Una dozzina di corna in sovrappiù

I mercenari non si risparmiarono: con facilità piegarono e dissolsero gli incanti che il Goatclan anziano aveva imbastito contro di loro. La superiorità numerica poi segnò la definitiva fine del mostro. Da dietro la prima linea di battaglia, Ossido fece fuoco: una piccola deflagrazione scagliò via una parte dei massi. Altri furono travolti dai colpi dei due seguaci; alla fine non ci fu più alcuno scudo ad impedire alla tenebra di Rain ed alle lame scarlatte di Vega di spezzare la vita del nemico.
Il grande macigno cadde a terra, scuotendo ogni cosa nei dintorni. Il corpo rotolò, lasciandosi dietro una scia di sangue e viscere. Ossido uscì dal proprio riparo, rinfoderò il fucile e cominciò ad applaudire: esibì un sorriso compiaciuto, ed osservava la testa del capoclan quasi fosse d'oro massiccio.
"Complimenti. Queste, signori miei", disse afferrando le lunghe corna dell'anziano, "porteranno a tutti noi un bel po' di soldi."
Il capo di quel gruppo di bracconieri improvvisati guardò dapprima gli oggetti da recuperare, ancora saldamente ancorati al cranio di provenienza, poi portò gli occhi sui suoi compagni.
"Via, via, un colpo secco e la mettiamo in un bel sacco."
Poggiò uno degli strani guanti di metallo che ricoprivano le sue mani sul collo della bestia. Dopo qualche attimo del fumo sembrò uscire dalla pelle afferrata da Ossido: in seguito una piccola fiamma si liberò in aria, e la testa fu recisa e messa in un contenitore.
"Dobbiamo andarcene in fretta, abbiamo già fatto anche troppa confusione."
La barca riparata accolse il gruppo - probabilmente sperando in un viaggio di ritorno più tranquillo. Fortuna volle che il mare, quasi avesse riconosciuto il valore degli uomini della spedizione, se ne stesse calmo per tutto il tragitto, evitando di far comparire ulteriori bestie selvatiche affamate, permettendo ai tre di fare ritorno al porto.
Nessuno avrebbe mai fatto caso ai mercenari mancanti. Nessun parente a reclamare le ceneri: è fantastico lavorare con i delinquenti.