Quest - I fiori del Diavolo.

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  1. Boss
     
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    Mentre eseguiva la manovra acrobatica che lo avrebbe portato verso la salvezza, Frank perse di vista il compagno. E infatti, non appena abbassò lo sguardo per cercarlo - o almeno controllare se era ancora tutto intero - non lo trovò da nessuna parte. C'era un indizio che poteva suggerire la sua sorte, a dire il vero: una fitta macchia di arbusti dondolava troppo rapidamente perchè fosse un vento inesistente a muoverla. Pace all'anima sua, vero?

    La posizione privilegiata gli consentì però di osservare meglio e con più calma il terreno. Potè scorgere un'ombra scura sfrecciare tra gli arbusti, infilandosi in quella che aveva tutta l'aria di essere una tana. Una tana non dissimile da quella del Bianconiglio, dove Alice si era poco furbescamente infilata all'inizio della sua avventura. Chissà se Renton l'avrebbe imitata.

    Trovi nel post la risposta al PM che mi hai mandato. Puoi scegliere di restare lassù, oppure puoi scendere e proseguire per il sentiero. O ancora: investigare il cespuglio che si muove - potresti salvare il tuo compagno... - o dirigerti verso la tana che hai appena avvistato. Se possiedi un qualche tipo di Auspex, non avverti nessuna aura nè movimento, a parte quelli non sospetti della fauna che popola il bosco.
     
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  2. Guardian Of Nightfall
     
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    Maledizione ai boy scout improvvisati, li aveva sempre odiati, lì in gruppetti di 20 persone coi nasi colanti, in pantaloncini corti anche con una decina di gradi sottozero, tutti pronti – e contenti – a seguire una ancor più ridicola bandierina che riportava i colori del foulard che portavano al collo.
    Bello no?
    Forse lo sarebbe stato, se non usassero perfino la tele via cavo dentro le loro tende.

    Strinse forte l'indice leggermente piegato tra i denti, forse riuscì a sentire perfino il sapore ferroso del sangue.
    Era dannatamente nervoso e ciò non era un bene, ne per sé, ne per il bellimbusto che perdeva tempo tra i cespugli, a giocare con chissà quale micetto smarrito.
    Perdevano tempo, e ciò non andava bene.

    Reagì d'istinto, pensando un qualcosa di elementare, ma non scontato, si disse mentre staccava con forza un ramo dall'albero: tentar non nuoce, in questo caso, anche i proverbi potevano fallire.
    Il bastone staccato era lungo poco più di un metro, spesso tanto da reggere a urti capaci di romper la testa a molti, alla cui estremità, strappatosi la maglia di cotone, fisso con un altro pezzo di corda il suo indumento, bagnandolo poi con un po' dell'olio della lanterna che portava con se.
    Gli animali hanno paura del fuoco.
    E lui aveva paura di quelle cose nascoste nei cespugli.
    La paura alimenta paura, sperò.

    Fissò la corda con cui era salito ad un ramo, lasciandola ricadere verso la terra, si calò giù, brandendo nella destra la GiustaDose – amabile utensile – e nella mancina un fiammifero e la torcia/arma/portatrice di speranza.
    Sfregò violentemente il fiammifero sui jeans ed esso si accese brillando nell'ombra della fitta foresta. Diede fuoco allo straccio intriso di olio e fissato dalla fune, che immediatamente arse tra un indomita fiamma dorata, tanto bella che tra le sue scintille lo sguardo del Rosso si perse incantato.
    Si morse le labbra e avanzò agitando con vigore e compiendo grandi archi con la torcia, posta davanti a se, il più lontano possibile, così da guadagnare in caso di attacco da parte della selvaggina almeno un metro e mezzo di vantaggio. Non sapeva il perché ma procedeva con passo felpato, per quanto esso probabilmente fosse inutile.
    Il fuoco lo rassicurava, e forse il fumo ed il calore avrebbero disperso gli animali.
    « Psh.. Psh.. Su micio micio micio. Su micio micio micio. »
    Doveva salvarlo, si ripromise di farlo quanto giurò a se stesso di farsi una rilassante canna sulla barca, alla fine di quell'avventura.
    Il cespuglio oramai non era più così lontano.

     
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  3. Boss
     
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    Foresta di Undarm

    Frank Renton non fu attaccato da nessun animale selvaggio, contrariamente a quanto si era aspettato. Eppure, la calma appena scesa era, se possibile, ben più inquietante di tutto il movimento che solo pochi secondi prima aveva animato il bosco riempiendolo di respiri e fruscii. L'arbusto si spostò con facilità, rivelando una scena macabra: vicino ai piedi dell'uomo giaceva un braccio umano - facilmente riconoscibile come quello del suo ex-compagno - le dita ancora contratte come se avessero cercato di aggrapparsi disperatamente alla vita. Seguendo la scia di sangue, Renton potè vedere il resto del corpo: il viso una maschera d'orrore, interi brani di carne strappati in più parti, e un lago di sangue che bagnava il terreno e brillava alla luce della torcia. Ma non era tutto: una delle fiere stava ancora banchettando, intenta a rosicchiare la tibia del mercenario. Non appena vide l'uomo che brandiva la torcia, emise un lugubre ringhio e si lanciò alla carica. E se fosse un segnale per attirare altri suoi simili?

    Sappi che è colpa tua se ha fatto questa fine: potevi tenerti il dubbio ed entrare nella tana, ma sei stato curioso... XDDD
    Scherzi a parte, difenditi dall'attacco del mostro, che conta come una tecnica di tipo fisico di livello Medio. La creatura che hai davanti è quella che ho linkato qualche post fa.
     
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17 replies since 26/12/2010, 22:09   287 views
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