Il Cuore del Gargoyle

Le budella di marmo della vecchia fucina ribollivano di calore e fumo.
Quante volte avevano urlato, quelle pareti! Quanti neonati dal cuore d'acciaio e dal pianto straziante avevano battezzato sulle cento e più incudini del sotterraneo! Una eco, quella dei loro tonfi sordi e metallici, che di certo non sarebbe mancata a nessuno: non appena giunse un dispaccio del Lord della Chiave recante l'ordine di sgomberare la vecchia forgia per far spazio ad una nuova attività inaugurata da un contratto di compravendita con uno dei cinque lord alfieri, il nugolo di fabbri e garzoni confinati in quel piccolo inferno non poterono fare a meno di tirare un lungo sospiro di sollievo: se il castello centrale poteva vantare un'aneddotica da far gelare le vene persino al più pomposo, tenace e bene armato dei suoi abituali visitatori, le leggende che circolavano sul signore del maniero e la sua terribile corte nulla potevano di fronte a quella prigione di zolfo, sozzura e scintille. Per il nuovo proprietario, e su di questo i vecchi fabbri ci avrebbero scommesso la moglie e la paga, non sarebbe stato
un bel boccone da mandare giù.



Questo, solo perché i vecchi fabbri non avevano mai conosciuto
Raylek 'ap Quelt Od'Nast.