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.
Un sospirò colmo di rammarico forzò la barriera delle sue labbra rosse e morbide,
librandosi nell’aria fresca, serena, e immota della piccola e graziosa cameretta da letto;
lì la Dama Azzurra si era da ore accomodata,
prendendo posto su di una seggiola affiancata al letto,
in attesa che la giovane dormiente che l’occupava per la degenza si destasse.
Il suono leggero e misurato del respiro dell’Alfiere faceva da contrappunto a quello dell’altra,
e gli occhi blu zaffiro -che la vegliavano, con pazienza e tenerezza appena offuscata dalla preoccupazione- oscillavano come un pendolo dall’intervallo ampio e irregolare tra il paesaggio verde e ridente al di là della finestra e il profilo della ragazza ancora priva di conoscenza.
Quella sciocca sciagurata aveva davvero esagerato:
non solo era scappata dal Nido degli Angeli senza neppure avvertire,
-aveva lasciato detto soltanto che andava al sud (al sud! Un posto così pericoloso!)-
ma si era perfino iscritta ai combattimenti dell’Arena Nera di Merovish.
Certamente nutriva molti dubbi circa le misure di sicurezza addotte per la tutela dei partecipanti
-o meglio, era certa che non ve ne fossero-
ma più che indignarsi con un’organizzazione negligente per quella situazione,
la Signora dell’Est sapeva covare solo la preoccupazione per le condizioni di salute di Evangeline
e il dispiacere avvilente per un tale sprezzo per la vita.
Visti i concetti che aveva palesato in occasione del torneo del Warrior Day,
era già tanto che Lord Jason avesse risposto con solerzia alla sua missiva,
premurandosi di rispedirgliela indietro il più in fretta possibile.
...certo, il biglietto di auguri da parte sua -“per una pronta guarigione”- che l’aveva accompagnata
sembrava parecchio fuori luogo, ma almeno si poteva apprezzare il gesto.
...e a dirla tutta, era solo colpa di Evangeline,
che era partita a caccia di guai da cui avrebbe dovuto astenersi.
Quando gliel’avevano riportata, era più morta che viva,
e la sua cura aveva richiesto tempo e fatica oltre l’immaginabile.
...fortuna che, alla fine, era riuscita a metterla fuori pericolo.
Sospirò ancora, la Dama Azzurra, e di nuovo posò gli occhi blu sulla sua testolina bionda:
ora, attendeva solamente il suo risveglio.
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Kururu.
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Mugolò sommessamente scoprendosi di nuovo, a disagio in un letto normale. Quando aprì lentamente gli occhi la prima cosa che fu è fissare il soffitto con aria spaesata e la bocca mezza aperta, per poi tirarsi su a fatica sentendosi tutta un dolore.
Ancora sdraiata, stropicciò gli occhi per aiutarsi ad uscire dal tunnel del sonno per poi sbadigliare sonoramente coprendo la bocca con una mano e stiracchiando l'altra di riflesso. Mordicchiò le labbra e si coprì il viso con una mano per quanto la luce le dava fastidio, appuntando dopo un po' gli occhi azzurri sulle coperte e rendendosi conto con un senso di forte straniamento che non era sul suo letto.
« Ouu... »
Un mal di testa atroce la colpì all'istante come punizione per essersi destata e la spinse a girarsi su di un fianco, premendosi le tempie, nel farlo tirò via un intero lato delle coperte rimanendo così per un po', come in coma.
Nel dormiveglia cercò confusamente di ricordarsi dov'era. Si ricordò vagamente di una serata in un locale, ma erano ricordi vecchi rinfrescati da un sogno stupido che si dimenticò quando sbatté le ciglia cercando di abituarsi alla luce. Brutti ricordi. Troppo brutti.
Ommarò, ho bevuto di nuovo.
Di botto si alzò tirando via le coperte, gemendo per la paura come se avesse visto un fantasma. I vestiti erano al loro posto, ed erano puliti. Ok: a posto, al limite si era fatta di roba ed era collassata. Oppure no, si ricordava anche qualcosa tipo un duello di arena, questo giustificava sicuramente le apparenze di quel luogo.
Gettò uno sguardo stupido alla donna che sostava accanto al letto, scuotendo lentamente il capo senza capire.
Lo stomaco brontolò e tornò il mal di testa a farsi sentire.
« Uuh, ti prego, una spiccia, qualcosa per la testa... »
Si ributtò pesantemente sul letto, mormorando appena.. -
.CITAZIONE (Kururu @ 9/10/2009, 22:22)
« Ouu... »
Mugugnando ancora sull’orlo dell’incoscienza, in pieno dormiveglia,
la ragazzina bionda si mosse in cerca di una posizione più comoda,
trovandola solo dopo aver cercato riparo dalla luce rigirandosi su di un fianco.
Poi, per meccanismi che alla sua osservatrice non potevano che risultare incomprensibili,
si tirò a sedere di colpo, scostò le coperte e scandagliò il proprio vestiario con un’occhiata accurata
prima di lasciarsi andare in un sospiro di sollievo molto sentito.
Quando sollevò gli occhi azzurri in quelli blu, placidi e profondi della castellana,
l’espressione della degente era ancora pesantemente intontita dal sonno;
un rombo sordo originatosi dalle sue budella spezzò quel silenzio, cui la voce fece eco.CITAZIONE (Kururu @ 9/10/2009, 22:22)« Uuh, ti prego, una spiccia, qualcosa per la testa... »
Evangeline si rituffò tra le coperte, e la Dama Azzurra si lasciò sfuggire un sospiro paziente;
indossò con calma il suo più accomodante sorriso
e si sforzò di stemperare l’indignazione nella sua voce in una vaga vena di indofferenza.
"Certamente. Non appena mi avrai spiegato come ti è saltato in testa di andare a Merovish...". -
Kururu.
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CITAZIONE"Certamente. Non appena mi avrai spiegato come ti è saltato in testa di andare a Merovish..."
« Gita turistica? »
Mugugnò con aria stizzita, dopodiché serrò gli occhi irritata dal mal di testa e dalla luce che filtrava ugualmente, dopodiché si raggomitolò sotto le coperte tirandole fin sopra il viso, sparendo alla vista ed eclissando la luce.
Soffocò l'ennesimo brontolio con uno sforzo di volontà e si chiede che cacchio volesse quella lì. Ecco: adesso ai bisogni primari si aggiungeva anche quello di andare in bagno, giusto per rincarare la dose di fastidi.. -
.CITAZIONE (Kururu @ 3/11/2009, 18:50)
« Gita turistica? »
La Dama Azzurra si concesse un sospiro paziente davanti all'ostile reticenza della giovane fanciulla dai capelli d'oro: di certo non si sarebbe messa a rimbeccare con sarcasmo il sarcasmo
di quella piccola incosciente.
"Non hai nulla di più intelligente da dire?
Sono stata molto in pensiero per la tua sorte.". -
Kururu.
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CITAZIONE (Djibrielle @ 5/11/2009, 11:00)"Non hai nulla di più intelligente da dire?
Sono stata molto in pensiero per la tua sorte."« E che sei, mia zia?? »
Scattò su tirando via le coperte, scendendo dal letto e decidendo che non aveva più voglia di stare sdraiata. Ricacciò indietro il capogiro che subito l'assalì per essersi alzata in maniera brusca e poggiò i piedi nudi sul pavimento freddo.
« Io so badare a me stessa! »
Disse cercando volutamente di rendere il suo tono il più possibile antipatico e odioso, dando al contempo le spalle al suo interlocutore.
« Dov'è la mia roba? ». -
.CITAZIONE (Kururu @ 29/11/2009, 07:41)
« E che sei, mia zia?? Io so badare a me stessa!
Dov'è la mia roba? »Inspirò. Espirò. Inspirò. Sospirò.
"Evangeline Mc Dowell."
La voce solitamente morbida e gentile della Dama Azzurra
si fece d'un tratto ferma e autoritaria,
ricalcando il tono che usava con lei quando era stata più piccola
nonchè ospite di Miséricorde, il Nido degli Angeli.
"Che razza di modi sono questi? Non mi pare di averti educata a questa maniera.
Tra l'altro, visto che hai quasi rischiato la morte nelle terre del Sud,
dubito fortemente che tu sappia badare alla tua persona.
E torna immediatamente a letto: non stai ancora bene.". -
Kururu.
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CITAZIONE (Djibrielle @ 3/12/2009, 17:22)"Evangeline Mc Dowell.
Che razza di modi sono questi? Non mi pare di averti educata a questa maniera.
Tra l'altro, visto che hai quasi rischiato la morte nelle terre del Sud,
dubito fortemente che tu sappia badare alla tua persona.
E torna immediatamente a letto: non stai ancora bene."Ebbe un mezzo sussulto e si bloccò un attimo, guardandosi intorno per un istante e poi puntando le mani ai fianchi con i pugni chiusi e trovando in qualche modo il modo di ribattere colpo su colpo.
« Io non ho rischiato di morire!! Cioè, magari un po' sì, ma si è trattato di un caso. Figurarsi se ci ricasco, è già la seconda volta che dando retta a quello la finisco in 'sti casini!!! Tre volte non ci casco, non sono mica scema. »
Tornò sotto le coperte sottolineando bene mentalmente che lo faceva solo perché faceva un po' freddo.
« E poi sto benissimo! »
Aggiunse di colpo, incrociando le braccia e voltando lo sguardo con aria seccata.. -
.CITAZIONE (Kururu @ 18/12/2009, 10:32)
« Io non ho rischiato di morire!! Cioè, magari un po' sì, ma si è trattato di un caso. Figurarsi se ci ricasco, è già la seconda volta che dando retta a quello la finisco in 'sti casini!!! Tre volte non ci casco, non sono mica scema. »
La Dama Azzurra sospirò con calma ostentata:
la sua indole serafica era famosa nel suo regno in passato, come nel suo odierno presidio,
eppure tutti sapevano che non era saggio né prudente abusare della sua pazienza.
Davanti a quel fiume di parole
che, in un maldestro tentativo di difesa, non faceva altro che darle ragione,
l'Alfiere non si scompose, sebbene sarebbe stata molto propensa al riso.
I ragazzini... sempre così imprudenti, cocciuti e... buffi.CITAZIONE (Kururu @ 18/12/2009, 10:32)« E poi sto benissimo! »
La giovane dai capelli biondi tornò ad accoccolarsi sotto le coperte,
e le sue ennesime proteste regalarono un sorriso alla signora dell'Est.
"Evangeline..."
la chiamò con voce dolce e leggera
"...ora stai bene, è vero, ma hai bisogno di riposare.
Quando ti hanno riportata qui eri in condizioni molto gravi, e io sono stata molto in pensiero...
Proprio non vuoi farmi il favore di riguardarti per un paio di giorni?". -
Kururu.
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CITAZIONE (Djibrielle @ 18/12/2009, 22:46)"Evangeline..."
...ora stai bene, è vero, ma hai bisogno di riposare.
Quando ti hanno riportata qui eri in condizioni molto gravi, e io sono stata molto in pensiero..."Rimase un po' interdetta, un istante di confusione espresso dal suo sguardo incapace di rimanere fermo e quieto. Poi si riscosse e sbuffò mentalmente, irritandosi terribilmente senza sapere il perché.
Tsk. Oh, sì... Certo. "Molto in pensiero", diceva lei. Non le credeva. In qualche modo, le stava mentendo, anche se non capiva il perché di quel comportamento. La verità, è che Evangeline non ci credeva, a quella robbaccia. Lo chiamano altruismo, e dicono che significa dare qualcosa senza aspettarsi niente in cambio... ma in realtà, "altruismo" è soltanto una parola strana per qualcosa che non esiste; ne aveva avuto prova ogniqualvolta era stata sfruttata, tradita, maltrattata o si era ritrovata a rischiare la pelle.
In verità, niente e nessuno da niente per niente. Mai. C'è sempre qualche motivo alla base delle azioni delle persone, e alla fine a furia di scavare vedi che in realtà quei motivi sono sempre di puro egoismo. Non sapeva se quella donna faceva quel che faceva perché era pazza o perché le dava una qualche contorta idea di realizzazione personale, ciò che sapeva era che in ogni caso lei non voleva dipendere in alcun modo da quella lì.
Non voleva accettare la sua carità.CITAZIONE (Djibrielle @ 18/12/2009, 22:46)"Proprio non vuoi farmi il favore di riguardarti per un paio di giorni?"
« Mmh... forse... »
Anche stavolta, lo fece apposta di usare un tono antipatico.. -
.CITAZIONE (Kururu @ 19/12/2009, 20:52)
« Mmh... forse... »
La Dama Azzurra sorrise, rasserenandosi,
perché seppur controvoglia
-in una maniera così forzatamente antipatica
da sembrare una parodia ancora più buffa-
la ragazzina bionda aveva accettato di restare.
Faceva i capricci come una bambina,
-che in fondo, era ciò che lei era-
ma con i bambini ci vuole solo molto affetto e molta pazienza,
cose di cui Kalia non difettava.
"Te ne sarei molto riconoscente, Evangeline..."
rincarò la dose, con voce gentile e sinceramente grata
"Non ti tratterrò più di un paio di giorni... Intanto, che ne diresti di mangiare qualcosa?"CITAZIONESancta – Aura di Devozione: Gentile come un angelo, Kalia possiede un aspetto puro e pio che rende particolarmente carismatica la sua figura, e l’attrazione e il senso di tranquillità che promana è abbastanza forte da far scordare ogni negatività con un solo sguardo, spingendo a condividere sentimenti angosciosi per l’inconfessato e inconfessabile desiderio di liberazione, così come un suo gesto compassionevole può spezzare la prudenza o la paura. In questo modo la giovane può comprendere i motivi –e le emozioni- che animano il suo interlocutore, dissuaderlo da atti di forza e farlo ragionare... sebbene è anche possibile che la sua presenza provochi emozioni forti, persistenti e non sempre controllate.
Questo suo involontario ascendente consente di influenzare un’intera folla nello stesso momento, giacché non è necessario che Kalia compia alcunché oltre a mostrarsi, e trascende qualsiasi razza, genere, religione, classe sociale e soprattutto natura soprannaturale: non è indispensabile incontrare i suoi occhi, basta posare lo sguardo sulla sua figura e trovarsi nel raggio di 20 metri.
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Kururu.
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CITAZIONE (Djibrielle @ 20/12/2009, 00:14)
"Te ne sarei molto riconoscente, Evangeline...
Non ti tratterrò più di un paio di giorni... Intanto, che ne diresti di mangiare qualcosa?"Evangeline ebbe una ben strana reazione, invero. Invece rilassarsi a quelle parole, improvvisamente ed apparentemente senza nessun motivo sentì come una sorta di campanello di allarme. Non di pericolo inteso come senso fisico, si intende, un qualche genere di allarme meno immediato da capire ma che le fece improvvisamente rizzare tutte le antenne facendola quasi sobbalzare e ritrarsi da dentro il letto, per poi spingerla ad alzare tutte le paratie di difesa contro gli intrusi e chiudere a doppia mandata tutti i lucchetti che aveva in quella testolina bionda.
« ... »
Fatto ciò... iniziò a pensare che in effetti non aveva alcun motivo per reagire in quel modo. Cioè, al massimo la tipa le aveva offerto la cena, che c'era da agitarsi tanto...?
...
Ci rifletté su, dopodiché trasse le sue conclusioni, esternandole in un impeto di voglia di sfogarsi di cui però si pentì immediatamente.
« ... Sai che ti odio quando fai così?? Mi ricordi una di quelle stupide suore che badavano a noi quando ero piccola. Quando c'erano le vecchie e quelli da fuori allora faceva tanto la Santa Madonna Immacolata da Lourdes, ma poi quando c'era solo lei era la più cattiva di tutte. Diceva agli altri adulti di passaggio che eravamo buoni ed eravamo una benedizione del signore, ma una sera ha riempito di botte Zara perché aveva riempito una sacca con dell'acqua calda delle cucine e l'aveva messa nel letto per riscaldarlo, finendo involontariamente per allagarlo. »
Terminò con uno sbuffo estremamente irritato, cucendosi la bocca dopo quello slancio di loquacità quasi involontario, giurando a se stessa che era finita lì e che non voleva assolutamente aggiungere altro per far capire a quella tipa che le stava semplicemente antipatica.. -
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Stranamente, la ragazzina parve innervosirsi anziché rilassarsi,
e la sua reazione quasi violenta -se non nei gesti senz’altro nelle parole-
sembrava urlare ai quattro venti un’infelicità profonda, un dolore antico
e una rabbia latente; probabilmente frutto di qualche abuso.CITAZIONE (Kururu @ 22/12/2009, 17:46)« ... Sai che ti odio quando fai così?? Mi ricordi una di quelle stupide suore che badavano a noi quando ero piccola. Quando c'erano le vecchie e quelli da fuori allora faceva tanto la Santa Madonna Immacolata da Lourdes, ma poi quando c'era solo lei era la più cattiva di tutte. Diceva agli altri adulti di passaggio che eravamo buoni ed eravamo una benedizione del signore, ma una sera ha riempito di botte Zara perché aveva riempito una sacca con dell'acqua calda delle cucine e l'aveva messa nel letto per riscaldarlo, finendo involontariamente per allagarlo. »
Sbuffò e si ritrasse nel suo giaciglio, e Kalia sospirò,
elargendole una carezza gentile sui capelli mentre si alzava dal suo capezzale.
"Provo pena per te, bambina.
E per tutte le persone che ti hanno ferita, rendendoti così."
Non lo diceva con commiserazione, né con rammarico;
le sorrise con dolcezza, benevolente e perfettamente serena,
perché l’amore e l’affetto sono l’unica cosa che guarisce le ferite,
poi si voltò dirigendosi alla porta di uscita dalla stanza.
Evangeline poteva considerarla una fuga o una ritirata,
se questo offriva colla da annusare al suo piccolo ego indurito dalla vita;
nelle intenzioni della Dama Azzurra, c’era solo la volontà di non essere invadente:
non si può dare nessun aiuto a chi lo rifiuta con disprezzo.
Il suo compito lo aveva svolto: adesso la ragazzina era fuori pericolo,
quindi non aveva più nulla da fare lì, tanto più che, se la sua presenza la irritava tanto,
era suo dovere allontanare qualsiasi stress per salvaguardare la serenità del paziente.
"Hai bisogno di quiete, quindi ti lascio riposare."
Non aggiunse altro, né si voltò a degnarla di ulteriori attenzioni disprezzate e non richieste:
fece leva sulla maniglia, schiuse il battente per attraversarlo, e se lo richiuse alle spalle,
lasciando la fanciulla in compagnia dell’unica cosa da cui amava farsi ingannare.
Se stessa..
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