Attenti a Quei Due

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  1. Yoshikage Kira
     
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    Questa volta il premio era grosso.
    Dio se era grosso: abbastanza soldi da comprare la Dama del Vento e costringerla a far da balia alle sue manie, e due giovani ragazze per le quali già fremeva al solo pensiero; e nella sua lunga attesa si perdeva nell'immaginare come e quando avrebbe mozzato non una, ma due mani.
    E si sarebbe concesso il lusso di ogni uomo, due amanti tutte per lui.
    Le avrebbe baciate. Le avrebbe carezzate. Assieme avrebbero girovagato per la bellissima Laputa, la sua città. La bigamia avrebbe conosciuto nuove e più profonde front...

    S I L E N Z I O
    Non era lui, no lui non emetteva nemmeno il più piccolo respiro.
    Lui era un fantasma, appostato proprio dove mai nessuno avrebbe potuto immaginare: lui era l'ombra che la notte scende, cupa, e rapisce le vittime.
    Era un'assassino provetto, rapido e implacabile.
    E quel giorno poi, quel giorno gli avevano promesso una preda facile.
    Già, Dio se era grosso il premio: un colpo e la sua vita avrebbe una rivoluzione,
    sia per quanto concerne il piacere, sia per quanto compete alla sua manofilia.

    Si scorse abbastanza per vedere se lui era lì.
    Il fuggitivo, l'uomo che gli era stato raccomandato - o per meglio dire, ordinato - d'uccidere.
    Una soffiata anonima aveva dato a qualche tizio dei piani alti nel governo la posizione di quello che era considerato, anche al Sud, un vera spina nel culo.
    Yoshikage Kira... No, Jotaro Kujo - adesso si chiamava così - era nascosto nella prigione, usando le sue numerose celle, pareti divelte e gallerie come ottimo appostamento.
    Il suo agguato avrebbe avuto due parti ben distinte, di cui la prima prevedeva un contatto fisico con l'obiettivo laddove, forte della sua totale capacità di restar silenziosamente nascosto, non doveva far altro che attendere che l'altro fosse nei suoi dieci metri di raggio.
    Allora, e solo allora, la catastrofe avrebbe assunto un nuovo nome...
    ed esso era:

    kirapost

    There are plenty of w a y s that you can hurt a man.
    And bring him to the ground.

    You can beat him
    You can cheat him

    But I'm ready, yes I'm ready for you
    O U T of the doorway the bullets rip

    ~ Another One Bites the Dust ~



    Quando fu il momento, avrebbe impugnato l'Imperatore.
    Sei colpi: due alle ginocchia, due agli occhi, uno alla fronte e uno al cuore.
    E avrebbe poi atteso di sentire l'altro morire, e frattanto gustò il silenzio rotto dai suoi

    B A N G

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    CITAZIONE
    Status: in perfetta forma
    Energia: 100% - 10% (Consumo Medio x 6 proiettili)
    Equip: The Emperor, evocazione/revolver che spara proiettili di energia [Abilità Attiva - fino a 6 colpi x consumo medio (10% delle energie totali)]
    Abilità Passive: Focus [Precisione Sovrumana], Silent [Passo Felpato], Reaction [Bonus riflessi 50%]
    Abilità Attive:

    Info varie: poiché il duello sarà solo uno scambio di battute, ho scelto la prigione perché è caratteristica come ambientazione, e non per altro: due assassini che si danno guerra in prigione, è ironico XD In ogni caso, l'attacco non appena Kira ti vede perché sicuro di poterti uccidere subito XD

     
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    Il rumore dei suoi passi scandiva il lento progredire di quella pigra giornata.

    Era stato un dì tranquillo per i canoni del Kuthiano: nessun crimine, nessuna rissa… niente di niente.
    Solo un giro di perlustrazione per un quartiere di Merovish, per valutare il piano di attacco da rivolgere ad una delle gang rivali degli Eversori.

    Il quartiere era silenzioso e pochi individui incrociarono il cammino di Bid’daum. Quell’uomo, con un insolito corno che fuoriusciva dalla tempia destra, aveva sempre un cipiglio corrucciato. I passanti che non volevano rogne giravano al largo da quel criminale, la cui fama stava iniziando a diffondersi lentamente anche in quei cunicoli dimenticati da Dio.

    “Attento all’uomo con un corno e i capelli rossi: è un brutto ceffo.” Si diceva in alcune osterie.
    “I mercenari e i criminali sono tutti naufraghi, va effettuata una pulizia etnica!” Dicevano altri, più infervorati dei primi.

    Piccoli sbuffi di polvere si sollevavano quando le sue suole percuotevano a ritmo cadenzato il terreno sabbioso. Il Castigo stava camminando nei pressi di vecchie rovine ormai in disuso.

    Tutto era tranquillo.
    Troppo tranquillo, direbbe qualche eroe di Hollywood in grado di prevedere magicamente il futuro.

    Questo però non era il caso del Kuthiano, che venne colto completamente alla sprovvista quando arrivò al suo orecchio il suono del primo sparo.

    Lo scoppio fu accompagnato da una lancinante fitta di dolore al ginocchio destro. Una pallottola lo aveva colpito e di sicuro era stata sparata da qualcuno. Ma prima ancora di cercare il misterioso sicario, Bid’daum indurì il corpo diffondendo capillarmente il suo spirito vitale.

    Altri cinque proiettili impattarono contro il Criminale, senza però provocare danni considerevoli.
    Il Kuthiano di limitò a rabbrividire quando sentì i colpi rimbalzare contro l’altro ginocchio, le sue sopracciglia, la sua fronte e contro la placca pettorale della sua armatura.

    Sei colpi totali. Tutti andati a segno con una precisione mostruosa, anche se solo il primo ha comportato dei danni.

    In quei ruderi c’è un cecchino molto abile! Fu la rapida constatazione del Castigo, che aveva voltato lo sguardo nella direzione da cui provenivano gli spari.

    Bid’daum fece una capovolta verso sinistra, evitando di fare perno sulla gamba ferita. Si avvicinò lateralmente alle rovine, cercando il misterioso killer. La gamba destra faticava a stare dietro a quella sana, donando all'incedere del Kuthiano un buffo andamento zoppicante e un poco più lento del normale.

    Appena avrebbe intravisto l’arma da fuoco nemica, non avrebbe esitato ad emanare un frammento della sua anima contro quella bocca di fuoco. Lo spirito avrebbe avvolto la pistola del nemico, rendendola inservibile per un periodo di tempo sufficiente al Kuthiano per sopprimere quella nuova ed inaspettata minaccia.

    La giornata era diventata all’improvviso molto movimentata.



    Stato fisico: ferita al ginocchio destro.
    Stato mentale: sorpreso e deciso a mettere in salvo la pelle.
    Energia: 80% [2 medi]
    Oggetti:

    Kuthian’s Armor
    Al momento dell’arresto Bid’daum indossava un’armatura di fattura Kuthiana. I tratti particolari sono la leggerezza dei pezzi e la loro incredibile resistenza ai colpi.

    Comet Hammer
    Quest’arma è composta da una sfera di metallo del diametro di 15 cm e dal peso di 3 kg. Questo peso è agganciato ad una catena di acciaio della lunghezza di 2 metri. [ALLACCIATO ALLA CINTOLA]

    Passive:

    Fuggitivo
    Il detenuto si è sempre distinto per la sua incredibile velocità, caratteristica che gli ha permesso più volte di seminare le forze dell’ordine semplicemente correndo. I suoi movimenti sono rapidi e letali e più di un poliziotto ha rischiato l’infarto tentando di inseguirlo. [Bonus 50% in velocità]

    Attive utilizzate:

    Irrobustimento
    Rilasciando la forza del suo spirito all’interno del suo corpo, Bid’daum riesce a indurire fino all’inverosimile il suo corpo. Ogni tentativo di estorsione di confessioni attuato con la forza si è sempre rivelato fallimentare con lui, perché i nostri “campioni” non riuscivano nemmeno a fargli un livido, quando induriva il suo corpo.
    Tipo: difesa
    Consumo: medio (tecnica di difesa da attacchi fisici)

    Manomissione
    La manipolazione dell’anima ha applicazioni molto più sottili di quel che si pensi. Un esempio lampante è l’utilizzo dello spirito come strumento di sabotaggio. Lasciando che un frammento del proprio spirito venga inviato verso il bersaglio e che avvolga l’oggetto del nemico, si riuscirà a manometterlo. Le spade perderanno l’affilatura, le pistole s’incepperanno, gli archi non si tenderanno, i coltelli da lancio voleranno come piume, le armature saranno protettive come carta velina, i libri non si apriranno, le penne non scriveranno e le armi da botta scivoleranno come saponette bagnate dalle mani. Solo le armi e gli oggetti resistenti alle manomissioni magiche non verranno intaccati da questa tecnica. Tutte gli altri saranno inservibili per 2 turni.
    Durata: 2 turni
    Tipo: supporto
    Consumo: medio

    Riassunto:
    1) Il primo proiettile va a segno mentre gli altri 5 vengono parati attraverso la tecnica di difesa “Irrobustimento”
    2) Avanzo scansando a sinistra con una capriola e avvicinandomi ai ruderi, tentando di rimanere fuori tiro.
    3) Cerco il nemico e se lo trovo uso la tecnica Manomissione per rendere inservibile il suo revolver per i prossimi 2 turni.

    Note: CAMPERONE!!!111 XDDD

     
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  3. Yoshikage Kira
     
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    Era andato a segno. O, almeno, aveva colpito una delle ginocchia. Questo era un dato confortante: nessuno poteva andare in giro con una gamba forata da un proiettile, senza particolari eccezioni.
    Lo sorprese però vedere il suo obiettivo parare gli altri colpi con un potere che riconobbe, ovviamente, come un'infrazione alla regola. Tuttavia si calmò: forse era limitato nelle sue capacità, e magari era un fuggitivo solo e soltanto per via di quella sua pelle dura.

    A quel punto il nemico aveva iniziato a cercarlo, e la cosa non gli diede particolare fastidio.
    V O L E V A che entrasse nei ruderi: erano la sua trappola.
    Appena fu abbastanza vicino, Kira sbucò nuovamente fuori puntando il suo Imperatore; e sentì un brivido di paura corrergli lungo la schiena, quando si accorse che la pistola non emetteva fuoco. Com'era possibile? Mai, mai nemmeno una volta un suo Stand aveva disobbedito a un ordine: erano le sue creature, il parto della sua psiche frastagliata!
    Cercò di mantenere la calma, perché non poter far fuoco non incideva sul piano finale.

    Si sarebbe nuovamente accampato di nascosto, approfittando del fatto che fosse silenzioso nell'incedere. Tuttavia attese che l'obiettivo fosse in un raggio di dieci metri, e solo allora gli rivelò di cosa realmente era capace. Con o senza pistola.

    cmoon1

    Quando apparve, aveva uno strano sorriso sul volto.
    Ed era verde. Alto quanto una persona ma simile a un vegetale.
    Due occhi rossi come rubini e un portamento al quanto bizzarro. E parlava.
    Diceva qualcosa come "hai mai ballato con il diavolo sotto il pallido plenilunio?", cose senza senso. Come senza senso era quello che stava accadendo, ovvero nel raggio d'azione prima citato, ovvero dieci metri, ogni cosa iniziò a schizzare via.

    Le celle. Le pareti. I pezzi di muri. Le sbarre di ferro.
    Porte. Finestre. Sedie. Tavoli. Tubature.
    Tutto.

    C-Moon aveva la facoltà di piazzare intorno all'assassino una forza gravitazionale, con forte incidenza repulsiva, tale che se due corpi si attraggono e si respingono con forza pari e contraria, allorquando una delle due forze prevalga sull'altra, se ne ha uno spostamento immediato verso ogni possibile direzione.
    Così in quel ristretto raggio d'azione, Kira aveva appena riscritto la geografia della prigione.
    Sebbene il nemico non potesse subire nessun effetto da tale repulsione, ciò non valeva per l'enorme quantità di oggetti e detriti sparati contro di lui.

    Al termine dell'evocazione, si era creato un labirinto di detriti e pezzi di prigione.
    E se prima l'assassino poteva nascondersi abilmente nelle celle... adesso le speranze di trovarlo erano prossime allo zero.
    Dieci metri di una sequela di rocce e chissà che altro.
    Con un Kira che, ivi nascosto, avrebbe cercato di capire fin dove i suoi clienti lo avevano pugnalato alle spalle!



    CITAZIONE
    Status: in perfetta forma
    Energia: 90% - 20% (Consumo Alto)
    Equip: The Emperor, evocazione/revolver che spara proiettili di energia [Abilità Attiva - fino a 6 colpi x consumo medio (10% delle energie totali)] Blocco 1/2
    Abilità Passive: Focus [Precisione Sovrumana], Silent [Passo Felpato], Reaction [Bonus riflessi 50%]
    Abilità Attive: C-Moon
    Uno Stand che rappresenta il desiderio irrefrenabile di Yoshikage di tenere a distanza tutto ciò che ritiene fastidioso. Difatti C-Moon quando evocato applica intorno a Kira, in un'area pari a dieci metri, un forte campo magnetico/gravitazionale avente caratteristica fortemente repulsiva. Ovvero, tutti gli oggetti inanimati o animati, che non siano l'avversario o in qualche modo collegati a esso, verranno letteralmente spinti via e costretti a uscire, violentemente, dai 10 m stessi. Per tanto, un nemico sventurato, qualora all'interno dell'area, potrebbe essere coinvolto nello spostamento di detriti, alberi, statue e via discorrendo (come già specificato, la tecnica non respinge direttamente il nemico, dunque non ha valenza né di difesa né di counter) [Abilità Attiva - Evocazione, Alto, 1 turno].

    Info varie: penso che potremmo fare un minimo di tre post a testa di duello, perché Kira se vede un'altra tua tecnica capisce subito l'andazzo

     
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    Il nemico ignoto premette il grilletto a vuoto, testimoniando che il suo colpo sabotatore era andato a segno.

    Bid’daum pensava che adesso la strada sarebbe stata tutta in discesa: una volta neutralizzata l’arma di un tiratore scelto, eliminarlo diventa semplice. Stava già pensando di amputargli l’anima con un fendente quando il nemico sparì come un’ombra tra le rovine. L’avversario era fugace e silenzioso.

    Ma senza la sua arma non è più una minaccia. Pensò il Kuthiano tentando di seguire con lo sguardo il cecchino.

    Poi accadde l’impensabile.

    Una persona di colore verde apparve dal nulla, blaterando frasi senza senso. Il Castigo si preparò ad affrontare questo nuovo nemico, chiedendosi che genere di creatura fosse. Ma non fece in tempo a preparare un’offensiva, perché ogni elemento circostante si mosse all’improvviso. Nel raggio di una decina di metri, ogni oggetto visibile volò, rimbalzò e si scontrò contro ogni altra cosa. Il caos imperversava in quell’angolo di Merovish, e Bid’daum non capì assolutamente nulla di quello che stava accadendo.
    Quando vide gli oggetti volare pericolosamente intorno a lui, decise di chiudersi nel bozzolo della sua (quasi) perfetta invulnerabilità. La consistenza del suo corpo divenne granitica, ma ciò non gli impedì di essere sbatacchiato come una vecchia bambola. Un tavolo di legno massiccio lo colpi alla schiena, facendolo cadere in avanti. Un pezzo di pavimento sotto di lui schizzò verso l’alto, portando con sé anche il criminale. Dopo poco ricadde a terra con violenza, poi frammenti di muro e sbarre di metallo percossero violentemente il corpo del Kuthiano, che non riuscì ad opporre resistenza e si lasciò vincere da quel putiferio di oggetti volanti.

    Il suo corpo irrobustito non accusò danni più gravi di piccoli lividi sparsi qua e là, ma il suo scombussolamento mentale era di tutt’altro livello.

    Cosa succede? Perché qui è impazzito tutto? Centrerà qualcosa il tipo verde? … e il cecchino dov’è finito?

    Già: il cecchino dov’è finito? Bella domanda…

    Il mucchio di detriti si posò finalmente al suolo, componendo un puzzle di roccia e metallo assolutamente caotico. Bid’daum si alzò faticosamente da terra, tenendosi un braccio particolarmente contuso dai detriti.



    Davanti al criminale, ancora scosso dagli avvenimenti illogici, si stendeva una pianura di anfratti e nascondigli. Il foro di proiettile sul ginocchio tornò a farsi sentire a gran voce, tanto che il Kuthiano non riuscì a fare un solo passo. Rimase fermo sul posto.

    Rifletteva.

    Il killer si è nascosto da qualche parte qui intorno, mentre lo strano essere verde si è volatilizzato. Probabilmente la comparsa dell’ominide verdognolo e il successivo casino sono in qualche modo collegati con chi mi ha teso questo agguato. Ma in che modo?

    Tutto ora giaceva al suo precario e improvvisato posto. Nessun rumore era percepibile.
    Raccolse un po’ di sassi e li scagliò uno alla volta in direzioni diverse, facendoli entrare nei pertugi visibili dalla sua posizione, per verificare se il nemico si stava nascondendo in uno di quelli.
    Se la sua ricerca non avrebbe dato frutti avrebbe detto a gran voce.

    Esci fuori, codardo di merda!

    Rimase fermo sul posto, impossibilitato a camminare. Aspettò un eventuale risposta, per dirigere l’attacco in quella direzione.

    Se non avesse ricevuto nessun segnale, avrebbe valutato le zone possibili in cui il nemico poteva nascondersi. Escluse quelle vicine meno di 3 metri alla sua posizione, in quanto il nemico era stato visto nascondersi più lontano. Osservò con gli occhi i restanti detriti, escludendo le zone che non offrivano sufficiente copertura per un eventuale nascondiglio.
    Rimaneva qualche zona che non era stata ancora scartata dalla cernita mentale di Bid’daum. Vennero scartate anche i luoghi troppo angusti per contenere una persona all’interno.

    Dopo la valutazione logica, il Kuthiano arrivò alla conclusione che c’era una zona in particolare dove le probabilità che il nemico si nascondesse erano più alte di tutte le altre. Scagliò la sua offensiva in quella direzione, affidandosi al suo intuito e alla sua perspicacia.

    Un emanazione dell’anima del Criminale fuoriuscì dai suoi piedi e si immerse nel sottosuolo. Come un pesce sotterraneo, lo spirito nuotò nella terra fino a raggiungere la zona desiderata. Il colpo spirituale prese la forma di un lungo e appuntito spillo che emerse con un guizzo dal terreno, per tentare di cogliere di sorpresa l’eventuale killer ivi nascosto.

    Sarebbe riuscito a colpire il nemico oppure aveva sbagliato qualcosa nei suoi calcoli?

    Solo un eventuale urlo di dolore avrebbe potuto confermare o smentire le sue teorie…

    Mentre attaccava con il colpo spirituale, rendendosi conto di essere immobile e indifeso, il Kuthiano slacciò il suo Comet Hammer. Afferrò la catena con entrambe le mani e fece roteare l'arma intorno a sè, come una luna orbita intorno al proprio pianeta. Facendo così, si sarebbe garantito un minimo di protezione da eventuali attacchi.



    Stato fisico: ferita al ginocchio destro, piccoli lividi sparsi sul corpo.
    Stato mentale: razionale e vendicativo
    Energia: 50% [3 medi e un alto]
    Oggetti:

    Kuthian’s Armor
    Al momento dell’arresto Bid’daum indossava un’armatura di fattura Kuthiana. I tratti particolari sono la leggerezza dei pezzi e la loro incredibile resistenza ai colpi.

    Comet Hammer
    Quest’arma è composta da una sfera di metallo del diametro di 15 cm e dal peso di 3 kg. Questo peso è agganciato ad una catena di acciaio della lunghezza di 2 metri. [IMPUGNATO]

    Passive:

    Fuggitivo
    Il detenuto si è sempre distinto per la sua incredibile velocità, caratteristica che gli ha permesso più volte di seminare le forze dell’ordine semplicemente correndo. I suoi movimenti sono rapidi e letali e più di un poliziotto ha rischiato l’infarto tentando di inseguirlo. [Bonus 50% in velocità]

    Attive utilizzate:

    Irrobustimento
    Rilasciando la forza del suo spirito all’interno del suo corpo, Bid’daum riesce a indurire fino all’inverosimile il suo corpo. Ogni tentativo di estorsione di confessioni attuato con la forza si è sempre rivelato fallimentare con lui, perché i nostri “campioni” non riuscivano nemmeno a fargli un livido, quando induriva il suo corpo.
    Tipo: difesa
    Consumo: Alto (tecnica di difesa da attacchi fisici)

    Aculeo fantasma
    Un’emissione di spirito fuoriesce dalle piante dei piedi dell’utilizzatore e si immerge nel sottosuolo. Il prolungamento dell’anima può muoversi sottoterra in un raggio di 7 metri da Bid’daum.
    Dopo aver raggiunto il bersaglio, l’energia spirituale emergerà dal terreno sotto forma di uno spillo lungo un metro. Questo ago fatto interamente con l’anima del criminale possiede le stesse capacità perforanti di un ago d’acciaio molto appuntito.
    Solitamente questo colpo viene sferrato alle spalle del nemico, che non riuscirà a cogliere il velocissimo movimento compiuto dall’anima manipolata. Questo affilatissimo aculeo è in grado di trapassare da parte a parte i comuni umani privi di un’opportuna difesa.
    Tipo: attacco
    Durata: istantanea
    Consumo: medio

    Riassunto:
    1) Vedendo la confusione generata dalla tecnica nemica, Bid’daum indurisce il corpo con un consumo Alto.
    2) Viene sbatacchiato dai detriti e incassa molti colpi, riportando solo piccoli lividi
    3) Non riuscendo a camminare, valuta con un ragionamento logico dove si potrebbe nascondere il nemico e una volta ottenuto una zona abbastanza ristretta, attacca con l’aculeo fantasma. Starà all’avversario decidere se i ragionamenti del pg sono sufficienti per scovarlo oppure se il suo attacco è andato a vuoto.
    4) Mentre l'aculeo tenta l'offensiva, Bid'daum sfoderà il Comet Hammer è lo fa vorticare velocemnte per proteggere il corpo da nemici in avvicinamento.

     
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  5. Yoshikage Kira
     
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    C-Moon gli aveva dato un aiuto non da poco.
    Il labirinto che s'era venuto a creare era per lui l'ideale: poteva nascondersi e attaccare senza problemi. Inoltre la momentanea malfuzione dell'Imperatore non escludeva ben altre strategie, che avrebbe messo a punto di lì a poco.
    Sì, di lì a poco... perché da quel punto in poi accadde un qualcosa che mai, nemmeno nella sua fantasia, s'era augurato potesse capitargli.

    Il nemico era stato abile nel calcolare le probabili zone ove lui poteva trarre vantaggio.
    E fu ancora più astuto nel ponderare un'offensiva che fece trasalire, letteralmente, l'assassino: uno spillo di una materia che non seppe riconoscere si erse dal terreno a grande velocità. Spaventato, soltanto i suoi riflessi gli furono d'aiuto: il tempo di risposta allo stimolo del pericolo, dimezzato dalla sua naturale prontezza, gli permise di spostarsi abbastanza da lasciar che lo spillo s'infilasse nella spalla destra.
    Si sforzò di trattenere un grido di dolore, perché non desiderava essere scoperto dal suo obiettivo.
    » Fanculo, cazzo. «
    Imprecò fra sé e sé, estinguendo l'urlo in un mugugno sottile e atono.
    Cercò di riprendersi dal dolore, mentre tra le sue mani manifestava già il prossimo attacco.
    Esso aveva la forma di un origami, o di un piccolo uccellino: volò immediatamente verso il nemico che, agitando la sua arma, non sembrava intenzionato a nascondere la propria posizione. Manhattan Transfer dalla sua aveva le minute dimensioni, che lo rendevan più che adatto alla strategia del Kira.

    In un primo momento lo Stand avrebbe sfruttato il labirinto e il vento in favore per volare verso il bersaglio. Tuttavia arrivato a breve distanza, Yoshikage calcolò perfettamente una serie di avvenimenti a suo favore: il movimento dell'arma nemica avrebbe stimolato l'evocazione a sparare un colpo, dal momento ch'esso era sensibile alle vibrazioni nell'etere vibrando un proiettile quando, nei suoi cinque metri, ne avvertiva uno; però, gli stessi movimenti dell'arma nemica avrebbero inficiato la mira dello Stand, tale che egli sparasse non verso l'arma o chi la brandiva, ma a terra a nemmeno mezzo metro da lui.

    A quel punto, Manhattan sarebbe scomparso giacché l'assassino, nelle sue mani, già stava richiamando il vero asso nella manica: Tusk.
    Il piccolo automa avrebbe animato il foro di proiettile come per incanto, tale che questi iniziasse a correre, seppur non eccessivamente, verso l'obiettivo. Tale era il sortilegio che il foro potesse spostarsi di superficie in superficie, e in questo caso esso avrebbe tentato d'arrampicarsi o sull'arma nemica (qualora avesse toccato terra) oppure su di una gamba altrui. Normalmente, il foro avrebbe terminato la sua corsa in un punto vitale, laddove il pertugio creato dallo sparo si sarebbe poi trasferito, tale da arrecare al nemico un danno paragonabile, per l'appunto, a un'aggressione a mano armata.
    Eppure, il foro avrebbe temporeggiato...
    giacché dall'altro lato una voce proruppe:
    » Ti consiglio di darti una calmata! Se quel buco ti sale addosso e fai una mossa errata, ti ritrovi con una nuova galleria nel corpo, quindi stammi a sentire!
    Mi avevano detto che eri solo un fuggitivo, non che tu fossi capace di sparare aghi o quant'altro! E la cosa non mi piace, non mi piace per niente.
    Perciò abbassa quell'arma e io farò sparire il buco...
    Qui qualcosa mi puzza! «
    Il suo grido trasparì il tono di chi era stato appena tradito.
    Le sue intenzioni di cessate il fuoco erano sincere, l'altro poteva metterci la mano sul fuoco.
    Ora come ora, ribolliva di più in lui la rabbia per essere stato gabbato come un'idiota.



    CITAZIONE
    Status: ferita da perforazione alla spalla destra causata dall'ago
    Energia: 70% - 15% (Cosumo Medio e Consumo Basso)
    Equip: The Emperor, evocazione/revolver che spara proiettili di energia [Abilità Attiva - fino a 6 colpi x consumo medio (10% delle energie totali)] Blocco 2/2
    Abilità Passive: Focus [Precisione Sovrumana], Silent [Passo Felpato], Reaction [Bonus riflessi 50%]
    Abilità Attive: Manhattan Transfer
    Chiamato anche "satellite assassino", Manhattan Trasfer è uno Stand a controllo remoto, che Yoshikage ha sviluppato ed evocato quando urgeva in lui il bisogno di colpire un bersaglio da diverse angolazioni e distanze. Ha le dimensioni di un piccolo uccello e si muove liberamente a mezz'aria mediante gli spostamenti del vento, di qualsiasi origine, partendo dalle mani di Kira stesso. Il vero potere dello Stand però consiste nello sparare automaticamente un proiettile perforante allorquando avverta un movimento nemico in un'area di cinque metri avente lo Stand stesso come centro [Abilità Attiva - Evocazione, Basso, 1 turno].

    Tusk - Seconda Forma
    E' uno Stand molto particolare, poiché quando evocato può apparire in quattro forme differenti, ognuna dotata di un potere d'attacco diverso seppur avente simile origine; la Seconda Forma di Tusk permette di sfruttare fori creati dai proiettili di The Emperor (a patto che non siano sul corpo avversario) animandoli e facendoli spostare come si preferisce - sebbene non a velocità eccessiva. La loro corsa è limitata di superficie in superficie, come se fossero ombre; il massimo numero di fori controllabili è sei e in un raggio pari a sette metri, avente Kira come centro. Qualora dovessero arrampicarsi sul corpo nemico, i fori si trasferiranno sull'obiettivo come se fosse stato colpito da uno sparo [Abilità Attiva - Evocazione, Medio, 1 turno].

    Info varie: direi che potremmo anche finire qui lo scontro, visto che i presupposti della scena ci sono tutti^^; il foro "non" ti farà danno - sempre se ci arriva sul tuo corpo - a meno che tu non istighi Kira a far fare a Tusk il suo mestere.

     
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    Non si sentì nessun grido lancinante.

    Che abbia sbagliato qualcosa nei miei calcoli? Pensò Bid’daum, prima di sentire un flebile lamento provenire dalla zona bersagliata. Non ne poteva essere certo, ma forse l’ago spirituale aveva colpito il nemico.

    Il peso di metallo legato alla catena continuava a volteggiare con andamento funesto, guidato dalle mani esperte del Kuthiano. Il criminale era visibilmente teso e nervoso, in attesa che succedesse qualcosa.
    Vide un cosino bianco volare verso di lui, e tentò di capire cosa fosse: il Kuthiano capì che si trattava di un origami di carta. L’uccellino sembrava animato di vita propria e quando si avvicinò al Castigo, entrò in funzione. Sparò in automatico in direzione della sua arma roteante e il proiettile si conficcò sul terreno a pochi centimetri dai piedi del mercenario interplanetario. Il foro formatosi iniziò a muoversi, cogliendolo di sorpresa. Il foro era quasi salito sulla sua scarpa, quando si sentì una voce fendere il silenzio.

    Il nemico chiedeva un cessate il fuoco, affermando che non era stato informato dell’effettiva forza dell’Eversore di Merovish. Lo stava intimando a bloccare il moto del Comet Hammer e lui prometteva di non attaccare con il buco nero semovente. Bid’daum fece come richiesto, e riallacciò la sua arma alla cintola.

    Non si pensi però che il Kuthiano abbia abbassato le difese in maniera imprudente: era pronto ad attaccare con un assalto spirituale il killer, nel caso non avesse rispettato la tregua a sua volta. Mentre teneva sott’occhio il buco che era salito sulla sua scarpa, parlò rivolto al nemico, ancora nascosto da qualche parte.

    Ho riposto la mia arma, come richiesto.
    Potrei sapere chi è la persona che ti ha assoldato per uccidermi? Se sei stato male informato riguardo al tuo bersaglio, immagino che sarai infuriato con il tuo datore di lavoro… sai, ci sono passato anch’io: loro fanno i vaghi e non vuotano tutto il sacco, e poi sono quelli come noi che finiscono nella merda.


    Bid’daum parlò quasi amichevolmente alla persona che pochi istanti prima voleva ucciderlo. Sembravano colleghi di lavoro, in grado di capirsi reciprocamente.

    C’era solo una differenza che rendeva li rendeva dissimili: Bid’daum, se fosse stato al posto di Kira, non si sarebbe fermato.
    Avrebbe spedito al cimitero prima il bersaglio e poi il datore di lavoro.

    Ma evidentemente il modus operandi dei mercenari era differente.



    Stato fisico: ferita al ginocchio destro, piccoli lividi sparsi sul corpo.
    Stato mentale: quasi amichevole e disposto a trattare
    Energia: 50% [3 medi e un alto]
    Oggetti:

    Kuthian’s Armor
    Al momento dell’arresto Bid’daum indossava un’armatura di fattura Kuthiana. I tratti particolari sono la leggerezza dei pezzi e la loro incredibile resistenza ai colpi.

    Comet Hammer
    Quest’arma è composta da una sfera di metallo del diametro di 15 cm e dal peso di 3 kg. Questo peso è agganciato ad una catena di acciaio della lunghezza di 2 metri. [ALLACCIATO]

    Passive:

    Fuggitivo
    Il detenuto si è sempre distinto per la sua incredibile velocità, caratteristica che gli ha permesso più volte di seminare le forze dell’ordine semplicemente correndo. I suoi movimenti sono rapidi e letali e più di un poliziotto ha rischiato l’infarto tentando di inseguirlo. [Bonus 50% in velocità]

    Attive utilizzate: /

    Note: ok, la nostra piccola scaramuccia è finita ^^
    Si dia inizio ai piani vendicativi! :guru:

     
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  7. Yoshikage Kira
     
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    Fece come promesso.
    Il buco sparì magicamente, così come lo Stand che l'aveva evocato.
    Quindi l'assassino sbucò fuori dal suo nascondiglio, avvicinandosi al nemico ma mantenendo una distanza sufficiente a potersi difendere, qualora questi avesse avuto la brillante idea di contrattaccare. Sperò che la dimostrazione di poteri fin'ora mostratagli fosse più che sufficiente a fargli capire che, se avesse voluto terminare la lotta, avrebbe avuto contro un nemico dotato di grande ingegno e inventiva.
    » A quanto ho capito sei un mercenario, ma vediamo di capirci.
    Potrei fare di tutto per vincere, e forse potrei anche riuscirci, ma tornare a casa mezzo morto e in pericolo di vita non rientra nelle mie aspettative di vita.
    Mi avevano assicurato che eri un bersaglio facile: un colpo e via.
    Fanculo. «
    La sua rabbia era certamente giustificabile, quanto lo era anche il suo tono di voce assai aggressivo. Fece mezzo passo indietro, mentre la mano rinfoderava la sua rivoltella tornata, per fortuna, a funzionare come prima.

    » Regola Due: niente nomi.
    Io non so il nome del cliente, né lui il mio. Ciò significa che non so chi sia, ma ho ancora l'aggancio che mi ha commissionato il lavoro. Sono sicuro che è ancora qui nella Tana, e io lo troverò! «
    A quel punto, arretrò ancora di più e appena possibile fece per andarsene.
    Non sembrava intenzionato a condividere la sua preda con l'altro,
    ma chissà: forse l'altro poteva convincerlo a fare diversamente.



    CITAZIONE
    Status: ferita da perforazione alla spalla destra causata dall'ago
    Energia: 55%
    Equip: The Emperor, evocazione/revolver che spara proiettili di energia [Abilità Attiva - fino a 6 colpi x consumo medio (10% delle energie totali)]
    Abilità Passive: Focus [Precisione Sovrumana], Silent [Passo Felpato], Reaction [Bonus riflessi 50%]
    Abilità Attive:

    Info varie: ovviamente, il tuo pg può usare qualsiasi scusa per aiutarmi a sgamare questo tipo, come per esempio il conoscere meglio la zona^^

     
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    Il suo nemico uscì fuori e si avvicinò di qualche passo. Doveva avere circa l’età del Kuthiano e aveva il volto segnato dagli innumerevoli omicidi compiuti. Puoi tentare di nasconderlo quanto vuoi, ma chi ammazza una persona viene cambiato anche a livello fisico. L’onta della morte non si allontana mai da chi l’ha richiamata.

    Il killer disse di non voler continuare il combattimento e affermò anche di non conoscere il nome di chi ha commissionato quell’omicidio. Però aveva intenzione di risalire al committente tramite l’aggancio con cui aveva trattato. Bid’daum si concesse un sorriso compiaciuto, poi parlò rivolto all’altro.

    Per quanto la tua determinazione sia forte, dubito che riuscirai nell’impresa con i dati in tuo possesso. Sai quanti criminali ricercati in tutti i presidi si nascondono qui? Merovish non è chiamata “Tana” per caso: questi cunicoli labirintici sono il miglior rifugio per tutta la feccia che scappa dalle forze dell’ordine. Se le guardie personali degli alfieri non riescono a scovarli per metterli al fresco, è perché questa città è il nascondiglio perfetto. Quindi, non vedo come tu possa ritrovare quella persona armato della sola forza di volontà…

    Fece una pausa nel parlare, poi riprese più infervorato di prima.

    Accetta il mio aiuto: i miei informatori sono sparsi capillarmente in tutta Merovish. In cambio ti chiedo di farmi partecipare alla tua missione di vendetta: sarebbe utile per me estorcere le informazioni dal tuo datore di lavoro, per sapere in anticipo se esistono altri individui che desiderano assoldare dei killer per farmi fuori.

    Un discorso logico e razionale per convincere l’altro ad allearsi con il Kuthiano. Sarebbe riuscito a persuaderlo?


     
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  9. Yoshikage Kira
     
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    » D'accordo. «
    Sbuffò.
    La cosa non gli piaceva affatto.
    No, non era la sua compagnia a dargli fastidio: era il fatto ch'avesse ragione.
    » Accetto la tua proposta. Per prima cosa, torniamo alla Tana: lì vedremo il da farsi. «
    E detto ciò si avviò con il nuovo alleato al seguito,
    per nulla felice della situazione.

     
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