[SI] A raccolta

Post n° 1

Ombre.
Ombre correvano per le strade di Najaza, quella notte. La fredda aria e la pallida luna non facevano che rendere più spettrale il silenzio che dominava i vicoli bui. Nell'oscurità, ombre terribili e assetate di morte si muovevano.
Pochi sbandati ubriaconi s'avventuravano per quelle tetre vie abbandonate, dove null'altro che il respiro degli assopiti barboni dominava l'atmosfera cupa. Ad ogni angolo occhi fiammeggianti sembravano trafiggere le tenebre, fissandosi sui neri figuri che mettevano piede su quelle strade. Come fantasmi o visioni sparivano in un attimo e solo l'inquietante sensazione di quell'incontro restava nelle menti degli sfortunati.
Ombre correvano per le strade e solo le soffocate urla di un uomo morente rompevano il silenzio.

L'uomo percorse tranquillamente la strada, quella come molte altre, affacciandosi ad ogni vicolo oscuro, come in cerca di qualcosa. Un'arma gli pendeva dietro la schiena e lo sguardo fermo dava ben a intendere che quello non fosse un comune passante impegnato in una passeggiata a tarda notte.
Un sanguigno baluginio nel buio, come lo sguardo di un famelico cacciatore alla sua preda: fu un attimo, poi il buio.
Il profilo della desolata strada si perdeva nella luce lunare e lo spettrale grigiore dei mattoni si fondeva con quel lucente ceruleo che solo illuminava il percorso, appena rischiarato da qualche rara lucerna fioca. Mura e silenzio erano i soli due aspetti che dominavano il paesaggio. Talvolta il lamento di un gatto o il gemere di una prostituta facevano capolino dai vicoli bui che costeggiavano le case.
Poi ecco, un rumore nuovo, il grido d'aiuto di un uomo.

Aiuto! Aiutatemi, vi prego!

Sì, un uomo, probabilmente da una delle tetre vie laterali, giusto poco più avanti nel cammino.
La sua voce era rotta dalla paura e dalla disperazione, come di colui che sa di star per morire. Il rumore di un bidone seguì ai disperati lamenti dello sconosciuto, poi il silenzio.
Quella era la notte dei demoni ed il sangue sarebbe scorso.

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Nel caso non l'avessi dato ad intendere, l'uomo con l'arma sulle spalle sei tu.

Post n° 2

Il profilo di un uomo si stagliò all'entrata della stradina, alle sue spalle la sole luce dell'astro notturno ne dipingeva il profilo. Al fondo della strada scura, appena a una ventina di metri, poco prima di uno stretto incrocio, un corpo giaceva in terra, ricoperto di stracci.
Ai suoi piedi, insieme ai liquami cittadini si univano i rifiuti di un cassonetto rovesciato. Come un corpo morto se ne stava addossato al muretto dell'edificio, immobile e silenzioso. Il suo volto era coperto da una scompigliata massa di lunghi capelli neri e solo flebili lamenti erano la prova che fosse ancora vivo.
Restò lì per qualche secondo, poi si voltò e al vedere il nero profilo di quell'uomo, i suoi occhi chiari di sbarrarono di sorpresa e la sua bocca si spalancò in un grido di aiuto.

A-aiutami! Aiutami ti prego! Un mostro! C'è un mostro, io... !

Tentò di rialzarsi in piedi, di fare qualche passo, ma incespicò e ricadde pesantemente in terra, prendendo poi a strisciare lentamente verso il guerriero. Il suo magro volto pallido sembrava terrorizzato, quasi shockato e i suoi occhi sembravano implorare lo sconosciuto di farsi vicino, di trarlo in salvo da un pericolo sconosciuto.
La bocca incapace di articolari dei suoni complessi. La mano sinistra premuta con forza sul braccio destro, che a malapena sembrava riuscire a muovere. Un barlume di luce lo illumina, rivelando un rivolo rosso che gli percorre l'intero arto e gli macchia i vestiti.
Sangue.

Post n° 3

Si bloccò all'istante nel sentire le parole dell'uomo. Le mani che raspavano ancora la terra e l'asfalto, lo sguardo stralunato fisso su quello che si era rivelato una falsa speranza.
Il silenzio tornò a dominare la strada, neanche più i lamenti dell'uomo risuonarono tra i muri del buio viottolo, solo il rimbombo delle minacce. Per qualche secondo, la completa stasi, da un lato lo sconosciuto biondino con la lancia sguainata, dall'altra un uomo ferito abbandonato in ginocchio sulla terra, il suo sguardo fisso sui ciottoli di pietra e muratura. Poi d'un tratto la mano sinistra abbandonò la spalla sanguinolenta e lentamente prese ad alzarsi con una facilità innaturale.
Una volta rizzatosi in piedi, si passò i palmi sui vestiti sgualciti, ripulendosi dalla sporcizia e con calma si rassettò i lunghi capelli abbandonati sulla fronte. Una volta scoperto, il suo magro volto rivelò un'espressione totalmente differente da quella di prima, la paura e la disperazione avevano lasciato il posto ad uno sguardo serio e composto.

Ti manda la Signa, hai detto?

Sospirò socchiudendo gli occhi e passandosi una mano nei capelli, che improvvisamente presero a sbiancarsi e il nero corvino della chioma si tramutò in un scintillante bianco argentato. Quando rivolse nuovamente lo sguardo allo sconosciuto, i suoi occhi erano diventati sanguigni e dal suo sorriso facevano capolino aguzze zanne d'un bianco avorio. Con un gesto si tolse l'ampia cappa consunta, rivelando un sobrio completo nero e una giacca leggera: la manica destra era parzialmente strappata e insanguinata, ma sulla sua pelle non vi era alcuna ferita.

Ochenʹ horosho, possiamo andare allora.

E rapido fece qualche passo nella direzione del compagno, lo stesso che Edward gli aveva detto di aspettare il giorno del loro incontro. Peccato solo che il suo piano non avesse funzionato. Credendolo un cacciatore era intenzionato ad attirarlo a sé per poi dissanguarlo con calma, ma visto che questa possibilità gli era ora negata, avrebbe dovuto accontentarsi del vagabondo abbandonato dietro l'angolo da cui aveva preso gli stracci.
Era ancora insoddisfatto del pasto.

Post n° 4

Con la stessa semplicità con cui aveva risposto al suo tono minaccioso, così il caro Blitz sembrava aver risposto alla sua trasformazione. Non ne fu sconvolto, ma poté ritenersi un po' deluso: adorava sconvolgere la gente.
A parte per quello, tuttavia, dovette sentirsi grato per l'offerta del compagno, a quanto pare per nulla disturbato dall'idea di doverlo aspettare mentre finiva di mangiare. Quasi quasi avrebbe sorriso compiaciuto, se non fosse stato per le parole del giovane, palesemente rivelatosi un fanatico dell'organizzazione.
Dal suo colloquio con Edward aveva finalmente capito cosa fossero i naufraghi, ma ancora non vedeva nella loro esistenza nulla di male, anzi, maggiore era la popolazione di Endlos, maggiori erano le prede disponibili. Di fatto non condivideva per niente le idee razziste della Signa, ma come aveva già deciso tempo prima non gli importava il perché avrebbe combattuto, gli bastava divertirsi.
Alla presentazione del biondo, dunque, rispose con una mezza smorfia vagamente simile a un sorriso e chinò il capo in saluto, dopodiché guardò Blitz voltarsi e fermarsi sulla strada, in attesa.

Tornò una manciata di minuti dopo: la bocca insanguinata e il braccio di una prostituta stretto nella mano.
Nel leccarsi le zanne i suoi occhi si accesero di rosso vivo, come fari nella pallida luce notturna; gettò l'arto mozzato dietro di sé, poi si rivolse al compagno con fare annoiato.

Direi che la cena è finita. Dove siamo diretti?

Si cacciò le mani in tasca rivolgendogli lo sguardo.
Tra sé e sé si chiese come sarebbe stato viaggiare con quel tipo. Sperava solamente che non si fosse messo a parlare ininterrottamente dell'organizzazione o dei naufraghi, non sapeva se sarebbe stato in grado di reggerlo.

Post n° 5

SPOILER (clicca per visualizzare)

CITAZIONE

ancora tutto come prima.
Ora la ruolata sarebbe finita qui, non so se il propy vuole farcela continuare ad Undram ma da quel che so c'è qualcosa di più grosso e non solo una cosa per noi 2.
Lascio a te la decisione se vuoi continuare a discutere un po o se vuoi chiudere qua^^
In entrambi i casi ti ringrazio per la qualità dei post e la supervelocità di risposta