Le Interiora della Bestia

Leviatano: Emblemi d'Oro.

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    Viaggiatore dei Mondi

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    GOLDEN CREST
    roar for the eve of a new era

    abilità - equip - tecniche

    ::::::


    Just another fool
    Just another fool

    I've been waiting
    For signs of god
    Create - enslave - behaved -
    Everything is out of control

    Leave me alone
    Isolation bears hope
    There's something else waiting
    A promised destiny
    Freezing me
    I feel restless and low
    These days full of sadness
    Had joyfully changed
    Into fear
    My freakshow will start tonight
    Don't miss the right time

    Bright eyes
    Blinded by fear of life
    No Merlin is by my side

    Everything is out of control
    Everything is out of control
    In my future plans
    Everything is out of control
    No one's left to hurt
    Everything is out of control
    Sorrow's gone away

    Broken memories
    Walking upstairs
    Step by step
    I see the whole world burning
    The poet dies in Newerland
    How it burns


    Profilo Fisico ::
    Insospettabile. Il suo involucro è quello di una ragazzina acerba, dal corpo sottile e l'altezza contenuta in appena 154cm di stazza. I capelli sono biondo cenere, spesso legati in una coda od uno chignon. Dettaglio notevole sono gli occhi: l'eccessivo esercizio delle sue capacità li ha levigati sino a renderli ovali piatti, inespressivi e brillanti come il suo elemento.

    Profilo Psicologico ::
    Tormentato. Sopprime il senso di colpa verso la madre e la repulsione verso il padre proiettando tutte le sue energie nella causa che le è stata offerta. Questa sua ottusa, feroce determinazione la rende agli occhi della gilda un membro tanto temuto quanto prezioso; persino i suoi pari, se si eccettuano la Mente e pochi altri,
    ne hanno una terribile soggezione.

    «Nome : Sconosciuto»
    «Titolo : Egida del Leviatano; Emblema d'Oro»
    «Razza : Umana»
    «Età : 15 (apparente) 46 (reale)»
    «Classe : Alchimista-Guerriero»
    «Elemento : Titanio»



    ~
    Legale Malvagio
    il Cavaliere Nero, l'incarnazione della tirannia, è zelante nel fare il male quanto il Crociato lo è nel fare il bene; rispetta e idolatra l'ordine,
    la gerarchia, le tradizioni e la disciplina e il suo codice morale, arrivando a giudicare
    gli altri solo sulla base di queste regole.

    image

    Biografia ::
    resoconto della lettura mentale operata trent'anni prima
    da Aubrey, al secolo Occhio del Leviatano.

    Tutto comincia con mamma,
    o con quella che ti avevano insegnato a chiamare così.
    La Mamma, tuttavia, non dovrebbe essere tale: come apprenderai solo dopo il tuo decimo compleanno -quando avrai abbastanza senno da cominciare a farti due domande, di quelle importanti- la mamma vive con tante altre signore in un grande edificio di pietra, e non c'è nessuno di nemmeno remotamente assimilabile a papà. Un convento, dedito al culto autarchico ed esclusivo di una divinità il cui nome continua a sfuggirti; l'atmosfera è serena, ed il cibo non manca. Tuttavia, alla vigilia del tuo quindicesimo compleanno, chiedi a Mamma di dirti qualcosa su quelle famose domande la cui risposta latita ancora nell'indefinito. Pur riluttante, "Mamma" -che, sorpresa, non è la tua- ti confessa quei pochi ragguagli riguardo le persone che ti affidarono alla loro custodia. Zaino in spalla e tanti sogni nel cuore, parti alla volta di quella che ti hanno indicato come la 'loro' città: chiedi in giro di un nome -il nome che ti è stato indicato- ed è la gente, questa volta, a farsi domande. Sfortunatamente, le formula a voce tanto bassa da impedirti di ascoltarle. Non ottenendo risposta, ritorni al convento con lo spirito -e lo stomaco- di piombo. Non hai mangiato per tutto il giorno.
    Certa di ritrovare mamma ad attenderti con qualche spiegazione -e magari una scodella di zuppa, entri nella mensa senza ignorando il silenzio sepolcrale -ed in un certo qual modo, insolito- che ti precede. Il tintinnìo delle stoviglie ed il parlottare sommesso delle chieriche è surrogato da una assoluta afonia, interrotta -appena prima che tu metta mano al pomello- dalla voce di un uomo. Premi contro la porta, e cominci ad ascoltare. Fra un impropero e l'altro -ed una autentica sfilata di quelle 'parole brutte' il cui utilizzo mamma ti aveva sempre interdetto- l'uomo racconta: racconta di lui, uno stregone itinerante di un ordine che non vede di buon occhio la procreazione, e lei -ancora una volta, la mamma- una chierica del convento dove era andato a perfezionare i suoi studi arcani. Da loro si arriva a te, la figlia concepita ed abbandonata con un non troppo grazioso contorno di efferate minacce a carico della signorina che ne aveva aiutato il concepimento. Una seconda, più lunga parentesi di silenzio, che si gonfia e dilata come una bolla di sapone sino a, inevitabilmente, esplodere -eccome, se esplode. Esplode in un tonfo sordo seguito dallo scrocchiare inequivocabile del metallo contro le ossa. Dopo di questo, grida.
    Spalanchi la porta a viva forza, avventandoti contro papà. Non gradendo troppo le tue effusioni, ti colpisce al volto con un pugno guantato di ferro; è il momento in cui scopri che papà, oltre che uno stronzo diplomato, è anche più forte di te. Ti guarda e ride, sputando saliva e sangue dalla bocca contorta in un ghigno sghembo. Fino alla fine, non riesci ad afferrare il suo volto. Papà, però, il tuo riesce a vederlo bene, e sembra anzi trovarlo molto, molto carino. Quello che succede dopo, preferisci non ricordarlo.
    Stacco di due anni: prigionia. Papà, dopo aver portato i rispetti alla mamma, ti prende con sé e ti chiude in un cubicolo della sua torre-scantinato-sancta sanctotum. Non sei certo di cosa faccia, ma lo senti spesso mugugnare di formule, replica e bersagli, spesso col tono frustrato di chi non riesce in ciò che vorrebbe fare. Quando papà non ci riesce, viene a dispensarti un'ora di amore paterno. In quei due anni, maturi un chiaro, inequivocabile concetto della parola "odio". I suoi borbotii si intensificano di numero ed intensità, tanto che cominci a seguirne il filo conduttore per ammazzare la noia ed i sensi di colpa. Qualche volta ci pensi ancora, a "mamma", ed il pensiero pulsa ancora come una ferita aperta. "o d i o", scandito a chiare lettere in ogni sguardo che gli rivolgi. Un giorno, però, il ciclo si spezza: un uomo irrompe in casa di papà, dicendogli che "non ci saranno più proroghe". Un suono tanto acuto e sottile da farti sanguinare le orecchie, e la testa di papà rotola sul pavimento: nei suoi occhi vuoti, giureresti di aver visto un fantasma di contrizione sotto la libidine animalesca. Ti aggrappi alla salma, mordendola, calciandola, prendendola a pugni. Quando hai finito, i tuoi abiti sono tanto zuppi di sangue da darti un senso di nausea. L'uomo-assassino-salvatore rimane a guardare, in religioso silenzio -sospetti quasi che voglia rispettare la tua vendetta, e che se ne senta partecipe.
    Quando hai finito, ti tende la mano. Kyler.
    Dice di chiamarsi Kyler.


    Abilità Personali ::


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    Titanio.
    L'ibridazione di materia inorganica con un corpo vivo
    atta a formarne una estensione accessoria ma metabolizzabile dall'organismo durante
    un tempo di degenza più o meno lungo -il concetto stesso di 'bioarma' o 'arma vivente'- non è una conoscenza accessibile a tutti. Il padre dell'Egida, agendo per conto del Leviatano, era stato incaricato di esplorare una branca della magia runica tale da permettere, previa impressione di una lettera o di un'intera strofa sulla regione interessata, di legare la carne ad un dato elemento naturale o trascendentale; alla morte del nostro, troppo inetto per trovare cavie il cui fisico potesse sopportare un simile abuso, la figlia subentra nella medesima ricerca, utilizzando sé stessa come paziente zero. I risultati sono sorprendenti.
    Incidendo dei caratteri preselezionati su polsi e caviglie con una lama rituale, il legame si traduce in realtà: O-D-I-O, ritagliato col fuoco, col ferro e col livore di due anni di prigionia e tredici di amarezza.
    L'elemento protagonista del legame è il titanio: resistente come l'acciaio ma il 40% più leggero, pesa il 60% in più dell'alluminio ma con una resistenza doppia. I caratteri vengono adeguatamente occultati da dei bracciali del medesimo materiale con cui comunicano, permettendone una interpolazione diretta e sempre efficace. Fintantoché questi non vengono sottratti alla custodia dell'Egida, questa sarà in grado di modificare l'altro capo della sua corresponsione arcana in termini pressoché
    illimitati di quantità e qualità.


    ~ ~ ~
    d r i v e n t o d e c a y

    La tortura e gli abusi non lasciano sempre segni visibili come un taglio, un livido od un ematoma: è anzi quando i loro sintomi sono invisibili o sottintesi, che questi si manifestano nel loro predicato più terribile. Le sevizie inflittele dal padre, sommate ai successivi anni (decenni) di alienazione nello studio della branca più complessa e reietta della magia runica -uno studio tanto morboso da spingerla ad usare sé stessa come sua unica cavia- non può non aver lasciato un marchio. Un marchio certo impossibile da vedere, ma non per questo meno terrificante o straordinario nei risultati da lui prodotti. La costante -e dopo la morte del padre, volontaria- sottoposizione ad insopportabili abusi ha consacrato il fisico dell'egida ad una forza disperata e maligna, molto superiore a quanto sarebbe lecito dedurre. Naturalmente, la ripetuta sottoposizione a questi tormenti ne ha anche assopito la capacità sinaptica di interpretare e tradurre
    correttamente gli stimoli di dolore promananti da questi, sino ad
    atrofizzarla completamente.


    ~ ~ ~
    t h e s i e g e t o w e r

    Le rune impresse sul corpo dell'alchimista non obbediscono al solo legame con l'elemento a lei consacrato: lo studio del linguaggio della creazione ha permesso all'Egida, grazie ad un esercizio durato decenni, di modificare il proprio corpo in maniera ancora più invasiva e brutale di quanto non avessero fatto gli esperimenti del padre prima ed i suoi stessi tentativi acerbi poi. Questo continuo rimettere in discussione le capacità del suo già provato involucro, anziché indebolirla, le ha regalato una forza ineguagliata dagli altri emblemi suoi pari: ne sono testimoni le tre rune incise all'interno dell'avambraccio destro, che concentrano al loro interno l'energia - contenuta a stento nella tripartizione - della parola runica "potere"; come una torre da assedio, il Flagello accuserà i colpi nemici senza mai crollare, rispondendo a ciascuna freccia scagliata dalla fortezza nemica con le proprie. In termini di gioco, il personaggio gode di un PU passivo alla resistenza del 50%, riserva aumentata del 10% ed immunità sino al livello medio
    alle influenze caratteriali/sovrannaturali.


    Equipaggiamento ::

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    Un pilastro di metallo lungo e levigato, dalla superficie cromata di un denso e splendido grigio-acciaio; invisibili, lungo il suo fusto, si susseguono secondo un ordine imperscrutabile i medesimi caratteri impressi sul corpo dell'egida, ricavati in una lunga stringa omogenea di lettere cuneiformi. Nessuno, eccetto lei, pare sia in grado di decifrarli od anche solo vederli ad occhio nudo. La stele, non più lunga di ottanta centimetri, è perennemente avvolta da un intrico di fasce di panno e cuoio dipinto assicurate fra loro da sporadiche fibbie: è possibile, a patto di conoscerne la disposizione, sciogliere il bozzolo facendo scattare una sola fra queste.
    La reliquia era stata affidata al padre dalla gilda tempo prima che l'Egida venisse al mondo, ed il disgraziato aveva consacrato tutte le sue energie a decifrarne i segreti del linguaggio ivi impresso. Ereditando gli studi e la posizione del padre, immancabilmente, ereditò anche l'oggetto. Da allora non se ne è più separata: gli alti papaveri del Leviatano, d'altronde, sono convinti che questa non potesse trovare proprietario migliore -nè nessuno fra loro, probabilmente, ha mai avuto il coraggio di pretenderla indietro.


      Vow of Loyalty - del patto di carne: A rituale compiuto, la Stele ne ha apposto il suggello tramutandosi in un blocco iperconcentrato dell'elemento al quale il suo nuovo possessore aveva deciso di legarsi. In questo caso, il titanio.
      Essendo la reliquia composta dal detto elemento, è naturalmente suscettibile a qualsiasi tipo di manipolazione da parte dell'Egida: la comunione è fra loro talmente intensa da poter, tramite semplice concentrazione, manipolare il titanio che la compone in modo da muoverla in maniera remota alla massima velocità lei concessa.
      (abilità passiva)

      Deranged One - della vera forma: Il legame non si limita alla superficie: essendo la reliquia un intermediario diretto fra il contraente e l'elemento contratto, è giocoforza ammettere che possegga i connotati di entrambi. Una verità non troppo diffusa, mormorata appena dagli altri emblemi e raccontata a pochi con velato orgoglio dalla Mente stessa. La personalità dell'Egida era talmente forte da imporsi sull'oggetto più di quanto non fosse lecito supporre. Per questo, fra gli atomi che compongono il metallo suo congiunto, si nasconde una autentica personalità segreta, costantemente nutrita dall'odio e dal risentimento del suo portatore. Alla sua volizione, tuttavia, è possibile farla emergere come fosse il subcosciente bestiale di una creatura apparentemente sana. La stele rifulge di autentica luce, liquefacendosi in un fiotto grigio slavato per poi divaricarsi e ricongiungersi ancora, sino ad assicurarsi nei contorni di una mostruosa spada a due mani: il manico, lungo ed affusolato, precede una mastodontica lama squadrata terminante in due estremità simmetriche, il cui dorso si divelte armonicamente a formare l'impressione, lungo tutto il piatto, di una spada bastarda. In termini di gioco, è possibile indurre la stele a mutare forma all'inizio -e solo all'inizio- di ciascuno scontro grazie all'obolo di un consumo nullo; questa non fornisce alcun vantaggio di gioco,
      limitandosi a cambiare l'estetica dell'arma.
      (abilità di puro gdr)

      Misery Mire - della volontà che consuma: l'alfabeto runico della creazione comprende al proprio interno lettere meschine, circonfuse da un'aura di diffidente spregio persino tra i pochissimi al mondo in grado di leggerle: a questa categoria appartengono le lettere che compongono il vero nome dei piani, che se tracciate agiscono da portali per gli esterni che vi dimorano. Il loro utilizzo da parte di negromanti e alchimisti inesperti ha spesso causato invasioni di démoni, diavoli ed abomini relegati negli angoli più negletti del multiverso, portando all'abbandono del loro studio. L'Egida ha ripreso queste ricerche nelle proprie mani, scoprendo sulla stele la lettera-portale per il piano dell'energia negativa: ad un suo comando mentale, il glifo si attiva attirando al proprio interno tutta la magia presente in un'area che va dai cinque ai quindici metri, consumandola. L'anima di un avversario ucciso con questo glifo attivo viene risucchiata a sua volta, bypassando l'immortalità comunemente intesa.
      (abilità variabile - passiva)

    ~ ~ ~
    g a r n e t c h a o s

    Unico nel suo genere: un cristallo dalle proprietà arcane in grado di commutare l'energia magica della Trama in energia vitale, garantendo così al portatore una forma acerba di immortalità; quando la Mente le diede la reliquia in pegno, disse di non poter accettare che il tempo deteriorasse un dono prezioso come il suo. Nonostante numerose insistenze, Kyler si è tuttavia sempre rifiutato di rivelare il vero nome del manufatto, che parrebbe essere intraducibile nella lingua comune.
    Incastonato fra le scapole del Flagello, questo si presenta come una gemma di un torbido rosso bordeaux tagliata in forma ogivale, dalla quale promana una tenue luminescenza vermiglia a carattere intermittente; nel caso in cui un personaggio avversario utilizzi un auspex magico od un'abilità di vera vista su di lei, non gli sarà difficile avvertire la eco remota di una seconda, imperscrutabile aura alla quale l'oggetto fa capo. Troppo debole per prendere il sopravvento, ma troppo forte per ignorarla completamente.
    In termini di game, l'oggetto si collega alla giocata di una eventuale morte/resurrezione del personaggio, introducendo alcune disposizioni particolari. Non ha alcuna utilità in combat.

    ~ ~ ~
    b o d y b i n d

    - Una coppia di bracciali in titanio, dello spessore di 5cm ciascuno.
    - Coppia di cavigliere coordinate, del medesimo materiale-dimensioni
    - Un collare, in titanio anch'esso.


    Tecniche ::

    M Y T H I C A L
    SWORD ◊
    L'esercizio del Legame nella sua condizione più piena, fatto di speroni aguzzi e vortici di lame affilate;
    per il Maestro, non esiste punto cieco che la sua comunione non possa
    raggiungere, dilaniare e distruggere.
      :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

      Mythical Sword: Dread Blade Lascia che il suo elemento goccioli lungo i polsi, in un lento stillicidio che lo porta a radunarsi ai suoi piedi in una pozza di amalgama scintillante: ad un suo comando, questa si coagula in uno sperone aguzzo di oltre due metri, che cerca di trafiggere un assalitore incauto proiettandosi in una traiettoria trasversale. [ consumo basso ]

      Mythical Sword: Dread Pool Il metallo si disperde ruscellando dalle estremità del Maestro e dilatandosi, a seconda dell'intensità della sua volizione, in un rigagnolo sciaguattante o in un autentico mare grigio-acciaio; questo rimane immobile, in assoluta quiescienza, attendendo che la nemesi vi metta piede. Nel caso in cui un avversario transiti entro il limitare della tecnica, potrà essere facilmente bersaglio di tecniche ulteriori che hanno da questa la loro genesi: è inoltre possibile, previa spesa di un consumo equivalente alla tecnica stessa, far esplodere la pozza in un autentico geyser di metallo incandescente. [ consumo variabile ]

      Mythical Sword: Dread Resonance Fra loro c'è una comunicazione sottile, impercettibile ai profani del linguaggio runico della creazione: una comunicazione fatta d'intesa immediata, sublimata sino a raggiungere un livello ben più profondo di quella scaturente da una possibile interazione fra esseri umani: attraverso l'elemento complice, il maestro vede -ed è una visione chiara e rapida nelle sue deduzioni. Esercitando una certa concentrazione, ed a patto che il/i bersaglio/i transiti entro il limitare di una qualsiasi estensione del suo metallo (vedasi tecnica precedente) è possibile decifrarne i movimenti anche in caso di occultamento, parziale o totale che questo sia. [ consumo medio ]

      Mythical Sword: Dread Coil Il metallo si espande, imbozzolandola in una patina lucida e sottile; estendendo i suoi tentacoli dalla pietra angolare delle cavigliere e dei bracciali, dove è conservata la sua essenza più genuina, striscia lungo l'involucro del Maestro sino a congiungersi con i suoi gemelli in una impenetrabile, pallida armatura slavata; questa può tanto ricoprire l'Egida per intero quanto essere concentrata in una sola regione del corpo. [ consumo variabile ]

      Mythical Sword: Brutal Rondo Afferra la stele con gesto elegante, liberandola dalle sue pastoie e puntandola, in maniera crudele ed inequivocabile, verso l'obiettivo futuro: slancia il braccio armato nella sua massima estensione, e sollecita la reliquia nel tragitto a sciogliersi, affusolarsi e compattarsi in una lastra grottescamente lunga e mortalmente affilata. Lascia la presa, e questa gira attorno a lei in senso antiorario per tre volte, descrivendo il raggio di un cerchio immaginario. [ consumo medio ]

      Mythical Sword: Rough Uppercut Applica una coltre sottile di metallo fuso ai pugni o alla lama della reliquia, attendendo il momento opportuno per liberarla in un montante che esprime il meglio del legame runico, il suo più perfetto binomio: elemento e forza -o 'forza dell'elemento', se così vogliamo. Nel vibrare il colpo la patina assume, per impressione dell'energia cinetica da questo sprigionata, i connotati dell'arco appena descritto dal fendente eseguito; questa affila le sue estremità sino all'inverosimile, insistendo con chirurgica e maligna precisione sulla medesima zona protagonista del primo impatto, provocando spesso danni considerevoli. La sua estensione-velocità dipendono, naturalmente, dalla forza impressa dall'Egida nell'esecuzione. [ consumo medio-alto ]

      Mythical Sword: Evil Fencer La volontà omicida che si fa materia, incarnandosi nel metallo e riflettendo dalla sua superficie i barbagli e gli spettri degli impulsi più osceni. Inducendo i bracciali e le cavigliere a liquefarsi completamente, ne si accompagna la discesa lungo gli avambracci, i polsi e le dita con una gentilezza cauta e morbosa, sino ad indurli, con un comando improvviso e crudele, a coagularsi in dei lunghi artigli ritorti. In questo stadio della comunione, la forza dell'Egida subisce un naturale incremento, accompagnato alla capacità di tagliare i metalli più deboli ed intercettare colpi di armi taglienti a mani nude frapponendo fra sé e loro il simulacro di carne, elemento e sangue. [ consumo alto - turni II ]

      Mythical Sword: Dark Lord Ascending Apoteosi del binomio sottoscritto dal legame runico. Raccogliendo le braccia al petto e stringendo la stele contro di esso, si raduna ogni propria risorsa in un unico, minuscolo punto focale, per poi lasciare che il sovraccarico abbia sfogo nell'eruzione di una infernale marea scintillante; dal corpo dell'Egida si espande -ancora- un pantano di autentico metallo fuso, dal quale si proiettano in tutte le direzioni speroni acuminati e diseguali, lame sghembe e barbigli curvi che non chiedono altro di adempiere alla preghiera omicida del loro genitore. La corsa del titanio -pressoché inarrestabile- si esaurirà non prima di aver consumato quindici metri di diametro, ritirandosi con sorprendente eleganza nel nucleo protagonista della sua eruzione. [ consumo critico ]

    A T O M I S ◊
    La comunicazione fra l'Egida e l'elemento si fa tanto sottile da indagarne le fondamenta più autentiche,
    le porzioni infinitesime, le più segrete -ed è così che da vita alle sue
    mille, imprevedibili sfaccettature.
      :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

      Glasya Labolas: Il tetracloruro di titanio è un composto alogenuro ricavato dalla reazione indotta attraverso calore del rutilo o dell'ilmenite con il cloro; il prodotto finale è un denso liquido pastoso color giallo ambrato, il cui ulteriore riscaldamento provoca una condizione deteriore che lo porta ad emettere fumi tossici a base di acido cloridrico. In presenza di acqua o di aria umida, questa capacità si traduce in una violenta espulsione di questi stessi gas, a carattere mortalmente tossico e corrosivo. L'inalazione prolungata è letale, così come la sua stessa presenza: corrode la maggior parte dei metalli esistenti, intaccandoli irrimediabilmente e consumandoli nel giro di poche ore. Esercitando una cauta sollecitazione elementale, il Maestro può emettere variabili quantità di composto ed indurle al decadimento tramite un semplice comando empatico, generando così nubi di fumighe mortali. La gravità e la resilienza di queste è determinata dal consumo speso. [ consumo variabile ]

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    Edited by Malice Umbral - 21/8/2010, 14:11
     
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    nome: earl gray

    età: sedici ( 31 )

    allineamento: LB

    elemento: gelo-spirito

    titolo: occhio del leviatano

    ceppo I: incantatore

    ceppo II: tecnologico



    Legale Buono
    Il Crociato, il difensore dei deboli ed il raddrizzatore di torti, l'eroe per eccellenza.
    Cerca con tutte le sue forze di fare del bene, ma ben difficilmente metterà in discussione le leggi o la gerarchia in cui si trova. Dice la verità, mantiene la parola data e aiuta i bisognosi; combatterà il male sempre e senza tregua, il suo dilemma morale più grande è quando deve infrangere la legge per difedere i più deboli (salvare un innocente che viene punito da un governo altrimenti impeccabile o rubare per sfamare un bambino che muore
    di fame lo metterebbe in grande difficoltà). Un esempio tipico è quello del paladino
    che segue una morale rigida.


    _______________ ____ __ _
    Il castello del Nord non ha sempre portato le insegne di Casa Aldeym. Di questo, tuttavia, sembra che l'intera Endlos non ne abbia più memoria. Trasportato sul piano da Gabriev Disith per sfuggire alla collera di Antares, l'attuale signore del Nord ha inconsapevolmente innescato una parziale, specificissima riscrittura del piano, che ha - letteralmente - cancellato la sede del precedente alfierato per riplasmarla ad immagine e somiglianza del palazzo paterno, Banebriar's Place. L'intera corte del suo predecessore - lui compreso - venne cancellata dall'esistenza, e adesso abita sotto forma di spettro-legione nel corpo dell'unico sopravvissuto al disastro.
    L'Occhio del Leviatano. Earl Gray, primogenito e designato
    erede del fu signore della città volante.
    _________ __ _

    Aspetto Fisico: livido e stravolto. Da che era un uomo rigido e sottile, gelido e squadrato come un blocco di ghiaccio, la maledizione lo ha convertito in un gracile adolescente emaciato, il cuo volto - già segnato da profonde occhiaie - è incorniciato da corti capelli scuri che producono un netto contrasto con il blumarino dell'occhio scoperto. Il sigillo del Duca (vedi sotto) è nascosto da una benda di seta che ne copre l'occhio sinistro.
    _________ __ _

    Aspetto Psicologico: risoluto. E' sceso patti con un esterno prima e con sé stesso poi, sigillando la fu corte di Najaza all'interno del proprio corpo ed accettando di militare nel Leviatano per sostentarla impedendo al suo involucro di deperire. Il profilo è quello di un uomo disposto a combattere sino all'autodistruzione per qualcosa in cui crede, eliminando qualsiasi ostacolo sulla propria strada: questo lo rende un formidabile avversario, così come - suo malgrado - un alleato inaffidabile.


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    THE S O U L E A T E R
    paragrafo abilità: il demone

    Nella Clavicula Salomonis ( lesser key of Solomon ; Lemégeton ) Dantalion è classificato come settantunesimo dei settantadue démoni che compongono la gerarchia illustrata nel documento. Granduca infernale al comando di trentasei legioni, è noto per manifestarsi con l'aspetto di un umanoide polimorfo, capace di acquisire le sembianze di qualsiasi uomo e qualsiasi donna mai esistiti: suo dominio sono le arti, le scienze e - più genericamente - i segreti occulti alla conoscenza comune, che il démone rivela dietro contropartita agli uomini desiderosi di legarlo a sé per un contratto. Che il démone cui si rivolse l'Occhio fosse realmente il granduca della cabala o solo un esterno che ne aveva usurpato il nome, nessuno lo sa: quel che è certo è che poteva dargli ciò che lui chiedeva - e lo ha fatto.

    Duke Dantalion: Non si sa da dove sia venuto, se dal piano di Endlos o da uno degli infiniti substrati al di là del mare dimensionale. Semplicemente, poteva dargli ciò che lui chiedeva. E lo ha fatto. Che sia o meno il suo nome autentico, il démone Dantalion si offrì di sigillare nel corpo dell'alfiere morente tutte le anime che sarebbero state altrimenti gettate nel void, private della possibilità di migrare verso i piani esterni -quelli cui una romantica consuetudine vuole riferirsi come 'paradiso'. I genitori, i fratelli, le sorelle, persino i servi ed i soldati della guarnigione: tutti gli abitanti del vecchio castello di Najaza sono stati sottratti al vuoto dal loro contratto per essere legati ad un solo involucro attraverso il marchio del patto. Persino Ankielika, la sua promessa, adesso vive e vede attraverso l'emblema impresso a fuoco sulla pupilla destra del lord. Avendo apposto una clausola particolare al contratto stesso, naturalmente, è suo interesse curarne le condizioni in modo che questa non manchi di verificarsi: per questo motivo, Dantalion accompagna perennemente il proprio 'cliente' sotto forma di doppio illusorio, incapace di interagire se non per desiderio del lord. L'aspetto con cui si presenta è una replica esatta di quello esibito dall'alfiere reietto, e ne riproduce ogni gesto con una mimica esercitata fino alle corde della perfezione; normalmente, il démone-replica gli si sovrappone in un perfetto combaciare delle estremità reciproche, risultando invisibile ai più. In combattimento, tuttavia, questo si porta ad alcuni metri di fronte al Lord e concentra tutta l'attenzione su sé, stornando da lui eventuali pericoli per concentrarli interamente sul proprio avatar intangibile. Naturalmente, persone dotate di vera vista possono avvedersene per scavalcare il tranello. [ due passive ]

    A Thousand Ripples: Il protettorato del granduca non si esaurisce in un semplice specchio illusorio, bensì in due. Preservando - a rigor di contratto - l'incolumità dell'Occhio per far sì che questi vada incontro ad una morte naturale e lui possa riscuotere tanto la sua anima quanto quelle sigillate al suo interno, Dantalion proietta costantemente sul suo pupillo una seconda, più subdola immagine, la quale - aderendovi perfettamente come una seconda pelle - ne mima ciascun movimento e nasconde alla vista qualunque cambiamento occorso e qualunque ferita inflittagli. In termini di gioco, per quanti danni l'Occhio del Leviatano possa subire, l'avversario lo vedrà come perennemente incolume; l'unica manifestazione tangibile di questa abilità è un dipanarsi di onde concentriche dal punto interessato dal singolo attacco, il cui disperdersi e riacquietarsi contribuisce alla falsa impressione che il principe sia come uno specchio d'acqua - tangibile, ma sempre prono a tornare in uno stato di gelida quiete. [ passiva ]

    Snow-White Encore: Le potenti abilità psioniche del principe - caratteristiche alla linea di successione paterna - hanno conosciuto un ulteriore, terrificante sviluppo grazie alla simbiosi supervisoria del démone: facendo propria per osmosi parte delle capacità e delle sterminate conoscenze del granduca, Earl Gray ha imparato a calibrare il proprio potenziale psionico con rinnovata precisione, tale da permettergli di operare mutamenti nella struttura del creato ad un livello molecolare. Grazie alla telecinesi, da due anni a questa parte il principe è in grado di riparare ossa e chiudere ferite al millimetro, creare onde d'urto specificatamente direzionate sotto forma di cono, sezionare porzioni geometricamente congegnate di terreno e roccia sotto di sé per creare delle stabili piattaforme fluttuanti e persino deviare l'incidenza della luce per generare illusioni ambientali: nel manifestarsi di ciascuna di queste capacità l'occhio sano del principe viene punteggiato da piccoli, fievoli bagliori bianchi non troppo diversi da fiocchi di neve. In termini gdr l'abilità non concede nessuna delle capacità elencate,
    ma ne giustifica le fondamenta. [ passiva ]


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    THE C R E S T F A L L E N
    paragrafo abilità: la corte

    E' detta egregore ( ἐγρήγοροι, da grigori, angeli caduti accoppiatisi con donne mortali ) una collettività psichica o metafisica composta da e capace di influenzare il libero pensiero. Per quanto le egregori note alla tradizione infestino - così si riporta - gruppi di più vittime inconsapevoli, non è da escludersi che uno di questi "concerti di anime" possa concentrarsi su di un solo, sfortunato succubo. Questo, lo status che meglio descrive la fu corte di Najaza sigillata da granduca con il proprio marchio all'interno dell'occhio sinistro di Earl, per prevenire che la riscrittura ne rendesse le anime irrecuperabili. La corte accompagna l'Occhio costantemente sotto forma di più voci disincarnate da lui solo udibili e pressoché incomprensibili, e raramente assume - complice le latenti capacità metacreative del principe - una forma visibile. Questa è spesso quella di Ankielika, la promessa sposa, intenzionata a proteggere Earl anche sotto forma di spirito.

    Ankielika's Sepulture: "le piacevano così tanto, i fiocchi di neve..."
    Earl ricorda il giorno in cui venne introdotta alla corte del nord la sua futura sposa con una certa riluttanza, quasi ne avesse mutilato l'immagine dalla memoria per fare ammenda della propria incapacità di salvarla. Non c'era bora, quel giorno - un evento raro. I fiocchi del primo inverno erano accompagnati contro le vetrate con garbo, da un vento che portava con sé una grazia tanto rara quanto impressionante a vedersi; ricordò di aver rivolto al padre uno sguardo al vetriolo per averlo tenuto all'oscuro di tutto, impegnandolo - fra tutte le disgrazie - con una donna di quasi otto anni più giovane. All'epoca il principe aveva da poco compiuto ventiquattro anni - età sconveniente per il nubilato - e la sua sposa si annunciava come sedicenne. Tutta la sua insofferenza si sciolse non appena vide che la ragazza appena entrata nella sala delle udienze era ancora più spaventata di lui. Seguì una breve, dolorosa intervista condotta dall'alfiere e dalla lady sua madre, durante la quale la ragazza - Ankielika, ricordava: erede di un ricco mercante di pelli - continuava a lanciargli timorosi sguardi in tralice. La ragazza se ne andò poco dopo, quasi fuggendo dalla sala per cercare conforto nella corte esterna. La seguì. Ankielika, sorpresa, gli rivolse un affrettato inchino e lo guardò negli occhi - entrambi intatti, a quei tempi - muta; rimase immobile per talmente tanto che i fiocchi di neve le avevano formato una patina bianca sulle mani giunte. Non ricordava perché - né con quale coraggio - ma prese quelle stesse mani nelle proprie e, dopo averle coperte con la destra ed un breve bagliore luminoso, aveva trasformato quella stessa neve nella miniatura in ghiaccio di un karura, la fenice del nord. Ad oggi, gli piace pensare che il sorriso rivoltogli da Ankielika subito dopo fosse il momento esatto nel quale si era innamorato della donna che non era riuscito a proteggere. Lo spettro di lei è ancora vivo e presente, e si manifesta attraverso le straordinarie capacità criocinetiche del lord: questi può manipolare le componenti atomiche naturalmente presenti nell'aria che si pongono alla base del cristallino del ghiaccio, creando strutture complesse come scudi, muri, colonne o persino armature, o più semplici nugoli di spilli o speroni stalagmitici. Ciascuno di questi viene manovrato con precisione letale, a monumento della donna che continua - e continuerà sempre - a preservarlo dalla dannazione. [ variabile ]

    Lonesome Wail: La eco corale della egregore sigillata all'interno dell'occhio di Earl non è solo rumore reminiscente di cento e più voci andate perdute nel Maelstrom, ma un autentico, compatto bastione psionico. Con un modesto obolo di energie, le voci richiameranno il principe alla realtà liberandolo da qualsiasi mistificazione (illusoria o psionica che sia) grazie a loro perpetuo lamento cantilenante. Al contrario, se l'avversario sita nel campo visivo dell'Occhio e questo riesce a fargli udire la parola "corte", il disgraziato verrà colpito a sua volta dalle eco, che potranno - a seconda del consumo - disorientarlo, stordirlo o addirittura interromperne l'azione in corso. [ variabile ]

    Rhesus: Respiro degli eoni. Abilità sciamanica grazie alla quale, dopo aver rimosso la benda posta a copertura del sigillo, il Conte esuma dalle proprie labbra sotto forma di esalazione uno spettro della corte che rimane in campo per il singolo turno. Questo può bloccare, attaccare o incassare un'offensiva avversaria prima di scomparire, prontamente assorbito dallo stemma del granduca ricavato a fuoco sulla pupilla del lord. [ medio ]


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    素直な気持ち 譲れないもの 正直な言葉 全て
    声にして伝える事ができたなら 未来は広がって行くよ
    いつも そう いつも 心に君がいるから
    Dear My Friend



    I vow that
    No matter if I stop, or if I forget
    I will keep moving forward
    Light is shining down, when I look up at the sky
    Until the day when I can
    see you again

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    THE P R I S T I N E P U P I L
    tecniche personali

    Amestris
    Capacità comune a qualunque psionico è quella di intervenire sulla dimensione spaziale di uno o più oggetti con il semplice potere della mente: in breve, telecinesi. A patto che il bersaglio sosti entro il campo visivo del principe, questo è in grado di tratterlo o respingerlo a suo piacimento - l'abilità non si applica ai personaggi avversari ed al loro equipaggiamento, a meno che non ci sia un contatto fisico come tramite; applicazioni più subdole possono rintracciarsi nella telecinesi esercitata su di sé [ volo medio - 5mt ] o sulla capacità di comprimere l'aria in una sottilissima diagonale per generare autentiche lame di vento. [ variabile ]

    Sky Ocean
    Come in qualunque scuola, disciplina o filone, esistono pupilli che eccedono le abilità convenzionali per crearne di nuove. Earl è entrato, giovanissimo, a buon diritto in questa ristretta èlite. Attraverso una particolare applicazione della telecinesi, l'Occhio è in grado di aprire uno o più squarci - "rift" - nell'autentico tessuto dimensionale del piano, permettendo di concentrare in segmenti ristretti colonne energetiche di magia selvaggia filtrate dal maelstrom sul piano di Endlos. Queste possono avere diverso spessore, numero e angolo di incidenza, e sono solite manifestarsi come un fascio concentrato e pulsante di lucore argentato. Fasci più sottili hanno la capacità di tagliare, mentre colonne dallo spessore più generoso possono investire, travolgere e - infine - bruciare il bersaglio, consumandolo. Un'abilità che si rende possibile solo con la eccezionale perizia e precisione del principe, che riesce a domare l'energia apolare filtrata dagli squarci grazie alla semplice volontà. Una volontà tanto potente e solida da trascendere la realtà del suo mondo natale. [ variabile ]

    Meaning of Birth
    o spettro incatenato. Scoprendo il sigillo oculare del granduca e puntando la mano schiusa verso un avversario, dal centro esatto del palmo esploderà un nugolo di sottili catene spettrali animate dall'energia della corte, che andranno a stringere l'avversario designato senza procurargli alcun danno reale sino alla fine del turno. Al termine di questo - e di quello successivo - le catene emaneranno un tenue bagliore ed infliggeranno alla vittima un danno basso da ustione, che si manifesterà - è curioso - non secondo la silhouette delle catene stesse, ma secondo la forma della mano dello spettro da cui queste sono sostentate. Esclusivamente in-gdr, la tecnica può essere utilizzata per legare un membro della corte ad un'altra persona, sia questo per proteggerla
    o semplicemente per sorvegliarla. [ medio ]

    Wail of the Gorgon
    E' una parola, un gesto, ma soprattutto uno sguardo. Assottigliando impercettibilmente le sopracciglia dell'occhio scoperto - ed a patto che il bersaglio sia entro il suo campo visivo ad una distanza non maggiore di cinque metri - il gerarca del Leviatano invia al cervello avversario un comando non immediatamente percepibile, che ne altera lentamente - ma inesorabilmente - la trasmissione degli input di movimento. Il derelitto, come risultato, prenderà a muoversi molto più lentamente e con meno perizia e coordinazione. L'effetto svanisce al termine del turno successivo a quello di casting, durante il quale la tecnica - per sua natura - non ha ancora effetto. [ medio ]

    A Place in the Sun
    Alterando - non senza sforzo - l'incidenza dei raggi solari o di grandi fonti luminose grazie alle proprie doti, Earl è in grado di generare una fedele imitazione delle illusioni ambientali proprie degli incantatori, non senza tuttavia scontrarsi con diversi paletti: a causa della mancata natura arcana delle proiezioni create, queste saranno leggermente meno fedeli delle controparti originali e dotate di una colorazione più slavata, e l'abilità non può - naturalmente - utilizzarsi nella completa oscurità od in luoghi non sufficientemente illuminati ( cave con lampade ad olio, corridoi punteggiati da sporadiche fiaccole, etc. ) [ variabile ]. Con un consumo ed uno sforzo minore, tuttavia, il principe potrà fare appello alla propria conoscenza scolastica dell'autentico illusionismo e creare proiezioni perfette di dettaglio e dimensioni anche considerevoli, senza tuttavia poter oltrepassare il limite del singolo turno in caso di un'immagine che ecceda i due metri di altezza. [ medio ]

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    Edited by Malice Umbral - 10/11/2010, 09:10
     
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1 replies since 16/11/2009, 17:42   1014 views
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