IV - Dancin' steel

Survival Game

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  1. Andre_03
     
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    Buio, luce, buio.
    Dalle grate sopra la sua testa filtravano a intermittenza dei raggi di sole provenienti da un qualche lago di vetro. Qualcosa si mosse, nella gabbia; era una massa veramente enorme. Sembrava respirare, anche se era evidentemente impossibile che lo facesse.
    Lui sorrise, compiaciuto.

    «Ancora non è il momento.»
    accarezzò la cosa con dolcezza paterna e un ghigno malevolo dipinto in volto
    «Presto» scivolò via, verso la porta «Molto presto lo sarà.»


    Ci sono cose, nella profondità della terra, che è bene non svegliare.
    A Merovish lo sanno bene, tanto che i cunicoli più profondi della Tana non vengono percorsi da nessuno; solo i più temerari e folli, di quei pazzi che non hanno niente da perdere, ci passano. Non tornano. Mai. La verità è che sotto le crudeli nefandezze del "Cuore della Terra Ostile" c'è di peggio.
    Peggio dei criminali, peggio dei mostri.
    Ci sono cose, nella profondità della terra, che non si possono fermare.

    -

    «Tenetevi forte alle sedie!»
    era in piedi al centro dell'Arena
    «Perché niente può avervi preparati a quello che vedrete oggi.»

    Le acclamazioni non si contavano.
    Il pubblico era letteralmente in delirio, accorso in massa ad assistere a qualcosa di nuovo. Non tanto per le modalità dell'incontro in programma (non più un misero duello) quanto per le promesse -e premesse- del Cerimoniere. Aveva garantito loro qualcosa di così grande e spettacolare da rendere ogni attimo inestimabile, per qualche entusiasmante minuto di sangue e violenza. Gli avevano dato fiducia e ora erano tutti lì, con la bava alla bocca. In attesa. Senza sapere di cosa.

    «Tre porte alle mie spalle. Una sola grata davanti.»
    indicò tutte le aperture girando lentamente su se stesso
    «Sapete già cosa significa, vero?»

    (grida esaltate)

    «Una mischia!!»

    «Mischia!!!»

    «Una mischia selvaggia, sì!»
    (incontenibile entusiasmo)
    «Tre combattenti si affronteranno, ma dovranno fare attenzione anche a non farsi ammazzare!»

    (brusio eccitato)

    «Fateli entrare.»

    Con uno schiocco delle dita indicò le porte alla sua -ormai- sinistra.
    Calò il silenzio, mentre le grate di ferro stridevano con l'ossidiana e venivano sollevate.
    Era cominciata.



    SPOILER (click to view)
    QM point
    La grata vi si apre davanti appena il Cerimoniere finisce il suo discorso.
    Come siate finiti a combattere nell'Arena Nera sta a voi specificarlo e sarà criterio di valutazione; quindi niente puttanate tipo "passavo di lì". Nell'aria c'è un lezzo di sudore e sangue, ma il luogo sembra inaspettatamente pulito. Tutto lo stadio è infatti composto da una lucida e incredibilmente solida ossidiana nera, comprese le pareti dell'ovale in cui vi ritroverete a sfidare la sorte. Esse sono alte più di sei metri e completamente lisce, prive di appigli. E' impossibile scappare.
    La superficie dello stadio, ve ne accorgerete subito, è strana. Sotto a uno strato sottilissimo di sabbia -eliminabile con una "spolverata" del piede- c'è subito un pavimento dello stesso materiale di cui è composto tutto il resto. Ossidiana, sì. Questa è talmente resistente che tutte le tecniche o abilità che comprendano l'uso della terra (far saltar fuori dal suolo qualcosa, frantumare il terreno ecc...) sono del tutto inefficaci.
    Sopra le vostre teste, invece, c'è un ampio lago di vetro -leggere la descrizione di Merovish per capire- situato molto, molto più in alto rispetto al vostro punto d'osservazione. Da lì giunge un poco di luce che rende l'atmosfera tetra e cupa.
    Entrate dunque nell'ovale, al cui centro è posizionato il Guardiano dell'Arena: all'apparenza un uomo vestito con un lungo pastrano sgualcito color caffellatte sulla cui testa è presente un cappello da cacciatore di streghe. Non è possibile scorgerlo in volto, poiché i vostri personaggi "sentiranno l'impulso" di fermarsi pochi passi oltre la soglia. Passive di resistenza psichica o meno.
    Infine, sappiate che i vostri tre ingressi sono affiancati lungo l'ellisse dello stadio, e separati l'uno dall'altro di tre metri circa.
    Buon divertimento, ragazzi. XD

    Turnazione Libera. Un post ciascuno.
    Limiti di tempo Una settimana.

    Per domande o dubbi vi rimando al topic in bacheca.

     
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    C'è odore di sangue nell'aria, Le piace.
    C'è adrenalina nel mio corpo, mi piace.
    Sicuramente la Dama Azzurra si supirebbe di scoprire dove io, Guardiano di Istvàn trascorro le mie ferie. Certo non ho mentito nel dire che volevo esplorare queste terre ma l'affare a Sequerus e il massacro del Blood Bowl potrebbero farle dubitare su chi io sia. Tutta colpa di Adam e del Maelstrom, da quando non ho più i miei poteri psionici tenere La Bestia distinta da me è impossibile, ormai siamo una cosa sola. Prima eravamo due coscienze in un corpo, ora siamo due pensieri di una stessa coscienza. Fortunatamente per me il suo pensiero dorme spesso e mi lascia il controllo, ma quando si sveglia esige la sua parte e io non posso negarle ciò che è anche suo.
    Lei vuole sangue e non c'è luogo migliore di Merovish per averlo.
    Lei vuole morte e non c'è luogo migliore dell'Arena Nera per averla.
    La grata si alza con lieve cigolio così che io possa entrare nell'arena tra le urla di bestie gioiose dell'imminente massacro. Mi fermo dopo un paio di metri e ammiro l'imponente opera di ossidiana giusto prima che il suo instinto venga a pesare sui miei pensieri e i miei pensieri cessano. Ha fame, e non è mai facile riflettere o studiare l'ambiente che ti circonda quando il tuo stesso essere grida a squarcia cola la sua voglia di sangue nella tua mente.
    Smetto di pensare e di riflettere, sono pronto.
    Nessuna paura, nessuna pietà, solo cieca ferocia.



    SPOILER (click to view)
    Energia: 100%
    Status: Illeso

    Corpo di Ferro
    Data la sua natura di mannaro Kizan possiede capacità superiori rispetto a quelle umane (che unite ai suoi perpetui allenamenti lo rendono un combattente veramente eccezzionale). Egli combatte senza bisogno di alcuna arma o armatura, il suo corpo basta e avanza. Tutte e quattro le caratteristiche fisiche (forza-resistenza-rapidità-agilità) sono incrementate del 50%, grazie a ciò Kizan riesce a cimentarsi in azioni pressoche impossibili quasi con naturalezza (ma non senza sforzo), salti mortali, attampicare impossibili, muoversi nel quasi totale silenzio, salti in alto di 3-4 metri, salti in lungo di 10 metri e azioni simili rientrano nelle sue capacità.
    Passiva [20 pt]
     
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  3. .Nihil
     
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    Il sapore metallico delle gabbie e delle grate era come un balzo indietro nel tempo.
    Se fosse stato una persona, un uomo normale, forse sarebbe anche potuto sembrare uno che si muoveva osservando ciò che il mondo gli aveva messo attorno in quel momento con l'aria sognate di chi si culla nei ricordi.
    Cazzate.

    Quelle erano solo stoppose palle per benpensanti. Per quelli che devono comunque tenersi attaccati ad un qualche genere di amorevole sentimento, che li faccia sentire meno oppressi di quanto in realtà sono.
    Per quel che riguardava lui, l'omuncolo non pensava a nulla.
    Sarebbe stato più corretto dire che il pupazzo di carne, in quel momento, si stava facendo trascinare indietro dall'istinto.

    Le gabbie di ferro che erano state il suo primo nido. E il suo primo balocco.
    Il tintinnio delle catene mosse come da invisibili mani spettrali, ad inondare gli ambienti di echi delicati. Il sapore del sudore, della paura, dell'eccitazione.
    Lontano c'era poi piscio, polvere. Più lontano ancora qualcosa di vago, indistinto.

    Aveva lasciato le pianure desolate del nord settimane prima, richiamato dal muto volere del suo padrone. Era tornato a casa, per raccontare. Gli era stato dato un nuovo incarico : saggiare il gusto di Merovish. Tastarne il polso. Sentirle la consistenza.

    Si sarebbe potuta accostare la sua presenza lì, in quel giorno, mentre dagli spalti la folla urlante, ubriaca, inneggiava al massacro, a quella di un parassita. Una piccola larva. O anche un uovo.
    Così era lui : una specie infestante. Un morbo.

    Combattere nell'arena. Conoscere quei luoghi. Sapere delle tradizioni.

    Il sibilo acido delle grate che si aprivano, metallo contro metallo, era un tocco in più alla musica dell'ambiente.
    Gli archi che davano il loro contributo alla sinfonia crescente, montante. Come una marea inarrestabile.

    L'omuncolo fiutava. L'omuncolo osservava. E quando la grata fu finalmente giunta alla fine della sua corsa, l'omuncolo si fece avanti sulla sabbia dell'Arena.
    Il cuore della CittàSotto.

    Sarebbe cominciato tutto.
    Presto...


     
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  4. Turel'
     
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    Quello dolciastro, tipico del sangue, era un sapore fin troppo conosciuto.
    Si era morsicato una mano, nell’attesa, e stava dilettandosi nel leccare il proprio sangue dalla ferita, come un grosso, grottesco bambino che si ciuccia il dito.
    Un vero peccato che non ci fosse niente attorno, nemmeno il più misero e becero passatempo; i suoi sensi, ottenebrati dalla follia, percepivano solo oscurità, un buio denso e gradevolmente puzzolente.
    Piscio, sudore, gli pareva già di avvertire il lezzo della morte.
    Nonostante stesse aspettando da un lasso di tempo indefinibile, era fottutamente contento.

    Lo era stato fin da quando il Lord gli aveva commissionato un giro di ricognizione a Merovish e – più precisamene – all’Arena Nera, attratto dalle immense quantità di sangue che sedicenti gladiatori versavano quotidianamente.
    Turel, dal canto suo, aveva acconsentito di buon grado, lasciandosi guidare dall’istinto fino a quando non si era ritrovato in gabbia, pronto a schizzare fuori e graffiare come la bestiaccia che era.
    Quando udì ingranaggi mettersi in moto, catene scorrere e grate sferragliare, colui che un tempo era stato un uomo ruggì come una tigre, mettendo mano alle due monumentali spade e fiondandosi dentro con una capriola, ancora prima che il movimento di apertura fosse terminato.
    Si raddrizzò subito, squassandosi la sabbia dai vestiti e sollevando infine lo sguardo, solo per strabuzzare gli occhi alla vista di tanto prelibato nettare: anime, corpi.
    Vivi.
    Gli bastò quello, per sfoggiare un sorrisone a trentadue denti e serrare i pugni con forza.

    Da quel momento in avanti, solo…

    … “Mattanza!
    E lo ripetè ancora, urlando, altre infinite volte.

     
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  5. Andre_03
     
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    Fecero cinque passi avanti, o poco meno.
    Non andarono oltre, poiché lui non lo desiderava. Gli consentì tuttavia di mostrarsi al loro pubblico, che li accolse con grida di gioia e giubilo. Osservò la scena. L'intero complesso dell'Arena sembrava una grande, grossa madre affamata e pronta a sfruttare i suoi cuccioli -pur non lesinandogli attenzioni- al fine di nutrirsi. E poi, sì. Poi li avrebbe gettati via come stracci.
    Stavolta non aveva commesso errori, nel selezionare i suoi pargoli.
    Tre abomini, questo erano. Mostri. Ognuno lo era a modo suo: chi per la razza deforme, chi per l'attitudine e chi invece per la crudeltà. Alcuni di loro erano accomunati da diversi fattori, elementi che li rendevano quasi fratelli.
    Chissà se l'avrebbero capito, prima della fine.

    «Eccoli, signori.»
    gridò indicandoli
    «Ecco a voi i tre sfidanti!»

    Tacque, ed il pubblico sembrò costretto a imitarlo.
    Cadde un silenzio violato solo dal brusio, che nessuno voleva stuprare. Lo lasciarono aleggiare fra le gradinate per degli istanti lunghissimi, prima che finalmente il Cerimoniere si decidesse a fare qualcosa che li distraesse -tutti, nessuno escluso- dal loro strano imbarazzo.

    «Ora è il momento di iniziare, quindi godetevi lo spettacolo.»

    Si aggiustò il cappello e scoccò uno sguardo di sottecchi ai tre combattenti.
    No, loro non l'avrebbero affatto deluso. Non gli avrebbe concesso questo lusso.

    (celato dal copricapo, un sorriso macabro)

    «Io ve lo ripeto:»
    pausa, silenzio, pausa
    «tenetevi forte alle sedie.»


    Il guardiano dell'Arena sparì.
    Si volatilizzò davanti a tutti, sollevando una piccola, aggraziata nube di polvere. Dove fosse finito, nessuno poteva saperlo. E, a dirla tutta, per molti nemmeno era importante. Tutto ciò che la loro sete di sangue voleva vedere era uno scontro. Così, quando si cominciarono a sollevare le grate della porta situata sulla parte opposta rispetto agli ingressi dei tre partecipanti, ognuno si zittì. Il cigolio riecheggiò nello stadio, rimbalzando sulle pareti di ossidiana lucida come per ricalcare il proprio inquietante monito. Una minaccia che concordava con le dimensioni -imponenti- dell'ingresso che si andava aprendo.
    Poi venne il clangore.
    Diverso da quello delle grate, che ormai si erano bloccate. Più strisciante, irregolare. Come di qualcosa che si avvicina, passo passo, sempre più; qualcosa di enorme, grosso e pesante. Qualcosa che sarebbe meglio non incontrare mai, se si tiene alla propria esistenza, per quanto misera essa sia.
    Emerse nell'ovale con un tonfo: quella che sembrava una gamba schiacciò con forza sabbia e ossidiana, anticipando di un momento il resto del corpo. Lame, contorte e intrecciate in un'armonica ma inquietante imperfezione. Era tutto un groviglio di acciaio in movimento, dalle forme solo lontanamente umanoidi. Quando fu del tutto visibile -e la gente dell'Arena capì- un brivido percorse all'unisono tutte le spine dorsali.
    Lì, davanti a loro si ergeva un Titano di Recupero.
    Nessuno ne aveva mai visti, ma ciascun abitante di Merovish sapeva della loro esistenza. Macchine abbandonate da una civiltà fra le tante che avevano dominato la Tana, dimenticate nelle vie più profonde e oscure. Scavavano senza sosta, mosse da chissà quale forza ancestrale: niente poteva fermarli. Si narrava anche della pericolosità di quelle creature -Golem, le chiamavano- e di quanto fosse impossibile uscire vivi da un confronto con esse. Macellavano semplicemente tutto ciò che osava opporsi alla loro strada, in verticale e in orizzontale.
    I Titani non potevano essere fermati.
    Si guardò attorno muovendo le fauci mostruose. Non aveva il dono della parola, dunque generò soltanto dei suoni stridenti e niente più. Mosse il braccio destro -l'ancora- in avanti, appoggiandosi come se si fosse trattato di una terza gamba, per avanzare. Dunque trascinò il sinistro -la trivella arcana- tracciando un solco sulla sabbia.
    Sembrava confuso, stordito.
    Ancora non capiva in che direzione dovesse
    cominciare a scavare.



    SPOILER (click to view)
    QM point
    Davanti a voi, mi pare ormai abbastanza chiaro, è emerso il pericolo.
    Dopo il discorso del Cerimoniere -sparito improvvisamente nel nulla- è stata aperta la grata diametralmente opposta alla vostra posizione. Da lì è emerso un Titano di Recupero, una delle creature più pericolose di Endlos; la sua mole è descritta nel Bestiario relativo a Merovish, così come il suo aspetto. A questo punto sentirete innanzitutto svanire l'impulso -se mai ve ne foste accorti- a non avanzare. Siete liberi, ma le grate alle vostre spalle si sono richiuse in contemporanea con l'apertura dell'altra e anche quella presto si serrerà. La vostra unica possibilità per uscirne vivi è -guarda caso- sopravvivere. A voi decidere come, io non vi obbligo a fare niente. I vostri personaggi sono in un'Arena, il compito di stabilire quale sia la loro reazione al contesto spetta unicamente a voi. Interpretate e giocate, che da qui inizia lo spettacolo.
    Appena vedrete la figura integrale della creatura, comunque, sentirete un brivido di terrore considerabile come influenza psicologica passiva.
    Ho solo due indicazioni da darvi: innanzitutto il Titano non è da intendersi come PnG schedato e dotato di poteri normali, bensì dovrete vederlo come "una prova relativa alla Quest", il cui superamento sarà determinato dalle vostre azioni, non solo dalla potenza degli attacchi che sferrerete. Cercherò di renderlo il più affrontabile possibile, ma vi assicuro che non crollerà finché non lo deciderò io (XD). Tutto ciò che i vostri personaggi possono o non possono sapere sul golem in questione è relativo alla loro conoscenza del mondo di Endlos, quindi siate il più coerenti possibile con le interpretazioni: il metagame sarà punito severamente. D'altronde questa è una vera e propria Quest, perciò io ho poteri da QM su di essa (8D evvai!).
    In secondo luogo vi chiedo umilmente di citare, a fine post e nella maniera che ritenete più consona, tutte le passive e le tecniche che possano rientrare nel gioco, influenzandolo. Citate sia il testo integrale che l'effetto, così da velocizzare il gioco casomai ve ne fosse bisogno.

    Turnazione Libera. Un post ciascuno, cercate di mettervi d'accordo sull'ordine di posting così da non creare confusione.
    Limiti di tempo Una settimana.

    Il link alla descrizione del Titano è questo.
    Per domande o dubbi vi rimando sempre e comunque al topic in bacheca.

     
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  6. .Nihil
     
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    La folla ululava, eccitata.
    Era una sensazione palpabile, vitale, che si stendeva dagli spalti verso di loro come tanti lacci, fili tesi a far ballare per il proprio diletto le marionette che loro erano.

    Fosse stato dotato di più spirito critico, o di un reale desiderio di autodeterminazione, forse avrebbe potuto criticare quell'atteggiamento volgare, così barbaro, di cercare la morte di altri per il proprio, effimero e momentaneo diletto.
    Per sua fortuna, tutto quello non lo interessava.
    Come non lo aveva toccato il discorso dell'uomo al centro dello spazio di quella fossa dei combattimenti, un ombra sotto un cappellaccio, con il dono della parola.
    Una parola di potere, evidentemente, perchè gli spettatori, come pecore, si facevano pascere senza timore da quel guardiano.

    Aveva provato a farsi avanti oltre i tre passi che aveva già mosso. In vano.
    Voleva solo avere una migliore visuale su quel campo da gioco, ma aveva scoperto di non poterlo fare. La sola presenza di quel cicerone, in mezzo alla sabbia, rendeva inarrivabile l'idea di spostarsi verso di lui.
    Rinunciò, dunque, ma non senza un vago senso di stizza che andava svegliandosi dentro, nel profondo.
    Probabilmente rimasugli della sua umanità. Ma questo, il nostro piccolo pupazzo di carne, nemmeno lo sapeva.

    «Ora è il momento di iniziare, quindi godetevi lo spettacolo.»

    Le sue ultime parole. Poi, semplicemente,smise di essere dove stava.

    Con lui, sparì anche il senso di costrizione che aleggiava nell'arena.
    Qualcosa, però, ne prese subito il posto.

    Era fatto di metallo. Puzzava di metallo, di olio. Era una macchina : la più grande lui avesse mai visto.
    Con lei portava la paura.
    Nemmeno l'omuncolo potè impedirsi di rabbrividire alla vista di quel colosso. Non si soffermò però a ragionare su quel fatto. L'istinto - o la somma di tutti gli istinti chiusi dentro alla carcassa artificiale che era il suo corpo - intimavano prudenza e circospezione.

    La via da cui lui, e altri due, a cui prestò veramente attenzione solo in quel momento, erano entrati era stata sigillata nuovamente; l'accesso da cui la bestia di ferro aveva fatto i suoi primi passi, invece, sembrava ancora sul punto di chiudersi.
    Dettaglio inutile, quello.
    Lui non sarebbe scappato.

    Era arrivato a Merovish per restare. L'opzione che lo voleva morto per mano di quei due combattenti suoi compagni in quella giostra, o per colpa del conglomerato di metallo che squittiva sconsolato, guardandosi attorno, non era accettabile.

    Respirò a fondo una sola volta, rumorosamente, per poi svuotare i polmoni mentre prendeva ad abbassarsi sulle gambe, rannicchiandosi a terra come un gatto che, adocchiata la preda, fosse pronto per spiccare un balzo.
    Ma non si sarebbe mosso. Non ancora. Avrebbe atteso che la situazione si delineasse meglio, per rispondervi con efficacia.
    Proprio così come avrebbe fatto un gatto.

    Restava un ultima cosa da fare.
    Fece schioccare la mandibola con uno scatto sonoro.


    Da considerarsi le passive
    Ingoiatore / Condividere l'Essenza Ultima / Fiuto del Predatore / Lick it!

    Il piccolo Nihil, che non intende, per contratto, abbandonare l'Arena se non dopo aver dato il meglio di se, aspetta diligentemente che sia la Bestia di ferro a fare la prima mossa. Per quanto lo riguarda, lui aspetterà.

    Signori, buona mattanza a tutti :8D:
     
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  7. Turel'
     
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    La felicità è difficile da spiegare: ti coglie all’improvviso, quando vedi che tutta sta andando per il verso giusto, quando ricevi una soddisfazione di quelle grosse.
    Ma Turel, d’altro canto, era uno che si divertiva con poco.
    In questo caso, tanto per fare un esempio, un grosso schifo metallico poteva rappresentare la molla capace di risvegliare in lui la frenesia da combattimento.
    Per una sorta di lunatico, schizofrenico e folle macellaio, questo poteva significare una cosa, e una soltanto: era ora di…

    …giocare.

    E giocare in un modo tutto suo, che gli altri due e il marasma di carne vivente ammassata sugli spalti avrebbero visto nel giro di un batter d’occhio.
    Scomparso l’individuo dalla parlantina carismatica e spalancatasi la via d’accesso della lattina ambulante, si ritrovò a desistere per un secondo: un brivido, sviluppato nella parte terminale della spina dorsale e poi diramato in tutto il corpo, che ebbe su di lui un effetto simile ad un orgasmo.
    La paura, la stessa che lo indusse ad arretrare di un passo e poi ghignare ancora, una volta scomparsa, senza preoccuparsi di nascondere la vistosa erezione che quella sensazione gli aveva causato.
    Passata anche quella – nemmeno se ne accorse, a dire il vero – strinse forte i monoliti che aveva come arma e si lanciò verso il nuovo arrivato, correndo a testa bassa per ridurre l’attrito e sviluppare una velocità ancora maggiore.
    L’essere, visto da più vicino, sembrava alto esattamente un metro più di lui, centimetro più, centimetro meno.
    Non gli sfuggì l’apertura ancora semi-spalancata alle spalle del colosso, ma la degnò di uno sguardo appena, forse due.
    Sarebbe rimasto, avrebbe sbrindellato quel mucchio di ferraglia per poi impiccarlo ai bordi dell’arena con i suoi stessi cavi oleosi.

    Sorrise al pensiero, e scartò lateralmente poco prima di giungere a contatto con la sua trivella.
    E’ no, signori, quella poteva fare molto male.
    Il suo obiettivo era il braccio destro, quello ancora poggiato a terra, apparentemente più sottile… e più facile da spezzettare.
    Spalancò le braccia quando vi fu davanti, tentando di scivolare di lato per evitare di ricevere un calcione sul muso, e serrò le ganasce un attimo dopo, cercando chiaramente di chiudere quell’arto nella morsa delle due spadone incrociate.
    Complice la lunghezza delle stesse, non aveva nemmeno dovuto avvicinarsi più del dovuto.

    E ora… che inizi il divertimento. Quello vero.
    Bisognava brindare: c’era proprio bisogno di una bella birra ghiacciata.


    SPOILER (click to view)
    Fisico: illeso.
    Energia: 90%
    Equip: knightsbane & Rend Asunder; enormi spade di quasi 2 metri.

    Abilità Passive:
      Campione Del Caos
      Caos si riferisce alle entità spesso malevole che vivono in una sorta di universo parallelo, noto come "Reame del Chaos". Il termine "Caos" si può quindi riferire alle entità e alla loro influenza, ai servi ed adoratori di queste entità, o anche all'universo parallelo in cui queste entità risiedono.
      Tutto il mondo di questo reame è controllato da alcuni dei, che non hanno aspetto umano, ma hanno la supremazia solo per i loro poteri e le loro mutazioni. Il Caos è una forza seduttiva, capace di corrompere chiunque lo segua; persino la persona più incline al bene e con la forza di volontà più forte sarà gradualmente corrotto e diverrà un altro seguace del Caos.
      Questa corruzione non è solo spirituale, ma anche fisica: i seguaci degli Dei del Caos hanno spesso ricevuto in dono dai propri padroni delle mutazioni particolari.
      Essi attraggono seguaci promettendo loro poteri, salute, immortalità o qualunque altra cosa che un potenziale servo potrebbe desiderare. Gli dei sono tipicamente capricciosi, egoisti e vanitosi, richiedono assoluta lealtà dai loro servi e ricompensandoli con doni quanto vogliono, in qualunque modo gli possa sembrare appropriato.
      Adoratori particolarmente devoti agli dei possono essere premiati con tratti associati ai loro dei; guerrieri benedetti in questa maniera sono detti portatori del "marchio" del loro dio. Nel caso degli adoratori di ભમયરલળ ४५६७८, il "marchio" trasforma i seguaci in guerrieri pazzi, quasi incontrollabili che non pensano ad altro che a squartare i propri nemici in combattimenti corpo a corpo.
      Turel era un semplice umano, luogotenente dell' esercito conosciuto come Legione Nera. Pazzo e assassino, si dilettava nella tortura dei prigionieri e nell' uccisione dei nemici, tutto nel nome del suo Dio.
      E' superfluo dire che ciò non poteva passare inosservato agli occhi della divinità, la quale decise di appropriarsi dell'anima di Turel, trasformandolo nel suo Campione prediletto.

      Non solo egli ottenne l' immortalità e una potenza capace di trascendere i limiti della realtà, ma il "marchio" assegnatogli era ben diverso. Non era più un comune seguace del Dio del sangue, ma ne era diventato il braccio destro: un semi-Dio.
      ~ +10% alla riserva energetica massima

      Berserker
      ભમયરલળ ४५६७८ è una delle maggiori Divinità del Caos. Così come tutti i suoi fratelli Dei e' nato da un'emozione umana: nel suo caso, quest'emozione era la furia.
      ભમયરલળ ४५६७८ e' il Dio del Caos, dell'Odio, della guerra e della violenza.
      E' il Dio del sangue, il Dio della battaglia, il Dio adirato, le cui urla di insaziabile collera riecheggiano attraverso il multiverso.
      In tutte le direzioni, un mare di ossa scheggiate si estende a perdita d'occhio, a testimoniare i corpi massacrati dei suoi campioni. Egli è il Dio dei guerrieri ed il suo sguardo è attratto da ogni battaglia. È la potenza dietro alle tumultuose orde che devastano le terre del nord, là ai confini del mondo conosciuto. Dona i suoi favori a tutti coloro che combattono per ciò che desiderano, a grandi e valorosi condottieri che eleggono la sua gloria su cumuli di carni morte. Cacciatore di anime (così definito negli scritti proibiti), osserva la selvaggia distruzione che porta il suo nome, le nazioni scovolte da furiose masnade di guerrieri inneggianti al suo potere.
      Come dio della furia omicida folle, i suoi seguaci sono guerrieri quasi incontrollabili, tuttavia dotati di un' eccezionale abilità marziale.
      Gli adepti di ભમયરલળ ४५६७८ hanno in comune col proprio dio la schietta filosofia in combattimento, preferendo correre direttamente contro i propri nemici in modo da ingaggiarli e sconfiggerli in un combattimento corpo a corpo.
      ~ +25% in forza e resistenza

    Tecniche:
      Carnage
      Attingendo alla fonte energetica inesauribile del caos primordiale, il dannato ne fa uso per ammantare di elemento corrotto le sue spade titaniche.
      Spalancando poi le braccia, vibra un colpo brutale che si chiude a "X" mano a mano che gli arti si avvicinano fino a toccarsi e invertirsi di posizione; sufficiente per dividere in due parti uguali un corpo umano, dalla vita in su.
      ~ Consumo Alto

    NOTE: L'armatura non è ancora indossata, dal momento che Turel non percepisce il pericolo, essendo affetto da eccitazione/frenesia per la lotta.
    Lo spoiler è eccezionalmente lungo, ma ho citato per intero le passive.
    Buon divertimento a tutti. :guru:
     
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    Mi fermo dopo appena tre passi nell'Arena, non saprei dire se per mia volontà o per quella di Lui. Lui che dopo aver ammaliato la folla svanisce nel nulla, questa macabra danza sta per iniziare, la grata dell'Arena opposta alla nostra posizione inizia ad aprirsi e qualcosa di veramente grosso esce da quelle tenebre, un orrore di acciaio vagamente (ma molto vagamente) umanoide. Un incubo di morte alto circa tre metri che trasmette un vero senso di morte e devastazione al solo guardarlo. I draghi Elessedil erano più grandi ma almeno erano miei alleati ed erano a dir poco magnifici, l'unica cosa più orripilante di questo orrore meccanico è stato Adam e il suo servitore. Pessimi ricordi, ma a Lei non interessano. Lei non ha paura, o almeno non la mostra ma dentro la sua essenza ho percepito un tremolio, non sarà così spavalda contro questo avversario. Per di più non ho idea di come distruggere quella cosa, la massima tecnologia che ho conosciuto è stata la Sbriciolacielo di Raylek ma aver visto una nave volare non mi sarà certo d'aiuto nell'abbattere quel conglomerato di lame, non posso certo prenderlo a pugni!
    Poco male, sfruttero gli altri suicidi. Corro a destra lasciandomi sulla sinistra i due combattenti, non bado a loro, cerco di allontanarmi di almeno una quindicina di metri, quell'obrobrio metallico sarà impegnato con il pazzoide che l'ha caricato ma mantenersi a distanza per osservarlo non mi farà certo male.



    SPOILER (click to view)
    Energia: 100%
    Status: Illeso

    Corpo di Ferro
    Data la sua natura di mannaro Kizan possiede capacità superiori rispetto a quelle umane (che unite ai suoi perpetui allenamenti lo rendono un combattente veramente eccezzionale). Egli combatte senza bisogno di alcuna arma o armatura, il suo corpo basta e avanza. Tutte e quattro le caratteristiche fisiche (forza-resistenza-rapidità-agilità) sono incrementate del 50%, grazie a ciò Kizan riesce a cimentarsi in azioni pressoche impossibili quasi con naturalezza (ma non senza sforzo), salti mortali, attampicare impossibili, muoversi nel quasi totale silenzio, salti in alto di 3-4 metri, salti in lungo di 10 metri e azioni simili rientrano nelle sue capacità.
    Passiva [20 pt]
     
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  9. Andre_03
     
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    La creatura non si mosse.
    Identificò le forme di vita attorno a sé come minacce di un livello troppo infimo per essere considerate. E poi erano più in alto, era stato programmato per ignorare quella direzione categoricamente.
    Non poteva scavare in alto.
    Non scavava in alto.
    Punto.
    Ma c'erano altre entità che dovette considerare. Tre minacce di livello basso, ma posizionate sulla sua strada. Un rapido controllo del terreno su cui poggiava le zampe metalliche gli diede la conferma che cercava: la direzione in cui azionare la trivella era davanti. Le minacce erano davanti. Fu una semplice equazione, la sua.
    Eliminare le minacce.
    Stava giusto risvegliandosi dal torpore, quando cominciò la battaglia.
    Uno dei tre concorrenti dell'Arena si gettò sul Titano di Recupero, gli altri stettero a guardare. Quell'uomo sembrava il più agguerrito del gruppo, ma aveva commesso l'errore di attaccare da solo. La sua unica fortuna fu trovarsi davanti un golem ancora intontito dai lacci mentali cui era stato asservito per giorni. Se così non fosse stato, il suo assalto sarebbe finito nel sangue.
    Quando le due enormi spade di Turel impattarono sulla corazza metallica del Titano, ci fu un clangore che mise a tacere ogni altro rumore nell'Arena. Riecheggiò e rimbombò, fino a raggiungere le percezioni sonore della creatura -che no, non provava dolore. Quella si svegliò lentamente dal suo stato di torpore, voltando il testone verso la formica che aveva osato attaccarlo. Spalancò le fauci, come a gridare in silenzio qualcosa; poi si mosse, con una rapidità che nessuno si sarebbe aspettato da una cosa così enorme.
    Sollevò l'arto leso, inaspettatamente privo di alcun segno dell'impatto: aveva subito una menomazione talmente irrisoria da sembrare intatto. Quella serpentina di lame andò ad aprirsi a mo' di mano nel suo punto più basso, fino a quel momento usato per ancorarsi a terra, e schiacciò -letteralmente- il nemico sotto la sua morsa. Nello stesso istante la bestia emise un ruggito che somigliava tanto allo stridere delle lamiere, forte e acuto. Il braccio meccanico sinistro, picchiando più volte sull'ossidiana, cominciò a vorticare in corrispondenza della trivella. Colpì ancora il pavimento nero e allora avvenne qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato.
    L'Arena -tutta- tremò.
    Violentemente, fu scossa da una forza immane, esagerata anche per una creatura grande come quel Titano. Contemporaneamente, lo stadio reagì allo stimolo, solleticato dal mostro: il cerchio di sabbia si restrinse come magicamente, aprendo un fossato irto di spuntoni proprio sotto agli spalti. I due che non avevano attaccato si sarebbero ritrovati coi piedi in bilico sull'orlo del macabro baratro, sottoposti a una condizione di precario equilibrio a causa della scossa tellurica.
    Sarebbero morti, per così poco?



    SPOILER (click to view)
    QM point - Turel
    Il tuo attacco è andato a segno, ma non sembra aver sortito altri effetti oltre a quello di aver "svegliato" il Titano.
    Dovrai fronteggiare un attacco Alto -la zampa del mostro che cerca di schiacciarti a terra- e, dopodiché ti troverai comunque immobilizzato dalla manona metallica. Perciò il tuo prossimo attacco dovrà essere necessariamente un tentativo di fuga dalla nuova "gabbia".


    QM point - Nihil, Kizan
    Alle vostre spalle, in contemporanea con la scossa tellurica -considerabile attacco Critico ad area, che per voi sarà circa un Medio- da fronteggiare con qualcosa che vi impedisca di cadere, ve la dovrete vedere con il fossato che si è aperto alle vostre spalle e proprio -guarda caso- a mezzo centimetro dai vostri talloni. Cadere sugli spuntoni non sarà mortale, ma causerà un danno Alto e per voi significherebbe perdere il turno di gioco nel tentativo di risalire. Ammesso e non concesso che vogliate combattere, per sopravvivere alla fine dello scontro.


    QM point - Generico
    Chiedo scusa per il ritardo, ma adesso -nonostante le vacanze- vorrei procedere più rapidamente possibile. Accorcerò i giorni disponibili per la risposta, casomai aveste particolari necessità in questo senso fatemelo sapere. Ok?
    Vi chiedo ancora una volta di postare le descrizioni integrali di passive, tecniche e quant'altro, assieme a un sunto degli effetti. Ovviamente, per ciò che è già stato quotato in precedenza non è necessario farlo.

    Turnazione Prima Turel, poi libera.
    Limiti di tempo 5 giorni.

    Per domande o dubbi vi rimando sempre e comunque al topic in bacheca.

     
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    Mantenere le distanze è stata un'ottima idea, l'orrore metallico è veramente veloce oltra che quasi indistruttibile. Ma un punto debole dovrà pur averlo.
    Le mie riflessioni vengono interrotte dall'ulro della bestia, stridulo e metallico, che mi fa crescere un brivido lungo la schiena. Una pugnalata sarebbe stata più piacevole.
    Il guerriero che l'ha copito è stato atterrato in un secondo, dovrò essere veloce. Mi piego sulle ginocchia per scattare quando tutta l'Arena trema, quella cosa non può essere così forte!
    Sento il terreno sotto i piedi girando appena la testa vedo ciò che mi spetta se cado di sotto, una foresta di lance appuntite.
    L'aspettativa non sembra piacere nemmeno al mio lato felino che reagisce alla minaccia potenziando i miei sensi, mi alzo sulle punte dei piedi tentando di mantenere l'equilibrio ma la scossa finale mi fa scivolare, rapido mi abbrappo con le mani sull'orlo dell'arena e con uno sforzo delle braccia mi risollevo sulla pedana, salvo per un pelo.
    Inutile dire che la Bestia è lievemente incazzata, le darò ciò che vuole.
    Adrenalina.
    Dopo un profondo sospiro inizio la mia corsa verso la bestia meccanica.
    Se chi l'ha fatto gli ha dato quella vaga parvenza umanoide di sicuro l'ha fatto per copiare qualche caratteristica e normalmente se strappi la testa a qualcuno quello muore.
    Copro i metri di distanza tra me e il mezzo più rapido per l'aldilà che esista e giusto a pochi metri da lui salto con tutta la forza che ho nelle gambe per tentate di salire su quella che si potrebbe definire la sua schiena, cammino su di lui verso la testa e una volta a portata inizio a riempirlo di pugni picchiando con violenza, ho colpito cose più dure dell'acciaio.



    SPOILER (click to view)
    Energia: 100 - 20 = 80%
    Status: Illeso

    Corpo di Ferro
    Data la sua natura di mannaro Kizan possiede capacità superiori rispetto a quelle umane (che unite ai suoi perpetui allenamenti lo rendono un combattente veramente eccezzionale). Egli combatte senza bisogno di alcuna arma o armatura, il suo corpo basta e avanza. Tutte e quattro le caratteristiche fisiche (forza-resistenza-rapidità-agilità) sono incrementate del 50%, grazie a ciò Kizan riesce a cimentarsi in azioni pressoche impossibili quasi con naturalezza (ma non senza sforzo), salti mortali, attampicare impossibili, muoversi nel quasi totale silenzio, salti in alto di 3-4 metri, salti in lungo di 10 metri e azioni simili rientrano nelle sue capacità.
    Passiva [20 pt]

    Sensi del Felino
    Kizan ricorre alla sua personalità felina per potenziare i propri sensi, grazie a ciò riesce a combattere senza troppe penalità nel buio, quando accecato o in situazioni simili. Riesce anche a distiunguere le illusioni immateriali (di livello basso), il suo senso dell'equilibrio aumenta e l'olfatto gli consente di seguire le traccie come un vero segugio. Durata 2 turni.
    Medio [1 pt]

    Raffica
    Kizan effettua 6 rapidi e potenti colpi uno o più avversari, che siano entro la sua portata, in meno di un secondo.
    Medio [1 pt]
     
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  11. .Nihil
     
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    Era cominciata con un assalto insensato.
    Ma, visto il luogo e visti i protagonisti, c'era proprio da aspettarselo.

    Quello che si è lanciato verso il colosso senza nemmeno contare fino a tre ha trovato una sorpresa poco piacevole.
    Che la bestia di ferro non si taglia con la spada.
    Questo, ovviamente, insegna a mantenere un minimo di distacco dalla caccia, che vale sempre, come regola : sia che si sia prede, sia che si sia cacciatori.

    Ed è allora che succede : il ruggito del mostromacchina sale stridente, e una zampa, obiettivo del primo atto ostile contro di lui, cala rapida contro l'assalitore, inchiodandolo al suolo.
    Purtroppo non è così semplice da finire così, con il primo morto.

    Il secondo quarto anteriore della macchina si alza verso l'alto, per poi finire dritto contro il suolo, in una martellata violentissima.
    Così possente che l'Arena trema; tutta quanta. E fosse stato solo quello.

    Dietro ai calcagni, il pupazzo di carne sente qualcosa arrivare.
    E' un brivido animale che lo mette al corrente del cambiamento.
    Il livello della pietra nera che fa da suolo si abbassa, il cerchio del loro campo giochi si riduce.
    Dove prima c'era nient'altro che ossidiana nera, liscia, ora era nato un piccolo burrone foriero di troppi acuminati spuntoni di pietra perchè fosse piacevole pensare di finirci in mezzo.

    Così come voleva fare lui, l'uomo pantera che gli sta a fianco scatta avanti, verso il loro nemico. Allontanandosi da un pericolo per correre tra le braccia di qualcosa di ben peggiore.
    Lo segue d'appresso tuttavia, Nihil, lasciando che la sua volontà, decisa, scorra lungo i muscoli, a dar loro più potenza di quanta normalmente avrebbero.

    Ma dove il guerriero nero si lancia verso l'alto, per cercare la schiena della creatura di metallo, e probabilmente la nuca, l'omuncolo preferisce puntare alla gola della bestia.
    Ma è solo il primo passo. Arrampicarsi fino ad arrivare all'occhio di sinistra, questo avrebbe fatto.
    E poi avrebbe colpito, forte. Per arrivare ad estirpare il bulbo, con un morso.
    Poche cose, per sua esperienza, sopravvivevano al suo bacio.
    E subito dopo per trovare il cervello della sua grossa preda, sotto a tutta quella pelle di ferro.
    La sua dolce lingua infilata nello squarcio appena prodotto sarebbe certo servita allo scopo.

    Il tutto senza emettere un fiato.


    Da considerarsi le passive

    .Ingoiatore
    Il nostro è in grado di modificare la struttura fisica dei suoi apparati per ingurgitare e poi digerire qualsiasi genere di materiale. Vivo o inanimato. Nulla potrà salvarsi, una volta a portata delle sue fauci.
    Ovviamente è chiaro che, prima di tutto, il nostro deve riuscire ad agguantare la pietanza. E' solo una volta infilata in bocca che le possibilità di salvezza della preda scemano rapidamente.
    Non gli è possibile, però, infilare in bocca interi bocconi grandi il doppio di lui, ne mangiare più del doppio del suo peso standard[ogni tre post.]

    .Fiuto del Predatore
    Come tutti gli animali da preda, anche per lui è importante trovare quello che deve mangiare. Olfatto, vista, termografia : anche per via degli esperimenti da cui è stato prodotto sono estremamente affinati, e si possono parificare a quelli dei migliori felini cacciatori o, in buona sostanza, ad ogni animale da preda che si rispetti.
    La vista del falco, l'udito della lince, la lingua della serpe.
    Difficile nascondersi da qualcosa che la selezione artificiale ha prodotto in grado di braccare ogni cosa.

    .Lick it!
    Come in tentacoli del polpo, anche la lingua di Nihil si rivela una minaccia lunga un paio di metri, cosparsa di piccoli uncini e ventose, in grado di aggrapparsi alle cose, per poterle poi portare alla bocca con tutto comodo. Robusta e muscolare, la lingua può essere considerata alla stessa stregua di un arto supplementare.

    Attivamente, Nihil potenzia le sue azioni per questo post con.

    .Incremento Velocità (spesa Media). (- 10%)
    .Incremento Forza (spesa Alta). (- 20%)
     
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  12. Turel'
     
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    Merda, merda.
    Merda!
    Fece eco ai pensieri.
    Ma è mai possibile che un colpo del genere non riesca nemmeno a scalfirlo?
    No. Non lo era.
    Però bisognava adeguarsi alla realtà dei fatti, e quella diceva che sì, era accaduto.
    Stava per vibrare un altro colpo, lanciando elaborati improperi alla lattina vivente, quando un’ombra proveniente dall’alto lo costrinse a ritrattare i propri propositi d’attacco.
    E la manona del mostro calò su si lui, schiacciandolo.

    Ehi, un momento. Guardate meglio. Sì, proprio lì, dove la mano di ferro avrebbe dovuto essere a contatto con il terreno.
    C’era un uomo che, con le proprie mani, aveva bloccato quella ben più grossa che tentava di schiacciarlo.
    O meglio, era un’armatura orribile, nera, piena di feticci. E faceva una fatica boia, poveretta: sanguinava, rotta in più punti.
    Le giunture parevano sul punto di cedere, pressate da quel peso e quella forza disumane.
    Ma non erano le uniche cose disumane presenti nell’arena, no. Loro erano tre, fanculo l’atteggiarsi a lupo solitario e gran figo.
    Doveva collaborare con loro – o meglio, approfittare di loro e del loro attacco, augurandosi che distraesse a sufficienza la bestia.
    Stava per cedere, ma stringeva ancora le spade in pugno – e le avrebbe usate.
    Oh, se le avrebbe usate; prima di tutto, per saturarle di energia.
    Poi si abbassò, lasciando che il peso della mano lo avvicinasse di più al terreno, flettendo i muscoli delle gambe fino allo spasmo.
    Infine, quando furono trasformate in molle, saltò.
    Tentò di farlo, augurandosi che la spinta dovuta all’energia e il suo accumulo nelle spade fosse sufficiente a spingere in su l’arto metallico, perforandolo in più punti e liberando Turel dalla sua prigionia.
    Cinque colpi, avrebbe sferrato. Uno dopo l’altro, tutti in salita, senza dare il tempo a quella mano di ridiscendere sulla sua testa prima di ricevere il successivo affondo.
    Trattandola come fosse stata un pallone, da far rimbalzare finchè non scoppia.



    SPOILER (click to view)
    Fisico: Schiacciature e polsi prossimi alla frattura, danni anche alle ginocchia dovuti allo schiacciamento, attutiti però dall'armatura e dal bonus in resistenza.
    Energia: 70%
    Passive: Le solite. +10% all'energia, bonus del 25% in forza e resistenza.
    Equip: knightsbane, Rend Asunder.

    The Despair Embodied
    Turel può disporre liberamente della mostruosa Armatura del Caos. La creazione può essere indossata in qualunque momento, offrendo i suoi servigi al campione. Spessa, nera e corazzata, è abbellita da feticci, teschi e viscere sorretti da paletti o legati alla cintura.
    Numerosi aculei ne adornano le spalle e gli avambracci, mentre l’energia stessa del Caos nella sua forma più pura ne illumina la superficie e ne deforma incessantemente l’ aspetto. Si tratta di un'armatura davvero impenetrabile, almeno con metodi convenzionali. Non vi sono buchi, nè giunture: i vari pezzi sono fusi assieme e non lasciano scoperto nemmeno un centimetro del corpo del campione.
    In termini di gioco, quando l'armatura è indossata il personaggio gode di una protezione di livello Basso costantemente attiva.

    Tecniche:
    Torre
    La tecnica - usata preferibilmente a distanza zero, e nel caso in cui l'avversario si trovi in una posizione sopraelevata rispetto all'esecutore - consiste in un numero variabile di fendenti ascendenti portati con la spada, aventi l'obiettivo di impalare, presto o tardi, la vittima.
    Le ginocchia si flettono, avvicinando il portatore dell'arma al terreno, permettendogli così di raccogliere l'energia necessaria allo slancio.
    Il resto viene da sè, rapido ma tutto meno che indolore: posta la spada in posizione eretta, il primo colpo ha il compito di proiettare verso il cielo il bersaglio; in seguito al possibile esito positivo dell'attacco l'esecutore salta, seguendone il moto e continuando ad infierire con lo stesso attacco per un numero di volte pari a cinque, mantenendo così il nemico in aria grazie alle nuove spinte.
    Il tutto supportato da un bonus di velocità pari al 50%
    ~ Consumo Alto
     
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  13. Andre_03
     
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    Tremava tutto.
    Le seggiole degli spettatori d'elite, gli spalti grezzi su cui sedevano i delinquenti più sozzi di Merovish. L'Arena era violentata da scosse incredibili, tanto che alcuni temettero che potesse crollare da un momento all'altro.
    Idiozie.
    L'ossidiana incantata di quel luogo non poteva essere spezzata da alcuna forza esistente in natura o forgiata dall'uomo. Niente era in grado di scalfire le mura nere, i pavimenti lisci e polverosi o le fondamenta del colossale stadio. Nemmeno un Titano infuriato, che pure era capace di turbare gli equilibri con una sola delle sue enormi zampe metalliche. All'apparenza era anzi causa scatenante di reazioni bizzarre da parte dell'ovale stesso: dapprima il fossato che si aprì presso il limitare e solo in seguito si espanse fino a lasciare più di cinque metri fra le gradinate ed il terreno di scontro. Poi, all'improvviso, un reticolo di lance oscure si eresse intrecciandosi per comporre quella che -apparve chiaro- altro non era che una gabbia. Tutt'attorno a ciò che rimaneva dell'ovale si era creata una rete nera, alta e robusta, dello stesso materiale con cui era composta l'Arena -un organismo vivo, pulsante che si muoveva di sua spontanea volontà- e che, ovviamente, impediva a tutti la fuga.
    Non che ci fosse molta scelta, beninteso.
    In altre circostanze, tuttavia, sarebbe stata l'ipotesi più sensata, di fronte a un Titano di Recupero.
    Quest'ultimo, rilevata la crescente pericolosità delle minacce che si trovava a fronteggiare, mise definitivamente in moto la trivella a piena potenza mentre l'altro suo braccio veniva fortemente respinto verso l'alto da una misera creatura di carne e sangue. Non provò irritazione, né disappunto. Si limitò -da bravo automa- a recepire quell'informazione e ad elaborare una contromisura.
    Solo con un istante di ritardo il suo esoscheletro esterno gli comunicò che c'erano altri fastidi di cui occuparsi.
    Sulla calotta posteriore si era inerpicata un'altra creatura, mentre la terza delle minacce si trovava sotto la bestia. Pronta a colpire. Si mosse rapido, sollevando l'arto destro per spazzare via la prima entità. Vi riuscì, scagliandola lontano e fuori portata: poté così concentrarsi sulle altre due divenute ormai minacce primarie. Stava per liberarsi della seconda, cercando di artigliarla con il braccio appena liberatosi, quando uno dei suoi sensori smise di inviare segnali.
    Rimase immobile per una frazione di secondo.
    Poi gridò.
    Il suo urlo fu tanto forte che scosse non la terra, non l'Arena, ma tutti gli animi dei presenti senza distinzioni. Furono in molti a levarsi in piedi dagli spalti e cercare la fuga. A spintoni, a pugni, si facevano strada gli uni sugli altri mossi dal terrore più puro.
    Il Titano mosse un passo indietro con forza, cercando di afferrare la creatura presente sulla sua corazza e, nel frattempo, scrollandosi di dosso l'omuncolo che l'aveva privato di un occhio. A quest'ultimo riservò il trattamento peggiore: era diventata la minaccia principale, la più pericolosa e -in quanto tale- andava eliminata il più rapidamente possibile.
    Con tutte le armi a sua disposizione.
    Trivella compresa.



    SPOILER (click to view)
    QM point - Turel
    Ti sei liberato dalla morsa del Titano, ma la tregua dura solo un battito di ciglia: non appena il braccio della bestia si solleva e ti lascia respirare, lo vedi saettare alla tua destra e non riesci a evitare il contatto. E' troppo veloce, per uno della sua stazza -e anche per uno della tua, di stazza. Vieni scagliato lontano, addosso alla rete appena creatasi.
    Segna un danno Medio per contusione al fianco/braccio destro.


    QM point - Kizan
    Avrai anche colpito cose più dure dell'acciaio, ma un Titano di Recupero è tenuto su da incanti ancestrali troppo potenti per essere scalfiti a cazzotti. Il tuo attacco sembra non sortire grandi effetti, ma soltanto incazzare il mostro. Il braccio che ha spinto via Turel cerca di afferrarti. Difenditi almeno con un consumo Medio.


    QM point - Nihil
    Non riesci a ingoiare e masticare l'occhio, pur avendolo sradicato dal suo proprietario. Sembra fatto di un materiale troppo coriaceo persino per i tuoi denti affilati. Tuttavia l'attacco con la lingua non va a segno del tutto perché la creatura si agita, facendoti perdere inevitabilmente la presa e cadere al suolo. Hai un attimo appena per accorgerti della trivella -in piena attività- che cerca di massacrarti. Difenditi almeno con un consumo Alto.


    QM point - Generico
    Poche indicazioni: la rete che si è creata serve solo a impedirvi di cadere nel baratro. Adesso che le cose si fanno un po' più serie ho pensato che sarebbe stato un casino se foste finiti lì dentro, oltre che un'eventualità poco divertente. In ogni caso, l'occhio strappato da Nihil al Titano causa una bella reazione del gigante: urlo stridente e acuto che conta come influenza psicologica attiva Critica ad area. Nihil e Kizan, troppo vicini, dovranno considerarla come un Alto. Turel, invece, soffrirà un Medio di puro terrore.

    State andando bene, devo ammettere che questo esperimento si sta rivelando più divertente -e difficile da gestire- del previsto. Però come prova ci sta, direi. XD
    Dateci dentro, che siamo quasi al momento clou.

    Turnazione Libera.
    Limiti di tempo 5 giorni.

    Per domande o dubbi vi rimando sempre e comunque al topic in bacheca.

     
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  14. Turel'
     
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    Perfetto, uno a zero per lui.
    Aveva pensato allegramente. Troppo allegramente, e troppo presto.
    Infatti, nemmeno il tempo di voltare le spade e iniziare ad affettarlo – o provarci, almeno – e un non meglio identificato oggetto lo colpì con violenza inaudita, facendogli attraversare in volo una decina di metri buoni; l’impatto con la rete d’acciaio lo fece imprecare per il dolore, fortunatamente ridotto dall’armatura, ma fu altro a lasciarlo interdetto per qualche secondo.
    Un urlo, un verso animalesco che gli gelò il sangue nelle vene, inducendolo a tacere e rimanere accasciato al suolo.
    Paura.
    Purissima paura ancestrale. Non sapeva giostrarsi simili emozioni, perché non le aveva mai provate; tuttavia, trovò la forza di reagire appellandosi alla splendida visione che aveva davanti agli occhi.
    Soffriva, il gran bastardo. Qualcosa doveva avergli fatto male, inducendolo a sbraitare in quel modo.
    Un altro brivido, che si inerpicò lungo la spina dorsale. Ed era in piedi, ora.
    Anzi, di più: stava già correndo verso di lui, tornando alla carica come un toro inferocito.
    Le spade, impugnate con presa inversa e lasciate penzolare a terra, producevano stridii e scintille contro la pavimentazione d’ossidiana.
    Un bel suono, che gli fece digrignare i denti e serrare i pugni attorno alle else, inducendolo a correre con maggior foga ancora.
    Levatevi di mezzo, coglioni!
    Sbraitò.
    Quel mostro e il suo bel culetto di latta sono miei!
    E il culetto di latta, ahi per lui, aveva tutta l’intenzione di aprirlo a suon di spadate.
    Non subito, però.
    C’era da ragionare, prima.
    Si fermò a una manciata di metri dal mostro metallico, saltellando e agitando le mani – e le spade – il più possibile, gridando allo stesso tempo per attirarne l’attenzione.

    image
    Sono qui, colossale bidone della spazzatura!
    Prendimi!

    Non appena il titano avesse dato segni di interessamento, Turel avrebbe iniziato ad indietreggiare – o correre, se necessario – fino al perimetro della gabbia.
    Il piano era dei più semplici: indurlo a caricare, spostarsi all’ultimo istante e incrociare le dita sperando che fosse in grado di sfondare la gabbia e precipitare di sotto.
    Folle, ma mica stupido eh.



    SPOILER (click to view)
    Fisico: Schiacciature e polsi prossimi alla frattura, danni anche alle ginocchia dovuti allo schiacciamento, attutiti però dall'armatura e dal bonus in resistenza.
    Danno Medio da contusione alla spalla destra.
    Energia: 70%
    Passive: Le solite. +10% all'energia, bonus del 25% in forza e resistenza.
    Equip: knightsbane, Rend Asunder, armatura integrale con passiva di resistenza Bassa.
     
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    Che soddisfazione.
    Sapere che questa cosa prova qualcosa mi da soddisfazione nonostante non sia riuscito a ferirla, la Bestia si agita nella sua gabbia.
    Il mercenario bloccato a terra si libera con feroci colpi di spada e viene succesivamente spazzato via da una zampata della macchina e va ad impattare contro il reticolato nero che circonda la zona dello scontro, non mi ero neppure accorto che fosse spuntata, come del costante tremore del terreno. Essere così in sintonia con la Bestia distorce i miei sensi, solo uno dei due deve avere il controllo non entrambi, così non va bene.
    Il gigante di metallo urla mentre quello che credevo un'umano tenta di mangiargli un'occhio. Quell'urlo mi gela in sangue nelle vene e ne rimango paralizzato, poche volte ho provato un simile terrore.
    Adam.
    La mano dell'orrore metallico volge verso di me, ed è troppo veloce.
    Sciocco.
    Niente è troppo veloce per me.

    La Bestia mi ridesta dalla mia paralisi, questo mostro è troppo forte per me, ma forse non per Lei.
    Prende il controllo del mio corpo che muta in un'istante mentre i vestiti si fondono nel mio corpo e vengono presto sostituiti da una folta pelliccia, la mia debole mente viene sostituita dalla sua ferocia, Lei non ha paura di niente.
    Rapido il mio corpo si muove, talmente veloce che nemmeno io riesco a ricordare il mio movimento preciso, probabilmente ho saltato dato che ora il nostro corpo è d'innanzi al colosso.
    E' così brutto essere null'altro che una piccola coscienza chiusa nel mio corpo, posso solo guardare e aspettare, e sperare che Lei sia ancora una volta la Bestia più forte.
    Quello che dovrebbe essere un'occhio della macchina è già danneggiato, è stato quello a farla urlare. Il mio corpo avanza e salta verso il muso della macchina con l'intento di aggravarvisi con gli artigli e tentare di strappare a morsi anche l'altro.
    Spero solo che faccia in fretta, sostenere la sua fame non è mai cosa facile.



    SPOILER (click to view)
    Energia: 80 - 50 = 30%
    Status: Illeso

    CITAZIONE
    Riassunto: Bonus resistenza-forza-rapidità 75%
    Bonus agilità 50%
    rimango in equilibrio sulla bestia nonostante scosse e il suo movimento grazie a Sensi del Felino, mi trasformo, evito l'attacco grazie a Schivata Rapida e ai bonus passivi e poi attacco tentando di aggrapparmi con gli arigli e tento di mangiargli l'occhio

    Corpo di Ferro
    Data la sua natura di mannaro Kizan possiede capacità superiori rispetto a quelle umane (che unite ai suoi perpetui allenamenti lo rendono un combattente veramente eccezzionale). Egli combatte senza bisogno di alcuna arma o armatura, il suo corpo basta e avanza. Tutte e quattro le caratteristiche fisiche (forza-resistenza-rapidità-agilità) sono incrementate del 50%, grazie a ciò Kizan riesce a cimentarsi in azioni pressoche impossibili quasi con naturalezza (ma non senza sforzo), salti mortali, attampicare impossibili, muoversi nel quasi totale silenzio, salti in alto di 3-4 metri, salti in lungo di 10 metri e azioni simili rientrano nelle sue capacità.
    Passiva [20 pt]

    Sensi del Felino [1/2]
    Kizan ricorre alla sua personalità felina per potenziare i propri sensi, grazie a ciò riesce a combattere senza troppe penalità nel buio, quando accecato o in situazioni simili. Riesce anche a distiunguere le illusioni immateriali (di livello basso), il suo senso dell'equilibrio aumenta e l'olfatto gli consente di seguire le traccie come un vero segugio. Durata 2 turni.
    Medio [1 pt]

    Mutazione Ibrida
    Kizan cede alla sua parte animale e si traforma in una macchina da guerra per metà umano e per metà pantera; il risultato di tale mutazione è una creatura bipede con un folto pelo nero alta 2 metri e mezzo ed una larghezza di 1,5 metri, 300 kg di massa muscolare e di agilità, artigli di 15 centimetri e zanne aguzze in grado di ridurre in poltiglia anche il cemento. I suoi attributi (forza-resistenza-rapidità) aumentano del 25%, la sua pelle diventa più dura dell'acciaio, non prova più dolore (il che gli consente di combattere anche se con delle ossa rotte, se stà bruciando,ecc ...), e la capacità dei suoi sensi (olfatto-vista-udito) viene notevolmente aumentata. Mentre si trova in questo stato la sua capacità di combattere non viene influenzata dallo stato del suo corpo (se ha una gamba rotta non ne risentira gli effetti,sarà in grado di correre benissimo o di sferrare calci come se la gamba fosse in perfetto stato). Durata 2 turni. Mentre si trova in questo stato Kizan non può utilizzare oggetti poichè l'equipaggiamento indossato si fonderà con il suo corpo, egli riesce a controllare le proprie mutazioni e non cede più alla furia berserker di cui era vittima nel passato.
    Critico [1 pt]

    Schivata Rapida [Medio]
    Kizan è in grado di scatti di una rapidità inumana. Attingendo alle proprie energie, per alcuni istanti, i suoi movimenti diventano talmente rapidi che normalmente non si riescono a scorgere. Sfortunatamente egli non riesce ancora a mantenere sotto il proprio controllo i suoi istinti felini (che generano questi effetti) e quindi questà capacità si attiva solo a puro scopo difensivo (bisogna essere consci del pericolo) e lo spazio che si riesce a percorrere e di circa 10 metri massimi (cioè con un consumo critico).
    Variabile [2 pt]
     
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