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Klemvor brucia. Dalle finestre della Cittadella sono visibili le fiamme che investono i quartieri sud, dove meno di ventiquattro ore prima era esplosa la follia. Prima le esplosioni, capaci di far tremare la terra e che avevano mandato scoppi e tuoni perfino sulla città dei cieli, dove la gente si era riversata nelle strade temendo il peggio. Poi la guerra, la guerriglia urbana. In tutto il lato sud della città delle macchine erano iniziati i combattimenti casa per casa, le grida ed il caos. C'erano notizie contrastanti su quanto stava accadendo, dicevano che erano arrivate creature mai viste, dicevano che erano grossi come grossi primati dalla pelle verde e che non morivano nemmeno sotto raffiche di fucile.
E avevano armi. Armi serie.
Perfino la pioggia non sembrava in grado di estinguere le fiamme, anche a distanza di così tante ore. Focolai accesi dove le esplosioni avevano colpito l'ancora funzionante sistema di erogazione di gaso e liquidi infiammabili aveva alzato fiamme che erano arrivate fino al cielo, e che ora continuavano a divampare come braci accese fra le ceneri. Non erano stati ancora diramati bollettini ufficiali, ma erano un centinaio gli edifici distrutti, ed era accertato che laggiù i riders stavano combattendo davvero, stavano affrontando sconsideratamente un nemico armato come un esercito moderno usando dei pattini concepiti come giocattoli. Quella era follia.
*Tonk*
Era come se qualcuno avesse tirato un sassolino contro la finestra chiusa, che impediva all'acqua torrenziale di invadere la stanza.
*Tonk*
Si ripeté uno, due, tre volte.
E avrebbe continuato a farlo, se la Dama del Vento non avesse aperto...
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"Taci.
Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane;
ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane.
Ascolta.
Piove dalle nuvole sparse.".
A Klemvor era il delirio, e loro osservavano dall'alto quel massacro. Sotto la città del cielo, mille focolari accesi nel nome del dio della guerra erano ben visibili dalla città bassa, seminando paura tra la folla; il mondo sotto di loro era in guerra, e a quanto le era stato detto da alcuni informatori si trattava di grosse creature dalla pelle verde in grado di usare armi. Ed i loro non erano giocattoli ma armi serie, da far impallidire gli abitanti dell'Ovest, che di macchine ne sapevano abbastanza. Lei li aveva visti la notte prima quei fuochi, e quella sera era in casa nel disperato tentativo di addormentarsi, invano considerando l'agitazione dovuta al pericolo che correvano tutti quanti. Compresi gli abitanti di Klemvor. Si, La Dama pensava anche a loro sebbene ultimamente non corresse buon sangue tra le due fazioni. Ma la politica era affare assai minore di vite innocenti, e qualunque fosse stato lo schieramento colpito, la Dama teneva a cuore le condizioni di tutti. Chissà perchè, lei ci credeva in una seppur labile pace.-Mmh...
Dei rumori provenienti dal vetro della finestra che dava al suo immenso davanzale la distrassero da quei cupi pensieri, e con fare titubante afferrò la vestaglia bianca per poi affacciarsi, alla ricerca della causa di quei rumori. Con i piedi scalzi potè accorgersi di alcuni sassolini sparsi per terra; qualcuno evidentemente la stava cercando. Gli occhi verdi dunque si strinsero, cercando di mettere a fuoco tutto ciò che le era intorno, anche le zone buie, considerando che i suoi occhi erano in grado di vedere anche senza luce.
Edited by Drusilia Galanodel - 1/6/2015, 21:48. -
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« CARAM- »
Nell'istante in cui la Dama del Vento aprì la finestra, una vocetta allegra e squillante come un campanellino attaccato a degli amplificatori si lanciò su di lei, che per un brevissimo istante vide comparire la sagoma sfumata ed eterea di una ragazzina vestita con un abito in lattice rosa chiaro che le volava addosso attraverso la finestra. Ma proprio nell'istante in cui Orm aveva fatto la sua comparsa per abbracciarla, subito era sparita nel nulla, così come era scomparsa al sua voce, e Drusilia aveva sentito soltanto qualcosa di piccolo colpirla con un buffetto all'altezza del petto, per poi rimbalzare a terra con un suono metallico.
A terra c'era un piccolo oggetto metallico delle dimensioni di una pallina da tennis, composto da una mezza dozzina di anelli ruotanti intervallati da piccole bilie argentate. Sotto gli occhi di Drusilia, l'oggetto prese a roteare su se stesso, gli anelli che si muovevano in direzioni casuali formando strani effetti ottici, per poi alzarsi levitando ad un metro da terra.
« ... 'braccio che subito crolla tutto! »
La sagoma di Orm comparve di nuovo sovrapponendosi alla sfera di anelli, e l'audio tornò a farsi udire mentre il Re dell'Acqua si rivolgeva al muro della camera di Drusilia con tono abbastanza imbronciato. Sembrava rivolgersi a qualcun altro, ma non c'era nessuno lì oltre a loro.
« Ume, alza la definizione, non si vede niente!! »
Disse di nuovo, sempre rivolta alla parete, e la sua immagine sfocò terribilmente.
« Caramella, mi ricevi??! »
Disse a voce alta sventolando una mano, come se si stesse rivolgendo a qualcuno di parecchio distante, mentre Drusilia era lì a pochi centimetri da lei.
« Ti vedo malissimo! Hai delle luci lì?? Puoi accendere, per favore??? »
Poi le sorrise felice, con i canini sovrasviluppati che scintillavano sul riflesso dei fuochi che brillavano oltre il balcone.... -
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"Ascolta.
In un primo momento rimase sbigottita, quasi terrorizzata a dire il vero, nel vedere Orm lì a Laputa, tutta contenta ed intenta a saltarle addosso, motivo per cui l'istinto le ordinò di indietreggiare di qualche passo. Più che altro si domandava come diavolo fosse entrata, ma il ricordo di lei che usciva da un condotto dell'aria nel cuore delle macchine le fece cambiare immediatamente idea. Poi accadde che iniziò a parlare con gente inesistente, diventando a tratti semitrasparente, e Drusilia comprese che si trattava solo di una proiezione. Dunque decise di afferrare quella pallina da cui partiva l'immagine, giungendo dunque l'interno della casa a passo svelto e ponendola nel mezzo dell'immensa stanza, chiudendo infine porte e finestre, ed accendendo rapidamente le luci in camera. Aveva uno sguardo preoccupato, ed era palese che fosse in pena per quella situazione ai limiti del normale.
Risponde al pianto il canto delle cicale
che il pianto australe non impaura,
nè il ciel cinerino".-Va bene così?
Detto ciò si sarebbe avvicinata alla proiezione del Re della foresta, e lo sguardo vagò prima sugli interni della sua dimora, poi su una culla poco distante dal letto. Bene, il bambino dormiva.-Orm... sono felice di vedere che stai bene.
Sorrise insicura, guardando quell'immagine dolcemente.. -
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« Hai acceso la luce? »
Chiese Orm, lo sguardo che vagava qua e là per la stanza.
Mise le mani sui fianchi, imbronciata.
« Non è cambiato niente! Ume, non puoi fare più di così??? »
L'immagine di Orm si mosse, e per diversi attimi Drusilia poté vedere soltanto una parte dell'immagine di profilo del Re dell'Acqua che si sporgeva come da una balconata che non era lì, dicendo un qualche cosa a qualcun altro che si trovava da quelle parti.
« Beh, non importa. Tu mi vedi bene, sì?? Bene, vado dritta al punto: là fuori è successo un casino. »
Ma no? Che novità andava raccontando!!!
La città era stata soltanto bombardata ed invasa da mostri armati di mitragliatori, dopotutto...
« Ho avuto il permesso di far venire i miei compagni qui alla Torre del Trionfo. Preferisco che veniate qua, tutti quanti, perché ormai non è più possibile scappare dalla Foresta. Hanno fatto crollare l'allacciamento che da verso l'Antica Dimora, quindi ora i treni non possono più raggiungere il Pentauron. Al Big Bird ci sono centinaia di ragazzi che abitano nella capitale, ed anche le altre caramelle, specie quelle piccole e dolci. Siccome Kilik voleva andare a chiedere alla Rondine Migratoria di togliere i "Tributi ai Venti" per non far arrabbiare l'enemy più di così, preleveranno anche le due bimbe e le porteranno da me. Voglio che vieni anche tu! Sappiamo che l'enemy cerca qualcosa, vanno in giro a cercare e vanno sotto terra dove hanno fatto arrabbiare le macchine. Kilik dice di no, però io ho paura che nei prossimi giorni verranno a cercare anche lì da voi. Quindi... è pericoloso lì da te. Alla Torre del Trionfo è molto più sicuro, lì ci siamo noi. ». -
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"Ascolta, ascolta.
L’accordo delle aeree cicale a poco a poco più sordo si fa sotto il pianto che cresce;
ma un canto vi si mesce più roco che di laggiù sale,
dall’umida ombra remota".
Drusilia rimase in silenzio per tutta la durata del discorso di Orm. In realtà non sapeva che dire, anche perchè, sebbene non usasse il solito slang a parte qualche parolina, la maggior parte delle cose di cui stava parlando erano totalmente lontane da ogni sua informazione. A parte che non conosceva nemmeno uno dei posti citati, ma non comprendeva nemmeno metà tra i loro o i piani dei nemici; aveva solo capito che c'era un posto, questa fantomatica "torre del trionfo", dove diceva che sarebbero stati al sicuro, e che quei cosi verdi armati fino ai denti cercavano qualcosa. Forse era meglio parlarne prima di farla proseguire.-Orm ti prego fermati! Non riesco a seguirti se vai veloce! Cosa è la Torre del Trionfo e dove si trova? E l'Antica dimora? Il Big Bird? Chi o cosa è la Rondine migratoria? Ed i tributi dei venti?
Dire che era confusa era fin troppo poco.
-Ti prego sii più chiara!. -
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« Uhm. Ma gli Abusivi non sono mai stati da Genesis? Mh. »
Si premette l'indice sulla tempia, spostando le iridi nere verso destra.
Poi ritentò:
« Lo stadio!! Lo stadio che si vede dal tuo balcone!! Ecco: quello è il Big Bird. E' il quartier generale di Genesis, il team più grande di tutti. Lo hanno fortificato, è tipo una fortezza, però non basta. Quasi tutti i riders mica stanno qui sempre! Ci sono quasi quattromila anime, ma non te l'ha detto nessuno?! Sono tantissimi, ma quasi tutti vivono a Pentauron, vengono qua con i treni che hanno quelli di Genesis! Hanno scavato una galleria sotterranea che dalla Foresta va alla vecchia Foresta, dove stavamo prima, e da lì ci sono le gallerie che portano al Pentauron! Però l'enemy ha fatto crollare la galleria, sono tutti bloccati! Ammassati nei sotterranei di quello stadio come bestie, con poco cibo e medicinali già finiti al primo giorno di guerra. Anche le altre caramelle sono con loro! Dico le caramelle piccole. Quella alla crema e quella alla liquirizia, insomma, capito no?
Voi siete dei miei compagni. La battle ci ha uniti e siamo più-che-fratelli, anche se mi hai scaricata io non è che me la sono presa, sai?? Ci sono abituata. Quindi vorrei che tu, l'altro fratellino Ganasciastrana, e tutte le altre caramelle venite dove sto io, al Tropaion, la roccaforte del mio team. Lì ci stiamo noi... vi proteggiamo! Nessuno ha mai violato il Tropaion. Gli otto re di Sleeping Forest non fanno passare a nessuno lo Stige di Acciaio e Cemento! »
Annuì convinta, prima di finire il discorso.
« Per il resto, gli scemi hanno fatto una cosa che fanno sempre. Quando un team o un gruppo si unisce alla Foresta, in segno di appartenenza lascia ciò che aveva prima. Tipo... rito di passaggio, sai?? I Tributi al Vento sono un cimitero d'onore. Ci sono anche le cose dei nemici che abbiamo sconfitto. L'armatura e le armi dei capi che hanno cercato di invadere la Foresta e sono stati abbattuti. Ma anche, tipo... presente la caramella imbronciata chiamata Lothar?? Ecco: tu non lo sai ma loro mica sono Tribù della Tempesta. Si sono uniti, il loro capo sette anni fa ha gettato la sua arma in segno di sottomissione. L'ho vista una volta, è tipo un'ascia grossa così. »
Fece cenno con le mani allargandole il più possibile.
« E' per schernirli! Prendono le loro armi, le loro vesti, i loro oggetti, buttano tutto là. Fanno vedere "ecco, vi abbiamo battuti", ed è tutto in bella vista, nella piazza davanti al Big Bird. Così quelli arrivano e si arrabbiano, e cercano di riprendersi la loro roba, e finisce che succede un casino! E' tradizione, ma Kilik dice che si faranno ammazzare se fanno così. ». -
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"Più sordo e più fioco s’allenta, si spegne.
A Drusilia si gelò il sangue alle parole dell'amica, e non era nè per la questione dei cimiteri di guerra, nè per le dimensioni dell'ascia del capo di Lothar, nè per il fatto che ci fossero dei tizi arrabbiati. I suoi pensieri erano tutti sui bambini -si, ormai aveva iniziato a capire il linguaggio di Orm- imprigionati sotto terra con poco cibo e pochi medicinali. Quali bestie schifose avrebbero fatto questo? La Dama del vento strinse i pugni in un tentativo di reprimere la rabbia; il suo essere donna e madre, forse, la coinvolgeva un pò troppo in quelle situazioni. Forse esagerava ma non poteva essere diversamente. Abbassò lo sguardo, per poi alzarlo di nuovo alla figura di Orm, non prima di aver fissato con occhi lucidi la culla di suo figlio. Se fossero giunti a Laputa cosa avrebbe fatto? La voce tremava, anche se lei stessa non comprendeva se era di rabbia o paura.
Sola una nota ancora trema, si spegne,
risorge, treme, si spegne.
Non s’ode voce del mare.
Or s’ode su tutta la fronda crosciare l’argentea pioggia che monda,
il croscio che varia secondo la fronda più folta, men folta".-Orm... ti prego.
Sai per caso la posizione dei bambini intrappolati?. -
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« Se pensi di fare quello che credo tu voglia fare... lascia perdere! Non mi va tanto che poi rischi, sai? Forse quelli là se la cavano... in qualche modo. »
Guardò fuori, preoccupata.ù
« Sono nei sotterranei del Big Bird. Se la guerra va bene e respingono l'enemy, allora li tirano fuori e si salvano. Tu pensi che vuoi andare là e tiri tuuuutti fuori, ma se vai là non te li fanno nemmeno vedere. Non vorranno mai venire con te, e quelli più grandicelli li proteggeranno a costo di farsi male. E poi... è tardi. L'enemy ci sta andando proprio ora. Forse facciamo in tempo giusto a tirare fuori le due caramelle. Ma il Tropaion è piccolo, e non abbiamo tantissimo da mangiare. Kilik mi ha permesso di portare solo voi. ». -
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"Ascolta.
Drusilia guardò Orm con un volto dispiaciuto. Sapeva che avrebbe provocato preoccupazione nella sua "squadra", tuttavia era suo obbligo morale andare lì, anche a rischio della propria vita, e non v'erano leggi o imposizioni a fermarla. Sapeva tuttavia che ciò che affermava Orm era vero, ed avrebbe probabilmente combattuto da sola, considerando le persone con cui avrebbe avuto a che fare. Probabilmente era necessaria una scorta, la sua scorta personale: era ora di richiamare qualche aviatore di sua conoscenza, un'elìte di quelli più in gamba e preparati. E lei già conosceva i nomi, due dei quali piuttosto altisonanti all'interno dell'ordine. Alzò lo sguardo con espressione risoluta e convinta.
La figlia dell’aria è muta; ma la figlia del limo lontana,
la rana, canta nell’ombra più fonda, chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia, piove su le tue ciglia nere".-Orm.
Mi spiace, ed apprezzo tutto ciò che hai fatto e stai facendo per me,
e sappi che ti voglio sinceramente bene,
tuttavia è mio dovere andare lì, anche se non sarà facile.
Anche se il rischio è elevatissimo.
Respirò piano, prima di fare il grande passo.
-Puoi darmi, per favore, le coordinate precise?
Ti prego.... -
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Orm alzò gli occhi al cielo, sospirando.
Si scartò una caramella e la mise in bocca, masticandola mentre cercava di fare mente locale.
« Orm mooooooooooolto scema, vuole salvare la Caramella Preferita e invece per colpa sua lei si mette nei pasticci. Oppure al contrario la Caramella Preferita è mooooooooolto cattiva, che vuole fare la brava ma fa preoccupare Orm. »
Disse masticando, i canini sovrasviluppati che scintillavano mentre usava il suo slang buffo e infantile, prima di tornare a parlare normale.
« Guarda che se muori o ti fai male poi è tutta colpa mia, sai? Quella là non è un gioco, non è come una battle normale... e nemmeno come la battle assurda contro quelle strane bestie-insetto giù nei sotterranei. »
Sospirò, e fece cenno di aprire il balcone, accompagnando Drusilia fuori dalla finestra ed indicando un punto in una direzione precisa, sud-sud-ovest.
« Da là. Sono partiti oggi dal limitare della palude, con la loro nave. Loro possono volare, sono una massa di rottami fluttuante. E più passa il tempo più guadagnano velocità. All'inizio erano lenti, ci hanno messo ore a fare un paio di chilometri, ma ora stanno macinando terreno e quando saranno qui saranno piuttosto veloci. Ume dice che vogliono schiantarsi direttamente sul Big Bird, vogliono speronarlo per aprirlo come farebbe una scimmia armata di un sasso con il guscio di un granchio per succhiarne la polpa. »
Come Drusilia sapeva sempre, Orm riusciva sempre a trovare strambi paragoni mettendo di mezzo il cibo. Il problema, era che di solito il Re dell'Acqua usava i dolci, per i suoi paragoni. Il fatto che adesso avesse evocato un'immagine del genere ed una pietanza salata come il granchio... dava l'idea -nel suo modo di fare- di quanto fosse grave la situazione.
« Ume ha stimato quanto ci metteranno ad arrivare perché Kilik e gli altri nostri compagni sono là per convincere il comandante supremo di Genesis, la Rondine Migratoria, a togliere i Tributi al Vento e per avvertirli di prepararsi al peggio. Hai due ore. Forse meno, dipende dalla velocità a cui arriverà quel coso. E' troppo poco per andare là ed evacuare le caramelle più piccole, e comunque... quelli più grandi non li farebbero mai uscire. Anzi: non accetterebbero mai l'aiuto degli Abusivi. Devi capire, almeno tu. L'orgoglio e la nostra libertà sono tutto ciò che abbiamo... »
Troppo poco tempo per preparare un piano.
Troppo poco tempo per cercare anche solo di provare a tirare fuori tutti quei ragazzi dai rifugi.
C'era una sola possibilità... salire su quella nave... quell'ammasso di rottami descritto da Orm... e deviarne la traiettoria.
Farlo schiantare lontano dallo stadio.
Era l'unico modo.. -
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"E piove su i nostri volti silvani,
Seguì Orm per tutto il discorso, captando ogni singola informazione e meditando su come contattare gli altri. Aveva troppe cose da fare in poco tempo, ma un'arma segreta ancora inutilizzata, una carta dei tarocchi bella e ben curata, raffigurante un'alta torre. Ricordava bene il giorno in cui l'aveva ricevuta, il suo Maestro le aveva detto di strapparla qualora ne avesse avuto bisogno, e quello era sicuramente il momento adatto. Appena Orm terminò, lei corse al comodino di fianco al letto, estraendola con aria soddisfatta. Poi si rivolse all'amica.
piove sulle nostre mani ignude,
sui nostri vestimenti leggieri,
su la favola bella che ieri m’illuse, che oggi t’illude".-Orm, ancora grazie.
Terminato di parlare le avrebbe scoccato un occhiolino, e quando Orm se ne fosse andata avrebbe strappato quella carta molto speciale, in attesa dell'arrivo di Abel. Gli avrebbe affidato il bambino, domandandogli di portarlo al sicuro da Owl, e poi domandandogli di avvertire il Carro della sua decisione. E' vero che il Gran Maestro non doveva dar conto a nessuno, ma Raylek aveva patrocinato tutto l'ordine con entusiasmo, aiutandola in molte situazioni; non degnarlo nemmeno di una comunicazione sarebbe stato a dir poco di cattivo gusto.
Scusa per la pena che ti sto dando, ma è una cosa che devo fare.
Ti prometto che starò attenta.. -
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« Uff... però tu torna a casa senza un graffio, e poi sentiti in colpa quanto meno per una settimana!! Per colpa tua sarò in pena, non dormirò e non mangerò niente per tutta la notte. »
Infilò altri due lecca lecca in bocca, masticando fino a ridurre ad un colabrodo l'asticella di plastica.
« Va bene? Promesso...? »
Sospirò, poi la sua immagine sfrigolò fino a sfocare, mentre la sfera si alzava di molto ed Orm salutava.
« L'autonomia di questo aggeggio è quasi finita. Devo rientrare, se lo perdo Kilik mi ammazza perché non ne abbiamo più altri. Buona fortuna! Abbi cura di te, quando torni mangeremo insieme una torta intera. ».
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