[CC] Meriggiare Pallido e Assorto

II

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    3,131

    Status
    Anonymous
    Tanto per cambiare qualcosa rispetto al vostro ultimo incontro, hai di nuovo perso Bess,
    e non capisci come abbia fatto stavolta, visto che ti camminava davanti e tenendoti pure per mano:
    le strade non sono per nulla affollate al primo pomeriggio -non vi siete imbattuti che in pochi commercianti di rientro dalle loro attività per l’ora di pranzo, o in qualche bambino bighellone- eppure lui è comunque riuscito a defilarsi in qualche modo che sfugge alla tua comprensione...
    Probabilmente non fai fatica a immaginartelo nascosto da qualche parte,
    che ti spia ridacchiando sotto i baffi.

    Il ragazzino dagli occhi bigi si è letteralmente volatilizzato,
    lasciandoti solo all’interno di un cortile recintato in cui non ricordi come sei entrato e
    -a causa delle sue circonvoluzioni che ti hanno ingarbugliato il cervello-
    da cui non sai dire come si esca.

    Mentre percorri il perimetro della cancellata, come un leone in gabbia, alla ricerca di un passaggio o un’interruzione delle sbarre -o di qualche dettaglio nel paesaggio al di là che ti faccia capire dove sei finito-, ti ritrovi in una sorta di stretto corridoio tra la recinzione e la solida parete in roccia di un edificio; e al di là di esso, svoltato l’angolo, l’apertura di uno spiazzo oltre cui riesci a scorgere solo la luce
    di un sole che ti fissa in volto, abbagliandoti.
    Senti anche rumori che paiono suggerire presenza umana -e una colluttazione in corso:
    che cosa fare?
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    deva


    Group
    Senatori
    Posts
    10,795

    Status
    Offline

    Tenerlo per mano era totalmente diverso da averlo sotto controllo.
    L'irruenta vivacità di quel bambino aveva la capacità di innervosirlo e divertirlo allo stesso momento, quasi riportasse vivi alla mente alcuni ricordi oramai classificati come inutili.
    Memorie che parlavano di giorni vissuti da Re, da sovrano buono e giusto, un riferimento per tutto il regno e soprattutto per i suoi piccoli abitanti che in lui, Tristan, vedevano un modello da seguire.
    Briciole di un trapassato remoto, spentesi con la consapevolezza di essere nuovamente smarrito...una situazione che diveniva oramai costante nel suo eterno peregrinare.

    Il cortile che lo aveva accolto nel pacato errare del corpo risanato sembrava lussureggiante ed intaccabile: un verde bagnato di smeraldo tappezzava la vista in ogni punto essa decidesse di cadere.
    L'inferriata, a guisa di argine per un fiume d'erba e profumo, delineava i contorni di ciò che per sua natura non ha confine: la bellezza della natura.
    Tristan misurava i passi con lo scorrere delicato dei polpastrelli sul ferro ed i suoi occhi di zaffiro si smarrivano ad ogni linea verticale rappresentata dalle piccole asticelle che formavano il recinto.
    Smarrirsi, in ogni piccolo momento: questa era la sua condanna.

    Sfociò, seguendo uno stretto corriodio fatto di asimmetria architettonica,

    (roccia e metallo)
    in uno spiazzo aperto nel quale regnava sovrana la luce, una carica di raggi luminosi e feroci come cavalli imbizzarriti.

    «E se fossi tu, questa luce che mi abbraccia?
    Se potessi trovarti anche nel più piccolo universo di quello che mi circonda...»


    Fu appena un sussurro, un mormorìo dell'anima. Il disegno segreto di un cuore rimasto orfano.
    A destarlo dalle sue speranze furono alcune concitate esclamazioni, tipiche di una colluttazione o di qualche diverbio destinato a finire in litigio prettamente fisico.
    Quel posto di serenità meritava di rimanere tale e si sarebbe occupato personalmente di calmare qualsiasi animo, in rispetto della Dama che lo aveva accolto e curato.

     
    Top
    .
  3.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    3,131

    Status
    Anonymous
    Emergendo dal corridoio riparato che le mura formano con la cancellata puoi fissare in volto il Sole: la luce è abbacinante, e dopo un primo istante sei costretto ad abbassare gli occhi cerulei prima che ti lacrimino; quando ti fai avanti tieni il viso rivolto al suolo, dove -mentre lo sguardo si abitua alla luce del meriggio- noti che il prato verdeggiante lascia il posto ad un largo spiazzo sterrato di polvere ocra.

    La conformazione spaziosa e la morfologia del terreno sembrano suggerirti che si tratti di un campo di addestramento, l’atmosfera stessa che respiri sembra riportarti alla memoria i ricordi familiari dei tempi in cui eri tu ad istruire le reclute del tuo regno, in un ambiente fin troppo simile a quello...
    Non appena ti è restituito l’uso della vista, e puoi mettere ben a fuoco quello che sta succedendo, noti che il campo è deserto; deserto ad eccezione di un giovanotto che -lasciando bofonchiare il proprio corpo per la fatica dello sforzo- sembra si stia allenando molto duramente e in solitudine.

    Vi distanziano una ventina di metri, e così l’unica cosa che riesci a notare della sua figura sono i capelli biondi e il torace -segnato da qualche sporadica cicatrice- che luccica per il sudore; dal momento che ti dà spalle sei quasi certo che non si sia accorto di te, e potresti proseguire la tua passeggiata...
    o chiedergli indicazioni per uscire da quel labirinto.
    ...o, magari, chissà: sfogarti con un po’ di esercizio fisico, riprendendo familiarità con il tuo corpo e scrollandoti di dosso l’apatia dell’ultimo periodo, fino a farti indolenzire i muscoli, potrebbe far bene anche a te;
    in fondo, senti di avere molte energie in corpo.

    E poi... al ragazzo potrebbe servire uno spinn-partner...
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    deva


    Group
    Senatori
    Posts
    10,795

    Status
    Offline

    Equilibrio.
    Determinazione.
    Rispetto.
    "E ora...colpisci!"


    Gli occhi presero ad abituarsi alla luce abbacinante che promanava dall'astro levato in cielo; l'aria sembrava inesistente, priva di qualsiasi consistenza, totalmente abnegata per far sì che nessun raggio di sole venisse ostacolato nel tragitto.
    Tristan posò quindi la mano che aveva schermato il suo viso, notando uno spiazzo di terra battuta del tutto simile ad un campo d'addestramento; al centro di esso, ansimante per lo sforzo, c'era una schiena imperlata di sudore e poco più su una chioma di capelli biondi, madidi per lo sforzo.
    Le linee dei muscoli andavano e venivano ad ogni respiro disegnando un corpo tornito dall'esercizio e dall'atmosfera di quella città immersa nella tranquillità.
    Il Fu Re rimase immobile ad osservare la scena fino a rendersi conto che la mancina, di sua spontanea volontà, s'era serrata in un pugno stretto e risoluto, quasi a voler testimoniare il desiderio represso di riattivare il corpo che per ore
    (forse giorni?) aveva riposato eccessivamente.

    «E' necessario bere molto ad ogni pausa, altrimenti si rischia di arrecare danno ai muscoli.»

    Aveva lasciato Trisarma e l'armatura nella stanza, assieme alla gentile Dama, e tutto ciò che poteva offrire alla vista del ragazzo
    -qualora si fosse girato-
    erano una statura maturata nel tempo, degli occhi color zaffiro..
    ...e uno sguardo, racchiuso nell'istante di un dolore.
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    .†.Godwrath.†.

    Group
    Member
    Posts
    354

    Status
    Anonymous
    Vibrò un ultimo colpo a vuoto nell’aria densa di calura del primo pomeriggio, poi abbassò l’arma, sentendone il peso tendergli e intorpidirgli i muscoli del braccio stanco; rimase così per qualche istante, a sentire il pulsare furioso del sangue contro le tempie e ascoltando il battito sordo del proprio cuore nel petto, mentre il respiro ansante e pesante gli faceva da contrappunto.

    La visione di occhi verdi -vuoti e vitrei- si riaffacciò alla sua memoria, attraversandogli la mente balenando come un fulmine, bruciando come l’adrenalina che gli correva nelle vene rendendolo ombroso e irrequieto; deglutì rumorosamente, e lasciò cadere l’arma sulla terra battuta,
    che si sollevò in una piccola e bassa nuvoletta di pulviscolo.
    Curioso... non brandiva una spada da molto tempo davvero, e non aveva perso nulla della sua abilità ai tempi dell’esercito, ma neppure quella constatazione riuscì a strappargli il mezzo sorriso che solitamente si sarebbe potuto concedere al ricordo dei vecchi tempi.

    Nel limpido cielo azzurro e terso del suo sguardo, i ricordi di quanto successogli soltanto poco prima continuavano ad affacciarsi come nuvole rapide: rivedeva se stesso parlare, freddo e violento come acciaio, e -soprattutto- continuava a tornargli in mente il volto imberbe del ragazzino dai capelli rossi, con un’intensità tale e quale al morso di una scarica elettrica.
    Si era lasciato travolgere dall’ira, aveva perso la ragione, e gli aveva detto tutte quelle cose terribili su suo fratello senza pensare lì per lì a quale impatto devastante avrebbe potuto avere tutto questo su di lui: Armand era solo poco più di un bambino... e l’espressione distrutta per la ferita che lui gli aveva inferto gli sembrava ogni volta la sferzata di una frusta, o un pugno in pieno viso.

    Dette in un sospiro profondo e si liberò anche della casacca, abbandonandola vicino alla palandrana che già garriva pigra alla brezza estiva su uno dei supporti di legno per gli allenamenti; gli capitava tutt’altro che spesso il bisogno di sfogare le energie in eccesso e i cattivi pensieri, ma -come l’istinto gli aveva suggerito- a quell’ora il Campo di Addestramento delle reclute era un posto perfetto per consumarsi in piena solitudine.

    Rimase torso nudo, lasciando che raggi di sole e soffi di vento lambissero la pelle segnata dalle cicatrice, e si avvicinò alla sbarra; la presa delle mani si serrò attorno al bastone di metallo, parallelo al terreno a due metri d’altezza, ed eseguì qualche oscillazione prima di irrigidirsi nella sua ragguardevole altezza e cominciare ad effettuare una serie di piegamenti con il braccio destro.
    Nell’esercizio, cercò di focalizzare i pensieri sulla meccanicità delle sue azioni, ma -tra il fiato corto e lo strillo del muscoli tesi- non c’era istante in cui non chiudesse gli occhi e quelle immagini si ripresentassero con invadenza, artigliando la sua coscienza.


    «E' necessario bere molto ad ogni pausa, altrimenti si rischia di arrecare danno ai muscoli.»

    Quella voce ruvida e autoritaria -tipicamente maschile- lo richiamò alla realtà: traendo un profondo respiro, il biondo rilassò il braccio e si calò giù; si concesse qualche altro istante di indugio prima di voltarsi per scoprire l’identità dell’uomo che gli aveva rivolto quel saggio consiglio: dalla voce, non gi sembrava davvero qualcuno di conosciuto...

    Quello che gli occhi cerulei riflessero furono iridi color dello zaffiro incastonate su di un volto maturo e segnato dal tempo; sembrava essere più anziano di lui -ma forse era solo per effetto della barba e dei baffi ben curati-, ed era disarmato... ma qualcosa nella sua prestanza marziale, austera e solenne, tradiva una chiara esperienza di uomo d’arme.

    Aveva nello sguardo la stessa ombra di sofferenza di chi ha conosciuto da vicino la guerra e il lutto.

    « Ehm... temo non mi sia rimasto molto in bisaccia, Sire. »
    esordì, assentendo col capo e rivolgendosi all’uomo con un titolo onorifico
    « ...ma vi ringrazio per il vostro consiglio. »

    Con garbo, il cavaliere biondo si avvicinò al figuro porgendogli educatamente la mano;
    si sarebbe presentato, prima di passare alle domande di rito.


    « Il mio nome è Leon Belmont; con chi ho il piacere di parlare? »
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    deva


    Group
    Senatori
    Posts
    10,795

    Status
    Offline

    La bellezza di quell'uomo non aveva nulla da invidiare alla meraviglia che i raggi del sole disegnavano sulla terra battuta, perforando le sporadiche nuvole di polvere alzate dagli sbuffi d'una brezza gentile e delicata.
    Trame d'oro coprivano il capo che troneggiava su due spalle formate, robuste, capaci di sorreggere il peso che le iridi sapevano appena raccontare...giusto un accenno d'una storia triste e di per sè immortale.
    Sepolta nella memoria.

    Tristan sciolse il nodo del suo austero silenzio alzando la mano e accogliendo quella dell'individuo che ora sostava a pochi passi da lui; strinse con vigore gli strumenti che avevano permesso a quel tipo di affrontare sfide e battaglie, di donare carezze e morte con la stessa facilità pratica.

    (sebbene il cuore impiegasse due misure diverse)

    «Mi dispiace averla disturbata, Sir. Belmont.
    Mi chiamo Tristan Gawain, sono ospite presso il Maniero della Dama.»


    Ebbe la volontà, per pochi istanti, di offrire un sorriso al ragazzo...ma la consapevolezza di quanto amara potesse sembrare la linea che separava le sue labbra, lo fece desistere dal diffondere il seme della compassione.
    Una commiserazione che non riusciva più a sopportare, riflessa negli occhi di chi aveva il dispiacere d'incontrarlo nel suo peregrinare.

     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    .†.Godwrath.†.

    Group
    Member
    Posts
    354

    Status
    Anonymous
    Lo sconosciuto dagli occhi di zaffiro sollevò la mano, accogliendo quella del Paladino con una stretta forte ed energica, che -a dispetto dell’età non più verdissima- si sposava a perfezione con la gagliarda prestanza di quella figura seria, posata e marzia; forse -per qualcosa nel suo sguardo- anche vagamente e connaturatamente triste, ma non era sicuro di avere la capacità -o il diritto- di affermarlo con sicurezza.
    L’uomo gli si presentò, e la sua voce risuonò ferma ed educata.


    CITAZIONE (Tristan Gawain @ 23/5/2010, 13:42)

    «Mi dispiace averla disturbata, Sir. Belmont.
    Mi chiamo Tristan Gawain, sono ospite presso il Maniero della Dama.»


    « Oh, nessun disturbo, Sir Gawain. Stavo solo... »
    si affrettò a rispondere, tergendosi un pò di sudore dalla fronte
    « ...cercando di distrarmi un pò. »

    Il biondo concluse la sua frase con un sospiro incerto, abbassando gli occhi di cielo sulla polvere del selciato e scuotendo lievemente il capo -soprappensiero-, mentre cercava di allontanare di nuovo dalla memoria la visione del faccino triste di Armand, che continuava ad aggredirlo. E un sospiro mesto gli evase dal petto, lasciando trasparire inconsciamente tutto il suo cruccio e lasciando intendere di non essere riuscito nel suo proposito di svuotare la mente.

    Ad ogni modo, si costrinse a restare presente a se stesso: la cortesia e la buona educazione -ma soprattutto il sesto senso sempre all’erta di un Cacciatore- prevedono anche questo; così, si riavviò distrattamente il ciuffo dorato e riportò lo sguardo ceruleo sul suo interlocutore.


    « Spero che si stia trovando bene al castello di Lady Kalia... »

    Semplice frase di circostanza, buttata lì per riempire lo spazio lasciato vuoto dal silenzio... poi, però, l’occhio azzurro del giovane cadde sulla spada da allenamento che lui stesso aveva poc’anzi abbandonato al suolo, e da lì sorse l’idea -una buona idea, magari...

    « Quello che avete detto prima... e anche il vostro aspetto... siete Uomo d’Arme, vero? »
    un cenno del capo -leggero ma eloquente- indicò l’arma, e lo sguardo non si mosse
    « ...vi andrebbe di fermarvi per un po’ di esercizio? »
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    deva


    Group
    Senatori
    Posts
    10,795

    Status
    Offline

    La luce irradiata dal sole ostacolava qualsiasi nitida percezione dei colori: eppure l'oro che filava fra i capelli del ragazzo era un rifulgere continuo ed inarrestabile.
    Gli occhi color cielo terso si specchiavano in quelli più opachi e mareggiati del Fu Re, trovandovi uno specchio d'amarezza pronto a disoffuscarsi per vivere nuovamente un'esistenza pregna di significato.

    Sorrise, Tristan, accogliendo di buon grado l'iniziativa: da giorni, Trisarma giaceva a riposo a fianco dell'armatura, un congedo d'arme che lui stesso faticava a comprendere.


    «Volentieri, ma mi trovo costretto a dover combattere a mani nude.»

    Non potè fornire ulteriori dettagli, conscio della difficoltà nello spiegare ad un estraneo il vincolo mortale che legava il Leone al suo più caro possedimento, l'arma 'una e trina'. Se mai avesse impugnato altra spada, lancia, o qualsivoglia lama al di fuori di Trisarma, egli sarebbe all'istante perito, vittima d'un gesto di tradimento che lui stesso
    (sotto vesti di sentimento e vergogna)
    aveva sperimentato sul suo cuore e la sua pelle.

     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    .†.Godwrath.†.

    Group
    Member
    Posts
    354

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Tristan Gawain @ 25/5/2010, 17:40)

    «Volentieri, ma mi trovo costretto a dover combattere a mani nude.»


    Nell’accettare la sua proposta, l’uomo dagli occhi di zaffiro gli sorrise con cortesia e, tuttavia le sue parole suscitarono nel Paladino una certa perplessità; credendo che Sir Gawain stesse facendo riferimento al fatto di essere disarmato, Leon reclinò la testa bionda da un lato e s’azzardò con fare accomodante a proporre un compromesso.

    « Beh... Se vi aggrada, potremmo utilizzare le spade di legno per l’addestramento dei novizi. »
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    deva


    Group
    Senatori
    Posts
    10,795

    Status
    Offline

    Riflettè.
    Gli era capitato prima di impugnare oggetti di fortuna, per difendersi, e ciò non aveva comportato la sua morte; se si fosse soffermato poi a pensare sull'effettiva pericolosità di un suo pugno, avrebbe capito che in realtà il giuramente di Trisarma riguardava l'abbandono della stessa in favore di qualcosa
    "creato appositamente per ferire ed uccidere".
    Brandire un pezzo di legno, con l'intento di crescere e migliorarsi, non poteva definirsi tradimento.

    «...d'accordo. E spada di legno sia.»

    Sorrise, pronto a seguire il ragazzo qualora questi l'avesse condotto verso la rastrelleria o qualsiasi altro posto dove venivano riposti gli strumenti d'allenamento per i novizi.
    Ruotò appena i polsi e lo stesso fece con il collo, cercando di svegliare i muscoli assonnati, in attesa dell'esercizio vero e proprio.
    L'abbraccio del sole cingeva entrambi e i loro occhi,
    così blu e così cristallini,
    scintillavano di vitalità.

     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    .†.Godwrath.†.

    Group
    Member
    Posts
    354

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Tristan Gawain @ 27/5/2010, 14:08)

    «...d'accordo. E spada di legno sia.»


    Un deciso cenno affermativo del capo coronato d’oro sancì l’assenso del Paladino, e un sorriso accomodante si disegnò sulle sue labbra ben disegnate, aprendosi su una chiostra di denti bianchissimi e lucenti come perle mentre -a passo leggero ma risoluto- raggiungeva la rastrelliera a ridosso di una parete di pietra, qualche metro più in là.

    « Molto bene. La ringrazio, Sir Gawain... »

    Raggiunta che ebbe la meta, il biondo raccolse una delle spade di legno dalla struttura dove stava alloggiata, la soppesò per sincerarsi che fosse ben bilanciata, e infine l’agitò nell’aria facendole descrivere qualche breve e preciso arco in risposta alla rotazione del polso; dopodiché, ne rivolse la punta verso il basso ed effettuò un lancio corto ed esatto per passarla al suo ospite.

    Attendendo che Tristan afferrasse al volo l’oggetto scolpito nel legno, Leon allungò la mano nuovamente libera verso l’inferriata, e ne raccolse una seconda, effettuando gli stessi identici gesti; poi spostò indietro la gamba sinistra, si proiettò su di un fianco, e levò l’arma impugnata nella destra in posizione di guardia.


    « Le va l’onore e l’onere della prima mossa? »
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    deva


    Group
    Senatori
    Posts
    10,795

    Status
    Offline

    Osserva.
    Pensa.
    Agisci.


    «Con molto piacere.»

    Il Fu Re afferrò la spada in arrivo, ruotando poi il polso per portarla nella classica posizione di guardia.
    Anch'egli, specularmente, indietreggiò col fianco sinistro lasciando che la mancina iniziasse a gravitare poco sotto l'elsa dell'arma, impugnata nella destra, pronta ad aiutare quest'ultima nelle manovre più secche o a fornire appoggio in caso di difesa.
    Fissò lo sguardo di zaffiro sul biondo rivale, soppesandone le misure fisiche e tentando di prevederne la reale pericolosità: aveva l'impressione, anche solo intravedendolo di sfuggita fra i raggi del sole, che quel ragazzo nascondesse dentro di sè la furia di un temibile guerriero.
    Il Leone respirò qualche secondo facendo scendere l'aria fin dentro il pavimento dei propri polmoni, preparando ogni muscolo all'esecuzione dei movimenti successivi.
    Primo fra essi fu uno scatto in avanti, effetuato mantenendo la prospettiva 'di taglio' della posizione iniziale: ad esso sarebbe seguito un colpo portato con la spada parallela al terreno, dal basso verso l'alto, con l'intento di impattare sotto la lama di legno avversaria per sollevarla ed aprire la guardia, così da lasciare spazio all'affondo che sarebbe subito seguito alla prima manovra, qualora questa fosse andata a buon fine.

     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    .†.Godwrath.†.

    Group
    Member
    Posts
    354

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Tristan Gawain @ 31/5/2010, 19:50)

    «Con molto piacere. »


    « Allora si comincia...! »

    I raggi del sole del meriggio proiettavano ombre allungate sulla terra rossa del campo di addestramento, facendo splendere la pelle lucida ed umida del torace scoperto del Paladino, e disegnando chiaroscuri netti sui fasci di muscoli scolpiti: il corpo rimase fermo come la statua di un eroe di marmo, ma i suoi sensi erano più che mai all’erta, e il suo sguardo concentrato e vigile, pronto a catturare e cogliere i movimenti dell’avversario per assimilarne i segreti, e -presto o tardi- giungere a prevederne le mosse...

    ...eppure, le uniche informazioni che l’esperienza l’aiutò a desumere sul conto del suo avversario erano quelle di cui già si era impadronito ad una prima occhiata: quello era un uomo d’arme e d’esperienza, forte e risoluto, con una buona conoscenza dell’arte scherma... ma non quella teorica tramandata ai rampolli, al sicuro delle loro mura di pietra, bensì quella efficace e pragmatica -a tratti bruta e violenta- appresa sui campi di battaglia. Così come la sua, infondo.

    Eppure la forza che animava le membra del Leone esprimeva anche una fiera e nobile eleganza.

    Tristan scattò in avanti, portando la spada di legno parallela al terreno per sferrargli un montante indirizzato all’arma che reggeva nella destra, ma -impossibilitato a conoscerne le reali intenzioni- il Paladino si limitò ad opporre la più istintiva delle contromosse che gli sovvennero sul momento, sebbene -con ogni probabilità- non si sarebbe rivelata la più saggia.

    Dalla posizione di inizio -proiettato sul profilo destro- Leon agì imprimendo al braccio dominante un movimento rotatorio, antiorario, a partire dalla giuntura del gomito,
    accompagnando la lama di legno con una rotazione del polso.

    Nelle previsioni del Cacciatore, come la lancetta di un orologio che corre a ritroso, la sua spada avrebbe dovuto intercettare il montante in direzione “ore sei”, contrastandolo e spingendolo -allontanandolo, magari- verso l’esterno, prima di puntare i piedi e spingere in avanti con il sinistro, proiettandosi sullo stesso lato, elargendo al petto dello sfidante -o a qualsiasi parte si sarebbe offerta alla carica- una poderosa spallata.
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    deva


    Group
    Senatori
    Posts
    10,795

    Status
    Offline

    Non male.
    L'età tradiva di molto l'esperienza del ragazzo e Tristan lo apprese nel fugace scambio di intenzioni che avvenne sotto i raggi d'un sole spettatore.
    Lasciò che il colpo portato a difesa da Leon colpisse la propria spada, la quale non venne nè scagliata via nè troppo deviata dalla sua posizione: anzi, il Fu Re assorbì tutta la forza cinetica del colpo, portandosi perciò indietro con un piccolo spostamento di gambe, seguendo il naturale corso del movimento compiuto dal suo rivale.
    Si ritrovò così abbastanza distante da non subire in pieno la spallata che seguì e la punta della clavicola sfiorò appena il petto scoperto, senza armatura; Tristan fu così in grado di defilarsi sfruttando lo spazio libero alla sua sinistra, grazie ad un abile rapido e preciso cambio di posizione di taglio.
    Indietreggiò ancora qualche passo, lasciando così che la carica del giovane s'esaurisse laddove prima c'era il Leone: si distanziò ancora, volendo riprendere un ritmo diverso.
    Sì, era stato un colpo per saggiare le capacità del suo avversario...ma mai si sarebbe aspettato tanta caparbietà fin dai primi scambi.


    «Da quanto combattete, Sir Belmont

    E riprese ancora la posizione di guardia, fianco destro in avanti e spada perpendicolare al terreno, impugnata stavolta in entrambe le mani, sebbene la mancina tenesse la punta estrema dell'elsa per permettere una manovrabilità migliore.
    Un invito ad attaccare.

     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    .†.Godwrath.†.

    Group
    Member
    Posts
    354

    Status
    Anonymous
    Il colpo del Paladino intercettò quello del Fu Re, ma non riuscì a conseguire con successo gli effetti che aveva auspicato: il Cavaliere che aveva davanti doveva avere la mano ferma come una roccia e la forza di un leone... oltre che la già palesata esperienza del veterano che si esplicitava in maniera così evidente da rendere quasi un bozzolo palpabile l’aura di carisma che lo circondava.

    Fosse stato più tranquillo in quegli istanti, forse avrebbe subito maggiormente del riverente rispetto che quell’uomo ispirava, ma... con ad affacciarglisi negli occhi il ricordo del visetto di Armand, distrutto da una sofferenza causatagli dalla violenza delle sue parole intemperanti, Leon si sentiva montar dentro una scarica di adrenalina ispirata della rabbia latente, che si esternava in una grinta così esuberante da imporgli di venire sfogata, e tanto istintiva da infrangere gli indugi di ogni soggezione.

    Leon era avanzato per caricare l’avversario con una spallata, e Tristan era semplicemente e saggiamente indietreggiato di un passo per schivarlo: l’impatto fu appena sfiorato, e il Leone si defilò con un leggero scarto sulla sinistra, disimpegnandosi dall’immediata concitazione di un nuovo assalto; certamente si era trattato di un primo scambio di convenevoli atto a sondare il terreno, ma il biondo continuava a sentire spasmi di impazienza guizzare elettrici lungo i suoi muscoli, e l’unica finezza a cui aveva voglia di pensare in quel frangenti era come buttarne fuori da sé il più possibile.

    In quello stato non poteva ancora tornare da Armand.

    CITAZIONE (Tristan Gawain @ 1/6/2010, 19:54)

    «Da quanto combattete, Sir Belmont


    Nel sentirsi rivolgere la parola, Leon quasi trasalì sovrappensiero; gli occhi cerulei, che per il lungo tempo delle sue digressioni si erano fatti vitrei e distanti -senza riflettere nulla-, tornarono alla realtà, incatenandosi a quelli altrettanto chiari e altrettanto antichi -sebbene in modi diversi- di colui che gli stava davanti, già in posizione di guardia e pronto a riceverlo, in un muto invito

    « Ehm...non saprei. ...da sempre, credo. »
    fu la replica dopo un istante di assorto silenzio
    « Fin da quando impugnavo una spada di legno come questa, da bambino,
    e sognavo di raddrizzare tutti i torti del mondo... »


    Scosse leggermente il capo, facendo oscillare la chioma aurea che lo incoronava, e abbozzò un sorriso che rivolse al suo contendente in una sorta di smorfia a metà tra l’imbarazzato, il divertito e il nostalgico; recuperò la posizione stante, lasciando che il braccio si tendesse lungo il fianco e la lama di legno si disponesse verso l’esterno, poi piegò il gomito, rivolgendo l’arma al cielo e portando la croce dell’elsa quasi a sfiorare le labbra, in un gesto di saluto.

    Subito dopo scattò in avanti, rapido e preciso, descrivendo con la spada un arco che la portò sopra la testa, dove trovò l’appoggio saldo della mancina: macinò in corsa le distanze tra loro, e si arrestò a circa un metro da Tristan; infine, vibrò dall’alto un singolo fendente, lineare e pulito.
     
    Top
    .
24 replies since 10/5/2010, 00:58   517 views
  Share  
.