Left unfinished pt.2

(continua da qui.)

Era tutto molto semplice.
Dannatamente semplice, cazzo: uccidere o morire; affrontare il nemico più forte sulla piazza in uno scontro all'ultimo sangue in cui entrambi - senza troppo curarsi della sopravvivenza - sarebbero finiti in pezzi. Perché ignorare la parte interessante (il combattimento) in funzione di una noiosa omelia corale? Perché non trasformare quel rendez-vous di divinità o presunte tali in qualcosa di più movimentato, divertente, distruttivo?
Perché - si chiedeva Hisagi mentre vacillava nel mezzo della catastrofe - era finta così?
Ancora una volta.
Fu un'escalation di poteri contrastanti a scuoterlo; intravide il bozzolo, cadendo in ginocchio. Nello sforzarsi di riacquistare una posizione eretta sentì la voce di Antares - perché? - e quella di Cat, più in lontananza - perché? - che sussurrava qualcosa prima di sparire.

« Per...ché? » mormorò lo Sfregiato prendendo fiato;
« PERCHE' NON COMBATTI, STRANIERO? » la spada puntata in terra con forza per sorreggersi « IO- » sputò rabbioso « -E- » era in piedi, con lo sguardo colmo d'ira « -TE. »
« FINO ALLA MORTE. »
puntò l'arma verso il Dio che non avrebbe mai riconosciuto come tale
e la voce si ridusse a un mormorio rotto dalla rabbia
« Perché no? »

Il resto non lo ricordava tanto bene.
Si trovò fuori dal palazzo in pochi istanti, vittima di una traslazione spaziale irregolare cui non aveva mai assistito prima. Qualunque cosa fosse successa gli appariva come un sogno, immersa in quella dimensione onirica che rendeva ogni ricordo vago e dubbioso. A stento riusciva a reggersi sulle gambe. Intorno a sé vide i vari campioni che si erano dati battaglia in nome di una guerra che non gli apparteneva; mercenari, come lui. Riconobbe Yue - più stanca di lui e forse in trance. Infoderò la katana e la raggiunse barcollando al pari delle molte anime che lo circondavano.
Quando raggiunse la donna fece per issarsela in spalla, ma un -bip!- sonoro attirò la sua attenzione. La cronovela da polso si accese, illuminando col suo oloschermo il volto stanco del Razziatore.

//Timer: stopped_

Rise fra sé e sé.
Le tre ore prospettate dall'Antico erano scadute, era tutto finito. Sollevando la vestale senza troppi complimenti si guardò attorno un'ultima volta, come per convincersi che quella storia si fosse davvero svolta come ricordava. Non trovò grandi conferme, dunque digitò sulla sua unità di trasferimento delle coordinate precise.
E scomparve con uno schiocco sordo, promettendo silenziosa vendetta-
anche se il buonsenso gli avrebbe suggerito il contrario.

SPOILER (click to view)

CITAZIONE

Hisagi Shuhei
{69HS003}

-Note_ Conclusione personale al ciclo "Called from Above" - ma non addio al manipolo di personaggi coinvolti, come si può prospettare dal testo. Oltre a rinnovare i complimenti e i ringraziamenti al buon Camerata per ogni cosa, vorrei allargare i 'grazie' anche agli altri giocatori. Ci si legge in giro. ;D
Chiudo così come avevo iniziato: con la citazione - l'ultima, lo giuro - di una frase di Antares; il titolo della giocata vuole essere un altro tributo. Non dubito che chi di dovere saprà cogliere. 8D