[CoB] Hell

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  1. «Darkwolf»
     
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    “Ai cancelli dell’inferno tu devi arrivare,
    Dove c’è il contatto tra inferno e mare
    Lì il tuo onore dovrai far vedere,
    Se non vuoi finire nel cratere.
    Dove il vapore fa del demonio il fiato
    Lì sarà segnato il tuo fato.”

    Queste enigmatiche parole furono ritrovate da Kiba, su un piccolo fazzoletto rosso, con scritte ricamate in oro. Egli ci mise qualche giorno di ricerca, consultando antichi tomi e mappe geografiche, per trovare la collocazione esatta dell' incontro di cui lui sapeva nulla…Berjaska, l’ isola dei vapori ardenti. Secondo alcune leggende, quell' enorme isola vulcanica, è la parta dell’ inferno, il collegamento tra il mondo dei vivi ed il regno dei dannati, i cancelli dell’ inferno, la porta dell’ Ade…un posto non proprio consigliato per una vacanza insomma. Kiba, a bordo di un traghetto, si diresse verso l’isola, facendo conversazione con il marinaio che guidava il mezzo, che parve molto gentile con il giovane guerriero.

    “Come mai sei diretto verso l’isola dei vapori ardenti figliolo?”
    Disse lui sorpreso.“Ecco, non posso dirglielo, è un’affare privato”
    Rispose Kiba sorridendo appena, mentre il capitano continuava a guardare il mare. “Stai attento ragazzo, è pieno di trappole ed insidie: quelle sono le porte dell’ inferno…” continuò lui, ma Kiba non si lasciava intimidire da assurde dicerie: lui era un tipo razionale.

    Il conducente della vettura era un’uomo alto, robusto, dalla folta barba bianca e dagli occhi azzurro mare. Aveva la gamba sinistra di legno, uno sfregio sull’occhio, probabilmente dovuto a qualche incidente su una nave, e un dente d’oro.

    Arrivati sull’isola, Kiba diede i soldi promessi al marinaio se l’avesse accompagnato, per poi inoltrarsi, mentre il traghetto spariva nell’ orizzonte. Subito si notava l’imponente vulcano, altissimo e fumante, che sormontava l’isola. Davanti a lui c’era una vegetazione fittissima, che Kiba doveva superare per raggiungere il luogo dello scontro. Un indizio si trovava nell’altra faccia del fazzoletto che recitava:

    “Per il pendio impervio tu devi salire
    E nella bocca di lucifero ti devi recare
    Qui c’è il bivio tra il vivere e il morire.
    E nel corpo di chi la lama dovrà affondare”

    Da questi versi in rima, Kiba capì che doveva entrare nella bocca del vulcano, quindi, anche se contro voglia, si diede da fare e iniziò a salire il lunghissimo e tortuoso tracciato che conduceva alla cima del vulcano. Dopo due ore di camminata, il giovane guerriero si trovò sopra il vulcano. Esaminandone il cratere si può notare la roccia lavica formatasi sul fondo del cratere, facendo da tappo alla lava. Questo tappo di roccia era spesso, probabilmente, diversi metri, quindi non c’era il rischio che il vulcano avrebbe eruttato da un momento all’atro. Ogni tanto si vedevano dei Geyser che emettevano zolfo, anziché acqua, poiché eravamo nel cratere di un vulcano. Dopo un po’, Kiba scese nel cratere ed aspettò il suo avversario, con il timore che il vulcano potesse eruttare.



    Edited by «Darkwolf» - 25/10/2010, 21:26
     
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  2. Guardian Of Nightfall
     
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    Certo, il posto forse era fuori mano, ma la vista da lassù era straordinaria.
    Per quanto gli ordini fossero ordini, provenienti per il resto dal Boia stesso - verso cui nutriva una discreta dose di diffidenza -, egli si recò quasi controvoglia a recuperare il nuovo accolito sull'isola di Berjaska.
    Decisamente fuori mano.
    Quando il candidato si calò all'interno della gola del vulcano egli si celava dalla parte opposta della sommità del cratere, nascosto agli occhi del nuovo giunto.

    « Bel posticino vero? » Si sporse, per rendersi visibile. Nell'osservarlo gli ritornarono alla mente il giorno in cui egli stesso vestiva i panni del candidato, e solo ora si rese conto di star citando le stesse parole pronunciate da Nachrichter stesso. « Riparato, accogliente, vista sula nulla. »

    Incominciò a percorrere il bordo del cratere dove il ragazzo si era avventurato, arrivando in corrispondenza di quest'ultimo, sedendosi poi sulla roccia imperfetta e rovente.
    L'aveva già visto, e mosso da una sensazione indefinita verso quel ragazzo ferito nella foresta di Fanedell, aveva cercato informazioni sul suo conto e l'aveva proposto come possibile nuovo accolito all'interno della Confraternita, ed eccolo arrivato al momento in cui le carte si scoprivano sul tavolo.

    « Allora, Soldato Scelto Kiba Van Des, infine sei venuto da me. Molto bene.»

    Solo dopo aver pronunciato tali parole calò il cappuccio nero che fino a pochi istanti prima ne celava il viso, sicuro che l'avrebbe riconosciuto.

     
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  3. «Darkwolf»
     
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    “T-Tu?!” disse Kiba guardando il figuro, per niente sconosciuto, sporgendosi. Quel tipo infatti, lo aveva già visto nella foresta, quando era inseguito dalle guardie reali, a cui sfuggì per un pelo, che lo ha guarito e soccorso.

    Quando questo raggiunse Kiba, chiamando soldato scelto Kiba, egli disse “Emh…soldato scelto? Perché?! E poi io non so neanche il tuo nome…comunque grazie infinitamente per quello che hai fatto per me alla foresta”. Kiba diffidava di lui: anche se l’aveva aiutato nella foresta non sapeva perché lo avesse convocato in quell’inferno di magma e zolfo.

    “perché mi hai portato qui?” disse lui, molto incuriosito “e soprattutto, perché mi hai portato qui, dandomi un fazzoletto con degli indovinelli in rima?”
     
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  4. Guardian Of Nightfall
     
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    Storse il naso, all'udire tante domande.
    Il ragazzo gli parve spaventato e confuso, reazioni che non si sarebbe aspettato da un candidato.
    Ovviò a tali quesiti mentali con il fatto che fosse ancora provato dall'episodio di qualche notte prima, alla fine l'avevano conciato molto male, e chissà cos'altro.
    Oramai non poteva più considerarlo una persona normale.
    Da quel momento sarebbe stato un amico, o un nemico.

    «Innanzi tutto, io, Kiba...» Si interruppe, sorridendo al ragazzo. «...Sempre se posso darti del tu. Io ti ho soltanto invitato qui, sei stato tu a decidere di intraprendere questo viaggio verso Berjaska.»
    Prese fiato, elaborando nella sua mente un discorso degno dell'occasione. « Tu hai deciso di venire qui, ma questa oggi non sarà la tua unica scelta. Mi hai colpito nella foresta, e per questo, ho deciso di proporti come candidato al consiglio dell'organizzazione di cui faccio parte.»
    Tese le braccia, lanciandosi all'interno del cratere e scivolando sulle sue pareti, fino a giungere vicino al ragazzo stesso.
    « Ora, dovrai decidere se accettare o no la mia offerta. »
    Allargò le braccia in posa teatrale, per poi aggiungere con solenne voce.
    « La nostra compagnia commerciale ha bisogno di uomini come te, e tu, per diventare più forte e più talentuoso, per portare avanti i tuoi sogni e combattere i tuoi nemici, hai bisogno di compagni.
    Compagni che ti coprano le spalle o che ti tirino fuori dai guai. »

    Le braccia caddero lentamente ai fianchi del busto, mentre la mancina andava a sfiorare il suo petto, indicando se stesso.
    « Io ti ho già tirato fuori dai guai, spero che sia una sufficiente prova di come noi trattiamo i nostri compagni.
    La domanda è semplice, vuoi avere la possibilità di sdebitarti con me?»

     
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  5. «Darkwolf»
     
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    Quando l’ uomo storse il naso, Kiba lo prese come un segno di disapprovazione e fastidio, ma non si preoccupò e si mise a sentire quel tipo, avvolta da quell’alone di mistero e fascino.

    «Innanzi tutto, io, Kiba...Sempre se posso darti del tu. Io ti ho soltanto invitato qui, sei stato tu a decidere di intraprendere questo viaggio verso Berjaska.Tu hai deciso di venire qui, ma questa oggi non sarà la tua unica scelta. Mi hai colpito nella foresta, e per questo, ho deciso di proporti come candidato al consiglio dell'organizzazione di cui faccio parte.» disse il tipo, mentre nella mente di Kiba continuavano a viaggiare, veloci come la luce, domande senza risposta: Quale organizzazione? Quali altre scelte dovrò fare ? Perché ho attirato l’attenzione di quest’individuo e della sua confraternita ?. Queste ed altre domande senza risposta, continuavano a muoversi in modo confusionario, imprevedibile e velocissimo nella mente di Kiba, che avrebbe fatto di tutto per trovare una soluzione. Mentre Kiba rifletteva, il tipo tese le braccia e si lasciò andare nel cratere, scivolando sulle pareti ed arrivando molto vicino al ragazzo, che aveva un’ evidente espressione di stupore. « Ora, dovrai decidere se accettare o no la mia offerta. », disse l’uomo prima di arrivare di fronte a Kiba, che non sarebbe riuscito a chiedere spiegazioni di quello che aveva visto…dato che il tipo allargo le braccia e con voce solenne continuò. « La nostra compagnia commerciale ha bisogno di uomini come te, e tu, per diventare più forte e più talentuoso, per portare avanti i tuoi sogni e combattere i tuoi nemici, hai bisogno di compagni.Compagni che ti coprano le spalle o che ti tirino fuori dai guai. » disse mentre faceva scivolare le sue braccia sui fianchi, per poi continuare, « Io ti ho già tirato fuori dai guai, spero che sia una sufficiente prova di come noi trattiamo i nostri compagni.La domanda è semplice, vuoi avere la possibilità di sdebitarti con me?»

    Le parole dell’uomo colpirono molto Kiba, che per la prima volta, da molti anni, si sentiva dire che contava qualcosa e che avevano bisogno di lui (Non perché non valesse nulla per davvero, ma perché, all’accademia militare, è stato sempre detto a tutti i soldati che non contavano nulla e che erano stati creati solo per servire il re). Kiba sorrise era molto contento, stava quasi per scoppiare dalla gioia, ma si trattenne e disse “D’accordo, accetto!”. La voce di Kiba era decisa, ferma, convinta: questo faceva capire che era determinato ad entrare nella fantomatica confraternita, sempre se questo non lo avrebbe portato a diventare un essere crudele e assetato di potere…ma non ci pensò molto. “Cosa devo fare?” disse lui guardando l’uomo

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  6. Guardian Of Nightfall
     
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    Il volto di pietra rimase imperturbato mentre le sue viscere si compiacevano per la determinazione del ragazzo.
    Non sorrise, ma lo squadrò con sguardo truce e serio, alla ricerca di una piega di troppo tra le sue vesti o una cicatrice ancora aperta, per poi sciogliersi in un lieve sorriso rivolto al giovane.

    « Rinasci oggi sotto una nuova causa, Kiba Van Des, sarà mia premura accompagnarti lungo la via dettata dalla Gilda. Benvenuto tra noi. »
    Con movimenti eleganti e ben ponderati tese il palmo aperto della mano verso il giovane guerriero, rivolgendogli cortesi parole, per quanto in esse risuonava chiaro il peso gerarchico della sua posizione.

    « Ed ora, per favore, dammi il lembo di stoffa. »
    Lo sguardo fisso nelle iridi del nuovo confratello, punte di diamante che scavavano l'animo.

    « Ma nel mentre, dimmi, qual'è sono i tuoi obbiettivi? »

     
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  7. «Darkwolf»
     
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    Kiba era molto contento ed orgoglioso di se stesso, le parole del tipo, ora suo “confratello” lo avevano incoraggiato ad intraprendere questa avventura. Dopo di che, il confratello allungo il braccio e chiese a Kiba di ridargli il fazzoletto, che quest’ ultimo porse senza tanti indugi. Fatto ciò, il tipo chiese qual’ erano gli obbiettivi di Kiba, che, con fierezza, disse, “Ho intenzione di diventare più forte, per me e per gli altri, voglio accrescere la mia forza e fare del bene, voglio rendere il mondo un posto migliore…Lo so che quello che stò dicendo è molto scontato, e che penso l’avrai sentito milioni di volte ma queste sono le miei motivazioni”. “Ma sopratutto voglio vendettà!” pensò in quel momento, spostando per una piccola frazione di secondo lo sguardo dal suo interlocutore, per poi ritornare su di esso. “Una piccola richiesta, potrei sapere il tuo nome?” disse Kiba, curioso.

     
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  8. Guardian Of Nightfall
     
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    Sorrise nel conoscere i motivi che muovevano le azione del ragazzo.
    Incrociando i suoi occhi ed aggiungendo con tono caldo.

    «Non preoccuparti, i sogni d'un uomo non saranno mai banali, se bramati veramente.»

    Non appena notò il palmo aperto del ragazzo, su cui era posato il lembo di stoffa, portò la sua destra a colpirlo e stringerlo con gran forza, assicurandosi una presa salda e sicura, difficile da sciogliere come uno dei più intricati nodi.
    Fulminò Kiba con un'espressione pregna di rispetto reciproco, penetrandolo con occhi seri ed imperscrutabili.
    Pronto a suggellare finalmente la fratellanza.

    La magia percorse le vene del suo braccio, andando a fluire prima nella mano e poi in ogni singolo dito, insinuandosi in ogni fibra del tessuto stretto all'unisono dai due, modificandone la forma, il colore ed il significato.

    Non lasciò la presa, se non prima d'aver sorriso nuovamente al ragazzo ed averlo apostrofato con poche e coincise parole.

    «D'ora in poi agli occhi della Confraternita il tuo nome sarà Redfox, questa è l'ordinaria prassi.
    Presto, ti contatteremo noi, pazienta.»


    Allentò la stretta, liberando la mano di Redfox, per poi voltarsi con naturalezza e muovere i primi passi verso il battello che l'avrebbe riportato alla civiltà opprimente di Endlos.

    « Hank, potrai chiamarmi The Hank. »

    Soffocò una tenue risata tra se e se, e proseguì a passo spedito la discesa del vulcano, allontanandosi da quel sperduto angolo d'oceano, connubio tra fuoco e acqua.

    Nel palmo del ragazzo – Redfox, per gli amici – aveva lasciato un suo souvenir, ricordo di quel momento in cui, il nuovo confratello, aveva stretto un patto troppo stretto da sciogliere in una sola vita. Il lembo di stoffa ora era d'un rosso sfavillante, e riportava un rombo intessuto di fili d'oro, cornice della sagoma d'un vulcano, al cui interno affiorava il volto inferocito una volpe, anch'essa cremisi come il sangue.
    Sotto la testa dell'animale, giaceva il suo nuovo nome, intessuto anch'esso con fili dorati.
    Redfox.



    SPOILER (click to view)
    E questo è il mio ultimo intervento, ora dopo il tuo possiamo considerare la giocata conclusa.
    Inanzi tutto grazie per la giocata e scusa per il ritardo in alcune risposte.

    Come avrai capito tra le mani ti sei ritrovato il lembo con cui ti avevo convocato, tramutato in un piccolo souvenir, che sarai libero di aggiungere alla tua scheda, se vorrai.
    CITAZIONE
    Intreccio di Fratellanza
    Si tratta d'un lembo di stoffa lungo circa venti centimetri e largo poco più della metà, simbolo del reclutamento del nuovo affiliato alla Corporazione.
    Intessuta con stoffa color rosso vivo, e riportante al centro un rombo color oro, cornice di una sagoma d'un vulcano raffigurante l'isola di Berjaska - luogo del reclutamento - e di una testa di volta, anch'essa rossa. Simbolo personale di riconoscimento del nuovo affiliato, Redfox.
     
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  9. «Darkwolf»
     
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    Kiba sorrise al suo…emh…confratello, che lo rassicurava della “non-banalità” delle sue motivazioni. Quando Kiba tese la mano all’ uomo, per ridargli il pezzo di stoffa, questo afferrò saldamente la sua mano e disse«D'ora in poi agli occhi della Confraternita il tuo nome sarà Redfox, questa è l'ordinaria prassi.
    Presto, ti contatteremo noi, pazienta.». « Hank, potrai chiamarmi The Hank. », disse l’uomo allentando la presa, per poi di iniziare a camminare verso chissà dove. Probabilmente. L’uomo aveva fatto una magia, dato che il fazzoletto, quando egli lasciò la presa era cambiato: era di color rosso vivo, bordato in oro e sopra c’era l’ immagine dell’ isola con una testa di volpe. Kiba lo saluto e si diresse verso il suo battello che lo avrebbe riportato ad Endloss.
     
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8 replies since 25/10/2010, 18:58   110 views
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