[LAM] Giro di Chiglia

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  1. Remy Etienne Lebeau
     
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    Sei nella tua stanza all'Albero Casa come ti capita ogni volta che soggiorni a Laputa, ed ormai è già un pò di tempo che lo fai.
    I giorni tristi stanno svanendo, ci sono nuovi conoscenti, un posto da chiamare casa, un'ideale per il quale battersi e perfino un'amica:la bella Drusilia.
    E' per questo che ti stai rilassando sdraiato sul letto della stanza, sei vestito di tutto punto, solo le scarpe e il soprabito mancano; hai le mani dietro la testa e il cappello sugli occhi ed un dolce sopore è calato su di te, inducendoti in quello stato tra il sonno e la veglia ove è sogni e pensieri si mescolano come composti di una pozione alchemica; sei in pace...questo almeno finchè una forte e familiare voce non rimbomba, amplifacata dagli altoparlanti per tutto il dormitorio.

    Il signor Gambit è pregato di recarsi immediatamente nell'Ufficio del Gran Maestro.

    E' Drusilia che ti chiama ma non sembra voler essere molto amichevole per il momento anzi il tono formale e deciso della comunicazione ti fanno pensare che quello che deve dirti non sia niente di buono, non sei di certo un ricettacolo di virtù quindi sai che avrà qualcosa da rimproverarti.
    "Come se non bastasse lo spavento preso".
    E si perchè quando ti ha chiamato, ti sei risvegliato di soprassalto, facendo perfino volare il cappello giù dal letto, non hai nessuna voglia di alzarti eppure sai che dovrai trovare la forza e soprattutto la voglia di farlo e così dopo esserti passato una mano sul viso ed esserru stiracchiato con un piccolo gemito ti alzi e dopo esserti ricomposto ti dirigi verso il castigo, conosci la strada, già ci sei stato qualche volta nell'ufficio della Dama dei venti e così non fatichi a ritrovare la strada, per una volta non ti sei presentato armato o meglio non del tutto: hai le carte ma il bastone è rimasto nella tua camera.
    E così le tue mani non stringono nulla mentre bussi sull'ampia porta annunciando il tuo arrivo.

     
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    -Signorina Galanodel, noi, noi sappiamo che ha tante, tante cose da fare... tante spese per sostenere la nostra gilda... lei ha davvero un gran cuore ed una grandissima pazienza per stare dietro ai nostri bisogni.

    -Ed oltre ad avere un buon cuore, è anche bellissima, e non esiste nessuna donna su Laputa, ma che dico... sull'intera Endlos, che possa anche solo sperare di competere con lei!

    A parlare con tanta dolcezza e devozione, erano due dei "cavalieri scelti" al servizio di Laputa e dell'intero semipiano che abitavano. Appartenevano uno alla squadra dei domatori di grifoni, mentre l'altro interveniva spesso in questioni scomode come spia. Entrambi validi elementi, con una discreta esperienza nel loro campo. Nessun precedente penale, nessuna nota dolente; erano due uomini senza dubbio ispirati. Il Gran Maestro in questione, Drusilia Galanodel, sedeva innanzi a loro dietro una grande scrivania lignea, e li ascoltava particolarmente compiaciuta, mentre si dava alle ultime operazioni burocratiche del turno di mattina. Si sà, alle donne piacciono i complimenti, ed anche se la Dama del Vento spesso lo nascondeva, adorava lodi ed attenzioni a lei solo rivolte.

    -E proprio in virtù della vostra magnanimità eravamo giunti qui per... ehm... si, ecco...

    -Si, insomma, volevamo chiederle un "extra" al nostro stipendio, solo per questo mese...

    Gli occhi del Gran Maestro si levarono un attimo, tornando seri; probabilmente avevano problemi gravi, magari un nuovo nato in famiglia, o una malattia grave di qualche caro, oppure chissà. Sicuramente non avrebbe negato loro il suo più sincero appoggio. Le sue parole non furono di rimprovero, anzi comprensive e dolci, in modo da risolvere il problema nel migliore dei modi.

    -Ah, e come mai?
    Non avete ricevuto lo stipendio solo pochi giorni fa? Lo avete già finito?


    -Ehm... si... cioè... cioè... noi... ehm... si.

    -Si, mia signora... il fatto è che... l-li abbiamo persi tutti.

    E fu così, che la punta della penna che vorticava su pergamene ingiallite si spezzò.

    -Persi?

    I due sobbalzarono quando, in quello stesso istante, un tuono rimbombò forte sulle loro teste, ed allora si resero conto di come il tempo sull'isola volante stesse cambiando rapidamente. Veloci come non mai, nuvole nere e minacciose andavano a sostituirsi alle sorelle candide ed innocue, segno palese che non tirava proprio una buona aria. Qualora fossero tornati a fissare il bel volto del loro capo, si sarebbero scontrati ad uno sguardo duro e severo, e quasi pareva che fossero i suoi occhi l'origine di quel frastuono terrificante, ed il rapido e letale bagliore del fulmine pronto a colpirli da un istante all'altro. Fu così che uno dei due iniziò a piangere.

    -NON LO FAREMO PIU'! MAI PIU', MIA SIGNORA!!!

    -Non è stata colpa nostra! Vi prego, non puniteci! E' tutta colpa di quel baro... non dovevamo fidarci di lui! Anche se era uno dei nostri!

    Ma quel giorno, non vi fu pietà per nessuno.

    -Voi, voi scommettere i soldi che io guadagno onestamente con duro e sudato lavoro?

    -No, assolutamente... è che...

    -MI STAI CONTRADDICENDO FORSE???

    Un altro tuono, molto più forte del precedente.
    Il tipo che piangeva era ora accovacciato sul pavimento, le mani sopra la testa.

    E poi la calma, almeno apparente, ed il dito delicato della Dama del Vento andò a posarsi sull'interruttore dell'altoparlante. Il suo tuono era serio, ma faceva paura. Tanta.

    -Il signor Gambit è pregato di recarsi immediatamente nell'Ufficio del Gran Maestro.

    Spense l'altoparlante, rivolgendosi infine a loro.

    -Voi resterete qui, ed interverrete solo quando ve lo dirò io.
    E tu, sii uomo e ricomponiti diamine!


    Passarono alcuni minuti, prima che il baro bussasse alle porte del Gran Maestro, ed allora lei gli diede il permesso di entrare. Una volta dentro, avrebbe fatto cenno ai due aviatori di chiudere le porte, e solo allora avrebbe parlato, voce serafica, indicandoli.

    Salve, Gambit. Avrei delle domande da porti se non ti dispiace.
    Ad esempio... conosci questi due signori?



    Edited by Drusilia Galanodel - 19/4/2015, 15:01
     
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  3. Remy Etienne Lebeau
     
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    I tuoni scuotono l'aria e tu hai ricevuto una chiamata perentoria dal Magister: non è un buon segno. Così attendi il permesso per entrare nel suo ufficio, cosa che non è tuo solito fare.

    Salve, Gambit. Avrei delle domande da porti se non ti dispiace.
    Ad esempio... conosci questi due signori?


    Entri e in un colpo d'occhio capisci la situazione; la Dama è a consiglio con due signori con cui un paio di sere prima ti sei intrattenuto in una piccola ed amichevole partita.
    "Infâme..Maledettissime spie".
    Hai imparato da tempo che con lei non bisogna mentire, capirebbe in un secondo il tuo bluff e così rispondi con sincerità.

    Certo, due simpatici e valenti Aviatori...
    Alzi le spalle, cercando con i tuoi occhi di rubino quelli normali dei due usignoli.
    Mi pare di aver sentito che la loro fedeltà alla LAM e hai loro compagni di lotta sia a prova sia encomiabile.

    Non vuoi irritare la Dama, non più di quello che già sembra essere, ma devi fare in modo di saperne di più.

    C'è qualcosa che posso fare per te?

    Le dici rimanendo in piedi vicino alla porta, essa si chiude alle tue spalle mandandoti un brivido.

     
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    Sorrise, mentre fuori si era appena scatenato un temporale. Intanto gli occhi verdi rimasero fissi sull'Aviatore rosso di nome Gambit, mentre la parte inferiore del volto era nascosta dalle dita incrociate delle mani candide, braccia piegate e gomiti poggiati sulla scrivania lignea, ed il silenzio che seguì la domanda del baro fu sicuramente uno dei momenti peggiori per i presenti, quel limbo di attesa in cui non era possibile conoscere nè la propria sorte nè prevedere azioni dall'instante stesso del presente in poi.

    Infine la Dama sospirò seccata, facendo un gesto con la mano che esortava uno dei due a farsi avanti,
    più precisamente quello che non ancora era scoppiato in lacrime.

    -Prego, caro, dì al tuo amico perchè è stato convocato.

    -N-non lo so... c-cioè... non so p-perchè...

    Un tuono così forte da far tremare i vetri delle finestre fece entrambi gli aviatori sobbalzare.

    -Non fare il modesto, dì esattamente cosa mi avete detto pochi minuti fa.

    A quel punto, non poteva esimersi dal rispondere.

    -N-noi, noi abbiamo chiesto, si... un un aumento... si, solo p-per questo mese.

    -E digli il perchè.

    -P-perchè... p-perchè... n-noi l-li abbiamo p-persi tutti... a... a poker...

    Una mano del Gran Maestro gli avrebbe fatto segno di fermarsi, e poi lo sguardo sarebbe tornato sul baro.

    -Hai da dirmi qualcosa che non mi hai ancora detto?

     
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  5. Remy Etienne Lebeau
     
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    Sgrani gli occhi, fingi stupore compi ampi dinieghi con le mani prima di aprire bocca, sei un baro sai mentire bene anche con il corpo e tutta la gestualità fatta sembra sincera e grida a gran voce: Sono innocente.

    Un'innocente partita a poker, ogni tanto per divertirsi...
    Probabilmente l'occhiata di fuoco che lanci all'aviatore è meno roboante dei tuoni di Miss. Galanodel ma sembra altrettanto letale.
    non sapevo si fossero giocati tutta la paga del mese

    E questo è in parte realtà, tu volevi divertirti ma la partita non era poi così innocente e anche se non sapevi che si stessero giocando tutta la paga del mese ma lo potevi facilmente immaginare solo non t'importava.
    "Mica sono una Madre Superiora".

    Insomma Drusilia...
    Le dai del tu, cerchi di creare un'aria di reciproca fraternità
    ...Non andavo a pensare che si giocassero tutti i risparmi del mese. Chi sarebbe così stupido?

    Lasci la frase in sospeso e non le dici che non hai barato, ne se per questo le riveli che hai barato. Speri di beneficiare della presunta innocenza, in fondo prove certe che tu hai barato non ci sono ne credi si possano trovare.



    Edited by Remy Etienne Lebeau - 30/3/2011, 23:03
     
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    -Già.
    Chi sarebbe così stupido?

    Calcò volontariamente le ultime due paroline, in modo che i due capissero il punto della situazione. Dopodichè, dopo aver trascorso alcuni minuti nel tentativo di calmarsi, respirando profondamente e massaggiandosi le tempie, avrebbe ripreso a parlare, questa volta ai due che sostavano ai lati.

    -Ebbene, non vi darò un solo fiorino per la vostra bravata.
    Che vi sia di lezione la prossima volta.
    Ora andate, prima che cambi idea e decida di punirvi sul serio...


    Detto fatto.
    I due scomparvero in pochi secondi, ben attenti a chiudere la porta dell'Ufficio con garbo.
    Solo dopo che i passi rapidi per la scala a chiocciola furono ormai lontani, la bella si rivolse al baro.
    Era ancora seria.

    -Sai che per me puoi fare ciò che ti pare, tranne uccidere o complottare contro Laputa ed Endlos, ovviamente.

    Sospirò, ed il cielo tornò a rasserenarsi, segno che ormai aveva sbollito.

    -La prossima volta cerca di fregare persone che non siano tuoi colleghi... ok?

     
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  7. Remy Etienne Lebeau
     
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    Non ti saresti mai aspettato una cosa del genere, Drusilia ha emesso un verdetto in tuo favore, quasi ne rimani scioccato, rimani senza parole per un attimo a guardarla, è davvero una visione e basterebbe quello a farti perdere il filo dei pensieri che stai cercando di riprendere se non fosse che il tuo impegno per ritrovare la parola è maggiore.

    Certo, Dru giuro che non succederà di nuovo...

    Detto con parole tue avresti evitato di spillare grosse somme ad un singolo aviatore; meglio piccole somme da tanti, meno scalpore e meno rischi.
    Comunque il tuo viso si apre ad un sorriso

    Che ne dici posso offrirti qualcosa da bere? Con questa bella giornata...
    Le strizzi, l'occhio memore dei tuoni e dei lampi che fino a poco fa hanno sconvolto l'isola
    ...è un delitto rimanere in casa. Dai i naufraghi di Endlos e le pratiche a sbrigare potranno aspettare qualche ora, non tutto deve ricadere sempre sulle tue spalle

    Almeno li spenderai bene quei soldi, sempre se lei accetterà il tuo invito.

     
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    Bene, aveva capito, si sperava, la lezione.

    Ora non restava che ricominciare la vita di tutti i giorni, magari con un una calma maggiore rispetto a prima, tuttavia necessaria per mantenere un gruppo di volontari, per quanto muniti di buone speranze, in riga ed ai loro posti, per non farli cadere in "sciocchezze" come quelle. Aveva altro, a cui pensare, lei. Doveva occuparsi dei nuovi arrivati su Laputa, mandando squadre di aviatori a perlustrarla in lungo ed in largo in modo da non avere "sorprese", doveva provvedere agli approvvigionamenti, stipendi ed allenamenti di tutta la sua gilda, in modo da rimanere sempre pronti a tutto, in ogni momento, doveva coordinare i burocrati, controllare la pubblica sicurezza e gli affari esteri come ufficiale e per di più mantenere alta l'allerta inquanto Arcano su Endlos. Sicuramente non poteva dire di essere in vacanza, tantomeno di godersi il suo più che nutrito stipendio, dato che, tornata a casa, doveva fare i conti con un neonato volante ex-emissario della morte...

    ...forse era meglio staccare, una volta tanto.
    Più che altro per la sua salute mentale.

    -Forse ne ho davvero bisogno.

    Disse la Dama del Vento sospirando,
    alzandosi dalla sua postazione di capo, massaggiandosi ancora le tempie.

    -Dove mi porti di bello?

    Sorrise.



    Edited by Drusilia Galanodel - 19/4/2015, 15:06
     
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  9. Remy Etienne Lebeau
     
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    Il tuo viso s'accende con un sorriso al sentire le parole della Dama e passi in rassegna veloce tutti i locali su Laputa che conosci...sono molti e in alcuni di essi non la porteresti mai.

    Sono contento che tu abbia accettato

    Le dici avvicinandoti alla scrivania, finalmente la tensione del colloquio è svanita e sei sicuro che non ti porti rancore.

    Conosco un locale qui vicino dove fanno degli ottimi cocktail e si sente musica discreta, un posso très chic.

    Le dici, aspettando che si alzi, dopo le porgerai il braccio guidandola fuori dallo studio e infine dall'Albero Casa.
    La tua intenzione è di intavolare una discussione ma di argomenti leggeri, almeno per il momento, la giovane e bellissima donna che hai la fortuna di avere al fianco, per il momento, ha bisogno di rilassarsi e non sarai certo tu ad impedirglielo mettendoti a discutere di annosi problemi.

     
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8 replies since 26/3/2011, 11:58   146 views
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