[LC] The Memory's Wiles

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  1. Heart of Legend
     
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    { Chediya, a due giorni di viaggio dalla capitale }
    continua da qui.

    Le immagini estratte qualche giorno prima dalla memoria dei due giovani, inconsapevoli araldi continuavano a ronzargli nella testa producendo un sordo brusio, tormentandolo tanto nella veglia quanto nel sonno. Ne aveva ripercorso il tracciato infinite volte, ed altrettante ne aveva accarezzato le estremità alla ricerca di ulteriori indizi. L'identità dell'artefice, l'ottavo, segreto emblema d'oro del Leviatano che sovraintendeva alla creazione delle replica da vendere ai committenti, sembrava destinata a rimanere appena fuori dalla sua portata. Si era spinto verso Est più per scrollarsi di dosso il lezzo unto e sudicio della città degli schiavi che non per seguire una vera traccia: la sua era una congettura tanto sottile che persino il duca-démone, di solito rinchiuso in un cupo silenzio fatto di attesa, aveva tentato di dissuaderlo. Il simbolo ricamato su quella veste, che ricordava essere adagiata sulla teca al centro dello studio, solleticava quell'angolo ormai disabitato della sua memoria nel quale aveva imparato a relegare gli scampoli di una vita precedente, troppo penosi da passare in rassegna. Ricordava, con un'approssimazione quasi sorella dell'azzardo, che lo stesso simbolo era ricamato sulla divisa degli orfani provenienti da un famoso brefotrofio del presidio Est, nel quale spesso venivano rinchiusi i bastardi e i piccoli vagabondi. Non aveva mai conosciuto l'alfiere dell'Est, nemmeno quando suo padre ne era un dignitario parigrado: gli avevano tuttavia raccontato che si trattava di una maga potentissima i cui poteri le avevano valso l'immortalità, e che i sudditi del presidio la consideravano più come una dea che non come una reggente.
    Se solo la metà di quelle voci corrispondeva al vero, era nel suo
    miglior interesse evitare di attirare la sua attenzione.

    [...]

    Il clima temperato della valle di Chediya, così diverso dai rigori del Nord e dalla canicola asfissiante del Sud, fu per l'emblema un piacevole cambiamento: il paesaggio, definito dai contorni morbidi di declivi collinari e colorato da macchie di vegetazione brulla che accompagnavano il suo percorso con armonia, regalava al suo occhio scoperto un sollievo che non aveva conosciuto per diverso tempo. Persuaso da quell'improvviso, rarissimo sprazzo di serenità, si concesse una breve deviazione dal sentiero per esaminare una curiosa struttura di pietra non troppo diversa dall'intelaiatura di una grande arpa, che ad ogni folata di vento produceva un lamento prolungato e distante, tanto delicato da sembrare la eco di un suono altrimenti inudibile. Lo spettro di Ankielika gli si affiancò poco dopo, cingendogli la vita con le sue mani argentate; rimasero immobili, abbracciati per alcuni minuti,
    ad ascoltare il lamento uggiolato dal vento.

    « Dobbiamo andare. » bisbigliò l'emblema, sciogliendo l'abbraccio con garbo.
    Il sorriso con cui lei gli annuì di rimando lo fece leggermente arrossire.
    « Andiamo, allora. »

    [...]

    Trovare un testimone non fu difficile: il circondario della capitale era punteggiato da borghi minori e piccoli paesi, circondati a loro volta da case rurali isolate. Si era introdotto nella baracca senza alcuna difficoltà, scivolando nello spiraglio offertogli dalla porticciola con grazia quasi felina. Non appena il pastore, intento a conciare un giaco di pelle, ebbe abbastanza senno da voltarsi, la mano dell'emblema era già aderita al suo cranio. L'uomo si accasciò come un pupazzo di stoffa, pendulo da quella stessa stretta che lo aveva reso incosciente; scariche statiche di energia psionica presero a danzare fra le dita di lui ed il cranio della vittima inconsapevole, mentre il fu alfiere rivoltava ogni cassetto della sua memoria per acquisire eventuali informazioni sull'orfanatrofio: come raggiungerlo senza destare sospetti, se fosse sorvegliato e l'entità della sorveglianza stessa. L'operazione si interruppe in un singulto strozzato, che lo portò a sgranare
    gli occhi - l'occhio - nel subire il morso di un brivido gelido.
    Qualcuno lo stava osservando.

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    Era trascorso poco tempo dal suo arrivo a Laputa, ed in un modo o nell'altro era riuscita a scendere dalla città celeste per farsi una passeggiata sulla terraferma. Non che Laputa le dispiacesse, tuttavia era giusto per lei far mente locale del posto dove si era ritrovata a vivere; lo stesso che, qualche stagione prima, l'aveva ospitata come partecipante di un importante torneo chiamato Warrior Day. Insomma, qualcosa da veri "uomini", come dicevano in molti. Qualcosa che "a lei non si addiceva", come quello stupido di Rain -pace all'anima sua- aveva osato affermare. Ed invece, guardacaso, lei era sopravvissuta superando le eliminatorie e, sebbene fosse stata sconfitta, un'altra bella signorina si era aggiudicata il primo premio. E per sua immensa gioia si trattava della stessa che, a quanto pareva, aveva dato una piccola grande lezione al suo "adorato" Rain. Si appuntò mentalmente di incontrarla, un giorno, sebbene la lezione non fosse servita a molto considerando che, di lì a poco, si sarebbe gettato in una missione tanto sanguinosa quanto suicida.

    Bah, gli umani erano creature strane.
    Non che lei fosse da meno, eh.

    Sebbene il suo Alfiere le avesse detto di non allontanarsi troppo, almeno fino a che non avesse preso confidenza con la nuova dimensione, quella volta si ritrovò nella stessa locanda dove aveva incontrato il tizio militare che così gentilmente l'aveva riaccompagnata a casa, nel presidio dell'Ovest. Questo voleva dire che era giunta alla fine della strada che aveva percorso tempo prima, quando si era persa.

    Perchè non provare a percorrerla al contrario?
    Magari avrebbe raggiunto la vecchia arena dove aveva versato non poco sangue.
    Chissà se era stata ripulita, poi...
    [...]



    No.
    Qualcosa non quadrava.
    ...
    Si era persa di nuovo!

    Dannazione, che scocciatura! Davvero una scocciatura considerando che avrebbe perso non poco tempo a ritrovare la retta via e, nel caso remoto ci fosse riuscita, avrebbe dovuto spiegare a Raylek che cosa le era successo dato che era partita per una passeggiata e poi sparita nel nulla per giorni. E proprio non le andava di sentirsi dire un per di più meritatissimo "te l'avevo detto". Beh, era meglio non pensarci; almeno aveva capito, ascoltando una conversazione tra passanti, che era finita ad Est. Bene, era già stata una volta dalla Dama Azzurra. Almeno lei le avrebbe dato delle coordinate decenti. Infondo si supponeva che conoscesse l'Est più di chiunque altro. Dunque, sollevata da quella scoperta, decise di dirigersi da qualcuno che conoscesse il percorso più breve per raggiungere Lordaeron.

    Trovò una sottospecie di casupola con due persone dentro.
    Una era svenuta, o almeno fu quello che sperò.
    L'altra era uno sbarbatello e, per come teneva la testa dell'uomo privo di sensi,
    sembrava lui la causa di ciò.
    Colto con le mani nel sacco, insomma!


    Per dovere morale, ma anche in fede al patto di Lordaeron stipulato con Lady Kalia, si sentì in dovere di agire. Infondo era pur sempre una Galanodel e ragazzino o adulto, chi commetteva un crimine davanti ai suoi occhi doveva quantomeno darle delle spiegazioni e, in caso contrario, pagare con l'arresto. E se avesse dato rogne ci avrebbe pensato lei stessa a portarlo al maniero della Dama Azzurra dato che, comunque, era diretta proprio lì.

    -Mani in alto, ragazzino.
    Allontanati immediatamente da quell'uomo e non farò nulla.


    Era apparsa alle sue spalle, con arco teso e freccia puntata su di lui. Non avrebbe mai e poi mai permesso di farla franca in quel modo, non con lei come testimone di un qualcosa, evidentemente, illegale. E lo sguardo smeraldino, severo, non smetteva di fissarlo. Lo teneva puntato.

    -Cosa diavolo stai facendo?
    Pretendo delle spiegazioni.


    Energia: 100%
    Condizioni Fisiche: In perfetta forma.
    Condizioni Psichiche: Attenta.


    CITAZIONE

    Armi



    alexax5

    Alcarcalime
    (arco+frecce= 2pt)

    IMMAGINE ALLEGATA

    Dimensioni: 1m circa
    Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
    Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.


    Lama Galanodel
    (spada semplice= 1pt)

    IMMAGINE ALLEGATA

    Dimensioni: 20cm circa
    Materiale con cui è fatto: Lega proibita ed argento.
    Descrizione: Una lama di raffinata bellezza eraditata dai Galanodel. Apparentemente priva di poteri.


    CITAZIONE

    Tecniche Passive



    Cinque di Denari (arcano minore)
    Il corretto ordine del mondo è pesantemente distorto all'interno del Cinque di Denari. L'armonia è rotta e le vecchie regole e convenzioni non sono più valide. Il lavoro perde di significato e valore se un susseguirsi costante di ostacoli impedisce l'avanzamento.

    cinque
    Significato al dritto: amanti
    Evoluzione. Resistenza. Amante.
    Carta molto positiva in quanto simboleggia l'evolversi di una situazione in positivo. Soluzione di un problema finanziario, riparazione di debiti, guadagni insperati. Indica anche stabilità e armonia nel rapporto di coppia. Coraggio e resistenza nell'affrontare le difficoltà. La carta rappresenta anche lo sposo, l'amico o l'amante. Buone prospettive per il futuro finanziario.
    Indica: amori, disordine, l' amore libero, affetto, tenerezza, passione di innamorati, fidanzamento, uomo galante, pretendente, rapporti sentimentali, marito, amico, amica, matrimonio.

    Aura di Venere»Come ogni sentimento l'innamoramento parte da un'emozione forte o graduale che nasce spontanea nella quale si proiettano nell'altro aspettative, bisogni desideri. E' come contemplare la propria immagine riflessa negli occhi dell'altro. In fondo l'altro di cui ci si innamora è solo un'occasione esterna che suscita il sentimento ma che in realtà non c'entra, perché l'innamoramento è una fatto ancora soggettivo e tendenzialmente narcisistico.
    Dentro ogni essere vivente c'è un naturale bisogno di completezza. Inconsapevolmente durante la crescita, fin da ll'infanzia, ogni creatura crea un io ideale che è la somma delle cose che le piace e delle cose che le mancano. In presenza della Dama del Vento, Arcano Minore dell'Amore, nasce spontaneo questo fenomeno affettivo, l'innamoramento. Quando la si incontra, colpisce perché dimostra di avere uno degli elementi che compongono "io ideale" di tutte le creature, lo fa un po' come esplodere all'esterno. Questo "io ideale", che è "esploso" all'esterno, riveste Drusilia che l'ha involontariamente provocato nell'immagine interna di chi le è di fronte.
    Come ogni espressione affettiva anche l'innamoramento ha dei sintomi che sono di due tipi: fisiologici e psicologici.
    FISIOLOGICI:
    - accelerazione del battito cardiaco
    - alterazione del ritmo respiratorio
    - sudorazione
    - leggerezza alla testa e a volte vertigine
    PSICOLOGICI:
    - costante presenza mentale di Drusilia
    - scomparsa delle tensioni e ansie per le preoccupazioni quotidiane
    - atteggiamenti entusiastici (un po' "folli")
    Ovviamente tali sintomi provocano "distrazioni" (a seconda del pg) durante il combattimento o la semplice vita quotidiana. La passiva dura solo in presenza della Dama del Vento; in sua assenza scompare tutto.


    Librarsi in volo»Poichè derivano da creature del cielo, se ben allenati, sono in grado di sollevarsi in aria (max 5m) galleggiando in essa grazie al pensiero (tale tecnica è a volte accompagnata all'apparizione di tre bianche ali che, però, hanno puro effetto scenico).

    Resistenza alle Manipolazioni Psichiche» Drusilia, grazie al prolungato studio delle forze esoteriche, ha sviluppato sufficienti contromisure alle intrusioni e raggiri mentali: nel corso di una scena o di un combattimento, ella subisce manipolazioni eventuali per un tempo limitato alla metà della durata effettiva dell’attacco di cui è vittima.

    Arciere Arcano» Quando Drusilia lancia una freccia per mezzo di Alcarcalime, è in grado di infondere la sua magia all'interno di essa. Ciò le permetterà di far funzionare magie da "tocco" a distanza, come anche travolgere i propri nemici con tecniche che, altrimenti, non li avrebbero mai raggiunti dato il ridotto raggio d'azione; esse infatti manterranno le medesime caratteristiche, tuttavia partiranno dal punto esatto che colpirà la punta della freccia.



    Edited by Drusilia Galanodel - 1/6/2015, 20:53
     
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  3. Heart of Legend
     
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    Sciolse la presa con un gesto meccanico, lasciando che l'uomo ciondolasse per un grottesco istante sulle ginocchia inerti prima di precipitare a terra con un tonfo sordo. Avvertiva le spire del duca scorrergli sotto le maniche ed il petto della palandrana come un nido di serpi, ciascuna impegnata a sussurrare lo stesso, identico messaggio.

    "sorella."

    Arricciò il naso, portando la destra al volto con esasperata lentezza per farne scorrere le dita sino alle falde della benda che ne copriva l'occhio, saggiandone i bordi fra pollice ed indice; non aveva bisogno di essere illuminato da Dantalion sull'identità di quella voce - voce di donna - che lo aveva interrotto al culmine dell'indagine. Poteva sentirlo dalla sua sola presenza, soverchiante rispetto a quella di qualunque nativo del piano. Si voltò, la benda sfilata ormai dimentica ai piedi degli stivali; nonostante tutto, l'occhio sinistro rimaneva ostinatamente chiuso.

    « Misura le parole, esterno. Non sai con chi stai parlando. » si sentì sibilare, venefico. La frase, tuttavia, non oltrepassò mai il limbo che fa da spartiacque fra pensiero e parola, rimanendovi impantanata. La vista della donna gli aveva inaridito la bocca, impedendogli di sputarle contro un insulto ben congegnato. Si limitò a spostare con stupido stupore lo sguardo dal suo volto alla sua arma - un arco di legno - cercando di cogliere la fonte di quell'improvviso disagio. Naufragata l'impresa, si costrinse a deglutire per cacciar di bocca qualcosa che lo traesse di imbarazzo: se la sconosciuta era una milizia dell'alfiere dell'Est,
    per lui avrebbe significato morte certa.

    « E' semplicemente svenuto. » disse, riacquistando un po' di tono e colore. « Non gli è stato fatto alcun male. » e compì due passi all'indietro, accostandosi al bordo del tavolo. « Purtroppo, devo frugare nella sua mente per acquisire informazioni di... » esitò « ...capitale importanza. » la destra andò ad accarezzare il coltello da scuoiamento alle sue spalle, solleticandolo lentamente sino ad attirarlo nel pugno; la stretta non gli diede la sicurezza sperata. Il glifo oculare del duca si attivò,
    spalancando l'occhio nella genesi di un bagliore violaceo.

    image

    « E TU NON POTRAI IMPEDIRMELO. »

    Il bagliore si torse come un drappo di seta dando vita alla figura di un wraith che rapido si gettò sulla sconosciuta - ma non era che illusione: appena dietro lo spettro, l'emblema d'oro aveva afferrato il coltello del fattore per scagliarlo attraverso il diversivo, puntando - con sua stessa sorpresa - alla spalla della donna anziché alla gola.
    Qualcosa, in quella creatura, lo infastidiva.

    SPOILER (click to view)

    — ▪ ▪ { ballad of the king without a crown } ▪ ▪ —
    earl gray :: occhio del leviatano



    image
    Status †
      Fisico :: Ottimale.
      Psicologico :: Infuriato, confuso.
      Riserva :: 95% (-1 basso)
      Consumi impiegati :: 5% (basso)

    Abilità impiegate †

      Duke Dantalion: Non si sa da dove sia venuto, se dal piano di Endlos o da uno degli infiniti substrati al di là del mare dimensionale. Semplicemente, poteva dargli ciò che lui chiedeva. E lo ha fatto. Che sia o meno il suo nome autentico, il démone Dantalion si offrì di sigillare nel corpo dell'alfiere morente tutte le anime che sarebbero state altrimenti gettate nel void, private della possibilità di migrare verso i piani esterni -quelli cui una romantica consuetudine vuole riferirsi come 'paradiso'. I genitori, i fratelli, le sorelle, persino i servi ed i soldati della guarnigione: tutti gli abitanti del vecchio castello di Najaza sono stati sottratti al vuoto dal loro contratto per essere legati ad un solo involucro attraverso il marchio del patto. Persino Ankielika, la sua promessa, adesso vive e vede attraverso l'emblema impresso a fuoco sulla pupilla destra del lord. Avendo apposto una clausola particolare al contratto stesso, naturalmente, è suo interesse curarne le condizioni in modo che questa non manchi di verificarsi: per questo motivo, Dantalion accompagna perennemente il proprio 'cliente' sotto forma di doppio illusorio, incapace di interagire se non per desiderio del lord. L'aspetto con cui si presenta è una replica esatta di quello esibito dall'alfiere reietto, e ne riproduce ogni gesto con una mimica esercitata fino alle corde della perfezione; normalmente, il démone-replica gli si sovrappone in un perfetto combaciare delle estremità reciproche, risultando invisibile ai più. In combattimento, tuttavia, questo si porta ad alcuni metri di fronte al Lord e concentra tutta l'attenzione su sé, stornando da lui eventuali pericoli per concentrarli interamente sul proprio avatar intangibile. Naturalmente, persone dotate di vera vista possono avvedersene per scavalcare il tranello. [ due passive ]

      A Thousand Ripples: Il protettorato del granduca non si esaurisce in un semplice specchio illusorio, bensì in due. Preservando - a rigor di contratto - l'incolumità dell'Occhio per far sì che questi vada incontro ad una morte naturale e lui possa riscuotere tanto la sua anima quanto quelle sigillate al suo interno, Dantalion proietta costantemente sul suo pupillo una seconda, più subdola immagine, la quale - aderendovi perfettamente come una seconda pelle - ne mima ciascun movimento e nasconde alla vista qualunque cambiamento occorso e qualunque ferita inflittagli. In termini di gioco, per quanti danni l'Occhio del Leviatano possa subire, l'avversario lo vedrà come perennemente incolume; l'unica manifestazione tangibile di questa abilità è un dipanarsi di onde concentriche dal punto interessato dal singolo attacco, il cui disperdersi e riacquietarsi contribuisce alla falsa impressione che il principe sia come uno specchio d'acqua - tangibile, ma sempre prono a tornare in uno stato di gelida quiete. [ passiva ]

      Snow-White Encore: Le potenti abilità psioniche del principe - caratteristiche alla linea di successione paterna - hanno conosciuto un ulteriore, terrificante sviluppo grazie alla simbiosi supervisoria del démone: facendo propria per osmosi parte delle capacità e delle sterminate conoscenze del granduca, Earl Gray ha imparato a calibrare il proprio potenziale psionico con rinnovata precisione, tale da permettergli di operare mutamenti nella struttura del creato ad un livello molecolare. Grazie alla telecinesi, da due anni a questa parte il principe è in grado di riparare ossa e chiudere ferite al millimetro, creare onde d'urto specificatamente direzionate sotto forma di cono, sezionare porzioni geometricamente congegnate di terreno e roccia sotto di sé per creare delle stabili piattaforme fluttuanti e persino deviare l'incidenza della luce per generare illusioni ambientali: nel manifestarsi di ciascuna di queste capacità l'occhio sano del principe viene punteggiato da piccoli, fievoli bagliori bianchi non troppo diversi da fiocchi di neve. In termini gdr l'abilità non concede nessuna delle capacità elencate,
      ma ne giustifica le fondamenta. [ passiva ]


        ______________________________________ ___ __ _

        A Place in the Sun: Alterando - non senza sforzo - l'incidenza dei raggi solari o di grandi fonti luminose grazie alle proprie doti, Earl è in grado di generare una fedele imitazione delle illusioni ambientali proprie degli incantatori, non senza tuttavia scontrarsi con diversi paletti: a causa della mancata natura arcana delle proiezioni create, queste saranno leggermente meno fedeli delle controparti originali e dotate di una colorazione più slavata, e l'abilità non può - naturalmente - utilizzarsi nella completa oscurità od in luoghi non sufficientemente illuminati ( cave con lampade ad olio, corridoi punteggiati da sporadiche fiaccole, etc. ) [ variabile ]. Con un consumo ed uno sforzo minore, tuttavia, il principe potrà fare appello alla propria conoscenza scolastica dell'autentico illusionismo e creare proiezioni perfette di dettaglio e dimensioni anche considerevoli, senza tuttavia poter oltrepassare il limite del singolo turno in caso di un'immagine che ecceda i due metri di altezza. [ medio ]

    Note †
      Non riuscendo a qualificare come "innamoramento" a livello razionale l'effetto dell'abilità Aura di Venere, Earl si limita a considerarla una sinistra, misteriosa influenza che ne ingentilisce - per quanto possibile - i modi e la mano. Un wraith è, per come lo si intende ai fini della tecnica A Place in the Sun, uno spettro scheletrico avvolto in un lungo drappo. Per qualunque domanda riguardo le abilità del personaggio o la dinamica dell'azione, mp. =)
     
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    No.
    Quel ragazzino non le piaceva.
    E non era per colpa della situazione.
    Si, certo, aiutava di sicuro,
    tuttavia non accettava il suo comportamento.

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    Il giovincello tentò di spiegarsi davanti ad un'evidenza che le dava più che ragione nel comportarsi in quel modo. Disse che non era accaduto niente all'uomo, che era addormentato ed aveva frugato nella sua mente. Beh, forse per lui poteva risultare una cosa di "normale amministrazione", ma lei la pensava molto, molto diversamente. Era imperdonabile quel gesto, soprattutto a discapito di un essere più debole e palesemente incapace di difendersi da un bambino. Che poi, se era riuscito a tanto, compresa la lettura del pensiero, significava per lei rimanere all'erta e non cedere alle apparenze o avrebbe fatto la fine del tizio ora accasciato per terra.

    -Ragazzino...

    Parlò con tono autoritario nella speranza che la seguisse senza far storie, ma non ebbe tempo di proseguire; quel giovanotto si era permesso di lanciarle contro una sottospecie di mostro che avanzò rapido nella sua direzione. Si trattava dunque di una sorta di evocatore? In realtà non ebbe tempo di pensare nè tantomeno riflettere. Ovviamente le fu di istinto scoccare una freccia con il suo arco in direzione della creatura, totalmente ignota alle sue conoscenze e, come accade con tutte le illusioni, le passò attraverso.

    -Dannazione!

    Si, l'aveva fregata. Ed anche "con stile". In ogni caso aveva poco tempo per decidere che fare. Fortunatamente, considerando la sua esperienza, pensò immediatamente che quella cosa fosse un diversivo per altro, e lei, ignara di ciò, non potè fare altro che posizionare una mano in direzione dell'avversario, dalla quale si diffuse una barriera invisibile dalla forma di uno scudo, leggero come l'aria ma resistente come pochi altri. Il suono che ne scaturì quando il pugnale da lui lanciato colpì la superficie invisibile le diede la conferma ai suoi sospetti. Il ragazzino, quindi, sapeva come giocare le sue carte. Doveva stare molto attenta ed analizzare meglio la situazione, ma per farlo necessitava un "contrattempo" che le permettesse di respirare: quasi in contemporanea al tintinnio della lama che si infranse sullo scudo d'aria, la sua pelle avrebbe iniziato a brillare fino a che il sole stesso non fosse stato geloso di tanto bagliore. Sperava di accecare quel bambino prodigio forse cresciuto troppo in fretta, ed allora, se tutto fosse andato come previsto, di soppiatto sarebbe giunta alle sue spalle con un balzo ben eseguito grazie al supporto della sua capacità speciale di spostarsi liberamente nell'etere e, sguainata la spada, si sarebbe avvinghiata a lui tenendo la lama stretta al collo di infante.

    Non si sarebbe mai permessa di uccidere un bambino, tuttavia doveva trovare uno stratagemma per tenerlo buono.
    In un modo o nell'altro.



    Energia: 100-5-10=85%
    Condizioni Fisiche: In perfetta forma.
    Condizioni Psichiche: Attenta.


    CITAZIONE

    Armi



    alexax5

    Alcarcalime
    (arco+frecce= 2pt)

    IMMAGINE ALLEGATA

    Dimensioni: 1m circa
    Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
    Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.


    Lama Galanodel
    (spada semplice= 1pt)

    IMMAGINE ALLEGATA

    Dimensioni: 20cm circa
    Materiale con cui è fatto: Lega proibita ed argento.
    Descrizione: Una lama di raffinata bellezza eraditata dai Galanodel. Apparentemente priva di poteri.


    CITAZIONE

    Tecniche Passive



    Cinque di Denari (arcano minore)
    Il corretto ordine del mondo è pesantemente distorto all'interno del Cinque di Denari. L'armonia è rotta e le vecchie regole e convenzioni non sono più valide. Il lavoro perde di significato e valore se un susseguirsi costante di ostacoli impedisce l'avanzamento.

    cinque
    Significato al dritto: amanti
    Evoluzione. Resistenza. Amante.
    Carta molto positiva in quanto simboleggia l'evolversi di una situazione in positivo. Soluzione di un problema finanziario, riparazione di debiti, guadagni insperati. Indica anche stabilità e armonia nel rapporto di coppia. Coraggio e resistenza nell'affrontare le difficoltà. La carta rappresenta anche lo sposo, l'amico o l'amante. Buone prospettive per il futuro finanziario.
    Indica: amori, disordine, l' amore libero, affetto, tenerezza, passione di innamorati, fidanzamento, uomo galante, pretendente, rapporti sentimentali, marito, amico, amica, matrimonio.

    Aura di Venere»Come ogni sentimento l'innamoramento parte da un'emozione forte o graduale che nasce spontanea nella quale si proiettano nell'altro aspettative, bisogni desideri. E' come contemplare la propria immagine riflessa negli occhi dell'altro. In fondo l'altro di cui ci si innamora è solo un'occasione esterna che suscita il sentimento ma che in realtà non c'entra, perché l'innamoramento è una fatto ancora soggettivo e tendenzialmente narcisistico.
    Dentro ogni essere vivente c'è un naturale bisogno di completezza. Inconsapevolmente durante la crescita, fin da ll'infanzia, ogni creatura crea un io ideale che è la somma delle cose che le piace e delle cose che le mancano. In presenza della Dama del Vento, Arcano Minore dell'Amore, nasce spontaneo questo fenomeno affettivo, l'innamoramento. Quando la si incontra, colpisce perché dimostra di avere uno degli elementi che compongono "io ideale" di tutte le creature, lo fa un po' come esplodere all'esterno. Questo "io ideale", che è "esploso" all'esterno, riveste Drusilia che l'ha involontariamente provocato nell'immagine interna di chi le è di fronte.
    Come ogni espressione affettiva anche l'innamoramento ha dei sintomi che sono di due tipi: fisiologici e psicologici.
    FISIOLOGICI:
    - accelerazione del battito cardiaco
    - alterazione del ritmo respiratorio
    - sudorazione
    - leggerezza alla testa e a volte vertigine
    PSICOLOGICI:
    - costante presenza mentale di Drusilia
    - scomparsa delle tensioni e ansie per le preoccupazioni quotidiane
    - atteggiamenti entusiastici (un po' "folli")
    Ovviamente tali sintomi provocano "distrazioni" (a seconda del pg) durante il combattimento o la semplice vita quotidiana. La passiva dura solo in presenza della Dama del Vento; in sua assenza scompare tutto.


    Librarsi in volo»Poichè derivano da creature del cielo, se ben allenati, sono in grado di sollevarsi in aria (max 5m) galleggiando in essa grazie al pensiero (tale tecnica è a volte accompagnata all'apparizione di tre bianche ali che, però, hanno puro effetto scenico).

    Resistenza alle Manipolazioni Psichiche» Drusilia, grazie al prolungato studio delle forze esoteriche, ha sviluppato sufficienti contromisure alle intrusioni e raggiri mentali: nel corso di una scena o di un combattimento, ella subisce manipolazioni eventuali per un tempo limitato alla metà della durata effettiva dell’attacco di cui è vittima.

    Arciere Arcano» Quando Drusilia lancia una freccia per mezzo di Alcarcalime, è in grado di infondere la sua magia all'interno di essa. Ciò le permetterà di far funzionare magie da "tocco" a distanza, come anche travolgere i propri nemici con tecniche che, altrimenti, non li avrebbero mai raggiunti dato il ridotto raggio d'azione; esse infatti manterranno le medesime caratteristiche, tuttavia partiranno dal punto esatto che colpirà la punta della freccia.


    CITAZIONE

    Tecniche Attive



    Barriera Eterea
    Origine: Spirit Wind
    Descrizione: ponendo le mani aperte, nella direzione dell'attacco subito, è in grado di creare una vera e propria barriera invisibile, in grado di proteggerla solo ed esclusivamente nella direzione in cui sono rivolti i palmi delle sue mani. Protegge sia da attacchi fisici che da attacchi energetici.
    Tipo: difesa
    Durata: istantanea

    Consumo:Basso



    Luce del Cielo
    Origine: Razziale
    Descrizione: Il pg emana luce dal proprio corpo che, in un attimo, diventa sempre più violenta e potente, tanto da accecare gli avversari privi di particolari difese per 2 turni. La luce si propaga su tutti i fronti, come se il corpo da cui fuoriesce fosse una stella.
    Tipo: attacco
    Durata: istantanea

    Consumo: Medio: 10%


    Altro: Perdona il ritardo x3 Ho considerato l'illusione come tale ma se ho fatto errori di interpretazione fammelo notare XD


    Edited by Drusilia Galanodel - 1/6/2015, 20:53
     
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  5. Heart of Legend
     
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    L'insulto sputato dalla donna ( « ragazzino » ) gli fece digrignare vistosamente i denti, portando il glifo oculare a dilatarsi e contorcersi come in preda ad una rabbiosa frenesia. Il non riuscire a capire cosa in quella strana creatura lo infastidisse al punto da trattenerlo lo stava portando sul punto dell'esasperazione. Osservò il coltello respinto che si infilava di cuneo fra le assi con piglio severo, facendo nota mentale delle abilità elementali della sconosciuta. Giunse le mani in grembo, accogliendo non senza sorpresa l'improvviso bagliore che lo costrinse a serrare le palpebre - troppo tardi. Quando attentò a riaprirle, non riuscì ad intravedere che i contorni di immagini sfocate casualmente sovrapposte fra loro e striate di potentissima luce, che ammiccava con tanta insistenza da riuscire quasi a ferirlo. Richiuse l'occhio sano, lasciando aperto quello marchiato che - pur nella sua cecità - continuò a muoversi scattosamente nell'orbita come un animale rabico in gabbia. Avrebbe voluto confezionare un secondo, più velenoso insulto, ma sapeva che quella cosa non lo avrebbe permesso. Si limitò quindi ad un avvertimento.

    « Non sfidarmi, donna. »
    Alle parole fece eco un brusco calo di temperatura, presto ricondotto ad una sottilissima patina di ghiaccio che si stava formando attorno al guanto destro dell'emblema. Per tutta risposta, la sconosciuta gli arrivò alle spalle premendogli il taglio di una spada alla gola. Mentre quella stessa mano ormai coperta da una pellicola di brina si faceva strada verso la lama nel tentativo di stringerla, venne attraversato dalla folle considerazione del profumo di lei, che gli parve buonissimo. Gli venne presto in soccorso il dolore del palmo, mandando quella sinistra malia in frantumi con il suo pulsare.
    Le dita della mano libera si contrassero in un moto d'ira.


    « Te ne prego. »

    Sulla superficie dell'arma avrebbe preso a serpeggiare uno strato di ghiaccio secco, che rapido si sarebbe fatto strada sino al braccio della donna precipitandolo nel torpore. Che la sconosciuta lasciasse la spada per salvarsi o meno, l'emblema avrebbe portato il braccio sinistro - penzoloni lungo il fianco - ad aderire col palmo al bacino di quella, liberando un'onda d'urto abbastanza potente da fargli guadagnare un paio di metri. Si sarebbe poi voltato, cieco ma dalla gelida dignità ancora intatta, ad offrirle il viso per un secondo attacco. Avrebbe potuto frantumarle tutte le articolazioni del braccio percorrendo mentalmente la mappatura delle ossa e delle arterie umane, ma quella cosa reiterava nel rinforzare la sua già provata galanteria.
    Eroicamente, si lasciò sfuggire un sorriso.

    [...]

    Il fattore si mosse alle sue spalle, tremando leggermente. Poco prima che l'uomo tentasse di mettersi in piedi, lo fulminò con un messaggio telepatico che sperava abbastanza potente da tenerlo carponi.

    Sei molto più in pericolo di quanto credi, uomo. - mentì, sperando che il disgraziato
    scambiasse la donna per una brigante - Sta giù.

    Il fattore non accennò a muoversi.

    SPOILER (click to view)

    — ▪ ▪ { ballad of the king without a crown } ▪ ▪ —
    earl gray :: occhio del leviatano



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    Status †
      Fisico :: taglio di entità bassa sul palmo destro, trascurabile.
      Psicologico :: Infuriato, confuso.
      Riserva :: 80% (-1 basso + medio )
      Consumi impiegati :: 5% + 10% (basso + medio)

    Abilità impiegate †

      Duke Dantalion: Doppio illusorio perfettamente aderente al corpo originale che ne mima i movimenti, attirando tutta l'attenzione su di sé. [ due passive ]

      A Thousand Ripples: Illusione che mostra il personaggio ( compresi i suoi abiti ) come permanentemente illeso a scapito delle ferite subite. [ passiva ]

      Snow-White Encore: Grande perizia e precisione nell'utilizzo delle abilità psioniche, telecinesi in particolare. [ passiva ]


        ______________________________________ ___ __ _

        Ankielika's Sepulture: Earl ricorda il giorno in cui venne introdotta alla corte del nord la sua futura sposa con una certa riluttanza, quasi ne avesse mutilato l'immagine dalla memoria per fare ammenda della propria incapacità di salvarla. Non c'era bora, quel giorno - un evento raro. I fiocchi del primo inverno erano accompagnati contro le vetrate con garbo, da un vento che portava con sé una grazia tanto rara quanto impressionante a vedersi; ricordò di aver rivolto al padre uno sguardo al vetriolo per averlo tenuto all'oscuro di tutto, impegnandolo - fra tutte le disgrazie - con una donna di quasi otto anni più giovane. All'epoca il principe aveva da poco compiuto ventiquattro anni - età sconveniente per il nubilato - e la sua sposa si annunciava come sedicenne. Tutta la sua insofferenza si sciolse non appena vide che la ragazza appena entrata nella sala delle udienze era ancora più spaventata di lui. Seguì una breve, dolorosa intervista condotta dall'alfiere e dalla lady sua madre, durante la quale la ragazza - Ankielika, ricordava: erede di un ricco mercante di pelli - continuava a lanciargli timorosi sguardi in tralice. La ragazza se ne andò poco dopo, quasi fuggendo dalla sala per cercare conforto nella corte esterna. La seguì. Ankielika, sorpresa, gli rivolse un affrettato inchino e lo guardò negli occhi - entrambi intatti, a quei tempi - muta; rimase immobile per talmente tanto che i fiocchi di neve le avevano formato una patina bianca sulle mani giunte. Non ricordava perché - né con quale coraggio - ma prese quelle stesse mani nelle proprie e, dopo averle coperte con la destra ed un breve bagliore luminoso, aveva trasformato quella stessa neve nella miniatura in ghiaccio di un karura, la fenice del nord. Ad oggi, gli piace pensare che il sorriso rivoltogli da Ankielika subito dopo fosse il momento esatto nel quale si era innamorato della donna che non era riuscito a proteggere. Lo spettro di lei è ancora vivo e presente, e si manifesta attraverso le straordinarie capacità criocinetiche del lord: questi può manipolare le componenti atomiche naturalmente presenti nell'aria che si pongono alla base del cristallino del ghiaccio, creando strutture complesse come scudi, muri, colonne o persino armature, o più semplici nugoli di spilli o speroni stalagmitici. Ciascuno di questi viene manovrato con precisione letale, a monumento della donna che continua - e continuerà sempre - a preservarlo dalla dannazione. [ variabile - medio ]

        Amestris: Capacità comune a qualunque psionico è quella di intervenire sulla dimensione spaziale di uno o più oggetti con il semplice potere della mente: in breve, telecinesi. A patto che il bersaglio sosti entro il campo visivo del principe, questo è in grado di tratterlo o respingerlo a suo piacimento - l'abilità non si applica ai personaggi avversari ed al loro equipaggiamento, a meno che non ci sia un contatto fisico come tramite; applicazioni più subdole possono rintracciarsi nella telecinesi esercitata su di sé o sulla capacità di comprimere l'aria in una sottilissima diagonale per generare autentiche lame di vento. [ variabile - basso ]

    Note †
      Importante: ho cancellato e re-inviato il presente di comune accordo con l'avversaria a causa di un grave fraintendimento occorso dalla mia parte. Colgo l'occasione per ringraziarla della possibilità.

      Non riuscendo ad intercettare per tempo la tecnica di Drusilia, Earl le permette di arrivargli alle spalle e puntargli l'arma alla gola. Percependo con l'udito tanto i movimenti della donna quanto quelli dell'arma, cerca di afferrare quest'ultima per il taglio utilizzando la propria criocinesi per raffreddarne prima il metallo e poi il braccio che la impugna, intorpidendolo sino a renderlo inutilizzabile. Subito dopo, crea un'onda d'urto con il palmo sinistro per scaraventare all'indietro l'avversaria di una manciata di metri. A causa dell'abilità "A Thousand Ripples", naturalmente, Drusilia non potrà vedere il taglio sul palmo di Earl.
     
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    Aveva la situazione in pugno, e l'adolescente sotto scacco. Ovviamente fino a quando lui non premette la mano sulla sua lama Galanodel, lasciando che il ghiaccio la avvolgesse, la coprisse, per poi raggiungere il suo braccio come una serpe nel disperato tentativo di paralizzarla col suo veleno. Trascorsero alcuni brevi ma interminabili secondi in cui Drusilia fu divisa tra l'abbandonare la sua arma delle mani del nemico o cercare di sottrargliela, rischiando di venir congelata. Optò per una via di mezzo; avrebbe infatti dato un solo strattone nel tentativo di tirarla via dalla trappola di cristallo e, nel caso non fosse andato a buon fine, allora sarebbe prevalso il suo sempre vivo e piuttosto sviluppato istinto di autoconservazione, il quale avrebbe ordinato alla mano intorpidita di mollare immediatamente la presa. In ogni caso avrebbe avvertito il palmo del ragazzino sfiorarle il ventre, e poi partire una forte onda d'urto che la prese in pieno, facendola sobbalzare via di poco più che un paio di metri.

    « Non sfidarmi, donna. »
    « Te ne prego. »

    Le labbra rosse si sfiorarono, ma quella volta non erano morbide e gentili come sempre, piuttosto tese un pò per il dolore dovuto all'onda, un pò per il disappunto riguardo la situazione in cui si trovava. A parte che non amava combattere, ma scontrarsi con un ragazzino era sicuramente tra le ultime cose che aveva in programma di fare. Era solo l'evidenza a costringerla, la necessità di aiutare un alleato. La dolce Lady Kalia non doveva temere quando era lei a difenderla, o la fiducia reciproca tra l'Alfiere dell'Est ed il futuro capo di una gilda di truppe celesti sarebbe morta prima ancora di nascere.

    -Non vorrei.
    Ma sei tu stesso ad avermi costretta.
    In guardia!

    Durante il discorso ed i pochi attimi prima, la Dama, qualora fosse riuscita a recuperare la sua spada, l'avrebbe comunque messa da parte, rinfoderandola e riprendendo il proprio arco tra le dita. Infine un'altra freccia sarebbe partita, ma questa volta diretta all'attacco del lume spento che fungeva da lampadario immediatamente dietro di lui. Sperava di farlo cadere, provocando non poco rumore in modo da distrarlo. E quasi in contemporanea, senza muoversi di un millimetro e con il minor rumore possibile, avrebbe lanciato vortici d'aria taglienti come lame; tre di cui due alle gambe ed uno al braccio che poco prima aveva tentato di paralizzarla con quella sottospecie di brina insidiosa. Non sarebbero stati così potenti da troncargli di netto gli arti, no. Non lo avrebbe mai fatto ad una creatura in tenera età, tuttavia lo avrebbero ferito, nel caso avessero raggiunto il bersaglio, abbastanza da impedirgli movimenti senza provocare un forte dolore. Solo allora avrebbe continuato a parlare.

    -Sei ancora in tempo.
    Seguimi senza far storie e son sicura che andrà tutto bene.


    Energia: 85-10=75%
    Condizioni Fisiche: Indolenzita a causa dell'onda d'urto.
    Condizioni Psichiche: Attenta.


    CITAZIONE

    Armi



    alexax5

    Alcarcalime
    (arco+frecce= 2pt)

    IMMAGINE ALLEGATA

    Dimensioni: 1m circa
    Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
    Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.


    Lama Galanodel
    (spada semplice= 1pt)

    IMMAGINE ALLEGATA

    Dimensioni: 20cm circa
    Materiale con cui è fatto: Lega proibita ed argento.
    Descrizione: Una lama di raffinata bellezza eraditata dai Galanodel. Apparentemente priva di poteri.


    CITAZIONE

    Tecniche Passive



    Cinque di Denari (arcano minore)
    Il corretto ordine del mondo è pesantemente distorto all'interno del Cinque di Denari. L'armonia è rotta e le vecchie regole e convenzioni non sono più valide. Il lavoro perde di significato e valore se un susseguirsi costante di ostacoli impedisce l'avanzamento.

    cinque
    Significato al dritto: amanti
    Evoluzione. Resistenza. Amante.
    Carta molto positiva in quanto simboleggia l'evolversi di una situazione in positivo. Soluzione di un problema finanziario, riparazione di debiti, guadagni insperati. Indica anche stabilità e armonia nel rapporto di coppia. Coraggio e resistenza nell'affrontare le difficoltà. La carta rappresenta anche lo sposo, l'amico o l'amante. Buone prospettive per il futuro finanziario.
    Indica: amori, disordine, l' amore libero, affetto, tenerezza, passione di innamorati, fidanzamento, uomo galante, pretendente, rapporti sentimentali, marito, amico, amica, matrimonio.

    Aura di Venere»Come ogni sentimento l'innamoramento parte da un'emozione forte o graduale che nasce spontanea nella quale si proiettano nell'altro aspettative, bisogni desideri. E' come contemplare la propria immagine riflessa negli occhi dell'altro. In fondo l'altro di cui ci si innamora è solo un'occasione esterna che suscita il sentimento ma che in realtà non c'entra, perché l'innamoramento è una fatto ancora soggettivo e tendenzialmente narcisistico.
    Dentro ogni essere vivente c'è un naturale bisogno di completezza. Inconsapevolmente durante la crescita, fin da ll'infanzia, ogni creatura crea un io ideale che è la somma delle cose che le piace e delle cose che le mancano. In presenza della Dama del Vento, Arcano Minore dell'Amore, nasce spontaneo questo fenomeno affettivo, l'innamoramento. Quando la si incontra, colpisce perché dimostra di avere uno degli elementi che compongono "io ideale" di tutte le creature, lo fa un po' come esplodere all'esterno. Questo "io ideale", che è "esploso" all'esterno, riveste Drusilia che l'ha involontariamente provocato nell'immagine interna di chi le è di fronte.
    Come ogni espressione affettiva anche l'innamoramento ha dei sintomi che sono di due tipi: fisiologici e psicologici.
    FISIOLOGICI:
    - accelerazione del battito cardiaco
    - alterazione del ritmo respiratorio
    - sudorazione
    - leggerezza alla testa e a volte vertigine
    PSICOLOGICI:
    - costante presenza mentale di Drusilia
    - scomparsa delle tensioni e ansie per le preoccupazioni quotidiane
    - atteggiamenti entusiastici (un po' "folli")
    Ovviamente tali sintomi provocano "distrazioni" (a seconda del pg) durante il combattimento o la semplice vita quotidiana. La passiva dura solo in presenza della Dama del Vento; in sua assenza scompare tutto.


    Librarsi in volo»Poichè derivano da creature del cielo, se ben allenati, sono in grado di sollevarsi in aria (max 5m) galleggiando in essa grazie al pensiero (tale tecnica è a volte accompagnata all'apparizione di tre bianche ali che, però, hanno puro effetto scenico).

    Resistenza alle Manipolazioni Psichiche» Drusilia, grazie al prolungato studio delle forze esoteriche, ha sviluppato sufficienti contromisure alle intrusioni e raggiri mentali: nel corso di una scena o di un combattimento, ella subisce manipolazioni eventuali per un tempo limitato alla metà della durata effettiva dell’attacco di cui è vittima.

    Arciere Arcano» Quando Drusilia lancia una freccia per mezzo di Alcarcalime, è in grado di infondere la sua magia all'interno di essa. Ciò le permetterà di far funzionare magie da "tocco" a distanza, come anche travolgere i propri nemici con tecniche che, altrimenti, non li avrebbero mai raggiunti dato il ridotto raggio d'azione; esse infatti manterranno le medesime caratteristiche, tuttavia partiranno dal punto esatto che colpirà la punta della freccia.


    CITAZIONE

    Tecniche Attive



    Lame di Vento
    Origine: Spirit Wind
    Descrizione: Drusilia, tramite un movimento rapido delle braccia, taglia tre volte l'aria con me mani, creando vortici di vento simili e pericolosi quanto lame taglienti. Queste viaggiano nell'aria, e possono seguire tre diverse traettorie. il loro raggio di azione è di 5m.
    Tipo: attacco
    Durata: istantanea

    Consumo: Medio 10%


    Allora, Drusilia dà un solo strattone alla spada nel tentativo di riprendersela. Ho messo il condizionale perchè lascio che sia al post di Earl che venga specificata la buona o cattiva riuscita di questo tentativo. A parte ciò, lei viene presa in pieno dall'onda d'urto, sbalzata a due metri da Earl e da qui scocca una freccia ad un lume appeso al soffitto dietro il ragazzo (quindi se cade non lo prende) in modo da distrarlo con il rumore che si sarebbe sviluppato dietro di lui alla caduta. Anche qui il condizionale poichè si tratta di un elemento dell'ambiente circostante quasi sicuramente esistente essendo una casa, e non sapendo come muovermi a riguardo ho preferito seguire questa strada. A prescindere dalla distrazione di Earl, Drusilia gli tira le lame di vento di cui due puntano alle gambe e una al braccio con cui il ragazzo aveva stretto la lama.
    Credo sia tutto. Se ci son problemi di qualunque tipo mp =P


    Edited by Drusilia Galanodel - 1/6/2015, 20:54
     
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  7. Heart of Legend
     
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    Non appena avvertì la lama vibrare della forza impressale dallo strattone, l'emblema serrò ancora più tenacemente la stretta, sibilando un'imprecazione senza voce allo strisciare del filo contro la carne del palmo; una volta sicuro che la sconosciuta avesse lasciato la presa, sollevò l'arma con la poca forza rimastagli per poi lasciarla cadere a terra in maniera teatrale, ben curandosi di rivolgere il palmo alla donna perché vedesse la ferita che si rigenerava
    in una lieve distorsione spaziale grazie all'illusione del Duca.

    « Non ho bisogno delle mani, per combattere. »
    ringhiò, rivolto più a sé stesso che non ad altri. Il palmo era
    un oceano di pulsazioni infuocate.

    Sbatté le palpebre un paio di volte, ben consapevole del mondo eterogeneo di ombre e luci che lo aspettava al di là della soglia; mentre udiva la donna tendere la corda dell'arco nell'atto di scoccare una freccia, si spostò istintivamente di un passo alla propria destra. La prodezza venne ricompensata con la sensazione - ormai affezionata - dell'aria che premeva contro la carne aperta, bruciandola.

    « ...! » l'ennesima esclamazione strozzata prima di cadere carponi.
    Si riebbe subito dopo, condotto in piedi dalla voce della sconosciuta che aveva - non seppe dire se per ingenuità o per motteggio - appena tradito la sua posizione; nell'atto di rialzarsi, si curò di offrire una panoramica delle cosce miracolosamente intonse. Attentò a muovere il braccio destro, ma il fuoco si sparse dal palmo sino al polso al solo accenno dell'intenzione: si risolse quindi per il sinistro, accompagnando il palmo alle labbra nel contrarsi della sua più acre espressione di sdegno.

    « Non essere ridicola, donna. L'alfiere dell'Est non ci penserebbe due volte,
    prima di farmi giustiziare - quanto a te... »

    Il palmo si accostò alla bocca, lievemente dischiusa.



    « ...non ti permetto di sottovalutarmi. »

    Il rimproverò gli esalò di bocca con la delicatezza di un soffio - e soffio fu, che come luce e polvere prese la forma di una sagoma umanoide non troppo diversa dal wraith illusorio evocato pocanzi. La differenza, tuttavia, stava nella sostanza: con quell'alito vitale aveva richiamato una delle anime della corte dalla sua prigione, soffiandola in un veicolo magico provvisorio - un veicolo concreto. Lo spettro del cortigiano non attese un comando e si fiondò sulla sconosciuta, mentre il braccio dell'Occhio - ancora contratto - si estroflesse in avanti nella creazione di un secondo attacco: invisibile, la cinesi dell'emblema avrebbe dilatato le maglie dello spazio stesso, aprendo una faglia chirurgicamente congegnata da cui eruttare un sottilissimo raggio di energia concentrata, mirato per approssimazione all'addome della donna.
    Sorrise ancora, nel tentativo mal camuffato di dare più contorno alla sua illusione di invulnerabilità.
    Sotto la superficie - dietro il velo del Duca - il dolore non aveva
    ancora smesso di abbaiargli contro.

    SPOILER (click to view)

    — ▪ ▪ { ballad of the king without a crown } ▪ ▪ —
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    Status †
      Fisico ::
      · taglio di grave entità sul palmo destro - mano inutilizzabile
      · lievi escoriazioni sulle cosce e sull'avambraccio destro.


      Psicologico :: Infuriato, confuso.
      Riserva :: 65% (-1 medio + basso )
      Consumi impiegati :: 10% + 5% (medio + basso)

    Abilità impiegate †

      Duke Dantalion: Doppio illusorio perfettamente aderente al corpo originale che ne mima i movimenti, attirando tutta l'attenzione su di sé. [ due passive ]

      A Thousand Ripples: Illusione che mostra il personaggio ( compresi i suoi abiti ) come permanentemente illeso a scapito delle ferite subite. [ passiva ]

      Snow-White Encore: Grande perizia e precisione nell'utilizzo delle abilità psioniche, telecinesi in particolare. [ passiva ]


        ______________________________________ ___ __ _

        Rhesus: Respiro degli eoni. Abilità sciamanica grazie alla quale, dopo aver rimosso la benda posta a copertura del sigillo, il Conte esuma dalle proprie labbra sotto forma di esalazione uno spettro della corte che rimane in campo per il singolo turno. Questo può bloccare, attaccare o incassare un'offensiva avversaria prima di scomparire, prontamente assorbito dallo stemma del granduca ricavato a fuoco sulla pupilla del lord. [ medio ]

        Sky Ocean: Come in qualunque scuola, disciplina o filone, esistono pupilli che eccedono le abilità convenzionali per crearne di nuove. Earl è entrato, giovanissimo, a buon diritto in questa ristretta èlite. Attraverso una particolare applicazione della telecinesi, l'Occhio è in grado di aprire uno o più squarci - "rift" - nell'autentico tessuto dimensionale del piano, permettendo di concentrare in segmenti ristretti colonne energetiche di magia selvaggia filtrate dal maelstrom sul piano di Endlos. Queste possono avere diverso spessore, numero e angolo di incidenza, e sono solite manifestarsi come un fascio concentrato e pulsante di lucore argentato. Fasci più sottili hanno la capacità di tagliare, mentre colonne dallo spessore più generoso possono investire, travolgere e - infine - bruciare il bersaglio, consumandolo. Un'abilità che si rende possibile solo con la eccezionale perizia e precisione del principe, che riesce a domare l'energia apolare filtrata dagli squarci grazie alla semplice volontà. Una volontà tanto potente e solida da trascendere la realtà del suo mondo natale. [ variabile - basso ]

    Note †
      Confidando di ingannare Drusilia grazie alla passiva de "A Thousand Ripples", Earl accompagna l'illusione cercando di ignorare le ferite inflittegli. Evoca un secondo spettro e lo scaglia contro l'avversaria - nella speranza che questa creda si tratti di una nuova illusione - ed accompagna l'assalto con un raggio energetico a consumo basso. Una volta raggiunta, lo spettro - in caso di successo, naturalmente - si schianterà su Drusilia, gettandola a terra e causandole danni da ustione elementale di livello medio.
     
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    Magnifico.

    Non solo la situazione era ridicola -perchè sì, perdersi nel ripercorrere una strada già fatta per poi ritrovarsi a combattere con un bambino malefico non era certo il massimo- ma quest'ultimo, oltre ad essere restìo nel collaborare, si era dimostrato anche un nemico temibile. E questo lo comprese quando con innata disinvoltura le mostrò il palmo della mano sanguinante, in modo da farle vedere la ferita rimarginarsi come per magia. Nel mentre lui, intanto, teneva a precisare di non aver bisogno della mano per combattere. Beh, buon per lui, ma lei aveva evidentemente una gran bella gatta da pelare. Come fare a sconfiggere un essere in grado di autorigenerarsi? L'unica risposta che sembrò far breccia nella sua mente come una vocina fino a quel momento nascosta fu: "dargliele di santa ragione e senza tregua, in modo da sfinirlo e non dargli tempo di recupero". Questo voleva dire due cose; la prima che in accademia era stata attenta alle lezioni, la seconda, molto più importante, era che doveva dimenticare che chi le stava innanzi era un bambino.

    « Non essere ridicola, donna. L'alfiere dell'Est non ci penserebbe due volte,
    prima di farmi giustiziare»

    E come faceva a dargliele di santa ragione? Povero cucciolo, era solo terrorizzato della possibilità di essere giustiziato!
    O almeno, quella fu la prima impressione di Drusilia.
    Forse peccava di troppo istinto materno.
    Decisamente.

    « ...quanto a te... non ti permetto di sottovalutarmi. »

    Insolente, il ragazzino. In ogni caso si era stancata di stragli dietro.
    Se non voleva capire, bene. Avrebbe fatto esperienza.
    La risposta giunse rapida e repentina.

    -E chi ti sottovaluta, amore mio.

    E lo disse con un tono un pò rassegnato, a dire il vero.

    Come aveva immaginato, il ragazzino partì nuovamente all'attacco, lanciandole contro un altro mostro. Pensò immediatamente al trucco di prima, e che c'era qualcosa dietro di lui. Facile fu creare una nuova difesa eterea, la stessa di poco prima, tuttavia più potente considerando che non era stata colta alla sprovvista come la prima e tuttavia non sapeva esattamente cosa aspettarsi. La cosa che la lasciò perplessa fu che l'ipotetica illusione andò a scontrarsi con il suo scudo invisibile, annullandosi. Quindi era concreto? Piccolo maledetto! Il solo pensiero di inveirgli contro fu però smorzato da un dolore acuto al ventre, originato da qualcosa che la scaraventò contro la parete retrostante. Maledizione quanto bruciava, e poi in quel punto faceva particolarmente male dato che era già stata colpita. Si lasciò sfuggire un verso di dolore prima di sollevarsi nuovamente in piedi, leggermente traballante tra frammenti di legno scheggiato schizzati quà e là dopo il suo volo. Intanto il cielo fuori dalla finestra si sarebbe incupito, e tuoni minacciosi parevano avvertire i presenti di non giocare troppo con la Dama del Vento. Riprese quasi priva di forze una freccia dalla faretra e mirò dritto al cuore. Lui avrebbe potuto capirlo considerando che si trattava di un attacco frontale ma, allo scoccar del dardo, si sarebbe poi accasciata dal dolore, sbagliando il tiro. La freccia, si sarebbe conficcata proprio ai suoi piedi. Sarebbe parsa agli occhi dell'avversario una scena alquanto realistica, comprensibile considerando lo stato della giovane donna. Peccato però che era stato tutto calcolato; dal punto dove era giunto il suo ultimo tiro, esattamente sotto il nemico, si sarebbe manifestata dal nulla, improvvisamente, una corrente d'aria così potente da tramutarsi in un piccolo tornado che, si sperava, l'avrebbe travolto in pieno. Dell'uomo accasciato, beh, era abbastanza distante dal ragazzo per salvarsi.

    Beh, a quel punto non poteva certo dire di averlo sottovalutato.
    Era giunto il momento di tramutare la brezza in tempesta.

    Energia: 75-10-20=45%
    Condizioni Fisiche: Debolezza. Ventre particolarmente dolorante. Bruciore.
    Condizioni Psichiche: Attenta.


    CITAZIONE

    Armi



    alexax5

    Alcarcalime
    (arco+frecce= 2pt)

    IMMAGINE ALLEGATA

    Dimensioni: 1m circa
    Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
    Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.


    Lama Galanodel
    (spada semplice= 1pt)

    IMMAGINE ALLEGATA

    Dimensioni: 20cm circa
    Materiale con cui è fatto: Lega proibita ed argento.
    Descrizione: Una lama di raffinata bellezza eraditata dai Galanodel. Apparentemente priva di poteri.


    CITAZIONE

    Tecniche Passive



    Cinque di Denari (arcano minore)
    Il corretto ordine del mondo è pesantemente distorto all'interno del Cinque di Denari. L'armonia è rotta e le vecchie regole e convenzioni non sono più valide. Il lavoro perde di significato e valore se un susseguirsi costante di ostacoli impedisce l'avanzamento.

    cinque
    Significato al dritto: amanti
    Evoluzione. Resistenza. Amante.
    Carta molto positiva in quanto simboleggia l'evolversi di una situazione in positivo. Soluzione di un problema finanziario, riparazione di debiti, guadagni insperati. Indica anche stabilità e armonia nel rapporto di coppia. Coraggio e resistenza nell'affrontare le difficoltà. La carta rappresenta anche lo sposo, l'amico o l'amante. Buone prospettive per il futuro finanziario.
    Indica: amori, disordine, l' amore libero, affetto, tenerezza, passione di innamorati, fidanzamento, uomo galante, pretendente, rapporti sentimentali, marito, amico, amica, matrimonio.

    Aura di Venere»Come ogni sentimento l'innamoramento parte da un'emozione forte o graduale che nasce spontanea nella quale si proiettano nell'altro aspettative, bisogni desideri. E' come contemplare la propria immagine riflessa negli occhi dell'altro. In fondo l'altro di cui ci si innamora è solo un'occasione esterna che suscita il sentimento ma che in realtà non c'entra, perché l'innamoramento è una fatto ancora soggettivo e tendenzialmente narcisistico.
    Dentro ogni essere vivente c'è un naturale bisogno di completezza. Inconsapevolmente durante la crescita, fin da ll'infanzia, ogni creatura crea un io ideale che è la somma delle cose che le piace e delle cose che le mancano. In presenza della Dama del Vento, Arcano Minore dell'Amore, nasce spontaneo questo fenomeno affettivo, l'innamoramento. Quando la si incontra, colpisce perché dimostra di avere uno degli elementi che compongono "io ideale" di tutte le creature, lo fa un po' come esplodere all'esterno. Questo "io ideale", che è "esploso" all'esterno, riveste Drusilia che l'ha involontariamente provocato nell'immagine interna di chi le è di fronte.
    Come ogni espressione affettiva anche l'innamoramento ha dei sintomi che sono di due tipi: fisiologici e psicologici.
    FISIOLOGICI:
    - accelerazione del battito cardiaco
    - alterazione del ritmo respiratorio
    - sudorazione
    - leggerezza alla testa e a volte vertigine
    PSICOLOGICI:
    - costante presenza mentale di Drusilia
    - scomparsa delle tensioni e ansie per le preoccupazioni quotidiane
    - atteggiamenti entusiastici (un po' "folli")
    Ovviamente tali sintomi provocano "distrazioni" (a seconda del pg) durante il combattimento o la semplice vita quotidiana. La passiva dura solo in presenza della Dama del Vento; in sua assenza scompare tutto.


    Librarsi in volo»Poichè derivano da creature del cielo, se ben allenati, sono in grado di sollevarsi in aria (max 5m) galleggiando in essa grazie al pensiero (tale tecnica è a volte accompagnata all'apparizione di tre bianche ali che, però, hanno puro effetto scenico).

    Resistenza alle Manipolazioni Psichiche» Drusilia, grazie al prolungato studio delle forze esoteriche, ha sviluppato sufficienti contromisure alle intrusioni e raggiri mentali: nel corso di una scena o di un combattimento, ella subisce manipolazioni eventuali per un tempo limitato alla metà della durata effettiva dell’attacco di cui è vittima.

    Arciere Arcano» Quando Drusilia lancia una freccia per mezzo di Alcarcalime, è in grado di infondere la sua magia all'interno di essa. Ciò le permetterà di far funzionare magie da "tocco" a distanza, come anche travolgere i propri nemici con tecniche che, altrimenti, non li avrebbero mai raggiunti dato il ridotto raggio d'azione; esse infatti manterranno le medesime caratteristiche, tuttavia partiranno dal punto esatto che colpirà la punta della freccia.


    CITAZIONE

    Tecniche Attive



    Barriera Eterea
    Origine: Spirit Wind
    Descrizione: ponendo le mani aperte, nella direzione dell'attacco subito, è in grado di creare una vera e propria barriera invisibile, in grado di proteggerla solo ed esclusivamente nella direzione in cui sono rivolti i palmi delle sue mani. Protegge sia da attacchi fisici che da attacchi energetici.
    Tipo: difesa
    Durata: istantanea

    Consumo:Medio



    Tornado
    Origine: Spirit Wind
    Descrizione:Drusilia evoca a sè tutta la potenza dei venti, generando una tempesta (non ha rilevanza nella lotta, ma è puro effetto scenico). Tale tempesta dura per 2 turni, durante i quali è possibile creare un mini-tornado dalla durata istantanea, diretto/i dall'alto verso terra, dove si trova la vittima predestinata. Si evoca un tornado per turno, pagando un apposito slot. La potenza del tornado sarà pari al consumo della tecnica diviso per i turni di usufrutto (due turni con consumo alto = tornado medio). Se la colpisce i danni sono davvero elevati; i tornado generati, a causa della loro "piccolezza" e della loro durata, non sono in grado di uccidere. Tuttavia la potenza con cui scendono verso l'obbiettivo rende possibile che la vittima subisca fratture multiple nelle parti del corpo colpite, per non parlare del dolore traumatizzante provocato da un urto così forte. Un tonado ha il diametro di un metro ma il suo raggio di azione è di 2m di diametro.
    Tipo: Attacco
    Durata: max 2 turni

    Consumo: Alto 20%


    Drusilia, immaginando che Earl abbia usato la stessa strategia di prima, crea una barriera sulla quale si scontra però ciò che lei credeva un mostro-illusione. Ovviamente il fascio di luce trova modo di passare senza esser bloccato, e la colpisce in pieno, scaraventandola via. Lei si rialza evidentemente sofferente ed ha intenzione di scoccargli una freccia al cuore. Al momento del tiro si accascia dal dolore e la freccia finisce ai piedi del ragazzo. A quel punto, sperando nell'effetto "sorpresa", grazie alla passiva "arciere arcano" sarebbe sorto un mini-tornado all'interno della casa, il quale, in base ai calcoli di Drusilia, lo avrebbe travolto in pieno, facendogli davvero molto male.
    PS: Ho scritto che l'uomo accasciato era abbastanza lontano perchè in un certo senso i pg si son mossi e, dato che non era ben specificata la posizione, ho lavorato di fantasia. Spero di non aver fatto male =P
    E' tutto. Per problemi o chiarimenti mp =*


    Edited by Drusilia Galanodel - 1/6/2015, 20:54
     
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  9. Heart of Legend
     
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    Il masticare bile ed insulti trattenuti fra i denti gli aveva fatto venire la lingua amara: all'ennesima provocazione della donna si costrinse quindi a deglutire, cacciandosi in gola un nutrito boccone di saliva e fiele. La calma gelida, razionale ed inquisitrice che gli aveva valso l'emblema dell'Occhio lasciò lentamente spazio all'istinto di sopravvivenza, premendo tanto forte contro il filato intessuto da quella cosa - malia? - da allentarne le maglie. Al radunarsi dei poteri elementali di lei sotto forma di un banco di nubi nere e gravide di tempesta, intimò istintivamente al fattore di ripararsi alle sue spalle con un gesto brusco. L'uomo, che ebbe il buonsenso di non esibire più di una timida perplessità, eseguì senza un fiato.

    « E chi ti sottovaluta, amore mio... »
    richiamò alla memoria, concentrandosi su quelle poche parole per farsi arma del proprio disprezzo ed usarlo per rompere l'incantesimo; il vento richiamato dal fortunale prese a filtrare attraverso gli interstizi degli strumenti monolitici tutt'intorno, circondandoli con un lamento acuto ed in continuo crescendo.

    « Ho una missione da compiere » si scoprì ad esclamare stupidamente, gli occhi umidi di lacrime per lo sforzo di rielaborare le immagini adesso visibili « Ci sono persone che contano su di me. »
    La donna scoccò una freccia, piantandola a poca distanza dai suoi piedi: non appena chinò il capo per indagare sul perché della traiettoria, dal cuneo del dardo si sprigionò una corrente tanto intensa da avere un contorno e un'immagine, che lo scagliò contro il soffitto dell'abitato con la forza di un maglio. Portò l'avambraccio sano a difesa del volto, creando tutt'intorno a sé un bozzolo di energia cinetica: questo gli impedì di frantumarsi la schiena contro le architravi, ma non lo salvò dalla caduta successiva, che lo costrinse immobile per alcuni secondi.

    image
    « Non posso... morire... » riprese, come se nulla fosse accaduto. Tremava. « ...non adesso. Vattene. »
    Si rialzò con uno sforzo fatto di stenti, leggermente curvo per il dolore dell'impatto appena subito; l'immagine di un ematoma violaceo che si espandeva come un'infezione sulla carne bianca gli riportò alla mente il ricordo del tassidermista di corte che scuoiava gli asini per farne pelle da tamburo, rabbrividendo. Si scosse lo scenario di dosso mordendosi il labbro inferiore sino a far spillare delle gocce di sangue che la donna - illusione complice - non avrebbe mai visto.

    « Ti prego. » mormorò. Nel suo tono, tuttavia, non c'era alcuna traccia di supplica.
    « ...ti prego. » l'aria si fece gelida, rarefatta e brinosa, attaccando aneliti di condensa sui pannelli di vetro delle finestre e sulle superfici degli oggetti metallici.

    « VATTENE ORA! »

    Il grido richiamò un secondo alito di vento, più forte e tagliente del precedente: la nuova tempesta ruggì in volto alla sconosciuta, scagliandosi contro di lei - e contro tutto ciò che trovava sulla propria strada - come una nube omogenea di minuscoli cristalli di ghiaccio. L'attacco mirava a schiantarla contro la parete, spezzandola e dilaniandola con una furia a cui solo i rigori del nord - il suo nord - sarebbero stati capaci di dichiararsi rivale.

    SPOILER (click to view)

    — ▪ ▪ { ballad of the king without a crown } ▪ ▪ —
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    Status †
      Fisico ::
      · taglio di grave entità sul palmo destro - mano inutilizzabile
      · lievi escoriazioni sulle cosce e sull'avambraccio destro.
      · contusione di media entità nella zona lombare.
      · notevole affaticamento.


      Psicologico :: Determinato, esausto.
      Riserva :: 15% (-1 medio + critico )
      Consumi impiegati :: 10% + 40% (medio + critico)

    Abilità impiegate †

      Duke Dantalion: Doppio illusorio perfettamente aderente al corpo originale che ne mima i movimenti, attirando tutta l'attenzione su di sé. [ due passive ]

      A Thousand Ripples: Illusione che mostra il personaggio ( compresi i suoi abiti ) come permanentemente illeso a scapito delle ferite subite. [ passiva ]

      Snow-White Encore: Grande perizia e precisione nell'utilizzo delle abilità psioniche, telecinesi in particolare. [ passiva ]


        ______________________________________ ___ __ _

        Amestris: telecinesi, già citata. [ variabile - medio ]

        Ankielika's Sepulture: criocinesi, già citata. [ variabile - critico ]

    Note †
      Pur essendogli ritornata la vista nel turno presente, Earl viene colto alla sprovvista dal tornado e si difende da questo alla meno peggio, evocando un bozzolo di energia cinetica tutt'intorno a sé. Riscossosi dalla malia di "Aura di Venere" a causa dei gravi danni subiti, decide di costringere Drusilia alla resa con un potente attacco frontale, mirando a ferirla - ma non ad ucciderla - in maniera tanto severa da farle perdere i sensi.
     
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    Nel destino di ogni uomo può esserci una fine del mondo fatta solo per lui.
    Si chiama disperazione.

    Victor Hugo

    Esistono cose che non sono in grado di essere controllate; sebbene il mondo sia gestito dai suoi abitanti e le vicende scritte dalle loro azioni, accade però che gli eventi spesso prendano pieghe inaspettate. Questo non accade per arbitrio di un essere senziente, nè tantomeno dal caso. In realtà era ancora oscuro, per Drusilia, il meccanismo perverso che regolava la vita di chiunque, lo stesso che l'aveva portata a far del male un ragazzino, rischiando di ucciderlo. No, non lo capiva, nemmeno lei, che di pieghe inaspettate nel corso della sua esistenza ne aveva sperimentate tante, quasi tutte al limite della sopportazione.

    « Ho una missione da compiere »
    I suoi pensieri furono interrotti dalle parole del bambino.
    « Ci sono persone che contano su di me. »

    Il tempo. Se solo avesse avuto abbastanza tempo per fermarsi, probabilmente avrebbe impedito di travolgerlo con quel tornado. Infondo, perchè lo stava attaccando? Si, lo aveva beccato in una situazione abbastanza "difficile" da accettare, tuttavia lei doveva solo bloccarlo, non ucciderlo. Perchè allora aveva pensato di distruggerlo? Cosa diavolo le stava accadendo?

    « Ti prego. »
    « ...ti prego. »
    « VATTENE ORA! »

    Sentì chiaramente l'aria farsi fredda, e poi al suo urlo scatenarsi una tempesta di cristalli di ghiaccio come mai ne aveva viste. Forse la paura che provò nell'intervallo di tempo che intercorreva tra la consapevolezza del pericolo e la risposta della difesa non era adatta ad un guerriero, ad un mago o a un futuro Gran Maestro di una gilda militare. Forse non avrebbe dovuto provare quell'emozione che provocò lo sbiancarsi repentino delle gote rosee, lo sgranarsi degli occhi smeraldini, il fiato mozzato. Però lei ebbe paura, e non poteva negarlo a sè stessa. Non avrebbe avuto senso, semplicemente. E poi lei era l'unica alleata di sè stessa, il suo segreto non sarebbe sfuggito via da lei. Infondo il Vento non parla mai di sè agli alberi.
    Fu allora che le due braccia si incrociarono di fronte al volto per proteggerlo dalla furia di limpido cristallo, mentre intorno a lei si alzò un muro di vento che l'avvolse premuroso come in un ultimo, disperato abbraccio, e numerosi piccoli frammenti di acqua solida schizzarono via al solo sfiorarlo. Sebbene le correnti d'aria in parte avrebbero fermato quell'ira infernale, Drusilia si sarebbe inginocchiata, accovacciandosi, cercando di ridurre il più possibile l'attrito con le sferzate della tempesta; se solo fosse caduta, la stessa corrente che la proteggeva si sarebbe trasformata nell'arma sua assassina, trascinandola con sè e gettandola via chissà dove. Nonostante i suoi sforzi, sentiva ancora il vento spingerla indietro; dunque, prima che fosse troppo tardi, ordinò all'aria calma nell'occhio del ciclone di condensarsi, in modo da sostenerla e così bloccare il suo indietreggiamento forzato. Così accadde, e mentre lei ringraziò gli dei di averle dato ancora la forza di salvarsi, rimase immobile, sopportando il dolore di quelle piccole ed insidiose lame taglienti che, nonostante tutto, riuscivano ad oltrepassare la barriera, stracciando le stoffe candide dell'abito. dilaniando le carni.
    Ma la tempesta, prima o poi, scompare portata via dal vento, e come il diradarsi delle nubi annuncia la fine di un incubo, così quello dei piccoli pezzi di ghiaccio, che giungevano a lei con sempre minor frequenza fino a fermarsi, rassicurò Dama, suggerendole di non aver più paura. Rimase in quel modo per qualche attimo, per poi indietreggiare piano, poggiando poi la schiena dolorante e priva della forza necessaria per tenerla eretta sul muro retrostante. E rimase lì, seduta, immobile. Il seno florido, su cui ricadevano piccoli rivoli di sangue, si muoveva a ritmo affannoso, mentre lei sentiva ancora il cuore pulsarle violento in petto fino alla gola, e le braccia, e le gambe. Si, perfino gli arti pulsavano. E tremava, tremava tutta, anche lei; le era rimasta solo la forza di tenere gli occhi aperti, piccole fonti da cui sarebbero sgorgati ruscelli di acqua salata, lacrime che, ricadendo anch'esse sulla scollatura, diradavano i disegni rossi come fossero di acquerello.

    -Io non me ne vado.

    Avrebbe risposto a fatica, vero.
    Ma avrebbe sostenuto la sua intenzione al rispetto dei doveri fino alla fine.
    A parlare fu il comandante, il guerriero, il mago.

    -...però non voglio che tu muoia.

    Un filo di voce, una nota sofferente e titubante.
    Quella frase, quella voce.
    Quella volta a parlare fu Drusilia.



    Energia: 45- 20-10=15%
    Condizioni Fisiche: Ventre particolarmente dolorante. Bruciore. Ferite. Escoriazioni e tagli diffusi su tutto il corpo tranne il viso e poca parte del busto. Notevole stanchezza. Difficoltà respiratorie a causa dello spavento.
    Condizioni Psichiche: Stremata. Impaurita. Agitata. Triste.


    CITAZIONE

    Armi



    alexax5

    Alcarcalime
    (arco+frecce= 2pt)

    IMMAGINE ALLEGATA

    Dimensioni: 1m circa
    Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
    Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.


    Lama Galanodel
    (spada semplice= 1pt)

    IMMAGINE ALLEGATA

    Dimensioni: 20cm circa
    Materiale con cui è fatto: Lega proibita ed argento.
    Descrizione: Una lama di raffinata bellezza eraditata dai Galanodel. Apparentemente priva di poteri.


    CITAZIONE

    Tecniche Passive



    Cinque di Denari (arcano minore)
    Il corretto ordine del mondo è pesantemente distorto all'interno del Cinque di Denari. L'armonia è rotta e le vecchie regole e convenzioni non sono più valide. Il lavoro perde di significato e valore se un susseguirsi costante di ostacoli impedisce l'avanzamento.

    cinque
    Significato al dritto: amanti
    Evoluzione. Resistenza. Amante.
    Carta molto positiva in quanto simboleggia l'evolversi di una situazione in positivo. Soluzione di un problema finanziario, riparazione di debiti, guadagni insperati. Indica anche stabilità e armonia nel rapporto di coppia. Coraggio e resistenza nell'affrontare le difficoltà. La carta rappresenta anche lo sposo, l'amico o l'amante. Buone prospettive per il futuro finanziario.
    Indica: amori, disordine, l' amore libero, affetto, tenerezza, passione di innamorati, fidanzamento, uomo galante, pretendente, rapporti sentimentali, marito, amico, amica, matrimonio.

    Aura di Venere»Come ogni sentimento l'innamoramento parte da un'emozione forte o graduale che nasce spontanea nella quale si proiettano nell'altro aspettative, bisogni desideri. E' come contemplare la propria immagine riflessa negli occhi dell'altro. In fondo l'altro di cui ci si innamora è solo un'occasione esterna che suscita il sentimento ma che in realtà non c'entra, perché l'innamoramento è una fatto ancora soggettivo e tendenzialmente narcisistico.
    Dentro ogni essere vivente c'è un naturale bisogno di completezza. Inconsapevolmente durante la crescita, fin da ll'infanzia, ogni creatura crea un io ideale che è la somma delle cose che le piace e delle cose che le mancano. In presenza della Dama del Vento, Arcano Minore dell'Amore, nasce spontaneo questo fenomeno affettivo, l'innamoramento. Quando la si incontra, colpisce perché dimostra di avere uno degli elementi che compongono "io ideale" di tutte le creature, lo fa un po' come esplodere all'esterno. Questo "io ideale", che è "esploso" all'esterno, riveste Drusilia che l'ha involontariamente provocato nell'immagine interna di chi le è di fronte.
    Come ogni espressione affettiva anche l'innamoramento ha dei sintomi che sono di due tipi: fisiologici e psicologici.
    FISIOLOGICI:
    - accelerazione del battito cardiaco
    - alterazione del ritmo respiratorio
    - sudorazione
    - leggerezza alla testa e a volte vertigine
    PSICOLOGICI:
    - costante presenza mentale di Drusilia
    - scomparsa delle tensioni e ansie per le preoccupazioni quotidiane
    - atteggiamenti entusiastici (un po' "folli")
    Ovviamente tali sintomi provocano "distrazioni" (a seconda del pg) durante il combattimento o la semplice vita quotidiana. La passiva dura solo in presenza della Dama del Vento; in sua assenza scompare tutto.


    Librarsi in volo»Poichè derivano da creature del cielo, se ben allenati, sono in grado di sollevarsi in aria (max 5m) galleggiando in essa grazie al pensiero (tale tecnica è a volte accompagnata all'apparizione di tre bianche ali che, però, hanno puro effetto scenico).

    Resistenza alle Manipolazioni Psichiche» Drusilia, grazie al prolungato studio delle forze esoteriche, ha sviluppato sufficienti contromisure alle intrusioni e raggiri mentali: nel corso di una scena o di un combattimento, ella subisce manipolazioni eventuali per un tempo limitato alla metà della durata effettiva dell’attacco di cui è vittima.

    Arciere Arcano» Quando Drusilia lancia una freccia per mezzo di Alcarcalime, è in grado di infondere la sua magia all'interno di essa. Ciò le permetterà di far funzionare magie da "tocco" a distanza, come anche travolgere i propri nemici con tecniche che, altrimenti, non li avrebbero mai raggiunti dato il ridotto raggio d'azione; esse infatti manterranno le medesime caratteristiche, tuttavia partiranno dal punto esatto che colpirà la punta della freccia.


    CITAZIONE

    Tecniche Attive



    Occhio del Ciclone
    Origine: Spirit Wind
    Descrizione: La persona che la applica diventa il fulcro (il centro, l'"occhio") di una corrente d'aria molto forte che, in pochi attimi, si trasforma in un piccolo ciclone. Il ciclone è alto 2m, di forma troncoconica con la base inferiore rivolta verso il basso e funge da scudo su tutti i fronti (esclusi attacchi provenienti dall'alto e dal basso) e, se qualcuno si avvicina o lancia un qualsiasi attacco e sfiora soltanto quello che è il piccolo ciclone, esso ha anche il compito di deviarli e scaraventarli via. La tecnica è molto pericolosa perchè se la persona che vi è dentro si muove, rischia di fare la stessa fine di chi attacca dall'esterno.
    Tipo: Attacco-difesa
    Durata: istantanea

    Consumo:Alto 20%



    Manipolazione Prolungata dell'Attrito
    Origine: Spirit Wind
    Descrizione: Drusilia aumenta l'attrito che circonda gli avversari, rallentandone fortemente o addirittura o impedendone i movimenti a seconda della forza da loro posseduta. La tecnica dura al massimo 2 turni.
    Tipo: attacco-supporto-difesa.
    Durata: Istantanea

    Consumo:Medio 10%


    A livello di combattimento, Drusilia si protegge dalla "tempesta" di ghiaccio coprendosi il volto con le braccia, creando un ciclone che la avvolge tipo bozzolo e, per non cadere all'indietro ed essere trascinata anche lei nel vortice della sua stessa difesa, lancia contro sè stessa "Manipolazione Prolungata dell'Attrito". Il resto dei danni li subisce direttamente, rimanendo ferita e priva di forze, oltre che particolarmente spaventata.
    Come sempre, per altro mp ^^


    Edited by Drusilia Galanodel - 1/6/2015, 20:54
     
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    Alla tempesta si accompagnò il moto frenetico del glifo sulla superficie del bulbo, incalzandola: non appena questa raggiunse il proprio acme, avvertì distintamente stralci di energia eccitata compattarsi lungo i confini da lui disegnati, creando una proiezione luminosa del simbolo del Duca a pochi millimetri dall'occhio-sigillo. La trama arcana appena radunatasi lo costrinse a portare entrambe le mani al volto nel tentativo di soffocare un dolore fantasma, in un gesto simile ma al contempo diverso da quello di un mutilo che cerca di tamponare la mano inesistente a capo di un moncherino. Il potere liberato attraverso il sigillo lo aveva stremato a tal punto da fargli perdere completamente la sensibilità della parte sinistra del viso, irrigiditosi per lo sforzo. La voce della donna, provata a sua volta ma ancora cosciente,
    aggiunse danno alla beffa.

    « Io non me ne vado. »
    Anche se preda degli spasmi, le riconobbe un timbro caldo e piacevole; il suo pensiero indugiò per un istante su Ankielika - la sua promessa - inseguendo un'associazione
    tanto folle quanto imbarazzante. Probabilmente, gli ultimi strascichi della malia si stavano dilavando dal suo io cosciente, cercando di lasciare cicatrici a testimonianza del loro passaggio. Non glielo avrebbe permesso.
    « ...però non voglio che tu muoia. »

    L'ingenuità-genuinità della frase lo colse disarmato, lasciandolo interdetto per alcuni secondi. Si chinò sulle ginocchia, raccogliendo la spada che gli aveva lacerato il palmo appena pochi istanti prima, e la ruotò con esercitata eleganza per specchiarsi lungo il piatto: il suo sguardo venne ricambiato da un uomo-bambino ricoperto di sangue e siero incrostati attorni ai lembi delle ferite aperte - un uomo-bambino che aveva appena tentato di uccidere una donna sconosciuta.
    La Mente lo aveva corrotto fino a questo punto?

    No.
    Si disse, trascinandosi verso l'avversaria con un lieve zoppichio. Quando le fu dirimpetto, sollevò la bastarda con entrambe le mani nella preparazione di un fendente verticale.

    No.
    « ...al diavolo. »
    E si lasciò cadere la spada di mano, cadendo a sua volta - prono - in grembo alla donna. Si riebbe subito dopo, imponendole delicatamente il palmo sul braccio ed accompagnando il gesto con uno sguardo esausto ma complice: le ferite inflittele dalla grandine cominciarono lentamente a richiudersi, il sangue che rientrava obbediente
    nell'alcova del taglio suo genitore.

    Tentò di richiudere telecineticamente anche la ferita all'addome, ma lo sforzo gli fu tanto caro da infrangere il velo illusorio del Duca: avvertì la propria immagine immortale trascolorare lentamente in grigio, poi in bianco e poi in nulla, rivelando alla donna il suo corpo martoriato. La sua ultima fatica fu quella di sorridere.

    « ...temo di averti mentito. »
    E portò la mano sana alla bocca, soffocando
    un conato di sangue bilioso.

    SPOILER (click to view)

    — ▪ ▪ { ballad of the king without a crown } ▪ ▪ —
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    Status †
      Fisico ::
      · taglio di grave entità sul palmo destro - mano inutilizzabile
      · lievi escoriazioni sulle cosce e sull'avambraccio destro.
      · contusione di media entità nella zona lombare.
      · notevole affaticamento.


      Psicologico :: Esausto, sereno.
      Riserva :: 15%
      Consumi impiegati :: N/A

    Abilità impiegate †

      Duke Dantalion: Doppio illusorio perfettamente aderente al corpo originale che ne mima i movimenti, attirando tutta l'attenzione su di sé. [ due passive ]

      A Thousand Ripples: Illusione che mostra il personaggio ( compresi i suoi abiti ) come permanentemente illeso a scapito delle ferite subite. [ passiva ]

      Snow-White Encore: Grande perizia e precisione nell'utilizzo delle abilità psioniche, telecinesi in particolare. [ passiva ]


        ______________________________________ ___ __ _

        ///

    Note †
      Earl si avvicina a Drusilia e, in segno di resa, le porge - per quanto in maniera inconsueta - la spada sottratta poco prima di cadere in ginocchio. Una volta a terra, riesce a richiudere le ferite superficiali dell'avversaria con la telecinesi ( vedasi "Snow-White Encore" ) prima che l'illusione de "A Thousand Ripples" si spezzi, rivelando il suo corpo originale. Per quanto mi riguarda, il combattimento e concluso: possiamo giocarcela da qui in tutta tranquillità. =)

      nota di margine: il fattore è tutt'ora paralizzato dai comandi mentali impartitigli da Earl, e non accenna - né accennerà - a muoversi od anche solo a parlare ancora per un po'.
     
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    mi fa sentire protagonista della mia vita.
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    con il respiro pesante e il cuore che batte fortissimo.
    Altre in cui avanzi con passi incerti,guardandoti continuamente indietro,
    sentendoti colpevole ti esserti lasciata indietro qualcosa
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    Heart's Anarchy.

    No, oggi non sarà uno di quei giorni.


    Drusilia era ancora lì, schiena sul muro ed occhi grondanti lacrime amare. Forse era arrabbiata con sè stessa; infondo doveva sapere a cosa era andata incontro. E sapeva anche da dove era partita. E si vergognava. Si vergognava perchè lei era una Figlia del Cielo, non del sangue. Si vergognava perchè lei esisteva per salvare, non per ferire. E non avrebbe mai accettato ciò che aveva ed avrebbe fatto, nonostante fosse perfettamente cosciente del fatto che era e non era tutte queste cose. Una creatura a metà; nè una nè l'altra. Un pò tutto e niente. Insomma, una contraddizione vivente e, per dirla tutta, neanche lei sapeva bene cosa era e cosa avrebbe fatto di lì a poco. Magari era troppo istintiva, oppure cambiava troppo spesso idea, chissà. Sapeva solo quello che sentiva, quello che era, ed era mortificata, sconfitta da sè stessa. Non si mosse nemmeno quando il bambino levò quasi minacciosamente la spada, per poi ricadere sul ventre. Semplicemente continuò a guardarlo, mentre il seno si muoveva affannato, e le mani di lui si posavano sulle sue piaghe. E stranamente da quanto si aspettava, queste iniziarono a smetter di bruciare. Lo sguardo smeraldino si sollevò a quello del ragazzino in un misto di riconoscenza ed incredulità, mentre la bocca semiaperta si muoveva piano nel tentativo di pronunciare parole che tuttavia non riuscirono ad uscire da quelli che erano i suoi pensieri. Fu lui a rompere il silenzio.

    « ...temo di averti mentito. »

    Sorrise, mentre come per magia apparivano sulla pelle liscia i segni della battaglia con il suo Vento. E la Dama si sentì peggio, come tradita, come scioccata da quanto la realtà potesse essere diversa da ciò che lei vedeva. E non avrebbe saputo fare altro se non afferrare il corpicino e stringerlo piano al suo petto, in un segno di massima commozione.

    -Io non sono capace di curarti.
    Perdonami.


    Pianse ancora.

    -Però permettimi di portarti dalla Dama Azzurra.
    Lei può farlo.


    Ed infine gli avrebbe sussurrato all'orecchio, ricordando le paure del fanciullo.

    -Giuro che non le racconterò nulla di quello che è successo.

     
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    Però permettimi di portarti dalla Dama Azzurra; Giuro che non le racconterò nulla di quello che è successo
    Avvertì il calore della pelle di lei sotto la guancia, e lo fece avidamente proprio premendosi delicatamente contro il suo corpo e pigolando un verso soddisfatto. Il torpore che lo aveva scosso durante la battaglia lo aveva colto di sorpresa, investendolo con una potenza tale da averlo indotto in uno stato di beata ma consapevole quiescenza non troppo diverso dall'ubriachezza: si sentiva ubriaco di quella donna, dell'odore dei suoi capelli, delle sue vesti e persino del cuoio che ne foderava la spada. La sua immagine era tanto ingombrante e tanto luminosa da adombrare tutto il suo campo visivo, e le poche parole che gli sussurrò all'orecchio furono come un invito flautato a serrare l'abbraccio in cui si erano
    stretti senza mai scioglierlo.

    Questo, finché una lunghissima mano spettrale non lo afferrò per il collo della veste sollevandolo di peso, costringendolo lentamente dirimpetto all'agglomerato energetico eterogeneo che disegnava il volto di uno degli spettri della corte.
    « I-io... » esitò, facendo correre lo sguardo dallo spettro alla donna. « Non è come sem-- »
    Lo spettro lo schiaffeggiò, facendogli riprendere senno. Entrambi, tuttavia, erano certi
    che l'intenzione dietro al gesto fosse più sottile.

    « Sono desolato, d-davvero. » balbettò mentre strofinava freneticamente
    i palmi lungo la veste, evitando lo sguardo di lei. « Una macchia sulla mia etichetta che non ho intenzione di perdonarmi. »
    e rivolse alla dama un piccolo inchino, afferrandole il braccio per issarla in piedi.
    Una volta soccorsa, le si scostò come se fosse fatta di metallo bollente.
    Lo spettro, soddisfatto, svanì in un barbaglio luminoso.

    « Lasci che le spieghi. » e cominciò a percorrere la camera a piccoli passi, agitando l'indice
    destro per sollevare telecineticamente gli oggetti rovesciati ed i frammenti
    di vetro ricollocandoli al loro posto. Il padrone di casa, attonito,
    sembrò insensibile alla cortesia.

    « Al momento, sono impegnato nell'indagare su di un'organizzazione di... » esitò « ...persone malvagie per sabotarla dall'interno. Ho di recente trovato prova che uno dei loro maggiorenti - forse il più importante - potrebbe aver trascorso la propria infanzia nell'orfanatrofio di Misericorde. » La lampada abbattuta dalla donna si avvitò lentamente nel proprio alloggiamento, chiudendo il foro lasciato dalla freccia con un coagulo di polvere vetrosa. « Non posso rischiare di entrare in contatto con un alfiere per due motivi: primo, potrebbe essere coinvolto a mia insaputa nell'organizzazione stessa. » prevenne le facili obiezioni di lei sollevando il palmo. « Secondo, se così non fosse rischierei di metterlo inutilmente in pericolo. » e trovò finalmente requie su di una sedia appena riparata, dove si abbandonò esausto per i minuti successivi. La malia gli aveva fatto dimenticare delle ferite, che adesso
    bruciavano come il marchio a fuoco di un capo di bestiame.

    « Per questo, non posso permetterle di accompagnarmi da Lady Kalia. »
    Sorrise con il sorriso di un bambino, pur mantenendo la durezza di un uomo.
    « Mi dica solo come arrivare all'orfanatrofio - la prego. »

    Un rivolo di sangue scuro gli sfuggì dalle labbra, disegnando una linea
    scarlatta fino alla base del collo.

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    « Non le chiedo altro. »

     
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    Invero si sentì partecipe di una scena particolarmente singolare.

    Il ragazzino, infatti, alla fine aveva ceduto al suo abbraccio, stringendosi forte a lei. Poi un "qualcosa" parve strattonarlo via, mentre lui continuava a dire che non era come sembrava. Beh, quasi le sembrò un marito intento a difendersi da una moglie gelosa, se non fosse stato per l'età del ragazzo e per il fatto che non capiva chi/cosa fosse la "moglie arrabbiata". A dirla tutta si sentiva parecchio confusa, e lo continuò a fissarlo con l'aria di chi non aveva afferrato bene qualcosa anche quando lui, cambiando repentinamente discorso, l'aiutò a sollevarsi per poi spiegare la situazione.

    «Al momento, sono impegnato nell'indagare su di un'organizzazione di...
    ...persone malvagie per sabotarla dall'interno. Ho di recente trovato prova che uno dei loro maggiorenti - forse il più importante - potrebbe aver trascorso la propria infanzia nell'orfanatrofio di Misericorde.»

    Drusilia non pronunciò parola, sebbene avesse reclinato su di un lato la testolina nel momento in cui lui aveva indugiato.

    «Non posso rischiare di entrare in contatto con un alfiere per due motivi: primo, potrebbe essere coinvolto a mia insaputa nell'organizzazione stessa. Secondo, se così non fosse rischierei di metterlo inutilmente in pericolo».

    Beh, in effetti il discorso filava bene, e spiegava anche perchè un ragazzino così dolce e buono come le sembrava andava in giro a far cose strane e facili bersagli di fraintendimenti come quella per cui si erano quasi ammazzati.

    « Per questo, non posso permetterle di accompagnarmi da Lady Kalia.
    Mi dica solo come arrivare all'orfanatrofio - la prego. »

    Fu allora che la Dama esitò, ed i denti perlati morsero le labbra rosse e carnose in segno di perplessità. No, di lui si fidava, tuttavia il suo legame con Kalia andava oltre l'incolumità stessa dell'alfiere, e poi in un certo senso sapeva, o meglio dire "immaginava", più che altro come avrebbe reagito a tal proposito.

    -Ragazzo, non conosco il tuo nome, tuttavia ti dirò dove andare, anche se non conosco la posizione esatta.
    Ma lo faccio solo perchè mi fido di te.

    A quel punto sarebbe calato un leggero silenzio tra i due, prima che lei continuasse.

    -Ma prima ti prego, giurami che non mi menti quando dici che non vuoi recar danno all'Alfiere o al Presidio dell'Est.
    Io non sono un suo suddito, lei non è la mia regina, ma sappi che non lo meriterebbe.


    Allora lo sguardo smeraldino si sarebbe posato su quello del ragazzo, e non si sarebbe di lì mosso per nessuna ragione.
    Voleva esser sicura di non sbagliare, sebbene cosciente del suo lato umano.

     
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  15. Heart of Legend
     
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    Sostenne lo sguardo della donna senza sforzo, ignorando il rivolo di sangue bilioso lungo il suo
    collo che si stava evolvendo in una crosta sottile. Pizzicava.

    « Anche se le circostanze non sono dalla mia parte, le assicuro » e tentò di sporsi verso di lei per dare tono all'arringa, ritrattando al sopraggiungere di un'intensa fitta al petto. « che non sono uomo tale da rimangiarsi la parola data. » concluse, annuendo brevemente prima di scostare la sedia e trascinarsi verso la sconosciuta una seconda volta, badando bene di mantenere una distanza tale da non ledere il proprio status di gentiluomo. Per quanto superficiali, i tagli sulle cosce continuavano a bruciare come appena inflitti: al contrario della donna, l'aria che si strofinava sopra il loro tracciato non era incline a mostrargli alcuna compassione.

    « Le prometto sul simbolo della mia casa » e sollevò la destra, mostrando l'effigie indossata sull'anulare.
    « Che non intendo né avrò intenzione di recare danno all'alfiere locale. »
    Sorrise, ancora.

    « E che il mio nome sia dannato se non onorerò la promessa. »
    Portò la mano dell'anello dietro la schiena, lievemente frustrato: gli era appena tornato
    in mente che la dama non poteva riconoscere l'araldica di una casa cancellata
    dalla riscrittura del piano.

     
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