[EM] Bracconieri

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    Quel giorno le rovine sul limitare del deserto potevano vantare due ospiti d’eccezione.
    Bid’daum (criminale interplanetario e mercenario nel tempo libero) e Zimmer (Boggart esperto nel mercanteggiare) erano sul posto.
    Ed erano in missione.

    Un pachiderma cavalcato dal Boggart e un uomo in armatura stavano marciando per le rovine di Daleli, in cerca di una bestia selvatica molto pericolosa: il Tuskgor.
    Il prezzo di mercato per le zanne di questo animale era salito vertiginosamente, portando gli Eversori a cercare un po’ di quella materia prima per lucrarci. In questo momento l’obiettivo primario dell’organizzazione era raccogliere fondi, e i mercenari sfruttavano ogni possibilità di guadagno per accrescere la potenza economica della loro organizzazione.

    Il Kuthiano camminava affiancando il grosso animale di Zimmer, pensando alle informazioni che possedeva sui Tusk.

    Sono grossi, stupidi, territoriali, solitari e molto, MOLTO coriacei. Potrebbe rivelarsi una preda difficile, soprattutto se ci capita davanti un esemplare adulto.

    Ma i due guerrieri non erano sprovvisti di un piano di attacco: bisognava evitare di scalfire le preziose zanne della bestia, rimanendo a distanza dall’animale per evitare un suo colpo fisico. Se i piani sarebbero andati come previsto, quel giorno i due mercenari avrebbero portato a casa anche due o tre Tusk come trofeo.

    Bid’daum avrebbe scagliato i suoi colpi spirituali per distruggere interiormente lo stupido bestione. Nutriva invece dei dubbi su quello che potesse fare il suo improbabile compagno: era la prima missione che i due svolgevano in coppia e il Kuthiano non aveva ancora ben chiara la forza del suo commilitone.

    Stavano camminando per una viottola costellata di rovine, sperando di invadere il territorio di un Tusk. Se avesse fiutato la presenza di intrusi, l’animale sarebbe uscito allo scoperto per difendere la sua zona.

    E la caccia avrebbe avuto inizio.


     
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    Un caldo opprimente avvolgeva l'errante gruppo, costretto dagli eventi e dalle necessita a vagare nuovamente nel deserto sconfinato del sud endlosiano. Un gruppo sicuramente molto ben assortito, accomunato da un legame lavorativo, al quale il Boggart aveva aderito relativamente da poco.

    Neanche a dirlo, il rossiccio se ne stava comodamente spaparanzato sulla portantina fatta di legno e stracci fissata sulla schiena del oliphant, godendosi l'ombra.
    Per questo viaggio "lavorativo" aveva deciso di lasciare alla base tutta la sua robaccia mercanzia, avendo cura di chiudere tutto a chiave.
    Fatto sta che sulla portantina ora c'era molto più spazio libero del normale.

    Cercando di stare in equilibrio al ballonzolare causato dall'andatura dell'animale, Zimmer stava accovacciato sul pavimento legnoso della portantina, mentre esaminava la sua Maverik e la smontava pezzo per pezzo, per sincerarsi che non si fosse insediata della sabbia fra le varie parti, compromettendone il funzionamento.
    L'ultima cosa che il molliccio voleva era trovarsi davanti a quel cinghialone con la pistola che faceva cilecca.

    "Tu no vuole stare sotto ombra?" chiede alzando la voce stridula per farsi sentire dal compagno appiedato mentre esegue la delicata operazione, facendo di volta in volta scattare una lente diversa dei suoi Googles da lavoro,. Oggi il mercante si sentiva generoso, e sopratutto se dovevano cacciare assieme preferiva conoscere le abilità di chi aveva affianco.

    O forse semplicemente si annoiava. Il deserto era lungo da attraversare per raggiungere le rovine.
    Perfino 23 se ne stava seduto, appollaiato su una delle zanne dell'animale, con i piedi a penzoloni che sfioravano il terreno.

    Zimmer non aveva mai avuto molto spirito per la caccia, lo trovava uno sport inutile. Il poter rivendere i resti della cacciagione, quello si che gli interessava. E allora da mercante patentato quale era, il rossiccio tirava fuori tutte le sue carte migliori: dopo anni passati a difendere i propri averi dai ladri di mezzo universo, anche lui aveva imparato a sparare un paio di colpi.
    A riprova di questo, al collo portava una strana collana: quattro dita, umane e non, penzolavano come dei pendenti dal collo del simpatico diavolo.
    Ovviamente i moncherini erano stati trattati in modo da non biodegradarsi e quindi da non puzzare.

    Le vesti di cuoio del Boggart erano state adattate per poter tenere il dispositivo Icarus ben aderente alla schiena, mentre sul petto aveva potuto ricavare diverse tasche dove poter contenere in sicurezza le fiale del proprio veleno.
    Infine, la runa cucita all'interno delle sue vesti sfrigolava di energia, pronta per essere rilasciata.

    Perfino il barripede sembrava impaziente di poter calpestare qualcosa.




     
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    Sentendo l’offerta di refrigerio del suo compagno, Bid’daum rispose prontamente.

    Sto benissimo qui a terra, grazie.

    Il tono era abbastanza sarcastico e scocciato, ma – che cadesse il cielo – il Kuthiano non si sarebbe mai ridotto a dividere una portantina con un Boggart. Anche a costo di squagliarsi come un gelato.
    Era troppo orgoglioso, quindi rimase a piedi sotto il sole cocente.

    Guardava con curiosità lo schiavo del suo commilitone: era seduto sopra la zanna dell’elefante e non diceva una parola. Il Kuthiano, in tutti i suoi malvagi anni, non aveva mai avuto uno schiavetto personale.

    Certo, aveva aiutato i più grandi regimi dittatoriali nei programmi di deportazione schiavistica, ma non aveva mai acquisito un servo a cui affidare ogni lavoro possibile. Forse ciò era imputabile all’estrema tendenza solitaria di Bid’daum: nessun rapporto che aveva instaurato durava più del dovuto o dello stretto necessario. E per quanto un rapporto schiavo-padrone possa essere non paritario, alla fine è comune che il proprietario si affezioni al proprio servo.

    E i legami indeboliscono la forza dei singoli. Lui recideva ogni filo che lo collegava agli altri, prima che si avvinghiasse intorno troppo stretto: ecco come il Castigo gestiva i rapporti interpersonali.

    L’assortito gruppo camminava per le rovine di pietra erose dalla sabbia e dal vento. Si guardavano intorno per cercare la preda, facendo attenzione alle possibili orme lasciate sul terreno.

    Il metodo più facile che abbiamo per trovare un Tusk è quello di continuare a camminare, sperando di invadere il territorio di uno di loro.

    Ed evidentemente questo successe, poiché un grosso esemplare adulto si presentò davanti a loro ad una distanza di circa sei metri, sbucando fuori da una tana nel marmo diroccato.



    I muscoli possenti della bestia fremettero, le zampe erano salde sul terreno. Un grugnito suino di minaccia raggiunse le orecchie degli Eversori. L’animale stava avvertendo quegli strani esseri che quel territorio apparteneva a lui.
    La bestia sembrava del tutto indifferente al grosso Oliphant: la stupidità dell’animale aveva come effetto la completa mancanza di timore verso qualsivoglia bestia.

    Bid’daum si rivolse a Zimmer.

    Ok, eccone uno finalmente. Seguiamo la strategia che abbiamo accordato: tu cerchi di attirare la sua attenzione mentre io mi avvicino per sopprimerlo. Inizio a colpirlo per evitare che ci carichi.

    Il Kuthiano inviò verso il Tusk una parte della sua anima per aggredirlo. Il colpo spirituale avrebbe sconvolto l’animale, dando il tempo ai mercenari per avvicinarsi e poi ucciderlo definitivamente.
    Il suo soffio vitale denso di energia maligna aleggiava verso il quadrupede, ansioso di intaccarne lo spirito.

    Il Castigo fece fluire altra materia spirituale nella sua mano destra, per creare un prolungamento etereo. Questo fantasma prese una forma visibile, cioè quella di una spada.

    L’arma si chiamava Támerlein, per la precisione. Era la manifestazione ultima e perfetta dello spirito di Bid’daum.

    E reclamava uno spirito da mietere.



    Stato fisico: illeso
    Stato mentale: convinto ad annientare la preda
    Energia: 85% [1 medio e 1 basso]
    Oggetti:

    Kuthian’s Armor
    Al momento dell’arresto Bid’daum indossava un’armatura di fattura Kuthiana. I tratti particolari sono la leggerezza dei pezzi e la loro incredibile resistenza ai colpi.

    Comet Hammer
    Quest’arma è composta da una sfera di metallo del diametro di 15 cm e dal peso di 3 kg. Questo peso è agganciato ad una catena di acciaio della lunghezza di 2 metri. [Allacciato alla cintola]

    Támerlein
    Il prigioniero possiede una spada particolare che supera la normale concezione di arma bianca. Si tratta di una lama incorporea che è l’emanazione stessa della sua anima. Recenti studi hanno portato a dimostrare l’ipotesi che quest’arma non sia in grado di danneggiare cose concrete ma solo spiriti e anime. Essendo parte stessa di Bid’daum, egli può scegliere quando farla comparire nella sua mano. [Tecnica attiva di consumo basso per far comparire e scomparire l'arma].
    La lunghezza di questa lama fantasma è di circa un metro e con un solo fendente di quest’arma lo spirito colpito viene distrutto e sparisce per sempre. Per quanto sia inservibile come arma di offesa classica, alcune sue peculiarità sono ancora misteriose, in quanto il detenuto è restio a mostrarla.

    Passive:

    Fuggitivo
    Il detenuto si è sempre distinto per la sua incredibile velocità, caratteristica che gli ha permesso più volte di seminare le forze dell’ordine semplicemente correndo. I suoi movimenti sono rapidi e letali e più di un poliziotto ha rischiato l’infarto tentando di inseguirlo. [Bonus 50% in velocità]

    Attive usate:

    Aggressione spirituale
    Questa tecnica leggendaria permette a due anime rivali di superare le barriere fisiche del corpo e di scontrarsi apertamente. Nel caso particolare, Bid’daum aggredisce con un’emanazione di spirito l’avversario. Lo spirito in movimento è visibile solo agli individui con vista per le presenze spiritiche ed è sotto forma di raggio. L’anima aggredita di solito è colta di sorpresa e le persone in grado di sostenere uno scontro di anime senza soccombere sono veramente poche. La forza distruttrice dello spirito può portare a danni permanenti all’anima del nemico, che si sentirà spossato e profondamente sconvolto da quest’attacco sferrato verso l’ultima frontiera della mente. Nel caso in cui la discrepanza fra le due forze in gioco fosse molto alta, il più debole spesso trova la morte.
    Tipo: attacco
    Consumo: medio (il raggio d'azione: 5m x basso, 7m x medio, 10m x alto e 15m x critico.)

    [Tecnica attiva di consumo basso per far comparire l’arma.]

    Note: facciamo che gli effetti degli attacchi sulla preda sono descritti dal giocatore. Quindi se tu fai un attacco, io descrivo i suoi effetti sul Tusk, e allo stesso modo tu descriverai gli effetti dei miei. ^^
    Buona caccia :8D:

     
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    Il Boggart restò qualche secondo ad osservare il proprio accompagnatore: evidentemente gli piaceva rosolarsi al sole. Strana gente, quella di Endlos.
    Il molliccio continuò a sistemare la propria arma, finché ogni singolo pezzo di metallo non fosse andato a combaciare con i suoi fratellini, ricreando il profilo di una pistola perfettamente oliata e pronta al fuoco. Uno dopo l'altro, sei proiettili entrarono nel tamburo, richiuso da uno schiocco secco, mentre il Boggart provvedeva ad azionare la pompetta ad aria compressa che doveva caricare la pressione. L'apposito indicatore schizzò sul rosso in pochi istanti.
    ”Noi cammina alla cieca in questo posto morto? Sicuro tu è che porco si fa vedere?” domandò sospettoso, infilandosi l'arma pronta nella fondina. Era sospettoso di natura, come ogni buon mercante, ma infondo nemmeno lui aveva un piano migliore, quindi...

    23 intanto si alzò dal suo giaciglio, in equilibrio sulla zanna dell'animale tenendosi con le mani alla proboscide. ”Capo, mi spiegheresti per l'ennesima volta perchè stiamo andando a cacciare un maiale gigante e cornuto?” domandò questi, arrampicandosi sulla proboscide fino sulla portantina, atterrando al fianco del padrone. La bestia evidentemente non gradì, esibendo il suo malcontento con un basso e sommosso barrito.
    I due non ci fecero caso.

    ”Da quando tu fa domande? Tu no soprammobile di mia proprietà? Soprammobili non fa domande. Io ha voglia di caccia, noi caccia. Altra domanda costa dieci frustate.” lo rimbeccò il rossiccio, guardandolo torvo. Lo schiavo fece per ribattere, ma evidentemente optò per risparmiarsi quelle dici frustrate. Almeno per oggi voleva evitare, giusto per fare qualcosa di nuovo.

    Un secondo barrito fatto dal' Oliphant li mise in guardia: davanti a loro, a circa sei metri dalla loro attuale posizione, si stagliava il Tusk, fiero e pronto a difendere la propria pellaccia. Il Boggart scattò sul bordo della portantina, tenendosi sia con i piedi che con le mani. Sul volto si era disegnato un sorriso alquanto grottesco.
    ”La bistecca la voglio al sangue, oggi...” commentò, passandosi la lingua biforcuta sulle labbra secche.

    Senza attendere oltre, Bid’daum aprì le danze, evocando la sua lama spirituale e lanciando qualche anatema che andava al di là della comprensione di Zimmer. Qualunque cosa fosse, il cinghialone parve incassare il colpo, barcollando appena sulle zampe massicce e ondeggiando il testone, come se improvvisamente fosse stato assordato da qualcosa.

    Il molliccio però non voleva lasciare tutto il divertimento all'Evasore: con un colpo di reni si tuffò dalla portantina, attivando l'Icarus. Il getto di aria compressa lo mantenne in aria, mentre le due ali meccaniche si spiegavano sulla sua schiena, grazie alla magia dell'ingegneria runica. Bastarono due battiti per poter guadagnare qualche metro di quota, mentre il Boggart avanzava verso il suo bersaglio. Dall'alto della sua posizione e col vantaggio dello stato di confusione del proprio bersaglio, Zimmer puntò con la propria arma, detonando un singolo proiettile.

    Ovviamente, come ogni buon Boggart che si rispetti, quello non era un colpi molto onesto: il proiettile era stato precedentemente intinto del simpatico veleno di Zimmeriana fattura.
    Il Boggart mirò al collo del animale, tra l'attaccatura della pelliccia e la carne nuda, dove in teoria l'ingresso del proiettile sarebbe stato più efficace e soprattutto la diffusione del veleno sarebbe stata più rapida.
    Tale mistura, oltre che a paralizzare ulteriormente la creatura, le avrebbe provocato dei feroci dolori al petto e allo stomaco, come se avesse ingerito dell'autentico fuoco.

    Sempre per aria, il Boggart non la finiva più di ridere.


    Stato fisico: illeso
    Stato mentale: Adrenalina al massimo, esaltazione totale.
    Energia: 70% [Alto & Medio]
    Oggetti:

    Maverik [x]

    La "Maverik" è il più grande successo del Boggart dopo la bussola fluorescente e la lancia senza punta per bambini: una pistola perfettamente funzionante!
    Gli ci sono voluti tre anni per riuscire a sparare un singolo colpo senza che il prototipo gli esplodesse in mano e altri quattro per colpire il bersaglio davanti al mirino e non il passante vestito di giallo che passava accanto a lui durante l'esperimento.
    Poveraccio.
    Comunque: alla fine ci è riuscito! La pistola spara, e anche piuttosto bene. I proiettili vengono sparati da una carica a gas che può essere ricaricata dall'apposita pompetta posta sotto la canna, mentre i proiettili stessi possono essere facilmente riciclati dal Boggart stesso.
    La pistola può portare nel tamburo fino a sei colpi calibro 38.
    Comet Hammer
    Quest’arma è composta da una sfera di metallo del diametro di 15 cm e dal peso di 3 kg. Questo peso è agganciato ad una catena di acciaio della lunghezza di 2 metri. [Allacciato alla cintola]

    Il Guanto [x]

    Un piccolo regalino preso in prestito dai suoi fratellini giù nei cunicoli, questo guanto è l'apice della tecnologia dei Boggart. Una delle poche invenzioni che durante il collaudo ha fatto esplodere solo un paio di cunicoli, di cui il secondo solo per la presenza di materiale improprio.

    Il guanto fa convergere le linee cinetiche della materia attorno all'utilizzatore creando uno scudo traslucido che lo scherma da un possibile attacco frontale. Un espediente molto utile per sbalordire gli indigeni e vendergli delle bussole rotte, ma anche per potersi proteggere dalle loro pistole dopo che questi ultimi hanno scoperto che le bussole segnano una il nord, l'altra gli alberi e un altra il sole.
    Particolarmente efficace contro tecniche a distanza, pressoché inutile negli attacchi corpo a corpo.
    Costo variabile

    Passive:

    N/A

    Attive usate:

    Boggart subdolo

    Una carovana da proteggere è un bell'affare, sopratutto con i male intenzionati che ci girano al giorno d'oggi. E pensate che basti un temperino, una pistola... 23... per spaventare i delinquenti? Assolutamente no.
    Giocare secondo le regole è per gli eroi, e di eroi i cimiteri sono strapieni.
    Giocando con l'alchimia imparata nei mistici cunicoli dove è venuto al mondo, Zimmer ha scoperto che con una semplice combinazione di elementi facilmente reperibili in qualsiasi ambiente era possibile ottenere un portentoso veleno che agiva a livello enzimatico, bloccandone per un certo periodo l'attività metabolica. Ovviamente di tutto questo il Boggart non sa assolutamente niente, ignorante com'è in anatomia, ma quello che le sue cavie hanno potuto mostrargli perfettamente comprensibile.

    Dopo pochi secondi dal contatto con il soggetto (l'inoculazione del veleno deve avvenire prettamente per contatto fisico, meglio ancora se su una ferita aperta) questi proverà un intensa e duratura fitta allo stomaco, con i relativi dolori che pian piano si diffonderanno nelle zone più periferiche, come braccia e gambe, inducendone un intorpidimento che durerà per un turno intero.
    Lo sfortunato pertanto si ritroverà con dei non indifferenti dolori allo stomaco e al petto, oltre che ad avere serie difficoltà nei movimenti, trovandosi pertanto parzialmente paralizzato. Il veleno può essere applicato a qualsiasi vettore: proiettile, lama o pungiglione che sia. [Costo: Alto]

    Icarus [x]

    Grazie alle sue abilità di ingegneria all'avanguardia e al misticismo delle sue rune, il molliccio ha messo insieme il sistema Icarus: un dispositivo da schiena di piccole dimensioni, facilmente integrabile con le semplici vesti della creatura.
    A comando di un pulsante posto sul Guanto, opportunamente modificato per l'occasione, il dispositivo si dispiega, liberando due ali meccaniche implementate con vere piume di albatros (puramente estetiche, ma non diteglielo che si offende). Mezzo metro per ala, queste rispondono ai comandi meccanici dettati dai movimenti delle dita infilate nel Guanto, adattandosi alle correnti d'aria.
    Per facilitare il decollo e la permanenza in aria, il dispositivo prima di dispiegarsi proietta una grande quantità di aria compressa verso il suolo, sospingendo l'esile figura di Zimmer verso la direzione orientata, permettendogli così di accelerare e, in seguito allo spiegamento alare, di spiccare il volo.
    [Medio, sono sotto i 5 metri e lo ripartisco per due turni.]

    Note: ci facciamo una grigliata poi? Quel coso non ha speranze. Spero di aver interpretato bene la tua skill.





     
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    Il suo compagno prese il volo attivando un marchingegno sulla sua schiena.
    Si sollevò in aria e puntò la sua pistola verso l’animale. Sparò un colpo, che si conficcò con violenza nel dorso del Tusk. L’animale ebbe un sobbalzo nel sentirsi colpito da un proiettile. La sua pellaccia dura come pietra aveva fermato il colpo poco sotto l’epidermide, ma il veleno era riuscito lo stesso ad entrare in circolo.

    Se il bestione non fosse appartenuto ad una razza molto resistente ai veleni, di sicuro sarebbe crollato a terra privo di forze e in preda agli spasmi. Invece il veleno ebbe solo l’effetto di impedirgli di compiere più di un passo, immobilizzandolo. L’animale sentiva delle fitte nell’apparato digerente, non troppo acute grazie alle antitossine tipiche della sua razza.

    Bene, tutto secondo i piani.

    Disse Bid’daum in tono sommesso.
    Vedendo che il bestione era immobile e distratto nel guardare il Boggart volante, il Kuthiano ne approfittò per tentare il colpo di grazia contro la bestia. Soffiò verso il cinghiale un frammento della sua anima.

    Se quel pezzo di spirito fosse entrato in contatto con il Tusk, avrebbe risvegliato l’anima sopita dell’animale facendola sporgere fuori dal corpo.
    Una volta che l’anima fosse stata ben visibile mentre si sporgeva fuori dalla sua normale locazione, il Castigo avrebbe concentrato la propria energia nei muscoli delle gambe, compiendo un prodigioso sprint verso l’obiettivo.
    I suoi rapidi passi avrebbero coperto la distanza che lo separava dal bersaglio in un battito di ciglia.
    La mano destra reggeva la fidata lama spirituale, mentre il Kuthiano si avvicinava velocissimo verso il Tusk.



    Quando sarebbe arrivato tremendamente vicino alla bestia, avrebbe provato a fendere l’aria intorno all’animale: sembrava un colpo lanciato a vuoto, ma il vero scopo dell’Eversore era quello di tranciare l’anima dell’animale. Una volta distrutto il suo spirito, sarebbe rimasto solo un corpo privo di vita, alla mercé dei due cacciatori.



    Stato fisico: illeso
    Stato mentale: concentrato
    Energia: 75% [1 medio e 3 bassi]
    Oggetti:

    Kuthian’s Armor
    Al momento dell’arresto Bid’daum indossava un’armatura di fattura Kuthiana. I tratti particolari sono la leggerezza dei pezzi e la loro incredibile resistenza ai colpi.

    Comet Hammer
    Quest’arma è composta da una sfera di metallo del diametro di 15 cm e dal peso di 3 kg. Questo peso è agganciato ad una catena di acciaio della lunghezza di 2 metri. [Allacciato alla cintola]

    Támerlein
    Il prigioniero possiede una spada particolare che supera la normale concezione di arma bianca. Si tratta di una lama incorporea che è l’emanazione stessa della sua anima. Recenti studi hanno portato a dimostrare l’ipotesi che quest’arma non sia in grado di danneggiare cose concrete ma solo spiriti e anime. Essendo parte stessa di Bid’daum, egli può scegliere quando farla comparire nella sua mano. [Tecnica attiva di consumo basso per far comparire e scomparire l'arma].
    La lunghezza di questa lama fantasma è di circa un metro e con un solo fendente di quest’arma lo spirito colpito viene distrutto e sparisce per sempre. Per quanto sia inservibile come arma di offesa classica, alcune sue peculiarità sono ancora misteriose, in quanto il detenuto è restio a mostrarla.

    Passive:

    Fuggitivo
    Il detenuto si è sempre distinto per la sua incredibile velocità, caratteristica che gli ha permesso più volte di seminare le forze dell’ordine semplicemente correndo. I suoi movimenti sono rapidi e letali e più di un poliziotto ha rischiato l’infarto tentando di inseguirlo. [Bonus 50% in velocità]

    Oltre la realtà
    La manipolazione degli spiriti ha apportato dei sostanziali cambiamenti nel fisico di Bid’daum. I suoi occhi sono in grado di vedere nitidamente i fantasmi e le anime, normalmente invisibili alle persone comuni.
    Gli spiriti brillano di una perenne luce trascendentale, che li rende visibili al Kuthiano anche di notte o dentro il corpo degli esseri viventi.
    Che essi siano spettri, presenze esoteriche o anime vaganti, non sfuggiranno comunque al tremendo sguardo inquisitore del Castigo. Infatti egli non si limiterà ad osservare, ma la memoria immagazzinerà la forma e il colore specifico che rende unica ciascuna anima. Egli sarà in grado di identificare lo spirito già incontrato in precedenza nella stessa maniera in cui le persone riconoscono un viso familiare. [Auspex spirituale, raggio 30 metri]


    Attive utilizzate:

    Emanazione spirituale
    Bid’daum è in grado di far sporgere fuori dal corpo l’anima degli altri individui. Questo allontanamento non è totale e l’anima si protende per qualche manciata di secondi fuori dall’organismo. Il prigioniero soffia in direzione del bersaglio e un pezzetto della sua anima si dirige verso il nemico sotto forma di raggio spirituale. Al contatto con questa emanazione, lo spirito bersagliato sporgerà fuori dal corpo come se fosse in cerca di un po’ d’aria fresca.
    Tipo: supporto
    Consumo: basso

    Lo slancio del fuggitivo
    Il criminale si è ritrovato più volte in passato a scappare dalle forze dell’ordine. Durante questi inseguimenti, si è notato che il fuggitivo è in grado di aumentare per breve tempo la sua velocità a livelli impressionanti. Per lui scatti, balzi e altre acrobazie a velocità fulminea sono all’ordine del giorno.
    Tipo: supporto
    Consumo: basso (massima distanza percorribile 5 metri)

    Note: ho aggiunto la passiva di Auspex che ho appena comprato ^^
     
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    Le ali piumate del Boggart ebbero un guizzo, mentre un rado fumo nerastro incominciava a spuntargli dalla schiena. Zimmer sbuffò, contrariato, prendendo appena quota e virando nuovamente sull'animale. Il grande cinghiale cercò di scansare il colpo scagliato dal compare del molliccio, sfruttando le potenti e muscolose membra, che tanto invitavano l'appetito del povero Boggart. Gnam gnam!
    Tuttavia, anche grazie al veleno sviluppato dal subdolo mercante e dalla spossatezza del primo attacco provocato dallo strano individuo, il suinide non riuscì a essere veloce quanto il suo piccolo cervello aveva probabilmente programmato: il colpo, invisibile agli occhi del povero mercante che tuttavia intuiva che tutti quei movimenti fatti dal secondo membro degli Eversori dovevano servire a qualcosa.
    O forse era solo una marionetta che si scuoteva al vento del deserto, chi lo sa. Nuovamente il suino incassò il colpo, agitandosi sul posto e arretrano trascinandosi sul proprio peso.

    Zimmer virò nuovamente, esplodendo due colpi con la propria pistola, atti esclusivamente a distrarre quella poca attenzione che ancora animava il Tusk. Aveva notato come, finalmente, anche il proprio compare aveva deciso a fare qualche passo in direzione dell'animale.
    Qualche passo, in effetti, è un eufemismo, data la sua incredibile velocità. Zimmer quasi non riuscì a distinguerne la velocità, apprezzandone le capacità in campo... commerciale.

    L'animale, che ora fissava verso l'alto alla ricerca di quella zecca del molliccio che aveva osato punzecchiarlo, si accorse solo troppo tardi del fendente in arrivo.

    ”Tu mancato lo ha? Come tu può chiamarsi guerriero, bipede del cavolo?” urlò contrariato dall'alto in direzione del compagno, andando in picchiata verso l'animale. Aveva visto perfettamente come il colpo fosse andato a vuoto, fendendo solo l'aria... ma l'animale sembrava averne sortito comunque un qualche effetto. Gli occhi sbarrati, la lingua a penzoloni che gli usciva dalla bocca spalancata, le zampe possenti che tenevano ritto l'animale solo per azione delle ossa incredibilmente robuste. Che cavolo era successo?

    Zimmer non fece in tempo a formulare tutti questi pensieri, visto che si trovava a meno di cinque metri di altezza dalla bestia e la picchiata per azione della gravità risultò molto più veloce di quanto avrebbe fatto a piedi, lo faceva avvicinare sempre di più al Tusk. Fatto ancora più allarmante: le piume di albatros andavano disfacendosi, così come gli ingranaggi del Icarus.

    La picchiata fu costellata di frammenti d'ottone e bestemmie.

    Il Boggart atterrò sulla schiena possente dell'animale, facendolo barcollare. Subito le vesti del rossiccio si avvolsero di un alone violaceo, mentre la metamorfosi della runa cucita in essi faceva il suo corso. I lembi di pelle della veste si fecero duri come la pietra, ricoprendosi di aculei violacei lunghi una dozzina di centimetri, affilati come rasoi e numerosi quanto e zampe di un millepiedi.

    Data l'immobilità della bestia, era improbabile che scalciasse per liberarsi dell'ingombro, ma anche se fosse stata cosciente, il Boggart era saldamente ancorato alla sua schiena, sicuramente causando un discreto danno con le sue numerose punte.

    ”Tu cibo ora. Noi te mangia sta sera, e domani vende tue ossa, porco!” ululò il rossiccio, nell'enfasi del combattimento. Combattimento che, ormai, si poteva dire molto prossimo alla conclusione.



    Stato fisico: Piccola botta dovuta alla caduta, attutita dall'effetto dell'Icarus.
    Stato mentale: Adrenalina al massimo, esaltazione totale. Anche più di prima, se possibile.
    Energia: 60% [Medio]
    Oggetti:

    Maverik [x]

    La "Maverik" è il più grande successo del Boggart dopo la bussola fluorescente e la lancia senza punta per bambini: una pistola perfettamente funzionante!
    Gli ci sono voluti tre anni per riuscire a sparare un singolo colpo senza che il prototipo gli esplodesse in mano e altri quattro per colpire il bersaglio davanti al mirino e non il passante vestito di giallo che passava accanto a lui durante l'esperimento.
    Poveraccio.
    Comunque: alla fine ci è riuscito! La pistola spara, e anche piuttosto bene. I proiettili vengono sparati da una carica a gas che può essere ricaricata dall'apposita pompetta posta sotto la canna, mentre i proiettili stessi possono essere facilmente riciclati dal Boggart stesso.
    La pistola può portare nel tamburo fino a sei colpi calibro 38.
    Comet Hammer
    Quest’arma è composta da una sfera di metallo del diametro di 15 cm e dal peso di 3 kg. Questo peso è agganciato ad una catena di acciaio della lunghezza di 2 metri. [Allacciato alla cintola]

    Il Guanto [x]

    Un piccolo regalino preso in prestito dai suoi fratellini giù nei cunicoli, questo guanto è l'apice della tecnologia dei Boggart. Una delle poche invenzioni che durante il collaudo ha fatto esplodere solo un paio di cunicoli, di cui il secondo solo per la presenza di materiale improprio.

    Il guanto fa convergere le linee cinetiche della materia attorno all'utilizzatore creando uno scudo traslucido che lo scherma da un possibile attacco frontale. Un espediente molto utile per sbalordire gli indigeni e vendergli delle bussole rotte, ma anche per potersi proteggere dalle loro pistole dopo che questi ultimi hanno scoperto che le bussole segnano una il nord, l'altra gli alberi e un altra il sole.
    Particolarmente efficace contro tecniche a distanza, pressoché inutile negli attacchi corpo a corpo.
    Costo variabile

    Passive:

    N/A

    Attive usate:

    Vestito per uccidere.

    L'eleganza di un Boggart è commisurata a quanto questa possa uccidere una possibile preda. I berserker Boggart sono famosi per portare cucita tra le vesti una runa speciale che, a comando, trasforma le vesti in un autentica macchina di morte.

    Indovinate chi produceva queste suddette rune, quando era ancora ben accetto nei cunicoli?
    Ecco, Zimm l'ha rubata proprio a lui.

    I comodi e leggeri vestiti di pelle del Boggart si ricopriranno, a comando, di spine e aculei affilati come rasoi, in grado di penetrare nelle carni più avventate che troppo si avvicineranno al povero e indifeso Zimmer. Questa tecnica può benissimo essere utilizzata come dissuasore difensivo (quanti di voi darebbero un morso a un riccio, così, solo per provare?) che come vera e propria arma.
    La morale è: non abbracciate mai un Boggart, a meno che non sia nudo.
    E anche in quel caso non fatelo lo stesso. [Costo medio]

    Icarus [x]

    Grazie alle sue abilità di ingegneria all'avanguardia e al misticismo delle sue rune, il molliccio ha messo insieme il sistema Icarus: un dispositivo da schiena di piccole dimensioni, facilmente integrabile con le semplici vesti della creatura.
    A comando di un pulsante posto sul Guanto, opportunamente modificato per l'occasione, il dispositivo si dispiega, liberando due ali meccaniche implementate con vere piume di albatros (puramente estetiche, ma non diteglielo che si offende). Mezzo metro per ala, queste rispondono ai comandi meccanici dettati dai movimenti delle dita infilate nel Guanto, adattandosi alle correnti d'aria.
    Per facilitare il decollo e la permanenza in aria, il dispositivo prima di dispiegarsi proietta una grande quantità di aria compressa verso il suolo, sospingendo l'esile figura di Zimmer verso la direzione orientata, permettendogli così di accelerare e, in seguito allo spiegamento alare, di spiccare il volo.
    [Ultimo turno di utilizzo, prezzo pagato precedentemente]

    Note: perdona il ritardo abissale. Non volermene, è stato un periodo di cacca di Tusk.





     
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    Quando la sua lama eterea tranciò di netto lo spirito del Tusk, un brivido di piacere sadico percorse le membra di Bid’daum. Un’altra vita era stata sradicata dal mondo, e i due Eversori ormai avevano vinto. Gli occhi del Kuthiano, capaci di vedere le anime, osservarono quella sottile emanazione sbriciolarsi sotto l’effetto distruttivo e implacabile della sua arma. Ormai davanti a lui c’era un corpo vuoto, privo di vita.
    Un cadavere, insomma.

    Il suo compagno probabilmente non capiva i colpi spirituali del Castigo: infatti inveì contro di lui, pensando che il suo colpo di spada avesse fallito. In seguito Zimmer cadde proprio sul dorso della preda, ricoprendosi i vestiti di aculei con un arcano incantesimo. Dopotutto, il suo compagno qualcosa era in grado di fare. Ma Bid’daum, per niente incline ai complimenti, si limitò a riferire questo.

    Ormai questo Tusk è una carcassa: col mio fendente di prima l’ho ucciso lacerandogli l’anima.

    Proprio in quel momento, l’animale stramazzò al suolo, mostrando a tutti i suoi occhi spenti. Bid’daum aggiunse questo, rivolto al Boggart.

    Per quanto riguarda il mangiare, io se fossi in te eviterei di addentare la sua carne: è dura, difficile da cuocere e dal gusto orribile.

    Il solo guadagno che quelle bestie potevano portare era nella rivendita dei loro corni pregiati. E se era vero quello che Raem gli aveva riferito, cioè che Zimmer era un venditore molto abile, sarebbero riusciti a venderle in fretta ad un prezzo molto alto.

    Nel pomeriggio rovente di Daleli, i due mercenari avevano ucciso brutalmente un Tusk. Ma gli Eversori non erano soddisfatti, tanto che il Kuthiano disse.

    Adesso bisogna caricare questo sul tuo pachiderma e poi ne cerchiamo qualcun altro.

    Breve, deciso, poco amichevole. L’uomo monocorno dai capelli vermigli era fatto così.
    Purtroppo...



    Stato fisico: illeso, un po' spossato
    Stato mentale: meno concentrato di prima, soddisfatto della caccia
    Energia: 75% [1 medio e 3 bassi]
    Oggetti:

    Kuthian’s Armor
    Al momento dell’arresto Bid’daum indossava un’armatura di fattura Kuthiana. I tratti particolari sono la leggerezza dei pezzi e la loro incredibile resistenza ai colpi.

    Comet Hammer
    Quest’arma è composta da una sfera di metallo del diametro di 15 cm e dal peso di 3 kg. Questo peso è agganciato ad una catena di acciaio della lunghezza di 2 metri. [Allacciato alla cintola]

    Támerlein
    Il prigioniero possiede una spada particolare che supera la normale concezione di arma bianca. Si tratta di una lama incorporea che è l’emanazione stessa della sua anima. Recenti studi hanno portato a dimostrare l’ipotesi che quest’arma non sia in grado di danneggiare cose concrete ma solo spiriti e anime. Essendo parte stessa di Bid’daum, egli può scegliere quando farla comparire nella sua mano. [Tecnica attiva di consumo basso per far comparire e scomparire l'arma].
    La lunghezza di questa lama fantasma è di circa un metro e con un solo fendente di quest’arma lo spirito colpito viene distrutto e sparisce per sempre. Per quanto sia inservibile come arma di offesa classica, alcune sue peculiarità sono ancora misteriose, in quanto il detenuto è restio a mostrarla.

    Passive:

    Fuggitivo
    Il detenuto si è sempre distinto per la sua incredibile velocità, caratteristica che gli ha permesso più volte di seminare le forze dell’ordine semplicemente correndo. I suoi movimenti sono rapidi e letali e più di un poliziotto ha rischiato l’infarto tentando di inseguirlo. [Bonus 50% in velocità]

    Oltre la realtà
    La manipolazione degli spiriti ha apportato dei sostanziali cambiamenti nel fisico di Bid’daum. I suoi occhi sono in grado di vedere nitidamente i fantasmi e le anime, normalmente invisibili alle persone comuni.
    Gli spiriti brillano di una perenne luce trascendentale, che li rende visibili al Kuthiano anche di notte o dentro il corpo degli esseri viventi.
    Che essi siano spettri, presenze esoteriche o anime vaganti, non sfuggiranno comunque al tremendo sguardo inquisitore del Castigo. Infatti egli non si limiterà ad osservare, ma la memoria immagazzinerà la forma e il colore specifico che rende unica ciascuna anima. Egli sarà in grado di identificare lo spirito già incontrato in precedenza nella stessa maniera in cui le persone riconoscono un viso familiare. [Auspex spirituale, raggio 30 metri]

    Note: avanti il prossimo!

     
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    Il povero Boggart, abbracciato (e conficcato) nella schiena del suinide, guardò accigliato il suo compagno. ”Tu no poteva dire me questo prima vero? Runa costa, porcocagno.” borbottò imprecando, ritirando gli aculei e facendo svanire quel alone violaceo dalle sue vesti. In quel momento, l'animale caracollò a terra, trascinandosi ovviamente dietro il rossiccio. Altre imprecazioni, altre bestemmie. Alcune addirittura in una lingua che nemmeno Zimmer conosceva, si stupì di se stesso.

    Si ritirò in piedi, a fatica, scrollandosi la polvere e il sangue di dosso.
    ”Tu dice così solo perchè tu è bipede schizzinoso. Noi Boggart mangia anche sassi, e sassi è gustoso piatto prelibato!” esclama il diavoletto, mettendo in bella vista i denti acuminati, di una splendida tonalità di giallo che più giallo non si può. Tanto per dare enfasi alla sua frase, tentò un morso verso la bestia, e per poco non si fracassò la mandibola.

    ”Ventitré! Butta sacca di ossi inutile! Carica suino coso su schiena di Olly-olly, noi porta tutto a casa e spella!” ululò l'essere, rivolto al proprio schiavo che si stava godendo l'ombra proiettata dall'oliphant. Questi, stoico, osservò la carcassa dell'animale, quasi con compassione. Solidarietà animale, suppongo. Braaa!
    Comunque, anche le bestemmie dello schiavo non furono da meno.

    Proprio mentre il giovane umano si avvicinava alla carcassa, però fecero la loro comparsa altri tre Tusk, uno di taglia simile a quella del primo, gli altri due leggermente più piccoli. Che avessero provocato una faida famigliare?
    Sembrava di si, dai loro ringhi di gioia nel vedere i due Eversori giocherellare con la carcassa di quello che probabilmente era il loro capofamiglia.

    ” Tu prende quello grosso, bipede delle anime. Io gioca con piccoli.” Propose il Boggart, andando ad esibirsi in un ghigno alquanto inquietante, mentre la lingua biforcuta serpeggiava fra i denti. La mano era già dentro la veste a stringere la pistola, ancora carica di ben 3 proiettili.

    Negli occhi del Boggart lampeggiò la forma del denaro che avrebbe guadagnato vendendo le ossa di tutti quei porci. Ora niente lo avrebbe fermato.

    Stato fisico: Piccola botta dovuta alla caduta, attutita dall'effetto dell'Icarus.
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    La "Maverik" è il più grande successo del Boggart dopo la bussola fluorescente e la lancia senza punta per bambini: una pistola perfettamente funzionante!
    Gli ci sono voluti tre anni per riuscire a sparare un singolo colpo senza che il prototipo gli esplodesse in mano e altri quattro per colpire il bersaglio davanti al mirino e non il passante vestito di giallo che passava accanto a lui durante l'esperimento.
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    La pistola può portare nel tamburo fino a sei colpi calibro 38.
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    Quest’arma è composta da una sfera di metallo del diametro di 15 cm e dal peso di 3 kg. Questo peso è agganciato ad una catena di acciaio della lunghezza di 2 metri. [Allacciato alla cintola]

    Il Guanto [x]

    Un piccolo regalino preso in prestito dai suoi fratellini giù nei cunicoli, questo guanto è l'apice della tecnologia dei Boggart. Una delle poche invenzioni che durante il collaudo ha fatto esplodere solo un paio di cunicoli, di cui il secondo solo per la presenza di materiale improprio.

    Il guanto fa convergere le linee cinetiche della materia attorno all'utilizzatore creando uno scudo traslucido che lo scherma da un possibile attacco frontale. Un espediente molto utile per sbalordire gli indigeni e vendergli delle bussole rotte, ma anche per potersi proteggere dalle loro pistole dopo che questi ultimi hanno scoperto che le bussole segnano una il nord, l'altra gli alberi e un altra il sole.
    Particolarmente efficace contro tecniche a distanza, pressoché inutile negli attacchi corpo a corpo.
    Costo variabile

    Passive:

    N/A

    Attive usate:

    N/A

    Note: facciamo che ognuno si gestisce i propri qui? Così facciamo meno casino. (si, lo so che avevo detto due XD ma mi sono ricordato di aver speso 11 punti solo per l'elefante, mi sembra da scemi non sfruttarlo.)



     
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    Il compagno borbottone imprecò all’inverosimile mentre rotolava per terra insieme al Tusk. Si risollevò dala sabbia, pulendosi i vestiti.
    Zimmer aveva la lingua fin troppo lunga per i gusti del Kuthiano: bipede schizzinoso era proprio un tipo di appellativo che non rientrava nel suo margine di pazienza. Tuttavia si trattenne, perché Raem si era raccomandato con tutti loro di evitare litigi e discussioni violente. E lui aveva già avuto parecchie esperienze di corporazioni mercenarie che annegavano nel loro stesso sangue, quindi era meglio non provocarsi a vicenda.

    I dentini appuntiti e giallastri del Boggart morsero il Tusk e, come prevedibile, la pellaccia dura della bestia non fu un piatto prelibato per il commilitone. Quest’ultimo sbraitò in direzione del suo schiavo, che riposava al fresco, riparato dal sole grazie alla mole del pachiderma. Lo schiavo si alzò per ubbidire agli ordini, quando l’attenzione dei presenti si spostò su altri tre Tusk che grugnivano il loro dissenso.

    Probabilmente paparino cinghiale non sarebbe tornato in tana, quella sera.

    La madre era corpulenta come la preda ai loro piedi, mentre i due piccoli erano… beh, più piccoli.
    Zimmer si prenotò per combattere contro i cuccioli, affidando la mamma Tusk alle amorevoli cure del Kuthiano. Si piegò sulle ginocchia, preparandosi a scattare come una pantera. La mano destra stringeva la sua spada, i suoi occhi fissavano il baluginare dello spirito del suo bersaglio, contenuto – ancora per poco – nello stomaco dell’animale. Si rivolse al compagno, senza nascondere un ghigno compiaciuto.

    Non chiamarmi bipede…

    png

    …chiamami Bid’daum!

    E partì all’assalto. I muscoli delle gambe si distesero con potenza, proiettando in avanti il Castigo. Rapido come una saetta, coprì quei pochi metri con una rapidità incredibile. Il respiro che aveva preceduto lo sprint nascondeva una scheggia dello spirito dell’Eversore, che avrebbe reso vulnerabile l’anima di mamma Tusk ai fendenti esterni.

    E fu proprio un fendente dall’alto quello che calò sul dorso della preda, nel tentativo di squarciare il soffio vitale della preziosa bestia.



    Stato fisico: illeso, sempre più affaticato
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    Al momento dell’arresto Bid’daum indossava un’armatura di fattura Kuthiana. I tratti particolari sono la leggerezza dei pezzi e la loro incredibile resistenza ai colpi.

    Comet Hammer
    Quest’arma è composta da una sfera di metallo del diametro di 15 cm e dal peso di 3 kg. Questo peso è agganciato ad una catena di acciaio della lunghezza di 2 metri. [Allacciato alla cintola]

    Támerlein
    Il prigioniero possiede una spada particolare che supera la normale concezione di arma bianca. Si tratta di una lama incorporea che è l’emanazione stessa della sua anima. Recenti studi hanno portato a dimostrare l’ipotesi che quest’arma non sia in grado di danneggiare cose concrete ma solo spiriti e anime. Essendo parte stessa di Bid’daum, egli può scegliere quando farla comparire nella sua mano. [Tecnica attiva di consumo basso per far comparire e scomparire l'arma].
    La lunghezza di questa lama fantasma è di circa un metro e con un solo fendente di quest’arma lo spirito colpito viene distrutto e sparisce per sempre. Per quanto sia inservibile come arma di offesa classica, alcune sue peculiarità sono ancora misteriose, in quanto il detenuto è restio a mostrarla.

    Passive:

    Fuggitivo
    Il detenuto si è sempre distinto per la sua incredibile velocità, caratteristica che gli ha permesso più volte di seminare le forze dell’ordine semplicemente correndo. I suoi movimenti sono rapidi e letali e più di un poliziotto ha rischiato l’infarto tentando di inseguirlo. [Bonus 50% in velocità]

    Oltre la realtà
    La manipolazione degli spiriti ha apportato dei sostanziali cambiamenti nel fisico di Bid’daum. I suoi occhi sono in grado di vedere nitidamente i fantasmi e le anime, normalmente invisibili alle persone comuni.
    Gli spiriti brillano di una perenne luce trascendentale, che li rende visibili al Kuthiano anche di notte o dentro il corpo degli esseri viventi.
    Che essi siano spettri, presenze esoteriche o anime vaganti, non sfuggiranno comunque al tremendo sguardo inquisitore del Castigo. Infatti egli non si limiterà ad osservare, ma la memoria immagazzinerà la forma e il colore specifico che rende unica ciascuna anima. Egli sarà in grado di identificare lo spirito già incontrato in precedenza nella stessa maniera in cui le persone riconoscono un viso familiare. [Auspex spirituale, raggio 30 metri]


    Attive utilizzate:

    Emanazione spirituale
    Bid’daum è in grado di far sporgere fuori dal corpo l’anima degli altri individui. Questo allontanamento non è totale e l’anima si protende per qualche manciata di secondi fuori dall’organismo. Il prigioniero soffia in direzione del bersaglio e un pezzetto della sua anima si dirige verso il nemico sotto forma di raggio spirituale. Al contatto con questa emanazione, lo spirito bersagliato sporgerà fuori dal corpo come se fosse in cerca di un po’ d’aria fresca.
    Tipo: supporto
    Consumo: basso

    Lo slancio del fuggitivo
    Il criminale si è ritrovato più volte in passato a scappare dalle forze dell’ordine. Durante questi inseguimenti, si è notato che il fuggitivo è in grado di aumentare per breve tempo la sua velocità a livelli impressionanti. Per lui scatti, balzi e altre acrobazie a velocità fulminea sono all’ordine del giorno.
    Tipo: supporto
    Consumo: basso (massima distanza percorribile 5 metri)

    Note: lo so, sono ripetitivo con questa combo, ma la devo provare XD Nel prossimo post descrivo io cosa succede al Tusk che sto attaccando, giusto? °°

     
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    Mentre si lanciava nell'attacco, il compare del Boggart sottolineò ancora una volta il proprio nome. Nome sicuramente troppo complicato per la pronuncia sdentata che aveva il povero molliccio, ma non sia mai che qualcuno pensi che lui non ci abbia provato!
    ”Come vuoi, Bibidi Bobidi.” borbottò, interrogandosi come mai i bipedi si rifiutavano afarsi chiamare con il giusto appellativo. Da come affrontava l'argomento, era evidente che lui si reputava superiore alla categoria. Psicologia Boggart...

    ”Pronti, attenti, VIA!” Esclamò, chinandosi in posizione di scatto e balzando in avanti, sfruttando ancora una volta il potere dell' Icarus. Nuove ali si spiegarono, sostituendosi alle vecchie ormai in rovina da qualche parte tra le rovine. Forse era un po troppo presto per riutilizzare il dispositivo da schiena, in quanto questo emise un profondo schiocco metallico e liberò una quantità industriale di fumo, facendo in tempo solo a garantire un paio di battiti d'ala, il necessario per avvicinarsi nella direzione dei due ”piccoli” di Tusk. Prima di ruzzolare a terra, nel mezzo dei due, fece tempo a emettere un lungo e stridulo fischio.

    Miracolosamente atterrò in piedi, giusto in tempo per dirigere i palmi delle mani verso il Tusk più vicino, che aveva giusto iniziato a caricarlo.
    ”Tua carne è dura. Ma forse è solo perchè cruda!” commentò ilare il rossiccio, mentre dalle sue mani iniziava a illuminarsi la runa incisa sui palmi, facendo sgorgare da queste una fiammata vermiglia di circa due metri. L'aria sfrigolò, illuminandosi di rosso. Mentre il Boggart rideva stridulo, la temperatura crebbe sensibilmente.

    E il fratellino del Tusk, secondo voi, restò con le mani in mano? Assolutamente no, anche perchè non ne aveva, di mani. Subito prese a caricare la schiena scoperta del molliccio, con il probabile intento di incornarlo.

    Braaa!

    Quel fischio non era stato tirato a caso: ventitré, messosi sulla portantina, conduceva alla carica il grosso oliphant verso il piccolo di Tusk, che se non fosse stato lesto a scartare, abbandonando la sua carica, probabilmente sarebbe finito travolto dall'immensa mole del barripede.

    L'espressione dello schiavo lascia intuire quanto in realtà lui desiderasse essere da un'altra parte. Era molto più verosimile che l'animale stesso se lo fosse caricato sulla schiena e che di sua volontà fosse partito in difesa del Boggart. Non che il padrone gli stesse così a cuore... solo, ancora non aveva avuto modo di fare niente, e si era un po scocciato di essere scambiato per un bus.

    Permalosi, gli Oliphant nani. Mai fare commenti.

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    La "Maverik" è il più grande successo del Boggart dopo la bussola fluorescente e la lancia senza punta per bambini: una pistola perfettamente funzionante!
    Gli ci sono voluti tre anni per riuscire a sparare un singolo colpo senza che il prototipo gli esplodesse in mano e altri quattro per colpire il bersaglio davanti al mirino e non il passante vestito di giallo che passava accanto a lui durante l'esperimento.
    Poveraccio.
    Comunque: alla fine ci è riuscito! La pistola spara, e anche piuttosto bene. I proiettili vengono sparati da una carica a gas che può essere ricaricata dall'apposita pompetta posta sotto la canna, mentre i proiettili stessi possono essere facilmente riciclati dal Boggart stesso.
    La pistola può portare nel tamburo fino a sei colpi calibro 38.
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    Quest’arma è composta da una sfera di metallo del diametro di 15 cm e dal peso di 3 kg. Questo peso è agganciato ad una catena di acciaio della lunghezza di 2 metri. [Allacciato alla cintola]

    Il Guanto [x]

    Un piccolo regalino preso in prestito dai suoi fratellini giù nei cunicoli, questo guanto è l'apice della tecnologia dei Boggart. Una delle poche invenzioni che durante il collaudo ha fatto esplodere solo un paio di cunicoli, di cui il secondo solo per la presenza di materiale improprio.

    Il guanto fa convergere le linee cinetiche della materia attorno all'utilizzatore creando uno scudo traslucido che lo scherma da un possibile attacco frontale. Un espediente molto utile per sbalordire gli indigeni e vendergli delle bussole rotte, ma anche per potersi proteggere dalle loro pistole dopo che questi ultimi hanno scoperto che le bussole segnano una il nord, l'altra gli alberi e un altra il sole.
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    Barbecue!

    A chi non piace un buon Barbecue? L'aria aperta, le chiacchiere con gli amici, le birre, l'odore della carne che sfrigola... bhe che dire, anche tra i cunicolo Boggart è molto in voga, il giovedì pomeriggio, lasciarsi andare ad un buon Barbecue. Però questo ha fatto sorgere dei problemi: l'assenza di legna da ardere (hanno provato a strappare le radici, ma gli alberi franavano distruggendo diversi cunicoli e non era il caso.) e sopratutto le indicibili emissioni di fumo che, in uno spazio ristretto come le gallerie Boggart, poteva saturare e portare ad asfissia in pochi minuti.

    Bhe, la cultura Boggart ha porto rimedio anche a questi problemi! Grazie a delle speciali rune intagliate direttamente sui palmi delle mani dei così detti Boggart mangiafuoco (o Piromani, nel mondo esterno) questi possono generare un flusso di liquido infiammabile che prende fuoco a contatto con l'aria, miscela esclusiva di fabbricazione Boggart. Questo li rendeva in grado di schizzare un autentica fiammata in un raggio di due metri, abbrustolendo tutto ciò che incontra sul suo cammino. Proprio per questa particolarità, il getto di fuoco non può che durare per pochi attimi (un turno), onde evitare che le mani dei mollicci prendino fuoco da sole.

    E il problema del fumo? Niente paura, anche qui i Boggart hanno trovato una soluzione. Basta non respirarlo.

    Zimmer ovviamente si è fatto incidere le rune sui palmi delle mani in contrabbando, ma nonostante questo riesce a usarle con perizia e sufficiente maestria da abbrustolire la carne della cena, condita con tutti quei poveracci che tentano di truffarlo.

    Effetto collaterale dell'uso: queste rune sono pensate per cuocere la carne, animare feste e rallegrare gli animi. A uso finito, è molto probabile che una lattina di birra gelata faccia la sua comparsa dalle pieghe spazio-dimensionali.
    Le vie della magia Boggart sono infinite.

    Icarus [x]

    Grazie alle sue abilità di ingegneria all'avanguardia e al misticismo delle sue rune, il molliccio ha messo insieme il sistema Icarus: un dispositivo da schiena di piccole dimensioni, facilmente integrabile con le semplici vesti della creatura.
    A comando di un pulsante posto sul Guanto, opportunamente modificato per l'occasione, il dispositivo si dispiega, liberando due ali meccaniche implementate con vere piume di albatros (puramente estetiche, ma non diteglielo che si offende). Mezzo metro per ala, queste rispondono ai comandi meccanici dettati dai movimenti delle dita infilate nel Guanto, adattandosi alle correnti d'aria.
    Per facilitare il decollo e la permanenza in aria, il dispositivo prima di dispiegarsi proietta una grande quantità di aria compressa verso il suolo, sospingendo l'esile figura di Zimmer verso la direzione orientata, permettendogli così di accelerare e, in seguito allo spiegamento alare, di spiccare il volo.
    [Utilizzo monoturno, costo basso.]

    Note: Si, così possiamo gestirci meglio come reagiscono i nostri Tusk, per gestirci meglio appunto le possibili combo... anchio sto testando un po tutto quello che ho XD




     
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    Immaginate la faccia di Bid’daum.
    Ora, immaginatela molto incazzata.
    No, così è troppo poco. Ho detto molto incazzata.
    Ecco, bravi. Fu questa l’espressione di disappunto che emerse sul volto dell’Eversore quando la cinghialotta scansò il suo fendente.

    Forse non è stata una buona idea avvicinarsi senza aver prima stordito la preda. Ma questo pensiero arrivò troppo tardi.

    Il Tusk caricò il bipede con una forza bestiale, centrandolo in pieno. Per fortuna che il Castigo irrobustì magicamente il suo corpo con tempestività, altrimenti quella stessa sera sarebbe stato la portata principale dei Tuskgor. Quando le appuntite corna lo centrarono all’altezza dello sterno, esse non si conficcarono nella pelle rinforzata. Pur essendo protetto dai danni frontali dell’impatto, il mercenario non poté nulla contro la mole del nemico, che lo scaraventò una decina di metri più indietro. Bid’daum rotolò nella sabbia, imprecando nella sua lingua nativa. Quando si risollevò dal terreno arido, l’ira funesta lo pervase completamente.

    Nessuna bestia mi può umiliare così!!!

    Senza pensare alle conseguenze del gesto, sollevò il braccio destro davanti a sé, con il palmo aperto verso mamma Tusk. Grazie al cielo Zimmer si trovava alle sue spalle, perché quello che sarebbe successo rischiava di coinvolgere anche il suo alleato.

    Emanando una sostanziosa quantità del suo spirito, si formò una sfera scintillante davanti alla sua mano. Il globo evanescente attirò a sé la maggior parte degli spiriti naturali nelle vicinanze, allo stesso modo in cui un potente magnete attrae le piccole graffette metalliche. Spiriti sopiti da millenni e pacifici fantasmi che popolavano le rovine furono strappati con forza dalla loro sede. La moltitudine eterea stava convergendo verso il nucleo fluttuante creato da Bid’daum. Gli spiriti vennero compressi, centrifugati, disciolti e rimescolati. Questo processo non fu indolore né per gli spiriti né per Bid’daum, che era concentrato fino all’inverosimile per contenere quel fiume dirompente di anime. Mentre il proiettile prendeva forma, il Tusk osservò sconvolto gli avvenimenti e si immobilizzò, fissando quel prodigio innaturale.

    Luci e bagliori accecanti si alternavano dal nucleo del colpo, spaziando per tutto lo spettro elettromagnetico visibile agli umani. Infine il colore del colpo si stabilizzò, fissandosi in un rosso ruggine con striature grigio perla. I sassolini vibrarono in risonanza con il suono cristallino che si diffuse nell’aria. Questa limpida nota, rassomigliabile ad un arpa celestiale suonata da un cherubino, era il canto del cigno delle anime naturali. Esse vennero fuse insieme, perdendo la loro individualità e diventando un indistinto agglomerato di energia.

    Il Kuthiano irrigidì le dita spalancate in una posa tesa, nevrotica. Gocce di sudore colavano dalla sua fronte: creare dopo così tanto tempo il Gokuryuha non fu affatto semplice. Ma la sua rabbia per l’affronto ricevuto superò anche la fatica, e il proiettile partì.
    Il braccio destro scattò all’indietro, come un cannone che arretra violentemente per via del rinculo. Parallelamente al suo braccio, il proiettile spirituale partì nella direzione opposta, cioè verso l’indifesa mamma Tusk.
    Il colpo risuonò mentre fendeva il vento del deserto, facendo accapponare la pelle a tutti i presenti: anche a distanza, l’energia concentrata era tangibile e devastante. Il Kuthiano arretrò per uscire dall’area d’azione del suo attacco, e proprio quando arrivò nella zona sicura, il colpo deflagrò.

    L’esplosione fu violentissima, così come l’assordante boato che seguì. La sfera si espanse fino ad abbracciare i 15 metri di raggio intorno alla bestia. La potenza sprigionata e il lampo folgorante erano sconvolgenti, quasi quanto l’ondata di calore che arrossò le gote dell’Eversore. Dopo qualche interminabile istante, la sfera distruttiva si dissolse, lasciando un profondo cratere sul suolo di Daleli.

    Il Tusk si era dissolto.



    Stato fisico: varie contusioni derivate dallo scontro frontale con il Tusk, molto spossato.
    Stato mentale: infuriato
    Energia: 20% [1 critico, 1 medio e 6 bassi]
    Oggetti:

    Kuthian’s Armor
    Al momento dell’arresto Bid’daum indossava un’armatura di fattura Kuthiana. I tratti particolari sono la leggerezza dei pezzi e la loro incredibile resistenza ai colpi.

    Comet Hammer
    Quest’arma è composta da una sfera di metallo del diametro di 15 cm e dal peso di 3 kg. Questo peso è agganciato ad una catena di acciaio della lunghezza di 2 metri. [Allacciato alla cintola]

    Támerlein
    Il prigioniero possiede una spada particolare che supera la normale concezione di arma bianca. Si tratta di una lama incorporea che è l’emanazione stessa della sua anima. Recenti studi hanno portato a dimostrare l’ipotesi che quest’arma non sia in grado di danneggiare cose concrete ma solo spiriti e anime. Essendo parte stessa di Bid’daum, egli può scegliere quando farla comparire nella sua mano. [Tecnica attiva di consumo basso per far comparire e scomparire l'arma].
    La lunghezza di questa lama fantasma è di circa un metro e con un solo fendente di quest’arma lo spirito colpito viene distrutto e sparisce per sempre. Per quanto sia inservibile come arma di offesa classica, alcune sue peculiarità sono ancora misteriose, in quanto il detenuto è restio a mostrarla.

    Passive:

    Fuggitivo
    Il detenuto si è sempre distinto per la sua incredibile velocità, caratteristica che gli ha permesso più volte di seminare le forze dell’ordine semplicemente correndo. I suoi movimenti sono rapidi e letali e più di un poliziotto ha rischiato l’infarto tentando di inseguirlo. [Bonus 50% in velocità]

    Oltre la realtà
    La manipolazione degli spiriti ha apportato dei sostanziali cambiamenti nel fisico di Bid’daum. I suoi occhi sono in grado di vedere nitidamente i fantasmi e le anime, normalmente invisibili alle persone comuni.
    Gli spiriti brillano di una perenne luce trascendentale, che li rende visibili al Kuthiano anche di notte o dentro il corpo degli esseri viventi.
    Che essi siano spettri, presenze esoteriche o anime vaganti, non sfuggiranno comunque al tremendo sguardo inquisitore del Castigo. Infatti egli non si limiterà ad osservare, ma la memoria immagazzinerà la forma e il colore specifico che rende unica ciascuna anima. Egli sarà in grado di identificare lo spirito già incontrato in precedenza nella stessa maniera in cui le persone riconoscono un viso familiare. [Auspex spirituale, raggio 30 metri]

    Attive utilizzate:

    Irrobustimento
    Rilasciando la forza del suo spirito all’interno del suo corpo, Bid’daum riesce a indurire fino all’inverosimile il suo corpo. Ogni tentativo di estorsione di confessioni attuato con la forza si è sempre rivelato fallimentare con lui, perché i nostri “campioni” non riuscivano nemmeno a fargli un livido, quando induriva il suo corpo.
    Tipo: difesa
    Consumo: basso (tecnica di difesa da attacchi fisici)

    Gokuryuha
    Ogni luogo del mondo possiede una miriade di Spiriti sopiti e pacifici. Ma la pace non è mai duratura con Bid'daum nelle vicinanze.
    Utilizzando la propria anima come base per l'attacco, riesce ad attirare tutti gli spiriti naturali che vivono nel luogo. Intorno al nucleo dello spirito del criminale, si condensano migliaia di entità dense di energia. La forma e le sembianze di questo proiettile spirituale cambiano a seconda degli spiriti assorbiti.
    Queste anime vengono agitate e compresse l'una dentro l'altra, creando un agglomerato di pura energia devastatrice. Questo colpo viene sparato contro l'obiettivo ad altissima velocità e una volta che avrà impattato, libererà tutto il suo potenziale distruttivo.
    Si espanderà violentemente prendendo la forma di una sfera di raggio 15 metri. Tutto ciò che si trova all'interno della zona dell'esplosione è soggetto all'onda d'urto violentissima in grado di sminuzzare il cemento armato, all'immensa temperatura pari a quella di una camera magmatica e all'energia spirituale sopita delle anime della Natura che distruggerà ogni altra anima presente.
    In parole povere, qualunque cosa che viene colpita dal Gokuryuha smette di esistere.
    Tipo: attacco
    Consumo: critico

    Note: perdona la bomba atomica, ma ho sempre sognato di farlo :geez:

     
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    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

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    Il giovane Tusk che il simpatico molliccio aveva affrontato frontalmente, indirizzando su di lui la magia runica del fuoco, scartò agilmente di lato, schivando parzialmente la fiammata. Il fuoco, tuttavia, ha un animo iracondo e imprevedibile, capace di ustionare anche a breve distanza. I radi peli che la bestia aveva sulla schiena si incendiarono istantaneamente, mentre il fianco destro si ustionava, cambiando visibilmente colore. La pellaccia dura del suino si ricoprì di bolle da ustione, cosa sicuramente poco gradita, ma sicuramente meglio che morire inceneriti.

    Ora: già la creatura era irritata per aver assistito in diretta all'esecuzione del povero padre, che pace all'anima sua, era andato solo a procurarsi del cibo per fare colazione come ogni sacrosanta mattina. Ora si trovava anche col corpo ustionato, la pelliccia in fiamme e, non ultimo in scala di importanza, a dover sopportare le risate stridule del Boggart.

    Al fratellino del Tusk, tuttavia, andò decisamente peggio. Questi, preso dalla carica, tenne poco in considerazione quelle tre tonnellate grigiastre che si abbattevano con grazia su di lui. Per forza di cose, l'ombra proiettata dall'oliphant quando lo raggiunse gli fece voltare lo sguardo verso quell'intrusione nella sua carica trionfale. La prima cosa che gli occhietti del suino poterono vedere fu la proboscide del barripede, che si abbatteva sferzante sul suo povero corpo. Come un piccolo birillo malsagomato, il Tusk si fece a occhio e croce i tre metri in diagonale puntando verso l'alto, terminando il volo a parabola e atterrando malamente all'interno di una piccola costruzione in pietra, attraversando di peso il soffitto.
    Ventitré, che urlava tra il terrorizzato e l'esaltato, fece giusto in tempo a gettarsi giù dalla portantina, prima che l'elefante sfondasse la piccola costruzione con tutto il corpo, che più o meno era grosso il doppio dell'ormai residuo archeologico.
    In pochi istanti il tutto era ridotto in polvere, il pezzo più grosso della costruzione non sarebbe stato grande a sufficienza per poter tramortire una formica.
    La carcassa del Tusk, priva di qualsiasi scintilla vitale, fu spinta fuori da quel macello, spinta da uno delle quattro zanne del più grande mammifero nano del mondo.

    Braaaa!

    Mentre questa serie di simpatiche colluttazioni avveniva, il primo Tusk aveva pensato bene di caricare il responsabile della sua nuova, fiammante acconciatura. Il simpatico Boggart, che sapeva bene quanto un animale ferito potesse essere pericoloso (più o meno quanto lo erano i mariti delle sue clienti, a occhio e croce), cercò di esibirsi in un sorriso quantomai amichevole, nascondendo dietro la schiena quella strana lattina di birra che, non si sa bene come, gli era apparsa in mano.

    ” Ehm... io amico! Io può venderti... sasso! Con sconto!” esclamò, sorridente. Offrire uno sconto? Doveva essere davvero stanco per ricorrere a tale menzogna.
    Il Tusk caricò, e il piccolo, povero, innocente rossiccio era troppo vicino per poterlo evitare. La pistola era nella fondina, irraggiungibile ormai, mentre la runa fiammeggiante si stava ancora ricaricando.

    ”Tu viene si? Viene tu! Io aspetta te!” Urlò Zimmer, vedendo quanto poco il suino apprezzasse la sua buona volontà. Nuovamente le vesti si ricoprirono di un alone violaceo, impregnandole completamente. Queste si indurirono prendendo consistenza e crescendo, ricoprendosi di punte e aculei. Quando il Tusk fu a portata, Zimmer gli saltò in contro.

    vrYt2



    Cosa certamente inaspettata al caricante, che quasi rallentò.. e questo fu un grande errore.
    Il Boggart si aggrappò saldamente al muso puntuto della bestia, menando fendenti e cercando di graffiarlo il più possibile.

    Fatto sta che, nella sua corsa, il suino non potè più vedere nulla, con quel coso appiccicato alla faccia. Se avesse avuto la facoltà di vedere, non sarebbe di certo andato ad avvicinarsi all'altro Eversore, che si era acceso quanto un albero di natale.

    ” Cazzo! Suino, tu gira! Tu GIRA!!!” Urlò il Boggart, convinto che la bestia lo avrebbe ascoltato. Niente da fare.

    Booom.

    Zimm ebbe l'accortezza di sganciarsi dall'animale gesticolando apparentemente a caso con la mano guantata. Questa si accese di una simpatica luce azzurina, che istantaneamente si espanse avvolgendo il Boggart in una palletta del medesimo colore leggermente traslucido, poco più grande di lui. Un leggero sibilo, la sfera si caricò di energia e l'onda d'urto investì i due, sollevandoli da terra.
    Altro volo, altra parabola, altra discesa.

    La tecnologia del Guanto aveva protetto Zimmer dagli effetti magici di quel colpo devastante, ma questo non aveva impedito di farlo schiantare nella sabbia poco distante. Il Tusk non fu così fortunato, da come lasciava intuire l'angolazione innaturale del collo. Era atterrato sulla nuda roccia, non c'era da stupirsi.

    ”Well... anche questa andata è.” borbottò il Boggart, sputando sabbia e stappando, finalmente, quella famosa lattina. Lunga sorsata.

    ” Bipede! Noi ha finito qui? Me è stanco! Me è vecchio, no più adatto a cazzate così!” Ululò il Boggart, sperando di non essere volato troppo lontano tanto da non essere sentito dal compare.


    Stato fisico: Piccola botta dovuta alla caduta, attutita dall'effetto dell'Icarus. Diversi tagli sul volto dovuti al salto sula Tusk, lividi sparsi per la successiva caduta.
    Stato mentale: Un po stanco, soddisfatto. Si gode la sua birra.
    Energia: 15% [Medio & Medio]
    Oggetti:

    Maverik [x]

    La "Maverik" è il più grande successo del Boggart dopo la bussola fluorescente e la lancia senza punta per bambini: una pistola perfettamente funzionante!
    Gli ci sono voluti tre anni per riuscire a sparare un singolo colpo senza che il prototipo gli esplodesse in mano e altri quattro per colpire il bersaglio davanti al mirino e non il passante vestito di giallo che passava accanto a lui durante l'esperimento.
    Poveraccio.
    Comunque: alla fine ci è riuscito! La pistola spara, e anche piuttosto bene. I proiettili vengono sparati da una carica a gas che può essere ricaricata dall'apposita pompetta posta sotto la canna, mentre i proiettili stessi possono essere facilmente riciclati dal Boggart stesso.
    La pistola può portare nel tamburo fino a sei colpi calibro 38.
    Comet Hammer
    Quest’arma è composta da una sfera di metallo del diametro di 15 cm e dal peso di 3 kg. Questo peso è agganciato ad una catena di acciaio della lunghezza di 2 metri. [Allacciato alla cintola]

    Il Guanto [x]

    Un piccolo regalino preso in prestito dai suoi fratellini giù nei cunicoli, questo guanto è l'apice della tecnologia dei Boggart. Una delle poche invenzioni che durante il collaudo ha fatto esplodere solo un paio di cunicoli, di cui il secondo solo per la presenza di materiale improprio.

    Il guanto fa convergere le linee cinetiche della materia attorno all'utilizzatore creando uno scudo traslucido che lo scherma da un possibile attacco frontale. Un espediente molto utile per sbalordire gli indigeni e vendergli delle bussole rotte, ma anche per potersi proteggere dalle loro pistole dopo che questi ultimi hanno scoperto che le bussole segnano una il nord, l'altra gli alberi e un altra il sole.
    Particolarmente efficace contro tecniche a distanza, pressoché inutile negli attacchi corpo a corpo.
    Costo variabile

    Passive:

    N/A

    Attive usate:

    Vestito per uccidere.

    L'eleganza di un Boggart è commisurata a quanto questa possa uccidere una possibile preda. I berserker Boggart sono famosi per portare cucita tra le vesti una runa speciale che, a comando, trasforma le vesti in un autentica macchina di morte.

    Indovinate chi produceva queste suddette rune, quando era ancora ben accetto nei cunicoli?
    Ecco, Zimm l'ha rubata proprio a lui.

    I comodi e leggeri vestiti di pelle del Boggart si ricopriranno, a comando, di spine e aculei affilati come rasoi, in grado di penetrare nelle carni più avventate che troppo si avvicineranno al povero e indifeso Zimmer. Questa tecnica può benissimo essere utilizzata come dissuasore difensivo (quanti di voi darebbero un morso a un riccio, così, solo per provare?) che come vera e propria arma.
    La morale è: non abbracciate mai un Boggart, a meno che non sia nudo.
    E anche in quel caso non fatelo lo stesso. [Costo medio]

    Il Guanto [x]Il guanto fa convergere le linee cinetiche della materia attorno all'utilizzatore creando uno scudo traslucido che lo scherma da un possibile attacco frontale. Un espediente molto utile per sbalordire gli indigeni e vendergli delle bussole rotte, ma anche per potersi proteggere dalle loro pistole dopo che questi ultimi hanno scoperto che le bussole segnano una il nord, l'altra gli alberi e un altra il sole.
    Particolarmente efficace contro tecniche a distanza, pressoché inutile negli attacchi corpo a corpo.
    Costo Medio (visto che doveva affrontare solo l'onda d'urto.)



    Note: Il tuo attacco era talmente figo che ho voluto romanzarci un po su anch'io XD



     
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    C A S T I G O

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    I due Eversori avevano lasciato tracce di distruzione e morte nel deserto di Daleli. Quattro innocenti bestie erano state uccise crudelmente per essere rivendute nei mercati della Tana.
    Mamma Tusk era stata polverizzata dal suo Gokuryuha e di conseguenza anche le sue zanne risultavano irrecuperabili.

    Mentre Zimmer sorseggiava la birra, Bid’daum si avvicinò.
    Il Boggart chiese se la caccia era terminata, giustificando la richiesta di ritirata con la stanchezza.
    Il Kuthiano guardò le tre carcasse gigantesche stese a terra davanti ai loro occhi.

    Tutto sommato, era un bel bottino. Avrebbe fruttato un considerevole gruzzolo di monete d’oro.

    Sì, Zimm. “Noi ha finito qui.”
    Carichiamo queste bestiacce sul tuo animale da soma e torniamo a Merovish.


    Disse al compagno, senza mascherare il fiatone derivato dal gravoso sforzo fisico.
    Avrebbe aiutato il Boggart a legare con delle cinghie le tre carcasse e poi avrebbero ripreso la marcia pomeridiana verso la capitale del Sud.

    Il Kuthiano bevve molta acqua dalla sua borraccia per rinfrescare la gola secca. Goccioline trasparenti caddero sulla sabbia rovente ai suoi piedi, evaporando quasi all’istante. Avevano abbattuto tre esemplari di Tuskgor, una razza di bestie selvagge molto coriacee. I due guerrieri erano soddisfatti e si godevano il meritato riposo.

    I Bracconieri tornarono a casa.

    La caccia era terminata.

     
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