Quest: A caccia di Grifoni//Modulo verde, n°1346 ASD630

Parco della Città Alta.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Staffer
    Posts
    24,480
    Location
    là.... \ò_ò

    Status
    Anonymous
    QUEST MASTER

    Un vento dolce sfiorava le chiome arboree di quel parco, situato nel Quarto Girone della città di Laputa,
    mentre il cinguettio di piccoli volatili riempiva l'aria, come il profumo diffuso di svariate fragranze floreali.
    Un piccolo paradiso terrestre celeste, parte del secondo polmone verde della città volante.
    Quale bellezza e quale pace!
    Il luogo perfetto per riposarsi all'ombra di un salice...
    Tuttavia
    quello non era il momento adatto per darsi all'amato ozio.
    Di lì a poco quello scenario vergine si sarebbe popolato di anime umane (o quasi), riunite per dare inizio a qualcosa di grande:
    le fondamenta di un nuovo Ordine.


    Era da un pò in quei luoghi, ed ancora si domandava il perchè.

    Infondo sarebbe potuta cadere ovunque, eppure lei era finita proprio lì, nel punto più alto della città volante chiamata Laputa. Beh, di certo se non avesse trovato un "approdo" così vicino, di sicuro si sarebbe schiantata al suolo; infondo il Destino era stato magnanimo con lei... o forse si divertiva solo a renderle le cose più difficili, impedendole di farla finita una volta per tutte.
    Beh, che si divertisse a giocare con lei, quello proprio non le interessava. Infondo Drusilia era cambiata molto nel corso delle ultime stagioni, e se le forze degli eventi l'avessero portata da qualche parte, lei non sarebbe più rimasta a guardare, piuttosto avrebbe risposto girando la situazione a proprio favore...

    ...si, proprio come quella volta.

    Ebbene si, qualcosa frullava nella sua mente, ed era qualcosa di grosso, piuttosto difficile da attuarsi se non con il sostegno di altre persone che condividessero i suoi pensieri, le sue idee, i suoi valori...o che semplicemente avessero voglia di aiutarla perchè attualmente "annoiate". Sbuffò sonoramente, nella speranza che qualcuno rispondesse alla sua chiamata, e se per caso fosse arrivata gente, li avrebbe accolti a braccia aperte, con il più convenzionale ed amichevole dei saluti.

    -Benvenuti!


    Dunque attese, mentre una brezza gentile accarezzava la seta della sua veste, e le ciocche castane danzavano nell'etere come fossero senza peso. E gli occhi verdi scrutavano il cielo limpido, fissandolo come per carpirne qualche arcano segreto, o forse trovare le risposte alle sue mille domande.

    Inutile, tutto inutile.
    Lei sapeva quale era la risposta.
    Attendere.


    CITAZIONE
    Bene ragazzi, benvenuti alle mie prime Quest su Endlos, nonchè prime a livello "gdr by forum! Spero di fare un buon lavoro e chiedo venia in anticipo per possibili "sviste" XD

    E bla bla bla.... Bando alle ciance!

    Per quanto siano le prime ho intenzione di fare le cose per bene, dunque ascoltatemi e non accadrà nulla di spiacevole nè ai vostri pg e neanche a voi giocatori :shifty:

    Le istruzioni per il primo giro di post sono semplici:

    1. I vostri pg son giunti in quel posto perchè Drusilia (in una giocata precedente a livello di cronologia ma che devo ancora creare) avrà tappezzzato Laputa di volantini e messo in giro la voce della nascita di un nuovo Ordine. Non sapete esattamente di che si tratta, anche perchè, come nel telefono senza filo, le informazioni si trasformano con l'avanzare del passaparola.

    2. L'ordine di post è a piacere, purchè si risponda una sola volta per turno di gioco.

    3. A parte questo nulla, avete carta bianca.

    P.s: Non metto un limite di tempo perchè spero si proceda rapidamente. Se ci saranno problemi sarò io stessa ad aggiungerlo.

    Buon divertimento.


    Edited by Drusilia Galanodel - 1/6/2015, 20:29
     
    Top
    .
  2. Lars Cthulu
     
    .

    User deleted


    Ed eccoti qua, a Laputa, il luogo più stravagante che tu avessi mai visitato. Nel tuo vagabondare eri finito quassù, spinto da un'irrefrenabile curiosità e dalla brama di volare, di risentire il vento contro la tua faccia, ma per ora soffiava solo una leggera brezza. Mentre camminavi la tua attenzione era presa da quegli strani volantini appesi d'appertutto. All'inizio non ci badasti più di tanto, ma ad ogni passo la loro presenza era sempre più pressante e ad un certo punto fù obbligatorio leggerne uno. Parlava di un nuovo ordine, dell'inizio di una nuova era. Sbuffasti. Alla fine non diceva nulla e appallottolasti il pezzo di carta per gettarlo nel cestino, ma un'inusuale folata di vento ti sospinse, come se volesse farti tornare sui tuoi passi, spingendoti verso l'incontro di cui si parlava nel volantino. Possibile? No, ovviamente no, sapevi che non era così, era ovviamente una coincidenza, ma a questo punto perchè non entrare in gioco? Sapevi che era meglio che stare fermo in un punto, vagare alla ricerca del nulla. Stringesti i pugni, tornando a sorridere, divertito da ciò che molti chiamano destino.
    Scattasti ferocemente, facendo lunghe falcate per le vie della citta, attraversando i vari gironi, mentre la lieve brezza ti faceva compagnia, a volte ti spingeva, cullandoti, mentre a volte si parava contro di te, provando a bloccarti, ma facendoti emozionare ancor di più, mentre l'aria sfrecciava con potenza lungo il tuo viso, rendendoti felice, riportando alla mente i ricordi lontani riguardo ai tuoi voli. Bastarono pochi minuti e giungesti alla cima di Laputa, dove il tuo cuore si fermò per un attimo per il magnifico panorama che potevi osservare, ed al centro di esso, una donna. Pian piano il tuo sguardo si posò su di lei. Portasti la mano all'elmo per levarlo, lasciando fuoriscire la lunga chioma castana, il buffo ciuffo che ballonzolava si e giù, rivelando gl'occhi verdi come lo smeraldo e i lineamenti dolci come quelli di una bambola.


    <sei stata tu a chiamarmi?>
    A queste parole seguitò un sorriso, perchè in cuor tuo sapevi già la risposta.

     
    Top
    .
  3. EyesOfDevil
     
    .

    User deleted


    «Ah, la vita.
    Non sai mai cosa ti capita.
    Vedi ieri - o forse era l'altro ieri? - per esempio.
    Stavo cenando al bar di una locanda, quando alle mie spalle spunta un uomo grosso come una casa. Certo, avevo già captato le sue emozioni, ma fa sempre impressione ritrovarsi un armadio vivente che viene da dietro. O sbaglio?
    Va beh, ritorniamo a no.
    Come dicevo, è spuntato quest'uomo mezzo ubriaco, e senza pensarci due volte si accascia sopra di me.
    Dico io, ma ti pare possibile una cosa del genere? No, ovviamente.
    Insomma, questo tipo finge di essere un mio amico, e poteva anche diventarlo, ma c'era quella sua mano che mi stringeva la spalla un po' troppo forte... Hai presente il dolore che si prova quando un cane ti morde la mano? Ecco, uguale.
    Ehi, ma dove vai? Scappi? Ma come... abbandoni così una partita a poker? Certo che non c'è più educazione in questo modo.»
    «Bene signori, sembra che si sia liberato un posto.»
    Guardo uno ad uno i giocatori attorno a me, seduti in comode poltrone attorno ad un tavolo verde.
    Si credono invincibili, guardano le carte cercando di celare le proprie emozioni. Senza riuscirci, naturalmente.
    Sposto lo sguardo sulla donna alla mia sinistra, mostrando un falso sorriso complice. Lei fa lo stesso con me, ma la sua è solo una finta, è incazzata. Molto incazzata.
    Sul tavolo ci sono quattro carte, e siamo in tre a giocare. Anche se fra poco saremmo in due: io e quell'uomo d'affari davanti a me. Si ottengono sempre passatempi curiosi con le informazioni che possono dare.
    «Oh cavolo, sono proprio messo male.»
    Questo è bluffare, signori e signore. Imparate.
    Lei naturalmente ci casca. Oh, che faccia farà quando vedrà il mio fullhouse, non è mica cosa da tutti giorni una mano così. Non per loro almeno.
    Già, come previsto. Lei perde, io vinco.
    C'est la vie.
    «Pare che siamo rimasti solo in due.»
    «Già.»
    Lo faccio vincere? Naturalmente no. Non è il mio stile.
    E poi io amo vincere.
    E barare.



    «Com'è andata?»
    «Secondo te? Come sempre.»
    «Non avevo dubbi. Cosa ti ha detto?»
    «Pare che qualcuno abbia tappezzato di volantini Laputa, e che stia per nascere un nuovo Ordine.»
    «E allora?»
    «Non sei interessato? Questo non è da te.»
    «Non ho detto che non sono interessato, ma solo "e allora?".»
    «...»
    «Ok, puoi anche andare.»
    La donna sparisce in un turbinio d’inchiostro nero. La regina è tornata nel mazzo. Ah ragazzi, quanto vorrei vedere la faccia di quel coglione quando scoprirà che la donna che gli avevo fatto conoscere è sparita nel nulla.
    Peccato però, Laputa mi chiama.
    Ma prima godiamoci questa passeggiata, la notte oggi è davvero bella.



    Laputa è a dir poco fantastica. Cioè, è un’isola che fluttua libera nel cielo, cosa può esserci di più meraviglioso? Escluso il poker, ovviamente.
    Le strade sono davvero piene di cartacce che parlano di un nuovo ordine. Sono davvero curioso di scoprire l'uomo - meglio donna - che ha organizzato tutto questo casino. Insomma, solo per stampare la carta avrà speso una fortuna!
    Ok, sarà meglio concentrarsi sulla strada, queste vie sono troppo intricate per i miei gusti. Da questo punto di vista Laputa è una città orribile... Potevano almeno fornire una cartina.
    Mi sa che mi tocca chiedere informazioni.
    Nah.
    Basta camminare, prima o poi dovrò incontrare quel - maledetto - qualcuno. O no?
    Una lieve brezza si alza e mi scompiglia i capelli. L'aria tiepida mi scalda il volto. Chiudo gli occhi e respiro quell'aria pulita, incontaminata dalla terra là in basso.
    Odo dei passi dietro di me. Mi volto e trovo un individuo molto alto rivestito da un’armatura, che senza neanche notarmi mi sorpassa correndo.
    Un’improbabile e malsana idea mi passa per la mente, e se quell'uomo stesse cercando quello che cerco io?
    Inizio a correre più veloce che posso, ma non lo raggiungo. Diavolo com’è veloce!
    Lo vedo svoltare un angolo, poi un altro, e un altro e una altro ancora. Oddio non ce la faccio più.
    Ma quanto cazzo corre quello lì?
    «Sei stata tu a chiamarmi?»
    Sollevo il capo, mentre continuo ad ansimare. A fatica mi rimetto in piedi e, camminando, vado verso la voce sconosciuta. Lo sconosciuto era lì, e innanzi a lui una splendida fanciulla dai capelli castani.
    Mi avvicino lentamente, non vorrei aver interrotto qualcosa di... diciamo di importante.
    «Salve» - tiro fuori dalla tasca un volantino - «E' questo il posto?»
    Aspetto una risposta da lei, che non tarda molto a darla.
    «Benvenuti»
    Inclino il capo. Schietta e gentile eh? Mi piace.
    «Grazie a lei.»
    Dicendolo abbozzo un inchino, e se me lo permetterà le bacerò la mano. Questa, signori miei, è vera galanteria.


    SPOILER (click to view)
    Bene, ecco a voi il mio posto. Credo di dover dare delle spiegazioni riguardo la parte iniziale: le virgolette non sono messe a caso, ma sono la manifestazione dell'abilità talk del mio pg, che troverete in scheda. Quando Hevril parla alla donna usa l'abilità Bluff. Inoltre la donna che sparisce in un turbinio di inchiostro è la regina di cuori. E' ovvio che abbia consumato energie, ma poiché dovrebbe essere passato al meno un giorno dall'utilizzo di queste abilità, credo che Hevril si sia ripreso. Lascio, per ovvie ragioni, al quest master la decisione.
     
    Top
    .
  4. Grimmjow303
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Narrato
    Pensato
    Parlato

    La vita del disoccupato. Specialmente quando sei un disoccupato con un'armatura innestata nel corpo, e puoi rompere muri come e quando ti pare. Già, c'era la gara di rottura dei muri, quell'oggi.
    E proprio mentre Atris si preparava a distruggerne uno, richiamando il Simbionte sul braccio, che notò il manifesto. Non un manifesto, ma il manifesto.
    C'era una differenza abnorme, perchè quel foglietto (beh, insomma) poteva cambiare la vita della povera Arma.

    Cos'è ...?

    Un tono sognante, indubbiamente poco adatto a qualcuno che fino a poco prima si apprestava ad abbattere senza pietà la costruzione eretta con tanta fatica dall'uomo. Con un gesto fluido, staccò il volantino ... ma prima che potesse leggerne il messaggio, qualcuno la urtò, e lei cadde per terra. Il cartiglio le sfuggì di mano, e si perse nell'oblio.
    Dapprima un urlo disperato, poi, si rassegnò, e si dedicò all'esplorazione della città volante in cui era capitata. Non aveva mai visto null'altro del genere, e per lunghe ore si perse nella sua esplorazione, mentre sempre più frequentemente, giungevano alle sue orecchie dicerie e voci riguardo ad un nuovo Ordine, che stava prendendo piede in città. Si mormoravano le cose più assurde, a suo riguardo, e, dopo poco tempo, decise di ispezionare di persona la zona. Pareva anche che cercassero membri, ma nessuno con cui aveva parlato Atris, era disposto ad andare sul luogo dell'incontro. Ma come poteva lei, la Stella, la numero 001, non andare a fondo di quella storia? Dopotutto, suonava divertente.Trovò finalmente un nuovo volantino, e potè quindi venire a conoscenza del posto. Ci andò senza indugi ...

    ...


    ... c'erano già tre persone. Una signora molto bella che li accolse con un classico "benvenuti", e altre due persone che evidentemente erano lì per lo stesso identico motivo di Atris. Si avvicinò al gruppo, e allegramente li salutò tutti.

    Salute a voi, nobile dama e gentili signori, possano le stelle esservi favorevoli

    Era stranamente controllato, cosa che non accadeva di rado. Sarà perchè quell'incontro era straordinaria amministrazione? Naaaaah. Cominciò a canticchiare sottovoce, un delicato sottofondo malinconico ...
     
    Top
    .
  5. ~ Canario
     
    .

    User deleted


    "Eccone un altro!"

    Fay passeggiava allegramente per le vie di Laputa, raccogliendo qua e la volantini: la città ne era invasa da qualche giorno.
    Raccoglieva, appallottolava e metteva tutto dentro un sacco che si portava appresso.

    "Waa~ La gente dovrebbe stare più attenta... Qui in giro è pieno!"

    Girovagava seguendo un percorso inesistente, semplicemente svoltava cercano una strada dove poter raccogliere un altro volantino o staccare un altro manifesto.

    "Eccone un altro ancora!"

    Fece per staccarlo, ma un ragazzino (avrà avuto all'incirca dieci anni) con un enorme lecca lecca, seduto su una grossa cassa accanto al muro, gli afferrò la mano prima che potesse farlo.

    "Heeey! Non staccarlo!"

    Fay lo guardò sconcertato... Come si permetteva?!

    "Mollami! Voglio quel manifesto!"

    "Mamma dice che non si staccano i manifesti dai muri!"

    "Io non sono mica tua mamma!"

    Fay rispose con un tono di presa per il culo.

    "... E che c'entra? Non staccarlo e basta!"

    La sua espressione mutò e divenne quasi spaventata; tentò di divincolarsi dalla presa del bambino ma i suoi sforzi furono inutili.

    "Mollamiiii"

    "Solo se mi prometti che non lo stacchi"

    "E tu me lo dai il tuo lecca lecca?"

    "..."

    Il ragazzino lo guardò con un aria di completa confusione.

    "No!"

    "Uffa!! Mollami!"

    Sembrava godere dell'espressione ora quasi disperata di Fay quando ad un certo punto una chiamata salvò il pazzo.

    "Jonaaa vieni dentro!"

    Il piccolo moccioso saltò giù dalla cassa mollando il polso del biondo.

    "Arrivo mamma! E tu..."

    Chiuse gli occhi a fessura in aria minacciosa.

    "... Non staccarlo!"

    Fay guardò il manifesto sconsolato e poi si rivolse al bimbo.

    "D'accordo..."

    Il secondo scomparse dietro una porta e Fay riprese a vagare, anche se stavolta con aria abbattuta: non staccava più i manifesti, si accontentava dei volantini.
    Dopo una mattinata passata a ripulire il quarto girone di Laputa, il pazzo si sentì stanco; decise quindi di riposare: il parco era il posto perfetto!
    Si appollaiò ai piedi di un albero e prese dal sacco un volantino appallottolato.

    "Buon appetito!"

    Lo mangiò con gusto poi passò ad un manifesto, la sua bocca si asiugò in fretta e si impastò di carta e colla.

    "PFerò strFanFe quFestFe pFatFate alF carFtocFcio"

    Dopo averli finiti tutti gli venne un conato di vomito e ammise di essere pieno, poi una voce attirò la sua attenzione:

    "Benvenuti"

    L'aveva già sentita ma non ricordava esattamente dove, si voltò e vide la donna dai fluenti capelli castani circondata da altre persone tre persone.

    *Strano che non ci sia un toro con loro, andiamo a chiedere perchè.*

    Fay allora si alzò e si avvicinò alla combricola con aria serena e spenserata.

    "Ciao a tutti!"

    Poi notò che tra loro, una ragazza bionda e slanciata che teneva in mano un volantino e si rivolse subito a lei:



    Con un indice indicò il foglio mentre sfoderava l'espressione più carina che aveva, sicuramente la faccia della ragazza non avrebbe reagito normalemente ma non se ne sarebbe curato: in fondo un pazzo non si cura di niente se non della sua follia!



     
    Top
    .
  6. Raylek
     
    .

    User deleted




    Quando il pomeriggio del giorno prima gli avevano fatto avere, tra la pila dei documenti alla sua attenzione, quel piccolo volantino, non aveva potuto che sogghignare sotto ai baffi, rigirandoselo tra le dita.
    Conosceva la dama promotrice di quell'evento : lady Galanodel, la donna caduta dal cielo.

    Il goblin, seduto alla sua scrivania, ricordò il loro primo incontro, e la sensazione strana che aveva avuto conoscendola. C'era un che di diverso in lei, che lo aveva toccano nel profondo.
    Come una promessa per il futuro. Un seme, nascosto, pronto a fiorire.

    Appoggiando il piccolo pezzo di foglio sul legno dello scrittoio aveva accantonato anche ogni riflessione sulla questione, rimandandola all'indomani.
    Sarebbe andato di persona, a vedere in cosa consisteva quell'Ordine Nuovo che prendeva vita nella sua città.
    _____


    L'aria che soffiava sulla cima della città-isola volante era fresca e fragrante di fiori. Lasciare parte di quel girone a disposizione perchè diventasse un parco era stata una buona idea - come in realtà lo erano state parecchie delle decisioni prese in autonomia dalla popolazione che, pian piano, andava insediandosi lì, rendendo realmente vivo quel pezzo di roccia galleggiante, strappato dall'oblio del tempo grazie ad un sogno, e ad una buona dose di cocciutaggine.
    Quelli erano i soli pensieri che riuscivano a trovare spazio tra le riflessioni di un Autocrate solitario mentre percorre in silenzio vie e vicoli.

    La libera iniziativa : il vero cuore di quella sua comunità. Del suo presidio.
    Solo un dettaglio lo distraeva. Ad ogni passo, una sensazione crescente di attesa si impadroniva di lui. C'era qualcosa, qualcosa che andava oltre l'aspettativa che covava dalla sera precedente.

    Doveva essere quella donna.
    _____

    Solo quando, arrivato al parco, il goblin potè posare gli occhi per la seconda volta su Dama Drusilia Galanodel, sentì muoversi, dentro, qualcosa.
    Come uno scatto secco, lieve. Un guizzo. Una campanella d'argento, leggera, aveva preso a trillargli in fondo alla coscienza.

    Era quasi come essere con Leon, con Kalia.
    Era quasi come stare con qualcuno di famiglia.

    Per un momento, incurante della scena - persone riunite insieme, in un brusio sommesso di voce diverse che rendeva quella riunione così simile ad un'orchestra - Raylek, settimo arcano, non potè scollare lo sguardo dal volto della dama.

    Un arcano?
    Poteva davvero esserlo lei pure? E come mai non si era reso conto di quella loro comunanza prima, come invece era solito succedere quando era vicino ad uno dei suoi fratelli e sorelle.

    Non disse nulla, e non fece niente che non fosse avvicinarsi, piano, a passo lento, ascoltando.
    Benvenuti, disse lady Drusilia ed a turno si presentarono, salutando, tutti gli altri.
    Se interpellato, avrebbe parlato lui pure... ma non era ancora il momento giusto.

     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Staffer
    Posts
    24,480
    Location
    là.... \ò_ò

    Status
    Anonymous

    Davvero non credeva ai propri occhi.

    Più che altro era poco convinta che qualcuno avesse mai risposto a quella "bizzarra" chiamata. Beh, in genere l'inizio di un grande progetto è sempre associato ad eventi straordinari, miracolosi o catastrofici, a guerre o trattati di pace... sicuramente essere consapevoli che era tutto nato da dei volantini era alquanto, come dire... strano. Si, strano era la parola giusta. In ogni caso accolse di buon grado il baciamano del pokerista, ed accolse tutti annuendo ed avvolgendoli nella sua aura benigna. Tuttavia, per quanto l'arrivo di quelle persone la rendessero entusiasta, per Drusilia Galanodel non v'era motivo nè di lasciarsi andare ad impeti di gioia irrefrenabile, nè di irrigidirsi troppo. Vero era che un datore di lavoro, carica da lei stessa ricoperta in quel momento, doveva mantenere un ruolo di comando, tuttavia non trovava necessità di agire da despota. Infondo lei era una Galanodel, e fino a che non sarebbero sorte complicanze, si sarebbe comportata con il massimo rispetto e la massima gentilezza possibile.

    E fu per questo che parlò loro in modo pacato, mentre le labbra scarlatte si muovevano, e suoni soavi scivolavano via in balia del vento.

    -Prima di ogni cosa... grazie.

    Un tocco di umanità, prima di lasciarsi andare nei formalismi...

    -E' per me un onore avervi tutti qui.

    ...ed infine indossare la propria maschera, necessaria per il buon conseguimento della "missione".

    -Il mio nome è Drusilia Galanodel, anche se in molti mi hanno dato l'appellativo di Dama del Vento.
    Sarò diretta, e vi prego di ascoltarmi perchè non ripeterò tutto una seconda volta.
    Sono qui perchè ho un progetto. E voi siete giunti a me perchè ho bisogno di braccia che si aggiungano alle mie.

    A quel punto avrebbe iniziato a camminare avanti ed indietro, in modo da catturare i loro sguardi, far convergere a lei tutta la loro attenzione, ed anche per poterli "studiare" uno ad uno, soffermandosi sugli sguardi, le espressioni, i dettagli. Infondo non ci voleva uno stratega per sapere che il buon conseguimento di una missione era legato alla profonda conoscenza delle proprie "risorse".

    -Come spero abbiate notato, questa città è sospesa nel cielo. Tuttavia le forze armate non sono in grado di combattere per via aerea. E' mia intenzione creare un corpo di elite per sopperire a questa mancanza e mi servono volontari.

    Intanto continuava a fare avanti ed indietro, in modo da passare leggiadra innanzi agli occhi di tutti.
    Fece retrofront con uno scatto repentino, prima di continuare.

    -Il problema è uno.
    Gli esseri che abitano Laputa ed anche gli altri domini, in maggioranza, non sono in grado di librarsi in aria, dunque serve un'adeguata cavalcatura.
    Di questo me ne sono già occupata personalmente, ed ho ricevuto un permesso speciale della Dama Azzurra dell'Est di poter "prelevare" alcuni grifoni.
    La condizione è che, prima di condurli a Laputa, una volta catturati, le porti un modulo, più precisamente il Modulo verde, n°1346 ASD630.
    Una semplicissima questione burocratica a quanto mi è stato detto.


    Si fermò. Li fissò con sguardo serio.

    -Dunque gli ordini, se decidete di accettare di aiutarmi, sono semplici:
    Ci divideremo in due gruppi, di cui uno andrà a prelevare i grifoni, mentre l'altro si occuperà di ritirare il modulo nella Biblioteca dell'Est.


    Il volto si rilassò, e sorrise candidamente ai presenti.

    -Domande?


    CITAZIONE
    Le istruzioni per il prossimo giro di post sono semplici:

    1. Agite liberamente secondo la psicologia del vostro personaggio.

    2. Se qualcuno ha domande da porre, le chieda direttamente a Drusilia nel prossimo giro di post.

    3. L'ordine di post è a piacere, purchè si risponda una sola volta per turno di gioco.

    4. Scadenza: domenica 7/3/2010 (domenica compresa)


    P.S: permesso accordato ad EyesOfDevil. Il consumo utilizzato nella scena introduttiva non sarà preso in considerazione.

    A voi la palla.


    Edited by Drusilia Galanodel - 1/6/2015, 20:30
     
    Top
    .
  8. Grimmjow303
     
    .

    User deleted


    Mentre era impegnata nella sua canzoncina, un ragazzo le si avvicinò, chiedendole se avesse intenzione di mangiare il foglio che stringeva fra le mani. Perchè no? Magari erano buoni ... però sarebbe stato sbagliato non condividere le proprie risorse con il prossimo, quindi tese il "pasto" al nuovo arrivato.

    Sì, pensavo di andare a fare una passeggiata fra cinque minuti fa ...

    Una risposta illogica formulata in tono un po' confuso e poco convinto, con un'espressione di inadeguatezza, come se a malapena stesse capendo di cosa parlasse, e avesse difficoltà a formulare una frase coerente. Poi, un lampo di genio, le rishciarò il volto con un sorriso angelico, e riprese il discorso:

    Ah, sì, tieni pure!

    Poi tornò a concentrarsi sulla signora che sembrava averli convocati, la quale affermò di avere un progetto in mente, ovvero quello di creare un corpo speciale, a cavallo di grifoni, con il compito di difendere la città tramite via aerea, oppure di scortare una certa signora fuori dalla città, senza che delle prostitute la aggredissero. Non le era molto chiaro cosa intendesse, ma la sola parola "grifoni", unita al verbo "cavalcare" bastò a farle accettare immediatamente il compito.

    Sì mia signora, ordina e sarà eseguito!

    Era felice come una pasqua, al pensiero di solcare il cielo su bestioni strafighi, e al contempo poter svolgere un lavoro utile.

    Aaaaaaah, non vedo l'ora!
     
    Top
    .
  9. ~ Canario
     
    .

    User deleted


    "Sì, pensavo di andare a fare una passeggiata fra cinque minuti fa ..."

    "Perfetto! E allora porti con se anche il suo pollo da traino."

    Non rimase sorpreso dalla risposta della bionda; in fondo, che la gente rispondesse con parole sensate o meno, a lui non cambiava: sia i suoi comportamenti che quelli degli altri, per lui erano normalissimi.

    "Ah, sì, tieni pure!"

    "Oh grazie!"

    Appallottolò il volantino e lo ingoiò intero, poi sentì di nuovo i succhi gastrici impastati di carta tornare su per la gola ma prese un respirò e buttò tutto giù: non voleva vomitare sull'erba.

    La donna dai capelli castani riprese a parlare, allora il biondo si sedette sull'erba ed ascoltò con attenzione.

    "Prima di ogni cosa... grazie. E' per me un onore avervi tutti qui. Il mio nome è Drusilia Galanodel..."

    *MAMMA!*

    Fay si alzò di scatto e i suoi occhi si illuminarono di gioia, però non fiatò semplicemente si perse nei suoi occhi e nelle sue parole.

    "anche se in molti mi hanno dato l'appellativo di Dama del Vento.
    Sarò diretta, e vi prego di ascoltarmi perchè non ripeterò tutto una seconda volta.
    Sono qui perchè ho un progetto. E voi siete giunti a me perchè ho bisogno di braccia che si aggiungano alle mie."


    *Tutte le braccia che vorrai mammina cara...*

    "Come spero abbiate notato, questa città è sospesa nel cielo."

    Fay sgranò gli occhi sorpreso da questa notizia.

    *Che rivelazione!*

    "Tuttavia le forze armate non sono in grado di combattere per via aerea. E' mia intenzione creare un corpo di elite per sopperire a questa mancanza e mi servono volontari."

    La ragazza camminava avanti e indietro mentre proseguiva il suo discorso, il suo sguardo era più serio e indagatore, poi si voltò di scatto e continuò:

    "Il problema è uno.
    Gli esseri che abitano Laputa ed anche gli altri domini, in maggioranza, non sono in grado di librarsi in aria, dunque serve un'adeguata cavalcatura.
    Di questo me ne sono già occupata personalmente, ed ho ricevuto un permesso speciale della Dama Azzurra dell'Est di poter "prelevare" alcuni grifoni.
    La condizione è che, prima di condurli a Laputa, una volta catturati, le porti un modulo, più precisamente il Modulo verde, n°1346 ASD630.
    Una semplicissima questione burocratica a quanto mi è stato detto. Dunque gli ordini, se decidete di accettare di aiutarmi, sono semplici:
    Ci divideremo in due gruppi, di cui uno andrà a prelevare i grifoni, mentre l'altro si occuperà di ritirare il modulo nella Biblioteca dell'Est."


    Finito il discorso il suo volto tornò sereno e con il suo quello di Fay.

    "Domande?"

    Il biondo aveva "compreso" tutto alla perfezione...

    *Andiamo a recuperare un coniglio per fare lo stufato per il nano verde arrivato poco fa, poi io abbraccio la mamma*

    ... o quasi.

    "No. Tutto chiarissimo signora Gialanodes"

    Portò una mano alla fronte e si mise sull'attenti e così rimase sino ad un prossimo intervendo della ragazza.

     
    Top
    .
  10. EyesOfDevil
     
    .

    User deleted



    Le donne.
    Misteriose, raffinate, gentili.
    Colei che è in piedi davanti a me riassume tutte queste caratteristiche.
    Accetta il mio bacio.
    Sollevo il capo mostrando un sorriso complice, dopodiché indietreggio di qualche passo.
    Sono arrivate molte altre persone, ora siamo in sei. Certo che ce ne sono di persone - e goblin - strane qui a Laputa.
    Osservo ognuno di loro. Strani davvero. Forse però più che strani dovrei dire particolari.
    Già, particolari come il fatto di mangiare la carta. Osservo la scena fra la donna bionda e il ragazzo.
    Mi viene da sorridere.
    «Prima di ogni cosa... grazie. E' per me un onore avervi tutti qui.»
    Gentile, mi piace sempre più.
    «Il mio nome è Drusilia Galanodel, anche se in molti mi hanno dato l'appellativo di Dama del Vento.
    Sarò diretta, e vi prego di ascoltarmi perché non ripeterò tutto una seconda volta.
    Sono qui perché ho un progetto. E voi siete giunti a me perché ho bisogno di braccia che si aggiungano alle mie.»

    Storco il naso quando sento quelle parole. Non sono turbato o altro, semplicemente non capisco di preciso cosa sta provando.
    La seguo con lo sguardo mentre cammina avanti e indietro. Non so come interpretare ciò che sento - e non mi riferisco alle parole.
    Diffidenza? Forse. E' più che comprensibile non fidarsi degli sconosciuti.
    Come spero abbiate notato, questa città è sospesa nel cielo. Tuttavia le forze armate non sono in grado di combattere per via aerea. E' mia intenzione creare un corpo di elite per sopperire a questa mancanza e mi servono volontari.
    Aspetta un attimo. Gli abitanti di qui vivono nel cielo, e fino ad ora tutto bene, ma non possono difendersi da attacchi aerei? A essere sinceri questa cosa mi fa ridere... e, in effetti, mi lascio sfuggire una smorfia. Una cosa però non quadra, come posso sorvegliare Laputa se vivo a est?
    «Il problema è uno.
    Gli esseri che abitano Laputa ed anche gli altri domini, in maggioranza, non sono in grado di librarsi in aria, dunque serve un'adeguata cavalcatura.
    Di questo me ne sono già occupata personalmente, ed ho ricevuto un permesso speciale della Dama Azzurra dell'Est di poter "prelevare" alcuni grifoni.
    La condizione è che, prima di condurli a Laputa, una volta catturati, le porti un modulo, più precisamente il Modulo verde, n°1346 ASD630.
    Una semplicissima questione burocratica a quanto mi è stato detto.»

    Fantastico, davvero. Ho dovuto vincere a poker - non che mi dispiaccia - e ingannare un uomo d'affari per venire qui, e poi cosa scopro? Che devo ritornare a est... potevo conservare i soldi vinti invece che spenderli per questo viaggio.
    Ma che ci posso fare io? Niente.
    Drusilia si gira e accenno un sorriso. Spero almeno che questa faccenda diventi più interessante. Personalmente non mi vedo nel tentare di catturare una di quelle bestie.
    «Domande?»
    Quello che aspettavo.
    «Preferirei recuperare il Modulo verde n°tot, se non le dispiace. Le mie abilità sono, come dire... inadatte quando si tratta di catturare bestie alate e possenti. Comunque io sono Hevril. Onorato.»
    Nel pronunciare il mio nome porto una mano al petto e chino leggermente il busto.
    Aspetto una risposta, dopodiché mi giro verso il ragazzo biondo. Dalla tasca tiro fuori il volantino, quello che prima ho mostrato a Drusilla, e glielo porgo.
    «Mangeresti anche il mio? Sai, non vedo cestini nelle vicinanze...»

     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Staffer
    Posts
    24,480
    Location
    là.... \ò_ò

    Status
    Anonymous

    La Dama rimase in silenzio per molti secondi prima di rispondere.
    Infondo non aveva fretta, piuttosto preferiva ragionare sulla situazione con calma.

    Bene, era ora di analizzare chi aveva davanti. Il primo era un giovane di bell'aspetto, molto alto e dai tratti delicati. Sembrava un guerriero e, a prima vista, non aveva l'aria cattiva. In un certo senso era portata a dargli fiducia "a pelle", ma doveva rimanere sull'attenti se non voleva ritrovarsi con problemi dovuti ad una superficialità di giudizio.
    Poi c'era L'Alfiere Errante, già di sua conoscenza, anche se non erano esattamente in "confidenza". Di lui non poteva dire niente, se non che sarebbe sicuramente stato un alleato prezioso, anche nel caso in cui non avesse voluto far parte del suo corpo militare. Dunque era meglio portarlo con sè, sia per socializzare che per "studiarlo"; quando l'aveva visto la prima volta, infatti, aveva avuto uno strano presentimento, ed era alquanto intenzionata ad andare a fondo della situazione per capire di cosa si trattasse.
    Poi c'era quel bel giovanotto galante chiamato Hevril. Dalle movenze e dal modo di fare era più che evidente che si trattava di un ragazzo che con le persone "ci sapeva fare", e ne fu sollevata. La sua abilità sarebbe stata essenziale.
    Poi c'era Fay... Beh, Fay era un caso particolare. Era pazzo, totalmente. Ma era un Galanodel, ed era convinto che lei fosse sua madre. Era meglio portarlo con sè o avrebbe combinato guai seri.
    Infine c'era la signorina bionda con cui aveva fatto amicizia il Galanodel e che gli aveva dato il volantino da mangiare. Di lei non sapeva nulla e ritenne che fosse meglio averla con sè in modo da conoscerla meglio.

    Era ora dunque di partire, e tutti avevano annuito senza far domande.
    Tutti tranne uno.

    CITAZIONE

    «Preferirei recuperare il Modulo verde n°tot, se non le dispiace. Le mie abilità sono, come dire... inadatte quando si tratta di catturare bestie alate e possenti. Comunque io sono Hevril. Onorato.»


    La Dama dei Venti sobbalzò per un attimo solo, come son solite fare le persone che cadono improvvisamente giù dalle nuvole per un qualche motivo e che, per qualche secondo, rimangono disorientati dall'accaduto. Il ragazzo le aveva fatto una richiesta più che ben ponderata.

    -Ahn, si...
    Si chiarì la gola prima di rispondere.
    -Si, è davvero un'ottima idea. Allora....
    Guardò uno ad uno i vari volontati.
    -Tu, si tu, giovane guerriero. Cosa ne pensi di accompagnare Hevril a prendere il modulo verde? Potresti aiutarlo nel caso la situazione possa, in qualche modo, degenerare. Accetti?
    Infine si rivolse agli altri.
    -Voi altri, invece, verrete con me. E' bene che siamo in tanti, non sappiamo cosa ci aspetta.


    CITAZIONE
    Terzo ed ultimo giro di post nei giardini di Laputa:

    1. Agite liberamente secondo la psicologia del vostro personaggio.

    2. L'ordine di post è a piacere, purchè si risponda una sola volta per turno di gioco.

    3. Scadenza: domenica 14/3/2010 (domenica compresa)


    A voi la palla.


    Edited by Drusilia Galanodel - 1/6/2015, 20:30
     
    Top
    .
  12. Raylek
     
    .

    User deleted




    Certo non era solo un giochetto quello che proponeva la lady : recuperare dei grifoni perchè fosse possibile a Laputa approntare una legione di difensori volanti.
    Chissà come lui non ci aveva pensato prima...

    Missione impegnativa. Fattibile, sicuramente, ma impegnativa.
    Era grato al Destino che Kalia avesse dato il suo consenso perchè quelle bestie si potessero prelevate dal suo presidio.
    Fossero state native di altri territori, probabilmente non ci sarebbe stata quella concessione.

    - Voi altri, invece, verrete con me. E' bene che siamo in tanti, non sappiamo cosa ci aspetta. -

    Qualche istante di riflessione a quelle parole era doveroso.

    Per quanto la si mettesse giù facile, stavano comunque andando a caccia di predatori grossi come cavalli che avevano il vizio di saper volare.
    Mica polli.
    La cosa doveva essere progettata bene, prima che qualcuno si facesse male; cosa quella che sicuramente madonna Drusilia non aveva messo tre le cose da volere.

    Valeva però la pena di tentare.

    E poi, diavolo, quando ci sarebbe stata una nuova possibilità di dotare la sua città di cavalcagrifoni?
    Un grosso sorriso acuminato gli si dipinse sulla faccia verde, facendolo assomigliare sempre di più ad un grosso gatto intento a giocare con il suo gomitolo.

    Un piccolo pensiero, all'improvviso, gli attraversò il cervello come un fulmine a ciel sereno : anche lui avrebbe dovuto vedersela con documenti e burocrazia.
    Quella stessa che aveva organizzato lui. Per tutti i diavoli!

    Ma ci doveva pur essere qualche piccola scorciatoia a cui non aveva pensato. Sì, sì! Si poteva fare.

    Era o non era l'Autocrate?
    A qualcosa quel titolo doveva pur servire...

    Non potè, cavalcando quei pensieri, tenere a freno la lingua, benchè si fosse ripromesso di non dire nulla.
    Rubare le scene altri non era mai stato nelle sue corde

    Sarà un vero spasso.
    Si guardò brevemente attorno, sorridendo a lady Galanodel per un rapido istante, complice.
    Quando partiamo?



    Edited by Raylek - 9/3/2010, 20:02
     
    Top
    .
  13. Grimmjow303
     
    .

    User deleted


    Sicuro?

    La bionda si stava rivolgendo al giovanotto, incerta sulla possibilità che i polli fossero da traino.

    Ma non erano i polpi?

    *Facepalm* Beh da che mondo e mondo, sono i polpi il centor dell'universo. Ma non fa in tempo a convicersi di ciò che ha appena detto, che subito ribatte da sola, abbattendo la sua ipotesi.

    O forse loro erano quelli rotanti ...

    Ma per ora lasciamo Atris ai suoi dubbi esistenziali. La signora aveva appena bidonato due tipi, mandandoli a recuperare un pino, che a quanto pareva serviva a far contenta un'altra signorotta, quella che possedeva le simpatiche bestiole volanti e zannute. Decise, sempre ella, che Atris e gli altri tranne i bidonati la seguissero, e il Verde disse che sarebbe stato uno spasso.
    Atris si girò verso di lui, e avvertì una strana sensazione. C'era qualcosa di pesantemente sbagliato in lui. Dopo pochi secondi, durante i quali lo fissò intensamente, trovò la risposta, e diede voce ai suoi pensieri, con una domanda all'indirizzo del nanetto:

    Green Goblin, dov'è il tuo aliante? E le zucche?
     
    Top
    .
  14. Raylek
     
    .

    User deleted




    Sospirò.
    Cercò di trattenersi.
    Aveva deciso che non avrebbe dato nell'occhio. Che non avrebbe parlato. Che non avrebbe...

    Green Goblin, dov'è il tuo aliante? E le zucche?

    Eccerto. Ci facciamo prendere in giro dalla prima squinzia che passa, eh?
    No, impossibile.

    *Pfui*

    Il goblin spostò la sua attenzione dalla Lady alla mercenaria, piegando la testa di lato e mettendosi in faccia l'espressione più salace di cui era in grado.


    Li ho lasciati nell'altra giacca.
    Insieme al braccio di riserva, bimba.


    Fece scorrere lo sguardo sulla ragazza tatuata, soppesandola. C'era qualcosa che la sua seconda vista riusciva appena ad accennare, in lei. Qualcosa di distorto, nascosto sotto alla superficie.
    Tipino interessante. Sicuramente acida almeno quanto lui. Valeva sicuramente la pena di conoscerla, sì.

    E tu? pensi di essere pronta per la caccia?

    Giusto per sapere, ovviamente. Era solo pura e semplice curiosità professionale.

     
    Top
    .
  15. ~ Canario
     
    .

    User deleted


    "Voi altri, invece, verrete con me. E' bene che siamo in tanti, non sappiamo cosa ci aspetta."

    Fay scoppiò dalla gioia nel sapere che avrebbe viaggiato con Drusilia, il suo unico pensiero in quel momento era "stare con la mamma".
    Mentre si crogiolava nel piacere notò che il goblin che si guardava intorno:

    Sarà un vero spasso. Quando partiamo?

    Ma allora non era il solo entusiasta del viaggio!
    Solo allora il suo cervello mise a fuoco realmente quell'esserino verde: non aveva mai visto uno di quella specie!
    Lo osservò mentre chiacchierava con la ragazza di prima:

    *Oddio quanto è carino...*

    Lentamente, la sua attenzione si spostò da Lady Drusilia al goblin: non pensava più unicamente allo stare con la mamma, ora c'era un altro motivo di attenzioni.
    La pelle verde, il naso lungo e le orecchie a punta... era davvero fighissimo!
    Rimase incantato ad osservarlo con la bocca spalancata e un rivolo di bava che colava lento verso il mento.
    Se il goblin si fosse girato verso di lui, avrebbe scostato lo sguardo imbarazzato diventando completamente rosso, ridacchiando in modo molto effemminato.

    *Lo amo! Forse più della mamma...*

    S'era innamorato del goblin: c'era da aspettarselo...

     
    Top
    .
15 replies since 26/2/2010, 16:15   545 views
  Share  
.