Prima della Festa...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    ~ White

    Group
    Senatori
    Posts
    12,778
    Location
    Ionia

    Status
    Anonymous

    « La cosa che mi da fastidio... » disse con tono irritato, sfiorando i lembi della gognna dell'uniforme nera e bianca « non è tanto questa stupida uniforme. Ciò che davvero mi infastidisce... »
    « E' lei »
    Puntò il dito su di una ragazzina dai capelli biondi e lisci legati in una coda di cavallo, che in un angolo cercava con scarsi risultati si far stare al loro posto i bottoni dell'uniforme. Ci fu un istante di silenzio. La ragazzina non si accorse subito di essere additata in quel modo, ma registrato il silenzio che era calato nel camerino infine alzò gli occhi azzurro cielo incontrando quelli ugualmente blu della sua quasi-coetanea.

    « Eh? Che c'è? Che ho fatto? »
    « Come sarebbe a dire che ho fatto??? »
    Le vene sulla fronte della ragazzina che le stava puntando l'indice addosso pulsarono in maniera preoccupante, mentre quella faceva due passi, arrivandole ad un palmo dal naso.
    « Perché sei così??? »
    « C... così come?? »
    L'altra quasi le urlò in faccia.
    « BIONDA!!! »
    Rimase interdetta, praticamente compressa contro il muro, senza capire bene che dire.
    « Ma... ma... anche tu lo sei! »
    « Appunto. Io dovrei essere l'unica. »

    Irritata, la ragazzina incrociò le braccia sbuffando e si voltò tornando al tavolo dove teneva la borsetta ed iniziando a sistemare il trucco, borbottando ancora fra se con fare infuriato, mentre una figura in nero presente nella stanza scuoteva il capo per niente divertita da quella scena di isteria prettamente femminile. L'uomo vestito di un impermeabile nero sistemò gli occhiali scuri -di quelli indossati comunemente dai non vedenti-, e cercò nella giacca per le sigarette. Ne strinse una fra le labbra e cercò da accendere, ma proprio allora una lattante di forse otto anni le venne appresso fissandolo con inquietanti occhi grigi. Lui la fissò di rimando, e quella scosse le orecchie bianche da gattina che aveva sulla testa. Fino a quel momento, lui aveva pensato fossero accessori, ma adesso guardandola meglio si rendeva conto che quella ragazzina aveva la coda.
    Gli sfuggì un sorriso e ripose la sigaretta, ma proprio allora il battibecco fra ragazza ricominciò.

    « Su... siate buone! »
    Fece una bambina piccola dai capelli argentati e lisci, di almeno cinque primavere più giovane delle due, rivolgendosi alla bionda che per prima si era alterata. I suoi occhi del colore dell'ametista brillavano mentre parlava.
    « Oggi è giorno di festa! Non è stupendo pensare che fra poco là fuori si riempirà di risate di bambini e di gioia e... »
    « Stai cercando di farmi venire il diabete?? »
    « Ma... »
    « Sticazzi se sei acida, bimba... »
    « Ripetilo, se ne hai il coraggio!!! »
    « Uuuh... vi prego... »

    La più infervorata delle due si avvicinò con i pugni chiusi, e sicuramente di lì a poco sarebbe scoppiata un'autentica rissa. Poggiato alla parete, l'uomo in nero sorrise fra se osservando la scena. D'altra parte è normale iniziare i festival con i fuochi d'artificio, no?
    « YAY!!!! »
    Il litigio venne però fermato allorché la porta venne spalancata e fece irruzione una ragazzina con un'improbabile chioma verde smeraldo, che piombò dentro la sala quasi sfondando la porta per la violenza con cui la fracassò contro la parete.
    « Posto trovato! » Cinguettò contenta. « Neh, Bakaoyama, grazie alla battona lì abbiam trovato il posto. »
    « HAZUKI!!!! Sei impazzita?? »
    « E che ho detto?? »
    Dietro di loro una figura slanciata sospirò reprimendo l'irritazione.
    « Non importa. Piuttosto, mi faccia passare. »

    Una splendida donna dai seni bene evidenziati dal lussuoso kimono nero e bianco su cui erano ripresi motivi floreali che erano ripresi su quasi tutti i presenti ad eccezione dell'uomo in nero e della ragazza-gatto e che rappresentavano dei gigli. Nella mano destra, ella portava con se una nodachi di colore cremisi.
    Si fece largo fra le due ragazze che le avevano bloccato l'incedere, mentre la meglio educata delle due, poco più che adolescente, si prodigava in una serie infinita di inchini e di scuse per il comportamento della compagna, una ragazzina dai capelli verde smeraldo che dimostrava quindici o sedici anni.

    « Le domando scusa a nome della mia compagna. Vede, purtroppo lei manca di educazione e... »
    « Neh, bakaoyama, guarda che quella è davvero una battona, sai? »
    La botta terribile che la mora mollò alla compagna dall'improbabile capigliatura per zittirla fu tale da far sobbalzare molti dei presenti.
    « Taci!! Mi stai facendo fare una figura pessima!!! »

    « Eh-ehm... »
    Alle spalle delle due, che erano ferme sull'ingresso, qualcuno si schiarì la voce.
    « Domando scusa, signorine, dovrei passare... »

    « Chiedo scusa, signore!!! »
    La ragazza si spostò di un balzo trascinando con se l'altra, e riprese ad inchinarsi.
    « Non l'avevo vista, mi scusi e... eh? »
    Rimase bloccata vedendo che, tuttavia, alle sue spalle non c'era nessuno.
    « Qui. Più in basso. »
    Tutti i presenti abbassarono lo sguardo incontrando gli occhi felini di un gatto antropomorfo con un kimono bianco ed una sopraveste nera su cui era stato ricamato di fresco l'immagine stilizzata di un giglio, la stessa riprodotta sugli abiti di quasi tutti i presenti. Portava con se una lunga asta avvolta di un panno.

    « Bene, signori, il tempo stringe. »
    I sandali di legno che indossava risuonarono nella stanza mentre si avvicinava alla donna vestita di un kimono, cui porse la lunga asta, che la prese senza esitare. Fu allora che il gatto mise una zampa nella falda del kimono e ne trasse una busta chiusa.
    « Qui c'è il nome di chi deve fare il discorso introduttivo... »
    « Bene! Dà qua! »
    Fu la risposta della quindicenne bionda... o almeno, della più problematica delle due, che strappò letteralmente la lettera dalle mani del gatto e la aprì senza troppe cerimonie.
    I suoi occhi azzurri, bene evidenziati dal trucco, scivolarono velocemente lungo lo scritto, finché non si granarono per lo stupore.

    « EEEEEEEEEEEEEEEEH??? »
    Scattò su indignata, indicando la lettera e fissando la ragazzina con i capelli d'argento vivo.
    « CHE SIGNIFICA QUESTA ROBA??? »
    Il più lesto a recuperarla fu proprio il gatto, che se la riprese dalle mani della biondina, leggendola rapidamente prima di scoppiare in una risata felina, mostrandola a tutti con aria estremamente divertita. All'improvviso, la bambina vestita di bianco dagli occhi ametista fu al centro degli sguardi di tutti i presenti.

    « Ma pensa. Un regolare contratto da protagonista. »

     
    Top
    .
0 replies since 27/3/2010, 00:50   94 views
  Share  
.