosamente.
Non vi diede bado e si accostò alle transenne, incrociando le braccia al petto e appuntando lo sguardo aureo sul centro dell'arena.
Rain era già arrivato, ma il suo avversario ancora no.. -
.
"Signorina Drusiliaaaaa!"
La voce squillante del Gufo Bianco sovrastò il chiacchiericcio della folla;
aveva faticato lungo tutte le scale per tallonare Abel senza restare indietro, e ora che erano giunti a destinazione sulle gradinate, si era concesso di rilassarsi un attimo e prendere fiato.
Fiato che aveva immediatamente impiegato per sbracciarsi in cenni di saluto per richiamare l'attenzione non appena il suo sguardo -imperscrutabile dietro gli occhialini tondi e scuri- si era posato su una familiare chioma castana di una sontuosità ammaliante.
Il Nero Mastino, al suo fianco, gli scoccò un'occhiataccia, ma lui non vi diede bado, e continuò.
"Signorina Drusilia! Da questa parte!". -
.CITAZIONE"Signorina Drusiliaaaaa!"
Qualcosa la destò dai suoi pensieri, qualcosa simile ad un allegro conguettio, ma molto, moooolto più squillante.
E fastidioso, più che altro per l'uomo dalla benda sull'occhio che lo accompagnava; da come lo guardava sembrava che lo volesse prendere a schiaffi.CITAZIONE"Signorina Drusilia! Da questa parte!"
Quella voce urlò il suo nome, e la Dama finalmente si volto per accertarsi di chi fosse.
Quando lo scoprì, un dolce sorriso si disegnò sul bel volto d'angelo.
-Maestro Owl!
Senza pensarci due volte, si alzò e corse tutta felice versa di loro. In effetti, essendo maestri, avrebbe dovuto avere un atteggiamento più composto, tuttavia le faceva sempre piacere vedere volti familiari in terra straniera.
-E c'è anche lei, Maestro Abel...
A quella constatazione fatta ad alta voce, si esibì in un educato inchino.
-Anche voi qui per assstere all'incontro?. -
.
La Dama dai lunghi capelli castani si volse verso di lui, e quando le sue tumide labbra rosse si schiusero sulla dentatura perlacea, svelando il suo angelico sorriso, l'espressione del Gufo di Neve si fece quasi beata -ed ebete. CITAZIONE (Drusilia Galanodel @ 17/4/2009, 00:39)-Maestro Owl!
La fanciulla si alzò dal suo posto a sedere, e si fece loro incontro con un'aria gioiosa che riempì il suo cuore di frizzante entusiasmo; presentò i suoi saluti ad Abel e si esibì in un inchino, prima di articolare una domanda che avrebbe avviato una conversazione.CITAZIONE (Drusilia Galanodel @ 17/4/2009, 00:39)-Anche voi qui per assistere all'incontro?
E la risposta giunse solerte, mentre il Gufo aggrottava le sopracciglia e con vitale curiosità diceva...
"Quale incontro?". -
.
~PG: Abel Wilhelm Dunklesiegel
CITAZIONE (Drusilia Galanodel @ 17/4/2009, 00:39)Maestro Owl!E c'è anche lei, Maestro Abel...
La fanciulla dai lunghi capelli castani, richiamata dalle buffonate di Owl, lasciò il suo posto per raggiungerli; li salutò, eseguì un inchino, e parlò di nuovo.CITAZIONE (Drusilia Galanodel @ 17/4/2009, 00:39)Anche voi qui per assistere all'incontro?
Trasse un respiro, e fece per parlare, per replicare che, sì, era il loro lavoro seguire gli allievi in trasferte come quelle, e studiarne i progressi sul campo, mala risposta del Gufo Bianco lo bruciò sul tempo.CITAZIONE"Quale incontro?"
". . ."
Con un silenzio tagliente e assassino, Abel scoccò al compare un'occhiataccia con l'iride d'oro, dopodiché si costrinse a contare fino a 10 e solo allora -traendo un quieto respiro- si concesse di rispondere a Drusilia.
"Siamo qui come vostri osservatori e tutori.". -
§Gwynedd§.
User deleted
Chiasso era l'unica parola che le veniva in mente.
Gente che urlava, riflettori che puntavano sull'arena e i Gladiatori a dar spettacolo.
Una scena che non la colpiva molto.
Non la disgustavano i combattimenti,anzi ne era profondamente attratta. Lei aveva sempre avuto una mentalità attaccabrighe, guerriera. La vita era vista e vissuta per continui scontri.
Questo era carico di implicazioni e ripercussioni sul suo carattere, ma era una storia sua. Nessuno era obbligato a niente nei suoi confronti e lei non si sentiva perciò obbligata a niente.
Intrufolatasi, era capitata proprio all'inizio di un altro scontro.
Un posto valeva un'altro, e la sua vista non faceva storie a causa della distanza, tuttavia qualcosa la portò verso un piccolo gruppo di persone.
In realtà era un gruppetto, data l'esigua consistenza, ma era gente di qualità.
Senza dire una parola, guidata da un odore che ben conosceva e che avrebbe riconosciuto fra migliaia... si portò ben presto nei pressi di chi proveniva dall'Accademia.
Erano in tre, lì su quegli spalti gremiti e rumorosi di gente, che non aveva un vero interesse sul vincitore dello scontro, ma che era lì solo per lo scontro.
Con le sue mani in tasca, il suo portamento trasandato e indifferente, e quell'abbigliamento di chi se ne infischia dei clichè, rimase in piedi quasi fosse indecisa se prendere posto di fianco a loro o no. Non li guardò direttamente perché presa a guardare sull'arena.
Se Abel e il Gufo erano lì qualcuno dell'Accademia avrebbe combattuto ma era un volto che non rientrava tra le conoscenze della sangue-misto, e forse questo sarebbe stato un bene.... -
.CITAZIONE"Quale incontro?"CITAZIONE". . ."
-Ehm...
Furono attimi di silenzio imbarazzante, rotti solo dalla voce profonda del Maestro Abel.CITAZIONE"Siamo qui come vostri osservatori e tutori."
Forse era una cosa stupida da dire, ma Drusilia si sentiva incredibilmente sollevata da quell'affermazione; senitire che qualcuno aveva vegliato su di lei le dava conforto e, infondo, non doveva neanche meravigliarsi, considerando che per lei, ormai, l'accademia era divenuta una "famiglia".
-Beh, allora ne sono lieta.
Gli occhi verdi si spostarono sul campo, dove era già cominciato lo scontro. Una ragazza. Eppure Drusilia conosceva Rain, sapeva che non si sarebbe intenerito, anzi, dall'espressione che potè cogliere grazie alla sua vista portentosa, era anche di malumore.
Povera fanciulla...
-Anche io sono qui per assistere all'incontro di Rain.
Parlò con voce atona e quasi assente, prima di tornare a voltarsi nuovamente verso una "nuova arrivata".
La conosceva benissimo...
-Lachesi!
Appena la ragazza fu abbastanza vicina, la Dama corse ad abbracciarla. Eh si, era da un pò che non rivedeva la sua adorata compagna d'allenamento.
Poi, però, ricordandosi de posto in cui si trovava e tornando con i piedi improvvisamente per terra, si separò di scatto.
-Ah, scusa...in questo periodo sembravi sparita. Meno male che ti ho incontrata...
Arrossì.. -
§Gwynedd§.
User deleted
Non aveva fatto in tempo a fermarsi, ad aguzzare la vista per focalizzare dettagli ed espressioni dei Gladiatori in questione, che sentì urlare il suo nome e si trovò il corpo di Drusilia avvolto intorno.
Gli occhi dai riflessi dorati,meno accentuati dato il fatto che era giorno ma pur sempre visibili, si dilatarono per alcuni istanti.
I capelli mossi della sua compagnia di allenamento le svolazzavano intorno, e tutto il suo morbido corpo le emanava il calore di un abbraccio riservato ad un caro amico.
Alcuni istanti, in cui il cuore aveva avuto il sopravvento sulla ragione, e poi si staccò con un movimento repentino quanto l'abbraccio.
Chiese scusa, come sempre faceva.
Non c'era una volta di quelle che ricordasse la sangue-misto, che Drusilia non aveva trovato il modo di scusarsi di qualcosa, anche della più piccola delle inezie!
Dannazione! Ma si poteva essere tanto tanto.... e un'occhiata quasi di rimproverò si palesò negli occhi della donna quando questi si chiusero.
Li riaprì ed erano tersi come un cielo estivo.
Le carezzò la testa, infilando delicatamente le dita tra alcune ciocche di capelli, a scompigliarle senza far però male alla giovane Galanodel.
Un sorriso benevolo si disegnò sulle labbra di Lachesi ad accompagnare un
"Non preoccuparti"
Lachesi non chiedeva mai scusa se non era strettamente necessario, non chinava mai la testa, non evitava mai uno scontro verbale o fisico se era in giornata da attaccar briga ed aveva sempre un'occhiata poco cordiale con chi si permetteva atteggiamenti di confidenza. Tuttavia aveva imparato la benevolenza e si rendeva conto che fare una di quelle cose con Drusilia era come sparare su un uomo disarmato. Drusilia si mortificava con troppa facilità di suo, non aveva bisogno di essere aiutata e in quel momento , in fondo non le andava di fare diversamente.
Forse il suo vero unico motivo, di tanta gentilezza, era solo il suo 'ora mi va così'.
Curiosa era la preoccupazione di Drusilia a non averla più vista.
E da quando qualcuno si preoccupava di dove si trovasse Lachesi?
Questa le giungeva nuova!
"Sei tu ad avere le ali.."
le disse, scherzando bonariamente sulla sua presunta scomparsa.
A lei non servivano le ali per eclissarsi... ma questo era un altro discorso.. -
.
~PG: Abel Wilhelm Dunklesiegel
Ascoltò in silenzio le parole della Galanodel, dando però -come al solito- quasi l'impressione che così non fosse:
l'iride d'oro del suo sguardo rapace era rivolta al ring, e non sembrava aver in programma la possibilità di trascurare lo scontro; in fondo, anche le performance svolte nel corso di quel torneo facevano punteggio nella graduatoria dell'Accademia.
". . ."CITAZIONE (Drusilia Galanodel @ 24/4/2009, 12:21)-Beh, allora ne sono lieta. Anche io sono qui per assistere all'incontro di Rain.
Lachesi!
Tacque anche quando, all'improvviso e con uno scatto repentino, la figlia di stirpe alata si precipitò addosso ad una figura appena comparsa nel folto pubblico delle gradinate.
Il Nero Mastino si limitò a ruotare leggermente il capo in quella direzione e a scoccare appena uno sguardo a Lachesi, squadrandola per pochi istanti da capo a piedi con l'occhio aureo; poi, tornò a fissare il quadrato e gli eventi che stavano per prendervi vita sopra.. -
.CITAZIONE (Drusilia Galanodel @ 24/4/2009, 12:21)
Lachesi!
Ah, scusa...in questo periodo sembravi sparita. Meno male che ti ho incontrata...
"Signorina Lachesi!"
Diversamente dal suo collega, il Gufo si spostò dal fianco del Mastino per avvicinarsi alle due ragazze, saltellando e cinguettando col fare festante di un fringuello.
Era sinceramente contento di vedere la signorina dagli occhi d'oro, e Drusilia era così carina quando arrossiva...!
Il Bianco Esaminatore si fece loro incontro, e dopo aver inclinato la testolina canuta da un lato, e aver sfoggiato il suo miglior sorriso -al di sotto delle lenti tonde e nere degli occhialetti scuri- giovialmente esclamò.
"Qual buon vento...!". -
.
La Dama del Vento si laciò accarezzare dalla mano di Lachesi, osservandola con occhi teneri quasi come quelli di un cucciolo in cerca di coccole. CITAZIONE"Sei tu ad avere le ali.."
Non le rispose verbalmente, piuttosto le fece un occhiolino di intesa. Pochi erano quelli che conoscevano lei sue vere sembianze.
-In ogni caso, quando vorrai, una visitina in camera o in ambulatorio sono sempre gradite.
Sorrise.
Era da troppo che non la vedeva, ed infondo la Dama nutriva per quella ragazza un affetto davvero notevole. Era forse l'unica compagnia femminile in quella scuola quasi totalmente riservata a uomini, e con lei aveva condiviso la fatica degli allenamenti...forse era un pò come una sorella.
. -
§Gwynedd§.
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Poche frasi per la Galanodel, poche semplici parole ad invitare sommessamente la sangue-misto a farsi vedere più spesso.
Chissà poi perché ci teneva tanto quella ragazza, così diversa da lei..
Ma la sangue-misto lasciò cadere il discorso, come suo costume, con un sorriso bonario e comprensivo. Finì di scompigliarle i capelli, lasciando senza risposta l'occhiata fugace del nero Mastino, senza dirgli niente, perché non c'era bisogno di dire nulla.
Abel era Abel. Probabilmente non si sarebbero rivolti la parola, ma loro erano 'strani' ambedue..
Si prese, invece, la briga di accogliere con un caldo e splendido sorriso, sul suo volto rilassato e solare, il Gufo.
Lo aveva già incontrato all'Accademia, una sola volta, ma le era bastato per imprimersi la sua figura nella mente.
Non ne sapeva molto, ma avrebbe approfondito la conoscenza e quella era una occasione molto interessante.
Il Gufo non era simile ad Abel. Parlava spesso, sempre, forse troppo; giovale, disponibile, curioso e pettegolo, ma qualcosa diceva a Lachesi che c'era di più.
Così, quando il ragazzo le rivolse la parola,esclamando in modo baldanzosoCITAZIONE"Qual buon vento...!"
la ragazza,rise mostrando la bella dentatura e rispose
"Un vento di chiasso, elettricità e curiosità"
Aveva, l'occasione di parlare col Gufo e la cosa era estremamente interessante,anche se la precedenza era ovviamente riservata all'incontro.
"Chi dei due laggiù appartiene all'Accademia?"
chiese improvvisamente seria, mentre i suoi occhi tornavano ad imprimersi bene ciò che stava accadendo, perché uno dei due sfidanti in questione prima o poi sarebbe stato sulla sua strada.
Sentì un brivido lungo la schiena:quel clima risvegliava in lei perversi stimoli sanguinari.... -
.CITAZIONE (§Gwynedd§ @ 25/4/2009, 21:25)
"Un vento di chiasso, elettricità e curiosità. "
Il volto del Gufo -a dispetto delle lentine tonde e oscure che nascondevano i suoi occhi- si illuminò tutto alla vista della risata della mezzosangue; non c'era niente per lui di più bello, radioso, musicale di una fanciulla di buon'umore:
era uno spettacolo che lo riempiva di gioia.CITAZIONE (§Gwynedd§ @ 25/4/2009, 21:25)"Chi dei due laggiù appartiene all'Accademia?"
La seconda battuta, invece, ebbe il potere di spegnere ogni estatico entusiasmo, lasciando che il suo sorriso allegro -e beota- si spegnesse nelle gelide profondità del tetro abisso della noia.
Sospirò, assumendo un'aria un pò afflitta, e stese un braccio in direzione del ring, indicandolo distrattamente con un cenno noncurante della mano bianca e delicata.
"Quello brutto."
Sentenziò, storcendo un pò il naso.
"...il ragazzo: quello che combatte con la graziosa signorina coi capelli d'argento."
Una spiegazione eloquente, precisa, e ad hoc.. -
§Gwynedd§.
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Era passato dal migliore stato d'umore alla più tetra disperazione nell'arco di una frazione di secondo!
Sarebbe bastato quello a farla ridere ma quando, con una gestualità quasi infantile, indicò il ring sentenziando, tramite giudizio estetico, quale fosse membro dell'Accademia , quando udì le sue secche paroleCITAZIONEQuello brutto.
non ce la fece, non si trattenne.
Scoppiò a ridere di tutto cuore.
Era stato troppo improvviso, era stato troppo spontaneo per poter resistere.
Una situazione quasi imbarazzante vista con occhi seri, con gli occhi di chi sapeva che il Gufo era uno dei maestri e degli Hunters dell'Accademia, e proprio per questo estremamente ilare!
"AHAHAHAH , grazie ... dico di cuore..."
gli disse, dandogli una leggera pacca sulla spalla per poi lasciar poggiata la mano, in modo estremamente delicato rispetto a quanto ci si potesse aspettare dal suo aspetto.
"Era tanto che non mi divertivo così"
e gli sorrise,divertita, viso a viso, tanto da poterla sentire respirare, da sentirne il profumo e il timbro di voce in modo ancora più marcato.
Era stato spontaneo da parte sua avvicinarsi al Gufo, sebbene di lui non sapesse niente.
Forse era stato quel modo fanciullesco di rispondere al quesito, forse era stato il fatto che il ragazzo era sempre di buon umore, soprattutto in presenza di ragazze, ma si sentì di farlo, di essere tremendamente amichevole.
La predilezione del giovane Maestro per le ragazze era nota e se non lo era lo diveniva presto, per questo guardando verso il ring, Lachesi sorrise divertita al pensiero che il Gufo avrebbe probabilmente tifato per la fanciulla dai capelli d'argento!
Era il culmine del paradosso e appena il pensiero la sfiorò, cercò di soffocare la risata... senza riuscirci!
Era incredibile quanto le veniva da ridere in quel frangente!
E lei avrebbe fatto il tifo?...
Anche su questo si accettavano scommesse....
B Ø S S™ VS Raphael' |
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