Mihi

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  1. Memories of the Time
     
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    SPOILER (click to view)
    {Parlato Anaba}
    "Pensato Anaba"
    -Parlato altrui-
    Narrato

    Capitolo primo:Home, sweet home


    Inferno.
    Certo, i semplici umani avrebbero facilmente definito così il luogo in cui si trovava. Fuoco che pioveva, fuoco che ribolliva, fuoco in cielo e in terra, fuoco ovunque. Enormi cascate di magma fuso, fiumi in piena di rocce a temperature inimmaginabili. Terra nera, bruciata da quel calore opprimente che solo in quel grande spiazzo sembrava sopportabile: nessuna pianta avrebbe avuto l'ardire anche solo di provare a crescere in un luogo come quello, eppure...
    Eppure, ad Anaba ricordava casa sua. Quel concetto proprio alla maggior parte degli esseri senzienti, che in un ricettacolo di dimensioni come Endlos non poteva che assumere un significato fondamentale, ossessione per taluni, strappati a forza dal proprio mondo dagli invisibili fili che il Maelstrom tesseva al di sopra di tutto.
    Casa.
    La Fonderia Sacra, il luogo più sacro all'interno della Grande Fortezza della gilda Boros, braccio armato della Legge e della Religione a Ravnica, l'immenso piano-città in cui aveva passato la maggior parte della propria vita.
    Si ricordava ancora l'immenso rumore delle cascate di scintille e fuoco che piovevano dalle pareti, le mille sfumature di rosso e giallo che si rifrangevano sulle vetrate magiche, gli altari in oro, avorio e fuoco magico che niente di puro scioglieva, ma che avida cancellava per sempre i maggiori delinquenti che venivano condannati alla pena capitale. Si ricordava il rassicurante calore di quel luogo, i canti marziali e mistici intonati dagli angeli minori, le auree degli Arcangeli che rifulgevano durante le cerimonie più sacre, i tamburi da guerra che venivano percossi al tempo delle squillanti trombe...
    Socchiuse gli occhi.

    {Non è possibile...}

    Frase dal senso piuttosto relativo, se hai vissuto per un secolo e mezzo a combattere maghi e creature di ogni sorta per poi venir sradicato dal tuo mondo e fatto planare in una dimensione completamente differente. D'altro canto, vedere di fronte a sé una cascata di magma fendersi in due fino a scomparire, svelando l'immensa costruzione che fino ad un secondo prima pensavi fosse sepolta solo nei tuoi ricordi(e in una qualche dimensione ormai lontana) e che per te rappresenta tutta una serie di valori -un credo, più propriamente- a cui hai dedicato buona parte della tua vita...beh, non ti lascia propriamente indifferente.


    Attraversò la larga passerella in oro magicamente temprato, come tutto il resto della costruzione, affinché il calore non la sciogliesse. Il rumore dei suoi pesanti passi era lo stesso, il suo riflesso distorto in quell'aureo trionfo che tante volte gli aveva gonfiato il petto d'orgoglio ora lo guardava interrogativo, quasi fosse lo specchio di un Anaba dimenticato, che lo guardava con malcelato sospetto. O era il contrario?

    Si fermò al centro dell'immensa piattaforma circolare, larga più di cento metri, e si guardò attorno come in un sogno. Ma sul suo volto non v'era felicità, solo sospetto e disillusione: non capiva cosa fosse successo, per quale assurdo tiro di dadi del Fato esso avesse deciso di scorticare quell'immagine dalla sua mente e materializzarla lì, sotto i suoi piedi. Una profonda malinconia gli avviluppò, nolente, il cuore. Quel non doveva essere , e lui non doveva essere lui.
    Ma si sa, i grandi meccanismi del mondo difficilmente tengono conto dei progetti di un Minotauro senza meta, e anzi forse si divertono a giocare con la sua mente fragile, troppo simile ad un vecchio castello in rovina: valori che non esistono si sgretolano appena sfiorati da un vento di dubbio, facendosi polvere.
    Da troppo tempo non combatte, da troppo tempo non segue qualcuno o qualcosa. La libertà è ben poca cosa senza uno scopo, si disse.

    Si sedette sui gradini d'oro, la mazzapicca a fianco, lo scudo all'altro. Attendeva, perché sentiva che i lanci di dadi, per oggi, non erano ancora finiti.

    SPOILER (click to view)
    Ho fatto un po' di atmosfera e di introspezione, il post è venuto fuori un po' lunghetto =) ma spero ancora abbastanza fruibile. Il luogo è quello nell'immagine, ma immaginalo(lol) molto grande e spazioso. Spero di averti stuzzicato capo =) Buona giocata!

    Edit:sbagliato il nome dell'arma


    Edited by Memories of the Time - 23/9/2010, 15:44
     
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    La terra di Geisine sarebbe facilmente assimilabile da molti all'anticamera dell'inferno per ovvie ragioni: i vulcani, le continue eruzioni, il calore e le esalazioni rendevano la vita molto difficile, se non impossibile per molte specie. La prima volta che era capitato laggiù, non si era quindi stupito più di tanto nel constatare come un demone avesse trovato rifugio in quella terra ed era rimasto indisturbato fino al momento in cui aveva deciso di attuare il suo piano...
    E lo shinobi era tornato proprio lì: non poteva dire che la sua parte elfica apprezzasse quel luogo infausto e pieno di bestie che era meglio non conoscere, ma come mago del Fuoco non poteva non apprezzare il potere grezzo che quella terra promanava con tanta abbondanza e che gli aveva permesso di passare pressoché indenne le varie minacce che costellavano quella terra. I suoi Sensi Arcani, da poco risvegliatisi, fecero il resto.
    *Ironico che ci sia voluto un passaggio per la terra dei morti per permettermi di riattivare questa parte dei miei poteri* si disse senza molta allegria mentre aggirava un nuovo affioramento di magma. *Non sono ancora nel pieno delle forze, ma...* Una luce colpì all'improssivo la sua vista e lo spinse a fermarsi e ad aguzzare lo sguardo in direzione di un picco roccioso dinnanzi a sé. *E quello cos'é? Non dovrebbero esserci fonti di potere in un luogo come questo e un simile bagliore non può essere solo un altro fiotto di lava...*
    Incuriosito, l'esploratore oscuro si fece guidare dalle proprie doti oltre l'ostacolo e poi verso la struttura che individuò poco dopo averlo superato: era una sorta di alto tempio dorato, che assumeva un aspetto quasi inquietante per via dei riflessi delle fiamme circostanti. Un luogo maestoso e sublime, ma anche difficilmente compatibile con il resto dell'ambiente circostante. Mancava la sabbia e forse anche la funzione religiosa, ma non sarebbe stato troppo azzardato definire quella costruzione una cattedrale nel deserto... una cattedrale magica, come presto arrivò a percepire.
    Per scoprire bene che cosa fosse e cosa ci facesse lì, se fosse il covo di un demone megalomane o se fosse semplicemente un altro furto perpetrato dalle correnti del Maelstrom, il Ninja si introdusse attraverso un pertugio lasciato aperto e si ritrovò ben presto in un'enorme stanza dai colori forti e tutti tendenti all'oro o al rosso. Trovò abbastanza presto una passerella in oro, un punto di passaggio tatticamente infelice in quanto scoperto, ma ugualmente pregno di un certo potere. Non gli ci volle molto per capire che si trattava di una magia di conservazione e di termoisolamento. *Con tutto il caldo che fa e contando quanto sia malleabile l'oro, l'intero edificio si sarebbe altrimenti sciolto nel giro di pochi minuti.*
    Tuttavia, come si accorse poco dopo, non era da solo: sui gradini più in avanti si potva vedere una macchia di colore diversa rispetto al giallo e al rosso, una macchia che asunse i contorni sempre più netti di un minotauro armato di tutto punto. Quella era una sorpresa non proprio piacevole: a parte il fatto che quella era una stranezza nella stranezza, la razza degli uomini-toro non era particolarmente nota per la gentilezza o per la propensione al dialogo.
    Si avvicinò con passo normale e fermo e le armi infoderate, aspettando che fosse l'altro a fare la prima mossa... sperando di non essere finito nella sua tana!

    SPOILER (click to view)
    Scusa il ritardo della risposta.
    Abilità (passiva) in uso:

    CITAZIONE
    Sensi Arcani
    Grazie alla continua pratica dei poteri magici, anche prima di cominciare ad indossare la propria maschera, lo shinobi ha assunto una particolare capacità nota come "Sensi Arcani", graize alla quale chi la possiede è in grado di rilevare qualsiasi altra fonte energetica si trovi nei suoi pressi nel raggio di 15 metri quadrati senza bisogno di concentrarsi per ottenere lo stesso risultato. Inoltre la stessa capacità di percezione si estende a tutti i sensi fisici (i comuni cinque sensi umani), permettendo così al Ninja di non incorrere in inganni dovuti ad illusioni di livello basso o medio.
     
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  3. Memories of the Time
     
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    Capitolo secondo:Blind

    Mal di testa.
    Forte, lancinante, atroce. Come uno stiletto piantato fino al manico nelle sue tempie, girato continuamente da un polso invisibile, che si scava un insopportabile sentiero nella sua mente. E' il Maelstrom, è un mago, è una trappola, è lui stesso...Sono i Boros, sono gli Arcangeli. La sua mente agonizza in brevi scatti di pura pazzia, il Minotauro scuote la testa con fare minaccioso, d'improvviso spalanca gli occhi, e scintillano! Un fuoco maestoso arde nella sua iride, mentre le immagini di glorie passate si riaffacciano alla sua memoria offuscata, spazzando via centimetri di polvere dagli immensi affreschi di gloriosi combattimenti! Fiamme che scintillano sulla sua pelliccia in mille sfumature di rosso diverso, che sembrano adularlo e richiamarlo, mistico richiamo...
    Si inginocchia, collassando a terra, le mani strette alla testa, oltre le immense corna che graffiano il pavimento d'oro, implacabile lente per le macabre danze che il magma balla accanto a loro. Nella sua testa, Anaba non sente niente: solo un raschiare sanguinoso e un richiamo lontano, dolce come dolce può essere il cappio di un suicida.

    E poi, fra i riflessi, appare lui.
    Uno dei Maghi Izzet. Uno degli artefici del suo esilio da Ravnica, uno dei folli che hanno pasticciato con la Realtà, provocando la lacerazione che anni fa portò il Generale Rosso su Endlos. Si muove con circospezione, senza imbracciare armi....ah, vili maghi e illusionisti! Ti hanno già fregato una volta, Minotauro, ma ora è diverso...ora sei a casa, la tua pelle sta toccando il benedetto suolo della Fonderia Sacra...ora sei più forte, più esperto...Ora puoi.


    {Uaaaaaaaaaargh!}



    Scatta, di una velocità sorprendente per un colosso del genere: impugna la mazzapicca, brucia pochi metri con un paio di falcate, spicca un balzo, alzando al contempo l'arma sopra la testa. Lo scudo nella sinistra, il ferro nell'altra, sembrano voler ingoiare tutti i riflessi di quello scenario apocalittico, prima di schiantarsi sul malcapitato con tutta la forza del suo peso. Il colpo cala rapido come un meteorite, diagonalmente da destra verso sinistra, estremo culmine di uno scherzo crudele del Maelstrom.
    Che, per la sfortuna dello Shinobi, potrebbe avere una vittima diversa. Lui, nello specifico.


    "Per l'Arcangelo"

    Un ultimo pensiero, mentre il suo corpo vola a mezz'aria. Limpido, antico, ancestrale, viscerale, ossessivo, ossessionante. Vero.
    Per l'Arcangelo Boros, e così sia.

    SPOILER (click to view)
    Dunque dunque, il comportamento di Anaba è frutto di una non meglio identificata forza che lo ha sconvolto, riscoprendo antichi ricordi e fanatismi che credeva sepolti. Forse il Caso, forse lo stesso Maelstrom che ha strappato(o copiato, o plasmato) la Fonderia Sacra ha anche portato con sé la quintessenza di ravnica. L'autosuggestione e la rabbia repressa ha fatto il resto: per questo anche l'offensiva è stata sferrata in maniera "barserk" e grezza =) mi è sembrato più interessante e verosimile come cosa, nonchè un minimo non scontata.

    Bestialità
    Voi vi allenate tutti i giorni? Anche i Minotauri lo fanno. La differenza è che i loro muscoli partono già da un livello che un uomo normale raggiunge solo dopo anni e anni. Cos'altro c'è da aggiungere? Guardatelo, guardate la sua imponente figura che avanza per le vie:sembra incutere timore al solo sguardo. Se volesse, potrebbe benissimo frantumarvi il cranio facendo solo un po' di pressione con la mano. Se poi spostate lo sguardo sul suo enorme Mazzafrustro, vi renderete conto che nessun umano sarebbe capace di maneggiare un'arma tanto mastodontica, figuratevi impugnarla ad una mano sola!
    [Bonus passivo del 50% in forza]

    Maestro d'armi
    Voi umani difficilmente potete capire cosa vogliano dire quasi centocinquant'anni dedicati alla Guerra, ogni singolo giorno speso lottando per mantenere una pace e un equilibrio sempre più precario. Allenamenti, rappresaglie, missioni...e poi tutti in taverna, come sempre. E tutto questo per anni, e anni, e anni...per un secolo e mezzo.
    Quasi scontata, quindi, ma non per questo meno incredibile l'abilità con cui il Minotauro ha imparato a maneggiare ogni sua arma, ma specialmente la sua mazzapicca, che anche grazie alla sua forza disumana riesce a maneggiare abilmente con una sola mano.

    Equip


    Mazzapicca di Roya
    Enorme mazzapicca, lunga ben 180 centimetri esatti, l'unico ricordo che Anaba ha del suo passato come generale Boros: alla base dell'impugnatura v'è infatti ancora, seppur sbiadito, il marchio inciso della Gilda. L'asta è in metallo, e in metallo è anche la parte superiore, riccamente intarsiata. Il peso totale dell'arma la rende praticamente immaneggiabile ad un normale essere umano.

    Corna Eterne
    Non è che i minotauri fossero poi una razza così rara, a Ravnica. Ma tutti, praticamente tutti militavano nei Boros, e se diventi Generale non è solo perché il tuo pelo è più lucente degli altri o perché sai come sederti a tavola. Né per la tua diplomazia, beninteso: al massimo viene contata una certa capacità tattica.
    Ma ci sono ragioni molto più basilari, prima di tutto questo.
    Attitudine al comando, autorità...Forza fisica. E le tue corna, simbolo di prestigio e di orgoglio per ogni Minotauro.
    Quelle di Anaba sono semplicemente enormi. Dalla punta alle spalle sono circa un metro di possente struttura ossea, seghettate in più punti(vedi prima immagine). Esse sono appoggiate e fuse con tutta la parte dorsale del collo e le spalle, in modo da reggere adeguatamente ogni tipo di contraccolpo. In quanto a resistenza e pericolosità, poi, sono pari al metallo.

    Scudo Grande
    Un più semplice scudo di metallo, anch'esso finemente intarsiato, con un diametro di poco più di quaranta centimetri, stretto al braccio sinistro del Minotauro con una serie di lacci di cuoio e un impugnatura, sempre in metallo.

    Armatura degli Avi
    Se c'è qualcosa a cui veramente il Minotauro tiene, questa è senza dubbio la sua Armatura. Gli è stata donata al suo cinquantesimo compleanno, giorno in cui veniva investito del titolo di Generale. L'enfant prodige della Gilda, già. Ma quest'armatura(completa di avambracci, spallacci, busto e schinieri) in metallo finemente lavorato non porta solo, al centro, il pugno chiuso dei Boros, ma è anche coperta di rune incomprensibili, grandi e sgraziate, quasi fossero state incise a colpi di...martello? Corna?

     
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    Era avanzato senza colpo ferire, senza cercare di nascondersi in quel vasto ambiente, ma senza neppure sfoderare le armi o porsi in maniera ostile nei confronti di quell'essere. Avrbbe voluto scoprire i misteri di quel luogo, ma probabilmente avrebbe fatto meglio a tornare indietro e scansare così l'incontro con quella bestia carnivora, per poi tornare in un secondo momento, ma ebbe solo il tempo di formulare quel pensiero: come volevasi dimostrare, il minotauro, senza che fosse stato provocato da un gesto o da una mezza parola del mezz'elfo, prese le armi e partì all'attacco in maniera diretta e feroce, senza ragione, come il toro che in parte era.
    Gli bastò vedere la sua espressione per un solo secondo per capire che in quello stato non c'era assolutamente speranza di ragionare con lui: non ne comprendeva le ragioni, ma la furia sanguinaria che animava la creatura era inconfondibile e anche potenzialmente letale... conoscendo poi la prestanza fisica tipica dei minotauri, probabilmente sarebbe rimasto ucciso sul colpo fin da subito se non avesse fatto qualcosa per evitare la sferzata di mazzafrusto che gli sarebbe arrivata addosso di lì a poco.
    Non potendo parlare e essendo inutile cercare di fermare la frontale di quel carro armato vivente, l'unica cosa che poté fare fu utilizzare lo Scatto Oscuro, la tecnica segreta del suo Clan, per riuscire a scampare quel colpo. Grazie a quella risorsa, il Ninja spiccò un balzo che lo portò con una capriola al fianco destro della bestia, quello scoperto e che era impegnato nel menare il colpo sotto al quale lo shinobi era passato.
    Sul fianco del bestione, avrebbe potuto finire subito quell'incontro con un colpo secco del tachi, ma non gli parve il caso di uccidere subito il minotauro: per quanto bestione infuriato, era pur sempre un essere senziente e quindi poteva avere informazioni preziose su quel luogo. Doveva quindi adottare una tattica che gli permettesse di debilitarlo, ma non di ucciderlo. Quindi si risolse rapidamente a spiccare un altro blazo all'indietro, ma durante lo stesso si portò in una posizione rannicchiata e a mezz'aria sfoderò il Semper Fidelis con una rapidità tale da generare un'onda d'urto pneumatica di grande potenza, forse tale da ridurre in lamiere la corazza...
    Grazie al contraccolpo del proprio attacco, non essendo ancorato al suolo, lo shinobi riuscì a frapporre ancora più distanza tra sé e l'avversario e atterrò un buon sei metri di fianco al poderoso uomo toro. Quando riuscì a frenare l'avanzata facendo attrito con i piedi, cosa non proprio facile su un pavimento d'oro massiccio, rimase immobile in una posizione da corridore pronto allo scatto e, lama alla mano, rialzò la testa per controllare l'esito del colpo.

    SPOILER (click to view)
    Energia residua: 85%
    Stato fisico: illeso
    Stato mentale: incerto, desideroso di concludere la contesa senza gravi incidenti per scoprire qualcosa sul luogo in cui sta combattendo.

    Riassunto azioni: vedendo la bestia arrivare furiosamente, lo shinobi capisce che non c'è al momento verso di ragionare e usa quindi lo Scatto Oscuro per incrementare i propri riflessi e scansare così l'attacco passando sotto l'arco descritto dall'arma del minotauro, in modo da arrivargli sul fianco sinistro. Lì, per cercare di disabiliarlo senza ucciderlo, salta all'indietro e mentre è in salto, quindi a un metro e mezzo dall'avversario, sprigiona l'Onda Sonica e grazie al contraccolpo e ad un pavimento troppo liscio, slitta fino a sei metri dal punto in cui era partito, quindi sei metri dal fianco destro dell'avversario.

    Tecniche usate:
    CITAZIONE
    Scatto Oscuro
    Questa tecnica è tipica degli Oboro, il clan di Masahiro. Essa consiste nel non trovarsi più dove l’avversario aveva mirato il suo attacco, mediante un rapidissimo spostamento orizzontale. Ciò avviene perché l’energia interiore del Ninja viene accumulata e rilasciata all’improvviso, permettendogli di spostarsi con una rapidità tale da lasciare solo una scia oscura che dà il nome alla tecnica. L’utilizzo dello Scatto Oscuro è possibile anche a mezz’aria, ma anche in quel caso è possibile muoversi soltanto orizzontalmente, quindi di traverso rispetto alla direzione della forza di gravità.
    In termini parametrici, lo shinobi impiega la sua energia in misura variabile alle sue esigenze per aumentare all'improvviso la sua velocità o la sua agilità proporzionalmente al consumo delle proprie forze, sia esso in uno o in due turni.
    Tipo: Variabile
    Consumo: Variabile - usato Basso per 1 turno, aumento dell'agilità del 25%

    CITAZIONE
    Onda Sonica
    Tecnica consistente nell'estrazione rapida del tachi o di un'altra arma a lama moderatamente lunga (ossia tutte le armi a lama che non siano pugnali, daghe o spadoni a due mani) in modo da creare una piccola onda pneumatica in grado di crepare il granito in un’area conica di 4 metri.
    Masahiro non è in grado di generare Onde Soniche quando l'arma è estratta.
    Tipo: Medio
    Consumo: 10%

    Equipaggiamento in uso:
    CITAZIONE
    Semper Fidelis
    Si dice che quando un’arma resti integra dopo tante battaglie, assuma alcune caratteristiche peculiari del suo possessore. Tale è il caso di questo tachi, che dopo anni di permanenza nelle mani di Masahiro è diventato infrangibile e resistente ad ogni condizione di temperatura. Inoltre il nome deriva da un’altra caratteristica peculiare: se viene separato dal suo padrone, quest’ultimo, con un basso dispendio energetico, può richiamare il Semper Fidelis dovunque esso si trovi, facendolo viaggiare attraverso l’aria come se esso avesse una propria volontà autonoma di viaggiare fino a ritornare dal Ninja. Ovviamente, però, ostacoli fisici della più varia natura possono fermare il viaggio della lama e costringere così Masahiro ad effettuare un nuovo richiamo.

    Abilità in uso: Sensi Arcani (v. sopra)
    CITAZIONE
    Acrobatismo
    La forza di un Ninja non si misura dallo sviluppo dei suoi muscoli, ma dai suoi movimenti.” Seguendo questo insegnamento del suo Maestro, Masahiro si è sottoposto ad un allenamento molto duro e durato svariati anni, che gli ha permesso di mutare parzialmente la propria natura. Il risultato si è concretizzato nella capacità di spiccare salti più alti (3 metri) e più lunghi (10 metri) rispetto agli altri, di correre sui muri o di stazionarvi per ore senza perdere la presa o stancarsi (previo utilizzo di uno strumento idoneo), di muoversi con le capacità di un felino e soprattutto nella capacità di non subire alcun danno o di attutire le conseguenze di una caduta a seconda dell’altezza. Ovviamente una caduta da un dirupo (senza il fischio che copre le bestemmie di Wile E. Coyote) sarà fatale come per tutti gli esseri viventi sprovvisti di ali.
    Ciò non vuol dire che Masahiro sappia muoversi più velocemente degli altri, ma semplicemente meglio.
    Abilità passiva
     
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  5. Memories of the Time
     
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    Capitolo terzo:Avi

    Sfugge.
    Con l'illusione, cos'altro? Non puoi certo aspettarti che questi piccoli scarafaggi profanatori di giustizia chinino il capo, com'è giusto che sia, al martello del Giudizio. O che, al massimo, impugnino il proprio peccato e si gettino in una mischia all'ultimo sangue, pronti a mettere sulla bilancia i propri falsi dei e la mazzapicca del Minotauro.
    No.
    Loro sfuggono. Come api, come fumo, come zanzare che scacci solo per vedertele apparire nuovamente al fianco, pronte a pungerti. La testa ridondante di magie putrescenti, corrotte e blasfeme di qualsiasi codice d'onore! Le mani che stringono armi senza fallo, utilizzandole nel modo più vile possibile.
    Non incassa il colpo, l'empio. Vuole sopravvivere, come se la macchia di peccato che continua a spandere in quell'aria sacra fosse un qualcosa di...perdonabile. Come se l'attacco di Anaba fosse stato un atto folle, sconsiderato e irragionevole.
    Assurdo.

    E quindi sguscia via, al suo fianco, viscido come un serpente.
    Sfodera la sua arma, e il mondo esplode.
    Un onda d'urto lo investe in pieno, lasciandogli solo il tempo di rannicchiarsi, appena toccato il suolo con le possenti gambe. E prega.
    E avrà salva la vita, il Fedele.

    Nella sua testa, il suono delle voci dei suoi avi è assordante. Più di qualsiasi clamore, più di qualsiasi distruzione. E' un canto dolce e allo stesso tempo potente, primitivo fino alla bestialità. Le rune sul fianco destro della sua armatura in un battito di ciglia rifulgono! Di mille colori scuri e spenti, che urteranno quasi i sensi arcani del nemico. Perché esso vi scorgerà, a fatica, un turbinio di spiriti, identità che si concentrano sul metallo, in difesa del loro ultimo discendente. O forse della sua armatura, o di sé stessi, chissà.

    Non che questo, in ogni caso, freni troppo la sgraziata piroetta in aria del Minotauro, spinto diversi metri nella direzione opposta a quella presa dal suo avversario, intento a metterne quanti più possibile fra sé e la terribile figura, che atterra in malo modo piantando la propria mazzapicca sul suolo, frenando così la sua pericolosa discesa verso il limite esterno della piattaforma.


    {Uaaaaaaaaaargh!}



    Il grido strozza un fiotto di sangue in gola, che esplode in un suono travolgente, viscerale, di bestia ferita. Il grido del predatore la cui preda non solo l'ha colpito, ma sembra quasi sbeffeggiarlo continuando a sfuggirgli da sotto le mani. Mani che vogliono sangue, che vogliono stringersi sul collo fragile di quell'uomo fino all'esplosione dei suoi occhi. Occhi che si dipingeranno dell'ultimo terrore, della nuova e ritrovata gloria per il Cavaliere. Cavaliere che prega i suoi Arcangeli. Arcangeli che forse non lo ascolteranno mai, lontani diverse dimensioni da quel piano.

    Ma la Guerra va avanti, e la risposta chiara viene formulata dalla sua mente folle.
    Uccidere l'eretico. Mondare la sua anima e bruciarne il corpo, affinché il giudizio della Gilda non sia clemente con la sua eternità.
    Questo pensa, mentre ancora una volta si getta in avanti. Sperando che questa volta il limite della piattaforma alle spalle del suo avversario riesca a tagliargli una via di fuga. Allo stesso tempo, una volta macinati alcuni metri con un paio di falcate, il Generale Rosso compie un piccolo salto in avanti, spostando tutta la propria energia sugli arti inferiori, in modo da creare una piccola onda sismica per destabilizzare la guardia dell'altro, e al contempo caricare i muscoli per l'ultimo assalto, questa volta portato con il corpo leggermente alla destra di quello e trasversalmente da quel lato all'altro, in un fendente mirato all'attaccatura del collo. O comunque, a tutto ciò che trova nel suo cammino devastatore.


    SPOILER (click to view)
    Stato fisico: Contusioni sotto la corazza in tutto il lato destro, affaticato.
    Stato mentale:Berserker, frustrato e ferito
    Mana:Un medio e un Basso utilizzati

    Armatura degli Avi
    Se c'è qualcosa a cui veramente il Minotauro tiene, questa è senza dubbio la sua Armatura. Gli è stata donata al suo cinquantesimo compleanno, giorno in cui veniva investito del titolo di Generale. L'enfant prodige della Gilda, già. Ma quest'armatura(completa di avambracci, spallacci, busto e schinieri) in metallo finemente lavorato non porta solo, al centro, il pugno chiuso dei Boros, ma è anche coperta di rune incomprensibili, grandi e sgraziate, quasi fossero state incise a colpi di...martello? Corna?
    Qualunque sia la loro provenienza, esse hanno una particolare abilità che spesso ha salvato la vita al Minotauro, nelle sue infinite battaglie: Spendendo un consumo Medio infatti, Anaba può concentrare gli spiriti in una determinata zona(in uno degli arti o nel busto, per intenderci) rafforzando così quella data parte fino alla fine del turno[Conta per due punti]

    La terra trema
    E gli animali si gettano al suolo terrorizzati, gli alberi lasciano cadere tutti i loro frutti, i sassi rotolano, gli uomini cadono. Concentrando una grande quantità di energia in un arto(solitamente una zampa, ma il colpo può essere portato anche con l'arma) e schiantandola poi a terra, Anaba libera un onda sismica di modeste dimensioni a semicerchio davanti a sé, con lui come epicentro:ovviamente più si sarà vicino al Minotauro e più se ne subiranno gli effetti, risultato azione assai difficoltosa anche solo rimanere in piedi senza un qualsiasi tipo di appiglio(Raggio massimo cinque metri)
    Consumo:Basso

     
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    Aveva pensato che gambizzare l'avversario e limitare quindi le sue possibilità di movimento gli avrebbe imposto anche di muovere il cervello ad una velocità diversa, ma qualcosa andò storto per via di un imprevisto non da poco: il minotauro aveva una corazza particolare e prima che la sua Onda Sonica potesse arrivare a produrre tutti i suoi effetti, si attivò una qualche sorta di difesa ulteriore, qualcosa che esulava dal comune potere magico, o almeno quello che conosceva: una qualsiasi corazza magica creava uno scudo o una barriera a distanza per evitare il contatto o era una costante doppia pelle su ogni singolo pezzo: in quel caso, invece, si era attivato solo un pezzo, solo una parte della corazza e lo shinobi avvertì quel cambiamento solo quando avvenne.
    Non riuscì praticamente a vederlo quando rialzò la testa, se non di sfuggita, mentre l'avversario veniva sbalzato via con tutta la sua mole dalla sua posizione, ma quel che vide poco dopo non gli piacque per niente: infuriato come il toro che in parte era, lo sconsciuto bestione si mise nuovamente a caricarlo, ma ancora una volta non lo fece a testa bassa e, diversamente da poco prima, non ci andò con gli zoccoli di piombo. Il terreno d'oro di quello scontro insensato tremava leggermente ad ogni passo di corsa di quel poderoso avversario, ma quando questi sbatté le zampe con maggiore violenza dopo un salto, anche le vibrazioni aumentarono esponenzialmente, arrivando al punto tale da costringerlo ancora in ginocchio, se non praticamente a terra, impedendogli così di rialzarsi come avrebbe forse dovuto fare.
    Il Ninja non poté così fare niente per evitare che l'avversario si portasse verso la propria destra per sferrare poi un colpo devastante non appena la scossa cessò. La reazione del mezz'elfo non si fece attendere e il Semper Fidelis venne interposto tra la mazzapicca dell'aversario e il collo dell'esploratore oscuro, nel frattempo ritratto. Il colpo però, com'era facile prevedere, fu così violento che il tachi gli venne letteralmente strappato di mano, andando a finire, integro, molti metri più a sinistra. Anche la mano destra gli faceva male, indolenzita in conseguenza del colpo.
    Il mostro era decisamente troppo forte dal punto di vista prettamente fisico e purtroppo scappare, pur con lo Scatto Oscuro, significava concretamente esporsi ad un'ulteriore offensiva nemica, micidiale... e a restare fermo, rischiava di diventare un'informe mangime per quel toro. E dopo tutta la fatica fatta dalla Dama Azzurra, morire di nuovo così presto e in un modo simile era quantomeno sconveniente.
    Doveva agire e aveva un solo modo per farlo: colpire dove la corazza era meno presente e dove avrebbe potuto interferire meno: e i punti deboli delle corazze erano rappresentati dalle giunture, in particolare tra l'elmo e il collo.
    Scattò rapidamente in ginocchiò e caricò nella mano sinistra abbastanza potere elementale da accendere un fuoco abbastanza intenso e subito dopo scattò in salto verso l'alto, sfruttando le gambe come una molla per darsi maggior slancio. Se il suo colpo, il Rekka Shoryuken, fosse andato a segno, l'avversario avrebbe dovuto affrontare un impatto fiammeggiante tra il collo e il mento e per giunta il tutto sarebbe stato corredato dai piedi dello shinobi, che avrebbero sfruttato l'ampio torace della bestia per risospingere il mezz'elfo indietro di qualche metro rispetto alla bestia e magari anche per allontanarla, complice il probabile disequilibrio della stessa provocato dal colpo infuocato.
    L'unico pregio di quella strategia rischiosa era il cortissimo raggio con cui stava venendo effettuata: a stretto contatto con il suo corpo, il minotuaro non avrebbe verosimilmente avuto lo spazio per manovrare una mazzapicca contro di lui, neppure a voler correre il rischio di trapassarsi la corazza.
    *Deve funzionare!* si disse lo shinobi mentre iniziava la risalita.

    SPOILER (click to view)
    Energia residua: 75%
    Stato fisico: mano destra indolenzita per le conseguenze del colpo parato.
    Stato mentale: concentrato, deciso a salvarsi.

    Riassunto azioni: lo shinobi avverte che qualcosa ha salvato il minotauro e la sua corazza mentre è ancora a mezz'aria dopo aver usato l'Onda Sonica, ma non vede che un guizzo di tale difesa. Impossibilitato ad alzarsi per via della scossa dell'avversario, scansa il collo e devia il colpo tramite il proprio tachi indistruttibile, finendo però per perderlo per via della violenza del colpo. Decide così di passare al contrattacco utilizzando un Rekka Shoryuken e cercando di usare la mole dell'avversario per spingerlo via e allontanarsi al contempo da lui.

    Tecniche utilizzate:
    CITAZIONE
    Rekka Shoryuken
    Tecnica esotica nel nome ma molto funzionale, consiste nel concentrare del fuoco sul e nel proprio pugno, indifferentemente destro o sinistro, per poi arrivare a colpire il nemico a corto raggio. La tecnica, come suggerisce il nome, deve essere eseguita in verticale e Masahiro la inizia inginocchiandosi sotto all’avversario per poi scattare con un balzo verso l’alto mentre stende il braccio per approfittare del massimo slancio. Se però Masahiro salta o rimbalza contro una superficie verticale, è possibile scattare in orizzontale. In ogni caso, la gittata di questa tecnica è quella della capacità di salto in alto dell’esecutore.
    Il potere accumulato nella tecnica è sufficiente a creare ustioni di secondo grado, terzo contro creature particolarmente sensibili all’elemento.
    Tipo: Medio
    Consumo: 10%

    Equipaggiamento in uso: Semper Fidelis (v. sopra)

    Abilità: Sensi Arcani (v. sopra)
    Acrobatismo (v. sopra)
     
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    Post conclusivo concordato con l'avversario


    E come aveva previsto, senza che la consueta mala sorte ci mettesse lo zampino, il Rekka Shoryuken funzionò alla perfezione, andando a colpire la creatura sotto il mento, facendola inditreggiare mentre affrontava le bruciature, mentre lo shinobi si portava di nuovo a distanza di sicurezza. Una volta al sicuro dal raggio d'azione della mazzapicca del non voluto avversario, stese la mano destra verso il proprio tachi e lo richiamò con minimo sforzo, ritornando presto armato e pronto a difendersi ancora. L'altro invece riuscì a domare le fiamme che avevano avvolto i suoi peli, anche se le bruciature erano rimaste e di sicuro non sarebbero state indolori...
    E difatti il mosro ruggì di rabbia e di dolore, scatenando in maniera tremenda tutta la sua voce, che rimbombò in una maniera inverosimile e amplificata da tutto il metallo presente in quell'ambiente, che costrinse lo shinobi di nuovo al suono, stordito da quell'ondata di furia.
    Il mostro stava per caricare di nuovo, facendo capire al Ninja che non se la sarebbe cavata a buon mercato nello stato in cui era, quando qualcosa di imprevisto avvenne: tutta la struttura, come a voler rispondere al tremendo urlo disumano che l'aveva attraversata, iniziò a scuotersi quasi di propria iniziativa, tremando in maniera sempre più forte ed inconfondibile. Non ci voleva molto per capire che qualcosa doveva essere saltato a livello strutturale e tutta quella sala sarebbe potuta presto sprofondare nella lava di Geisine!
    Lo shinobi nel frattempo si era ripreso dall'ondata di rumore e, mentre il Minotauro non riusciva a comprendere o a decidere cosa fare, il Ninja cercava di riguadagnare un equilibrio sufficiente per muoversi in mezzo alle vibrazioni sempre più profonde che stavano scuotendo la piattaforma. E infine una serie di crepe fece la propria inquietante comparsa...
    "Via di qui!" urlò lo shinobi per cercare di far rinsavire la bestia e sperare che si salvasse. Quindi cominciò a muoversi e a cercare di correre e saltare tra le varie crepe, sempre più allarmato e preoccupato dalla possibilità di finire nel magma sottostante, ma alla fine, grazie alla sua agilità e alla sua corda con rampino, riuscì a raggiungere la stessa apertura dalla qual era penetrato in quel luogo che stava per finire nella sua memoria e la sua sua storia e il suo significato in mezzo alla lava.
    E purtroppo sarebbe stato il solo a conservare una vaga memoria di quel luogo sconosciuto: non appena si voltò per controllare se era stato seguito, vide che il Minotauro, invece di dirigersi direttamente verso l'uscita, era andato direttamente dalla parte contraria, come a volersi legare e a voler trattenere e salvare qualcosa di quel luogo o a perire insieme ad esso.
    "Addio" mormorò prima di uscire, comprendendo bene i sentimenti di quella creatura per un posto caro.
    Quindi uscì, appena in tempo per evitare il crollo che fece sprofondare tutto nel ventre della terra e presumibilmente nel mare di lava e di magma di Geisine.
    Quella era la fine della sua esplorazione... e purtroppo non avrebbe avuto qualcosa di buono da riferire. Amareggiato per la piega che avevano preso gli eventi, lo shinobi tornò indietro: non era in condizioni di addentrarsi ulteriormente in una terra così pericolosa ed inospitale e quello scambio di colpi, per quanto fosse stato breve, gli aveva tolto la volontà di correre altri pericoli analoghi, almeno per quel giorno.
     
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