I - Evangeline VS Rokudou Mukuro

Survival Game

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Andre_03
     
    .

    User deleted


    Immagina un luogo luminoso, il più bello che ci sia.
    Immagina una folla entusiasta che grida a gran voce il tuo nome.
    Immagina di essere un eroe che combatte per l'onore, la gloria, la fama.
    Immagina, anche solo per un istante, che tutte queste cose esistano davvero; da qualche parte, nell'infinita matassa di piani dimensionali che formano il Maelstrom, potrebbero anche esserci. Davvero. In fondo, nessuno può negarlo.
    Sarebbe bello. Sì. Sarebbe una gran figata.

    Ma Merovish non è un fottuto paese dei balocchi.


    «Signore e signori!»
    allargò le braccia, e la folla tacque
    «Benvenuti all'Arena!»

    La voce del signore delle cerimonie riecheggiava ovunque, nell'Arena:
    fra le pareti di ossidiana, passando per gli spalti fin su, al soffitto costellato di laghi vitrei.
    Lui se ne stava in bilico sull'orlo del baratro, un piede sospeso a cinque metri dalla sabbia dello stadio e le braccia spalancate. Un pastrano nero corroso dall'usura ne copriva completamente la figura esile. Sul capo, l'immancabile cappello da cacciatore di streghe dall'ampia tesa gli celava il volto. Nessuno poteva vederlo sorridere, in quel modo.
    Prese a camminare sul bordo delle gradinate, incurante degli spuntoni acuminati che sporgevano lì sotto.

    «Lo spettacolo di oggi vi piacerà, credetemi.
    Bagnerete anche le vostre fottute mutande, perché -ve lo garantisco- i due mostri che si batteranno nella polvere fra poco fanno più paura di quel fantoccio di paglia che vuole comandare su questa città!
    Lord...Jason!
    Ho un messaggio, per il nostro nuovo Alfiere:
    »
    afferrò uno spettatore per il colletto -un ladruncolo dai denti marci che si divincolava- e lo sollevò come se niente fosse, per mostrarlo al pubblico.
    Qualcuno già rideva, altri scommettevano.
    «nell'Arena valgono solo le leggi dell'Arena.»

    Il malcapitato venne gettato sui gradini più alti di quell'immenso stadio sotterraneo.
    Gli spettatori presso cui atterrò lo aggredirono in un attimo, scatenando una rissa sanguinolenta in un'ala degli spalti.
    Non ci si sarebbe potuti aspettare nulla, dalla feccia più disgustosa di tutta Endlos; niente di meno, dai criminali peggiori, che sanguinario disprezzo verso ogni forma di vita. E mentre ancora il focolaio del disordine si alimentava con nuovi volti, nuove armi, il padrone di quel luogo perverso si mise a ridere forte.

    «Le regole dello scontro le conoscete, ma voglio rinfrescarvi la memoria.»
    sollevò la mano sinistra, guantata, e prese a contare con le dita

    «Si combatte in due per volta.»

    (ovazione del pubblico)

    «Il combattimento dura finché è necessario.»

    (grida sguaiate)

    «Il vincitore può fare ciò che vuole dello sconfitto. E ultima, la più importante...»
    -silenzio-
    «...il migliore sarà nominato Campione dell'Arena...e signore di Merovish.»

    Nel brusio che seguì, in molti nominarono "Malasorte" sottovoce.
    Impauriti, spaventati, eccitati.
    Al cerimoniere venne ancora da sorridere: era sempre la stessa storia. Ogni giorno qualcuno scendeva lì sotto per cercare gloria e denaro, ma solo in pochi riuscivano a tornare in superficie. Gli stupidi cani, le bestie addestrate alla guerra e incapaci di fare qualsiasi altra cosa...erano loro a trionfare. Solo chi non aveva niente da perdere poteva vincere nell'Arena Nera.
    Si voltò verso il centro del cerchio tetramente illuminato.
    Era esattamente a metà strada fra le due grate d'ingresso, come previsto. Le indicò entrambe in un tripudio di teatralità.

    «Si comincia.»


    CITAZIONE

    »Evangeline VS Rokudou Mukuro«

    Campo di Battaglia: Colosseo sotterraneo di ossidiana, l'Arena Nera.
    Condizioni Ambientali: Caldo umido, fetore.
    Primo Post: Evangeline

    Nessun limite al numero di post (sia introduttivi che di combattimento), facoltà di intervenire nello scontro con post da QM in caso di gravi scorrettezze.
    Dopo il 3° giorno di mancata risposta -salvo avvisi preventivi- post da QM con conseguenze per il pg del ritardatario.

    Criteri di Giudizio
    Valutazione integrale del sottoscritto con i soliti parametri: Lealtà, Scrittura, Strategia.

    Premi
    Punti, titoli in-game e...lo vedrete.

    Buon massacro.


     
    Top
    .
  2. Kururu
     
    .

    User deleted


    Tempo prima le avevano spiegato che annualmente ogni singolo chilometro quadrato della superficie terrestre ha circa una probabilità su 622.614.630 di essere coinvolto in una tempesta warp... ovvero la stessa che ha una persona di vincere al superenalotto.
    Evangeline era abbastanza sicura che quella volta la stessero prendendo in giro, semplicemente perché dubitava che due cifre così complesse potessero coincidere, però aveva afferrato il concetto. In pratica, se anche una persona nella vita può veramente capitare di vincere alla lotteria, è inutile sperare che succeda una seconda volta, quindi se vieni preso dal Maelstrom tanto vale rassegnarti ad una nuova vita perché di speranze di tornare a casa non ce ne sono. Che poi in un certo senso per quanto la riguardava non è che fosse poi un male! Aveva avuto bisogno di un po' di tempo, ma alla fine si era pure ambientata, adesso aveva qualche conoscente (anche se forse preferiva non averne), aveva trovato una casa (non è vero, in realtà era un edificio abbandonato che aveva occupato), e perfino un lavoro (vendeva una certa medicina che fa star bene...), insomma: in definitiva meglio in quel posto strambo pieno di gente stramba che ad Atene a dormire sulle panchine o sulle scale delle chiese.
    Quindi... combattere in arena per soldi?? Insomma, che bisogno c'è? Perché mai lei, che stava così bene, aveva bisogno di farsi male per soldi?

    « No way! »
    Svoltò l'angolo con Frariel che la seguiva trafelato, sperando che si stancasse presto con la sua tiriteria del cavolo.
    « Maddai, Evi! Ma che tte hcosta, massù, che tu pensi di star qui tutta 'a vita?? E t'ho trovato i' lavoro che, te giuro, vedi se lo provi poi mi ringrazi! »
    Irritata, sollevò il sacchetto di carta che teneva fra le mani per mostrarlo all'ometto.
    « Ci sputo sui tuoi consigli, Fra!! Ce l'ho già un "lavoro", e l'ultima volta che mi sono fidata a momenti mi sbattevano dentro! »
    « Tanto pe' mett'i puntini sulle i... al limite limite tu finivi giusto in orfanotrofio! Sai hom'è... la tipa di qui ha a cuore i mocciosi, sai?? » Ci pensò su e decise si correggersi « Non 'he tu sia 'na mocciosa, neh?? » Evangeline ruotò il capo su di lui... molto lentamente. « Cioè, e un po' tu lo sembri! Ma nel senso bono del termine, eh?? »
    Silenzio.
    « Fra? »
    « O dimmela. »
    « Te ne vai? »
    « Eh vabbeh, ma tu non sai he ti perdi, e te lo dico io he sono uno che se ne intende, non lo dico mica per discorrere, eh? Cioè... » Venne interrotto proprio quando svoltarono l'angolo perché Evangeline si bloccò come pietrificata davanti ad un grosso foro nel terreno, facendo cadere il sacchetto contenente la sua cena.

    image

    « ... »
    Frariel si guardò intorno, cercando di capire il perché di quel comportamento. Non vide niente di strano, due edifici molto vecchi e dall'aria cadente, una strada deserta segnata da qualche pozzanghera qua e là, topi... solito paesaggio nei quartieri bassi, insomma.

    image

    « ... »
    « Eva, o che tu c'hai? »

    image

    « ... Casa... »
    « Eh? Qual'è? »

    Evangeline alzò un dito e lo puntò in quello che a prima vista era sembrato un grosso buco, ma che ora a ben guardarlo sembrava più... un cratere. Qualche scarica di energia danzava ancora nel suo epicentro, dove si era aperta la faglia nel warp trascinando via tutta la materia con cui era entrata a contatto. Ovvero, in parole povere, l'edificio che Evangeline aveva eletto a casa propria.
    La cosa più divertente era che i due edifici adiacenti erano del tutto intatti, neanche lontanamente sfiorati dalla faglia warp.

    « ... »
    Vi è mai capitato di tornare a casa e scoprire che la casa non c'è più?
    Irrazionalmente, Evangeline pensò che casa sua aveva vinto alla lotteria ed era partita per delle vacanze ai caraibi. Se la immaginò distesa su di una sdraio (???) bevendo del succo di cemento, con tanti omini che la pulivano. E magari... quegli omini avrebbero anche trovato la roba che Evi aveva nascosto in casa e che avrebbe dovuto vendere quella sera stessa.
    Roba che adesso avrebbe dovuto pagare di tasca propria.
    Insomma: tanta cacca.

    « Che roba è il... "lavoro" che dicevi prima...? »
    « Uh? Eh? »
    « Prima... avevi detto, "lavoro". »
    « Oh! Ah!! Eeeeeh, 'na figata, sicuro! Roba onesta, praticamente però bisogna andare tutti giù a Merovish per un po'... »

    ~ Merovish
    Arena
    Survival Game

    CITAZIONE

    «Si combatte in due per volta.»


    E vabbeh, sai che novità??
    Da dietro la grata che dava sull'arena, Evangeline sbadigliò grattandosi una puntura di insetto poco sotto la manica della vecchia maglietta bianca che indossava. Alla fine s'era ritrovata a dormire all'aperto. Tanto per cambiare, eh? Poi quel posto era pieno di bestie. Parassiti... insetti... di tutto.
    E ora l'arena.
    Uno schifo.
    CITAZIONE

    «Il combattimento dura finché è necessario.»


    "Non è la fine del mondo", pensò mentre si rendeva conto di avere una monetina nella tasca dei jeans.
    Infilò una mano in tasca, ma i jeans troppo stretti non volevano collaborare. Iniziò una strana lotta fra le sue mani e la tasca, lo scopo era quello di riuscire ad infilare almeno due dita per afferrare la monetina...
    CITAZIONE

    «Il vincitore può fare ciò che vuole dello sconfitto. E ultima, la più importante...
    ...il migliore sarà nominato Campione dell'Arena...e signore di Merovish.»


    « Eeeeeeeeeh??? »
    La grata si aprì mentre Eva era in una posizione poco gloriosa, con una mano conficcata a forza nella tasca dei pantaloni e con la faccia deformata dallo stupore.
    CITAZIONE

    «Si comincia.»


    Sbatté le palpebre, confusa.
    Ecco: questo non gliel'aveva spiegato nessuno.
    Che significa che "il vincitore diventa signore di Merovish"??

    « Oh, ehm, ecco... »
    Si avvicinò al centro dell'arena di qualche passo, guardandosi intorno un po' intontita.
    « Ohm, sa-salve... »
     
    Top
    .
  3. Rokudou Mukuro
     
    .

    User deleted


    So hold on for your life
    Because only the strong survive



    La più grande illusione che ci possono aver mai insegnato e la possibilità di avere una scelta. Appena nati mettiamo i piedi su binari già scritti e neppure ce ne rendiamo conto. E quasi ridiamo alla loro idea.
    Coloro che ne prendono coscienza possono almeno metter mano agli scambi, e dirigere la sorte, pilotarla quel poco che basta. Perché, come nel grande paradosso di ogni religione, tutto è già scritto quando siamo liberi di sceglierci il nostro destino.
    Lui aveva pianificato tutto almeno una vita fa.
    Era a Merovish da qualche tempo ed aveva preferito restare nell’ombra, quieto in posizione d’attacco come un gatto nero che scruta la preda per capire da che lato attaccare, sfoderare gli artigli, colpire con una zampa e dare il colpo di grazia con le zanne sanguigne. Nel frattempo aveva riempito le sue giornate di affari e contratti verbali: la politica della paura funziona ovunque, perché alla fine è il motore di ogni essere vivente. Lo spirito di sopravvivenza è un’arma a doppio taglio, se chi la possiede ne viene manipolato.
    Da Pentauron aveva allargato sin lì il suo giro di attività illegali. Ogni giorno, commercianti e bestie di ogni tipo gli portavano beni e denaro pur di essere... Protetti? Vogliamo davvero dirla con questi termini e prendere in giro le nostre intelligenze? Ma si, facciamo di noi il nostro oggetto latore della solita dose di buonumore giornaliero. Inoltre, altri sottoposti ottenuti nel mentre, a suo nome, avevan cominciato uno scambio per denaro di sostanze “miracolose”, mentre al calar del sole donne giravano in abiti succinti accalappiando uomini e recandogli quasi la totalità dei proventi.
    La parte più ironica era come, fondamentalmente, sarebbe comunque risultato estraneo a qualsiasi ricerca od indagine. Ma è l’ultima cosa di cui ti preoccupi, in un posto dove il solo re riconosciuto è l’anarchia. Ora come ora, la sua sola preoccupazione era che la sua arma fosse abbastanza lucida. L’alfiere andava mosso, sulla sua scacchiera. Era tempo di muoversi un passo oltre il bordo del fosso.
    La sua identità ora aveva bisogno di un volto. La gente necessitava di qualcuno, una figura a cui appoggiarsi. Magari non il migliore per ora, comunque almeno una falsa speranza per il futuro.
    Prendendo parte a quella sottospecie di guerra tra poveri in quell’arena, avrebbe innanzitutto potuto mostrare ai reietti della società il suo potere. Magari non avrebbe vinto nessuna battaglia, ma era quasi necessario. Aveva avuto poco tempo per adattarsi al nuovo mondo, ed anche meno per sviluppare le sue abilità.
    Aveva la grazie del felino, quando le sue scarpe nere calpestarono la sabbia dell’arena. L’aria era satura di rabbia e sangue, e non s’aspettava nulla di più. Nella destra stringeva, rilucente come fosse d’argento, il suo tridente: alto più della sua stessa altezza se poggiato al suolo, lasciava riflettere il sole che a fatica penetrava il cerchio centrale del teatro. Forse il suo abbigliamento giacca e cravatta non era il più pratico per la sua situazione, ma era un uomo di dignità ed onore, almeno sotto certi punti di vista. Si avvicinò alla ragazza al centro, distanziandola appena di una decina di metri. Quanto bastava per restare invischiati nella sua area di annullamento delle percezioni. Non che si aspettasse gran che, ma i piani perfetti han bisogno di essere controllati in ogni evenienza.
    Le sorrise, quasi amorevolmente. Ipocrita fino in fondo.
    image
    «Quando vuole, miss. Un cavaliere non si permetterebbe mai d’iniziare prima di una signorina.»


    CITAZIONE

    Abilità »»

    A r e a
    D' A n n u l l a m e n t o

    Punto d'annullamento e di cessazione, il corpo funge da centro di una zona sferica in cui la visione extrasensoriale risulta praticamente azzerata. A meno di non avere adeguate contromosse, resterà arduo distinguere un illusione dalla realtà, o l'opportuno movimento di una tecnica obliata. Il raggio d'azione dell'abilità è di 10 metri, e può essere opportunamente modificata in base alle situazioni. Utile se utilizzata in combinazione con un'adeguata illusione.
    - Passiva -


     
    Top
    .
  4. Kururu
     
    .

    User deleted


    A dispetto delle apparenze per cui Evangeline sembrava nulla più di un mucchietto d'ossa di quindici anni un po' tanto secca e molto poco educata; in realtà bene o male era abbastanza avvezza a bazzicare dalle parti di arene varie ed eventuali, tanto da potersi addirittura autodefinire esperta nel settore. Partendo dalle bische, dove se spacchi il setto nasale ad un disperato che ti capita davanti puoi guadagnare un po' di soldi, proseguendo nell'arena degli dei, dove si mazzuolano in allegria dei tizi in nome di un novero variegato di presunti "Dei", ed approdando infine in quell'arena di quel posto assurdo pieno di polvere e di dannate mosche, alla fine Evi si era fatta le ossa ed era abbastanza brava nel riconoscere i diversi palcoscenici e i diversi attori in cui si può imbattere.

    Prendiamo ad esempio la frase dello speaker del cavolo di prima: una new bye scoprendo di essere in gioco per guadagnarsi un'intera città magari farebbe i salti di gioia, d'altronde chi combatte per soldi spesso fa l'errore di vedere solo guadagno in una grossa posta in palio. Invece Evangeline sapeva che un modo di pensare del genere era un buon modo per suicidarsi, ed infatti se dopo quattro anni di combattimenti camminava ancora sulle sue gambe un qualche motivo doveva esserci. Perché maggiore la posta in palio, maggiori sono i rischi. Maggiori sono i rischi... più pericolosi sono gli avversari. Più pericolosi sono gli avversari... beh... più alto il rischio di farsi male.

    E a lei interessava tirare su qualche spicciolo, non farsi male!!

    Sospirò fissando di sottecchi il tizio giacca-e-cravatta che era uscito dall'altra grata sollevando le mani con i palmi rivolti verso l'alto e materializzando una katana nera di dimensioni modeste, meno di un metro di lunghezza per una foggia semplice e neanche tanto elaborata. Classica spada da "non-ho-voglia-di-impegnarmi-nel-forgiarla-tanto-so-che-si-spacca-subito".

    « Contento tu... »
    Rispose tutt'altro che entusiasta quando il cravattaro le concesse la prima mossa.
    Quel tipo era inquietante. Aveva detto "Miss", "cavaliere", "signorina", le aveva pure dato del lei, ma che diamine di modo di palare è?? Cavolo è, tipo un impiegato comunale?
    Impugnò la katana con una mano e fece un passo in avanti, per poi fermarsi. Stava per sparare una bordata di energia tanto per, ma forse era meglio evitare di partire sparati in quinta. In fondo lo speaker aveva detto che non c'erano limiti di tempo, no? Una volta tanto poteva anche dedicarsi ad una piccola fase di studio dimostrando giudizio ed intelligenza analizzando in modo efficace e astuto le difese del nemico prima di buttarsi alla carica.

    ...

    Naaaah!

    Si lanciò in avanti sollevando la spada e calandola in un arco frontale, in un colpo preciso che mirava a disegnare una perfetta diagonale dalla spalla destra al fianco sinistro dell'avversario. Piazzò un colpo di ritorno alzando la spada e sferrando un tondo alla base del collo per poi fintare un terzo fendente e facendo invece partire un affondo con tutto il corpo in una stoccata diretta al plesso solare.
    Ok, si poteva fare meglio. Ok, forse andare addosso all'avversario prima ancora sapere che roba è pure non era il massimo. Ok: a dire il vero e a ben pensarci non riusciva a percepire l'aura del cravattaro, ma lì forse era colpa sua perché è sempre stata una frana nel percepire le energie spirituali. Ma per tutta 'sta roba si presuppone quell'arcana azione chiamata "pensare" e per Evangeline quella roba è un anatema.




    ¬ Note tecniche

    SPOILER (click to view)

    Little Miss murder


    image image image


    Status fisico: Illesa
    Status psicologico: Cazzeggio mode-on
    Status energetico: 100%
    Consumi impiegati: Bassox0 Mediox0 Altox0 Criticox0
    Armi in gioco: Una "Spada Nera" (1/3)
    Tecniche in gioco: Nessuna
    Passive in uso: Link tuner (Capacità di forgiare un'arma a turno da usare per le tecniche) Little Miss Murder (power-up del 50% in forza e velocità, campi di forza ridotti di un livello).


    image


    ¬ Little Miss murder


    Perfino fra quelli come lei, di quello che lei definisce "il suo ex lavoro", Eva vantava capacità in corpo a corpo di gran lunga superiori al normale. Una potenza fisica enorme -sebbene concretizzata solo impugnando le sue armi-, ma sopratutto una grande velocità sulle brevi distanze: sono queste le caratteristiche che la contraddistinguono. Lei sembra fragile, ma sottovalutarla nel suo campo preferito di solito è un suicidio. Questa caratteristica si esprime a livello di gioco permettendo ad Evangeline di vantare un potenziamento passivo del 50% in velocità e forza.
    L'incremento di quest'ultima statistica è importantissimo per il suo modo di combattere. Eva non è esattamente un guerriero nel senso classico del termine, infatti non è addestrata a nessuno stile, è inelegante, diretta, quasi brutale, in fondo lei è un fabbro, non un professionista della spada. Per quanto ciò la ponga in una certa minoranza nei confronti di alcuni avversari, nessuno può mettere in dubbio che il suo modo di battersi tutto imprintato sulla forza sia assolutamente efficace, specie quando si tratta di distruggere, cosa che le riesce straordinariamente bene. Pertanto, tutti gli scudi, barriere, campi di forza et similia è da considerarsi come di un livello inferiore al normale, come se fossero meno potenti. Abilità Passiva.

    ¬ Link Tuner

    Il potere di Eva è quello di forgiare armi affilate e resistenti, aventi una tempra molto superiore al comune acciaio e la capacità comune di condurre energia spirituale. Una ed una sola sola volta ad ogni turno, ella può emettere una certa quantità di energia e solidificarla nella forma di un'arma di sua scelta, potendo variarne notevolmente la forma e le dimensioni mantenendo però costante la resistenza e le proprietà di tali armi. Pur essendo un'abilità attiva, questa azione non consuma slot tecnica, bensì richiede un breve attimo di concentrazione. Tutte le tecniche di Evangeline sono basate sulle armi, ella non può di fatto eseguire nessuna tecnica senza di esse, ad ogni turno può utilizzare solo le tecniche applicabili all'arma che impugna.
    Tutte le armi forgiate da Evangeline si disgregano divenendo carbonio e poi polvere dopo appena tre turni, oppure dopo che si sono allontanate per più di dieci metri dalla Link Tuner. E' possibile però sigillarle con un'ulteriore consumo basso ed una slot tecnica, in tal caso divengono armi reali, eterne come tutte le armi a meno che non vengano distrutte. In tal caso, però, Evangeline non potrà più toccare l'arma così generata, altrimenti si ridurrebbe in polvere. Aggiungere tali armi in scheda richiede ovviamente una normale valutazione in punti.

    ~ Abilità Passiva


    Edited by Kururu - 8/9/2009, 01:15
     
    Top
    .
  5. Rokudou Mukuro
     
    .

    User deleted


    best,
    you've got to be the best
    you've got to change the world
    and you use this chance to be heard
    your time is

    now!



    Ragazzine. Puah!
    A quest’età dovrebbero restare in casa a guardare i tizi in costume stampati su qualche giornalino o andare in giro a battere per lui, ma di certo non dovevano trovarsi in circonferenze in metallo a menar fendenti al primo che passa.
    Soprattutto se quel qualcuno era lui. Quasi gli ripugnava l’idea di affrontare realmente qualcuno... Un popolano, un indegno. Ogni sconfitta contro gente del genere era solo una concessione o un eccesso di sicurezza, ma di certo la poppante, così come gli spettatori, così come il cronista, non meritavano la sua presenza. Gli insani sacrifici di chi può permettersi di guardare gli altri come insetti partono sempre dal momento stesso in cui essi scendono al livello più basso lasciando a tutti la credenza errata che vi sia una speranza. Che loro possano riuscire anche solo a toccarlo. Non capivano che avrebbero dovuto ringraziare di respirare anche solo la sua stessa aria. Non era morto certo cinque volte solo per lasciarsi trascinare sul fondo del barile.
    E quella bambina, era così ingenua, avventata... Sentire aprirsi la sua carne dopo il passaggio del suo tridente, si, quello sarebbe stato piacevole. L’avrebbe gustato come si fa con un bicchiere di whiskey con ghiaccio in una notte d’inverno.
    Una visione del genere ti riscalda l’anima.
    Quando lei scattò, lui chiuse gli occhi, sornione. Quando li riaprì, sapeva già cosa fare. La ragazza donò al suo corpo ed ai suoi movimenti uno scatto impressionante, superiore a quello di tanti altri che aveva avuto occasione di osservare e fronteggiare. Decise di regolarsi di conseguenza. Sul suo occhio destro ormai tinto di rosso, il simbolo di un quattro orientale appeso all’iride.
    L’apertura del Regno Degli Umani. La mente che penetra la realtà.
    Era in una fase di studio. Non sapeva ancora misure e peso della piccola pecorella che lo affrontava, quindi optò per una mossa più generale e diretta. Dinanzi a sé, un velo di cristallo parto della semplice volontà del Decimo, comparve invisibile, intercettando i movimenti assassini della lama. Sentì ogni vibrazione, il fragore della furia omicida. Lo eccitava, ma non tanto da permettergli di perdere il controllo.
    Non smise mai di sorridere.
    image
    «Miss, la inviterei a non essere così avventata. In quest’arena s’affrontano ogni giorno bestie di ogni genere ed altrettante ne muoiono. Sarebbe un affronto alla loro memoria decedere in maniera così stupida.»
    La lama concluse il suo movimento. Lo stridio che compiva contro lo specchio psionico svanì con esso. Un peccato, gli piaceva. Aveva lo stesso suono della vittoria.
    Riaprì gli occhi ancora una volta, con un sorriso ancora più grande, ed un nuovo simbolo. Il quinto regno dava ora il benvenuto a Don Mukuro, il mondo dei Semidei, dove si supera ogni limite umano. Puah, umani...
    La mente che raggiunge la mente. Sollevò il palmo aperto in direzione della sua avversaria, chiudendola nella sua trappola. Le sue onde mentali l’avrebbero raggiunta e colpita lì dove vive il suo sistema nervoso, agendo su di esso come fanno i fili su di una marionetta. Non sapeva ancora quale fosse la paura più profonda della ragazzina, ma nel giro di pochi secondi potrebbe dire di conoscerla meglio di chiunque altri. In pochi attimi l’avrebbe intrappolata nel suo piccolo mondo di incubi e pagliacci tristi, dove non c’è speranza di fuga se non la morte.
    Ed in quel momento sarebbe stato lui a muoversi.
    Un guizzo, ed avrebbe affondato, stringendolo saldamente a due mani, il tridente nel corpo inerme della ragazza. Le tre lame avrebbero agito in orizzontale, puntando a polmoni e, perché no, anche il cuore. In fondo, la gente era lì per vedere il sangue. Il sangue faceva presa sul pubblico, quello stesso pubblico che avrebbe dovuto ammirarlo ed avere paura di lui.
    Poi avrebbe fatto leva con il suo corpo, sfruttando la sua posizione di vantaggio dovuta alla sua altezza di poco superiore. Il braccio sinistro, più avanti, avrebbe fatto leva verso il basso, mentre quello destro, più arretrato sull’asta dell’arma, avrebbe spinto verso l’alto, lacerando così il ventre della ragazza. Una festa rosso sangue, così come piaceva a lui, con fuochi d’artificio fatti di rabbia nascosta dietro un sorriso.

    CITAZIONE

    Status »» Perfetto.
    Energie »» 80%

    Armi »»
    T r i d e n t e

    L'acciaio scende in un lungo bastone, raggiungendo i due metri di lunghezza. Un piccolo capolavoro in artigianale metallo disposto lungo un unico asse, simmetrico nella sua perfezione. Spezzati nella loro forma e di circa trenta centimetri di lunghezza, tre spuntoni formano il tridente completandone l'aspetto. Perfettamente intarsiati lungo la linea che li congiunge all'asta centrale, taglienti al pari delle migliori lame, possono lacerare al semplice passaggio. Divina congiunzione tra arte e sangue, in grado di tagliare a trecentosessanta gradi oltre che limitarsi a perforare, rappresentano un'arma di indubbia utilità nella sua semplicità. Il bastone è rivestito da una lega metallica particolare che ne aumenta la resistenza, in modo da poter reggere tranquillamente l'impatto di una lama di pregiata fattura.

    Tecniche »»
    D i l e m m a
    D e l l a
    P e r f e z i o n e

    Limitatamente ad un area sferica di raggio pari a tre metri, Il Decimo può strutturare l'energia psionica in modo da lasciarle assumere fattezze solide. Visibili come storpiature nello spazio, in trasparenza, riflessi, possono avere le forme più disparate e tendere a permanere nella posizione prescelta, pena il fratturarsi fino a piegarsi. Utile per realizzare perfette difese a fil d'epidermide od ad una relativa distanza, plasmare apparenti strutture d'offesa o qualsiasi idea soggiunga al caster nel momento opportuno.
    Variabile // 1 Turno
    [Medio]

    H e x a k o s i o i h e x e k o n t a h e x a f o b i a

    Tramite la propria appercezione psionica, il Decimo ottiene la possibilità di penetrare la mente nemica, lasciando dietro di sé solo l'immagine di una visione. Colui che sarà colpito da questa tecnica vedrà realizzarsi sotto i suoi occhi la sua paura inconscia più temuta, abbandonandosi ad uno stato di estraniazione. Nulla disarma un uomo più della sua stessa paura. Machiavellica operazione d'annullamento, senza le adeguate difese anche i più coraggiosi crollano dinanzi il piacere del terrore. Anche una volta ritornato alla realtà, la vittima continuerà a sentire su di sé il peso del trauma, dallo stress all'estraniazione, nel caso la psicologia della vittima lo consenta.
    Medio // 2 Turni


     
    Top
    .
  6. Kururu
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE

    «Miss, la inviterei a non essere così avventata. In quest’arena s’affrontano ogni giorno bestie di ogni genere ed altrettante ne muoiono. Sarebbe un affronto alla loro memoria decedere in maniera così stupida.»


    Le veniva da ridere per non piangere.
    Per delle bestie?? Cioè... per quei grossi gatti troppo cresciuti con il pelo a strisce che si vedono allo zoo??? Ma 'sto tizio si preoccupava per la loro memoria e non gliene fregava un tubo che quella che rischiava di rimetterci era lei?? E poi magari quelle pure si divertivano. Cioè, guardala dal lato della bestia: se va male muori... e vabbeh, amen, se sei morto dubito ti freghi granché della loro memoria (specie perché sono bestie), ma se va bene capita che hanno da mangiare per un bel po'!

    image

    « Ma che roba sei?? Un animalista o che?? »
    (canale audio supplementare: cazzo me ne frega dei gatti??)
    « Poi, scusa, si parla di animali, alla gente che crepa non ci pensi?? La gente! La gente!! »
    (canale audio supplementare: e a me che rischio la pelle chi ci pensa???)

    Da qualche parte qualcuno aveva acceso la radio ed era iniziata una qualche musichina anni '70 del cavolo, il classico suono di sottofondo che ti infastidisce enormemente anche se è tanto bassa e confusa che devi tendere l'orecchio per sentirla davvero, tanto da farti chiedere se si tratta di una tua impressione o se quel suono esiste davvero.
    Irrazionalmente in quel lasso di tempo in cui l'avversario calava la sua arma preparandosi ad attaccare, Evi iniziò a rimuginare fra se cercando di ricordarsi dove diavolo l'aveva già sentita. Era una canzone orrida... le ricordava una brutta, brutta, bruttissima serata di almeno due anni prima.

    Where can you learn to fly
    Play in sports and skin dive
    Study oceanography


    Stupida canzone demmerd... ma guarda se una combattente in arena deve pensare ad una stupida canzone mentre il suo avversario si preparava ad infilzarla con una forchetta gigante.

    Sign of for the big band
    Or sit in the grandstand
    When your team and others meet


    Ommiddio.
    E' quella canzone...
    Istintivamente si portò la mano libera al volto, coprendolo per un misto di vergogna e orrore ignorando completamente il fatto che il signor Ambientalista stava per consegnarle la parte del pollo allo spiedo in una scena teatrale della durata ideale di mezzo atto al massimo. Perché di fronte a quella canzone l'istinto di sopravvivenza e la voglia di vivere di una persona sana di mente, improvvisamente fuggono via per andare a donnine vestite in modo discinto che lavorano di notte sui marciapiedi.

    « Ommioddio. No.
    Vi prego... no... n... non può essere...
    non può esistere...
    non potete farlo!!!!
    »

    Ma lo fecero.
    Tutti quanti.

    Un'isteria di massa colpì i presenti -avversario compreso- e tutti -ma proprio tutti!!- si strapparono gli abiti rivelando sotto di essi un variopinto ed improbabile assortimento di calzamaglie con gli strass e i brillantini, saltando sui cornicioni dell'arena e sulle gradinate dimenandosi come sotto gli effetti di dosi massicce di funghi allucinogeni.
    E all'unisono, in un'unica voce, tutti insieme cantarono:

    In the navy
    Yes, you can sail the seven seas

    image

    « NUOOOOOOOOOOOOOOOOOH!!! »

    A decine saltarono giù dalle gradinate, direttamente in arena, iniziando a piroettare e sgambettare, disponendosi in un semicerchio al centro del quale nove tizi usarono il loro stesso corpo per comporre le nove lettere di quell'orrida frase, e cioè...

    In the navy
    Yes, you can put your mind at ease

    image

    « NUOOOOOOOOOOOOH!!! »

    Chissà perché pure il suo avversario stava ballando. Il tridente era diventato un bastone da passeggio e portava le scarpe da tip tap, e dio-solo-sa-come riusciva a farle schioccare come su di un palco anche se stavano sulla terra battuta.
    Eva era troppo inorridita per chiedersi come ciò fosse possibile.
    Chiese una pistola per spararsi, ma quelli le risposero...

    In the navy
    Come on now, people, make a stand

    image

    « NUOOOOOOOOH!!! »

    Non ebbe il tempo di chiedersi che cosa ci faceva Popeye in mezzo a quel casino allucinante, perché lo speaker vestito da spaventapasseri, ma con una calzamaglia rosa (???) si buttò giù dal palco afferrato al volo in una manovra acrobatica da circo da un gruppo di uomini che distesero le braccia per fargli da trampolino. La creatura rimbalzò così atterrando sulle ginocchia e facendosi dieci metri buoni in scivolata mentre tutto intorno una coreografia di un centinaio di baffuti uomini che si disposero formando un'assurda composizione umana.
    E ovviamente non mancò il ritornello, e cioè...

    In the navy
    In the navy, in the navy
    Can't you see we need a hand


    image

    « NUOOOH!!! »


    Si ritrovò -non capì bene come- un tridente nello stomaco e venne quasi sollevata dalla pressione. I tizi invece di darle un attimo di tregua stavano continuando il resto della canzone, mentre nella testa di Evangeline andava velocemente formandosi tutta una serie incredibile di emicranie da guinness tanto da farle dubitare di essere ancora fra i vivi. Forse era morta... ed era all'inferno. Sì: probabilmente quello era un girone infernale e lo spaventapasseri laggiù era tipo il capoccia del posto, sì. D'altronde ci doveva essere un motivo per cui quel tipo ambientalista aveva era armato di tridente e non di -chessò?- un grosso battipanni...

    Più per istinto che per suo volere, avrebbe portato la mano libera dalla spada per afferrare l'arma alla base della sua testa, serrandola con forza e tirando verso l'esterno in modo che non si conficcasse ancora di più di quanto già non aveva fatto.
    Ma quelli là non la smettevano di cantare quella canzone.

    « VOLETE FARE SILENZIO, DANNAZIONE???
    Nella disperazione, avrebbe stretto con tutta la forza che aveva in corpo il tridente e caricato di energia la lama della Spada Nera, strattonando il primo con tutta la sua potenza muscolare per deviarlo sul lato anche a costo di farsi ancora più male qualora la sua forza non fosse stata sufficiente a tirarlo fuori dal ventre, dopodiché -sempre stringendo il tridente con la sinistra e la spada con la destra- avrebbe fatto partire un montante dal basso verso l'alto mirante a dividere l'avversario in due perfette metà per lungo, seguito da un secondo colpo di ritorno in diagonale dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra, capace potenzialmente di squartare chi aveva di fronte all'altezza del busto.

    L'energia caricata nella katana non solo incrementava all'inverosimile la potenza di taglio dei colpi, ma unita alla mera potenza offensiva di Evangeline, le permetteva di tirare giù quasi ogni barriera si frapponesse fra lei e l'avversario, salvo forse le più potenti.
    Doveva chiudere lo scontro, e doveva farlo in fretta.
    La ferita era pesante... molto pesante. Sarebbe morta di lì a poco se il duello si fosse protratto per molto tempo ancora. Anche se... alla fine da morta non avrebbe più sentito quell'orribile canzone, no?

    Beh, allora forse a ben pensarci in quel momento morire non era poi così male.



    ¬ Note tecniche

    SPOILER (click to view)

    Little Miss murder


    image image image


    Status fisico: Pesante squarcio al ventre
    Status psicologico: Cazzeggio mode-on
    Status energetico: 90%
    Consumi impiegati: Bassox0 Mediox1 Altox0 Criticox0
    Armi in gioco: Una "Spada Nera" (2/3)
    Tecniche in gioco: Nessuna
    Passive in uso: Against All Fate (resistenza al dolore) Link tuner (Capacità di forgiare un'arma a turno da usare per le tecniche) Little Miss Murder (power-up del 50% in forza e velocità, campi di forza ridotti di un livello).


    image


    ¬ Little Miss murder


    Una spada è un'arma bianca da taglio a doppio filo o meno, di peso inferiore ai dieci Kg, così definita nell'ambito delle tecniche di Evangeline purché di lunghezza non inferiore agli ottanta centimetri totali. Aver forgiato ed impugnare un'arma simile è la sola ed unica condizione richiesta per l'attivazione di questo basilare potere che consente di scagliare fendenti di energia accumulandola sul filo o sulla punta e poi rilasciandola con un colpo di spada portato a vuoto. L'onda energetica così rilasciata è estremamente compatta e tagliente, può infliggere danni notevoli anche con pochissima energia.
    Come variante della normale esecuzione -che prevede un fendente a vuoto- si può usare la Spada Nera anche per rivestire l'arma, potenziandola, e sferrare così attacchi fisici di gran lunga più dannosi del normale, potendo conseguentemente sfondare campi di forza di potenza pari o inferiore all'energia accumulata nell'arma.

    ~ Consumo Medio

    ¬ Against All Fate

    E' possibile assodare il detto secondo cui la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo semplicemente stando insieme ad Evangeline una mezza giornata. Se esiste un fato, il suo è quello di collezionare figure di cacca come se fossero figurine giacché ogni singola cosa che può andare molto male invariabilmente va ancora peggio delle peggiori previsioni. Evangeline è proprio uno di quei personaggi da telefilm che interpretano la parte dei cattivi, e che sono rivali dei protagonisti indiscussi e che pur tessendo piani ingegnosi e quasi perfetti sono destinati invariabilmente a soccombere sotto i colpi dei possessori di un regolare contratto da protagonista.
    Tuttavia nonostante le continue persecuzioni della stella nera comunemente definita "sfiga epocale", Evangeline dimostra un'enorme stamina e la capacità noncomune di affrontare, combattere e addirittura resistere al cosiddetto fato, dimostrando talvolta che una volontà incrollabile è superiore perfino al destino. Può ignorare il dolore di ferite anche estremamente gravi, continuando a lottare perfino con ossa spezzate, carni lacerate e tendini in pezzi, aiutata anche dalla particolare conformazione del suo sistema nervoso, affetto in tenera età da una tipologia particolare di malformazione congenita che dovrebbe ridurla alla paralisi totale, ma i cui danni sono stati ridotti grazie a cure molto avanzate, finché la patologia è stata addirittura usata in modo da incrementare le prestazioni belliche di Evangeline in battaglia, donandole una resistenza al dolore molto pronunciata poiché i nervi non trasmettono correttamente il senso del dolore al cervello. La spiegazione data all'innaturale resistenza di Evangeline, secondo cui lei è troppo stupida per accorgersi delle ferite, è invece priva di fondamenti (forse...).

    ~ Abilità Passiva
     
    Top
    .
  7. Rokudou Mukuro
     
    .

    User deleted


    ___Apocalypse, please___

    La vista del sangue poteva eguagliare quella di ogni donna succinta. Così liquido e plasmatico, disponibile ad inondare ogni orifizio, figlio dello stesso dolore... Poteva già sentire il principio di un’erezione, tuttavia cerco di moderare la sua adrenalina, o avrebbe compromesso i suoi tatticismi. Perché se al mondo tutto è predeterminato, se al mondo esiste davvero quel destino di cui si fan forza veggenti e preti dall’oratoria facile... Lui sarebbe stato il suo.
    Sarebbe stato la sua strada, a patto di seguire le direttive che egli stesso si era imposto. Tra queste, figurava anche il non lasciar filtrare la sua vera essenza dinanzi gli occhi di nessuno. Solo combattere.
    Solo combattere. Alla gente tanto basta, la gente tanto vuole. Tanto avrebbe dato.
    Strinse la palpebra sinistra. Nonostante l’incubo scagliato, la verginella -?- resisteva. Coriacea. Fastidiosa.
    Aveva stretto con forza il suo tridente. Odiosa. Disgustosa. Via quelle mani inferiori, sporche di polvere, sudore, grasso e chissà cos’altro dalla sua raffinata arma. Dopo avrebbe passato ore solo per sciacquarvi via quella lordura. Che rigetto.
    Lasciò ogni suo pensiero dietro la sua maschera di quiete. Essere attori è una dote innata. Evidentemente, lui l’aveva avuta in una delle sue vite passate.
    Evitò di parlare. È sempre sconsigliato, quando l’avversario è stretto in un inganno mentale. Rivela troppo. Si limitò a mostrare un minimo d’indifferenza, constatando comunque che, a quanto pareva dalla fobia della ragazzina, stava bene in frac. Una minima soddisfazione.
    Vide l’arma della poppante crescere, muoversi. Battere curiosi colpi di vita. Non ci volle molto a capire che la situazione stava volgendo al peggio. Lui lasciò la sua, ora come ora era solo un punto debole in più.
    Reagì rapidamente, ricreando quel velo etereo di pura materia trasparente frutto del suo occhio, mentre proprio su di esso ritornava un quattro in variopinte tinte sanguigne. Questa volta non resse, non fu abbastanza. Rallentò il colpo, ed anche di parecchio, tuttavia la lama lo raggiunse mentre cercava di spostarsi all’indietro.
    Sentì la sua pelle spalancarsi al passaggio del ferro. A dir poco sgradevole. Sentiva la sua ferita bruciare, a contatto con l’aria, ed il suo plasma cercare la fuga come un antico prigioniero. Il primo colpo andò a segno, quindi su di lui s’andò a formare un segno verticale all’altezza del petto. Tuttavia il tridente permetteva movimenti agili da una discreta distanza, quindi non si trovava così vicino da permettere alla seconda offensiva d’andare oltre il semplice sfiorarlo. L’aria tagliata, le sue vibrazioni, conducevano brividi. Apoteosi.
    Strinse con la sinistra il suo addome, mentre il “quattro” lasciava il passo al simbolo dell’uno. Il reame dell’inferno. La mente che crea, senza avvicinarsi al divino.
    Ora quella ragazzina diventava un po’ più di un semplice fastidio. Gli aveva provocato dolore. Gli aveva rovinato l’abbigliamento. Aveva toccato il suo tridente. Ciò era male, ed avrebbe pagato.
    Mentre l’illusione mentale ancora avrebbe proseguito la sua azione “disturbatrice”, il Decimo decise di sovrapporle una seconda stesura. Una di quelle da cui non si sarebbe liberata facilmente.
    Avrebbe visto il corpo del suo avversario mutare. Crescere all’improvviso, in dimensioni al limite dell’umano. I suoi vestiti lacerati dallo spessore dei suoi muscoli che s’andavano potenziando, mentre la sua epidermide volgeva a tinte sul verde scuro. La pelle s’andava ricoprendo di squame sparse, ed il suo volto divenne quello di un rettile. Zanne dorate ne solcavano la dentatura, mentre artigli corvini grandi più di una normale falange umana orpellavano le sue mani palmate. Ora, era grande più o meno quattro volte più di prima. Nulla, in lui, ricordava qualcosa di umano. Batté le zampe sul petto nudo ormai non più ferito con due pugni in sincrono, mentre le sue iridi giallognole fissarono la piccola ragazzina. Si, ora era davvero piccola.
    La differenza più curiosa di questa visione era che questa volta l’avrebbero vista tutti. Se prima il pubblico avrebbe preso per folle la sua vittima prediletta, questa volta anche lui sarebbe stato preso tranquillamente per il culo, e la cosa lo soddisfaceva.
    Nel mentre, lui si scostò rapidamente, nascosto dietro un’invisibilità che faceva da contorno a questa illusione. Si spostò seguendo una traiettoria circolare intorno la sua avversaria, ad una distanza di circa due metri. Ora doveva essere alla sua sinistra, il lato privo della presenza dell’arma.
    Vittima di due illusioni contemporaneamente, avrebbe davvero voluto vedere come se la sarebbe cavata.
    Vittima di un inganno. In questo, almeno, non era diversa da nessun altro.
    Sorrise.



    CITAZIONE

    Status »» Lacerazione di media entità all'altezza dell'addome.
    Energie »» 55%

    Tecniche »»
    Dilemma Della Perfezione

    (Alto)

    P r i m o
    V e l o
    I l l u s o r i o

    La mente del Decimo è priva di limiti e trascende lo spazio, lasciando scorrere la sua immaginazione nell'ambiente che lo circonda. Attraverso ciò i presenti si ritroveranno coinvolti in quella che rozzamente è denominata in modo riduttivo semplicemente Illusione, una trasposizione tridimensionale di immagini, suoni e sensazioni fittizi abili ad agire nel piano reale in modo da ingannare gli spettatori. Benché questi ne siano persuasi, non potranno subire alcun danno dalle suddette visioni, le quali potranno agire in un raggio di venti metri a trecentosessanta gradi in modo da disegnare una scena irreale per chiunque ne resti coinvolto.
    Basso // 2 Turni
    (Pagando un ulteriore consumo basso al termine della durata della tecnica essa verrà rinnovata, ovvero l'illusione verrà perseguita senza interruzioni.)


     
    Top
    .
  8. Kururu
     
    .

    User deleted


    image

    « Bah. Fatica sprecata. »

    Si era rigenerato. Bene, adesso il fatto che quel tipo non possedeva un'aura iniziava ad essere preoccupante. Le era già capitato di avere a che fare con creature praticamente invulnerabili, dotate di particolari organi rigenerativi capaci di rigenerarle, mantenendole in vita anche a fronte di danni pesantissimi finché non venivano distrutti. Quel coso era... un rettile! Uno schifoso rettile al pari di una lucertola del cavolo, e i rettili si rigenerano.
    Roteò il tridente che le era rimasto in mano -lasciato probabilmente perché in quella forma il suo avversario non era in grado di brandirlo-, passeggiando a lato studiando l'aspetto grottesco della creatura. Beh, probabilmente un pugno di quel tipo poteva fare davvero male, doveva stare attenta, rimanere concentrata e...

    Young man!!!
    there's no need to feel down.
    I said

    Young man!!!
    Pick yourself off the ground.
    I said

    Young man!!!
    'cause you're in a new town
    There's no need to be unhappy.



    Venne assalita da un brivido come se qualcuno stesse grattando le unghie su di una lavagna di fronte ad un potente amplificatore per farle dispetto, chiuse gli occhi d'istinto accorgendosi che quella distrazione poteva costarle cara.
    Concentrazione. Concentrazione. Doveva ignorarli, non poteva assolutamente distrarsi altrimenti quel coso l'avrebbe attaccata e...


    It's fun to stay at the y-m-c-a.
    It's fun to stay at the y-m-c-a.

    They have everything for you men to enjoy,
    You can hang out with all the boys ...



    « MACCIVOLETE STARE ZITTI, MANICA DI FROCI DI MERDA!! »
    Si voltò con più disperazione in viso che rabbia, dando sconsideratamente le spalle all'avversario per dedicare a quel gaio balletto quella che voleva essere una minaccia e che invece risultò al massimo una sorta di disperata richiesta. Esasperata, buttò fuori un tono che si adattava di più ad una supplica che ad una minaccia.
    « S-s... se non la smettete vengo lì e... e... e... VI AMMAZZO!!! »
    Non era vero. Semplicemente non avrebbe mai avuto le forze psicologiche per avvicinarsi a quel capannello di baffuti uomini in calzamaglia con gli strass.

    Young man!!!
    are you listening to me?
    I said
    Young man!!!
    what do you want to be?
    I said
    Young man!!!
    you can make real your dreams.
    But you got to know this one thing!


    image

    « Oddio, ma qualcuno li faccia smettere per favore!! Voglio morire... »

    Doveva usare "quell'arma", doveva usarla perché altrimenti non ci avrebbe capito niente in tutto quel casino. Doveva farlo se voleva trovare il punto da colpire -se mai ce n'era uno-, ma non l'avrebbe mai estratta davanti a quel branco di checche danzanti, sarebbe già stata restia a farlo davanti al pubblico e figuriamoci davanti a QUEL pubblico!!
    Alla fine decise che se anche quel coso si sarebbe rigenerato all'infinito... non le importava niente.
    L'avrebbe fatto in pezzi tanto piccoli che nemmeno se scendeva un Dio personificato si sarebbe rimesso insieme!!

    La katana si illuminò di energia nera e sembrò ingrandirsi a formare una figura molto più grande. La lama si allungò guadagnando spessore e ampiezza, il taglio guadagnò denti simili ad uncini adatti a strappare e slabbrare le ferite, massimizzando il danno inflitto su superfici estese. L'arma aveva adesso una dimensione quasi doppia rispetto a prima, ed il suo peso doveva essere almeno triplicato.
    Una "Boia Nera", cioè una spada pesante, l'arma con il maggiore potenziale distruttivo fra tutte quelle che Evangeline sa forgiare.

    Lanciò il tridente come se fosse un giavellotto puntando al cranio della creatura, con tutta la notevole forza che aveva in corpo. Poi ignorando il dolore e l'arco di sangue che lasciava alle sue spalle si slanciò in avanti balzando sul ventre dell'essere e sferrando un fendente che poteva sfondare la roccia per quanto era pesante. Non si sarebbe limitata a sfondare la sua cassa toracica, l'avrebbe anche buttato a terra di schiena, continuando a colpirlo a ripetizione.
    Magari se era fortunata il rumore di carne squartata ed ossa spezzate coprivano il suono di quella dannata canzone...




    ¬ Note tecniche

    SPOILER (click to view)

    Little Miss murder


    image image image


    Status fisico: Pesante squarcio al ventre, grosso sanguinamento, di questo passo morirà dissanguata in poco tempo.
    Status psicologico: Furiosa
    Status energetico: 90%
    Consumi impiegati: Bassox0 Mediox1 Altox0 Criticox0
    Armi in gioco: Una "Boia Nera" (1/3)
    Tecniche in gioco: Nessuna
    Passive in uso: Against All Fate (resistenza al dolore) Link tuner (Capacità di forgiare un'arma a turno da usare per le tecniche) Little Miss Murder (power-up del 50% in forza e velocità, campi di forza ridotti di un livello).
     
    Top
    .
  9. Rokudou Mukuro
     
    .

    User deleted


    Restare nel buio mentre ti torturo non mi basta più
    Voglio il tuo cuore nero

    La sorte è puttana, e muove i fili come preferisce. Sceglie chi lasciarvi imbrigliato e chi deve avere il ruolo di burattinaio. Spiacente, ragazzina, questo non è stato il tuo giro fortunato.
    Si era ritrovato a sorridere, nella sua irritazione, a quella sottospecie di paura. Si era ritrovato a nascondere l’astio dietro un velo di certezza. Si era ritrovato a giocare le sue carte migliori. Lo scontro poteva terminarsi, continuare non aveva più senso. Era sempre stato un uomo sbrigativo, pratico, e ci teneva che anche le situazioni in cui si trovava a passare lo fossero. Ogni combattimento è solo un lasciapassare, no? Quindi giochiamoci i nostri assi e lasciamo perdere il resto, perché cercare l’infinito è roba buona per chi crede. Noi, semplicemente, viviamo.
    Dal suo angolo, la scrutava. Osservava con gusto il sangue versarsi, e la lama crescere, ancora. Chissà cos’avrebbe potuto fare al suo tridente, se l’avesse avuta dalla sua parte. Sarebbe stato interessante, oltre che utile. Mentre continuava a stringere quel sorriso rosso sul suo petto con una mano, portò l’altra alle labbra, stringendole con l’indice ed il medio. Ci stava pensando. Forse sarebbe stato quello il suo destino.
    Ed il destino, si sa, quando non ci arriva da solo, ha solo bisogno di una piccola spinta.
    La vide lanciarsi all’attacco, e quello sarebbe stato il momento più favorevole. Mentre la bestia dalle sembianze di rettile si sarebbe lasciata attraversare come fanno i gas, lasciando vapore verde scuro al passaggio della ragazza, lui avrebbe attaccato.
    Tese la mano destra e caricò il colpo. Una bordata d’energia psionica dalle sembianze sferiche e dal diametro di poco inferiori al metro l’avrebbe travolta alla schiena, esattamente al termine del suo attacco, aggravandone indubbiamente le ferite e scagliandola via, lontano. Probabilmente l’avrebbe pressata sulle mura delimitanti l’arena, o magari, se fosse stata fortunata, ne sarebbe uscita prima. In ogni caso le sue ferite si sarebbero aggravate, oltre la presenza di nuove, come lividi e robaccia del genere. Quel che avrebbe meritato, indubbiamente. E quel che piaceva a lui, in ogni caso.
    Ad attacco ultimato, quell’ammasso gassoso che stava diventando la sua copia avrebbe riassunto le sue sembianze, ritornando esattamente com’era in precedenza. Ogni scaglia tornò brandello di pelle, ogni zanna riprese il suo posto nella normale dentatura del Patrino, ogni vestito ricomparve tra quei nugoli chiaroscuri, e con loro il suo immancabile sorriso arcigno. Per il sommo piacere del pubblico ammutolito. Poi avrebbe sostato in silenzio, rilassato come l’originale, pur separati da una discreta distanza.
    Se il colpo fosse andato a vuoto... Insomma, pazienza ed adattabilità. Fondamentalmente, non sarebbe cambiato nulla. La ragazza avrebbe continuato a colpire il fumo di ogni ferita del Decimo, sprecando energie e prendendo un diretto per il mondo dove non c’è luce, vista la sua ferita e la quantità copiosa di sangue che continuava a perdere. Senza pensare che la sua vera preda era così vicina a lei, eppure così lontana...
    Allo stato attuale dei fatti, il Decimo non sarebbe sembrato tanto diverso da una qualsiasi divinità. Mutaforma, capace di invisibili attacchi provenienti da ogni dove, fisicamente intangibile eppure più tremendo del fragore dei terremoti. Esattamente l’idea che voleva dare.
    Quale popolano non avrebbe voluto avere come alfiere una divinità?


    CITAZIONE

    Status »» Lacerazione di media entità all'altezza dell'addome.
    Energie »» 35%

    Tecniche »»
    R e s p i r o
    D i U n
    P r o i e t t i l e

    L'energia psionica si manifesta sul piano della realtà, disponendosi nel palmo del caster, concentrata. Essa viene così liberata sotto forma di globo invisibile, che parte muovendosi in direzione retta con violenza variabile in base al desiderio del Decimo. Con la potenza variano le dimensioni, che oscillano dai semplici trenta centimetri di diametro ai due metri.
    Variabile // 1 Turno
    (Alto)


     
    Top
    .
  10. Kururu
     
    .

    User deleted


    Più o meno nello stesso istante in cui attraversò l'enorme creatura, quella stupida musica terminò di botto lasciando al suo posto il fragore della folla che al suo confronto pareva poco più di un brusio di sottofondo. Evangeline atterrò flettendo le ginocchia e voltandosi senza capire, percependo istintivamente il lato marcatamente innaturale di quella situazione e comprendendo subito che qualcosa non andava. Nel recuperare freneticamente la sua lucidità come se stesse cercando di riacchiappare una corda sfuggita al controllo in un mare in tempesta, si rese conto che l'esercito di ballerini baffuti in abiti aderenti dalle "gayie apparenze" erano spariti, che lo speaker mascherato da spaventapasseri era tornato al suo posto e che non c'era traccia anche di Popeye.
    Subito dopo realizzò che non era normale attraversare una creatura come se fosse nebbia, fece (una volta tanto!) due più due uguale quattro e reagì con una prontezza di riflessi noncomune, vincendo ogni imbarazzo ed aprendo il palmo della mano libera e chiamando a se l'unico oggetto che poteva far chiarezza in quel casino.

    « BLACK WHIP!!! »
    La sua percezione naturale delle energie spirituali esplose in un vortice di auree luminose, il resto fu puro istinto. Prima di rendersi razionalmente conto di ciò che la circondava, ci fu un'esplosione e si ritrovò proiettata a terra da un'onda d'urto inaspettata.
    Colpì terra, ruzzolando malamente. Gemette più per il dolore della ferita che per i lividi. Quando ritrasse la mano che aveva portato istintivamente al fianco la ritrasse che era praticamente rossa. Quanto sangue... non credeva nemmeno possibile che fosse tutto suo. Maledì la sua stupidità e tutte le remore che si era fatta ad estrarre fin da subito "quell'arma". La Frusta Nera rafforzava il suo sesto senso, e non aveva ancora trovato alcuna tecnica sviante in grado di confonderla, per quanto si fosse trovata spesso ad affrontarne di potenti. All'ultimo, grazie ad essa aveva bypassato la selva di illusioni che proteggeva il suo avversario riuscendo così a individuare la sfera di energia che altrimenti l'avrebbe colpita da un angolo morto e uccisa. Di riflesso aveva colpito alla cieca con la spada opponendo le proprie energie a quelle del rivale, neutralizzandone sebbene venendo investita dall'impatto. I danni, comunque, erano di minore entità: sarebbe sopravvissuta.
    Lo stesso non si poteva dire per lo stronzo che le aveva fatto fare la figura della cretina.

    image

    « Io... »
    Si rialzò, scura in volto, ergendosi sulle sue gambe sebbene chiaramente provata dalla ferita.
    Era stranamente calma. Calma e lucida... e incazzata nera.
    Odiava sentirsi umiliata e presa in giro.
    « ... Adesso vengo lì e ti apro come una scatoletta di tonno. »

    Non scherzava. E non era nemmeno un'immagine figurata così fuori dal mondo. Fino a quel momento quel tipo aveva reagito ripetutamente agli attacchi diretti con campi di forza, segno che erano la sua principale difesa quando non poteva celarsi dietro un velo di illusioni. Ma si dava il caso che Evangeline fosse eccezionalmente brava nello scardinare simili difese. Basta un talento per individuare i punti dove scorrono le energie, mirando con precisione dove esse vanno a formare le maglie del campo di forza... un po' di forza bruta...

    ... e ovviamente uno spadone a due mani.

    Un passo in avanti, poi lo scatto, l'espressione fin troppo seria di chi vuol chiudere in fretta la questione; finirà in due scambi, non solo perché sapeva di non poter reggere molto di più, ma anche perché era sfibrata e devastata nell'animo da quella stupida, stupida, stupida, stupidissima canzone e da quel branco di checche isteriche che si erano messe a ballarla davanti ai suoi occhi.
    Mentre colpiva a ripetizione con un trio di fendenti al busto impugnando la spada nella destra mentre con la sinistra stringeva la frusta, giurò con tutta se stessa che se quello spettacolo le avrebbe bloccato la crescita sarebbe tornata a cercare quel tizio per spellarlo vivo.




    ¬ Note tecniche

    SPOILER (click to view)

    Little Miss murder


    image image image


    Status fisico: Pesante squarcio al ventre; debilitazione fisica dovuta alla perdita di sangue; lievi lividi diffusi dovuti all'impatto con il terreno.
    Status psicologico: Incazzata come una faina
    Status energetico: 60%
    Consumi impiegati: Bassox0 Mediox2 Altox1 Criticox0
    Armi in gioco: Una "Boia Nera" (2/3) ed una "Frusta Nera" (1/3)
    Tecniche in gioco: Attivata l'abilità della Frusta Nera
    Passive in uso: Against All Fate (resistenza al dolore) Link tuner (Capacità di forgiare un'arma a turno da usare per le tecniche) Little Miss Murder (power-up del 50% in forza e velocità, campi di forza ridotti di un livello) Sixth Sense (auspex passivo a venti metri)


    image


    ¬ Sixth Sense


    Ci sono molti modi per definire le capacità di percezione dell'aura, il termine più comune e universale che si usa per farvi riferimento è "auspex", il quale definisce le percezioni extrasensoriali quando si affinano in un vero e proprio sesto senso. Evangeline non è mai stata eccezionale in questo campo, ma può fare di necessità virtù se la situazione lo richiede, sebbene nei casi disperati (quando sono VERAMENTE disperati...) di solito preferisce ricorrere alla Frusta, la quale affina e potenzia il suo auspex. Ha comunque la capacità di individuare istintivamente le auree energetiche e spirituali a corto raggio (venti metri).

    ~ Abilità Passiva

    ¬ Frusta Nera

    Odiatissima arma affatto gradita dalla sua proprietaria, la quale vi ricorre solo in casi estremi, possibilmente quando non vista. Di solito se Eva sfodera la Frusta Nera, l'avversario non ne esce vivo per raccontare l'evento. Verrebbe da pensare che si tratta di un oggetto supremo, un'arma segrete di cui la biondina non vuole si sappia in giro. In realtà è un banale catalizzatore sensoriale che incrementa ed affina il suo auspex, raddoppiandone la gittata e rendendolo immune a qualsiasi tecnica che miri a sviarlo o corromperlo, tutto sommato niente di eccezionale. Il problema è che la vecchia "divisa da lavoro" era interamente nera e lucida, ed una bella ragazza vestita di nero con in mano una frusta di solito non evoca ricordi esattamente marziali in chi la vede, di qui l'imbarazzo della ragazza nell'utilizzare questo oggetto tuttavia malauguratamente indispensabile in talune situazioni, cioè quando si ha a che fare con abili illusionisti.

    ~ Consumo Medio

    ¬ La Desolazione Nera

    Ogni arma che Evangeline può forgiare è un ottimo conduttore di energia, la quale può essere immessa al suo interno ed essere usata per potenziare l'arma stessa, i cui colpi divengono pertanto più incisivi, con la possibilità di creare esplosioni all'impatto. Così facendo è anche possibile distruggere altri aggregati di energia semplicemente mettendoli a contatto con l'arma così potenziata e scaricandovi il suo potenziale accumulato. Ciò è tuttavia possibile solo se all'interno dell'arma scorre una quantità di energia pari a quella presente nell'aggregato di energia che si vuole eliminare, altrimenti il solo effetto che si ottiene è quello di indebolire il bersaglio, senza dissiparlo del tutto.

    ~ Consumo Alto
     
    Top
    .
  11. Rokudou Mukuro
     
    .

    User deleted


    Danzi mai col Diavolo
    nel pallido plenilunio?



    «Kufufufufu.»
    Sempre più curioso. All’improvviso la ragazzina aveva dribblato il suo attacco e lo fissava come si fa con un uomo nudo trovato nel proprio pacco regalo il giorno di Natale. Non ci voleva molto a comprenderlo, ma pare che finalmente ci fosse arrivata. Certo, chiuso un portone, se ne sarebbe aperto un altro. Quando sai che tutto ciò che ti circonda può essere un’illusione, non sai più di chi puoi fidarti. Chi potrebbe colpirti alle spalle. Avrebbe potuto tranquillamente continuare a giocare su questa filosofia, ma non ne aveva la minima voglia. Riservava questo giochetto per le bestie più divertenti, e la poppante la stava annoiando. Il giocattolo dava troppo fastidio, il giocattolo cammina troppo ed è troppo stupido. Il giocattolo è solo forte, ed ad esser forti siamo bravi tutti.
    Avrebbe pensato a come sfruttarla con l’avanzare del tempo. Ora doveva preoccuparsi solo a ricevere la botta – perché lo sapeva, che l’avrebbe ricevuta. Non era così sciocco. Da quel che aveva compreso, la ragazzina poteva solo destreggiarsi in attacchi diretti. Da quel suo punto di vista, la sua difesa era rudimentale, e se reggeva appena in situazioni standard, in questi casi sarebbe crollata facilmente.
    Odiava crearsi problemi, ma era conscio della realtà dei fatti. Sentiva sulla sua pelle il peso dell’inevitabile. Tanto valeva accettarlo.
    In fondo, c’è gente a cui il dolore piace. Il rosso del sangue. Le lacrime di sofferenza. Gli bastava immaginarsi come spettatore.
    Strinse il nodo della sua cravatta e la attese.
    Si muoveva come una fiera, dovette ammetterlo. La squadrò con sufficienza. Aveva capito tutto di lei, questo bastava per annoiarlo. Quando furono abbastanza vicini, portò il suo peso all’indietro.
    Quando il colpo stava partendo, si limitò a realizzare una nuova schermatura. Non aveva molta scelta. Non poteva far molto, finché i suoi poteri non si fossero risvegliati del tutto dal passaggio interdimensionale.
    Quando la barriera esplose, si spinse all’indietro, aiutato dalla carica del colpo stesso. Un aiuto inaspettato.
    Una vecchia sensazione, quella di un petto che si apre in due a contatto con l’acciaio.
    Avrebbe voluto dire che il danno subito sarebbe stato leggero, tuttavia non fu così. I colpi non lo colpirono come probabilmente la ragazza avrebbe voluto, ma questo non significa che non avrebbero fatto il loro dovere. La perdita di sangue ora era copiosa. L’ematoma bruciava come un’ustione. Odiava l’aria che lo toccava. Odiava i suoi recettori del dolore. Odiava quel suolo che ora gli sosteneva le spalle.
    Cadde rovinosamente, schiena al terreno, con i piedi verso la poppante, a non più di tre metri da lei. Lo slancio era stato elevato, la spinta forte come il danno subito.
    Non riusciva a smettere di sorridere. La paura di chi sa di non morire.
    «Ben fatto, signorina. Quando si impegna, vede che sa fare anche qualcosa di buono?»
    Le sue illusioni scomparvero. Tutto lasciava prevedere la fine dello scontro. D’altronde, la sua ferita aveva la stessa entità che poteva possedere quella della ragazza stessa, con l’aggiunta di una seconda precedente lacerazione sul suo addome. Controbilanciava la perdita di sangue della pulce, con la differenza che i suoi quantitativi d’energia rasentavano il minimo. Non poteva permettersi di continuare.
    «Kufufufufu. Ha vinto, signorina. Mi...»
    Mentre parlava, in silenzio, accadde altro.
    Lontano, alle spalle di quell’ingombro umano e di ferraglia, non visto, il suo tridente si sarebbe alzato in volo, a pochi centimetri dal suolo. Silenzioso come un felino in caccia. Sarebbe scattato all’attacco come può fare solo un proiettile appena sparato dal suo fucile, diretto alla schiena della sua vittima, esattamente dall’altra parte del punto colpito in precedenza. L’avrebbe trapassata, prima ancora che lui potesse finire di parlare. Prima che a fatica sussurrasse Mi arrendo.

    CITAZIONE

    Status »» Lacerazione di media entità all'altezza dell'addome, sommata ad un altra di entità critica.
    Energie »» 10%

    Tecniche »»
    Dilemma Della Perfezione

    (Alto)

    T e l e c i n e s i
    La mente supera i limiti spaziali giungendo a tangere l'esterno, la materia. Il pensiero, come un'invisibile mano, acquisirà la capacità di modificare il reale spostando oggetti come meglio il Decimo potrà volerlo, con potenza variabile in base al consumo utilizzato. Essa non agirà direttamente sugli esseri viventi, ma può far leva sull'aria circondante.
    Variabile // 1 Turno
    (Basso, agendo semplicemente sul tridente)


     
    Top
    .
  12. Kururu
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE

    «Kufufufufu. Ha vinto, signorina. Mi...»


    Tsk. Ce ne aveva messo... Ancora un po', e a crollare sarebbe stata lei.
    L'infrangersi della spada sul campo di forza -il terzo!- le aveva dato una sensazione di sconforto. Tre colpi, tre impatti, tre affondi deviati da uno scudo, abbastanza da chiedersi se mai sarebbe finita. Un tempo era abituata ed anzi rassegnata a vedere i suoi avversari nascondersi dietro quelle piccole fortezze di energia, ma erano altri nemici, altre situazioni ed altre arene, ma sopratutto... altre realtà. Quando attingi ad energie che non sono le tue, quando l'unico limite al potere di cui puoi disporre è la sopportazione delle tue membra, allora cose come la spossatezza per aver sprecato energia non hanno senso. Ma in quell'Arena e su quello strano piano dimensionale dove l'energia degli dei non raggiunge i paladini era diverso, tanto per lei quanto per i suoi avversari, non riusciva a credere di trovarsi di fronte un avversario in grado di impiegare così tanto spirito, lei a questo punto sarebbe già crollata a terra sfinita e invece lui era lì, in piedi, tranquillo nonostante le ferite subite.

    Dannazione.
    Perché ci hai messo così tanto tempo ad andare giù?

    Adesso... finalmente... era finita.
    Richiamò la spada che si dissolse in un lampo nero pece, svanendo nel nulla come se non fosse mai esistita, al suo posto una coppia di scariche di energia danzanti e nulla più. Sorrise beffarda premendo con entrambe le mani sulla ferita che in tutta risposta buttò fuori ancora sangue, così tanto... ma un corpo umano ne contiene così tanto? Pensare che una volta le avevano detto che lei non reggeva l'alcool perché essendo bassa aveva poco sangue in circolo.

    T z o c k

    « ...? »

    Aveva sentito premere qualcosa sui reni.
    Si riversò appena in avanti col busto e un rivolo di sangue le scese dalle labbra.

    image

    « Cos? »
    Ah... Qualcosa...?
    Strappò l'oggetto che era le penetrato nella carne. Era stato lanciato con poca forza, ma colpendo in quel punto l'avrebbe forse trapassata da parte a parte. Nell'attimo in cui aveva sentito l'abito stracciato e la carne violata aveva corazzato il suo corpo, sebbene non avesse individuato il punto esatto. Senza un gemito, strappò la cosa con un gesto rabbioso. Il tridente... pensava di aver fatto un fuoricampo. Che ci faceva lì?
    Vomitò sangue.

    « Tu... »
    Muoio? Io? Sto morendo?
    Figlio di puttana. Mi hai ammazzata.
    « V... va... vai a... »

    image

    « VAI ALL'INFERNO!!! »

    Nella mano libera, materializzò una spada ad una mano, ed al contempo erse il busto con uno sforzo di volontà immane prima che la forza d'inerzia la gettasse a terra, fece partire un fendente con tutta l'energia residua che le rimaneva, tutta l'immane aura spirituale a cui può attingere un individuo.
    L'avrebbe diviso in due alla base del collo. Letteralmente. Il fendente era ampio e potente, tagliente come la lama di un rasoio. Avrebbe sentito un clunck secco di ossa tranciate, poi il rumore come quello di una palla che rimbalza a terra. Lo sapeva perché non era la prima volta che decapitava un uomo. Anche l'altra volta... era stato perché l'avevano quasi ammazzata.
    Occhio per occhio...

    Crollò a terra mentre anche la spada si dissolveva e lei stringeva spasmodicamente il tridente che le aveva inferto quell'ultima ferita.




    ¬ Note tecniche

    SPOILER (click to view)

    Little Miss murder


    image image image


    Status fisico: Pesante squarcio al ventre; lievi lividi diffusi dovuti all'impatto con il terreno; squarcio sulla schiena ridotto da un incremento del 50% della resistenza; stato comatoso dovuto allo shock di un impiego massiccio di energie spirituali in condizioni fisiche non ottimali.
    Status psicologico: -
    Status energetico: 10%
    Consumi impiegati: Bassox0 Mediox3 Altox1 Criticox1
    Armi in gioco: -
    Tecniche in gioco: -
    Passive in uso: Against All Fate (resistenza al dolore) Link tuner (Capacità di forgiare un'arma a turno da usare per le tecniche) Little Miss Murder (power-up del 50% in forza e velocità, campi di forza ridotti di un livello) Sixth Sense (auspex passivo a venti metri)


    image


    ¬ Volontà Nera

    L'emissione di energia è un buon metodo per corazzare il proprio corpo ed attutire i danni. Creare una patina di energia che ricopra il corpo, però, è un'impresa difficile, e richiede molta energia, tempo e concentrazione per essere attuata, e purtroppo la ragazza di solto non dispone né dell'una né delle altre. Per queste ragioni Evangeline non ha mai nemmeno provato a sviluppare campi di forza degni di questo nome, da sempre come ultima carta difensiva preferisce usare la propria energia per aumentare la resistenza del proprio corpo agli urti e ai danni energetici, facendo leva sulla propria volontà per resistervi.
    Questa tecnica permette di aumentare la resistenza del proprio corpo di una percentuale variabile in base al consumo, riducendo l'entità del danno subito senza però mai azzerarlo del tutto. Un consumo basso permette un power-up del 25%, un consumo medio un power-up del 50%, un consumo Alto un power-up del 75% mentre un critico un power-up del 100%. Questa è un'eccezione rispetto alla passiva Link Tuner secondo cui Evangeline ha bisogno delle sue armi per castare tecniche.

    ~ Consumo Medio

    ¬ La Spada Nera

    Una spada è un'arma bianca da taglio a doppio filo o meno, di peso inferiore ai dieci Kg, così definita nell'ambito delle tecniche di Evangeline purché di lunghezza non inferiore agli ottanta centimetri totali. Aver forgiato ed impugnare un'arma simile è la sola ed unica condizione richiesta per l'attivazione di questo basilare potere che consente di scagliare fendenti di energia accumulandola sul filo o sulla punta e poi rilasciandola con un colpo di spada portato a vuoto. L'onda energetica così rilasciata è estremamente compatta e tagliente, può infliggere danni notevoli anche con pochissima energia.
    Come variante della normale esecuzione -che prevede un fendente a vuoto- si può usare la Spada Nera anche per rivestire l'arma, potenziandola, e sferrare così attacchi fisici di gran lunga più dannosi del normale, potendo conseguentemente sfondare campi di forza di potenza pari o inferiore all'energia accumulata nell'arma. Consumo variabile da basso a critico.

    ~ Consumo Critico


    Edited by Kururu - 15/9/2009, 13:36
     
    Top
    .
  13. Rokudou Mukuro
     
    .

    User deleted


    my only friend
    the end

    -?-


    Il suo attacco era andato a segno.
    La sua energia era al minimo.
    Si odiò per questo. Non poteva godersi il rutilante spettacolo di una pioggia di sangue che cadeva molto prima del cielo. Tutto quello, da un corpo così piccolo... Come si poteva non ritenere tutto ciò affascinante?
    Le sue urla... Erano loro a lasciarlo cosciente ed immobile. Gli piacevano. C’era in esse tutta l’anima di chi prova emozioni così forti da non potersi limitare ad esprimerle controllandosi, costretta a gridare al mondo per farle sentire forte. Aveva sempre saputo che le emozioni cercano fuga dal corpo che le genera in ogni modo, come prigionieri in gabbia: lacrime, urla, atti. Amava quando questa sua tesi trovava ragion d’essere.
    Ed in quel miscuglio di rabbia, paura e dolore, ora che sentiva che quella sua battaglia aveva avuto un senso, sentiva indolenzirsi ogni muscolo. Il raziocinio vacillare. La vista crollare dietro una messa a fuoco sempre peggiore. Ora la ragazza era quasi una macchina informe che si appoggiava su altre macchie, in un acquerello rosso che sapeva tanto di “parola fine”.
    Ciò non era buono.
    Ma quelle urla... Dio, quanto gli piacevano. Lo riscaldavano. Gi davano voglia di buttarsi ancora in gioco, ancora per poco. Anche se sarebbe stato troppo, o troppo tardi.
    E quel lampo di luce. Non ci volle un genio a capire cosa stesse accadendo, non ci vuole un mostro a fiutare l’odore della fine.
    Ormai si parlava solo di lui contro il suo corpo. Lui contro la sua mente.
    Probabilmente non fu nessuna forza razionale a muoverlo. Nessuna forza cosciente. Solo istinto di sopravvivenza. Solo istinto.
    Si limitò ad aprire la sua mano sinistra, mentre i suoi occhi si chiudevano.
    Scagliò un colpo a base d’energia, esattamente come in precedenza, solo molto più debole, con il palmo rivolto inclinato in direzione del suolo.
    Fu la fisica a fare il resto.
    Per l’attrito e la vicinanza, il corpo venne sospinto subito per il suo peso nella direzione opposta. Non sarebbe stato abbastanza, ma sarebbe stato sufficiente.
    E mentre quel fendente lo colpì, lui si stava ancora spostando. Lo colpì dove non sarebbe stato mortale, tranciandogli un arto. Voleva riderne. Avrebbe sentito distintamente la carne aprirsi cellula per cellula, i legamenti disintegrarsi all’altezza della spalla, le ossa cedere. I suoi noicettori sarebbero impazziti. Se non avesse chiuso gli occhi, ormai privo di sensi, forse dal momento stesso in cui aveva lasciato andare l’ultimo colpo. Pure minuzie, perché un giorno quella ragazzina avrebbe scoperto che lui non aveva mai rischiato davvero di morire.
    E in quella pozza di sangue, sorrideva.

    CITAZIONE

    Status »» Lacerazione di media entità all'altezza dell'addome, sommata ad un altra di entità critica. Arto superiore sinistro perduto. Privo di sensi.
    Energie »» 5%

    Tecniche »»
    Respiro Di Un Proiettile

    (Basso)


     
    Top
    .
  14. Andre_03
     
    .

    User deleted


    Aveva assistito allo scontro standosene semplicemente seduto e zitto, in mezzo agli spalti.
    Non aveva rivolto la parola a nessuno, com'era nel suo stile, né si era lasciato sfuggire alcun commento su quanto stava vedendo. Di spadaccini ne aveva visti a decine, là sotto; qualche illusionista in più invece lo avrebbe divertito maggiormente. Se solo quei fragili creatori di spettacolo non fossero stati così...deboli nella carne quanto forti erano nello spirito...
    Ah, quanti ne avrebbe potuti contare.
    E seppellire, ovviamente.

    Clap-clap-clap-clap

    Applaudiva da solo, ora che il silenzio era calato sull'Arena e la battaglia s'era conclusa.
    La svogliatezza ostentata dal Signore delle Cerimonie nel battere le mani dava l'idea di quanta noia avesse accumulato negli ultimi minuti. I presenti tacevano, ben consapevoli dei piccoli rituali che l'uomo dell'Arena amava ripetere ogniqualvolta si dovesse decretare un vincitore e un vinto.

    «Abbiamo un pareggio!»
    esclamò, con voce falsamente divertita
    «Ma come molti di voi già sapranno, nell'Arena Nera i pareggi» lo disse con toni dispregiativi «non sono certo contemplati.»

    Scomparve, e l'attimo seguente era già nella polvere dello stadio.
    Si ergeva in mezzo ai due corpi privi di sensi, abbigliato come il cacciatore di streghe che aveva visto diversi decenni prima; trovava che quello stile fosse un ottimo modo per sbeffeggiare il nuovo "Alfiere" della città. Inoltre era indubbio che gli donasse parecchio.

    «Le regole sono chiare, anzi chiarissime!»

    Con le braccia larghe si rivolgeva al suo pubblico, dando loro un ultimo brandello di spettacolo.

    «Chi crolla per primo ha perso!»

    Indicò uno dei due corpi, immerso in quella che sicuramente era una pozza del suo stesso sangue. Vi si diresse, camminando sotto lo sguardo di tutti i presenti ed un vocio sempre crescente. Afferrò il polso del vincitore e la sollevò ben in vista, scatenando grida e ululati di ogni genere.
    L'Arena aveva il suo verdetto.

    «Un bell'applauso, animali! Fate sentire il vostro calore al vincitore di oggi!»
    Agitò il braccio mutilato che reggeva in mano.
    «Il gatto nero!»

    (ovazione del pubblico)

    «Rokudou Mukuro!»


    SPOILER (click to view)
    Innanzitutto, ci tengo a fare i miei sentiti complimenti e ringraziare entrambi per questa giocata. In primo luogo perché avete dato ad un'iniziativa, che è ancora in fase embrionale, la giusta spinta per realizzarsi al meglio; secondariamente perché è stato un duello piacevole da leggere e da seguire. Spero che nel leggere i seguenti giudizi non abbiate di che risentirvi: la proposta di gioco nasce anche per essere -oltre ad un divertimento- un modo per evidenziare eventuali pecche e correggerle in vista di eventi futuri.

    Evangeline

    Scrittura: 3,75
    Non tutti riescono a rendere bene come fai tu delle fanciulle sanguinarie ed assassine incallite; e sebbene questo sia un forte motivo di preoccupazione per me (XD) devo ammettere che è sempre piacevole leggere i tuoi post. Qualcuno di più, qualcuno di meno, la media in questo campo si assesta su buoni livelli, complice lo stile diretto e discorsivo che adotti per raccontare le vicende legate a Evangeline. Una piccola nota di merito al layout, che trovo si sposi bene con il contenuto e aiuti il lettore nel processo (già semplice) della lettura.

    Strategia: 2,75
    Di certo l'esperienza non ti manca, soprattutto con questo genere di personaggi. Gestire una spadaccina molto orientata sui powerup è quasi una tua specialità, anche se non vorrei che tu gongolassi troppo per questo complimento: puoi fare di meglio, lo so per esperienza diretta. Il mancato uso di tecniche per svariati turni (bell'idea quella di amplificare l'auspex, ma è stata un episodio isolato) è un pesante malus, ma nonostante in questo campo la tua valutazione si aggiri sulla sufficienza, voglio premiarti per la gestione intelligente delle illusioni che l'avversario ti ha scagliato addosso. L'idea di sfruttarle per un divertente espediente narrativo e interpretativo non può che fruttarti qualche punticino extra.

    Sportività: 3
    Rinnovandoti le mie scuse per l'errata interpretazione della passiva "Link Tuner", vedo la sportività sotto una luce diversa, migliore. Stando così le cose non hai peccato eccessivamente, anzi ti sei dimostrato generoso nel prendere danni (la passiva di insensibilità al dolore aiuta, ne so qualcosa XD) ed hai gestito senza problemi tutto il duello. Sufficienza piena.

    Media: 3,16
    L'utente acquisisce 1 punto bonus.


    Rokudou Mukuro

    Scrittura: 3,5
    Se lo stile diretto del tuo avversario ben si sposa con il carattere del suo personaggio, altrettanto fa il tuo. Sebbene talvolta la scorrevolezza sia minata da qualche ripetizione di troppo e da piccoli, forzati virtuosismi non necessari, anche i tuoi post si fanno leggere senza pesare. L'interpretazione mi è piaciuta, anche se a tratti forse è esagerata. In un passaggio, il disgusto del tuo personaggio nei confronti dell'avversario è tale da essere quasi ridondante.

    Strategia: 3,5
    Essendo stato l'unico a farne uso per tutta la durata del duello, potrai avvalerti di un giudizio anche sulle tecniche. X'D
    Ho apprezzato la passiva che rende tutte le illusioni 'reali', ottima da combinare con tecniche apposite; sei stato bravo nello sfruttare il tuo personaggio e per questo ti va dato merito. Nessun virtuosismo, ma di certo sei stato più abile dell'avversario in questo campo.

    Sportività: 2,5
    L'unica cosa che mi sento di "criticare" o, se preferisci, correggere è l'effetto compensazione che hai sfruttato nel post finale. Mi spiego: il tuo personaggio era al 10% di energie nel penultimo post, cosa che -da regolamento- porta all'inesorabile svenimento. Ora, io stesso non sono troppo rigido su questo particolare, perché credo che in onor dello spettacolo si possa ritardare la perdita dei sensi di un turno, se necessario. Tuttavia, una cosa che proprio non si può fare è castare tecniche una volta raggiunto il suddetto quantitativo di energie residue. Averlo fatto, di per sé, ti costa una penalizzazione che non può essere compensata dalla perdita di un braccio (a mio parere un po' esagerata) nel finale.

    Media: 3,16
    L'utente acquisisce 1 punto bonus.


    Verdetto

    Parità.
    Rokudou Mukuro è il vincitore in-game dello scontro.
    Oltre ai punti guadagnati con la media/voto, acquisisce un punto nel conto dei match vinti ed il titolo in-game di "Gatto Nero".




    Edited by Andre_03 - 17/9/2009, 18:39
     
    Top
    .
13 replies since 6/9/2009, 19:06   847 views
  Share  
.