IV - Dancin' steel

Survival Game

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. .Nihil
     
    .

    User deleted




    Tra i denti, l'omuncolo era in grado di sentire ancora, seppur lieve, il sapore della libbra di carne appartenuta al colosso.
    Una presa di coscienza, quella, di appena un battito di ciglia. Il tempo stesso che una persona normale può dedicare alla percezione del suo cuore quando salta un battito, dimenticandosi immediatamente dell'accaduto, per cestinarlo come di scarsa rilevanza.
    Sulla lingua aveva un gusto amaro di pietrisco e ferro. E di qualcosa che non era ferro. Altri metalli? Probabilmente. C'era anche qualcosa di lattiginoso e viscoso che, legato alla saliva, la sua stessa, gli gocciolava piano giù per la gola.
    Non era fastidioso, no. Solo curioso come lui si stesse accorgendo di minuzie di quel genere proprio mentre attorno la morte strisciava sull'Arena Nera nella forma di un titanico agglomerato di blocchi meccanici interconnessi. E cercava anche lui.

    Alla bestia aveva strappato un occhio. Bene.
    Non era però arrivato al cervello. Male.

    Ma almeno quella cosa ora aveva un punto cieco da cui essere attaccato con più facilità.

    Gli altri che con lui condividevano la gabbia - già, ora era diventata una gabbia. Era come stare a casa. Aveva registrato l'avvenimento, la nascita delle sbarre che racchiudevano lo spiazzo di pietra nera, prestandoci attenzione, certo, ma senza aggiungere altre riflessioni. Era successo quello; punto. - si davano da fare per continuare ad assaltare il mostro.
    Ridicolo poi, che, in quella enorme ciotola di ossidiana, che fossero di metallo o carne, piccoli o grandi, erano tutti mostri.

    Quando aveva strappato via un pezzo alla faccia della bestia di ferro, quella aveva urlato, e aveva urlato anche quando aveva cominciato ad infilargli la lingua dentro, cercando di strappare quanti più pezzi poteva.
    Ma l'urlo...
    ...quello gli aveva lasciato ben poche speranze di fare altro.
    Unito agli spasmi di cui naturalmente una preda ferita cade vittima, era stato abbastanza perchè l'omuncolo dovesse mollare la presa, scivolando a terra con un tonfo umido.
    L'altezza non era abbastanza perchè riportasse del danno, ma il morale del predatore aveva subito un grosso smacco : lui era stato bloccato dalla paura.
    Una sensazione al limite del nuovo, quella. Timore, reverenziale.

    Conosceva la tensione, l'istinto che lo avvertiva di un potenziale pericolo, e non lesinava sulla prudenza, quando ne serviva.
    Ma quello... quello era diverso, del tutto differente. Il più puro panico umano.
    Così forte da immobilizzarlo a terra anche nel momento in cui poteva scorgere l'arto meccanico del titano armato di trivella alzarsi contro di lui, avviarsi con un sibili strisciato, sommesso, che cresceva sempre di più con l'aumentare del numero dei giri della punta da trapano e il suo approssimarsi alla carne della vittima prescelta.
    E lo vide calare, dritto contro il suo sterno, e non potè fare altro che aspettare. E sentirlo raschiare.

    Per salvarsi da quella morte annunciata, il suo io istintivo non poté fare altro che renderlo più concreto. Come mai prima.
    Energia, volontà, che si accumulava nella pelle, nelle ossa, nei tendini. Ogni cellula ne veniva infarcita, e mentre la trivella cercava di aprirsi una via nel suo corpo, quello ammassava difese contro di lei.
    In una lotta a braccio di ferro per la vita. Per la sopravvivenza.

    E, sull'orlo del baratro, decise di collaborare con il suo stesso corpo per non morire : non aveva completato alla sua missione, e, ancor più, non aveva avuto il permesso di morire.
    Ergo, non poteva smettere di vivere lì.


    Quella stessa volontà che non stava permettendo che il suo corpo fosse frullato come una poltiglia di carne raggiunge le braccia, e la lingua.
    Insieme, con decisione sempre crescente, si agganciarono alla trivella, ostacolandone la rotazione quanto bastava perchè gli fosse possibile sgusciare via da lì sotto.
    Rimettersi in piedi, allontanarsi dal pericolo ed assalire di nuovo.

    Il punto cieco della bestia era ancora lì, sopra di lui : stupido non approfittarne. Il ginocchio di quello stesso lato : lì avrebbe colpito.
    Duramente, sfruttando quella sua ritrovata forza per spezzare il metallo, mordendo a fondo, strappando e lacerando.
    Senza una gamba, anche il leone più feroce si ritrova in difficoltà.
    Forse nemmeno quel boccone avrebbe potuto mangiarlo, contava poco. Portarsi via brandelli del suo avversario era già di per se un passo in più verso la vittoria.

    Se poi il titano avesse contrattaccato, per trivellarlo ancora, indenne, o fosse invece rovinato al suolo, accusando l'assalto al suo arto inferiore, allora semplicemente averebbe approfittato per portarsi alle spalle della cosa, e aggredirlo nuovamente da posizione migliore.

    Per quanto rapido, dubitava che un vivente di quelle dimensioni fosse, oltre che agile, infinitamente snodato : ogni arto ha il suo limite, naturale o artificiale che fosse. Standogli alle spalle non poteva certo essere attaccato direttamente, non se il colosso di ferro era impegnato altrimenti.



    Da considerarsi le passive

    .Ingoiatore
    Il nostro è in grado di modificare la struttura fisica dei suoi apparati per ingurgitare e poi digerire qualsiasi genere di materiale. Vivo o inanimato. Nulla potrà salvarsi, una volta a portata delle sue fauci.
    Ovviamente è chiaro che, prima di tutto, il nostro deve riuscire ad agguantare la pietanza. E' solo una volta infilata in bocca che le possibilità di salvezza della preda scemano rapidamente.
    Non gli è possibile, però, infilare in bocca interi bocconi grandi il doppio di lui, ne mangiare più del doppio del suo peso standard[ogni tre post.]

    .Fiuto del Predatore
    Come tutti gli animali da preda, anche per lui è importante trovare quello che deve mangiare. Olfatto, vista, termografia : anche per via degli esperimenti da cui è stato prodotto sono estremamente affinati, e si possono parificare a quelli dei migliori felini cacciatori o, in buona sostanza, ad ogni animale da preda che si rispetti.
    La vista del falco, l'udito della lince, la lingua della serpe.
    Difficile nascondersi da qualcosa che la selezione artificiale ha prodotto in grado di braccare ogni cosa.

    .Lick it!
    Come in tentacoli del polpo, anche la lingua di Nihil si rivela una minaccia lunga un paio di metri, cosparsa di piccoli uncini e ventose, in grado di aggrapparsi alle cose, per poterle poi portare alla bocca con tutto comodo. Robusta e muscolare, la lingua può essere considerata alla stessa stregua di un arto supplementare.

    Attivamente, Nihil potenzia le sue azioni per questo post con.

    .Incremento Robustezza (spesa Alta). (- 20%)
    .Incremento Forza (spesa Alta). (- 20%)

    Totali - 30%[post precedente] - 40% [attuale]
     
    Top
    .
  2. Andre_03
     
    .

    User deleted


    Era un tumulto di grida e improperi, scandito dal clangore dell'ovale.
    Gli spalti, nella loro totalità, si erano animati di vita propria: una fiumana di gente si riversava sulle gradinate in direzione delle uscite più vicine, spingendo e calpestando. Nessuno sembrava più capace di stare al suo posto. Eppure tutto si dissolse come per incanto. All'improvviso, quella follia collettiva cessò lasciando gli spettatori attoniti e perplessi. Si guardavano l'un l'altro come per capire che diamine fosse successo. Qualcuno rise mestamente, eccitato dallo spettacolo -mai così vivo! così coinvolgente!- dell'Arena. Ripresero ad osservare, chi in piedi (immobile là dove si era ripreso dal panico), chi accomodatosi in posti pagati da altri.
    I soli che trovarono poco piacevole lo scemare del terrore furono i tre uomini che combattevano nella gabbia.
    Per loro non ci fu un risveglio felice, ma dolore seguito da altro dolore.

    Era una danza dell'acciaio schizzata di sangue, fredda e calda nel contempo.
    Delle tre minacce che il Titano aveva identificato, una si trovava ormai in secondo piano e le altre -di pericolosità più elevata- lo costringevano a combattere. Lui non era stato creato per quello, ma per scavare. E si trovava, sebbene non potesse riflettere sulla propria condizione, in netta difficoltà.
    Con un sensore ottico fuori uso gli risultò complicato percepire il mondo esterno e, in quegli istanti che accompagnarono l'adattamento degli altri ricettori alla nuova situazione ambientale, le creature colpirono ancora. Fortunatamente una delle due lo fece dalla parte sbagliata, la destra. Lì i sensori erano ancora tutti in funzione e fu relativamente semplice fronteggiare il pericolo: il braccio del gigante si mosse a protezione del "volto", impedendo alla strana creatura di renderlo cieco. Quella però si era aggrappata all'arto e, per scrollarsela di dosso, l'enorme bestia metallica abbatté un pugno al suolo con forza. L'impatto fu letale e imprevisto. I danni strutturali riportati alla terminazione l'avevano resa debole. Così si spezzò, generando un forte stridio di lamiere che seguì il ronzio della trivella -rallentata da un corpo estraneo- appena scontratasi con l'ossidiana.
    Il momento seguente ci fu un altro impatto forte, duro, e il massiccio scavatore semovente cadde.
    Picchiò l'articolazione posteriore sinistra per terra, crollando in maniera sbilenca su un fianco. Cercò di appoggiarsi facendo leva sul braccio mancino, ma quello era in movimento a causa della trivella e quindi generò un movimento inconsulto che lo fece involontariamente roteare su se stesso. Quando riuscì a fermarsi, la diagnostica delle condizioni dell'esoscheletro attivò le subroutines di autodifesa totale, spingendo tutte le energie dei sistemi verso il Nucleo Centrale.
    Sotto alla mascella del Titano il metallo sgusciò via, ritraendosi come magicamente per dare spazio a un'apertura circolare al cui interno, luminoso e crepitante, poteva intravedersi un globo di energia blu cobalto attraversato da scariche elettrostatiche nero-violacee. Insieme a quella visione si sentì un suono sfrigolante che divenne acuto col passare dei secondi, fino ad essere insostenibile dall'orecchio umano.
    Poi, l'esplosione.
    Il Titano di Recupero si autodistrusse in mille pezzi, a partire dalle braccia e dalle gambe -o ciò che ne restava- per poi lasciar che anche testa e corpo seguissero lo stesso destino. Schegge metalliche affilate come rasoi schizzarono in ogni direzione, sospinte dalla deflagrazione che, ancora una volta, fece tremare tutto lo stadio sotterraneo.
    Rimase intatta solo quella sfera di energia, galleggiante in aria:
    minacciosa e bellissima, nel caos più generale.



    SPOILER (click to view)
    QM point - Kizan
    Il tuo attacco non va a segno, riesci ad aggrapparti solo al braccio del Titano, che nel tentativo di liberarsi di te si frantuma. I frammenti metallici ti feriscono per un totale di danno Basso.


    QM point - Generico
    Non ho molto da dirvi: siamo ovviamente alle battute finali. L'esplosione del Titano è da considerarsi danno Alto da deflagrazione per Kizan e Nihil, che gli sono molto vicini e danno Alto/Critico da taglio casomai uno o più pezzi di acciaio dovessero riuscire a ferirvi. Lascio alla vostra sportività il conto dei danni.
    Un'ultima cosa: qualora vi venisse in mente di toccare la sfera, un altro giocatore o i resti del gigante...non siate autoconclusivi.

    Turnazione Libera.
    Limiti di tempo 5 giorni.

    Per domande o dubbi vi rimando sempre e comunque al topic in bacheca.

     
    Top
    .
  3. .Nihil
     
    .

    User deleted




    Era caduto.
    Il mostro di ferro era franato sotto al peso dello sforzo congiunto dei tre mostri chiusi con lui dentro alla gabbia.
    Incapace di sorreggere il suo stesso peso, mutilato, soverchiato da tre piccoli animali che, in altre circostanze, avrebbero potuto sbriciolare senza fatica.

    Ma non era andata così.

    La sua di ferro si era mossa, scossa da un brivido colossale, per frantumarsi, frammentandosi come fosse stato nient'altro che coccio.
    Un semplice vaso rotto.

    Frammenti e schegge della bestia erano schizzati ovunque, letteralmente ovunque, e con tale forza che sembrano stati in grado perfino di conficcarsi nella pietra nera dell'Arena, che, fino a quel momento, era resistita a qualsiasi cosa.

    Il pupazzo di carne non aveva notato il globo di fiamma azzurra, sospesa a mezz'aria. Non ci aveva badato. E anche se lo avesse fatto, non gli sarebbe interessato.
    La priorità, per ogni forma di vita, è non morire.

    Finire impalati da schegge di metallo lunghe un braccio era un modo di morire.

    Automaticamente, rispondendo ad un istinto animale vecchio di milioni di anni impiantatogli a forza dentro alla carne, nolente, l'omuncolo si era accucciato a terra al primo segno di pericolo, si era fatto piccolo piccolo, portando le braccia davanti alla testa, incrociate.

    Il suo corpo aveva agito di conseguenza, modellandosi per sostenere l'urto.
    Ossa spessa un pollice in vece di sottile carne, rosea e fragile.
    Protuberanze ed escrescenze chitinose.

    Nonostante quello, però, la pioggia di morte ed acciaio si era espansa senza freno, investendolo.
    Lunghi pezzi acuminati avevano trafitto l'omuncolo, anche se non così forte, ne così a fondo, da ucciderlo. Le sue carni avevano reagito, lo facevano sempre, che lui lo volesse, o meno.

    Non ne era uscito indenne, certo, ma non aveva nemmeno capitolato.
    Aveva ancora una volta rispettato i comandi che gli erano stati imposti : non era morto.
    Un altro istinto, però, si era impadronito presto del servo della Coda : doveva mangiare.

    Ancora accucciato, l'omuncolo aveva risposto prontamente a quel comando, spalancando la bocca con uno schiocco, e srotolando la sua lingua, piano. In modo orrendamente lento.
    Poi si era mossa, in un guizzo, cercando di afferrare le schegge di metallo che gli ricoprivano la schiena, come fosse un gigantesco porcospino.
    Avrebbe cominciato ingoiando quelle.
    .


    Da considerarsi le passive

    .Ingoiatore
    Il nostro è in grado di modificare la struttura fisica dei suoi apparati per ingurgitare e poi digerire qualsiasi genere di materiale. Vivo o inanimato. Nulla potrà salvarsi, una volta a portata delle sue fauci.
    Ovviamente è chiaro che, prima di tutto, il nostro deve riuscire ad agguantare la pietanza. E' solo una volta infilata in bocca che le possibilità di salvezza della preda scemano rapidamente.
    Non gli è possibile, però, infilare in bocca interi bocconi grandi il doppio di lui, ne mangiare più del doppio del suo peso standard[ogni tre post.]

    .Fiuto del Predatore
    Come tutti gli animali da preda, anche per lui è importante trovare quello che deve mangiare. Olfatto, vista, termografia : anche per via degli esperimenti da cui è stato prodotto sono estremamente affinati, e si possono parificare a quelli dei migliori felini cacciatori o, in buona sostanza, ad ogni animale da preda che si rispetti.
    La vista del falco, l'udito della lince, la lingua della serpe.
    Difficile nascondersi da qualcosa che la selezione artificiale ha prodotto in grado di braccare ogni cosa.

    .Lick it!
    Come in tentacoli del polpo, anche la lingua di Nihil si rivela una minaccia lunga un paio di metri, cosparsa di piccoli uncini e ventose, in grado di aggrapparsi alle cose, per poterle poi portare alla bocca con tutto comodo. Robusta e muscolare, la lingua può essere considerata alla stessa stregua di un arto supplementare.

    Attivamente, Nihil potenzia le sue azioni per questo post con.

    .Carapace (spesa Alta). (- 20%)

    Totali - 70%[post precedenti] - 20% [attuale]

     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    5,192
    Location
    Fantasy

    Status
    Offline
    "Arena di esseri tormentati e angosciati, i quali esistono solo a patto di divorarsi l'un l'altro, dove perciò ogni animale carnivoro è il sepolcro vivente di mille altri e la propria autoconservazione è una catena di morti strazianti."

    Schopenhauer



    Un braccio.
    Ha fermato la Bestia con un solo braccio, questa cosa è veramente possente.
    Ma a quanto pare siamo riusciti a danneggiarla, quando sbatte l'arto a terra il mio corpo si stacca agilmente mentre il costrutto rovina a terra in movimenti convulsi e la mia pelle, dura come l'acciaio, riporta solo qualche taglio minore.
    La Bestia si prepara ad un'altro assalto per finire una volta per tutte la pericolosa preda ora atterrata ma il bagliore che si inizia a scorgere al suo interno la blocca. Segue una violenta esplosione mentre i pezzi del corpo della macchina vorticano rapide nell'aria, sibilando, imitando la falce della morte.
    L'onda d'urto è violenta e la costringe a tentare di afferrare il terreno con gli artigli che stridono a contatto con l'ossidiana mentre il mio corpo viene spinto indietro, le lastre di metallo viaggiano verso di me e il mio corpo si muove rapido, schivo le più grandi mentre le più numerose e picco trafliggono il mio corpo, la Bestia percepisce solo punture di zanzara e io non percepisco nulla, lo sentirò dopo e so già che farà male. Nonostante la rapidità del mio corpo l'ultima grade lastra di metallo non viene comunque evitata, la Bestia vi antepone il braccio sinistro portando la mano vicino alla spalla e reggendo l'impatto. Il metallo lacera la dura pelle e la carne per fermarsi a contatto con l'osso della spalla e dell'avambraccio intaccandole a metà; con la zampa destra il fastidioso pezzo di metallo viene tolto e gettato a terra assieme a un fiotto di sangue, niente di grave. Non per Lei almeno.
    Ora si guarda in torno, la fine della bestia metallica non le ha dato soddisfazione, vuole sangue sulle sue mani. Afferrare l'essere che si trova rannicchiato a terra e scagliarlo contro la sfera di energia emersa dai resti del costrutto sarebbe un'idea allettante ma il fatto che non sembri intenzionato ne nelle condizioni di combattere non renderebbe la cosa eccitante, l'altro umano invece è ancora in piedi, una preda che la farà divertire.
    La Bestia si piega a quattro zampe e corre rapida verso il combattente in armatura per poi avventarsi verso di lui, il suo intento è quello di atterrarlo sfruttando la sua mole per poi dilaniarlo in un turbini di zanne e artigli.

    SPOILER (click to view)
    Energia: 30% - 15% = 15%
    Status: Scheggie di metallo su tutto il corpo (molte ferite di bassa-media entità), braccio sinistro fratturato in più punti, usabile solo grazie alla mutazione, elevata perdita di sangue.

    CITAZIONE
    Bonus resistenza-forza-rapidità 75%
    Bonus agilità 50%
    Combatto senza malus grazie alla mutazione, schivata rapida(+bonus passivi) usata per evitare un pò di spine, raffica(+bonus passivi) usata contro boss

    Corpo di Ferro
    Data la sua natura di mannaro Kizan possiede capacità superiori rispetto a quelle umane (che unite ai suoi perpetui allenamenti lo rendono un combattente veramente eccezzionale). Egli combatte senza bisogno di alcuna arma o armatura, il suo corpo basta e avanza. Tutte e quattro le caratteristiche fisiche (forza-resistenza-rapidità-agilità) sono incrementate del 50%, grazie a ciò Kizan riesce a cimentarsi in azioni pressoche impossibili quasi con naturalezza (ma non senza sforzo), salti mortali, attampicare impossibili, muoversi nel quasi totale silenzio, salti in alto di 3-4 metri, salti in lungo di 10 metri e azioni simili rientrano nelle sue capacità.
    Passiva [20 pt]

    Sensi del Felino [2/2 terminato]
    Kizan ricorre alla sua personalità felina per potenziare i propri sensi, grazie a ciò riesce a combattere senza troppe penalità nel buio, quando accecato o in situazioni simili. Riesce anche a distiunguere le illusioni immateriali (di livello basso), il suo senso dell'equilibrio aumenta e l'olfatto gli consente di seguire le traccie come un vero segugio. Durata 2 turni.
    Medio [1 pt]

    Mutazione Ibrida [1/2]
    Kizan cede alla sua parte animale e si traforma in una macchina da guerra per metà umano e per metà pantera; il risultato di tale mutazione è una creatura bipede con un folto pelo nero alta 2 metri e mezzo ed una larghezza di 1,5 metri, 300 kg di massa muscolare e di agilità, artigli di 15 centimetri e zanne aguzze in grado di ridurre in poltiglia anche il cemento. I suoi attributi (forza-resistenza-rapidità) aumentano del 25%, la sua pelle diventa più dura dell'acciaio, non prova più dolore (il che gli consente di combattere anche se con delle ossa rotte, se stà bruciando,ecc ...), e la capacità dei suoi sensi (olfatto-vista-udito) viene notevolmente aumentata. Mentre si trova in questo stato la sua capacità di combattere non viene influenzata dallo stato del suo corpo (se ha una gamba rotta non ne risentira gli effetti,sarà in grado di correre benissimo o di sferrare calci come se la gamba fosse in perfetto stato). Durata 2 turni. Mentre si trova in questo stato Kizan non può utilizzare oggetti poichè l'equipaggiamento indossato si fonderà con il suo corpo, egli riesce a controllare le proprie mutazioni e non cede più alla furia berserker di cui era vittima nel passato.
    Critico [1 pt]

    Schivata Rapida [Basso]
    Kizan è in grado di scatti di una rapidità inumana. Attingendo alle proprie energie, per alcuni istanti, i suoi movimenti diventano talmente rapidi che normalmente non si riescono a scorgere. Sfortunatamente egli non riesce ancora a mantenere sotto il proprio controllo i suoi istinti felini (che generano questi effetti) e quindi questà capacità si attiva solo a puro scopo difensivo (bisogna essere consci del pericolo) e lo spazio che si riesce a percorrere e di circa 10 metri massimi (cioè con un consumo critico).
    Variabile [2 pt]

    Raffica
    Kizan effettua 6 rapidi e potenti colpi uno o più avversari, che siano entro la sua portata, in meno di un secondo.
    Medio [1 pt]
     
    Top
    .
  5. Turel'
     
    .

    User deleted


    Osservò il processo di decostruzione con un mezzo sorriso beffardo stampato sul volto, rimanendo addosso alla grata, con la schiena poggiata e le braccia conserte.
    La possente armatura copriva anche il volto, rendendo indistinguibile la sua espressione di puro sadismo.
    Si divertiva con poco, come già detto.
    Purtroppo, la portata principale aveva ben pensato di fare puff; ecco in arrivo il dessert, sostituzione perfetta.
    Forza, tigrotto! Vieni dal padrone!
    Non si scompose più di tanto. Non appena la bestia gli fu addosso, le sue braccia subirono una notevole accelerazione, tale da permettergli di uscire incolume dalla combinazione d’attacco.
    Contò sei colpi, resi innocui dal piatto delle lame.
    Ad ogni contatto tra artigli e acciaio, un sonoro clangore riecheggiava nell’arena; nulla in confronto al rumore di carne squarciata e interiora divelte che sarebbe risuonato di lì a poco.
    Buonanotte.
    Alle parole fu contemporaneo un movimento che significava una cosa soltanto; morte, morte, morte.
    Aveva spalancato entrambe le braccia – sollevato entrambe le spade – e le aveva mosse con forza e sicurezza, spedendole l’una incontro all’altra.
    Nel bel mezzo, guarda caso, c’era la pantera.
    E quelle forbici non avevano la punta arrotondata.




    SPOILER (click to view)
    Fisico: Schiacciature e polsi prossimi alla frattura, danni anche alle ginocchia dovuti allo schiacciamento, attutiti però dall'armatura e dal bonus in resistenza.
    Danno Medio da contusione alla spalla destra.
    Energia: 30%
    Passive: Le solite. +10% all'energia, bonus del 25% in forza e resistenza.
    Equip: knightsbane, Rend Asunder, armatura integrale con passiva di resistenza Bassa.

    Tecniche
      Sentiero della discordia
      Il Prescelto è stato benedetto da ભમયરલળ ४५६७८ con diversi doni oscuri, poteri del Caos che può afferrare e trascinare in questo mondo attraverso il suo stesso corpo. Questi poteri affluiscono all’interno della massiccia armatura e si riversano all’esterno come auree profane. Oltre a causare un effetto immediato quando prorompono dalla stretta del Prescelto, questi effetti persistenti continuano a rafforzare Turel per alcuni istanti, permettendogli di scatenare attacchi da mischia corroborati dal potere empio di ભમયરલળ ४५६७८.
      ~ Consumo Variabile -> Alto, velocità.

      Carnage
      Attingendo alla fonte energetica inesauribile del caos primordiale, il dannato ne fa uso per ammantare di elemento corrotto le sue spade titaniche.
      Spalancando poi le braccia, vibra un colpo brutale che si chiude a "X" mano a mano che gli arti si avvicinano fino a toccarsi e invertirsi di posizione; sufficiente per dividere in due parti uguali un corpo umano, dalla vita in su.
      ~ Consumo Alto

    NOTE: Non volendo approfittare del vuoto descrittivo, ho parato un pò alla cazzo. Abbie pietà, Panterona.
     
    Top
    .
  6. Andre_03
     
    .

    User deleted


    Dalle tribune si levò un'ovazione.
    Per gli spettatori di quel gioco al massacro, i tre concorrenti avevano vinto: erano riusciti nell'impresa (quasi) impossibile di abbattere un Titano di Recupero. E con che rapidità l'avevano fatto! Quanta abilità, nei loro attacchi! Molti degli assassini seduti sugli spalti nemmeno volevano credere a ciò che videro, invidiosi di quelle capacità fuori dal comune.
    Ma non tutti si fecero abbindolare da quella farsa, i più esperti attesero ad esprimersi.
    Braccia conserte, sguardo fisso su quella sfera minacciosa di energia crepitante, della quale nessuno sapeva capire l'utilità o gli scopi. Passarono diversi attimi, durante i quali il trio di combattenti si diede a diverse attività: uno, il più taciturno e astuto, cercò di liberarsi dalle schegge metalliche senza tuttavia riuscire a mangiarle -si rivelarono impossibili da masticare, persino per lui- mentre gli altri due sprecavano inutilmente le proprie energie rivoltandosi l'uno contro l'altro.
    Si ferirono, forse.
    Si ammazzarono, probabilmente.
    Qualunque stupido gesto o azione stessero compiendo, però, ciò che accadde dopo li fece fermare. Immobili, attoniti, tutti i presenti -nessuno escluso- dovettero reprimere un moto di sconforto e terrore, misti a rassegnazione.
    Il globo azzurro aveva preso a vorticare su se stesso con una rapidità sempre maggiore, creando una sorta di attrazione magnetica attorno al proprio corpo; con la stessa rapidità con cui erano volate via, le schegge d'acciaio convergettero verso l'origine. Si strapparono via da sole, dai corpi che avevano ferito. Si sollevarono da terra come animate da una forza invisibile. E infine, inesorabilmente, si riunirono: una addosso all'altra, sciogliendosi come mercurio in una danza macabra di parti che si ricongiungevano, diedero nuovamente forma a ciò che era andato distrutto.
    Il golem di ferro era ancora in piedi, intatto.
    Era uno dei poteri di quei mostri: l'autodistruzione ai fini del rinnovamento. Per questo si diceva che i Titani non potevano essere distrutti; per questo nessuno di loro era andato perduto dai tempi immemori della creazione. Erano immortali.
    Ruggendo alla sua maniera stridente, la creatura sollevò le braccia -illese- e fece qualche passo avanti: avrebbe preso Nihil per primo, la minaccia principale.
    Il suo braccio calò forte e rapido sul malcapitato, pronto a farne polpette.

    Eppure, in quell'istante, ogni cosa si fermò.
    L'arto del golem si irrigidì a mezz'aria, bloccato da qualcosa o qualcuno di più forte.
    Il Cerimoniere era lì, in piedi e con una mano protesa in alto nel gesto di arrestare la bestia metallica. L'altra era in tasca, tranquillamente parte di una postura rilassata e per nulla sotto sforzo. Sembrava in grado di fare qualsiasi cosa, quell'uomo (?). Sorrideva, sotto al cappello. Nessuno vide il suo volto, né quell'espressione divertita.
    Ma tutti sentirono le sue parole.

    «Signore e signori»
    urlò, con la sua frase fatta preferita
    «questi tre guerrieri vi hanno intrattenuti abbastanza, io credo. Ma c'è ancora una questione in sospeso.»

    Soppesò le sue prossime parole, guardando dritto nell'occhio -uno era mancante- il Titano.
    Quello stava fermo, imbambolato come quand'era entrato nel cerchio di sabbia dell'Arena. Lo aveva in pugno, indubbiamente.

    «Meritano la vita o la morte?»
    chiese, rivolgendosi al pubblico
    «Mi rimetto al vostro giudizio!»

    (e subito ci furono scroscianti applausi accompagnati da fischi e grida di giubilo)

    L'Arena aveva decretato i suoi vincitori: la brama di sangue del popolo del sottosuolo si era chetata.
    Per il momento.
    Il sorriso del Maestro delle Cerimonie si arcuò ulteriormente, intanto che lui spingeva via il golem mostruoso con un dito, allontanando quel braccio così grande da poterlo -in teoria- schiacciare con un colpo solo. L'attimo successivo il bestione si spense. Adagiandosi meccanicamente sulle ginocchia, sembrò quasi "sedersi" sull'ossidiana in mesto silenzio. Tutt'attorno, nel frattempo, l'Arena Nera aveva ripristinato le proprie forme: grate d'ingresso comprese.
    Era sparito il fossato, scomparsa la rete mortale.

    «Fate sentire il vostro grido per "Fame"» indicò la creatura dalla lunga lingua e gli gettò un oggetto mentre la folla era distratta a guardare i suoi gesti con l'altra mano: era l'occhio del gigante, in precedenza strappato. Come fosse entrato in possesso del Cerimoniere, non gli fu dato sapere «"Scheggia impazzita" Turel e Kizan "la Pantera"!»




    SPOILER (click to view)
    Bene, signori: abbiamo finito.
    Delusi? Soddisfatti? Sicuramente, non sarete rimborsati. Questo è bene chiarirlo fin da subito.
    Innanzitutto, comunque, voglio farvi i miei sentiti ringraziamenti per la risposta positiva che avete dato a questa nuova forma -per me- di intrattenimento, ho apprezzato disponibilità e impegno. Tuttavia, trattandosi di un particolare ibrido fra quest e duello, più tendente alla seconda, ho pensato bene di basare i vostri premi su un mix di valutazioni.

    Per la parte riguardante la quest, infatti, assegno al solo Nihil 1 punto: è stato l'unico ad aver sfruttato le idee giuste nel momento giusto, affrontando la giocata con astuzia e senza rinunciare all'interpretazione coerente del personaggio. Il punto è da spendersi necessariamente su una tecnica attiva a scelta basata sull'occhio del Titano conquistato nella giocata.

    Per la parte riguardante il duello, quindi, ho steso dei brevi giudizi -che vorrei fossero interpretati come critiche costruttive e consigli, in ottica futura:
    Nihil

    Scrittura: 2,75 Sebbene la giocata non richiedesse un impegno particolare in questo campo, hai stilato dei testi sempre piacevoli per quanto brevi, interpretando il personaggio molto bene. Bravo. Occhio solo agli errori di distrazione.

    Strategia: 3,25
    Notevole, soprattutto per l'intelligenza tattica con cui hai colpito il nemico. Sei stato l'unico del gruppo a rendersi tanto efficace da mettermi in difficoltà sulle scelte da attuare. Credo che basti, per darti un voto alto -e sopperire così al primo turno "gettato via".

    Sportività: 2,75
    Sei stato l'unico a cui non ho dovuto 'comandare' un danno extra, il che significa che hai preso quello che dovevi senza fare troppe storie e/o bloccandolo con i consumi giusti. Bene anche qui.

    Media: 2,92
    L'utente acquisisce 1 punto bonus.


    Turel

    Scrittura: 2,75
    Nessuna sbavatura, né con l'interpretazione 'fuori dalle righe' del personaggio, né tanto meno con il livello sempre buono dei testi. Come per gli altri, vale il discorso della contestualizzazione: i post richiesti erano brevi e voi avete dato prova di sapervi destreggiare anche con la brevità.

    Strategia: 2
    Parti male gettandoti a testa bassa verso un nemico che non-sai-quanto-sia-forte, pur esercitando un'ottima scelta interpretativa. Potresti anche risollevare le sorti della valutazione, ma l'idea di attirare lontano un bestione impegnato in corpo a corpo con altri due avversari non mi sembra granché sensata. XD

    Sportività: 2,25
    Sarò severo io, ma non mi ritengo pienamente soddisfatto dalla sportività che hai mostrato nel corso dello scontro. Rasenti la sufficienza, chiariamoci: non sei andato malissimo. Però ci sono stati dei momenti in cui il danno ricevuto da Turel mi è sembrato, considerando tutte le variabili del caso, inferiore a quanto sarebbe dovuto essere.

    Media: 2,33
    L'utente acquisisce 1 punto bonus.


    Kizan

    Scrittura: 2,5
    Idem come sopra: anche tenendo conto del contesto, ho da farti un piccolo appunto riguardo ai post. Rileggili prima di inviarli, perché ho notato degli errori sia di battitura che di distrazione un po' di troppo. Occhio.

    Strategia: 2,5
    'nzomma. (cit.) Il turno di attesa, sicuramente, non ti fa guadagnare punti: ho dovuto tirare fuori l'espediente del fossato per farvi muovere di lì o il povero Turel sarebbe stato massacrato di botte prima ancora di cominciare. Per quanto riguarda gli attacchi successivi possiamo dire che non hai brillato di originalità e inventiva, ma comunque nemmeno demeritando. Gran parte dei danni alla bestia credo siano stati tuoi, quindi una quasisufficienza non te la leva nessuno. XD

    Sportività: 2,5
    Nella -tua- media, in questo scontro: l'unico momento in cui non mi sei piaciuto ti ha causato un danno Medio extra, quindi direi che complessivamente non sei andato malaccio.

    Media: 2,5
    L'utente acquisisce 1 punto bonus.


    Verdetto

    Com'è ovvio, siete considerati tutti vincitori dello scontro;
    Oltre ai punti guadagnati con la media/voto, acquisite un punto nel conto dei match vinti ed i titoli in-game di "Fame" (Nihil); "Scheggia impazzita" (Turel); "la Pantera" (Kizan).


     
    Top
    .
20 replies since 15/12/2009, 19:19   706 views
  Share  
.