[EM] Epica Aristoteleia

Capitolo V

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Senatori
    Posts
    4,133
    Location
    |^:

    Status
    Offline
    Se di giorno il deserto era il ritratto degli inferi, di notte diventava un'immensa landa di ghiaccio.
    L'escursione termica era sconvolgente.
    Poco fuori da uno dei cunicoli d'ingresso, Aristotelis osservava il cielo stellato, vestito con una veste in stile tuareg perfetta per resistere sia al caldo delle ore più afose che a quel freddo secco.
    Era rapito da quella volta stellata: totalmente diversa da quella della sua terra, sembrava nascondere chissà quali segreti su quella regione e sulle altre sfere celesti sospese nel firmamento.

    Mentre contemplava quello spettacolo, ripensava distrattamente alla sua casa, con la famiglia e gli amici ora lontani che lo aspettavano.
    O che lo piangevano, più probabilmente.
    Mancava già da tempo dalla Grecia, abbastanza affinché fosse dato sicuramente per morto.
    Eppure, era lungi dal rassegnarsi, l'oplite. Forse non poteva tornare ora, o tra un mese, o dopo un anno, ma non importava: quella non era il luogo dov'era nato. Tutto era ostile, dal clima agli abitanti.
    Anche se, doveva ammetterlo, non tutti gli abitanti si erano rivelati delinquenti incalliti.
    Freddo come la notte, si alzò dal suolo, scuotendosi di dosso la sabbia che il vento gli aveva portato tra i capelli e le pieghe della tunica.

    Sarà meglio rientrare.

    Appoggiò una mano alla dura roccia del cunicolo che sprofondava nella sabbia, fermandosi tentennante.
    Aveva sentito un suono, come un lamento.

    Sarà stato il vento.

    Il lamento si faceva sempre più forte, nel silenzio del deserto. Inoltre, rumore di passi sordi.
    Aristotelis si girò, scrutando nel buio in direzione della possibile fonte di quei suoni.
    Una luce traballante si avvicinava, sempre più velocemente, come se una lampada fosse tenuta in mano mentre si cavalcava.
    L'oplite aspettò che la strana figura si avvicinasse abbastanza per poterla distinguere alla buona.
    Poco dopo, un cavallo si delineò a pochi metri da lui. Portava qualcosa sul dorso, probabilmente due persone.

    Dei viandanti a quest'ora?

    Il greco andò incontro ai nuovi arrivati, con passo svelto.
    Alzò una mano, per salutarli. Non risposero.

    Mmh...

    La lampada cadde in terra, quando ormai erano separati da poco più di due metri. Ariste si affrettò a raccogliere la fonte luminosa per osservare le fattezze dei viaggiatori.
    Una volta illuminati, non si presentarono per nulla bene: uno, il più giovane, aveva profonde ferite sulla schiena, non sarebbe sopravvissuto più di mezz'ora; l'altro aveva una fasciatura in testa che gli copriva pure l'occhio destro, e sembrava essere svenuto. Il sangue era ovunque, sui loro vestiti.
    Il volto dell'oplite si fece serio, mentre si mosse rapido per prendere le briglie del cavallo e condurlo alla svelta dentro il cunicolo.
    Doveva trovare qualcuno che poteva curare le loro ferite.

    ~

    RAEM!

    Mer-o-Vish a quell'ora era meno affollata del solito, ed il soldato poteva muoversi velocemente alla ricerca di Raem. Era l'unico che poteva aiutarlo a trovare un medico, o comunque qualcuno in grado di visitare almeno l'uomo ferito meno gravemente.

    I-il... drago...

    L'oplite si girò di scatto. Il malconcio viaggiatore sembrava essersi risvegliato.
    Fermò il cavallo, incalzando con dei leggerissimi schiaffi al viso l'uomo per farlo restare cosciente.

    Cos'hai detto?

    Pochi flebili respiri, ed una parola appena sussurrata.

    G... Geisine...

    Tutto inutile: non solo lui non aveva capito cosa avesse detto quel tizio, né probabilmente quel tizio aveva compreso la domanda del greco, ma era pure svenuto nuovamente.
    Era meglio sbrigarsi, magari aveva subito danni interni.

    Andiamo Raem, dove sei?

    Riprese così la ricerca dell'evocatore.

     
    Top
    .
  2. Dracace
     
    .

    User deleted


    Curioso come su certe menti l’oro riesca a cancellare anche le peggiori offese. Ancora non è guarita la cicatrice sulla mano di Sulom, eppure la sua memoria è completamente sgombra del ricordo del dolore che questa gli ha provocato. ( Un acuto osservatore potrebbe ribattere che l’amnesia è in parte dovuta all’effetto dell’oppio sotto cui era quando è stato ferito, ma anche un bambino capirebbe che non sono presenti acuti osservatori tra i lettori, e oltretutto sto andando fuori tema prima ancora di arrivare al nocciolo della descrizione).

    (Quindi, come dicevo… )In effetti, a giudicare dal sorriso beffardo e dal luccichio nei suoi occhi, per la cifra che ha appena ricevuto sembra disposto a farsi pugnalare un’altra decina di volte, senza ogni sorta di droga ad attenuarne la sofferenza. Non ci si può aspettare molto altro da un mercenario. Gente rozza, abituata alle risse e ad obbedire a chi gli fornisce la paga. E l’uomo in questione, per il momento, è Raem. Avvolto nel solito mantello logorato dalla sabbia e dal vento, osserva disgustato i due loschi figuri spartirsi il malloppo. Uno, quello con la mano ancora fasciata, è un tipo panciuto, dai tratti arabeggianti e un vistoso paio di baffoni sotto il naso. L’altro è un tozzo goblin, robusto e dall’aria succube. Non sembrano un grande affare come sottoposti, a prima vista. E neanche dopo un secondo sguardo migliorano di molto. Eppure sanno del fatto loro e quando si tratta di uccidere, torturare, mutilare e fare altre belle cose alla gente, un attendente al titolo di Ufficiale può ben contare su un impeccabile operato. Sempre se con impeccabile si intende che, a lavoro finito, i due vanno a spifferare tutto nel primo bordello in cui riescono ad entrare, mentre sono intenti a dilapidare i soldi appena guadagnati.

    Gentaglia, per intenderci, ma pure la gentaglia serve a un affiatato gruppo paracriminale in piena espansione. E, nonostante tutte le lamentele, ora tale feccia è al suo servizio, per lo meno fino alla fine del mese.
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Senatori
    Posts
    4,133
    Location
    |^:

    Status
    Offline
    Tra i lamenti deliranti dell'uomo fasciato ed il silenzio del più giovane dalla schiena squartata, Aristotelis avanzava veloce, con il cavallo al seguito.
    Non che conoscesse ancora a memoria gli infiniti anfratti e viuzze della città sotterranea, ma in linea di massima sapeva già quali evitare e quali visitare quando era in cerca dell'acrobata.

    In quel giorno si erano visti solo alla mattina, ed allora Raem indossava il solito mantello logoro atto a nascondere le sue fattezze ai più.
    L'oplite sperava lo stesse indossando ancora.

    Ha detto Geine? O Gesiie...

    Frattanto che ricercava il compagno, ripensava alle parole dello svenuto, e a quel nome proferito subito prima di perdere conoscenza. Possibile che l'avesse già sentito nominare?
    Era improbabile, eppure gli suonava familiare.
    Approfittando di quei muti momenti da girovago, osservò meglio le ferite gravi del quasi morto: erano molto profonde, tanto che in certi punti potevano vedersi le vertebre, ma non sanguinavano.
    Anzi, sembravano pure cauterizzate col fuoco. Che razza di arma poteva fare dei danni simili?

    Sembra l'opera di qualche strano animale...

    Assorto nei pensieri, vide con la coda dell'occhio una veste che gli era ben nota: il mantello dell'acrobata.
    Dopo aver ritrovato Raem, si diresse verso di lui a passo di maratona.
    Lo trovò in compagnia di due tizi davvero poco raccomandabili: uno grasso e baffuto, l'altro basso e... verde. Di sicuro non era umano, ma Ariste ci aveva fatto l'abitudine, a vedere creature umanoidi del genere.
    L'oplite si interessò poco e nulla al duo, rivolgendosi già da lontano all'evocatore.

    Raem! Mi serve aiuto! Porto due feriti con me!

    Cercò di farsi notare pure con un gesto del braccio, a mo' di saluto.
    Prima trovavano qualcuno in grado di trattare quelle ferite, prima sarebbero riusciti a saperne di più riguardo il misterioso essere che li aveva attaccati e il luogo chiamato Geisine.
     
    Top
    .
  4. Dracace
     
    .

    User deleted


    Il solito Ariste, sempre indaffarato a salvare il mondo.
    Questa volta gli ha portato due moribondi stravaccati a dorso di cavallo, con le viscere ben in mostra a causa dei profondi tagli. Ma per chi lo ha scambiato? Per un simpatico operatore di pace e prosperità? Un conto è scampare alla morte, un conto è andarsene in giro a distribuire miracoli e guarigioni come fossero caramelle. Ma in fondo inizia ad affezionarsi a quel matto d’un oplita. (Affezionarsi, dico, com’è caduto in basso!) Sì, a volte tende a comportarsi in modo strano e a fare cose senza guadagnarci niente. Sì, non è forse la macchina omicida, fredda e calcolatrice, a lui tanto utile. Eppure nessuno è perfetto, dopotutto.

    Visto il vivo interesse mostrato dal volto del guerriero, Raem decide di prendersi a cuore le sorti dei due malcapitati e di tentare un salvataggio insperato. Facendo cenno tanto ai due scagnozzi quanto al cavaliere di seguirlo, inizia a percorrere in corsa la fitta rete dei cunicoli perimetrali di Merovish, senza mai voltarsi indietro per accertarsi di essere ancora seguito. D’altronde non ha bisogno di fermarsi a perdere tempo per avere questo tipo di rassicurazioni: lo scalpiccio degli zoccoli contro la nuda roccia è un rumore più che rassicurante, da questo punto di vista. La strana coppia di mercenari arranca in fondo al corteo, imprecando per l’ingrato compito datogli a contratto appena concluso.

    Bastano cinque minuti perché la comitiva raggiunga una zona della città sotterranea particolarmente umida e abbandonata. Qui il dotto si ferma nei pressi di una porta sgangherata, infissa all’entrata di una spelonca naturale, e bussa con forza, fino a quando un forte borbottio non gli assicura l’imminente arrivo della padrona di casa.

    Adesso arrivare guaritrice. Tu prepara feriti.


     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Senatori
    Posts
    4,133
    Location
    |^:

    Status
    Offline
    Ora che aveva ritrovato l'evocatore bisognava agire in fretta.
    Raem sembrò comprendere la gravità della situazione e subito iniziò a correre in quei cunicoli infiniti, con sicurezza e caparbietà.
    Non una parola, non una sosta.
    Dietro di lui, Aristotelis tirava con sé il cavallo, costringendolo ad un veloce trotterellare mentre trasportava i due moribondi.
    Forse non avrebbero fatto in tempo, ma tentare era d'obbligo in quel caso.
    Quasi superficiale la presenza dei due scagnozzi al loro seguito, gente di malaffare poco interessante agli occhi del greco.

    A proposito... Questi due chi sarebbero?

    Fastidiosi per il loro continuo lamento, quei due avevano sicuramente a che fare con Raem, per seguirlo così concitati.
    Domande che l'oplite avrebbe rinviato a momenti migliori.

    Dopo breve tempo, l'evocatore arrestò la sua corsa di fronte ad una porta malmessa, annunciando la loro presenza con forti colpi sul legno.
    Chi poteva risiedere in una tale dimora sgangherata, almeno all'esterno?

    Chi abita qui?

    Invitato a sistemare i feriti, Ariste si mosse rapidamente.
    Ne caricò uno per ogni spalla, preoccupandosi di non muoverli bruscamente, come se la corsa nei tunnel non li avesse fatti degenerare. Non pesavano nemmeno troppo, in fondo.
    Attese infine l'arrivo di chi avrebbe dovuto aiutarli a salvare la vita a quei due misteriosi viaggiatori, sul confine tra il mondo dei vivi ed il regno di Ade.
     
    Top
    .
  6. Dracace
     
    .

    User deleted


    All’interno del grosso monolocale, l’unica fonte di luce è la fiamma tremolante che scoppietta nel camino, bramosamente intenta a cibarsi di due secchi ciocchi di legno. La fioca illuminazione è però sufficiente a distinguere lo scarno arredo e il proprietario di tale abitazione. Una libreria, un pagliericcio e un grosso tavolo in marmo raccontano molto sulla spartana vita di chi abita l’antro. In terra e sul tavolo giacciono ampolle, alambicchi, mortai e ogni più variegato genere di polvere, unguento o preparato.

    Di fronte al focolare è anche presente una sedia di paglia intrecciata, sopra cui sonnecchia una vecchia, provata guaritrice. Grigi capelli le ricadono increspandosi lungo le spalle. Parecchie rughe le solcano il volto, memori di decenni di studio e operato, in uno dei più ribelli luoghi del Regno. Quando il suo sonno viene interrotto, la donna sobbalza e impiega alcuni secondi per capire cosa esattamente sta succedendo. Ciò nonostante, appena comprende che qualcuno sta chiedendo di lei con impazienza, si precipita subito alla porta e, spalancatala, osserva concitata i seccatori. Riconosce quasi subito Raem, le fattezze cadaveriche in mostra suo malgrado. C’è uno sconosciuto al suo fianco, distinto e con in dosso una pesante armatura. Poi nota finalmente i due feriti e, aggiungendo un breve saluto, strappa quasi di mano le redini al greco e si preoccupa di far entrare i moribondi nel suo piccolo studio.

    E questi dove li hai scovati? Non sarai stato mica tu a conciarli così durante uno dei tuoi attacchi? Piuttosto, entra e sbrigati a stenderli, perché non ho nessuna intenzione di occuparmene io, con l’età che mi ritrovo.

    No, voi due non metterete le vostre sudice zampe dentro casa mia, sono stata chiara?



    L’ultima frase è rivolta agli scagnozzi del non morto, bloccati sull’uscio prima di poter seguire il loro benefattore. Dubbiosi, tentennano davanti alla porta, insicuri sul da farsi, fino a quando con uno sguardo, il funambolo non indica loro di restare all’esterno, a far la guardia.

    Edited by Dracace - 11/6/2011, 15:11
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Senatori
    Posts
    4,133
    Location
    |^:

    Status
    Offline
    L'abitante di quella casa ricavata dalla roccia si rivelò essere una signora anziana, dai capelli grigi e il viso rugoso, evidentemente di larga esperienza nel campo medico da come si poteva evincere dal suo modo risoluto di agire e, soprattutto, da tutte le diavolerie sparse nella sua dimora.
    In quella spelonca ovunque si volgesse lo sguardo saltavano all'occhio ampolle, strane sostanze in contenitori trasparenti, polveri dai misteriosi poteri e tomi dai contenuti inimmaginabili -almeno per l'oplite.

    L'arzilla anziana, con fare diretto e sbrigativo, salutò il greco e si impossessò delle redini dell'equino, confabulando qualcosa con Raem.
    Nel mentre, Ariste si perdeva nella contemplazione di quell'antro di magia sconosciuta eppure non dissimile dalla medicina alla quale era stato abituato.
    Distrattamente, si propose di aiutare.

    Posso distenderli sulla lastra? O magari sulla paglia?

    In caso avesse avuto via libera, avrebbe adagiato i due feriti dove indicatogli, sistemandoli come meglio poteva per poter essere visitati e trattati.
    Era abbastanza soddisfatto che i due delinquenti rimasero fuori dalla dimora: non sarebbero stati tra i loro piedi in una situazione così delicata.
     
    Top
    .
  8. Dracace
     
    .

    User deleted


    Accettando di buon grado l’aiuto dell’oplita, i due posano delicatamente il corpo del moribondo sul tavolo in marmo, mentre il ferito meno grave viene disposto temporaneamente sul pagliericcio, in attesa di successive cure. Senza ringraziarli, la mano esperta della donna inizia a svestire il paziente, scansando le vesti lacerate ed esaminando con attenzione la ferità, soppesandone la profondità con occhio clinico. Poco meno di un minuto e la vecchia è già all’opera, tamponando con un panno bagnato i lembi del taglio, cospargendosi le mani di un unguento biancastro e imponendo queste sulla carne viva, a contatto con la pelle. Piccoli sprazzi di luce fanno capolino tra le dita della guaritrice, scintille rosso acceso che muoiono a mezz’aria, così come si sono create.

    Mentre l’anziana è impegnata a salvare la vita dello sconosciuto, Raem ha finalmente il tempo per chiedere maggiori informazioni sugli avventurieri prontamente soccorsi. La sua voce è inespressiva come al solito, solo un po’ più bassa, quasi timorosa di essere udita dalla padrona dell’abitazione.

    Dove trovato questi uomini? Chi essere loro?



    Conoscendo l’oplita, può benissimo trattarsi di puri e semplici girovaghi, sopraffatti da qualche ladrone e tanto fortunati da incontrare l’ingenuo Ariste. A volte gli da dà pensare, questa sua continua inclinazione per l’altruismo. Può essere imperdonabile, a volte, fidarsi degli altri. Dopotutto, l’uomo è un animale sociale ma pur sempre indipendente. Sarebbe rimasto scioccato il buon guerriero a sapere quanto un umano è disposto a fare se crede in pericolo la propria sopravvivenza.
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Senatori
    Posts
    4,133
    Location
    |^:

    Status
    Offline
    Dopo aver depositato i due feriti sulle due superfici disponibili, Aristotelis e Raem si allontanarono dalla vecchia, lasciandola libera di agire come riteneva più opportuno. D'altronde, era lei l'esperta.
    L'oplite la osservava medicare veloce e sicura quello messo peggio, con creme speciali causanti scintille ipnotiche.

    Approfittando della concentrazione della guaritrice sul lavoro, l'evocatore domandò a bassa voce dove Ariste avesse incontrato i viaggiatori.
    Distogliendo lo sguardo dalle tecniche dell'anziana donna, il greco rispose.

    Li ho incontrati fuori, nel deserto. Venivano da lontano.

    Non sapeva chi fossero, ma il ricordo di quelle parole proferitegli poco prima di svenire dall'uomo disteso sul pagliericcio gli diede nuove informazioni da fornire.

    Non so chi siano. Però quello ha detto qualcosa: Geine, Gesiie, un nome del genere.

    Forse era un luogo, o un nome di qualcuno, o qualche parola in linguaggio del luogo: Aristotelis non poteva saperlo.

    E poi, quelle ferite sembrano fatte da un animale. Un grosso animale.
     
    Top
    .
  10. Dracace
     
    .

    User deleted


    Gesiie, mai sentito. Ma poi come possono essere sicuri che si tratti proprio di un nome? Potrebbe essere una richiesta di soccorso in qualche dialetto locale. O le farneticazioni di un febbricitante. Strano che proprio Ariste, straniero e impossibilitato a comunicare con la gente del Regno, non abbia pensato a questa eventualità. Per quanto riguarda le ferite, poi, le cose sono ancora meno chiare. Gli unici mostri di grossa taglia in tutto il deserto sono i Wyrm, granitiche bestie dalle mastodontiche fattezze. Ma un esemplare di quella razza non avrebbe procurato tagli, molto più semplicemente avrebbe maciullato le carni fino a dividerle in pezzi abbastanza grossi da essere mangiati. Però se una nuova creatura si fosse introdotta nello Yuzrab, sicuramente più avventurieri avrebbero raccontato di averla avvistata. A meno di non avere davanti gli unici sopravvissuti, naturalmente.

    Comunque sia la faccenda, per il momento i moribondi non possono rispondere alle loro domande, e probabilmente non potranno parlare per diversi giorni, nonostante le straordinarie cure ricevute. Non resta altro che aspettare e attendere il verdetto della guaritrice, nella speranza di una miracolosa ripresa dei suoi pazienti.

    La donna impiega un’ora scarsa per medicare al meglio delle sue possibilità le ferite. Dopo aver bendato l’uomo sul tavolo di marmo, si appresta a ripetere lo stesso procedimento sul secondo sventurato. Quando si lascia cadere sulla, sedia, stremata, i due sono sprofondati in un profondo sonno ristoratore, apparentemente ignari di tutto ciò che è accaduto intorno a loro fino a quel momento.

    Bene, e anche questo è a posto. Sappi che come minimo mi aspetto un qualche rimborso da parte tua. Come alcuni ingredienti difficili da reperire di questi tempi, anche per l’abile campionario del mercato nero. Ecco qui una lista completa, e non azzardare a ripresentarti alla mia porta se non hai reperito almeno un quarto di ciò che ho annotato qui sopra. Su, ora sparisci, i miei ospiti hanno bisogno di riposare e penso di aver diritto a mia volta a qualche ora di sonno.

    Senza aggiungere altro, indica con mano imperiosa la porta e alla strana coppia non resta che obbedire. Quando il battente si chiude alle loro spalle, il gruppetto si ritrova unito al di fuori della catapecchia, confuso e incerto sulle successive pianificazioni.
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Senatori
    Posts
    4,133
    Location
    |^:

    Status
    Offline
    Così, l'unica cosa che restava da fare era aspettare.
    Immersi nelle loro incertezze, Aristotelis e Raem aspettarono pazientemente che la donna finisse di medicare i feriti, impiegando un'ora abbondante nel processo.
    Alla fine, ella si lasciò andare sulla sedia, stanca per l'estenuante lavoro: i due viaggiatori soccorsi dal greco erano ora avvolti in bendaggi e impaccati a dovere, e dormivano sonoramente.

    Si rivolse all'evocatore, abbastanza schiettamente nei toni, dopodiché lui e l'oplite si ritrovarono fuori dalla dimora, abbastanza interdetti ed incerti sul da farsi.
    Evidentemente l'anziana non li voleva in quella casa.
    Ariste si grattò il mento, dubbioso.

    Che dovremmo fare ora?

    La guaritrice aveva dato una sorta di lista a Raem: dovevano forse procurarle quanto riportato sul foglio?
     
    Top
    .
  12. Dracace
     
    .

    User deleted


    La voce stupita del greco risuona tra i cunicoli di fredda roccia, propagandosi nelle viscere di Merovish come l’espressione dubbiosa si espande e prende forma sui loro visi. Precipitosamente sfrattati dalla vecchia, le domande si moltiplicano nelle loro teste, insolute e martellanti. Senza quello specifico alone di mistero e irrisolutezza la faccenda sarebbe parsa quasi banale, ma ora che Raem non può placare immediatamente la sua avida curiosità, un moto di febbrile eccitazione lo spinge ad interessarsi maggiormente a quel mostro enigmatico. Avrebbe potuto domarlo, magari, o scoprire utilizzi portentosi per corna, pelliccia, zanne e quant’altro di raro ed esotico posseduto dalla bestia. O magari semplicemente ucciderla e sfruttare l’occasione per apparire agli occhi dei carovanieri come un protettore affidabile di fronte a pericoli apparentemente insormontabili. Il suo intelletto galoppa incontrollato, mentre i sottoposti restano in attesa, aspettando un suo ordine per capire come comportarsi.

    Solo quando il goblin gli picchietta delicatamente una spalla il non morto sembra ricordarsi di dove si trova e con chi. Riprendendosi dallo sguardo sognante in cui si è perso, il dotto si affretta a rispondere al quesito dell’oplita.

    Aspettare. Aspettare e cercare certe cose, da portare a guaritrice. Ma pure informarci su grosso mostro, se riusciamo.


     
    Top
    .
11 replies since 23/5/2011, 22:23   124 views
  Share  
.