II - Kaien VS Kyuwa Matashichi

Survival Game

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  1. Andre_03
     
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    Sei sveglio?
    Sì? No? Non ha importanza. Sogna pure, se vuoi.
    Sogna di essere il Re, l'Imperatore, il Lord Alfiere. Sogna un letto soffice e comodo, una puttana che ti intrattiene; sogna il denaro, la vittoria e il successo. Sogna di lusso e lussuria, perché è tutto ciò che riceverai.
    Ti basterà scendere qualche gradino, superare un lungo corridoio ed emergere, infine, nella sabbia dell'Arena.
    Ma, soprattutto, dovrai uscirne vivo.
    Hai paura? E' comprensibile.
    In tanti non avrebbero mai voluto entrare in questo posto.

    Per altri, è l'unica cosa che conta.


    «Signore e signori!»
    il rito era iniziato
    «Benvenuti all'Arena!»

    Una copia di una copia di una copia.
    Sempre uguale a se stesso, sempre con le stesse -calorose- parole di benvenuto. Perché, si sa, la clientela è esigente; segue il marchio che tanto le piace e non lo abbandona mai, se ci tiene davvero. Il pubblico dell'Arena Nera era così: affezionato ai soliti, monotoni discorsi introduttivi del Guardiano. Tutti lo ascoltavano in religioso silenzio, tutti aspettavano di vedere i due cani che si sarebbero morsi nella sabbia, quella sera.

    «Stasera, cari i miei fedelissimi spettatori»
    aveva ancora indosso lo stesso costume da cacciatore di streghe dell'ultima volta
    «ho preparato per voi uno spettacolo raro, direi quasi unico!»

    Parlava ergendosi in piedi sull'orlo del baratro, in bilico fra gli spalti e la fossa.
    Come un'enorme e famelica bocca spalancata, l'Arena sembrava aspettare null'altro che una vittima da inghiottire. La folla, altrettanto, attendeva i due nuovi malcapitati verso cui inneggiare o inveire a seconda dell'occasione.

    «Vedrete della carne particolarmente fresca, merce pregiata offerta a voi gentiluomini»
    una manciata di femmine d'orco, riunite nel padiglione opposto a quello su cui era appollaiato lui, ruggì
    «...e gentildonne, certo!»

    Rise, con quella sua voce sempre limpida eppure roca; una comunione indecifrabile di tonalità che sapeva, tuttavia, sempre rapire i suoi ascoltatori.

    «Lasciatemi solo ricordare le regole, per i due novellini che se le daranno fra pochi istanti:»
    (dito indice alzato)
    «il combattimento dura finché è necessario.»

    (un urlo unanime)

    «Il vincitore può fare ciò che vuole dello sconfitto. E ultima, la più importante...»
    -pausa, silenzio di tomba, respiro-
    «...il migliore sarà nominato Campione dell'Arena...e signore di Merovish.»

    Le regole erano note a tutti, ma ogni volta lui le ripeteva.
    Sempre meglio ricordare alla feccia il perché di tutti quei fottuti massacri.
    All'improvviso, rivolgendo i palmi delle mani in alto, al lago di vetro che faceva filtrare la luce direttamente dallo Yuzrab diverse decine di metri sopra le teste dei presenti, il Signore delle Cerimonie diede inizio alle danze.

    «Fateli entrare.»




    CITAZIONE

    »Kaien VS Kyuwa Matashichi«

    Campo di Battaglia: Colosseo sotterraneo di ossidiana, l'Arena Nera.
    Condizioni Ambientali: Clima mite, alto tasso di umidità, fetore nell'aria.
    Primo Post: Kaien

    Nessun limite al numero di post (sia introduttivi che di combattimento), facoltà di intervenire nello scontro con post da QM in caso di gravi scorrettezze o violazioni del regolamento.
    Dopo il 3° giorno di mancata risposta -salvo avvisi preventivi- post da QM con conseguenze di varia natura per il pg del ritardatario.

    Criteri di Giudizio
    Valutazione integrale del sottoscritto con i soliti parametri: Lealtà, Scrittura, Strategia.

    Premi
    Punti, titoli in-game e...lo vedrete.

    Buon divertimento, signori.


     
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  2. ~kaien
     
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    ~ L'Arena Nera ~

    Perchè farlo? Semplicemente perchè doveva, perchè ogni singola azione svolta in quel mondo avrebbe potuto avere dei risvolti. Andarsene da quell'incubo era l'unica cosa che contava, e se per farlo avrebbe dovuto massacrare decine, centinaia o migliaia di individui lo avrebbe fatto.
    Forse sarebbe riuscito a scoprire qualcosa, forse chi era a capo di tutto quello lo avrebbe potuto aiutare. Forse...
    Troppe variabili.
    Ma non aveva scelta, e in fondo massacrare qualche coglione non gli dispiaceva poi tanto. Era incazzato, parecchio incazzato, l'intera faccenda cominciava a dargli sui nervi. Il viaggio gli aveva inoltre causato un trauma cerebrale tale da fargli tendere a dimenticare gran parte della sua vita passata: non sapeva con precisione chi era stato o cosa avesse fatto nell'altro mondo, il suo mondo, ma poteva solo bere a piccoli sorsi i flashback che di tanto in tanto bussavano alle porte della sua memoria.



    Fu il fetore dell'aria a riportarlo alla realtà. I sandali in legno calpestarono il terreno dell'Arena e in quel preciso istante ogni pensiero venne obliato, rimpiazzato dalla consapevolezza di dove si trovasse in quel momento.
    Un altro passo.
    Sentiva la voce del presentatore annunciare la mattanza, acclamato da una massa brulicante di disgustosi individui. Non riusciva a capacitarsi di come quelle persone trovassero divertente guardare una carneficina.
    Era molto meglio esserne gli artefici.
    Un altro passo.
    Qualcosa, intanto, cominciava a disturbare il suo equilibrio psico-fisico. Troppo rumore, troppo fastidio... Non se ne era accorto prima, ma sia il cerimoniere che il pubblico gridavano troppo forte. Surreale.

    «...il migliore sarà nominato Campione dell'Arena...e signore di Merovish.»

    Non gliene fregava un cazzo di tutte quelle stronzate, la voce di quel pagliaccio era talmente cacofonica da risultare insopportabile. Doveva stare zitto, zitto. Tutto quel baccano amplificava le sue percezioni come sotto l'effetto di un acido, tanto da doversi portare le mani alle tempie in un gesto istintivo.
    «Zitti!»
    Le facce buffonesche del pubblico gli si palesarono dinanzi in un tumultuo di voci e sghignazzi, mentre le pareti ruotavano intorno ad egli in una giostra di suoni e immagini.
    Ed eccolo, successe di nuovo. Fu un singolo fotogramma, ma subentrato nella sua testa in un modo così violento da provocargli una mancaza d'aria.
    Una donna avvolta in un sudario, un bambino tra le braccia.
    Sangue, budella, i capi riversi all'indietro e i crani spappolati.

    Barcollò per un istante, poggiando la destrosa contro il muro per mantenere stabile l'equilibrio. Gli veniva da vomitare. Che cazzo ridono quei maledetti bastardi? Urla e schiamazzi, urla e schiamazzi, risate miasmatiche e facce deformi. Doveva farli smettere, subito. Mosse un altro passo ancora, raggiungendo la fine di quel passaggio scavato nello ''stadio'' che lo avrebbe portato allo spiazzale dell'arena. Poi di nuovo quella voce, lo show stava per iniziare.

    «Fateli entrare.»

    Finalmente.
    Gli avrebbe donato uno spettacolo talmente disgustoso che i più delicati di stomaco non avrebbero potuto digerire. Uscì dalla grata d'ingresso, permettendo all'illuminzione circostante di avvolgerlo da capo a piedi. Solo il volto, parzialmente celato dalla chioma nivea, risultava essere in penombra.

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    Si comincia, silenzio.
     
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  3. -Arado-
     
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    Che bettola, quella Merovish. Cattiva popolazione, cattiva igiene, e, bé, cattiva la città stessa. Vi si rifugiavano mercanti di droga, assassini della peggior specie, ladri professionisti, insomma la peggior gente di Endlos. Già. E allora perché, e lo ribadisco, perché Kyuwa Ryusei Seiichi Matashichi, il Kemuri Raion, l'Eterno Protettore, l'insomma eroe più grande del Giappone, era lì? E, per di più, a partecipare attivamente ad una scena di pura mattanza?
    Eppure stava lì, in procinto di entrare, con la Ame No Murakumo alla cintola. Aveva gli occhi chiusi, e sulla faccia un'espressione che parea di pura riflessione. Le braccia sciolte ed ai fianchi. Stava pensando intensamente, e dava a vedere di essere estremamente teso.
    Il perché si può intuire con facilità, siccome si trovava in un luogo del tutto inadatto alla sua personalità, e in una situazione che gli piaceva ancora meno. Uccidere o morire. Il solito ritornello di un guerriero senza paura. Ma una domanda sovviene spontanea. Era davvero temerario quel guerriero? Sì, per il suo paese sì. Era quella la motivazione di quel suo combattimento. Vincere quella sfida, e con essa ciò che diceva l'annunciatore.

    CITAZIONE
    il migliore sarà nominato...e signore di Merovish.

    Quelle parole gli interessavano. Padrone di Merovish, padrone di un nuovo Giappone.
    Probabilmente quella era una sua fissa, ma aveva amato troppo quel paese per smettere di farlo.
    E forse non aveva dovuto proteggerlo come aveva fatto.
    Aprì gli occhi, di scatto. Sapeva che presto avrebbe dovuto muoversi per entrare nel campo visivo di tutti i balordi che si erano recati a vedere il suo sangue schizzare sul terreno e la sua lama tagliare le carni dell'altro.
    Lo intuiva da quelle numerose grida che incominciavano a risuonare vogliose di visioni raccapriccianti e piene di crudeltà.
    Kyuwa, però, non credeva di essere così stronzo da potergliele dare. L'onore e il rispetto verso l'avversario, dopotutto, potevano quasi considerarsi suo copyright, suo marchio abituale. Poi, una voce tuonò più forte delle altre.

    CITAZIONE
    «Fateli entrare.»

    Ad udire quelle parole si mosse instintivamente per entrare nell'Arena. Presto avrebbe ricevuto colpi pieno di istinto omicida, tipici di chi non ha mente per ragionare in modo sano.
    Tutto lì puzzava, e una ben forte umidità gli penetrava nelle ossa raggelandolo da capo a collo. Di certo non delle belle condizioni per un combattimento, tolto il fatto che la mattanza si teneva in un colosseo circolare sotterraneo, e quindi nemmeno l'illuminazione era delle migliori.
    Comunque, raggiunse a piccoli passi l'Arena, ed inutile dire che con l'apparire della sua figura, l'unica mancante in quel teatro di sangue, i beoti si scatenarono con grida esaltate.
    Squadrò per bene l'avversario, il cui viso non sembrava affatto adatto alla guerra, come il suo. Eppure lo sguardo che mostrava, tipico di una belva affamata, contraddiceva le affermazioni che la sua mente produceva.

    «Osu!»

    Grido tipico del karate, quello che gli uscì di bocca. Poi un inchino, eseguito con il corpo. Ed infine l'estrazione della spada leggendaria che ormai da un pò di tempo si trascinava appresso. Tutto era pronto. Diede la prima mossa all'avversario, e non era la prima volta.


     
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  4. ~kaien
     
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    Fissò l'opponente per tutto il tempo, da quando mosse passo all'interno dell'arena. Come un rapace che prende di mira un insetto, ormai la sua mente non aveva che come unico obiettivo l'abbattimento di quell'ostacolo. Credeva che si sarebbe trovato dinanzi un tipo adatto al luogo in cui era capitato, invece gli si palesò una mozzarella che emise un suono gutturale piuttosto penoso. Fece persino un inchino, come se quella fosse una manifestazione sportiva.
    Non aveva capito un cazzo.
    Sguainò la Katana, facendola stridere prepotentemente sul dorso interno del Saya, lasciando che lama perfetta potesse rifulgere sotto la luce artificiale del colosseo. E partì.
    Lo scatto fu tanto fulmineo da sollevare nell'aria una flebile nuvola di polvere, una volta che i propri talloni si staccarono dal terreno compiendo uno slancio elastico. Teneva l'arma obliquamente al petto, facendo sì che la punta della stessa potesse raggiungere la spalla mancina e superarla di diversi centimetri.
    I metri che separavano i due non erano poi così eccessivi, e ciò permise di raggiungere l'obiettivo in un tempo decisamente breve: gli aveva lasciato l'onore della prima mossa, quindi non si aspettava di trovarlo impreparato. Ma ciò che quel fantoccio non poteva neanche immaginare era il potere dell'Arashi, in grado di mettere in scacco fin dalle prime battute qualunque avversario senza adeguate difese.
    Giunto infatti dinanzi ad egli l'influenza della Katana avrebbe dovuto già sortire i propri effetti, lasciando l'astante spaesato e confuso. Capire le profondità, le distanze o la potenza dei colpi non sarebbe stata più sua prerogativa - con molta probabilità. Amplificare dunque ancor più tale effetto avrebbe forse garantito un successo insindacabile dell'offesa.
    Non più una, ma ben tre figure del corpo del Ronin bramavano le carni di quel ragazzino, scagliando ciascuna un fendente diverso: gamba sinistra, gamba destra per poi concludere con un roverso tondo¹ verso la gola. Il fine era chiaro: sgozzarlo e mutilarlo.

    «Muori.»

    Ma ciò era solo quello che l'altro avrebbe potuto vedere, in realtà infatti i colpi vennero sferrati con una sequenza completamenta diversa, partendo dalla gola per poi finire sull'arto inferiore destro.
    Ah, ma capirlo sarebbe stata impresa ardua. Persino intuire che il suo corpo gli era vicino lo sarebbe stata.
    Game Over?


    SPOILER (click to view)
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    » Status

    Status Fisico · Incolume
    Energia · 90%
    Consumi Usati · 10%

    » Abilità

    Passive Influenti

    • Power Up fisico del 50%

    • Abilità della Katana:
    Se ci si ritrova nelle sue immediate vicinanze (5 metri di raggio) si percepirà una sorta di squilibrio visivo, non riuscendo più a percepire in modo adeguato distanze e profondità, nè la pericolistà o la potenza degli attacchi. Si potrebbe dunque credere che un fendente è ancora molto distante, quando invece è in procinto di ferire, come credere che un attacco sia troppo potente quando invece non lo è (e viceversa.) (Passiva)

    » Tecniche

    Secondo colpo di Katana ~ Anche questa tecnica, come la precedente, è basata unicamente sulla velocità, ponendo particolare attenzione non tanto alla rapidità dei colpi quanto a quella del corpo dell'esecutore. Infatti l'occhio nemico avrà una ''percezione distorta'' dei reali movimenti di Kaien, potendo notare ben 3 figure diverse dello stesso, le quali appariranno come immagini residue donate dall'elevata rapidità. Capire da dove arrivino i colpi e qual'è l'esecuzione temporale degli stessi non sarà semplice, poichè è vero che essi verranno sferrati in rapida succesione, ma le 3 figure non seguiranno necessariamente il modus operandi reale: ciò significa che se verrano scagliati 3 fendenti ponendo come linea temporale ''coscia, spalla, ventre'', l'avversario noterà invece le immagini residue colpire - ad esempio - prima la spalla, poi il ventre e infine la coscia. E' facile dunque intuire come le probabilità di venir colpiti dal primo fendente siano piuttosto elevate. (Consumo Medio) [img]

    » Note

    1 · Colpo orizzontale sferrato da sinistra verso destra

     
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  5. -Arado-
     
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    Unarmed Lamb.
    Era stato stolto a dare la prima mossa all'avversario? Probabilmente sì, visto che egli si presentava adattato alle mattanze di quell'Arena. Il contendente era la bestia, il Protettore l'agnellino inerme. Anche se, in realtà, quest'agnellino ne aveva di forza. Quanti mostri battuti contava sulle spalle? Quanti i combattimenti sostenuti, anche in situazioni non del tutto rosee, o in condizioni pessime? Kyuwa Ryusei Seiichi Matashichi possedeva una cosa che, tra i migliori militari, è chiamata "Fucking Guts". Fottuto Coraggio, letteralmente. Spirito del guerriero, più semplicemente. Qualunque cosa fosse, in Kemuri Raion ardeva più che mai. Tuttavia, non lo si poteva definire una speciale abilità. Era solo qualcosa che lo portava a combattere fino ai suoi limiti, e a superarli ogni volta che li incontrava. Insomma, era qualcosa di complicato, ma allo stesso tempo fottutamente semplice.

    «Sto aspettando, kataki-kun.»

    Quando l'avversario sollevò piede da terra, posò la lama nel fodero nuovamente, portò rapido il braccio di fronte a lui, e plasmò una cupola di energia di fronte ad egli. Uno scudo abbastanza grande da proteggergli la zona partente da torso a mascella. Quindi, senza nemmeno accorgersene aveva già parato il primo colpo, quello mirato alla gola. Seguendo quindi quello che secondo la sua vista era il primo colpo, quello alla gamba destra, spostò il braccio, ancora esercitante la cupola, verso il basso, per cercare di parare i due fendenti rivolti verso la gamba. Poi la congregazione d'energia sparì, e Kyuwa mosse il suo feroce contrattacco.

    «Mi dispiace, ma proprio non posso esaudire il tuo desiderio.»

    Trovandosi quasi direttamente in quella posizione, abbassò tutto il busto e, usando come perno la gamba destra, permise a quella sinistra di effettuare una rotazione a 360°, con il solo scopo di spazzare la gamba dell'opponente, e farlo capitombolare a terra.
    Ma, cosa più importante, voleva inviargli un messaggio abbastanza chiaro e veritiero. Con il Leone di Fumo del Giappone non si scherza, pena la privazione delle carni, e ovviamente della vita.
    Ora, anche se chiaro, le posizioni erano cambiate. Il Leone era ridiventato tale, ed aveva fame.

    «IKI!»


    SPOILER (click to view)
    Stato Fisico: Illeso.
    Stato Psicologico: Impegnato seriamente nella battaglia e determinato a vincerla.
    Energia Attuale: 80%

    Equipaggiamento:
    Ama No Murakumo, Falciatrice D'Erba.
    La leggenda narra che Susanoo, dio delle tempeste e delle maree, giunse in un villaggio, soggiogato dall'oscuro potere dello Yamata no Orochi, un gigantesco essere con otto teste da serpente.
    Il mostro in questione chiedeva quotidianamente una vergine in sacrificio, e Kushinada, giovane di cui il dio del vento si era infatuato, doveva essere la prossima.
    Così Susanoo preparò una trappola per il demone, e dispose otto barili di saké davanti la casa della ragazza.
    Una volta che Orochi fù arrivato, vide i barili, e iniziò a bere.
    Dopo poco tempo, tutte le otto teste, ubriache, crollarono dal sonno, e il dio iniziò a mozzarle una per una.
    Dopo aver fatto questo, passò alle sempre otto code del serpente.
    Arrivato all'ottava, però, la sua lama cozzò con un altro metallo, e fù così che il dio trovò la katana Ama No Murakumo.
    La lama, dotata di straordinari poteri, venne successivamente regalata al dio del sole Amaterasu, come segno di riconciliazione dopo un litigio.
    Poi passò al principe Yamato Takeru, e divenne uno dei leggendari Tre Tesori Sacri di Yamato.
    [Parte Descrittiva Storica]

    La katana è di pregevole fattura, e presenta una lama lunga 70 cm, affilata egregiamente e tagliente al punto giusto.
    Il manico, cosìccome il fodero, è di colore bianco con una riga nera al centro.
    Ritenuta leggendaria, la spada è indistruttibile e brandibile solo da Kyuwa.
    Sua particolare abilità e quella di, spendendo un consumo Medio, avere il controllo sul vento, plasmandolo come un'ondata tagliente.
    [Infoderata]

    Abilità Usate:
    //

    Tecniche Usate:
    Kiko Junpu.
    Kyuwa ha sempre odiato in modo particolare la difesa, essendo un tipo più portato per l'attacco.
    Alcune volte, però, si è trovato in situazioni in cui l'unica forza dei suoi arti non bastava, e così ha dovuto prendere provvedimenti, sviluppando una tecnica di difesa anche abbastanza comune.
    Essa consiste nel plasmare davanti al palmo aperto della mano, portato in avanti, una cupoletta azzurra, larga quanto basta per proteggere la parte comprendente il busto e la mascella.
    [Medio]

    image
    Maroyaka Kagai.
    I calci sono sempre stati effettivi contro stinchi, cosce ed altre parti degli arti inferiori.
    E, per sfruttare questa debolezza umana, Kyuwa ha inventato una nuova tecnica, sfruttante come le altre il chi.
    Abbassando il baricentro e quindi la parte intera del busto, e caricando il chi nella gamba, si compie un movimento rotatorio dell'intero corpo per colpire il punto d'appoggio dell'avversario.
    [Medio]
     
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  6. ~kaien
     
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    Ah, che codardo.
    Ancora prima che Kaien potesse anche solo pensare di menare un colpo l'avverso si era già premunito a dovere. A dire il vero si protesse quando ancora il Ronin era in corsa, come un fottuto topo rincorso da un gatto. Il primo fendente impattò dunque contro una cupola azzurra, nonostante - secondo la visione della preda - quel colpo avrebbe dovuto mirare alla gamba. Fortuna? E persino i colpi successivi vennero ostacolati da quell'ammasso di energia, portato a protezione degl'arti inferiori, quasi vi fosse stata una certezza assoluta che essi avrebbero sfogato la loro potenza proprio in quella zona.
    Arricciò leggermente il cipiglio, come colto da un'improvviso senso di disgusto.
    Ma non potè concedersi una seconda smorfia, nonostante l'occasione lo richiedesse, poichè il ragazzino era già pronto ad offendere. Lo vide abbassarsi con il busto, facendo perno con la gamba dominante per effettuare una rotazione totale di 360°; l'intento era più che cristallino, l'arto libero sarebbe stato usato per colpire. Improvvisamente la parte inferiore del corpo di Kaien fu pervasa da uno strato d'acqua turbinante, accogliendo senza indugio quel misero calcio.
    Una scena patetica, come un bambino che sferra pugni contro un muro.
    Il Leone sorrise appena, muovendo quella labbra sottili in un ghigno di compiacenza. Povero agnello, la sua posizione non favoriva certamente delle contromisure adeguate, e la distanza tra i due era praticamente zero. La gamba avversaria, infatti, aveva appena esaurito il suo compito e stava per tornare indietro sotto la forza repulsiva della difesa, ma nonappena si staccò di un solo centimetro da quella del Ronin l'attacco era già partito. L'Arashi avrebbe nuovamente sortito quella terribile influenza, mentre una scarica di colpi si stava per abbattere su di un corpo con il culo che toccava quasi il suolo.
    Perfetto.

    «Buh!»

    Avrebbe voluto dire, quasi come se la denigrazione fosse un contorno necessario al massacro. Eppure i tempi d'azione furono tanto ristretti da non permettergli neanche di esprimere quel semplice suono.
    Cinque colpi, sferrati con una velocità tale da renderli assolutamente letali. Quattro di essi miravano a mutilare braccia e gambe, con un taglio netto e preciso, mentre l'ultimo fendente venne sferrato in senso verticale, dall'alto in basso, mirando al capo di quell'insetto.
    Probabilmente il pubblico non avrebbe potuto godersi lo spettacolo, la velocità dei colpi non lo avrebbe permesso. Forse avrebbero semplicemente visto un corpo senza arti aprirsi a metà, senza capirne la ragione, ma godendone a pieno.
    Uno show delizioso.



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    » Status

    Status Fisico · Incolume
    Energia · 60%
    Consumi Usati · 10% + 20%

    » Abilità

    Passive Influenti

    • Power Up fisico del 50%

    • Abilità della Katana:
    Se ci si ritrova nelle sue immediate vicinanze (5 metri di raggio) si percepirà una sorta di squilibrio visivo, non riuscendo più a percepire in modo adeguato distanze e profondità, nè la pericolistà o la potenza degli attacchi. Si potrebbe dunque credere che un fendente è ancora molto distante, quando invece è in procinto di ferire, come credere che un attacco sia troppo potente quando invece non lo è (e viceversa.) (Passiva)

    » Tecniche

    Difensiva

    Mizu Kabe ~ Tecnica difensiva, che vede una o più parti del proprio corpo avvolte da uno strato d'acqua turbinante. L'immensa forza rotatoria generata dal flusso è infatti in grado di arrestare o deviare la maggior parte degli attacchi fisici, creando un'azione repulsiva senza eguali. Da notare che la pressione della stessa può far perdere l'equilibrio durante il contatto. (Consumo Variabile - Usata a Consumo Medio)

    Offensiva

    Primo colpo di Katana ~ Tecnica a dir poco pericolosa. Sfruttando un'elevata velocità d'azione ed una potenza corporea devastante, Kaien si scaglierà sul proprio obiettivo martoriandolo con una serie di 5 fendenti diversi. La velocità d'esecuzione è tanto elavata da far si che i 5 colpi vengano effettuati quasi con lo stesso tempo che si impiegherebbe per concluderne uno. (Consumo Alto)

    » Note

    Edit per errore di battitura.



    Edited by ~kaien - 24/9/2009, 11:12
     
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  7. -Arado-
     
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    I Can't Lose.


    Rimbalzò, quella sua gamba. Non sapeva dove avesse sbagliato, eppure il colpo era rimbalzato contro il corpo dell'avversario, e il suo arto stava tornando indietro spinto dall'azzurra cortina protettiva sollevata dall'avversario su sé stesso. E così, in un istante era successo tutto. Nemmeno lasciando la gamba allontanarsi di pochi centimetri, Kyuwa permise a qualcosa nella zona del pube di risvegliarsi. No, nulla di pornografico. Il potere di cui esclusivamente Kemuri Raion era dotato venne risvegliato al suo primo stadio di potere. Così, l'energia del Muladhara Chakra pervase le sue gambe in un istante. I petali si schiusero, il fiore ebbe vita e le gambe furono pronte a scattare, dotate di nuovo potenziale.
    Eseguendo una torsione del busto seguita da un piegamento della schiena verso il lato, il Leone di Fumo fece perno sul piede destro per darsi la spinta, incappando però nella furiosa offensiva che l'avversario era stato pronto ad attuare.
    Cinque fendenti lanciati alla stessa velocità impiegata normalmente nell'eseguirne uno. Pericoloso, tutto ciò. Ma chissà quanti pericoli avea affrontato il giovine nella sua vita. Troppi, probabilmente, per morire ucciso da simil colpo.
    Uno dei fendenti tranciò comunque la parte esterna laterale della gamba, pur se la profondita del taglio non era eccessiva.
    Comunque, grazie a quel fluido azzurrognolo riuscì a muoversi, seppur con difficoltà. Strinse il polso destro con le dita della mancina, e la destra venne tempestata da fulmini scatenati. L'agglomerato Aveva utilizzato il Chidori, anche se sperava di non farlo. Essendo a pochi centimetri di distanza dall'avversario, si slanciò in avanti grazie ad una poderosa spinta, e alzando il braccio nell'aria, lo diresse più rapidamente che poteva verso il fianco nemico. Anche se quel pugno guantato di fulmini avrebbe sbattuto contro la precedente difesa, gli effetti non sarebbero stati minimi. Perché si sà, l'acqua è pura conduttrice dell'elettricità.

    -HORYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!-

    E il suo ruggito si perse nell'aere, come il pianto di un neonato.
    E il frastuono di mille falchi, causato dal costante sbattere di quei fulmini crescenti, si mischiò ad esso, predicendo guai grossi per colui che si era permesso di annunciare la morte del Leone, degli animali reggente.



    SPOILER (click to view)
    Stato Fisico: Uno squarcio nella parte laterale esterna della coscia.
    Stato Psicologico: Pervaso da un grande spirito combattivo, supportato dal fatto di voler vincere per ricostruire la patria.
    Energia Attuale: 55%%

    Equipaggiamento:
    Ama No Murakumo, Falciatrice D'Erba.
    [Citata]
    [Infoderata]

    Abilità Usate
    :
    Muladhara Chakra.
    Il primo chakra, rappresentato con quattro petali, è posto nella zona degli organi genitali. Esso agisce sulla parte inferiore del corpo, aumentando le prestazioni degli arti inferiori tramite l'immissione dell'energia latente in esso. Questo causa un aumento della velocità del 25%.
    [Basso.]


    Tecniche Usate:
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    Chidori.
    Kyuwa ama i colpi energetici e veloci, sopratutto quelli che vengono sferrati a distanza ravvicinati.
    Tuttavia, nel suo repertorio ve ne è solo una, che però compensa questa mancanza.
    Il Chidori non consiste altro che nel accumulare chi sulla mano, e trasformarlo in una sfera lucente, attorno alla quale gravita un ammasso saettante di fulmini. Questa sfera aumenta drasticamente la potenza di un qualsiasi pugno, risultando addirittura tagliente come una lama affilatissima.
    Comunque questa potenza di taglio viene decretata da quanto chi viene immesso nella mano prima di essere trasformato nel Chidori effettivo.
    [Variabile/Usato ad Alto.]

     
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  8. ~kaien
     
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    Iniziava ad incazzarsi. Quel moccioso fuggiva e si dimenava come un viscido pesce, e non gli era ben chiaro come avesse fatto ad evitare di venir massacrato da quella posizione. Tuttavia ad un certo punto la fortuna finisce per tutti, e l'Arashi potè cibarsi delle carni della sua gamba: un taglio affatto indifferente, beninteso, il quale avrebbe probabilmente menomato le future azioni della vittima.
    Stava già pensando a come farlo soffrire di nuovo che una luce bluastra gli violentò il viso, figlia di decine di scariche elettriche propagatesi dalla mano dell'agnello. Un'occasione d'oro.
    Immediatamente girò la katana in senso contrario, impugnandola all'inverso, in modo che la lama potesse estendersi dietro di sè.
    Quando il Chidori era ormai giunto in sua prossimità lasciò che esso potesse nutrirsi con la sua pelle, lo lasciò disfare il kimono in piccoli pezzi di stoffa, per poi premere sul suo fianco sinistro ed invaderlo con una scossa tanto intensa da fargli digrignare i denti. E mentre la mano dell'avverso era ancora poggiata sulle sue carni, la destrosa si mosse rapida verso il volto dello stesso.
    La posizione favorevole e la distanza prettamente da corpo a corpo erano variabili ottime per quell'attacco, semplice e quantomai brutale: un solo colpo, sferrato con la parte finale dell'elsa, mirato a quella faccia di cazzo. Il suo obiettivo era spappolargli la mascella in un sonoro *crack*, e la potenza dell'attacco non avrebbe sicuramente deluso quest'aspettativa.
    Ma perchè lasciarsi colpire? Per averlo in pugno, per non permettergli di allontanarsi ancora, per catturarlo. Inoltre la gamba ferita non permetteva più slanci veloci e precisi come in precedenza: la gazella ferita, il leone che si avvicina.
    Scappa ancora, adesso.

    ~~~

    E rideva, il ronin, mentre le pupille vennero ingiottite in un candore primordiale, come una bestia che cerca di resistere ad un dolore eccessivo.

    Le grida del pubblico.


    SPOILER (click to view)
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    » Status

    Status Fisico · Ustione di alta entità al fianco sinistro, dolore propagatosi nel corpo.
    Energia · 50%
    Consumi Usati · 10%

    » Abilità

    Offensiva

    [...]egli può bruciare la propria energia interiore rendendo ogni colpo tremendamente potente. A mani nude o tramite l'ausilio della Katana non fà alcuna differenza, in tale atto l'arto in questione verrà avvolto da una leggera patina bluastra elementale, prima di scaricare tutta la forza trattenuta nel soggetto designato. (Consumo Variabile)

    Usata a Consumo Medio

    Passive Influenti

    • Power Up fisico del 50%

    • Abilità della Katana:
    Se ci si ritrova nelle sue immediate vicinanze (5 metri di raggio) si percepirà una sorta di squilibrio visivo, non riuscendo più a percepire in modo adeguato distanze e profondità, nè la pericolistà o la potenza degli attacchi. Si potrebbe dunque credere che un fendente è ancora molto distante, quando invece è in procinto di ferire, come credere che un attacco sia troppo potente quando invece non lo è (e viceversa.) (Passiva)

    » Tecniche

    /

    » Note

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  9. -Arado-
     
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    Born, My Japan.

    Era fatta. La lama scoppiettante si era infranta contro quel fianco, ardendo una parte del kimono che il nemico indossava, e trasmettendogli un forte dolore. L'obbiettivo era stato in parte perseguito, allora. Lui si era affermato come Leone, ed aveva fatto nascere la differenza tra egli e il povero animale trafitto, pronto ad esser sbranato per il sostentamento del Re della Foresta.
    Il pranzo stava per esser servito.

    - Mi dispiace. -

    Gemette, prima di veder un colpo fulmineo partire in direzione del suo capo. Istintiva la mancina si mosse a stringere la corrispondente spalla dell'avversario, per tenersi d'appoggio.
    Poi, un solo rumore impregnò l'aria. Un rumore di ossa rotte, sconnesse.
    Gli effetti, facilmente visibili sul viso del Leon di Fumo.
    Le ossa mascellari erano state mosse pericolosamente, e la vista del predatore si era notevolmente offuscata, mentre la sua bocca veniva invasa dal sol sapore di sangue.
    Ma, seppur ridotto in quelle miserevoli condizioni, non s'era arreso nel perseguire il suo scopo, e il suo sguardo ne dava prova. La vista temeraria di un qualcuno cocciuto, ma per un buon motivo.
    Ce l'avrebbe fatta, ripeteva nel cuore. E ancora, con la morte che lottava per sopraffarlo, ruggì fiero.
    Discostando la destra di alcuni centimetri, vi canalizzò ulteriormente quasi ogni goccia del potenziale interiore che gli rimaneva, per creare un ultimo agglomerato tempestoso, questa volta decisamente più grande del precedente, e con più saettanti fulmini a contornarlo.
    Infine, cercò nuovamente l'affondo nelle carni dello sventurato caduto nelle possenti fauci di quel leone, per finirlo.
    Al bando la pietà.



    SPOILER (click to view)
    Stato Fisico: Uno squarcio nella parte laterale esterna della coscia, mascella rotta e vista offuscata.
    Stato Psicologico: Pienamente consapevole di essere allo stremo delle forze, ma con la tenacia nel cuore.
    Energia Attuale: 15%%

    Equipaggiamento:
    Ama No Murakumo, Falciatrice D'Erba.
    [Citata]
    [Infoderata]

    Abilità Usate:
    //

    Tecniche Usate:

    Chidori.
    Kyuwa ama i colpi energetici e veloci, sopratutto quelli che vengono sferrati a distanza ravvicinati.
    Tuttavia, nel suo repertorio ve ne è solo una, che però compensa questa mancanza.
    Il Chidori non consiste altro che nel accumulare chi sulla mano, e trasformarlo in una sfera lucente, attorno alla quale gravita un ammasso saettante di fulmini. Questa sfera aumenta drasticamente la potenza di un qualsiasi pugno, risultando addirittura tagliente come una lama affilatissima.
    Comunque questa potenza di taglio viene decretata da quanto chi viene immesso nella mano prima di essere trasformato nel Chidori effettivo.
    [Variabile/Usato ad Critico.]
     
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  10. ~kaien
     
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    the end...
    of the lamb.


    Vide la mascella dell'altro piegarsi sotto la potenza del colpo, la vide partorire sangue e dolore, udì il suono delle ossa frantumate dipanarsi nell'aria. E se ne compiacque terribilmente. In quell'esatto momento il cipiglio seguiva fedelmente il taglio delle labbra, schiave di una sottile smorfia idiosincratica, mentre gli occhi stessi lasciavano trapelare un eccessivo antagonismo nei confronti dell'altro.
    Odiava quel mondo, odiava esser stato strappato via dalla sua casa, odiava l'odore di quell'arena, odiava gli schiamazzi cacofonici di quella massa di individui... ed odiava quel moccioso di merda. Il capo gli doleva tanto da doversi mordere le labbra per non cedere ad una crisi isterica, crisi da cui si sarebbe lasciato rapire volentieri per vomitare tutta la frustrazione che provava. Avrebbe voluto sfogarsi, urlare odio nel cuore del mondo. E invece era lì, davanti ad una bestiolina che pareva fuori luogo, la cui potenza bellica sin'ora si era dimostrata tale solo grazie ad un misero espediente magico.
    Poi nuovamente quella luce.
    Di nuovo baluginò sul suo viso un'ondata bluastra, mentre gli stessi fulmini, le stesse saette di prima ripresero ad avvinghiarsi sulla mano nemica. Di nuovo lo stesso colpo.
    Aveva già giocato tutte le sue carte? Era stato messo alle strette a tal punto da dover ripetere l'attacco precedente? Che amerezza, aveva quasi perso la voglia di confrontarsi con un avversario così patetico.

    «Non puoi evitare di morire...»

    Sibilò, mentre il Chidori si dirigeva verso le sue carni. Pochi istanti prima il Ronin si era divincolato dalla mano che sorreggeva la spalla e l'arto sinistro era divenuto madre di una fiamma azzurra, un fuoco fatuo evanescente che serpeggiava intorno al braccio come una cascata che viaggia all'inverso. Ma non era acqua, era la pura energia interiore che sfociava all'esterno, una materializzazione grezza della sua anima. Lo fece muovere celere dinanzi a sè, compiendo un movimento semi-rotatorio in modo da frapporre l'avambraccio tra lui e le scariche elettriche, quasi fosse quella stessa azione un'offesa. Avrebbe generato una forza contraria a quella del Chidori, avrebbe fatto impattare quella sua emanazione contro i fulmini già incontrari, avrebbe rotto il deja-vu generato dall'astante.
    Digrignò i denti, proiettandosi in avanti per incrociare il palmo nemico con la parte esterna del braccio - la zona che andava dal polso sino al gomito*. Quì venne scaricata tutta la potenza elettrica accumulata sino ad'allora, consumandosi pian piano sull'energia emanata da Kaien. I due corpi erano immobili, l'aria statica, mentre dinanzi a loro diverse propaggini torturavano l'etere all'interno d'una bolla immaginaria. La forza generata dalla collisione bastò per travolgere chioma e kimono con un'impetuosa folata di vento, facendo arretrare le sue gambe di un paio di centimetri mentre la terra andava arricciandosi dietro i talloni. L'arto stesso cominciava a subire il contraccolpo e la potenza dell'attacco, accogliendo un potere superiore a quello che avrebbe potuto reggere. Il braccio doleva, risultando un'incubatrice troppo piccola per i mille falchi.

    «... goditi questo momento. Goditelo a fondo perchè sarà la tua ultima sensazione da vivo.»

    L'ultima parola si fece eco nel nulla, mentre il corpo del suo fautore venne sbalzato all'indietro. L'aura azzurra intorno al braccio era completamente scomparsa, lasciando che escoriazioni e ferite varie potessero costruire un impero sulle carni in questione. Il dolore si era propagato sino alla spalla e parte del petto, e già in quel frangente poteva percepire l'impossibilità a muovere l'arto.
    Parve un'eternità il tempo che ci volle affinchè la sua schiena impattasse contro la nuda terra, affinchè l'Arena Nera potesse accogliere il suo ospite e lasciarsi crinare da esso. Il pubblico gridò ancora, ma il suono apparve distorto e ovattato, decisamente più piacevole della sua copia reale.

    "Questo mondo non ti appartiene"
    Senza dubbio.
    "Ma forse ti meriti ciò che stai subendo..."
    Senza dubbio.
    "Perchè l'hai fatto?"
    ...
    "Perchè ci hai uccisi?"

    Soffocò, annaspando come un naufrago che espelle acqua dai polmoni. Era ricoperto di sangue e tra le mani custodiva qualcosa . Non riusciva a vedere esattamente cosa, perchè una coperta di cotone l'ammantava completamente. Sgranò gli occhi portando due dita della mano sul lembo esterno del panno, scostandolo quel tanto che bastava per lasciar emergere la faccia putrida di un neonato.
    Sobbalzò, lasciandolo cadere come un oggetto schiacciato dalla forza di gravità, e quando la creatura impattò contro il suolo s'infranse in mille pezzi di vetro.

    ~~~

    Le grida del pubblico erano nuovamente esalazioni miasmatiche, urla e schiamazzi, i suoni di nuovo reali. Stava in piedi a circa cinque metri dall'opponente, l'arto mancino penzoloni lungo il fianco. Ci volle qualche attimo per comprendere che aveva ripreso una posizione eretta - probabilmente senza neanche rendersene conto - e che la voglia di massacrare il nemico andava crescendo come una tempesta.
    La Tempesta.
    Strinse la katana nella destrosa con vigoria eccessiva, sorridendo come un fottuto pazzo malato. Tese il capo verso la volta celeste, seppur tale non era, lasciandosi travolgere da una sensazione che ben conosceva. D'un tratto sei specchi vennero materializzati sul campo di battaglia, circondando completamente la loro vittima, lasciando Kaien fuori da quella costruzione di ghiaccio. Formarono una sorta di cerchio imperfetto, riflettendo ognuno una zona diversa del corpo nemico a seconda della loro posizione. Ma quando il padrone dell'opera entrò all'interno di uno di loro i riflessi cambiarono all'istante, donando la stessa identica immagine del suo fisico.

    «Buh!»

    Questa volta lo disse, ne ebbe il tempo. Ogni copia ripetè quel semplice suono onomatopeico, lasciandolo rieccheggiare all'unisono mentre l'Arashi era già in procinto di compiere il suo dovere.
    Forse era impossibile capire dove fosse esattamente, all'interno di quale specchio stesse dimorando. Forse era davvero giunta la fina di quel piccolo agnello, perchè la lama della katana aveva il compito di recidere la sua gola e sgozzarlo come una bestia.
    Sarebbe potuto giungere da qualunque parte desiderasse, ma scelse la via più diretta e brutale, donando all'Arashi il privilegio di disorientare la preda con la sua influenza passiva.

    E gli specchi poterono riflettere il massacro.


    SPOILER (click to view)
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    » Status

    Status Fisico · Ustione di alta entità al fianco sinistro; braccio sinistro distrutto da ferite e bruciature: impossibile utilizzarlo. Stanchezza generale
    Energia · 20%
    Consumi Usati · 20% + 10%

    » Abilità

    [...]egli può bruciare la propria energia interiore rendendo ogni colpo tremendamente potente. A mani nude o tramite l'ausilio della Katana non fà alcuna differenza, in tale atto l'arto in questione verrà avvolto da una leggera patina bluastra elementale, prima di scaricare tutta la forza trattenuta nel soggetto designato. (Consumo Variabile)

    Usata a Consumo Alto a scopo difensivo

    Passive Influenti

    • Power Up fisico del 50%

    • Abilità della Katana:
    Se ci si ritrova nelle sue immediate vicinanze (5 metri di raggio) si percepirà una sorta di squilibrio visivo, non riuscendo più a percepire in modo adeguato distanze e profondità, nè la pericolistà o la potenza degli attacchi. Si potrebbe dunque credere che un fendente è ancora molto distante, quando invece è in procinto di ferire, come credere che un attacco sia troppo potente quando invece non lo è (e viceversa.) (Passiva)

    » Tecniche

    Kagami no Meiro ~ Il Labirinto degli Specchi è una delle tecniche più insidiose su cui Kaien possa far affidamento. Con un semplice gesto della mano è in grado di dar vita a 6 specchi dalla superficie di ghiaccio, i quali rifletteranno in modo perfetto la propria immagine pur apparendo piuttosto fragili. Il suo vero corpo sarà altresì nascosto in uno di loro e potrà muoversi tra uno specchio e un'altro senza alcuna difficoltà. Capire dove sia effettivamente è impresa ardua, ma ancor più complicato è capire da dove potrebbe arrivare un eventuale attacco. (Consumo Medio - Durata massima 2 turni)

    » Note

    * non essendo stata specificata la direzione del colpo ho giostrato la situazione secondo i miei canoni, contrastandolo in senso orizzontale
     
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  11. -Arado-
     
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    And the lion fell.
    Accadde tutto in pochi secondi. La sua tecnica principe impattò con forza sull'arto superiore del contendente, lasciando diffusi segni.
    In quel frangente volle abbozzare un sorriso, convinto di aver conquistato, con quell'ultima mossa, ma la mascella spaccata non glielo permise. Stava per svenire, sperando che quello lo precedesse.
    Stupido leone.

    "Si...il...mio...Giappone."

    Tutte quelle lettere vennero scritte a fuoco sulla sua mente, poiché potevano essere le ultime che, lì, avrebbe mai usato. E il suo timore, inutile a dirlo, era fondato.

    Tutt'intorno a lui si materializzarono sei costrutti di ghiaccio, nei quali nulla vi era impresso.
    Poi, i suoi occhi percepirono, con sfocature varie e intense, un'immagine. L'altro predatore, apparentemente, s'era sdoppiato, o qualcosa del genere. Fatto stava che il Leon di Fumo era nella merda.
    Uno dei sei umani si mosse dal proprio specchio, tenendo la katana con l'unico braccio utilizzabile, e puntandola con ferocia verso la gola dell'Eterno Protettore.
    Seppur in quelle condizioni, azzardando il giapponese avrebbe potuto evitare quell'attacco, così frontale e scontato.
    Dall'altra parte, non avrebbe potuto continuare lo scontro a lungo, si e nò per un'altra minuscola manciata di secondi, e il Giappone che avrebbe costruito non sarebbe stato all'altezza.
    Che fare? Schivare o finire preda di una lama ammazzaputtane?
    No, non sarebbe stato quello il destino di un eroe, con tutta probabilità. Avrebbe fatto un ultimo tentativo. Non potendo abbassarsi con normale velocità per via del polpaccio reciso, mosse la destra a sfoderar la katana dal suo candido contenitore, e con una spazzata deviò - per sua impressione - la traiettoria del colpo, ancora tardo nell'arrivare.
    Ma la verità - crudele e tremenda - purtroppo per lui fù un'altra.
    La spada orientale stava già bevendo il suo sangue, infilzata nel suo collo.
    Gli occhi si aprirono dallo stupore dell'ultimo, fugace attimo di vita, e le pupille danzarono vertiginosamente.
    E, davanti a sé, nulla aveva un'alto colore che il bianco, oramai.
    Era finita. Completamente. Non c'era riuscito, non s'era affermato per ciò che era. Da leone il suo titolo era decaduto a gazzella. Da predatore a preda. Da protettore a morto. Era un triste destino, ma prima o poi ci passavano tutti.
    L'unico rimpianto che ebbe, prima di spirar l'ultimo respiro, fù quello di non essere stato forte abbastanza per allontanare il Giappone dal quel giorno definitivo nel quale era scomparso.
    E gli occhi si chiusero.
    Il suo corpo iniziò ad illuminarsi di candida copertura, ed ogni pezzo si staccò dal corpo, ritornando in polvere. Era quella la fine degli Eterni Protettori, una volta che il cuore eseguiva il battito fatale.
    Andare nella sacra terra dei Kami, e aver il diritto di tornare in vita come nuovo Protettore.
    Sparì, ruggendo.





    Giappone, Kyoto.
    Nella sala parto del diroccato ospedale cittadino, i bambini lì residenti piangevano, appena nati.
    In una stanza dell'ospedale, venne alla luce un nuovo nato, il cui nome era Kyuwa Jutan. I suoi genitori, Hiroshi Jutan, ex-Eterno Protettore il cui titolo gli era stato sottratto da Kemuri Raion, e Ayame Fuuo, ex-fidanzata del Leone di Fumo, lo guardavano sorridenti, aspettando che gemesse. Ma lui non lo faceva, nè accennava a voler eseguire quel gesto per i neonati così normale.
    Bé, si vedeva proprio che un nuovo Kyuwa Ryusei Seiichi Matashichi era nato.




    SPOILER (click to view)
    Great Game, Comrade. Bene, credo che non ci sia più nulla da dire. Ho giostrato la morte di Kyuwa come segnato nella descrizione "I Chakra" sengata in scheda. Aspettate per il mio prosismo personaggio, gente! :guru:
     
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  12. Andre_03
     
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    In due o tre occasioni, per poco non era intervenuto.
    Ma aveva esitato, curioso com'era di assistere all'evoluzione dello scontro...fino al suo tragico epilogo. Nessuno l'aveva notato quando il suo pastrano aveva frusciato, accompagnando i movimenti del padrone. Si era alzato ed aveva disceso lentamente i gradini degli spalti mentre ancora, là sotto, i due mocciosi se le davano di santa ragione. Ad un tratto erano apparsi degli specchi. Tecnica interessante, quella, che esaltò la parte meno grezza del pubblico: due o tre sparuti incantatori. Quella visione riuscì a strappare un sorriso anche a lui, che non si faceva vedere in volto; fu un ghigno destinato al nulla, come sempre.
    Nell'istante in cui calò il silenzio, dopo l'ultimo affondo e prima ancora che il cadavere dello sconfitto toccasse terra, lui era già fra la polvere, le braccia levate al cielo.

    «In due sono entrati nell'Arena»
    esordì, attirando l'attenzione su di sé e avanzando verso i sei specchi di ghiaccio
    «ma uno soltanto ne uscirà vivo!»

    Risa sguaiate e applausi si levarono dalle gradinate nere, ed erano grida di gioia d'un pubblico mostruoso. Assetato di sangue più di qualsiasi masnada al mondo, incurante della vita altrui come della propria. Bestie, domate per il tempo di uno spettacolo, da colui che tirava le fila di quel teatro di burattini.
    Camminando con spavalderia e calma, arrivò presso le lastre di ghiaccio e -come per incanto- quelle si frantumarono in mille pezzi, con fragore e gettando nell'aria schegge lucenti. Attraverso quella pioggia, dinnanzi al vincitore, infine si fermò.

    «Osservate questo giovane!»

    (obbedirono, anche involontariamente)

    «Si è battuto per voi, e ancora lo farà in futuro.»
    parlava ad alta voce, ma sotto la tesa del cappello da cacciatore di streghe, i suoi occhi erano fissi sul ragazzo
    «Ricordatevi il suo volto!»

    Lo indicò, quasi sfiorando quel viso che tutti fissavano.
    Poi sorrise, in maniera a dir poco violenta.

    «Ricordatevi di Kaien, il Demone di Ghiaccio!»

    (grida d'acclamazione)

    Durò un solo istante, fu come una fotografia strappata: al contatto col guanto del Cerimoniere, lo spadaccino svanì nel nulla.
    Scomparve, cacciato dall'Arena da colui che ne deteneva le chiavi e ne faceva le regole.
    Con un solo monito nella testa:
    torna.


    SPOILER (click to view)
    Vogliate scusarmi per l'immane ritardo, è stato un periodo di magra ispirazione e ancor più esile voglia di fare. Spero di non avervi creato problemi con questo mio procrastinare. XD

    Kaien

    Scrittura: 3,25
    Piacevole, senza ombra di dubbio. Rendi bene la psiche del personaggio e lo interpreti discretamente, con una certa "presenza" che mi fa pensare ad un attaccamento particolare da parte tua nei suoi confronti. E questo, ovviamente, non può che farmi piacere. Le descrizioni sono sempre puntuali e, pur non presentando particolari virtuosismi, ho notato che sai raccontare bene sia flash mentali del PG, sia scene di un certo impatto "visivo" -e, se vogliamo, anche spettacolari. Non male.

    Strategia: 2,75
    Non c'è molto da segnalare: sfrutti il personaggio con coerenza, variando il tipo di attacchi con discreta abilità. Più che sufficiente, visti i risultati. Ho apprezzato il tuo "prendere", in visione di un attacco ravvicinato, quel Chidori a consumo Alto.

    Sportività: 2,75
    In questo campo ho sempre difficoltà, ma stavolta devo limitarmi ad esprimere dei "semplici" dubbi. Innanzitutto -per quanto nello scontro in analisi non abbia influito negativamente- voglio consigliarti di stare attento all'uso della tecnica "Mizu Kabe", la cui forza repulsiva può essere considerata (in alcune occasioni) un counterattack. L'unica altra perplessità riguarda invece la tecnica Variabile della Katana, utilizzata in modo sicuramente forzato nella parte finale dello scontro. Quando la corressi, non la interpretai come una difesa. In ogni caso, non ho voluto penalizzarti, in quanto non hai sostanzialmente sgarrato nella gestione dello scontro: hai persino preso un Alto motivandolo a livello strategico, mi ritengo soddisfatto.

    Media: 2,92
    L'utente acquisisce 1 punto bonus.


    Kyuwa Matashichi

    Scrittura: 2,25
    L'unica cosa che sono riuscito a dedurre del tuo personaggio è che -nome lunghissimo XD- ha un buon senso dell'onore ed è legato alla sua terra natia. Nelle descrizioni manca tanto (a volte anche troppo): le movenze del tuo avversario, le reazioni psicologiche del personaggio, i suoi stessi movimenti offensivi e/o difensivi. Va bene che un buon post non si misura dalla quantità di righe che lo compongono, ma spesso non si capisce nemmeno cosa faccia il tuo PG e -a onor del vero- lasci persino dei vuoti descrittivi che il tuo avversario potrebbe benissimo sfruttare per farti la festa. Fai attenzione.

    Strategia: 2,5
    Mi sembra che, Chidori a parte, tu non abbia mai messo il tuo avversario in condizione di porsi problemi sulle difese da attuare. E persino in quell'unica occasione, probabilmente avresti potuto -e dovuto- fare di meglio. Rispetto agli altri campi, comunque, la Strategia si assesta su valori più vicini alla sufficienza.

    Sportività: 2
    Male, malissimo! Innanzitutto la cupola difensiva: castarla e "spostarla" a tuo piacimento per bloccare più attacchi è un comportamento errato, antisportivo. Troppo facile usare una tecnica fissa -e limitata- come quella, allo scopo di salvarsi da offensive più o meno complesse. Se nella descrizione c'è scritto che proteggerà dal busto alla mascella, non potrai spostarla verso i piedi. L'unica alternativa sarebbe castarla direttamente dai piedi al bassoventre (stesse dimensioni, posizione differente) ma pur sempre lasciandola lì, immobile. In secondo luogo -anche se questa è la cosa più importante!- hai completamente ignorato una passiva fondamentale, quella dell'arma avversaria. Un'influenza psicologica non può e non deve essere "dimenticata" così, per tutto il corso dello scontro. E, per ultimi, i 5 fendenti (tecnica a costo Alto) evitati come per magia. Non ci siamo, il combattimento GdR deve essere spettacolo e divertimento per chi lo scrive e per chi lo legge, ma le regole vanno rispettate. Altrimenti ne risente tutta la giocata.

    Media: 2,25
    L'utente acquisisce 0 punti bonus, in virtù della morte del personaggio coinvolto.


    Verdetto

    Kaien è il vincitore off e in-game dello scontro.
    Oltre ai punti guadagnati con la media/voto, acquisisce un punto nel conto dei match vinti ed il titolo in-game di "Demone di ghiaccio".


     
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11 replies since 17/9/2009, 20:46   527 views
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