[LAM]Il Castello di Re Relax.

Quest della campagna "I Cancelli della Non Morte"

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    Il Castello di Re Relax

    Questo complesso architettonico, a gestione familiare, è situato a 400 km circa dal più vicino centro abitato
    in posizione panoramica, su una piccola isola che, come uno scoglio, sorge dalle acque del lago Masijin,
    ben recintato per la sicurezza dei bambini.
    E’ inoltre immerso in una distesa sconfinata di alberi secolari.
    Il Castello di Re Relax è il luogo ideale per trascorrere una vacanza all'insegna del riposo.
    Circondato da un giardino di piante e fiori, gode di totale tranquillità ed indipendenza.
    La zona notte dispone di ampie suite, tutte con vista sul giardino, fornite di ogni comfort,
    il cui arredamento è molto ben curato, se non regale, e ricercata la raffinatezza dei particolari.
    Nel corpo centrale trovano posto 8 sale da pranzo e 3 da ballo immerse in una lussureggiante vegetazione,
    tutte dotate di ampie verande coperte da una struttura in legno e pietra, unica nel suo genere,
    alle cui spalle sovrasta la vecchia torre rurale (abitata dai proprietari),
    completamente ristrutturata e sul cui terrazzo trova posto un giardino pensile con vista panoramica.

    Fanno parte integrante della residenza la cortesia e l'ospitalità dei proprietari che garantiscono l'efficacia dei servizi.


    La mattina del quarto giorno del mese di Sirio, detto anche "della Luna Blu", La Dama del Vento aveva preso una di quelle decisioni che, ormai, erano giunte a non farla dormire più la notte. Terminati i conflitti con l'Ovest pareva ormai il tempo di un lungo periodo di pace per Endlos e Laputa in particolare, dunque il momento adatto per distribuire compensi a chi, per la causa dei Liberis si era adoperato. E mentre il giorno precedente aveva ufficializzato l'avanzamento a Sergente Rosso del solerte quanto impeccabile soldato Shattur, quel giorno era il turno per il Comandante Verde Evan, il Sergente Verde Ryusang ed il Comandante Rosso Hevril. Più precisamente il loro premio si trattava di una vacanza gratis in un castello trovato non per particolari ricerche ma grazie ad un volantino tra la posta giuntale a casa. Sembrava conveniente, ed offriva servizi oltre ogni misura, dunque perchè non approfittarne? Fu per quello che mandò a chiamare i tre interessati all'istante, sicura che si trovassero tutti e tre a Laputa, da tre altrettanto graziose ancelle che l'Ufficiale aveva così abilmente fregato tra i dipendenti del Mastio e che ora, per arrotondare il salario, si improvvisavano messaggere solerti. Ma poco destavano interesse questi dettagli; l'importante era che raggiungessero il prima possibile il suo ufficio in uno dei piani più alti dell'Albero Casa per riscuotere il loro premio.



    bububu
    CITAZIONE

    Bene giovanotti e giovanotte, bengiunti alla prima quest della prima campagna di gilda.
    Per il momento basterà comportarvi esattamente come in una giocata, senza praticamente limite a numero di post, azioni o altro.
    Entrate come vi pare, vi dò carta bianca.

    Termine di scadenza: Martedì 8 Febbraio.


     
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    Il Nibbio

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    La graziosa ancella che il Gran Maestro aveva inviato per convocarlo era stata una piacevole vista lungo il tragitto dalla sua stanza a lì, ma non appena giunti alle doppie porte dell’ufficio centrale quella si congedò con un leggero inchino, e il Nibbio non poté far a meno di considerare che avrebbe apprezzato maggiormente la compagnia della ragazza se questa non avesse finito col dedicare tutte le sue attenzioni al cucciolo di grifone che l’aviatore -ora Sergente- stava scarrozzando in braccio.

    Tenendo saldamente la bestiola sotto l’attaccatura delle zampe anteriori, il biondino gli diede una scrollata scherzosa e gli parlò con voce autorevole e ammonitrice; dovevano darsi entrambi un contegno, e comportarsi in maniera confacente al loro grado gerarchico e alle circostanze: innanzitutto si trovavano a uno dei livelli più alti dell’Albero-Casa, senza contare che -oltre quei battenti di legno- avrebbero trovato ad attenderli Drusilia Galanodel in persona.


    « Stai buono, non masticare niente, non svolazzare in giro, e fai la cuccia... »
    intimò in un bisbiglio severo, sollevando il beccuccio fino al tiro degli occhi cerulei
    « Ma soprattutto...non mettermi di nuovo in ombra come hai fatto prima:
    non si è mai sentito di una cavalcatura che ruba la scena all’eroe. »


    Raggiunta un’intesa, Ryusang si gettò l’animaletto sulla spalla sinistra, dopodiché picchettò con le nocche sul legno della porta e -senza aspettare risposta- schiuse uno dei battenti, affacciandosi all’interno per presentarsi. Solite frasi di rito.

    « Sergente Ryusang a rapporto. »

     
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  3. Evan O' Byrne
     
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    Da Drusilia non se lo sarebbe mai aspettato.
    Eppure aveva davvero buon gusto, la sua sorellina, senza contare che lui aveva ormai dimenticato cosa fosse una
    donna.
    Prima la causa irlandese, poi la Camera dei Prescelti Eterni… infine la Gilda: ma dove mai poteva trovarlo il tempo per pensare a roba simile?! Nei suoi sogni, forse!
    Ma neppure se li ricordava…

    Il Corvo sospirò sconsolato, arrendendosi all’evidenza nuda e cruda dei fatti; e allora tanto valeva godersi lo spettacolo per quel breve tragitto, che tanto – a ben pensarci – tra gli Aviatori c’era già un
    tombeur de femmes di tutto rispetto.
    Era meglio pensare a quale potesse essere il motivo per quella convocazione, sperando che non si trattasse di qualche nuova emergenza a cui porre rimedio… con il trambusto dell’Ovest poteva dire di averne avuto per un bel pezzo.

    Dopo un sbadiglio contenuto dalla mano inguantata di scuro, Evan s’accorse di essere arrivato al cospetto degli uffici di Drusilia, e non tanto per la mole imponente e magnifica delle porte di legno – o per la scomparsa della fanciulla che l’aveva così gentilmente scortato –, quanto più per il fatto che stesse per travolgere un suo sottoposto dalla scarmigliata zazzera bionda, a lui molto familiare: Ryusang.

    Questi aveva già fatto roteare i battenti sui cardini per oleati, e si era annunciato con la sua solita, marziale compostezza (un po’ buffa, per la verità), avvolgendo nella presa salda del braccio il cucciolo di grifone che aveva ricevuto dal Gran Maestro come dono di Natale. Doveva ammettere che facevano proprio una bella
    coppia, quei due: un cucciolo per un altro cucciolo! Drusilia non avrebbe potuto fargli regalo migliore.

    « E-ehm… scusa. »
    Si annunciò con un piccolo colpo di tosse
    – non sia mai saltasse con il piccolo in mano –, poi congiunse le mani dietro la schiena

    « Spero di non averti urtato. »

    E gli occhi grigio acciaio si posarono sul Sergente, attendendo pazientemente una risposta.



    Edited by Evan O' Byrne - 9/2/2011, 15:48
     
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  4. EyesOfDevil
     
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    Convocato.
    - Di nuovo -
    Come quella volta di Klemvor, Drusilia mi ha convocato nell'albero casa, anche se stavolta i suoi metodi sono decisamente migliorati - una graziosa donzella è il miglior modo per ottenere l'attenzione di un uomo, specialmente se il precedente "modo" era una sirena talmente forte da assordare qualcuno.
    Senza oppormi, seguo la messaggera fino all'Albero Casa. Si vede che Miss. Galanodel mi conosce bene, per aver mandato una così graziosa fanciulla. Sinceramente, devo incontrarla un'altra volta - in circostanze diverse, naturalmente -, ora è meglio se mi limito ad andare all'ufficio del Gran Maestro.
    Quel dommage.
    Supero la gentile accompagnatrice, fiondandomi per le grandi scalinate del quartier generale. In poco tempo - abbastanza per farmi abbandonare dalla mia accompagnatrice - raggiungo le grandi porte dell'ufficio di Drusilia. Dentro all'ufficio sono già presenti due aviatori, due verdi per la precisione: il novello sergente Ryusang e il mio pari Evan; il primo si esibisce nel suo tipico comportamento da cadetto, un po' buffa a dire il vero, mentre il secondo assume il ruolo dell'allenatore severo ma dal cuore tenero.
    Unendomi ai due, entro nella stanza oltre l'immenso portone, prendendo posizione accanto a Evan. Spostando la testa di lato, noto che il biondino ha portato con se il cucciolo avuto da Drusilia a natale.
    «Salve.»
    Guardo nuovamente i miei due compagni, e sposto ancora lo sguardo davanti a me.
    «Dunque, il motivo per cui siamo stati chiamati?»

     
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    Il primo a raggiungere l'ufficio del Gran Maestro fu il Sergente Verde Ryusang, accompagnato dalla tenera bestiola che lei stessa gli aveva donato tempo prima. La vide in buona salute, e quello parve sollevarla, considerando che gli unici dubbi verso il ragazzino riguardavano appunto la sua età ed una possibile "non predisposizione" al ruolo di papà. A quanto pareva, tutti i suoi timori erano vani, e si domandò come mai le erano venuti, considerando che quel giovanotto provenisse nientemeno da Misericorde, quella sorta di immenso asilo di cui la Dama Azzurra stessa ne faceva da "mamma".
    Il secondo a presentarsi all'appello, fu il Comandante Verde Evan, che giunse come suo solito avvolto da quel mantello nero quasi fosse un corvo od un simile rapace. Il suo sguardo tagliente e fiero era in grado di intimorire chiunque, ed era anche per quello, oltre per la sua grande forza, che erano davvero in pochi ad azzardare una mancanza di rispetto nei suoi confronti. Probabilmente, a giocare un ruolo fondamentale era anche il suo status di "giudice in terra ed in cielo", ma non poteva dirlo con esattezza considerando che, della storia del ragazzo, conosceva ancora poco. Infondo non sapeva nulla di lui, tranne che aldilà di quello sguardo impregnato d'acciaio, v'era un cuore come pochi, e lei, sebbene bisticciasse spesso con lui, ne era ben cosciente ed orgogliosa. E poi era il suo "fratellone"; come avrebbe potuto non esserlo?
    Terzo ed ultimo Aviatore a varcare la soglia fu invece il suo caro Hevril, un personaggio un pò particolare e perennemente infatuato alle belle appartenenti al gentil sesso. E come dargli torto? Infondo lei stessa ammetteva che era davvero un bel giovanotto, oltre ad essere particolarmente "galante" ed in fin dei conti, ciò che desiderava se lo poteva permettere senza problema alcuno. Per quanto poi, a causa delle sue passioni, come appunto le donne ed il gioco d'azzardo, potesse apparire un soggetto poco affidabile, in realtà si era sempre rivelato utile, un vero "asso nella manica", oltre al fatto che aveva personalmente sempre risposto positivamente ad ogni sua chiamata e ad ogni missione di cui era a conoscenza. Davvero, era realmente soddisfatta di lui, e se avrebbe avuto modi per dimostrargli la sua gratitudine li avrebbe senza dubbio usati, come anche l'espediente della bella figliola a raccattarlo dai suoi giretti a Laputa.

    image

    Sorrise divertita quando vide il biondino mettersi in quella posa buffa, tutto tirato, e gli fece un dolce cenno ad indicare di rilassarsi, in modo da far capire al Nibbio che nulla in quell'incontro sarebbe c'entrato con le solite cose "importanti" a cui erano abituati, come salvataggi, guerre, ricerche o quant'altro. Come se non bastasse, la Dama del Vento estrasse da sotto la scrivania una crocchetta, segno che già sapeva di un probabile arrivo di quel cucciolo, e la posizionò sul piano da lavoro, attirando irrimediabilmente la bestiola che, sebbene in genere obbedisse solo e soltanto a Ryusang, aveva come intuito che con Drusilia non avrebbe mai avuto da temere, e che fra lei ed il padroncino correva abbastanza affetto da non farsi problemi ad ascoltare o l'uno o l'altro. Ed in effetti aveva intuito bene, e per premio la bella Dama iniziò ad accarezzargli la testolina, mentre le labbra rosse si mossero per parlare.

    -Salve, miei cari.
    Avevo proprio bisogno di vedervi un pò.


    Aveva uno sguardo tranquillo, e pareva di buonumore.

    -Sono qui per farvi i complimenti per tutto l'aiuto che avete fornito alla causa dei Liberis Aeris Milites,
    e dato che le reclute sono aumentate, sono giunti anche molti finanziamenti dall'alto.
    ...
    Sapete cosa vuol dire?


    Li guardò con un sorriso sornione stampato sul bel volto.

    -Vuol dire che posso premiarvi!

    Esclamò, tutta soddisfatta, estraendo un volantino e tre biglietti.

    -E chi è che ha pensato ad un bel viaggio ad un centro benessere?
    Avrete massaggi, saune, bagni termali e quanto più possiate immaginare!
    Tutto senza sganciare un fiorino*, mi occuperò io dei pagamenti.


    E con ciò alzò lo sguardo, curiosa di vedere le facce dei suoi associati a quella bella notizia.

    -Allora, cosa ve ne pare?



    bububu
    CITAZIONE

    Si tratta di una discussione semplice, dunque nulla da segnalare.
    *Fiorino: moneta usata su Laputa.

    Termine di scadenza: Giovedì 17 Febbraio.


     
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    Il Nibbio

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    La porta dell’ufficio del Gran Maestro si aprì di nuovo a distanza di un attimo dal suo stesso ingresso, e allora -dopo aver udito un colpo di tosse- il Nibbio si volse istintivamente per prendere coscienza dell’identità del nuovo arrivato.

    « E-ehm… scusa. Spero di non averti urtato. »

    Quando gli occhi cerulei incrociarono le iridi grigio acciaio del suo diretto superiore, come tutte le volte che lo incontrava, il biondino fu preso dalla soggezione; quindi, facendosi piccolo piccolo col suo cucciolo di grifone in braccio, si limitò a rispondere scuotendo il capo in segno di diniego, con sul volto imberbe un’espressione innaturalmente seria e profondamente rispettosa.

    « No, Signore...! Tutto a posto, Signore! »

    «Salve.»

    Accanto alla figura del Generale, il ragazzo vide entrare nel suo campo visivo anche il leader della divisione rossa, e -ricordando le superprediche di Kalia sulle buone maniere-, si sbilanciò con fare impacciato in un leggero inchino fatto col capo.

    «Dunque, il motivo per cui siamo stati chiamati?»

    Già. Perché erano stati convocati?
    Spostò lo sguardo di cielo su Drusilia Galanodel giusto in tempo per intercettare il suo sorriso e ritrovarsi con le guance imporporare -e, a quel punto, il suggerimento di rilassarsi era andato in fumo-; poi, lasciò il cucciolo di grifone libero di svolazzare fino alla scrivania... e fino alla crocchetta con cui la donna lo aveva adescato.

    Ryusang si limitò a osservare con indifferenza la scena. Anche se...
    In effetti, non aveva fatto colazione. E quella crocchetta sembrava proprio buona...

    Chissà se ce n’era qualche altra...?

    Salve, miei cari. Avevo proprio bisogno di vedervi un pò.

    Dopo che li ebbe radunati e salutati, la fanciulla dagli occhi verdi prese la parola.

    Sono qui per farvi i complimenti per tutto l'aiuto che avete fornito alla causa dei Liberis Aeris Milites, e dato che le reclute sono aumentate, sono giunti anche molti finanziamenti dall'alto.
    ...Sapete cosa vuol dire? Vuol dire che posso premiarvi!
    E chi è che ha pensato ad un bel viaggio ad un centro benessere?
    Avrete massaggi, saune, bagni termali e quanto più possiate immaginare!
    Tutto senza sganciare un fiorino*, mi occuperò io dei pagamenti.
    Allora, cosa ve ne pare?


    Un premio? Un volantino? Dei biglietti? Cosa gliene pareva?
    Doveva dirlo davvero?
    Ebbene...

    « ...vacaaaanza... ♥ »

    I suoi occhi di cielo brillavano come un radioso giorno di primavera.

     
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  7. EyesOfDevil
     
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    Riunione.
    Beh, perché in effetti questa sembra proprio una riunione - non per una seconda missione suicida, spero. Oltre a noi tre, non sembra che debba arrivare nessun altro, e se davvero qualcuno manca all'appello, il Gran Maestro non sembra curarsene troppo. Dopo aver attirato a se il piccolo Grifone del neosergente, infatti, comincia a parlare.
    «-Salve, miei cari.
    Avevo proprio bisogno di vedervi un pò.
    »
    La sua voce è calma e pacata; tipica.
    «Sono qui per farvi i complimenti per tutto l'aiuto che avete fornito alla causa dei Liberis Aeris Milites,
    e dato che le reclute sono aumentate, sono giunti anche molti finanziamenti dall'alto.
    ...
    Sapete cosa vuol dire?
    »
    Le sue labbra rosse si piegano in un ridente sorriso, mentre la sua mano si muove ed estrae tre biglietti.
    «Vuol dire che posso premiarvi!
    -E chi è che ha pensato ad un bel viaggio ad un centro benessere?
    Avrete massaggi, saune, bagni termali e quanto più possiate immaginare!
    Tutto senza sganciare un fiorino*, mi occuperò io dei pagamenti.
    Allora, cosa ve ne pare?
    »
    Lei ci guarda, uno ad uno, soddisfatta della propria "sorpresa". Devo ammettere che non mi aspettavo delle "ferie" - pagate dall'ordine, immagino-, anche se, dopo quello che ho fatto, me le merito.
    Di certo non sarò io a rifiutare un tale premio.
    « ...vacaaaanza... ♥ »
    A quanto pare, anche Ryusang sembra essere del mio stesso parere. E come dargli - darci - torto, a tutti piacciono delle vacanze gratuite.
    «Grazie.»
    E, come Drusilia, sfoggio anch'io un sorriso.
    Non vedo l'ora.

     
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  8. Evan O' Byrne
     
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    « No, Signore...! Tutto a posto, Signore! »

    Evan si impegnava sempre particolarmente, ma le reazioni del Sergente erano davvero troppo buffe per riuscire a trattenere l’ilarità… tuttavia poteva sempre simulare; tossicchiò dietro la mano inguantata di nero che gli copriva la bocca, serrando le fitte maglie dell’autocontrollo, e seguì il piccoletto nello studio.

    La sua “sorellina” era lì, bella e soddisfatta più che mai; replicò al saluto con un educato cenno del capo – lo stesso che aveva rivolto al suo collega Comandante – e incrociò le braccia al petto, attendendo spiegazioni che non tardarono ad arrivare.


    -Salve, miei cari.
    Avevo proprio bisogno di vedervi un pò.
    -Sono qui per farvi i complimenti per tutto l'aiuto che avete fornito alla causa dei Liberis Aeris Milites,
    e dato che le reclute sono aumentate, sono giunti anche molti finanziamenti dall'alto.
    ...
    Sapete cosa vuol dire?


    …Ma anche no. – fu il pensiero del Corvo, che restò ad assorbire in silenzio la trista realtà dei fatti (leggasi: la follia di Drusilia).

    -Vuol dire che posso premiarvi!

    Signore scampamene, ti prego. Se la conosco almeno la metà di quanto penso….

    -E chi è che ha pensato ad un bel viaggio ad un centro benessere?
    Avrete massaggi, saune, bagni termali e quanto più possiate immaginare!
    Tutto senza sganciare un fiorino*, mi occuperò io dei pagamenti.


    Dio, io ti voglio bene, lo sai. Noi ci conosciamo da tempo, allora perché mi stai facendo questo? Ho sbagliato così tanto…?

    -Allora, cosa ve ne pare?

    « ...vacaaaanza... ♥ »

    «Grazie.»

    « …Fantastico! »
    Sedatemi. Fatemi entrare in coma, drogatemi, lobotomizzatemi, ma questo no… fate qualcosa, diamine!!!
    « …Davvero! »

    Serafico e pacato come la cheta superficie di uno stagno. No, meglio una palude. Si si, proprio come un pantano.
    Evan si sentiva una palude.

    Perché tutto era semplicemente agghiacciante. Ondate di terrore – per la compagnia che avrebbe avuto (erano pur sempre un ragazzino e un sessuomane, per quanto simpatici e per quanto fosse loro affezionato), per il luogo, per il viaggio… per l’idea stessa di concepire qualcosa del genere! – correvano nelle vene abbattendosi con il furore di una tempesta, trasformando le tempie in due pulsanti rivoli d’angoscia.
    Ma dall’esterno era impassibile come una roccia, granitico nella sua fermezza temprata da un autocontrollo esemplare, che traspariva dallo sguardo d’acciaio, nobile e acuto come quello di un’aquila.


    « E dove si trova questo… »
    Tossì.
    Poi spostò le mani sui fianchi, divaricando le gambe e fissando distrattamente – con la testa appena china – la pelle nera degli anfibi

    « …questo centro benessere? »

     
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    -Oh! sono contenta che vi piaccia! ♥

    Commentò Drusilia, tutta zuccherosa.

    -In ogni caso, per rispondere alla domanda del nostro Evan, il luogo si trova ad Est, sull'Altopiano della Tempesta,
    anche se non so esattamente dove...


    Le dita affusolate affondarono fra i morbidi capelli, grattando la testolina con aria buffa.

    -In realtà non ci sono mai andata, quindi non so.

    Lanciò un'occhiata fugace sui biglietti, notando qualcosa che, alla lontana, somigliava una mappa con indicazioni per raggiungere il posto.

    -Beh, e poi suvvia, non facciamo i pignoli; la piantina sul retro del biglietto dovrebbe aiutarvi... già.

    Ed infine, un sorriso a trentadue denti, se non di più.
    Inutile ignorarlo, sulla sua faccia sembrava stampata la parola: "soddisfazione".
    Chissà cosa le aveva detto l'Alfiere a riguardo, per farla stare così...

    -Partirete domani stesso, e per oggi siete sollevati da ogni tipo di incarico.
    Cioccolatino? ♥

    Indicò una guantiera di cioccolatini su un mobiletto, dando loro segno di servirsi, accarezzando poi il cucciolo di grifone, anche lui tutto contento delle sue crocchette. A quel punto non restava ringraziare ed andar via, casomai il Gran Maestro cambiasse idea, o finisse l'effetto di quella droga strana che le pareva essere stata somministrata quella mattina. La giornata, a quanto pare, comincia bene, e per i tre, probabilmente, andrà molto meglio anche nel pomeriggio e nella sera.



    bububu
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    Continua QUI


     
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    Il Nibbio

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    La risposta del leader dei RossiGrazie.»- fu ovviamente affermativa, ma più contenuta e morigerata dell’explois bambinesco di spontanea meraviglia con cui il Nibbio aveva accolto la notizia: il pokerista aveva commentato con un sorriso da uomo di mondo; il biondino, con uno ebete da bambino sognante.

    « …Fantastico! …Davvero! E dove si trova questo…questo centro benessere? »

    Oh! sono contenta che vi piaccia! ♥
    In ogni caso, per rispondere alla domanda del nostro Evan, il luogo si trova ad Est, sull'Altopiano della Tempesta, anche se non so esattamente dove. In realtà non ci sono mai andata,
    quindi non so.


    Diversa fu invece la reazione del suo capo-reparto, e fu qualcosa che attirò lo sguardo inebetito perplesso dei suoi occhi cerulei: il Capitano Verde aveva detto “fantastico”, ma non sembrava pensarlo davvero; a giudicare da come si era irrigidito e da come aveva preso a rimirarsi gli anfibi (però, che scarpe fighe!), sembrava un po’ a disagio all’idea di viaggiare...

    Beh, e poi suvvia, non facciamo i pignoli; la piantina sul retro del biglietto dovrebbe aiutarvi... già. Partirete domani stesso, e per oggi siete sollevati da ogni tipo di incarico.

    Ryusang udiva chiaramente la voce del Gran Maestro,
    ma nel suo cervellino continuavano ad affastellarsi le elucubrazioni
    circa il comportamento di Evan.
    Che fosse per il posto? Per la loro compagnia? Qualche difetto fisico che teneva nascosto?
    Magari la ragione era psicologica? Brutte esperienze con le vacanze? Traumi d’infanzia?
    O c’era forse invece qualche misterioso motivo che lo preoccupava? Lo avrebbe scoperto!

    Vabbé che non riusciva ad immaginarsi il Comandante Evan in panciolle, ma ci avrebbe pensato...

    Cioccolatino? ♥

    ...lui dopo a fargli apprezzare la vacanza insieme!
    Con uno scatto istintivo e rapido del collo, come in risposta al comando di una parola magica, il giovane sergente si ritrovò lo sguardo calamitato su Drusilia, salvo poi seguire la traiettoria del suo dito e incollarsi in mistica contemplazione della guantiera che faceva bella mostra di sé su un mobiletto non lontano dalla scrivania.

    Mh... Sì, grazie. Magari uno...

    ...o due, o tre, o una manciata.
    Senza dimettere la sua espressione da giovinastro compassato, ruppe le righe cercando di dissimulare il suo interesse, e raggiunse con passo calmo e forzatamente lento il mobiletto; una volta lì, spiando discretamente in giro -per essere sicuro che gli altri non lo avessero già seguito per vedere la realtà-, rapì i bon-bon dal contenitore.

    « Allora -con permesso- vado a preparare il bagaglio... »

    Se ne infilò in bocca due e in tasca tre, poi -fingendo contegno- girò sui tacchi, rivolse un inchino ai suoi superiori per congedarsi, e -richiamato il cucciolo di grifone con un gesto- si lasciò la stanza alle spalle.

     
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