La Stanza Nord

Luce ed Omicidio

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    ~ White

    Group
    Senatori
    Posts
    12,778
    Location
    Ionia

    Status
    Anonymous

    La Camera dei Prescelti Eterni è un'enorme sala sotterranea dove pareti di un'arcana pietra nera simile ad un marmo oscuro formano una gigantesca stella ad otto punte, le cui quattro punte poste alle direzioni cardinali formano colossali arene triangolari dalla pavimentazione di terra battuta.
    I Prescelti entrano nell'arena in stato di trance, attraversando i due enormi portoni che sono l'unico accesso possibile. Si risvegliano quando sono già all'interno dell'Arena, illuminati dal richiamo della loro divinità patrona, decisi e motivati alla lotta. Non ci sono regole e non ci sono limitazioni, le mura della Camera dei Prescelti Eterni sono virtualmente impossibili da abbattere al pari delle porte d'acciaio nero. Non ci sono sguardi estranei o spettatori che osservano ciò che avviene nella Camera, ma i Prescelti sanno che si trovano sotto l'implacabile sguardo degli Dei loro patroni, poiché in questa ordalia essi gli rappresentano e sono lo strumento attraverso il quale si deciderà lo svolgere di un intero ciclo dell'esistenza.

    Nella Stanza Nord entrano in campo il Consacrato al Dio degli Omicidi e l'Eletta dal Dio della Luce. Alla loro sinistra la parete più ampia dell'Arena, di venti metri circa, alla loro destra le pareti vanno lentamente a congiungersi fino a formare un angolo. Sono separati da dieci metri esatti.
    Il duello si svolge in un post di presentazione ed un massimo di cinque post attivi, e termina allo scadere dei turni previsti o nel momento in cui uno dei due contendenti si arrende. In entrambi i casi, è necessario avvertire nell'apposito topic ed attendere il giudizio unico. Dopodiché, il vincitore formale del duello potrà eseguire un post conclusivo di vittoria.

    Il primo turno spetta all'Eletta dal Dio della Luce.

     
    Top
    .
  2. -Arcobaleno-
     
    .

    User deleted


    -MANDATE OF HEAVEN-



    Prima il fragore, un pesante portone metallico che si richiude alle sue spalle. Una fine? Un inizio? Forse qualcosa di più, forse qualcosa di meno. O forse ancora...l'inizio della Fine.

    Silenzio.

    Sì, silenzio. Silenzio perchè esso è negazione di suono, simbolo di quel Nulla Primigenio da cui tutto discende: Tutto, già...Ma sopra ogni cosa l'ordalia della Ruota, la lotta infinita che da Eoni anima il flusso del Multiverso.

    Solo un tintinnìo gli si oppone, come ad affermare la propria volontà di prevalere; la volontà di recar con sè la vera forza, quella Luce che è Madre e Protrettrice di tutte le cose. Uno scampanellìo di gioia, un inno alla Vita legato ad uno strumento di Morte. Paradossale...Eppure tale è l'armonia di contrari, dello Yin e dello Yang.

    Sì, essa è l'unico mezzo. La battaglia che s'appresta a scatenarsi, per quanto cruenta, è l'unico modo che il Dio della Luce ha per affermarsi, ed ergersi sui vizi dei propri pari.

    "Tu sarai vincitrice..."

    Un sussurro, in un anfratto lontano della propria mente: con esso, un caleidoscopio di sensazioni e ricordi. Con esso, la consapevolezza e la volontà di combattere. In un fruscìo di vesti orientali, la giovane sacerdotessa soppesa quel simbolo di Redenzione. Lancia Divina è quella che stringe fra le mani, ancora crepitante di sacre ed arcane energie.

    Avvolta nel suo Kimono candido e rosso, tipico delle Miko, si lascia andare ad un sospiro: s'immerge nei recessi più profondi del proprio animo, poichè è da esso che trae la propria forza.
    La causa per cui lotta è la più nobile, ed in lei non vi è timore di ferite o di Morte. Nessun riguardo per quel guscio mortale che gli uomini chiamano corpo. Avrebbe lottato, sebbene non fosse nelle sue corde. Avrebbe lottato, affinchè nessuno dovesse mai più farlo.

    In quel momento è davvero Parte del Tutto.

    Riaprendo gli occhi a mandorla, lascia che il mondo esterno fluisca alle sue percezioni: la testa si gira incurisita, seguita da una lunghissima treccia setosa, l'Arena dell'Ordalia si dischiuse dinanzi a lei: in foggia di triangolo, una stanza spaziosa quasi scavata in un oscuro materiale.

    Dieci metri, dieci lunghi passi. Tanto la separa dalla figura ignota che si staglia dinanzi a lei. Un uomo in nero, dagli occhi scuri come pozzi di pece, ed i capelli altrettanto corvini. Kyoko zittisce il crescente tambureggiare del proprio Cuore, scrolla dalle spalle il fardello di responsabilità che porta con sè.
    Cuore sereno e limpido, come un lago placido...Questo è l'unico modo che Kyoko ha per vincere.
    E lei lo sa bene.

    Infine parla: parla con voce di tuono e di vento, poichè se in essa si legge la determinazione, si specchia anche un'animo pacifico.

    image


    - Sono Kyoko Del Clan Setoguchi, sacerdotessa delle Terre dell'Est. Elessil Minor Conhjurel...Ed Eletta del Dio della Luce. Che i Kami veglino su questo duello consacrato. -

    Tutto sta per iniziare, ancora una volta...Come è sempre stato e sempre sarà. Panta Rei. Tutto scorre, e lo fa in circolo. Ma prima che la sinfonia di armi inizi, in un angolo della sua mente balena fugace un pensiero, incontrollato.

    Fa' che nessuno muoia, fa' che nessuno muoia, fa' che nessuno muoia...Una litania che striscia subdola ai lati della sua anima. Lottare non è un problema. Ma se accadesse di dover uccidere?

    No! La Vita trova sempre una strada! C'è sempre una via! Non erano forse queste le risposte a simili quesiti?

    Sì...Ma ora si trova nel mezzo di una battaglia di proporzioni mitologiche...Che ne sarebbe stato della sua determinazione, se si fosse trovata a dover scegliere tra la vita altrui e la propria? La vita di uno contro la vita di tanti?

    Deglutendo, la Yamabushi stringe la sua Lancia. Scaccia quei pensieri con la forza di una manata. Può solo sperare...Sperare di non morire, sperare di non uccidere, sperare di vincere, sperare...

    ...Speranza per la Figlia del Cielo: in guerra sono sempre le anime più dolci a soffrire maggiormente.

     
    Top
    .
  3. Daligar
     
    .

    User deleted


    "Uccidili! Uccidili tutti!"
    La voce della ragazzina bionda risuonava nella sua testa.
    Una porta di metallo sbatté alle sua spalle e le sue palpebre si aprono mostrandogli il luogo dove avrebbe combattuto e ucciso. Un'enorme stanza a forma di triangolo gli si parò davanti agli occhi.
    Così era quello il posto dove tutto sarebbe cominciato. Il suo viaggio alla ricerca di nuovi combattenti da uccidere, uno più forte dell'altro così da potersi mettere sempre alla prova e appagare l'istinto omicida che era dentro di lui.
    Non sapeva se ciò che era accaduto prima di quell'istante fosse vero o no, ma lo aveva aiutato a prendere la sua decisione. La via dell'Omicidio era la sua vita, da sempre e per sempre.

    Lentamente alzò lo sguardo dal pavimento e vide la sua avversaria. Una ragazza armata di lancia che indossava uno strano vestito rosso e bianco. Chissà quali abilità nascondeva sotto quel faccino candido? Chissà se sapeva che la sua fine era giunta?
    Quando la giovane si mise a parlare il ragazzo l'ascoltò in silenzio per poi scoppiare in una fragorosa risata di puro gusto. Non aveva mai sentito tante idiozie tutte in una volta e la cosa lo metteva di buon umore. Smise di ridere qualche istante dopo, cancellando dalla sua faccia l'espressione divertita per le cose dette dalla sua avversaria e la guardò con occhi assassini. Un sorrisetto beffardo comparve sul suo volto, mentre il Consacrato estraeva il pugnale e se lo portava all'altezza della bocca.

    "Si vede che non hai capito come stanno le cose..."
    -disse con un tono di voce quasi divertito che tradiva le sue reali intenzioni-
    "Tu sei qui solo per essere uccisa da me.

    Portò la gamba destra di qualche centimetro in dietro, piegando le ginocchia come se volesse scattare nelle sua direzione. Le braccia andarono entrambe all'altezza del costato in una sorta di guardia che invitava l'avversaria a farsi avanti.

    "Forza pecorella, vieni dal tuo lupo."

    Disse con tono di voce canzonatorio.

    Se quella ragazza sapeva combattere come sapeva articolare una frase, il divertimento era assicurato. Che in fondo era quello che voleva, no? Avrebbe giocato con lei per un po' di tempo e quando fosse stato sicuro di averla spinta al limite, l'avrebbe uccisa e avrebbe cominciato il suo viaggio alla ricerca di altri come loro due.
    Quella ragazza probabilmente non era conscia del fatto che lei sarebbe stata la Prima e ne sarebbe dovuta essere onorata.

     
    Top
    .
  4. -Arcobaleno-
     
    .

    User deleted


    -PRIMORDIAL BATTLE-



    Lo, guarda. Forse, è riuscita a zittire quelle fastidiose vocine che le assediano la mente: combattere per un Bene Superiore, da questo punto di vista, aiuta. Ma è necessaria anche una volontà solida...Non già granitica, ma che riesca ad attraversare le paludi del dubbio ed uscirne indenne.

    Kyoko ha appena finito di parlare, e le sue parole già vengono squarciate dal dileggio, come un velo che cede agli artigli rapaci degli Uomini.
    E' una fragorosa risata, una maschera di malizia ridente. Un ghigno che fa da araldo ad uno sguardo assassino: lo sguardo del suo avversario, due occhi bramosi di pasteggiare con le sue carni ed il suo sangue. Lei lo vede, lo sente. Lo sa.
    Non dovrebbe stupirsi: non è la prima volta che incrocia quel genere di sguardo...Ma ogni volta il suo animo non può fare a meno di uscirne turbato.

    - Na...Nani?! -

    "Si vede che non hai capito come stanno le cose..."

    - So...desu ka? -

    Lo guarda portare la lingua avida sulla lama del coltello. Lo percepisce, adesso, il suo istinto omicida: puro, come mai la ragazza ne ha sentiti in vita sua; un vero distillato, un pozzo nero che pare essere in grado di assorbire ogni Luce.

    "Tu sei qui solo per essere uccisa da me.

    Scuote la testa, gli occhi lucidi: prova pietà dinanzi a quell'anima sofferente: pietà per le vittime che ha mietuto in passato...E sì. Pietà anche per lui, perchè l'anima che ferisce gli altri, è essa stesso un'anima che soffre. Avrebbe combattuto anche per il poco Bene rimasto in quell'uomo, per donargli la speranza di uscita da quella spirale di violenza che l'aveva avvinto.
    Deve vincere, sì. Deve farlo anche per impedire che il coltello del suo avversario colpisca altri, in futuro.
    Sì. E' pronta.

    - Sei tu a non aver compreso, Senza-Nome. Non permetterò che nessuno muoia fra queste aule, oggi. Nè io...Nè tu. -

    Entrambi i contendenti sono in posizione di guardia, ora. Lei sente il proprio fragile corpo reagire: il sangue pompa più veloce, scaldando di un tepore amico gambe e braccia. Il respiro è più profondo, controllato.

    "Forza pecorella, vieni dal tuo lupo."

    image


    La sacerdotessa alza la Lancia, decisa. Quasi un accompagnamento alla sua voce.

    - Perchè tutta questa...Violenza? Questa battaglia è necessaria, ma l'odio no! -

    Un tintinnare convulso di campanelli; dopodichè la Yamabushi si tuffa in quella Luce che è Madre di tutte le cose: vi si immerge, godendone ogni singolo respiro. E mentre la pace la inonda, attorno a lei fa la comparsa uno stormo candido: 20 candide colombe, che leggiadre ma terribili si vanno ad avventare sul nemico.
    Strepiti e piume a terra, mentre il bianco si tinge di rosso vermiglio. Eppure nonostante tutto, la fanciulla dell'Est non vuole ferirlo troppo gravemente: non vuole che troppo sangue venga versato.

    Mezze misure.

    Mezze misure, perchè non è con la forza bruta che si spezzano le catene della violenza, i legacci del Samsara.



    __________________________________




    Condizioni Fisiche:
    Illesa.
    Condizioni Psicologiche:
    Determinata a combattere, ma tenendo fede ai propri principi.
    Mana Utilizzato:
    Medio.

    CITAZIONE
    ≈Tsubasa No Mure: Una Colomba di luce, ecco uno degli animale che nella simbologia mistica sono riconducibili ad Hikarikami. La tecnica fa sì che venga evocato uno stormo di 20 bianche colombe, che compaiono a breve distanza da lei. Esse lo assalgono da ogni direzione, allo scopo di causare danni modesti (Elemento Sacro), ma soprattutto di ostacolare vista e movimenti nemici. E' bene precisare la scarsa resistenza dei volatili, che sono facilmente distruttibili. In ogni caso, comunque, non possono ostacolare il nemico per più di un turno. Consumo Medio.

    Mana Rimanente:
    92%
    Riassunto:
    Attaccato con la tecnica, sopracitata, niente di che. Ho usato un solo slot, almeno dal prossimo turno possiamo menarci e difenderci con ritmo regolare ^^
     
    Top
    .
  5. Daligar
     
    .

    User deleted


    - Perché tutta questa...Violenza? Questa battaglia è necessaria, ma l'odio no! -

    Come può una battaglia non essere violenta? Poteva qualcuno combattere senza provare odio per il suo nemico? No, non poteva. Perché é proprio quel sentimento che dà la forza per portare a termine un combattimento e, una volta ottenuta la vittoria, nel compiere il gesto fatale per l'avversario. Quello che decreterà la sua fine. Ed é sempre quella forte emozione che ci stringe il petto e ci attanaglia il cuore, nell'attesa di trasformarsi in gioia e in quel senso di onnipotenza che si sente quando si porta a compimento un omicidio.
    In un certo senso, l'odio era la vita di quel ragazzo dai capelli corvini e dagli occhi neri come la pece che scrutava con sguardo minaccioso l'altra, nell'attesa del momento giusto per attaccare.

    Le iridi del giovane erano posate sulla ragazza e seguivano attentamente ogni suo gesto. All'alzarsi dell'arma avversaria, il pugnale che l'assassino teneva in mano venne alzato di poco.
    La battaglia stava per cominciare.

    Un sorrisetto beffardo nacque sul suo volto quando vide apparire delle colombe. Che avesse sopravvalutato l'avversaria?
    Strinse la presa sull'arma e si preparò a fronteggiare quello strano attacco. Il cuore prese a battere più velocemente, come era solito fare quando il Consacrato si apprestava a combattere. Gli animali evocati dalla donna presero a volare nella sua direzione; ad occhio e croce il ragazzo ne contò una ventina circa.
    Eppure i volatili non cercarono di colpirlo con l'intento di ucciderlo. Anzi, sembravano quasi evitare di proposito i punti vitali. L'assassino, però, non fu altrettanto buono. Ogni volta che un gruppo di tre uccelli volava verso di lui, solo uno di loro tornava nello stormo, mentre i cadaveri degli altri due cadevano per terra accanto al loro uccisore.
    Gli ci volle un po' per ucciderli tutti e molte ferite lievi si aprirono sulla sua pelle, macchiando i suoi vestiti ed il terreno dove già si erano accumulati litri di sangue animale.

    L'incontro era appena iniziato e già il suo pugnale si era bagnato dello stesso liquido rossastro che si era riversato sul pavimento e che ne copriva buona parte attorno a Daligar, il quale stava in piedi guardando la sua avversaria con fare di sfida.
    Se quello era un modo per metterlo alla prova, si sarebbe dovuta impegnare di più per impensierirlo.
    Dopo qualche istante, il giovane abbassò lo sguardo sui suoi arti e costatò i danni subiti. Nemmeno una di quelle ferite che gli erano state inferte aveva reciso le sue braccia abbastanza in profondità da fargli perdere o ridurre la mobilità delle stesse.
    In sostanza non era servita a molto quell'offensiva della giovane se non a procurargli un po' di dolore e un po' di fastidio quando muoveva gli arti.

    Le sue labbra andarono ad inclinarsi verso l'alto formando una mezza luna che voleva essere un modo carino per dire alla sua avversaria che non gli aveva fatto niente. Il suo sguardo si spostò verso il basso, muovendo un poco il capo verso il pavimento per osservare meglio la strage che aveva compiuto e della quale, in cuor suo, si stava rallegrando.
    Ed eccolo ancora, quel senso di onnipotenza che provava nell'uccidere e massacrare che apparve, anche se molto meno del solito, nel suo petto. Una nuova gioia nacque in lui che, ora, non vedeva l'ora di conficcare il pugnale nel costato nemico.
    Senza preavviso cominciò la sua corsa verso la donna. Un piede dopo l'altro percorse lo spazio che li separava, pugnale alla mano, pronto per compiere l'atto.

    Omicidio

    La parola rimbombava nella sua testa.
    Arrivato a non più di un paio di metri da lei scartò verso destra portandosi così sulla sinistra della donna e dopo aver percorso nemmeno mezzo metro, girando il piede d'appoggio, portò un affondo verso il fianco della giovane, infondendo energia nelle gambe per far sì che il movimento risultasse più veloce.



    SPOILER (click to view)
    Condizioni Fisiche: Ferite lievi su entrambe le braccia
    Energia: 90%
    Tecniche utilizzate nel turno: BassoX2
    Equipaggiamento: Pugnale [mano destra] - 20 pugnali da lancio delle dimensioni di un kunai

    Abilità Passive



    Immortale: Come già detto i Kildren sono esseri clonati da persone con abilità e poteri particolari. La differenza sostanziale con gli originali, oltre al fatto di non avere ricordi, stà nella loro immortalità. Ovvero questi esseri non invecchiano; "nascono" già con un'età apparente intorno ai quindici anni e il loro corpo non cresce. In oltre i Kildren non vengono colpiti dalle malattie o dai veleni. Possono però morire se vengono uccisi, proprio come gli originali. Abilità Passiva.

    Eredità dell'Assassino: Il ragazzo dal quale venne clonato era stato scelto perché era un abile assassino senza scrupoli. Le sue straordinarie capacità si trasmisero ai cloni; Daligar, difatti, risulta avere una velocità ed un'agilità maggiormente sviluppata degli altri Kildren. In termini gdristici lo si può considerare come un power up alla velocità e all'agilità del 25%

    You Can't See Me: Forse anche quest'abilità deriva dall'originale o forse è per il semplice fatto di non essere un vero umano; il Kildren non emette un'aura, quindi non è rilevabile da Auspex magici, e non ha un odore, quindi non è rilevabile da esseri con un olfatto sviluppato. Abilità Passiva.

    Tecniche



    Fast Attack: Un assassino deve essere in grado di attuare dei "mordi e fuggi"; per far ciò il soggetto dai cui geni è stato creato Daligar aveva sviluppato una tecnica che gli consentisse di aumentare la velocità a comando. Il potenziamento varia di entità in base al consumo immesso: un Consumo Basso conferisce un bonus del 25%, un Consumo Medio conferisce un bonus del 50%, un Consumo Alto conferisce un bonus del 75% mentre un consumo critico raddoppia la statistica conferendo un bonus del 100%. Tale abilità è passata a Daligar, che può sfruttarla a piacimento. Consumo Variabile.[Basso]

    Note: Utilizzo un PU Basso alla velocità per eliminare le colombe e uno per aumentare la velocità nello scatto.
    Dal prossimo turno non citerò per intero le passive, limitandomi a scriverne gli effetti.
    Apprezzo la tua scelta di utilizzare un solo slot tecnica e mi scuso per l'enorme ritardo.
    Buon divertimento ;)
     
    Top
    .
  6. -Arcobaleno-
     
    .

    User deleted


    -BATTLE OF SPIRITS-



    Forse Kyoko può sentirlo, ma non capirlo. Non può capire il senso di piacere che nasce dal sangue versato; non può comprendere la fallace sensazione di onnipotenza che ubriaca gli assassini; non può immaginare la falsa superiorità di cui s'illudono d'ammantarsi.

    Lei non può capirlo.

    Così come Lui non può comprendere Lei: non può comprendere che il conflitto è il motore del mondo, ma la violenza fine a sè stessa è appannaggio dell'Uomo. Non può comprendere che la via dell'Omicidio è una schiavitù camuffata da Libertà.

    Non può comprenderla, perchè essi sono Luce e Omicidio, Energia e Materia, Tigre e Dragone...Vicendevole contraddizione che s'appresta a sfumare nel sangue.

    Lei non può capirlo.

    Per questo, mentre contempla l'assassino e la sua danza di Morte, non può trattenere le lacrime; piange lacrime di pietà, lacrime amare per l'Araldo dell'Omicidio. Ingrato è il Karma, con si fa carnefice...E chi uccide gli altri uccide innanzitutto sè stesso.

    Ora il pavimento risplende di un tappetto viscoso e vermiglio: mentre i resti piumati delle colombe svanivano nell'etereo, il sangue non accennava a sparire, continuando ad insozzare l'arena.

    Lui la guarda, ritto come una torre nera su un mare di sangue: il suo sorriso è dileggio di quell'offensiva stentata, e non comprende le reali intenzioni della Figlia del Cielo. Gode dell'eccidio appena consumato, pregusta il paicere di trafiggere le verginee carni della fanciulla. Gocce salate cadono sul freddo pavimento, ai piedi della ragazza in Kimono: a stento trattiene i singhiozzi, mossa da compassione per quell'uomo inghiottito dalla palude del Male.

    Il suo scatto è improvviso, inaspettato: le sue gambe sorreggono uno spirito votato unicamente all'Omicido di cui s'è fatto Araldo.

    Ma una simile volontà può scaturire solo dalla paura. Com'era nato quel flagello della Vita?

    Lei è immobile, mentre lui scarta sulla sinistra: l'animo della Yamabushi è calmo come un lago d'autunno; placido, ma pronto a sollevarsi, se increspato dal vento. Respiri più ampi, e un singhiozzo a soffocare, anche in quel momento, la malinconia per quell'anima perduta.
    Un balenare di metallo, il nemico che è troppo veloce: il letale coltello saetta verso il fianco della ragazza, bramoso di morte e sangue.

    Poi, un'intreccio di azzurri spiriti, serpentine entità che vanno a coprirle il fianco, a proteggerla dall'ingiuria di quella lama. Gli Shikigami bloccano il freddo metallo: il coltello penetra, incurante anche di quella difesa; le incide la carne con suono sordo. Non una grave ferita: impiegherà qualche secondo prima di sentirne compiutamente il dolore...Ben più profondo è invece lo sfregio all'animo della bella sacerdotessa.

    Non è riuscita nel farlo desistere: comprensibile, vista la natura dell'assassino ignoto. Ma perchè tanta bramosia di dispensare Morte? Perchè tanta violenza? E come sempre, nella natura umana, simili istinti non sono che frutto del timore e della paura. Ma cosa può mai...?

    - Di che cosa hai paura...? -

    Dice dolcemente, come se il suo sussurro potesse scuotere direttamente l'animo del nemico, come quel coltello che le ferisce il corpo. Due passi indietro, prima continuare.

    - Queste sono le lacrime del Dio Pietoso. Ti prego, desisti e allontanati. Libera la tua anima. Non soffrire inutilmente. -

    Un avviso, primo dell'inizio; le prime gocce iniziano a cadere, impietose. Sì, v'è ancora speranza per l'Araldo: speranza di cambiamento, speranza di salvezza. E sebbene vi siano poche chance di pentimento nell'immediato, Kyoko deve tentare di fiaccare la sua volontà ferina...Perlomeno allontanarlo da sè...Fare in modo che il sangue appena gustato, sia l'ultimo di cui lui possa godere.

    Deve riuscirci.
    Deve farlo prima di essere costretta a colpire duramente.
    Deve farlo prima di essere costretta ad utilizzare la Lancia.

    Nel frattempo, la pioggia inizia a bagnare furiosamente la Camera.


    __________________________________


    Condizioni Fisiche:
    Ferita di bassa entità al fianco sinistro [Ferita da taglio - affondo]
    Condizioni Psicologiche:
    Desiderosa di indagare l'animo del Senza-Nome.
    Mana Utilizzato:
    2 Medio. 16%

    CITAZIONE
    ≈Shikigami No Tate: Kyoko utilizza i suoi poteri clericali per chiamare a se un nugolo di Shikigami dalla forma serpentina, di un luminescente colore azzurro. Essi si dispongono su una particolare e ristretta parte del corpo (un arto, l'addome o una qualsiasi altra ristretta parte del corpo). La presenza di questi Shikigami funge da barriera di livello medio, in grado di resistere efficacemente a molti attacchi, sia di natura fisica che magica. Consumo Medio.

    CITAZIONE
    Renbin: Le lacrime di un Dio benevolo, qualcosa che ben pochi possono sperare di contemplare nella loro vita terrena. Questo perchè non è cosa da tutti padroneggiare una tale tecnica, che richiede un animo particolarmente sincronizzato con il divino. La realtà attorno all'incantatore si fa sottile, mentre una fitta pioggia comincia a cadere per tutta l'area. Si tratta di un liquido particolare, assimilabile all'acqua benedetta. Quest'acqua ha peculiarità elementali sacre, e non danneggia in alcun modo avversari di allineamento buono o neutrale. Su creature di allineamento malvagio, al contrario, quest'acqua è in grado di provocare dolorose ustioni di livello basso in caso di contatto con la pelle. Agisce in un'area di raggio 6 metri con epicentro la stessa Kyoko. Consumo Medio.

    Mana Rimanente:
    76%
    Riassunto e note:
    Parato l'attacco con Shikigami no Tate, subita ferita leggera vista la difficoltà nel far fronte alla velocità dell'attacco sommata a quella del PG. Attaccato con Renbin.
    Abbi pazienza, non voglio realmente tentare di convertire il tuo PG, è che purtroppo esigenze di copione me lo impongono X°DDDD
     
    Top
    .
  7. Daligar
     
    .

    User deleted


    La sua lama scattò veloce verso le bianchi carni della giovane donna. Sembrava inarrestabile, quel freddo metallo, mentre si avvicinava sempre più, voglioso di morte, sangue e dolore. Del fluido rossastro, d'origine diversa da quello già presente sull'arma, bagnò il pugnale. Questa volta la quantità non equivaleva a quella che il Consacrato si aspettava. Un'aura azzurrina aveva fatto da scudo alla donna, anche se non completamente.

    Rimase immobile per qualche istante, il tempo che ci mise la sua avversaria a fare un paio di passi indietro. Lasciò che il senso di benessere che il sangue gli trasmetteva alla sola vista lo inebriasse almeno in parte, prima di tornare in posizione eretta. Il dolore per le ferite precedentemente subite non era così forte e nemmeno lo sentiva così tanto se pensava a ciò che stava per fare.

    Omicidio

    Ciò che era successo nella stanza coi macchinari gli aveva cambiato la vita. L'aveva reso un altro. Ora era consapevole della sua missione ed era pronto a compierla.
    Ancora una volta mosse il suo guardo sulla donna. Le sue lacrime e il suo dolore lo facevano sentire potente. Il potere della distruzione era nelle sue mani.
    Le parole della ragazza rimbalzarono contro il muro della sua indifferenza e subito vennero raccolte dalla sua brama di sangue.
    Paura?!
    La sua non era paura. Lui non faceva altro che assecondare i suoi istinti. L'odio che si portava dentro unito alla lama del suo pugnale erano tutto ciò che gli serviva.

    Cominciò a piovere. Non la solita acqua, ma un liquido diverso. La pelle del giovane, al contatto con essa, si ustionò cominciando a bruciare. Appena una goccia gli cadeva su una parte del corpo scoperta, era come se vi poggiassero sopra un pezzo di carbone ardente. Irrigidì le mascelle per il dolore e digrignò i denti, mentre stringeva le nocche a tanto da farle sbiancare. Più veniva a contatto con quella strana pioggia e più aumentava il suo tormento. Gli sembrò di andare a fuoco, a tal punto che si buttò per terra come farebbe qualcuno che brucia vivo e si rotolò come per spegnere delle fiamme.

    Quando finalmente la pioggia finì, il ragazzo si ritrovò steso sul pavimento a pancia all'aria e braccia aperte, la destra ancora stretta intorno all'elsa del pugnale. Ad occhi chiusi cercava di reprimere il dolore, soffrendo in silenzio per le ustioni ricevute. Intanto, la sua ira cresceva. Dentro di lui la voglia di farle pagare ciò che stava patendo per causa sua lo divorava, accecandolo.
    Aprì gli occhi di scatto, lo sguardo fisso sul soffitto, ma con la mente ancora persa. Già si vedeva vincitore, mentre la donna soffriva per mano sua. Tornò in sé, leccandosi le labbra e pregustando altro sangue. Si alzò, ma non con gesti spavaldi o altro, bensì tenendo la testa bassa e mantenendo lo sguardo fisso sul liquido rossastro nel quale era steso fino a poco prima.

    "Adesso basta giocare."

    Lo sguardo serio del Consacrato si alzò lentamente, posandosi negli occhi di lei.
    L'odio, l'ira, il dolore e la rabbia formavano un mix di sentimenti negativi che si rispecchiava nelle sue iridi. Sfruttando questi sentimenti, il ragazzo infuse una parte delle sue energie e delle sue emozioni negative nel pugnale. Una nuvoletta nerastra avvolse la lama. Le sue intenzioni erano chiare. L'uccisione di quella donna era inevitabile. Aveva giocato e si era divertito, ma il suo Dio gli chiedeva qualcosa in più: la sua vita. Lui, da parte sua, non avrebbe tardato a consegnargliela.

    Un piede dietro l'altro, iniziò la sua camminata verso di lei. Più si avvicinava, più la nuvoletta diventava nera, più la donna avrebbe dovuto temere la sua ira. Il battito del suo cuore scandiva il tempo, accelerando il ritmo nel momento in cui i suoi passi risuonarono più frequenti, finché la camminata divenne una corsa.
    Nessuna deviazione questa volta, le corse dritto incontro. Il pugnale cercò la sua carne tre volte in rapida successione da distanza ravvicinata: la prima all'addome, la seconda al petto e la terza alla gola.

    Omicidio!


    SPOILER (click to view)
    Condizioni Fisiche: Ferite lievi su entrambe le braccia - ferite da ustione Medie su tutto il corpo
    Energia: 60%
    Tecniche utilizzate nel turno: MedioX1 + AltoX1
    Equipaggiamento: Pugnale [mano destra] - 20 pugnali da lancio delle dimensioni di un kunai

    Abilità Passive



    Immortale: già citata [Resistenza Media da malattie e veleni]

    Eredità dell'Assassino: già citata [PU Passivo (+25%) in agilità e velocità]

    You Can't See Me: già citata [Assenza di aura e odore]

    Tecniche



    Poisonous Dagger: Con questa tecnica Daligar rivestirà il suo pugnale con una nuvoletta nerastra. Quando il pugnale colpirà l'avversario il danno non sarà solo da lacerazione, ma anche velenoso. Col passare dei turni, massimo 2, il veleno farà effetto provocando danni alla vista e alle attività motorie del corpo (riduzione del 25% alla velocità del bersaglio per due turni se colpito). Consumo Medio.

    Fast Attack: Un assassino deve essere in grado di attuare dei "mordi e fuggi"; per far ciò il soggetto dai cui geni è stato creato Daligar aveva sviluppato una tecnica che gli consentisse di aumentare la velocità a comando. Il potenziamento varia di entità in base al consumo immesso: un Consumo Basso conferisce un bonus del 25%, un Consumo Medio conferisce un bonus del 50%, un Consumo Alto conferisce un bonus del 75% mentre un consumo critico raddoppia la statistica conferendo un bonus del 100%. Tale abilità è passata a Daligar, che può sfruttarla a piacimento. Consumo Variabile.[Alto]

    Note: Utilizzo un PU Alto nei tre affondi a distanza ravvicinata. L'alone velenoso attivato con la tecnica Poisonuos Dagger rimane attivo per due turni, come mi é stato riferito in sede di correzione.
    Scusa ancora il ritardo.
    A te. XD
     
    Top
    .
  8. -Arcobaleno-
     
    .

    User deleted


    -BLOOD-



    Cieco al suo stesso Destino.
    Solo così si può definire l'Araldo: la sua mente offuscata non comprende nemmeno che è l'odio a muovere la sua mano, non l'istinto. E' la debolezza della sua anima, non la sua natura stessa.

    Lui la odia. Lei lo sente. La odia di un astio puro, un rancore nato dal riconoscimento; scaturito dall'uguaglianza della diversità. Un'anima che odia, come si può odiare una cosa sola: il proprio riflesso allo specchio.

    Le gocce non attendono, perchè una volta scoccata l'ora del Giudizio Divino, non è dato agli uomini di fermarlo. Kyoko prega, migliaia di volte in un solo istante, che il nemico comprenda...Che s'allontani, che desista.

    Eppure, anche le sue speranze speranze s'infrangono come cristalli dinanzi ad una scure: l'acre odore di carne bruciata riempie l'aria, mentre la pioggia bagna anche lei, innocuamente. Lacrime salate si confondono alle gocce, dinanzi all'uomo rotolato a terra.

    Vorrebbe aiutarlo, tendergli la mano....Ma non può. Lei riesce sentire che il suo animo ferino è ben lungi dall'essere domato. Quando lui riapre gli occhi, la sacerdotessa infine comprende: ogni speranza di resa è definitivamente tramontata. Se la posta in gioco non fosse così alta...Se la posta in gioco non fosse così alta la piccola Kyoko si lascerebbe pure trafiggere, se ciò potesse veramente alleggerire quell'animo gravato.

    "Adesso basta giocare."

    Un'oscura nuvole avvolge l'arma del Consacrato, letale presagio di mortifera tecnica. I suoi passi verso la Yamabushi diventano il preludio ad una danza di Morte....E ad esso fa seguito l'assolo finale.

    Nessun trucco, nessuno stratagemma: solo una corsa, sulle ali del vento, ad una velocità degna dei migliori Kazekami. Tre volte la lama saetta, mordace e diretta.

    Troppo veloce per opporsi, troppo...Giusto il tempo di muovere la lancia: essa, Divina arma, nelle sue mani diviee celere, benedetta dal Dio della Luce. Ma per quanto veloce, è colei che la impugna a non stare al passo.

    Il primo affondo pasteggia nel suo addome, penetrando come fuoco in un castello di carta. E' solo con movimento rotatorio, che la traiettoria dei colpi successivi viene deviata verso l'esterno, lontano dai bersagli designati: rivoli di sangue lambiscono gola e petto, poco più di meri sfregi.

    Lei sente il gusto ferroso del sangue sulla lingua. Sente le vesti infradiciate di liquido vermiglio. Il dolore non le è nuovo, è stato suo compagno in tante occasioni: ormai ha imparato a conoscerlo. Sa che non è una ferita mortale. Sa che presto il calore della ferita lascerà spazio ad un freddo intenso. Sa che il respiro le si farà corto, ed il sangue pulserà più forte. Sa che la testa la martellerà, mentre il dolore comincerà a serpeggiare.
    Sa che quasi di colpo l'ondata di dolore le arriverà, rendondele difficile muoversi. Sa che il sangue perso renderà il suo corpicino ancora più debole.
    Sa che col passare dei minuti, una subdola stanchezza lambirà le sue membra.

    Sa che succederà.

    Sta già succedendo.

    Arretra di un passo, la vista più annebbiata di quello che s'aspetta. Poi comprende l'entità della tecnica nemica, la fraudolenza della nera nube venefica.
    Non le resta molto tempo, prima che anche il veleno attenti alla sua vita. Deglutisce, gli occhi già provati, socchiusi per quella scarica lancinante che le stringe l'addome.

    Si lascia andare, a terra. Ancora la Lancia tintinna fra le sue mani, che ella cerca di poggiare a terra: quasi prostrata ai piedi dell'avversario, ne contempla l'abisso degli occhi. Forse lui potrebbe pensare che quello sia l'epilogo.

    -Mi dispiace... -

    Un'ultima lacrima prima di chiudere gli occhi. Un cambio di pressione, nell'aria, un profumo di serenità. Poi l'aria crepita, e tutt'attorno il mondo esplode della gloria della Luce.

    Dixitque Deus: Fiat lux.
    Et facta est
    .


    __________________________________



    Condizioni Fisiche:
    Ferita di bassa entità al fianco sinistro [Ferita da taglio - affondo]
    Ferite di lieve entità su collo e petto
    [Ferita da taglio - affondo ]
    Ferita di Media-Alta entità all'addome, relativa emorragia continua.
    [Ferita da taglio - affondo ]
    Avvelenata
    Condizioni Psicologiche:
    Ancora lucida nonostante il dolore, rattristata dalla sorte del duello.
    Mana Utilizzato:
    2 Alto. 32%

    CITAZIONE
    ≈Splendente Rapidità: La Lancia di Luce sembra composta di una qualche genere di pietra simile a marmo nero. Normalmente è opaca, ma brilla di energia quando il paladino che la impugna vi concentra il proprio spirito per aumentarne la potenza, reagendo a tale energia aumentando la sua rapidità di movimento. Al costo di un consumo energetico variabile, la lancia diviene più rapida nelle mani del possessore, sembra viva quando egli la muove e pare assecondare tutti i suoi movimenti, risultando più agile e scattante, spesso imprevedibile per il nemico. Con un Consumo Basso la sua rapidità aumenta del 25%; con un Consumo Medio la sua rapidità aumenta del 50%; con un Consumo Alto la sua rapidità aumenta del 75%; con un Consumo Critico la sua rapidità aumenta del 100%. Notare come la velocità del possessore rimane invariata, ciò che cambia è la rapidità di movimento della lancia. La tecnica dura un turno completo. Consumo Variabile. [Alto]

    CITAZIONE
    Shiroyoshi≈: Puntando le mani a terra e serrando gli occhi, Kyoko crea di fatto un'area di intersezione planare col Nirvana, sede della propria divinità patrona, Hikarikami. Tale effetto non ha ripercussioni evidenti sul piano materiale, ma crea un aumento esponenziale dell'Energia Positiva nell'area, fino a saturare l'aria. Ciò è dovuto al fatto che parte dell'essenza dello Spirito di Luce è libera di fluire nel mondo terreno.
    Giunti al punto di saturazione, si origina una vera e deflagrazione di Energia Positiva. L'esplosione ha potenza media e si espande in un'area di otto metri in cui investe e provoca danni agli avversari che si trovano entro tale raggio. Consumo Alto.

    Mana Rimanente:
    44%
    Riassunto e note:
    Veleno subito in toto. Utilizzato PU per difendermi, che comunque già di per sè sarebbe insufficiente. Tenuto anche conto che Kyoko non è una guerriera, e che la velocità della sola Lancia non può contrastare quella complessiva dell'avversario, ho subito il primo affondo completamente. Veleno in circolo, ho attaccato con Shiroyoshi.

    Chiedo scusa per il ritardo. ^^"
     
    Top
    .
  9. Daligar
     
    .

    User deleted


    L'oscura lama del Consacrato penetrò il ventre della ragazza rilasciando in essa il veleno. Esattamente come il ragazzo si aspettava: l'arma, troppo veloce per essere contrastata, aveva portato a segno il primo attacco che, supportato dall'alone velenoso, avrebbe sicuramente causato più danni di quelli che l'avversario avrebbe accusato normalmente.

    La sua lingua andò a bagnare le sue labbra. La vista del sangue altrui era sempre fonte di gioia per l'Assassino, oltre che causargli quel senso di onnipotenza che gli faceva ribollire il sangue e, come una droga, lo spingeva a continuare. Più ne versava e più voleva versarne. Lo sguardo sadico, avvolto in uno strato di follia omicida, si fissò sul corpo della giovane e ne costatò le ferite. Era chiaro che lo scontro stava per terminare e l'ago della bilancia sembrava pendere dalla sua parte. La donna arretrò di un passo, prima di cadere a terra e con gioia lo sguardo del Consacrato si posò su di lei.

    La follia omicida che gli annebbiava la mente attutiva il dolore. Le ferite causategli prima dalle colombe e poi dalla pioggia continuavano a fargli male, ma stranamente non gli impedivano troppo i movimenti. Ad ogni modo, non aveva più importanza, perché il suo pugnale stava per abbattersi su di lei e la sua vita stava per essere donata al Dio dell'Omicidio.

    "Uccidili! Uccidili tutti!"

    Le parole della ragazzina risuonarono nella sua testa. L'espressione del suo viso si fece improvvisamente seria, mentre si avvicinava al suo nemico steso a terra. Strinse la presa sul pugnale e poté chiaramente sentire il sangue nelle sue vene ribollire, ma questa volta di rabbia. Finalmente il suo pugnale stava per abbattersi su di lei e l'avrebbe così ripagata di tutte le ferite e di tutto il dolore che gli aveva donato in quel combattimento.

    La lama luccicava nella strana luce con cui si stava riempiendo la stanza proprio in quel momento. L'intensità stava chiaramente aumentando e il ragazzo parve accorgersene in ritardo. Accecato dalla rabbia e dall'odio non si era accorto di cosa stava accadendo intorno a sé ed ora ne pagava le conseguenze. Prima la luce divenne accecante, tanto da rendergli impossibile tenere gli occhi completamente aperti; poi la stanza sembrò tingersi di bianco, colorando tutto intorno al corpo della giovane; che fosse una sua tecnica? Non ebbe neanche il tempo di rispondersi che l'Araldo del Dio dell'Omicidio si ritrovò nel mezzo di un esplosione. Il suo corpo fu sbalzato via da dove stava, in piedi ed immobile accanto a quello della donna, ed un boato si propagò nell'aria riempiendo il silenzio venutosi a creare ed accompagnando la sua caduta verso il pavimento.

    Ora sì che lo sentiva, il dolore. Le braccia e le gambe gli si infiammarono diventando di un rosso vivace ed acceso. Dov'era già ustionato, la pelle si carbonizzò, se non tutta almeno in parte, ed il dolore sparì non essendo più presenti le terminazioni nervose. Il suo corpo atterrò più o meno nel punto in cui era prima che lo scontro incominciasse. Che fosse uno strano scherzo del Destino o, perché no, dello stesso Dio dell'Omicidio? Il suo corpo, spinto al limite della sopportazione, smise di rispondere ai suoi comandi, rimanendo immobile. La sua flebile voce risuonò nella stanza.

    "Così é questo, il potere della Luce?"


    SPOILER (click to view)
    Condizioni Fisiche: Ferite lievi su entrambe le braccia - ferite da ustione Medie + Alte su tutto il corpo - impossibilitato a muoversi
    Energia: 60%
    Tecniche utilizzate nel turno: //
    Equipaggiamento: Pugnale [mano destra] - 20 pugnali da lancio delle dimensioni di un kunai

    Abilità Passive



    Immortale: già citata [Resistenza Media da malattie e veleni]

    Eredità dell'Assassino: già citata [PU Passivo (+25%) in agilità e velocità]

    You Can't See Me: già citata [Assenza di aura e odore]

    Note: Effettivamente il Festival é finito, ma non mi piace lasciare le cose a metà. Ecco perché, dopo tutto questo tempo, ho comunque risposto. In ogni caso mi sono divertito e spero tu voglia continuare, anche senza combattere. Come al solito: scusa il ritardo.
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Founder
    Posts
    4,824

    Status
    Anonymous
    Giudizio
    Luce

    Scrittura
    Mi è stato facile leggere i post in questione : fluidi, godibili e veramente ben fatti. Forse in alcuni punti avrei evitato giri di parole che appesantiscono la narrazione senza dare quel tocco epico che probabilmente si era sperato di ottenere.
    In ogni caso, niente di che.
    - 3.9 -

    Interpretazione
    La scelta di un paladino della luce pacifista mi è parsa una bella opzione : molto meglio dello zelota tutto spada e paroloni.
    Trovo che sia un filone questo difficile da avere per le mani, e da portare avanti con coerenza, ma soprattutto per questo degno di rispetto, sì.
    - 4 -

    Strategia
    Poco incisiva, ma coerente con le decisioni prese dal giocatore per la resa del suo prescelto. Quindi, tutto sommato, le scelte fatte sono quelle giuste. Approvo.
    - 3.75 -

    Sportività
    Quello che doveva essere preso, è stato preso; quello che c'era da dare, ha dato. Buona la prova.
    - 4 -
    Omicidio

    Scrittura
    Bei post, graffianti e pungenti al punto giusto : le giuste parole nella bocca dell'assassino.
    I dialoghi iniziali, in particolare, sono stati la cosa che mi è piaciuta di più.
    - 3.9 -

    Interpretazione
    Allo stesso modo di come la shamana ha scelto la sua strada, anche l'eletto del dio degli omicidi si tiene stretta la sua, ed è una scelta che paga. La resa dell'antitesi dei post - luce e buio, comprensione e cieca furia - è molto molto bella.
    - 4 -

    Strategia
    In effetti di fronte agli attacchi magici della Lancia di Luce le cose da fare sono quelle che l'Eletto ha fatto. Ne meno, ne più.
    Non male.
    - 3.75 -

    Sportività
    Così come la sacerdotessa, anche il killer ha dimostrato buone scelte, niente sopra le righe, e niente sotto.
    Trovo lodabilissima la scelta di concludere il duello a discapito di tutto, di metterci la parola fine in fondo. Molto molto bene.
    - 4 -
     
    Top
    .
9 replies since 28/3/2010, 13:54   348 views
  Share  
.