Sotto un cielo di stelle fredde

Aspettava.
Aspettava da tanto, ma fortunatamente la pazienza era sempre stata una delle sue migliori doti.
E in quel posto magnifico, avrebbe potuto restarci per giorni interi.
Era tutto calmo, sereno: perfetto.
Ideale per ritrovare la pace dei sensi, e purificare lo spirito dal peccato.
Sembrava un luogo realizzato appositamente per radunare i più ostinati viaggiatori; una meta, o un punto di partenza.
Per lui, seduto a gambe incrociate al centro del salone, era sia la prima che la seconda opzione.
Una meta, perché aveva dovuto sudare per arrivarci; un punto di partenza, perché da lì – da quel secondo, da quell’attimo – iniziava il viaggio della vita.
E lui, di vite, ne aveva vissute tante: l’esperienza era una delle poche cose che non gli mancavano, ma.
C’è sempre un ‘ma’. Non è detto che la conoscenza sia una cosa positiva. Non sempre, almeno.
Ci sono cose – segreti oscuri – che è bene non conoscere mai.
Portano alla dannazione, ti danno tutto per poi togliertelo, subdolamente.
E cosa ti resta? A Kuma non era rimasto nulla, nulla.
Quattro spade, una sinistra maschera e… e? Il fardello del sapere.
Voleva tramandare le proprie conoscenze marziali, desiderava ardentemente che il patrimonio della vecchia scuola non andasse perduto con la sua morte.
Ma in tanti anni di vagabondaggi, mai che avesse incontrato qualche giovane degno di apprendere.
Mai qualcuno che si prestasse all’insegnamento, al tramandarsi delle antiche arti, o che – semplicemente – desiderasse conoscere.
La conoscenza sarà pure un fardello, ma è anche potere – lui lo sapeva bene.
Perché il fato non gli permetteva di mettere le mani su un aspirante degno di tale nome?
Non aveva mai trovato risposta, ma sapeva consolarsi con le bellezze della natura, e della vita.
Prendete le stelle, per esempio. Quel microcosmo fantastico che gli ruotava sopra e attorno.
Aveva provato ad allungare una mano, tentando di afferrarne anche una sola, e sentire il suo calore tra le dita.
Le stelle erano fredde, e tentare di raggiungerle… un’utopia.
Però, provarci non costava nulla più che un piccolo, piccolissimo sforzo.
Le fitte di dolore – quel dolore che gli bruciava dentro il torace, e gli trafiggeva l’addome con mille affilatissimi aghi – erano un piccolo prezzo da pagare per avere osato tanto.
Stava male, una volta di più, e si era perfino concesso il lusso di sfilarsi la maschera, che giaceva ora a terra al suo fianco, aperta in due parti uguali.
Peccato non sentire l’aria sul viso, e peccato non poter sentire alcun calore.
Continuò ad attendere immobile, seduto, seguendo il moto di quei finti astri.

Aspettava.
Era così bello, lì.

M e e t i n g

Il destino, questo sconosciuto, in effetti... cos'è il destino?
Alcuni dicono sia l'insieme di tutti gli eventi - inevitabili - che accadono in una linea temporale. Può essere concepito come l'irresistibile potere che delinea e definisce il futuro, futuro di un uomo, futuro di una nazione, futuro di un mondo. Il concetto è basato sul credo che esista un ordine naturale prefissato nell'universo, un diritto naturale al quale anche i monarchi e gli imperatori, al quale anche Dio - o in qualunque modo lo si voglia chiamare, indipendentemente dalla religione - è tenuto a rispettare.
Edge ci credeva.
Non all'esistenza di un'entità superiore, questo no, pero era fortemente convinto che ci fosse un qualcosa che andasse al di là della propria vita, qualcosa di più grande e di già stabilito almeno in grandi linee. Toccava a lui ora, riempire la cornice con la quale il fato lo aveva ornato e lo avrebbe fatto in quel momento, in quel posto, a Rivenore.

Era giunto finalmente al tanto rinominato castello, e si era addentrato nella struttura, attratto ed incuriosito dal locale che ospitava il planetario, la chiamavano la Corte delle Comete.
Aprì delicatamente la porta, premurandosi poi di richiuderla allo stesso modo, quasi preoccupandosi di spezzare il silenzio che regnava tutto intorno, e infrangere l'atmosfera magica che vigeva maestosa, condita da un cielo notturno, un cielo stellato, una distesa blu tenebra scintillante che si eregeva regale sui loro capi.
Già, non era solo, in paradiso.
Seduto per terra al centro del salone, uno strano uomo(?) palesava la sua malinconica presenza. Concedeva il suo sguardo un pò alle stelle, un pò a delle spade - le sue(?)- un pò ad uno strano oggetto che lo fiancheggiava da un lato.
A dirla tutta il cacciatore non si aspettava di trovare qualcuno, che illuso! Quello era un posto così bello, troppo da pensare che non fosse frequentato. Quell'uomo però, emanava strane sensazioni, sensazioni che non potevano definirsi con esattezza.
Edge rimase immobile, poco avanti la porta chiusa, non voleva disturbare quell'individuo, in altre circostanze non si sarebbe posto problemi ma, se si fosse trovato al posto dell'altro, non avrebbe gradito affatto essere distorto dai suoi pensieri.
Sguardo rivolto verso il cielo, volto impassibile, che non evidenziava alcuna emozione, almeno esteriormente.
Quelle stelle, erano così... splendenti.
Poi una picocla frase, sottovoce, tra sè e sè.

« Sembrano vere »

Che cosa fosse il destino, Kuma aveva smesso di chiederselo molti anni prima.
Se anche trovi la risposta, che cosa puoi farne? Niente, a livello pratico: nessuno può deviare il corso della storia dai giusti binari.
C’è però il piano puramente concettuale: se trovi la risposta, sai qualcosa in più.
E qualcosa in più, da che mondo è mondo, non sia mai che non possa tornare utile.
Fatto sta che, dopo tale ricerca infruttuosa, aveva trovato la via più facile.
Non crederci.
Prestare occhi e orecchie alla sola realtà dei fatti; niente divinità, niente fato o Karma, solo la pura – fredda e stronzissima – realtà delle cose.
Estraniarsi un po’, però, non può certo fare male – se hai cura di restare con i piedi per terra.
Perché sì, prendere il volo è questione di un attimo: è allora che ti ritrovi uno sconosciuto alle spalle, entrato chissà dove e chissà quando.
Si infilò la maschera immediatamente, riflesso incondizionato. Quella si chiuse attorno al capo con un suono metallico, quasi fosse fatta di ferro, piuttosto che di pelo e stoffa.
Non intendeva certo contagiare il nuovo giunto, e nemmeno spaventarlo con le sue orribili fattezze esteriori.
“Se ti può essere d’aiuto, non lo sono.”
Parlava lentamente, scandendo bene le parole, con una calma e una flemma tutte sue.
“Vieni avanti.”
Senza voltarsi a guardarlo, senza fare cenni particolari. Solo due parole, che suonavano più come un ordine, piuttosto che un invito.
Alla fine, non aveva aspettato invano.

Il destino, già. Quello sembrava tutto pianificato, tutto stabilito in precedenza, dal destino.
Quell'uomo, sembrava lo stesse quasi... aspettando. Ma chi era? E soprattutto, perchè pareva attenderlo in quel tumulto di stelle e bagliori che la Corte delle Comete regalava ai suoi visitatori?

“Se ti può essere d’aiuto, non lo sono. Vieni avanti.”

Quell'uomo... che strane sensazioni provenivano da quell'uomo. Non appena si accorse della presenza di Edge, raccolse da terra l'oggetto che giaceva al suo fianco, una maschera che indossò un attimo prima di parlare e quasi di ordinare - più che invitare - il cacciatore a farsi avanti, continuando a dargli le spalle.
Che strane sensazioni, il ragazzo non sapeva proprio spiegarsi il perchè di quella strana atmosfera, nè positiva nè negativa, soltanto strana.
Edge mosse qualche passo molto lentamente, portandosi al centro della sala, a poca distanza dallo sconosciuto che ancora non aveva deciso di voltarsi a guardarlo.
Non conosceva affatto quel tipo, meno di zero, eppure questo - stranamente - non lo preoccupava affatto.
Cercò di rimanere calmo, non voleva spaventare quel tizio con il suo modo di fare decisamente poco incline a fare conoscenza ma, ormai, da quando era giunto ad Endlos, stava acquisendo esperienza anche in questo campo. Voce calda e rilassata, semplici e legittime domande che chiunque si sarebbe posto in quel momento, trovandosi nei suoi panni.

« Ci conosciamo? Sembrava quasi che tu mi stessi aspettando...

Un secondo di silenzio...

perchè ho questa sensazione? »

Se Edge avesse potuto leggergli la mente, avrebbe scoperto con non poca sorpresa che quella sua sensazione era curiosamente condivisa.
A lui non dispiaceva. Poteva trattarsi di un segno, di un presagio, di qualunque cosa.
Non ebbe bisogno di voltarsi, per inquadrare il tipo; giovane, a giudicare dal timbro di voce. Fisicamente prestante.
Mediamente alto. Passo leggero, ma sicuro.
E, degna di nota, una grande curiosità.
Quest’ultimo elemento in particolare non poteva che giocare a suo favore, rendendo subito Kuma piuttosto ben disposto nei suoi confronti.
Se non altro, avrebbe avuto di che impegnare i successivi minuti.
E in che modo può impiegare il proprio tempo, un guerriero?

“Perché, ti chiedi?”
Facendo la guerra, facile.
Si schiarì la voce – che dalla maschera fuoriusciva con un sinistro timbro soffocato – e portò le mani dalla pelle diafana a cingersi attorno ai lembi del pastrano, chiudendolo all’altezza del petto per mezzo di un semplice fiocco nero.
Le spade, ancora addormentate all’interno dei loro preziosi foderi, furono sollevate dal terreno – se di terreno si poteva ancora parlare – e adagiate, una ad una, dentro i rispettivi ganci, a loro volta assicurati alla cintola.

“Perché le stelle sono dalla nostra parte, ragazzo.
Lascia che verifichi se sei degno.”
Non mentiva; non in cuor suo, almeno.
Era seduto in posizione meditativa, con le gambe incrociate e le braccia conserte, ma un secondo più tardi era già balzato in piedi, compiendo una giravolta mentre le leve si distendevano, sfioravano il terreno e gli fornivano l’appoggio sufficiente ad ottenere uno slancio notevole.
Non aveva estratto le lame durante il tragitto; si era solo assicurato di potervi ricorrere rapidamente in caso di necessità.
Da qualunque posizione, sarebbe bastato un singolo movimento per estrarre tutte e quattro le armi.
Ma dopo, questo.
La fase iniziale era il corpo a corpo. Uomo contro uomo, muscoli e riflessi a confronto.
E i cuori anche, per scoprire quale ardeva di più.

Prima fase, stordire.
Un colpo a palmo aperto, portato con la mano destra dopo avere scartato lateralmente al fianco del ragazzo.
Il palmo, se avesse colpito il giovane in corrispondenza dell’orecchio, lo avrebbe privato dell’udito e dell’equilibrio per il tempo necessario a ricevere l’attacco immediatamente conseguente.
Ovvero, la seconda fase: da togliere il respiro, letteralmente.
L’altra mano destra – quella invisibile – scattò verso la giugulare, con l’intento di colpire la gola abbastanza violentemente da renderlo facile preda dell’ultima fase.
Il knok-out.
Si abbassò sulle proprie gambe, curvando appena la schiena e avvicinando il primo braccio destro e il primo braccio sinistro – visibili – alla rotula dell’altrui gamba destra.
Afferrandola e stringendo forte, avrebbe tentato di ruotarla – non così forte da romperla, ma nemmeno così delicatamente da lasciarlo incolume – e infine, utilizzando tutte e quattro le braccia di cui era in possesso, avrebbe abbracciato entrambe le gambe, tirandole a sé e poi verso l’altro, ribaltandolo indietro.
Dopo una mezza giravolta sarebbe atterrato sulla pancia, nel migliore dei casi.
In alternativa, si sarebbe rotto l’osso del collo.
E non era che l’inizio.

" Perché, ti chiedi? Perché le stelle sono dalla nostra parte, ragazzo.
Lascia che verifichi se sei degno. "

« Cosa? Degn.. »

Nemmeno il tempo di finire la frase, giusto la durata di un respiro, e l'uomo mascherato si mosse, attaccando improvvisamente Edge.
Agile, veloce ed elegante.
Doveva essere un abile ed esperto guerriero. Sì, ma perchè lo aveva attaccato? Voleva verificare che il giovane fosse degno, ma per cosa?
Una sequenza di attacchi impressionanti, alcuni addiruttura impossibili da vedere, ma come faceva?
Istintivamente il Kopfgeldjäger alzò il braccio sinistro portandolo a protezione del viso e - contemporaneamente - eresse una sorta di barriera scura e violacea, nel tentativo di proteggersi dal colpo a mano aperta dell'uomo, vanificandolo.
Il palmo del mascherato andò ad impattare la barriera di vuoto, infrangendosi su di essa e non riuscendo a giungere a destinazione.
Ma non era finita lì, assolutamente.
Un dolore allucinante alla gola gli tolse letteralmente il respiro, facendolo piegare su se stesso. Non lo aveva nemmeno visto muoversi quel maledetto, come diamine aveva fatto a colpirlo?
Ma no, non c'era tempo.
Lo strano personaggio gli afferrò le gambe, tirandole prima verso di sè e poi, con un movimento delle braccia - ruotandole bruscamente - tentò di lanciare il Cacciatore verso l'alto, per far roteare Edge a mezz'aria. Voleva rompergli l'osso del collo.
Troppo, troppo facile sarebbe stato per quel tizio. Ma troppo, troppo ingenuo era stato, l'uomo mascherato, nel credere che il Cacciatore fosse rimasto lì tranquillo a farsi massacrare.
Il collo se lo sarebbe rotto, ma non lui.
Con un gesto rapido e fulmineo, Soul of Chaos estrasse l'imponente Slayer dalla fodera. Un colpo, un solo fendente sarebbe bastato, e poi tutto avrebbe avuto una conclusione.
Eppure, per un istante, in cuor suo sentì che l'altro non voleva ucciderlo. Stranamente - per un tipo come lui - esitò, non utilizzando il potere della sua preziosa spada, qualcosa lo aveva frenato, ma cosa?
Durante il "volo" il Cacciatore cercando di attutire la caduta e di limitare i danni, si girò a pancia all'ingiù, raggruppando le braccia a croce nel tentativo di atterrare quanto più dolcemente possibile.
L'impatto col suolo - nonostante le dovute precauzioni - non fu certamente dei più docili e dopo qualche attimo, con un pò di fatica e alquanto indolenzito, il giovane si rialzò in piedi, posizionandosi frontalmente all'uomo mascherato.
Qualcosa lo aveva frenato, prima. Ora però se quel tizio non gli avresse risposto come voleva, non avrebbe avuto alcuna remora, non ci sarebbe stato più nessun freno inibitore a fermarlo.
Lo fece ben capire all'altro, agitando Slayer, mettendola dritta, con la punta rivolta verso quella simpatica quanto inquietante maschera.

« Che cavolo fai? Perchè mi hai attacato? Sappi che se non risponderai o non sarai sincero, non mi tratterrò... questa volta! »

SPOILER (click to view)

Fisico: Dolore medio alla giugulare. Gambe indolenzita. Rotula della gamba destra dolorante. Lievi danni da impatto.
Consumi del turno:10%
Energia: 90%
Equipaggiamento: Slayer (spada lunga 170 cm e larga 40 cm)

Abilità passive

==»[ A l l P o w e r ] ~
Edge possiede una grandissima forza fisica rispetto ai comuni esseri umani. Per via delle radiazioni a cui è stato esposto, il suo corpo e stato potenziato, rendendo così Edge più forte di un normale essere umano.[Power Up passivo +50% Forza]

==»[ D i e H a r d ] ~ Edge possiede una grandissima resistenza fisica rispetto ai comuni esseri umani. Per via delle radiazioni a cui è stato esposto, il suo corpo e stato potenziato, rendendo così Edge più resistente di un normale essere umano.[Power Up passivo +50% Resistenza]

Tecniche

==»[ E v i l D e f e n s e] ~ Edge utilizza questa tecnica per difendersi dagli attacchi avversari, avendo questa una natura sia anti-magica che una valenza contro attacchi fisici. Si tratta di una barriera di puro "vuoto" dal colore viola scuro che avvolge il guerriero per 3/4 del suo corpo, lasciando scoperto il retro. La barriera composta di vuoto, se toccata da un corpo solido, Tenterà di bloccare quest'ultimo, mentre gli attacchi elementali e incorporei verranno annullati e risucchiati dal vuoto, a patto che ci sia una spesa energetica proporzionale all'attacco.
»CONSUMO: Variabile
»TIPO: Difensiva
»DURATA: 1 turno

Note: Anche tu XD.

Duro di comprendonio, il ragazzo.
Possibile che non avesse capito, nemmeno dopo una simile dimostrazione d’intenti?
“Mh.”
Scosse il capo, come rassegnato, prendendo a muovere qualche passo attorno al biondo.
Fece quattro giri intorno a lui, per la precisione; camminando lentamente, senza dimostrare ostilità.
“Non voglio che tu ti trattenga, infatti.”
Sussurrò infine, portandosi nuovamente di fronte a lui e spalancando le braccia.
Aveva rinfoderato le spade, ma fu lesto a impugnarle nuovamente: una per mano, come tradizione voleva.
E la tradizione, ricordava, non aveva mai consigliato male; quella volta fece sì che lo spadaccino decidesse di indietreggiare di qualche passo, inducendolo a guadagnare una distanza ottimale di qualche manciata di metri.
Una decina, forse, o appena meno.
Quando ritenne di essere pronto a metterlo nuovamente alla prova – non lo aveva deluso, no – prese un respiro profondo e scattò verso di lui a testa bassa.
Dapprima sollevò un braccio soltanto, e vide come la spada da esso retta andava illuminandosi di un bagliore innaturali nei pressi della lama.
Giunto a poco più di quattro metri, vibrò all’aria un fendente orizzontale, che partorì subitaneamente una mezzaluna luminescente – veloce, dannatamente veloce e vicina.
In quello stesso istante, pur impugnando ancora le spade, distese il palmo della mano destra dando origine ad una linea sottile e rapida, un autentico proiettile nascosto della scia della mezzaluna
appena scagliata.
Terminò la sua corsa abbassandosi sulle gambe e lanciandosi in una scivolata verso l’avversario, con il piede destro teso avanti in cerca del contatto con la caviglia avversa.
Durante l’intera manovra, il pensiero di avere esagerato non lo sfiorò…

…no: nemmeno un pochino.

" Non voglio che tu ti trattenga, infatti. "

Quel tipo... ma cosa diavolo voleva?
Di certo ormai Edge aveva capito cosa il mascherato non volesse, che lui si trattenesse nel combattere, ma al contrario, che utilizzasse tutto il suo potere, fino in fondo.
Sì, ma perchè?
Era il perchè di tutto quello a non essergli ancora chiaro, il misterioso uomo non sembrava volesse ucciderlo eppure lo attaccava, ancora, sempre con pericolosità.
Impugnò le sue quattro katane, due ben salde nelle mani e le altre due apparentemente sospese a mezz'aria.
Un attimo di respiro, prima che partisse a testa bassa verso il Cacciatore, correndo come un forsennato e dimezzando la distanza che li separava.
Una delle lame venne avvolta da un bagliore etereo, affascinante e inquietante al tempo stesso, energia che poi venne catalizzata in un fendente orizzontale, dal quale partì una mezzaluna destinata a colpire in pieno Edge.
Il destino però, a volte può essere smentito e sbeffeggiato, proprio ciò che avrebbe fatto il Soul of Chaos di lì a poco.

« ADESSO BASTA!! »

Un urlo, per poi scomparire, quasi per incanto, prima che il fendente energetico lo colpisse e riuscendo anche ad evitare il secondo e terzo attacco del mascherato, un proiettile saturo di pura energia, ben nascosto dietro la traiettoria della mezzaluna eterea e per finire, un tackle scivolato con il piede a martello, diretto a spaccare la caviglia del Cacciatore. Da rosso diretto!
Niente da ridire, quel tipo sapeva il fatto suo, era impeccabile.
Purtroppo per lui però, non aveva un novellino davanti e Edge glielo avrebbe mostrato, molto molto presto, più presto di quanto si possa immaginare.
Gli bastò meno di una frazione di secondo per portarsi appena dietro al mascherato, leggermente spostato verso la sua sinistra. Il proiettile scagliato dall'avversario non era male, ma glielo avrebbe mostrato lui come usarla, l'energia.
Dalla mancina del Kopfgeldjäger si generò una sfera crepitante di "vuoto" dai colori macabri e scuri. Con un movimento del polso diresse velocemente la sfera verso la schiena dell'uomo, distante da lui quattro metri circa, per via della scivolata.
Il mascherato non avrebbe potuto evitarlo, con quel colpo il giovane Cacciatore avrebbe messo termine al combattimento.
Non lo avrebbe ammazzato, forse, ma sarebbe tutto finito, subito.

SPOILER (click to view)

Fisico: Dolore medio alla giugulare. Gambe indolenzita. Rotula della gamba destra dolorante. Lievi danni da impatto.
Consumi del turno:10% + 10 = 20%
Energia: 70%
Equipaggiamento: Slayer (spada lunga 170 cm e larga 40 cm)

Abilità passive

==»[ A l l P o w e r ] ~
Edge possiede una grandissima forza fisica rispetto ai comuni esseri umani. Per via delle radiazioni a cui è stato esposto, il suo corpo e stato potenziato, rendendo così Edge più forte di un normale essere umano.[Power Up passivo +50% Forza]

==»[ D i e H a r d ] ~ Edge possiede una grandissima resistenza fisica rispetto ai comuni esseri umani. Per via delle radiazioni a cui è stato esposto, il suo corpo e stato potenziato, rendendo così Edge più resistente di un normale essere umano.[Power Up passivo +50% Resistenza]

Tecniche

==»[ I n s a n e S p e e d ] ~ Tecnica di potenziamento fisico. Accumulando energia nelle gambe, Edge è in grado di muoversi ad una velocità di molto superiore a quella di un comune essere umano. Non è una corsa a lungo raggio, ma consiste in uno scatto singolo e per questo, il cacciatore non potrà coprire distanze superiori ai dieci metri. Al cacciatore basterà un istante per incrementare la sua velocità. Il movimento sarà fulmineo e ad un occhio inesperto sembrerà che il Cacciatore scompaia, per poi ricomparire in una nuova posizione. Il power up effettivo sarà del 25% con un consumo Basso, del 50% con un consumo Medio, del 75% con un consumo Alto e del 100% con un consumo Critico.
»CONSUMO: Variabile Medio
»TIPO: Offensiva, Difensiva, Supporto
»DURATA: Istantanea

==»[ C h a o s E m p e r o r ] ~ Edge è in grado di concentrare una quantità di "vuoto" nella mano per poi creare una sfera di 5 metri di diametro, dai colori viola e bianco. Questa riuscirà a muoversi grazie ai movimenti delle mani del ragazzo e se lo colpisce, quest'ultimo riporterà danni quali escoriazioni e contusioni di grado medio a causa della compressione della materia a contatto con il vuoto. All'impatto con una persona o con un oggetto, Emperor Chaos esplode, provocando un' onda d'urto che può far sbalzare via cose o persone per una distanza di 3 metri.
»CONSUMO: Medio
»TIPO: Offensiva
»DURATA: 1 turni

Note:Velocità: 50%

Rapido, rapido, rapido.
Ma non abbastanza da offrire una sfida seriamente impegnativa all’orso spadaccino.
Infatti, non appena il biondo era scomparso – dando prova di un tutt’altro che trascurabile istinto di sopravvivenza – Kuma aveva iniziato a guardare con attenzione, ma non più con gli occhi.
Il fruscio, lo spostamento d’aria era chiaro e abbastanza riconoscibile nella staticità immobile della stanza stellata; sorrise, da sotto alla maschera. Era quello che desiderava.
Agendo dal lato psicologico, lo aveva indotto a sprigionare tutto il suo potenziale, e non sembrava promettere male. Niente affatto!
Realizzò, terminando la scivolata, che con quel giocattolo avrebbe potuto fare tutto quel che desiderava; bastava prenderlo dal verso giusto.

E quel verso non era certo lo stesso che il ragazzo stava tentando di attaccare.
Energia, aura, movimento di forze naturali che andavano convergendo verso un punto preciso e ben definito alle sue spalle.
Patetico tentativo immediatamente vanificato dalla spada blu di Kuma: quella impugnata dalla mano destra superiore, la stessa che – prima ancora che la scivolata avesse termine – aveva infuso nella lama una discreta quantità della propria energia.
Risultato? Un bagliore, luce spettrale – biancastra – che aveva ammantato la spada come un soffice e tiepido vello candido.
Posò la mano sinistra a terra, compiendo un mezzo giro con i piedi e il resto del corpo, così da ritrovarsi a fronteggiare il ragazzo.
Mentre ruotava su sé stesso finendo con il puntare il ginocchio destro a terra, vibrò un singolo colpo verticale con quella lama luminosa.
Colpo che, sulla propria mirata traiettoria, incontrò la strana sfera scura che l’altro aveva tentato di infilargli nientemeno che nella schiena.
La sfiorò, la attraversò. La dissolse nel nulla, smorzandone il potenziale per mezzo di un taglio che l’aveva divisa in due parti speculari, oramai svanite nel nulla.

Ma bisognava cogliere l’attimo, perché il vero guerriero non conosceva riposo, combattendo fin quando sentiva di avere ancora fiato in gola, e sangue nelle vene e orgoglio in fondo al cuore.
Scattò in alto, balzando verso di lui, dandosi la spinta con quel ginocchio che prima aveva poggiato a terra.
“Magnifico…”
Sollevando tutte e quattro le spade mirava a tranciare via il polso del giovane, il cui braccio era ancora disteso verso l’uomo che – lesto come una faina – gli correva incontro pronto a farlo a fettine.
Le due spade impugnate dalle braccia reali erano chiuse e incrociate davanti al petto, a fare da scudo; le restanti due, invece, furono portate indietro e mosse l’una verso l’altra con forza, ove al proprio centro – un attimo prima dell’impatto – avrebbero accarezzato il polso nemico.
Di fatto, amputandolo.

Una fonte inesauribile di sorprese.
Il mascherato diede ancora una volta prova della sua grande abilità rialzandosi repentinamente e distruggendo - vibrando un fendente - la sfera di "vuoto" che Edge gli aveva scagliato contro, trapassandola con una delle sue quattro lame, ancora una volta illuminata da uno strano bagliore.
Niente da dire, l'aveva affettata come un cocomero, la sfera di energia.
Ma non vi era tempo per rimanere ad ammirare le doti combattive del mascherato poichè questo era già pronto ad attaccare, ancora una volta.
Rialzandosi da terra, iniziò a macinare quei pochi metri che lo separavano da Edge, compiendo un poderoso balzo in direzione del Cacciatore.
A prima vista poteva dare l'impressione di non possedere una grande forza fisica, anche per via del fisico apparentemente mingherlino, ma la realtà dei fatti era ben diversa.
Il mascherato - ancora in volo - posizionò le due lame, saldamente impugnate negli arti superiori, dinanzi al petto, come scudo per un eventuale attacco del Soul of Chaos. Di conseguenza le altre due katane - quelle che misteriosamente si agitavano senza essere impugnate - andarono a muoversi verso il braccio sinistro di Edge, nel tentativo di tagliarlo di netto.
Che carino, il mascherato, lo voleva davvero bene e in quel modo, dimostrava tutto il suo affetto per il Cacciatore.
Beh allora, perchè non ricambiare, l'affetto.
Quelle spade avrebbero dato fastidio anche se ne fossero state soltanto due, figuriamoci quattro. Doveva disarmarlo o, almeno in parte, tentare di farlo.
In corrispondenza della mancina di Edge si formò un buco nero dotato di una forza attrattiva tale da - probabilmente - riuscire a trascinare le due lame del mascherato, quelle volte all'attacco, in corrispondenza del buco stesso, per poi cadere lentamente al suolo.
Ma non era finita lì, assolutamente.
Quello si proteggeva il petto, e lui gli avrebbe mozzato le gambe.
Con la destrosa, un movimento fulmineo a sguainare nuovamente Slayer, per poi vibrare una rapida serie di tre fendenti dai quali si generarono tre lame sature di "vuoto" che implacabili, si dirigevano verso le sottili gambe del mascherato.

SPOILER (click to view)

Fisico: Dolore medio alla giugulare. Gambe indolenzita. Rotula della gamba destra dolorante. Lievi danni da impatto.
Consumi del turno:10% + 20% = 30%
Energia: 40%
Equipaggiamento: Slayer (spada lunga 170 cm e larga 40 cm)

Abilità passive

==»[ A l l P o w e r ] ~
Edge possiede una grandissima forza fisica rispetto ai comuni esseri umani. Per via delle radiazioni a cui è stato esposto, il suo corpo e stato potenziato, rendendo così Edge più forte di un normale essere umano.[Power Up passivo +50% Forza]

==»[ D i e H a r d ] ~ Edge possiede una grandissima resistenza fisica rispetto ai comuni esseri umani. Per via delle radiazioni a cui è stato esposto, il suo corpo e stato potenziato, rendendo così Edge più resistente di un normale essere umano.[Power Up passivo +50% Resistenza]

Tecniche

==»[ C h a o s m a k e r ] ~ Slayer è satura dello stesso potere del suo padrone... Soul Of Chaos. Con questa tecnica Edge può scagliare tre rapidi fendenti in successione i quali, formeranno delle lame di "vuoto" dal colore viola scuro. I colpi andati a segno provocheranno, oltre che tagli, anche escoriazioni per via delle esplosioni causate dalla compressione della materia quando la lama di "vuoto" impatta con un corpo solido.
»CONSUMO: Alto
»TIPO: Offensivo
»DURATA: Istantanea

==»[ N i g h t f a l l ] ~ Grazie al controllo del vuoto Edge può creare piccoli vuoti di materia distendendo il braccio in un qualsiasi punto e aprendo la mano con il palmo rivolto verso l'avversario. L'effetto sarà simile a quello di un buco nero creando una forza di attrazione in grado di attirare a sè tutto quello che lo circonda. Ad un consumo Basso corrisponderà un raggio d'azione di 2 metri e una forza attrattiva relativamente leggera (che avrà effetto quindi su oggetti di peso non superiore a una sedia, ad esempio). Ad un consumo Medio invece corrisponderà un raggio di 4 metri e forza attrattiva Bassa (spade di medie dimensioni al massimo, quindi. niente di più pesante). Ad un consumo Alto corrisponderà un raggio di 6 metri ed una forza attrattiva Media ( spade di grosse dimensioni ed oggetti dal peso superiore alla media). Qualora ciò si verificasse, gli oggetti rimarrebbero intatti e cadrebbero al suolo in corrispondenza della posizione del buco nero. Questa tecnica è efficace soltanto con corpi solidi, attacchi elementali o di altra natura non verranno risucchiati nel buco nero.
»CONSUMO: Variabile Medio
»TIPO: Offensivo
»DURATA: Istantanea

Note://

Ancora una volta, il guerriero si vide costretto a ricredersi sulla durata del duello; il pivellino sembrava sapere il fatto suo.
E ancora una volta, dovette ricorrere ad uno stratagemma che non aveva mai amato mettere in atto.
Le lame attratte dalla sfera vennero ricoperte dalla stessa patina argentata di poco prima, e la forza traente della palla di energia facilitò addirittura il loro compito, attirandole verso di sé e distruggendola non appena le ebbe sfiorate.
Peccato che, intento a generare la propria difesa, Kuma si fosse distratto quei pochi secondi sufficienti al suo avversario per mettere in atto un subdolo colpo basso; nemmeno applicare il principio del Gyo era servito, dal momento che tutte le sue energie erano imbrigliate nella distruzione dell’attacco principale.
Così, mentre all’ultimo istante tentava di saltare per allontanare le gambe dal suolo, le tre lame mistiche impattarono contro le cosce, strappando parte dell’abito nero e incidendo solchi profondi nella carne già martoriata dello spadaccino.
Provò un dolore irrisorio, rispetto a quello che il suo male lo obbligava a sopportare, ma era comunque degno di nota; tanto che per un attimo gli sembrò di perdere il terreno sotto i piedi e crollare a terra.
Fu lesto a reagire, puntellandosi al terreno con le spade e lanciandosi ancora contro di lui, vibrando ben due fendenti obliqui in direzione del petto mentre rilasciava l’aura in ogni direzione, andando a generare una potente ondata di energia concentrica.

Destroy the Mask
- Silent Killer in action! -

~~~

Dannatamente abile.
Il mascherato si dimostrò pieno di talento ed estro quando - riutilizzando il trucchetto già usato in precedenza - distrusse il buco nero creato da Edge, facendolo dissolvere a contatto con le sue due lame.
Ma no, non era certo finita lì.
Dopo aver subito e, per qualche istante accusato, i tre fendenti eterei del Cacciatore, il mascherato era già pronto a ripartire all'attacco.
Un piccolo sorriso, beffardo, andò a disegnarsi sul volto del biondo.
Significava che anche il mascherato poteva distrarsi, non era perfetto, non era invincibile.
Poi questi scattò, correndo dritto verso Edge, caricandolo frontalmente e vibrando due fendenti obliqui cone le sue due catane, le cui lame andarono a cozzare con quella nera e possente della Slayer, rituonando in un canglore metallico che pervase l'intera sala.
Scontato.
Forse sì, ma non era che l'inizio.
Quasi in contemporanea con l'impatto delle lame, dal corpo del mascherato si sprigionò un'energia tale da sbalzare Edge all'indietro, facendolo volare e riatterrare, alquanto bruscamente, a qualche metro di distanza.
Quei pochi, brevi, quasi infinitesimali attimi in cui - disteso con gli occhi spalancati - rimase immobile a fissare il cielo stellato furono, probabilmente, i più belli che lui avesse vissuto da molto tempo.
Belli sì, ma troppo brevi per goderseli appieno.
Il Kopfgeldjäger si rialzò lentamente, a fatica, facendo pernso sulla spada e sulle gambe.
Il colpo era stato notevole, avvertiva dolori ovunque nella parte superiore del corpo ma quello, non lo avrebbe di certo fermato.
Assolutamente.
Rialzò il capo, per poi portare lo sguardo verso l'esile uomo.


« Bene mascherato, direi di farla finita qui! »

Sputò un grumo rossastro misto di saliva e sangue, poi scattò, con tutta la forza che aveva in corpo.
Corse dritto verso il nemico e, nell'avvicinarsi, non potè fare a meno di notare ancora una volta, quella buffa e strana maschera da orso.
Gliel'avrebbe staccata dal collo, insieme alla testa.
Arrivato in prossimità dell'avversario, menò un fendente discendente in diagonale, da destra verso sinistra.
Scontato, anche lui.
Forse sì, ma - come era stato per l'avversario - era solo l'inizio.
Che la Slayer avesse lacerato la carne del mascherato oppure no, si sarebbe portato alle spalle di costui scartando verso sinistra, con un movimento leggero, rapido ma soprattutto, silenzioso.
Una volta trovatosi indietro al nemico, avrebbe tentato di tranciarli di netto la testa, con un movimento della mancina volto ad azionare il meccanismo di estrazione dei Wolf Fang.
I tre artigli, inesorabili, avrebbero sgozzato quel moscerino, il capo gli sarebbe rotolato a terra, il capo e tutto quello che c'era sopra.
Era f i n i t à.

SPOILER (click to view)

Fisico: Dolore medio alla giugulare. Gambe indolenzita. Rotula della gamba destra dolorante. Lievi danni da impatto.
Consumi del turno:10%
Energia: 30%
Equipaggiamento: Slayer (spada lunga 170 cm e larga 40 cm) / Wolf Fang (Artigli molto simili a quelli di un animale. Hanno tre lame molto affilate ed per essere impugnati bisogna indossare l'apposita polsiera. Le lame non sono perennemente estratte ma, per "affilare" gli artigli è necessario fare una pressione, con un movimento del polso, sulla polsiera stessa. Un meccaniscmo all'nterno della polsiera farà fuoriuscire le lame dai fori. Edge porta Wolf Fang al polso sinistro.
Lunghezza lame 20 centimetri.)

Abilità passive

#» A l l P o w e r ~
Edge possiede una grandissima forza fisica rispetto ai comuni esseri umani. Per via delle radiazioni a cui è stato esposto, il suo corpo e stato potenziato, rendendo così Edge più forte di un normale essere umano.[Power Up passivo +50% Forza]

#» D i e H a r d ~ Edge possiede una grandissima resistenza fisica rispetto ai comuni esseri umani. Per via delle radiazioni a cui è stato esposto, il suo corpo e stato potenziato, rendendo così Edge più resistente di un normale essere umano.[Power Up passivo +50% Resistenza]

Tecniche

#» S i l e n t K i l l e r ~ Grazie alla sua professione di Cacciatore di Taglie, Mercenario ed Assassino, Edge ha dovuto imparare ad uccidere in modo silenzioso, senza fare rumore alcuno. Che si trovi dinanzi all'avversario oppure no, grazie ad un movimento fulmineo e leggiadro, il giovane tenterà di portarsi alle spalle del nemico senza compiere il minimo rumore, per poi utilizzare Wolf fang per tagliare la gola al malcapitato.
»CONSUMO: Medio
»TIPO: Offensiva
»DURATA: 1 turno

Note: Tom non ho capito bene se sono riuscito a disarmarti da due katane e se queste sono cadute a terra, quindi non l'ho specificato nemmeno io nel post XD.

Non era più tempo per i pensieri, né per le parole.
Muovendosi abbastanza rapidamente da intercettare il colpo obliquo in arrivo, si ritrovò suo malgrado sbilanciato, per effetto della forza superiore che il fendente nemico aveva in dotazione.
Si scoprì abbassato verso sinistra, con la prima lama ancora tesa e a contatto con la grande spada del ragazzo biondo.
Possibile che si fosse dimenticato delle altre armi possedute dallo spadaccino? Eppure anche lui avrebbe dovuto saperlo: è da folli buttarsi tra le braccia di un uomo dotato di ben quattro spade; è come gettarsi in un tritacarne senza la minima esitazione.
Grazie alla percezione dei movimenti di cui era dotato, non gli fu difficile indovinare le intenzioni e il bersaglio del giovane.
Affidandosi alle proprie doti decise di scansare l’attacco inclinando il busto avanti, opponendo le due lame supplementari a quel colpo; quando l’altro giunse alle sue spalle, si ritrovò a schiantare gli strani artigli contro le due lame delle katane, senza effetto alcuno.
Si affrettò allora a compiere un ultimo attacco, serrando la presa attorno alla coppia di spade non impegnate e conficcandole nel terreno di fronte a sé.
Il Ki fu lesto a diffondersi nel terreno, procedendo verso i piedi del nemico come un rombo di tuono – o un vulcano pronto ad eruttare.

Il duello stava per volgere al termine, se lo sentiva.
Ma stranamente, non per gli ovvi e consueti motivi per i quali un combattimento finisce, no.
Quella sensazione che aveva - sin dall'inizio- aleggiava nell'aria come una brezza calda e piatta, che per un inspiegabile motivo non faceva altro che tranquillizzarlo, mitizzando l'ardore guerriero che il Cacciatore era solito manifestare in situazioni come queste.
Una sensazione che non riusciva a trovare una motivazione, una spiegazione plausibile.
C'era, e basta.
Nemmeno quando il mascherato evitò abilmente sia il fendente che la "zannata" portata con gli artigli Edge venne pervaso dalla rivalsa o da un spirito di sfida.
Era strano, per lui, ma era così.
Tutti questi pensieri vennero accantonati per qualche istante, allorquando il mascherato piantò nel terreno due delle sue quattro katane, dalle quali scaturì una sorta di flusso etereo che, crepitante, andò poi ad innalzarsi proprio sotto ai piedi del Cacciatore, similforme ad una colonna che nient'altro aveva se non lo scopo di trafiggerlo in pieno.
Il tutto, preannunciato da una sorta di crepa formatasi nel pavimento.
Edge fu lesto e reattivo nel richiamare del vuoto che andò condensandosi attorno al suo corpo sottoforma di un involucro violaceo, riuscendo così a bloccare la stallattite eterea dell'avversario che, all'impatto con al barriera di vuoto, produsse un rumore assordante, deflagrando leggermente per poi svanire del tutto, lasciando soltanto una fitta nube di vapore e fumo.
A pericolo scampato, anche la barriera del Cacciatore si dissolse.
Forse ci si sarebbe aspettato un contrattacco, una risposta per le rime, ed invece, no. « Direi che così può bastare. »
Il Soul of Chaos puntò la punta nera della Slayer dritta verso la maschera dell'altro, per poi rinfoderare l'arma che, a contatto con il foder, generò un dolce canglore metallico.
Non aveva più voglia di combattere. Ma non perchè avesse paura di quel tizio ma, semplicemente, non ne vedeva il motivo, non gli era chiaro il perchè, non lo era stato dall'inizio.
L'unica certezza che aveva era che il mascherato non aveva nessuna intenzione di ucciderlo.
Uno sguardo fisso nelle palle degli occhi di quel simpatico orsetto, poi - mani in tasca - iniziò a camminare verso la porta, verso l'uscita di quel paradiso che era la Corte delle Comete.
Prima di sparire, fermandosi sull'uscio della porta, un'ultima frase rivolta a colui il quale forse un giorno, avrebbe rincontrato.

« Addio, mascherato. Ci rivedremo un giorno... forse. »

SPOILER (click to view)

Fisico: Dolore medio alla giugulare. Gambe indolenzita. Rotula della gamba destra dolorante. Lievi danni da impatto.
Consumi del turno:10%
Energia: 20%
Equipaggiamento: Slayer (spada lunga 170 cm e larga 40 cm) / Wolf Fang (Artigli molto simili a quelli di un animale. Hanno tre lame molto affilate ed per essere impugnati bisogna indossare l'apposita polsiera. Le lame non sono perennemente estratte ma, per "affilare" gli artigli è necessario fare una pressione, con un movimento del polso, sulla polsiera stessa. Un meccaniscmo all'nterno della polsiera farà fuoriuscire le lame dai fori. Edge porta Wolf Fang al polso sinistro.
Lunghezza lame 20 centimetri.)

Abilità passive

#» A l l P o w e r ~
Edge possiede una grandissima forza fisica rispetto ai comuni esseri umani. Per via delle radiazioni a cui è stato esposto, il suo corpo e stato potenziato, rendendo così Edge più forte di un normale essere umano.[Power Up passivo +50% Forza]

#» D i e H a r d ~ Edge possiede una grandissima resistenza fisica rispetto ai comuni esseri umani. Per via delle radiazioni a cui è stato esposto, il suo corpo e stato potenziato, rendendo così Edge più resistente di un normale essere umano.[Power Up passivo +50% Resistenza]

Tecniche

==»[ E v i l D e f e n s e] ~ Edge utilizza questa tecnica per difendersi dagli attacchi avversari, avendo questa una natura sia anti-magica che una valenza contro attacchi fisici. Si tratta di una barriera di puro "vuoto" dal colore viola scuro che avvolge il guerriero per 3/4 del suo corpo, lasciando scoperto il retro. La barriera composta di vuoto, se toccata da un corpo solido, Tenterà di bloccare quest'ultimo, mentre gli attacchi elementali e incorporei verranno annullati e risucchiati dal vuoto, a patto che ci sia una spesa energetica proporzionale all'attacco.
»CONSUMO: Variabile Medio
»TIPO: Difensiva
»DURATA: 1 turno

Note: Innanzitutto, grazie per la bella giocata. Per quanto riguarda i giudizi, nemmeno io sono interessato a ricevere quelli completi. Infondo questo, non era partito nemmeno come un combat. Ci si sente su msn XD.