Pagare i propri debiti

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  1. † Morte †
     
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    Il cavallo sbuffò e scalpitò sull'erba, impaziente. La sua coda frustò l'aria, scacciando una zanzara avventurosa che aveva provato a pungerlo sulla groppa. L'istante dopo la zanzara cadde a terra, stecchita. Uno zoccolo colpì ancora l'erba, calpestando un fiore. Era un cavallo da guerra, lui, veloce e possente: la sua criniera color panna era fiera, il suo manto bianco lucido, i suoi muscoli forti e guizzanti. Sopportava malamente l'attesa, preferendo di gran lunga galoppare a perdifiato lungo i campi di battaglia con la sua padrona, falciando assieme gli uomini assiepati da Guerra. O uno zuccherino, anche.
    A quel pensiero la sua coda si mosse ancora, vogliosa. Uno zuccherino gli sarebbe piaciuto molto. Meglio ancora, una pralina: una dolce, gustosa pralina ricoperta di zucchero puro. Forse la sua padrona gliene avrebbe portate un po', finito di riscuotere il debito.

    Col pensiero rivolto alle praline, il cavallo pallido della Morte si chinò a brucare i fiori.
    Presto.


    ~ ~

    Si sedette con uno sospiro, sollevando l'orlo del vestito per non farlo impigliare sulle alte sedie davanti al bancone. Certo, quella missione non era esattamente ciò che aveva pensato all'inizio, ma... le piaceva. L'abito aderente era rosso fuoco, il colore della passione, e le fasciava i fianchi in un modo che faceva risaltare le sue curve in modo... appetibile. Non era molto alta, e con i capelli pettinati in quella posa innocente sembrava molto giovane, molto bella e molto indifesa.
    La faccia che aveva fatto lui quando l'aveva vista era stata impagabile.

    « Un 'wishkey'. » disse alla barista.... Elysia, Squadra Blu. « Forte. »

    La ragazza sembrò perplessa ma accettò l'ordine e se ne andò senza fare domande. Forse l'espressione sul suo viso - attentamente preparata in anticipo - aveva contribuito: pareva una che avesse appena preso una batosta e volesse soltanto dimenticare. Il che era precisamente ciò che voleva sembrare.
    Si guardò attorno svogliatamente, apparentemente annoiata - poi all'improvviso si voltò verso destra, come accorgendosi "solo in quel momento" del bel ragazzo accanto a lei.
    Ryusang, Squadra Verde.

    « Ciao. » disse, sorridendogli in modo non particolarmente sfacciato.
    Avanti, mio bel ragazzone, fai la tua mossa...



    Qm Report †
    † Vittime
    Il LAM ha la serata libera, oggi. Siete al Moon Grill, chi da solo e chi in compagnia. La serata sembrava mite, ma da all'incirca un quarto d'ora le temperature esterne sono precipitate. Non ci sono mosche o zanzare.

    † Drusilia
    Anche tu sei al Moon Grill con la truppa. Nel tuo post scrivi anche dov'è "Lowan" e come ti sei accordata riguardo a lui per la serata.

    † Ryusang
    La tua posizione è al bancone - e sei stato appena approcciato da una bella ragazza che sembra parecchio sola e bisognosa del tuo conforto.

    † Morte
    Non in gioco ( per a d e s s o )


     
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    Il Nibbio

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    Ride una bimba dall'aria stupita,
    perché la mamma non la sgriderà;
    forse si è accorta che li travestita,
    la segue la Morte che l'ama già...

    Piange una dama assai gradita,
    in quanto il compagno tradirà;
    forse si è accorta che li travestita,
    la segue la Morte che l'ama già...

    E' triste la vecchia spazientita,
    sa che la sorte la aspetterà;
    forse si è accorta che li travestita,
    la segue la Morte che l'amerà.



    « . . . »

    jpgUn sospiro si levò dalle più recondite profondità dei suoi polmoni, forzando la barriera delle labbra imbronciate con uno sbuffo prolungato, e il Nibbio chiuse il libro di filastrocche, sentendo rigirargli in petto un mix di più emozioni differenti, soffermandosi qualche istante ancora a saggiarne il sapore variegato: l’amaro doveva essere la bile che gli gonfiava il fegato per la brutta sensazione di non riuscirne mai a farne una buona, il caldo era probabilmente legato all’ira che gli faceva ribollire il sangue nelle tempie perché aveva una vaga idea di chi fosse il responsabile con cui prendersela, mentre il freddo vuoto che gli annichiliva i visceri poteva essere il sintomo di un sincero dispiacere.

    Negli anni d'infanzia trascorsi a Miséricorde, era sempre stata per lui una quotidiana abitudine quella di prendersi cura dei più piccoli, e -sebbene la cosa non serbasse in sé nulla di nuovo o di speciale- era passato ancora troppo poco dal giorno in cui aveva acquisito un cognome.
    Il fatto era che con quello aveva acquistato anche una nuova figura materna, una nuova casa, e una nuova famiglia... una famiglia che constava del suo Comandante Supremo -il Gran Maestro degli Aviatori- e di un nuovo fratellino...
    un fratellino che aveva solo ieri compiuto il suo secondo compleanno.

    Aveva pensato di fargli un regalo, un libro con cui imparare a leggere, con storielle da raccontargli prima di metterlo a nanna... e per questo si era rivolto allo strano eterno-bambino del Nido degli Angeli; dopotutto, per quel che ricordava -e ricordava benissimo!-, Bess era una sorta di mago, perché riusciva sempre a trovare il regalo giusto per ogni bambino...! Eppure, quel “Il Figlio del Cimitero e altre Storie Nere” gli sembrava proprio un fiasco: per niente adatto ad un infante. Un piccolo tonfo richiamò la sua attenzione.

    « Un’attra! »

    Il bambino seduto sulle ginocchia del Sergente appoggiato al bancone abbatté il pugnetto paffuto sulla copertina chiusa del libro, e con il fare autoritario che hanno tutti i principini che fanno i capricci, sollevò il faccino da bambolotto per appuntare gli occhi verdi in quelli cerulei del suo fratellone acquisito.
    Beh... almeno il suo regalo sembrava piacergli. E questo è ciò che contava.

    « Agli ordini...! »
    brontolò, accennando un sorriso e scompigliandogli i capelli corvini

    « Ciao. »

    Una voce proveniente da sinistra attirò la sua attenzione, non tanto per il timbro -che gli pareva del tutto sconosciuto-, ma solo perché il giovane aveva avuto la sensazione che stesse rivolgendosi a lui; distrattamente, il biondino sollevò lo sguardo, e le iridi cerulee gli confermarono la prima impressione: mai vista prima. E una così se la sarebbe ricordata, sissignore: bel fisichino, vestito rrrrosso... peccato che avesse un viso così infantile.

    Tuttavia, se pure era rimasto imbambolato a fissarla per un lungo momento -mentre il fratellino si agitava insofferente all’interno del bozzolo protettivo delle sue braccia- Ryusang ebbe la prontezza di spirito di riaversi e mettere in fila qualche parola... giusto per non finire di nuovo in silenzio a fare la parte dello stoccafisso sotto sale.

    « Ehm... Sa-salve...! »
    evvai così!
    « Co-come va...? »

    Dall’aria afflitta che corredava il sorriso sul volto della signrina,
    indovinò, non troppo bene.

     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    "Bambino mio, mi chiedi cos’é l’Amore?
    Cresci e lo saprai.
    Bambino mio, mi chiedi cos’é la felicità?
    Rimani bimbo e lo saprai".
    (Proverbio cinese).


    angelsanctuaryv08011
    Probabilmente non esisteva alcun infante sulla faccia di Endlos che ricordasse vagamente un principino, a parte Lowarn, ovviamente. E questo non era a causa dei suoi lineamenti delicati e bellissimi, identici a quelli della madre, oppure per un portamento che, sebbene caratterizzato dalla medesima goffaggine dei bambini, aveva un qualcosa di nobile insito nella sua stessa natura. Lowarn sembrava un principino per l'effetto che pareva fare sugli altri; bastava infatti vedere cosa era accaduto il giorno precedente, giorno del suo secondo compleanno. La Dama del Vento, quella mattina si era svegliata presto, in modo da avere abbastanza tempo per preparargli una degna torta di compleanno, aiutata dal suo compagno di vecchia data Yang, bravissimo in cucina, giunto da lei appositamente per il figlio. Accadde tuttavia che, sebbene fosse per l'appunto praticamente l'alba, giunse a bussarle alla porta un messo, che con sè portava un numero inquietante di lettere di auguri, più della metà allegate a regali per il figlioletto, ancora quieto e felice nel suo mondo di sogni. E così la giornata sarebbe continuata, e Drusilia si sentì al tempo stesso imbarazzata quanto lusingata, perchè pareva che tutti si fossero ricordati di quella data, chi perchè adorava il bambino, chi perchè adorava la madre, chi per amicarsi una figura così di spicco nella politica del semipiano. Ognuno aveva i suoi motivi... ma il risultato era identico.

    -Tutti miei!

    Esclamò il bambino estasiato la sera stessa, durante la festa di compleanno. Di sicuro con tutti quei giochi avrebbe avuto tempo da perdere almeno fino all'anno seguente. Dunque prese il peluche di un polipetto sorridente vicino alla poltroncina su cui era stato posato, guardandolo con faccino imbronciato.

    -Cosa ridi, poppo?

    E lo gettò via, buttandosi poi fra coniglietti soffici, orsetti coccolosi, pony colorati e bambole boccolose.

    angelsanctuaryv08012
    Sembrava essere stato il giorno più felice della sua intera esistenza, quello. Forse fu anche la ragione per cui, la mattina seguente, fece i capricci perchè voleva seguire la mamma a lavoro, quasi credesse che la festa non fosse ancora finita. Inutile fu imporsi, ed aiutato dalla fortuita coincidenza che il Gufo Bianco, suo padrino, aveva da fare, ebbe con un sospiro avvilito ciò che più desiderava. Fortuna fu che, quel giorno, era di turno anche Ryusang che adorava stare con il piccolo, dunque la mamma ebbe modo di riporlo in mani fidate per distendersi un po’ i nervi qualche minuto per due o tre volte nel corso della giornata. E mentre il pargolo era sulle ginocchia del fratellone ad ascoltare filastrocche e favole, la bella Drusilia trascorreva un pò di tempo con Yang, confidandosi con lui e domandandogli le ultime nuove della sua dimora a Nord. Infondo era da un pò che non si vedevano, e lei ci teneva a tenersi informata sulle avventure del suo caro amico.


    Tecniche Passive di Drusilia

    →Aura di Venere» L'amore è un sentimento intenso e profondo, simile all'affetto, alla simpatia ed all'adesione, ma molto più violento ed incontrollabile, impossibile da rendere appieno per chi non ha avuto mai modo di viverlo, rivolto verso una persona, un animale, un oggetto, o verso un concetto, un ideale. Oppure, può semplicemente essere un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona. E' tuttavia soggettivo, ed è forse quello a renderlo così complesso; per alcuni è il volere che gli altri siano felici, un sentimento incondizionato e che richiede molto coraggio e accettazione, per altri è ciò che avvicina l'uomo ad un Dio lontano, altri lo ritengono semplicemente una utopia, qualcosa di non concreto. Sono infiniti i modi di pensare e vederlo, così tanti quanti sono le creature di ogni universo e dimensione. Drusilia Galanodel, insieme al fratello Quarion, rappresenta ogni singolo aspetto della carta di Arcani di cui sono i concetti incarnati. Loro son l'Amore, il due di Coppe, e lei è uno dei due calici traboccanti rappresentati dalla carta. Il due significa polarizzazione delle correnti; l'anima androgina dell'asso si è divisa ora in due parti che adesso cercano di ricongiungersi. Ecco perchè l'attrazione erotica non è solo di tipo sessuale, di cui è vessillo il gemello, ma in Drusilia diviene spirituale, visto che in lei v'è la ricerca dell'anima perduta. La carta mette enfasi sul collegare, indica l'occuparsi dell'amore e dell'armonia anche attraverso il pensiero, ed è proprio quello a suscitare effetti nelle menti di chi incontra la Dama del Vento. In termini gdr, costoro vedranno in lei ciò che amano, e per questo un musicista la riconoscerà come propria musa, o sentirà dolci melodie provenienti dai suoi passi, ed un pittore la vedrà come opera d'arte vivente, o un chierico fedele vedrà in lei l'impronta del suo dio. Tali reazioni possono essere infinite, come lo sono coloro che la incontreranno, assaporandone la persona, omaggiando la sua bellezza.
    NB: è una passiva (malia) di caratterizzazione, abbastanza di libera interpretazione.


    →Aura dei Giusti» Altro non è che una aura di "cárisma" che circonda alcuni degli appartenenti alla gilda. Tale aura è invisibile tuttavia splendente per chi è in grado di guardarla, ed è un concentrato di Salvezza, Misericordia e Grazia. Coloro che avranno modo di osservare un portatore di tali doni, vedranno nelle sue gesta, anche quelle non apprezzabili, la manifestazione più alta di Giustizia, perchè Aviatore è colui che scelse di avere il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli "Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto". [cit.]

    →Resistenza alle Manipolazioni Psichiche» Drusilia, grazie al prolungato studio delle forze esoteriche, ha sviluppato sufficienti contromisure alle intrusioni e raggiri mentali: nel corso di una scena o di un combattimento, ella non subisce manipolazioni eventuali fino a livello medio.

    →Volontà di ferro» Drusilia si trova spesso, a causa del suo buoncuore nonchè al sangue che le scorre nelle vene, implicata come protagonista di straordinari e generosi atti di coraggio, che comportano fin troppo spesso il consapevole sacrificio di sé stessa, allo scopo di proteggere il bene altrui o comune, nella speranza di illuminare della propria forza e volontà la vita di coloro che le sono accanto. Affronta la realtà con padronanza e riconoscenza, avendo consapevolezza delle difficoltà e del dolore, ma senza farsene sommergere o vincere, confrontandosi con il nemico, e superando anche ciò che appare insormontabile. Tutto ciò accade grazie alla sua forza d'animo, alle volte nascosta, ma che nei momenti di difficoltà è in grado di darle energia ove il corpo non arriva, compiendo veri e propri miracoli quando tutto sembra perduto.
    In termini di gdr, Drusilia parte con un mana di 110%.


    →Essenze e presenze nascoste» Drusilia, inquanto Dama del Vento, è giunta ad un livello tale della comprensione del suo elemento, da poter considerarsi "tutt'uno" con esso.
    Partendo da tale presupposto, la giovane Galanodel è in grado, attraverso la meditazione, di poter "sentire" ogni molecola d'aria presente nel raggio di 15m da lei; quando qualcosa (persone, oggetti o tecniche che implicano forti spostamenti d'aria) si trova all'interno dell'area, la Dama è in grado di stabilire la sua esatta posizione nello spazio o un suo qualsiasi movimento o un semplice respiro.


    →Vista Ultra - Sviluppata1» Drusilia ha ereditato come patrimonio genetico l'innaturale quanto potentissima capacità di amplificare esponenzialmente il senso della vista. Ciò le permette una nitida visione di ciò che la circonda anche in assenza di luce.

    →Vista Ultra - Sviluppata2» Drusilia ha ereditato come patrimonio genetico l'innaturale quanto potentissima capacità di amplificare esponenzialmente il senso della vista. Possiede infatti una vista talmente acuta che le permette di vedere da lontano, coglierere dettagli infinitesimali anche in un raggio di 30m e consentire di colpire un bersaglio anche in movimento.

    →Librarsi in volo» Poichè derivano da creature del cielo, se ben allenati, sono in grado di sollevarsi in aria (max 5m) galleggiando in essa grazie al pensiero (tale tecnica è a volte accompagnata all'apparizione di tre bianche ali che, però, hanno puro effetto scenico).

    →Wind speed» Il vento è l'esito dei moti che l'aria compie nel cielo libero. Esso è un fenomeno naturale e consiste nel movimento ordinato di masse d'aria, intangibili, eteree eppure a volte immensamente rapide e potenti. Tuttavia, per quanto caotico o inspiegabile, esiste per ristabilire l'equilibrio fra gli innumerevoli frammenti di cielo, e pare sia tanto rapido quanto pochi sono gli ostacoli che incontra, o la grandezza della disarmonia fra le masse da riportare ad uno stato placido e tranquillo. La Dama del Vento, esattamente come l'elemento a cui è devota, con il tempo e l'esperienza è giunta ad un tale livello di comprensione della propria materia da assumerne le caratteristiche, e come l'aria è in grado di spostarsi, veloce come il vento di cui è sovrana.
    In termini gdr, Drusilia ha un bonus passivo del 50% all'attributo "Velocità".


    →Angel's Fall» Mai vi fu nulla più mobile dell'aria e del vento, mai vi fu più grazia di ciò che nel cielo sconfinato si muove. Inquanto Dama del Vento, Drusilia gode di particolarità fisiche molto simili a quelle del suo elemento, riadattate tuttavia su un corpo di Galanodel. Possiede ad esempio una elasticità muscolare fuori dalla norma, la capacità cioè di compiere movimenti particolarmente complessi con l'aiuto del proprio fisico scattante. Grazie a tale caratteristica, è facilitata enormemente nel maneggiare oggetti, in particolar modo armi, evitarne di altri, compiere movimenti agili in maniera repentina. In termini gdr, Drusilia ha un bonus passivo del 50% all'attributo "Agilità/Destrezza".

    →Nature Reverence» E' innegabile che, dal suo arrivo su Endlos, il potere della Dama del Vento sia sensibilmente cresciuto: questo può essere in parte dovuto al fatto che ella abbia abbracciato il suo destino di guerriero Galanodel -imparando a non lasciarsi più frenare dal suo cuore tenero-, e in parte al fatto che la permanenza presso l'Isola nel Cielo l'abbia portata ad un più alto livello di comunione col suo elemento... Fatto sta che l’ambiente attorno a lei sembra aver sviluppato un legame quasi empatico con Drusilia, reagendo alla sua presenza e riflettendo come uno specchio i suoi stati d’animo. Il potere non genera mai effetti disastrosi o disagevoli, nemmeno per gli avversari, ma è una spia più che utile per capire che aria tira; se -all’improvviso- il cielo si annuvola... e se avete appena fatto o detto qualcosa di fuori luogo, fareste meglio a preoccuparvi di quei neri cumoli temporaleschi, perché potrebbero essere un terribile presagio di tempesta.
    In termini gdr, Drusilia è in grado di influire con lo scenario che la circonda, modificandone il clima, senza però raggiungere livelli in cui possa danneggiare realmente qualcuno (ha infatti solo effetto scenico o, al limite, può far intimorire qualche spettatore, nulla di più).


    →Veritas» Col termine verità si indicano una varietà di significati, che esprimono un senso di accordo con la realtà, e sono in genere collegati col concetto di onestà, buona fede e sincerità. Non c'è una definizione univoca su cui la maggior parte dei filosofi di professione e gli studiosi concordino, e varie teorie e punti di vista della verità continuano ad essere discussi. I principali argomenti di dibattito riguardano la definizione e l'identificazione della verità, e la questione se la verità sia qualcosa di soggettivo, relativo, oggettivo, o assoluto. Ma tralasciando i sofismi, sebbene sia difficile da identificare la verità in sè, è molto più semplice percepire cosa si allontana da essa: la bugia, gli inganni. Essendo devota ad Hesediel, Drusilia ha ricevuto da esso il dono di percepire ogni inganno, di andare oltre le menzogne.
    In termini di gdr, Drusilia sarà in grado di percepire tutte le bugie dette da personaggi giocanti o png che non usino tecniche specifiche o comunque fino a livello medio.


    →Arciere Arcano» Quando Drusilia lancia una freccia per mezzo di Alcarcalime, è in grado di infondere la sua magia all'interno di essa. Ciò le permetterà di far funzionare magie da "tocco" a distanza, come anche travolgere i propri nemici con tecniche che, altrimenti, non li avrebbero mai raggiunti dato il ridotto raggio d'azione; esse infatti manterranno le medesime caratteristiche, tuttavia partiranno dal punto esatto che colpirà la punta della freccia.

    →Chaos» La spada che Drusilia porta con sè altro non è che Chaos cristallizzato, creata dall'entità altrettanto caotica chiamata Gulnar il Cartomante. Essendo appunto "caotica", la lama dovrebbe possedere caratteristiche particolari che ne rispecchiano l'aggettivo secondo le varie teorie del caos, prima fra tutte la sensibilità alle condizioni iniziali. Come il fumo di più fiammiferi accesi in situazioni molto simili segue traiettorie di volta in volta molto differenti così la lama potrà mutare forma e modello, divenendo a comando una katana o una spada a una mano, purchè non superi le dimensioni dello spadone, forma iniziale. Inoltre è da considerare l'imprevedibilità, e cioè che non si può prevedere in anticipo il suo comportamento a partire da ciò che ha fatto in passato. Solo Drusilia ed esseri abbastanza inclini al caos potranno infatti manipolarne volontariamente la forma (particolare esclusivamente di bg).


    Tecniche passive di Lowarn (png)

    →Occhi dell'innocenza» "MA E' PUCCISSIMO!" E' la prima cosa che si pensa quando lo si incontra; i suoi occhietti innocenti, il visino paffutello e dolce... tutto in lui ispira tenerezza. Chi entrerà in contatto con Lowarn e non avrà difese appropriate, non riuscirà a fare del male al bambino, piuttosto si sentirà inspiegabilmente invogliato a coccolarlo e a viziarlo.

    →Librarsi in volo» Poichè derivano da creature del cielo, se ben allenati, sono in grado di sollevarsi in aria (max 5m) galleggiando in essa grazie al pensiero (tale tecnica è a volte accompagnata all'apparizione di due ali nere che, però, hanno puro effetto scenico).

    →Troubadour» Quando si rinasce nel modo particolare di Lowarn, si portano con sè tutte le capacità del corpo in cui prima l'Animo albergava: la manualità, il genio, l'intelleto, i ricordi, le abitudini, le esperienze. Hamelin, per l'appunto, possedeva un udito che aveva a dir poco dell'eccezionale, usato non solo per catturare le frequenze (di qualsivoglia ampiezza o intensità) che lo raggiungevano, ma anche per individuare un bersaglio grazie al suo battito cardiaco oppure al solo movimento provocato dall'atto respiratorio. Lo stesso vale per il bambino.

    -Vista Vista Ultra - Sviluppata1» Ripescando lo stesso principio accennato in Troubadour, il piccolo Lowarn, sempre come il Thanatomusico da cui proviene, si ritrova ad avere una vista leggermente sfuocata rispetto agli standard dei Galanodel. Questo spiega come mai, rispetto alla madre ed allo zio, ha in comune solo l'abilità di vedere al buio come fosse pieno giorno, ritrovandosi tuttavia incapace di cogliere dettagli da lontano come loro.

     
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  4. Grifis:.
     
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    Il Moon Grill. Un luogo come tanti, un posto che non aveva niente di nuovo o niente di meno, che fin dall'insegna, passando poi alle sedie e al bancone, trasudava tutta la consueta conformazione dei locali sparsi su Laputa. Era in quel luogo per una serie di motivazioni che esularono dal semplice svago, o dal divertimento; mai sguardo più serio apparve sul viso dell'Elfo, il quale da poco meno di un'ora fissava imperterrito un foglietto. Sopra, recava ordinatamente una serie di indizi a suo favore: indagini che aveva svolto nei giorni successivi al dialogo, privato, avuto con la Dama del Vento. Ciò che lei aveva rivelato lui l'aveva spinto a far di più, a scavare più a fondo alla ricerca di quello che, fino ad ora, si era rivelato il più astuto, malvagio e potente nemico della gilda.

    Tutto ciò che aveva a sua disposizione erano informazioni fino ad ora raccolte, cioè i suoi poteri, le sue tattiche, le sue abitudini; sapeva della sua mania di strappare le mani alle vittime, come fossero trofei, nonché di giocarci al "marito e moglie". Spudoratamente. Aveva anche scoperto dei numerosi viaggio di costui...
    Le prove erano però insufficienti: non sapeva il suo nome, né chi fosse, né come fosse. Non sapeva assolutamente niente di costui, al di fuori di quanto già detto. E pur avendo la sensazione d'aver scoperto molto di più su di lui, ahimè, non ne serbava il ricordo.

    Immerso nei suoi ragionamenti, non considerò né diede attenzione agli altri presenti in sala; non notò Ryosang, così come la Dama e il figlio. Ogni suo interesse naufragava fra quelle poche righe, nel tentativo di stanare un uomo che aveva fatto il bello e il cattivo tempo a Laputa, che aveva ferito dei suoi commilitoni, che aveva ucciso e distrutto...
    E che era ancora in città, libero e spietato. Non poteva sopportarlo!


    Grifis
      Equipaggiamento
      [ Armatura d'Argento del Grifone ]Info
      [ Passiva Volo]3

      Abilità Passive
      ~ S I L E N T H I L L ~ Info
      [ Passiva di Charme "Riverenza" ]

      ~ F E A R L E S S ~ Info
      [ Passiva Resistenza Psionica Medio Livello ]

      Abilità Attive


      Mana & Consumi 100%

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    SSA Delta


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    « Davveero? » biascicò, incredulito -o era incredulo? Boh!- e meravigliato.

    Tracannò distrattamente il bicchierino di liquore davanti a lui, posandolo rovesciato sul tavolo come volevano le usanze dell'Irlenda, poi verso da bere a Evan e lo guardò imitarlo con la compostezza di un androide, la testa un po' ciondoloni.
    Non ci poteva credere.

    « E voi irlendesi lo fate tutti i giorni? » domandò, assolutamente attonito. « Insomma.... sempre? »

    Bevve d'un fiato il suo bicchiere, posandolo un po' a fatica in mezzo a loro due. Gli ci vollero un paio di tentativi, e stava quasi per 'mandarlo al diavolo' -imprecazione di Evan- prima di riuscirci. Al diavolo! Era solo uno stupido bicchiere, nient'affatto interessante.
    Era affascinato da questa Irlenda!

    « Amico mio », sobbalzò per un singhiozzo, « onestamente fatico un po' a crederlo. Insomma... come fate a stare sulle vostre gambe durante il giorno? »

    Lo pungolò col dito sul petto, sicuro di aver segnato un'inappuntabile appuntabilissimo punto sul punto... sul petto... sulla faccenda, ecco. Cioé, andiamo! Lui non sarebbe riuscito mai e poi mai a reggersi in piedi la mattina se avesse dovuto battere a bevute un irlendese... pardon, irlondese.... se avesse dovuto battere un irlondese tutti i santissimi giorni! Oh no, no, no no no nooh~!
    Bevve il suo bicchiere, spedendolo a completare la fila dei suoi punti, e deglutì sonoramente con gli occhi su o'Brian.
    Quell'irlondese gli piaceva molto, eh eh eh!



    Jattur Shattur - SSA Delta 1.287661A

    _Premessa: Status generale:

    Status - Fisico » Piacevolmente brillo
    Status - Psicologico » Sorprendentemente sorpreso
    Status - Energetico » 100%%
    Sforzi »
    Riassunto azioni » N/A





    Stili di combattimento »

    Shii-Cho ~ Addestramento standard » +25% agilità e resistenza
    Soresu ~ Guardia standard » Percezione a 360° dei pericoli
    Sveltezza di lama » I movimenti della spada laser diventano difficili da seguire, 1/2

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    Arma laser da corpo a corpo »
    Bastone Laser unifase blu personalizzato (id: #5r96s2e8sa9):
    ___ » Distrugge facilmente ogni oggetto non magico
    ___ » Fende la magia come la materia

    .
    Armatura completa »
    SSA-TAmultitask personalizzata (id: #6es5e1j8a4k98s):
    ___ » Rivestimento in lega di di titanio spesso 2mm con resistenza media ai colpi fisici




     
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  6. Feng Yang Leng
     
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    Solo, nelle fredde terre a Nord, stava il Primo Guardiano, ché sebbene fosse circondato da tutto ciò potesse desiderare, fosse questo il vento o il gelido paesaggio, pure sentiva il suo cuore offuscato; da nostalgia, beninteso, poiché nonostante intratteneva conversazioni con i Guardiani e la cara Drusilia quasi ogni giorno, attraverso le Sfere, non poteva dirsi pienamente soddisfatto, amando egli la presenza di creature alla loro sola voce, od immagine. Così, quando s'avvicinò il compleanno del piccolo Lowarn, figlio dell'amica e Affine, già la Tempesta prevedeva di mettersi in viaggio per Laputa, e poiché la Dama del vento chiese espressamente la sua presenza alla festa, tanto più lieto e rapido fu il volo.

    In quell'occasione, non da solo preparò il banchetto, perché la brava madre volle aiutare e così, fra una lettera d'auguri e la successiva, tutto fu pronto; e la festa poté dirsi più che soddisfacente, se non magnifica.

    Il giorno seguente, Yang decise di trattenersi presso l'Albero Casa, dove un stanza per lui era stata arredata, sì da poter discorrere con il Gran maestro di importanti faccende, quali la bella sede al Nord, e gli ultimi aggiornamenti circa la vita di Endlos in ogni presidio, giacché molto aveva saputo dai suoi Compagni, e molto da Drusilia, sicché ognuno ricevette consigli e notizie tali da poter essere soddisfatto per molto tempo; e così passarono minuti preziosi al Moon Grill, dove la fanciulla aveva deciso di portare l'Essenza, parlando e ridendo, bisbigliando ed osservando i presenti.

    Ora, benché la Tempesta preferisse cristalli e aria aperta, non fu scontento di trovarsi in un locale così gioviale, vuoi per la presenza dell'amica, vuoi per il clima sereno che s'era instaurato; tant'è che dove passava il Guardiano, ogni cosa risplendeva come fosse stata lavata e rinnovata, ed ogni imperfezione e segno di vecchiaia sanato e dimenticato: tale era, infatti, il potere della Prima Essenza, di santificare ogni cosa che la circondasse sradicandone il male e la Caduta.

    Vide alcuni dei suoi compagni, tutti dediti alla causa dei LAM, ed uno sguardo lieto regalò a Ryusang, che tempo addietro ebbe avuto modo di incontrare sia il Bianco Guardiano, che la Signora del Bosco, in un pranzo tutto da ricordare; al Sergente Rosso, invece, lanciò un'occhiata incuriosita e benevola, e sorrise divertito:

    -Che carino, non è vero Dru?-
    Le disse, a bassa voce
    -Così devoto, così dedito! Sai, potrebbe essere quello che fa per te!-
    E giungendo le mani fece cenno si dì col capo, più volte
    -Non devi per forza innamorarti solo di quei ragazzi cupi e tormentati, come Rain o Hamelin!-
    Un risolino gioviale, simile ad una comare che dispensi pettegolezzi e consigli
    -Insomma, guardalo! E' così ben educato! Certo ha i capelli un po' troppo corti, ma l'amore non bada a queste piccolezze!-

    Rise, e già in mente sua andava disegnando abiti da cerimonia, ed organizzava matrimoni e festeggiamenti; dopotutto il Primo Guardiano non conosce il Male, e ogni bella cosa va celebrata nel miglio modo possibile, e tanto più in fretta amore nasca, tanto più lieto diviene il cuore di lui.
    Di Evan, invece, punto o poco conosceva, essendo che mai ebbe occasione di approfondirne la conoscenza, e pure di Jattur, la sola Drusilia gliene aveva parlato, sicché le opinioni di Yang altro non erano che assimilazioni dei racconti dell'amica, e su questi egli andò basandosi; del resto aveva fiducia totale in lei, e se la ragazza emetteva un giudizio, per Ciò che li legava, ugual cosa il Primo avrebbe pensato.



    Equip:

    CITAZIONE
    Menelhen (Occhio del Cielo)
    "Quando l'abbraccio del vento carezzò il cuore del ghiaccio, lì prese forma Menelhen: lucente baluardo di tutto ciò che è buono in questo mondo, questi reca conforto nei pii e atterrisce gli empi..."

    La grazia di Menelhen scorre tutta, pura e radiosa, nel bel diamante di cui il bastone è composto, liscio dalla base allo slargo in cima, nel quale una sfera di zaffiro è dolcemente collocata, abbracciata dalla pietra incolore sulla quale poggia e che, per un poco, sale con lei, ammantandola in una breve spirale. Questo è il vero Menelhen: la sfera che, per incanto del vento e del gelo s'è fatta azzurra, limpida come il cielo al mattino, ed è proprio questo che un occhio attento riesce a scorgere se ivi guarda: serene ruotano fioche nubi all'interno, sparute per numero e piccole per dimensioni, poiché chiunque osservi la pietra, in realtà sta osservando uno spicchio di cielo, tanto caro a Feng Yang Leng.
    Ad ogni modo, ben più radioso dello splendore dell'oggetto, è ciò che questo è in grado di operare: la bella sfera non si cura della carne umana, né di qualsiasi altra cosa possieda un'anima; Menelhen colpirà l'essenza della realtà, inibendola, e tutti gli spiriti. Nato dal Vento il Cristallo, inoltre, come questo muta e spira ora curvo ora diritto, così l'oggetto cambierà la propria sembianza, plasmandosi più e più volte.
    Lunghezza bastone (sfera esclusa): 175 cm
    Diametro sfera: 10 cm
    Lunghezza complessiva: 185 cm


    Analisi dell'abilità:
    -La sfera è in grado di colpire fantasmi, spiriti e tutte le essenze incorporee come se fossero solide, compresi gli elementi solitamente intangibili (fuoco e aria, ad esempio);
    -A costo Variabile, nel caso colpisse una creatura dotata di anima, la sfera attraverserà il corpo, come se fosse etereo, ed il danno causato sarà di tipo nervoso, ovvero ci sarà una temporanea, e piuttosto istantanea inibizione nell'utilizzare l'arto la cui zona è stata attraversata: maggiore è il costo pagato, maggiore sarà l'entità del danno.
    N.B.: In scene Gdr e/o Quest, previo accordo e/o autorizzazione, il danno nervoso al corpo (ovvero la paralisi di quella zona) può essere permanente.
    -A costo Basso, è possibile mutare la forma della sfera, in qualcosa di inanimato dello stesso volume: ad esempio potrà diventare la punta di una lancia, la curva lama di una falce, una chiave, una forchetta e così via.
    N.B.: la trasformazione durerà un solo turno.
    [/color]

    Abilità Passive in uso:

    CITAZIONE

    Radianza dell'Aurora

    <i>"Dovunque sia l'Ombra, il Primo porterà Luce; dovunque sarà dolore, il Primo porterà conforto; dovunque è sporcizia, il Primo monderà..."

    Fonte del bene più prezioso, puro e lucente, il Primo Guardiano rasserena chiunque lo accosti, ed il mondo appare pulito, come se il male venisse eradicato e tutto il dolore lenito: un corpo straziato tornerà integro, la fatica diverrà quasi impercettibile, ed il male avrà difficoltà ad attecchire; la corruzione attorno al Guardiano si ridurrà, poiché tutto il bene e tutta la purezza del Mondo sono da lui rappresentate, e per lui riversate nel Mondo.

    A Consumo Medio è possibile, inoltre, rendere permanenti gli effetti che questa passiva ha sull'ambiente. Un'onda di bianca luce verrà generata dal corpo del Guardiano, rischiarando ogni cosa come se fosse immersa nell'Alba, risanando strutture ormai vecchie, putride e corrotte, abiti ormai logori o strappati, ripulendo sporcizia dai pavimenti e, in definitiva, facendo tornare ogni cosa bella e nuova.
    N.B.: Passiva (e Tecnica annessa) utilizzabile solo in scene Gdr e Quest (e la Tecnica previo accordo); inoltre, se gli oggetti in questione sono schermati da una qualche difesa magica, Tecnica e Passiva potranno non avere effetto (questo a discrezione del Master).
    L'influenza svanisce al di fuori dell'area, ed il Guardiano ne è immune, perché egli patirà sofferenze e strazi normalmente (qualora dovesse subirne).
    (Raggio d'azione: 7 metri con centro Yang)



    Ergersi al di sopra del mondo

    "...Il Primo verrà dal Vento, e solcherà i cieli e le terre, di bianche piume adornato..."

    Candide ali nascono dietro il Guardiano, grandi e morbide al punto che, se ripiegati sulle spalle, queste possano assomigliare ad un delicato mantello. Però la bellezza è solo al seguito della capacità delle piume, forti strumenti che consentono a Yang di innalzarsi dal terreno, in volo coprendo lunghe distanze oppure consentendo all'Essenza di galleggiare nel cielo.

    N.B.: L'altezza massima raggiungibile è di 5 metri dal suolo; tuttavia in scene gdr ed in Quest (previa autorizzazione) è possibile volare, o galleggiare, senza restrizioni di altezza/distanza (In scene gdr il volo è puramente scenico, ed in quest può essere utilizzato per raggiungere altezze considerevoli, o marciare più speditamente)

     
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  7. Evan O'Byrne
     
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    « Davveero? »

    «Davvero amico, davvero.»

    « E voi irlendesi lo fate tutti i giorni?
    Insomma.... sempre?
    »

    «Sempre.»

    Il Corvo ormai fissava da un po' il sergente rosso, studiandone le curiose reazioni all'alcol con un sorriso sornione – che a tratti diventava ebete – stampato sul volto dai lineamenti nobili e fieri.
    L'insistenza del suo sguardo era dovuta all'incredulità causata dalla totale assenza di resistenza di Jattur, e a testimoniarlo erano i pochi bicchieri alllineati davanti a lui, ben misera cosa rispetto alla catasta di vetro luccicante che troneggiava sotto il viso del moro.


    Modestamente, Evan era ancora sobrio.

    « Amico mio, onestamente fatico un po' a crederlo.
    Insomma... come fate a stare sulle vostre gambe durante il giorno?
    »

    «Vedi...»
    [asize=1]sospirò con pacatezza serafica, sollevando un angolo della bocca in un'espressione da teppistello navigato[/size]
    «...è questione di allenamento.
    È pura resistenza.»


    Poi, d'improvviso, Evan piantò una mano sulla spalla del compagno di bevuta, scuotendogli goliardicamente la spalla mentre con l'indice della gemella indicava le scansie di legno oltre le spalle del barista. Il suo sguardo di acciaio riluceva di una determinazione granitica, come se l'Autarca s sentisse investito di una qualche missione divina, un compito sacro da portare a termine a ogni costo.

    «Tu, quest'oggi, hai provato una delle tante vie dell'alcol.»
    Eccolo, il ghigno malefico del Comandante Verde. Ptoptio lì, sul suo bel visino da irlandese.
    «Ma la strada è ancora lunga. »
    pausa.
    «Tanto lunga.»

    Respirò profondamente, con solennità, perché per un irlandese certe cose sono sacre, e se gli altri non lo capiscono è solo perché sono stupidi o non irlandesi. O entrambe le cose, dipendeva dal momento.

    «Questa via conduce alla birra, in ogni sua veste e gusto.
    Birra bionda, nera, rossa, pastorizzata o no, trappista o industriale, belga, tedesca, olandese...»

    era difficile non notare l'espressione di pura delizia che gli aveva illuminato il volto di gioa, e in effetti sarebbe ststo praticamente impossibile determinare se il vero bambino fosse lui in mezzo all'alcol o Lowarn in mezzo ai suoi giochi
    «....e irlandese, ovviamente

    Ora il Comandante fissava un punto imprecisato dello spazio, annuendo meccanicamente alle sue stesse parole; dopotutto, aveva appena sciorinato con l'aplombe di un fottutissimo inglese una delle tante verità apodittiche del suo personalissimo microcosmo.

    «Ma non ti preoccupare, amico mio.»
    Adesso pure la mancina era andata a far compagnia alla gemella sulle spalle del Sergente Rosso
    «Tu hai me, adesso.
    E io ti illuminerò con la saggezza di un vero irlandese.
    Diventerai irlandese dentro


    E i suoi occhi erano così colmi di speranza, di attesa e fiducia incrollabile, che disattendere alle sue parole sarebbe stato grave almeno quanto far piangere il piccolo Lowarn – a cui Evan aveva portato un bellissimo regalo, per giunta: il peluche di un leprecauno con un sacchetto di semi di luppolo. Appena fosse stato un po' più grande, gli avrebbe regalato il suo primo tirapugni. Mica cavoli, eh.

    Perché lo sanno tutti: date una maschera birra a un uomo irlandese,
    e vi dirà la verità darà una rissa.

     
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  8. † Morte †
     
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    Inspirò, fremendo.
    Aveva sembianze di donna quella sera. Colei di cui indossava il corpo era ancora viva, non gli importava fare vittime accidentali quella volta. Tutto ciò che desiderava era distruggerla, in ogni senso possibile ed immaginabile. La percepiva, ne sentiva l'odore, il profumo, l'effluvio, l'anima:

    d - r - u - s - i - l - i - a

    L'assassina, la menzognera, la traditrice! Lei l'aveva risparmiata dal tragico destino dei Galanodel, e così ella la ripagava! Con un inganno, un mero trucco a stento capace di coprirne le tracce per un'effimero battito di ciglia! Come pensando di poter ingannare lei, la M o r t e, colei che tutti trova e a tutto pone termine!
    Oh, come le avrebbe fatto male!


    ~ ~

    « Un po' meglio, ora. » gli rispose Katrina, elogiandolo con un sorriso più convinto.

    Santo cielo, com'è imbranato! pensò, ridacchiando fra sé. Non aveva importanza, comunque: sapeva come influenzare le menti più deboli facendo loro credere ciò che lei voleva che credessero. E in quel momento voleva che Ryusang si sentisse attratto da lei, che sciogliesse quella goffa lingua annodata e si sentisse calmo e rilassato. Lei avrebbe fatto qualche commento sul bambino, gli avrebbe chiesto se era suo figlio, poi gli avrebbe sussurrato la sua ammirazione per il modo con cui si prendeva cura del pargolo. E nessuno si sarebbe accorto di loro.
    Seduzione, la prima arte di ogni donna.

    Ryusang sarebbe stato il suo cavaliere, la chiave che gli avrebbe permesso di giungere indisturbata nell'area alloggi dell'AlberoCasa: una generica influenza mentale nei dintorni e nessuno avrebbe fatto troppo caso a loro mentre lui la portava nei suoi alloggi, spianandogli la strada verso il suo obiettivo. Il bambino ovviamente sarebbe venuto con loro... troppe domande, se l'avesse lasciato lì dov'era. Gli bastavano pochi minuti per compiere la sua missione. Era certa di riuscire.
    In fondo, gli uomini non sono sempre uomini?



    Qm Report †
    † Vittime
    Tutti voi subite un'influenza psionica di livello Alto che vi induce a 'dimenticare' momentaneamente Ryusang, Lowain-Hamelin e la misteriosa donna, per permettere ai tre di salire negli alloggi di Ryusang indisturbati.

    † Ryusang
    Subisci in questo turno un'influenza psionica di livello Alto che ti spinge a salire nei tuoi alloggi all'AlberoCasa assieme alla signorina, con ovvi -e ricambiati?- intenti.

    † Morte
    In incognito ( per p o c o )

     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Una risata cristallina accarezzò l'udito dei più prossimi a lei, mentre il suo viso andava arrossandosi. No, non era ancora abituata a quei discorsi, ed ormai fin troppe persone non facevano altro che spingerla a trovare un compagno per la vita. Con Kalia era stato diverso, come anche la reazione alle sue parole mentre le due discorrevano nel salottino. Riguardo Yang, invece, si aspettava un'uscita simile, prima o poi; quasi sospettava di lui nel non aver tirato fuori prima l'argomento a dirla tutta. Lo conosceva troppo bene, e sapeva quanto fosse interessato al benessere della sua amica. E lei ne era lieta.

    -Hahahahaha... Da quanti anni, Yang, mi conosci ormai?
    Sai bene che non son più una principessina indifesa in cerca di marito!

    Lo sguardo di giada si spostò verso l'uomo indicato da Yang, che probabilmente nella sua vita di castità e purezza inquanto Guardiano del Bene e della Luce non aveva mai avuto modo di imparare a riconoscere una persona presa dall'ebrezza dell'alcol. Ma lei sapeva cosa voleva dire, Evan stesso glielo aveva fatto provare sulla propria pelle qualche giorno prima, mettendola in una situazione decisamente imbarazzante. Già... ed ora ci stava riuscendo perfino con il rigorosissimo Jattur. Per un attimo giunsero alle sue orecchie le parole dell'irlandese all'asghabardiano, il suo giuramento di renderlo irlandese dentro, e sinceramente non seppe dire se quello fosse un augurio o una minaccia. Scrollò la testa profondamente preoccupata, per poi tornare a dare corda a Yang.

    -A dire il vero non so se esista quello giusto per me, ed alla fine non fa nulla, va bene lo stesso.

    Gli diede una pacca sulla spalla con fare amichevole e bonario.
    Sorrideva.
    Ed intanto il suo viso era bordeaux.

    -Di gente a me devota ce n'è tanta: l'Alfiere mi ha presa con sè dandomi casa e danaro a volontà, il Maestro Owl mi aiuta a crescere il bambino in mia assenza, gli Aviatori, di cui Jattur fa parte, arrivano a rischiare la vita per ciò che comando, in un comune sogno di pace ed infine, qualunque cosa accada, so che potrò sempre contare su Yoko. Tu stesso mi sei sempre stato affianco, dai tempi dell'Accademia.

    Infine si accasciò su un tavolino, invitandolo a seguirla e prendendogli la mano.

    -E' vero, non ho un marito, forse è mortificante per una della mia stirpe, ma infondo i Galanodel non esistono più, quindi non so davvero fino a che punto dovrei pormi il problema.

    Infondo aveva ragione, era come preoccuparsi di regole ormai in disuso. Un pò stupida come cosa, soprattutto per lei che di regole, spesso e volentieri, non rispettava nemmeno quelle in vigore.

    -E poi l'Amore agisce per vie ignote e spesso senza senso. E' una cosa che non si può programmare, o rischi di ucciderlo prima ancora che nasca.

    Infine, con aria un pò stanca, iniziò a giocherellare con la manica dell'abito del Guardiano.
    Sospirò, ed il colore delle gote non accennava a diminuire.

    -Elysia, un frappè al cioccolato.

    La cioccolata, ecco la sua droga.

     
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  10. Grifis:.
     
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    Lo sguardo gli moriva sul fondo d'un bicchiere. Quante domande, tanta afflizione; si rigirò il bordo del vetro, annegando leggermente nel malto dorato. La birra non aveva mai avuto un sapore così aspro, e gli parve che all'interno vi fermentasse un tripudio di malumori. Cercò di alzare lo sguardo, volendo separarsi dallo spettro del fallimento. Notò, poco più avanti, la Dama del Vento con il figlioletto e molti altri suoi compagni d'arme. S'incuriosì: possibile che il Moon Grill fosse diventato il ritrovo della Gilda?

    Sembrava un caso, eppure li vide proprio tutti, i suoi compagni. E tuttavia, ebbe l'impressione che mancasse qualcuno all'appello. Forse Ryusang? Scosse il capo e fece spallucce, dal momento che non aveva alcuna importanza, almeno per lui, sapere chi degli Aviatori stesse usufruendo del locale. Gli importò più delle basse temperature e del maltempo, che ruggiva altrove. Non avrebbe mai saputo d'essere vittima di una grande influenza psichica, che lo costrinse a dimenticare. Non s'avvide quindi, come molti altri del resto, del povero Ryusang che veniva strappato all'allegra bettola da una giovane donna. Tornò al suo bicchiere, affogandovi ancora.


    Grifis
      Equipaggiamento
      [ Armatura d'Argento del Grifone ]Info
      [ Passiva Volo]3

      Abilità Passive
      ~ S I L E N T H I L L ~ Info
      [ Passiva di Charme "Riverenza" ]

      ~ F E A R L E S S ~ Info
      [ Passiva Resistenza Psionica Medio Livello ]

      Abilità Attive


      Mana & Consumi 100%

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    SSA Delta


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    Inarcò un sopraciglio, stupito dalla saggezza del suo parigrado. « hic! » singhiozzò, affogando la meraviglia in un bicchierino ambrato. Una mano lo posò sopra ad un altro rovesciato, impilandolo con destrezza notevole.
    Ci mise un istante a capire che era la sua mano.

    Se la guardò incerto, stupito da una simile prodezza, poi accantonò la questione con un'alzata di spalle e servì un altro giro. « Beh, iooh.... n-non so che dire. » ammise, sopraffatto dalla commozione. « È... insomma, è... »

    ...si bloccò, improvvisamente incerto.
    ma come è, di preciso?
    Acci...

    « ...insomma, hai capito no? » disse, certo che il saggio irlendese avrebbe sbrogliato la matassa intricata dei suoi pensieri (?) intricati.
    E bevve.



    Jattur Shattur - SSA Delta 1.287661A

    _Premessa: Status generale:

    Status - Fisico » Piacevolmente brillo
    Status - Psicologico » Sorprendentemente sorpreso
    Status - Energetico » 100%
    Sforzi »
    Riassunto azioni » N/A





    Stili di combattimento »

    Shii-Cho ~ Addestramento standard » +25% agilità e resistenza
    Soresu ~ Guardia standard » Percezione a 360° dei pericoli
    Sveltezza di lama » I movimenti della spada laser diventano difficili da seguire, 1/2

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    Arma laser da corpo a corpo »
    Bastone Laser unifase blu personalizzato (id: #5r96s2e8sa9):
    ___ » Distrugge facilmente ogni oggetto non magico
    ___ » Fende la magia come la materia

    .
    Armatura completa »
    SSA-TAmultitask personalizzata (id: #6es5e1j8a4k98s):
    ___ » Rivestimento in lega di di titanio spesso 2mm con resistenza media ai colpi fisici




     
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  12. Feng Yang Leng
     
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    Sorrise. perché non vedeva i pensieri dell'amica danzare attorno a loro come burattini incantati, al lento suono d'una vecchia nenia, e però non li afferrava, essendo il suo Spirito così leggero e privo da ogni triste macchia; non solo, ma pure desiderava ardentemente che Drusilia fosse felice, felice come mai lo era stata, e l'amicizia è sì un buon balsamo, ma l'amore ha un sapore molto più incantevole:

    -Ma piccolina, non essere così pessimista! L'amore arriva per tutti, e aprirsi a questa idea non può che farti bene!-
    Le disse, gli occhi di cielo sugli smeraldi di lei, ed una letizia in volto
    -Non è una cosa che puoi uccidere, Dru! E poi, uccidere! Che brutta parola!-
    Un gesto di spavento con la bianca mano
    -E' bello avere amici! Ma l'amore ti da qualcosa di più, qualcosa che non si può trovare in un amico, a meno che tu non ami i tuoi stessi amici!-
    Fece cenno di sì col capo, e ricordandosi di una cosa quasi balzò, spaventando forse Elysia al banco
    -Prendi Yoe, per esempio!Lei non ha un fidanzato! Però ha tutto l'amore del mondo, perché Lei ama ogni cosa! Ora, è vero che ti ho detto di guardare con occhi diversi Jattur, ma solo perché amare tutto il mondo come fa Yoe non è una cosa così facile!-
    Rise, cristallino e melodioso
    -Finché non deciderai in che modo vuoi amare, perché non provare con lui? O con chi ti fa battere il cuoricino più forte quando ti è accanto! Non è una brutta idea!-

    Concluse, e fra un riso e l'alto il suo sguardo angelico vagava per il locale, benedicendo tutta la vita che in esso rifluiva, e tuttavia gli sembrava non fosse una serata completa, come se un pezzo mancasse, come se servisse qualcos'altro...Ma quello che fosse, non sapeva dirlo con esattezza.

     
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  13.  
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    Il Nibbio

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    « Un po' meglio, ora. È bello non essere da sola una volta ogni tanto. »

    La ragazza gli rivolse un sorriso affascinante, che il Nibbio non poté far a meno di trovare irresistibile -nonostante quello non fosse esattamente il suo tipo ideale di donna... e fu allora che cominciò a sentirsi strano: sentì la voce di lei parlare -e di molte cose-, ma non stette ad ascoltare che mezza parola, probabilmente troppo inebetito dalla malia che la fanciulla esercitava su di lui.

    « Che bel bambino.... È tuo? Dev'essere un bell'impegno prendersi cura di un bambino così piccolo... non in molti ci riuscirebbero, al contrario di te. »

    Doveva aver detto qualcosa circa Lowarn, qualcosa cui lui replicò in modo istintivo e distratto, rispondendo con fare quasi assente ciò che gli veniva chiesto. Tanto, non dovevano essere tutt’al più che chiacchiere banali

    « Ti andrebbe di visitare il Quartier Generale della LAM? »

    Quando lei gli prese la mano, quelle parole vennero fuori dalle labbra del giovane praticamente da sole, e -senza quasi rendersene conto- un attimo più tardi stava varcando la soglia dell’uscita con il suo nuovo fratellino in braccio e l’ancor più nuova sconosciuta sottobraccio.
    La porta si richiuse alle loro spalle, ed uscirono nella notte.

     
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  14. Evan O'Byrne
     
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    « Beh, iooh.... n-non so che dire. È... insomma, è...
    « ...insomma, hai capito no?
    »

    «E allora non dire niente.»
    O'Byrne ingollò l’ennesimo giro
    «Bevi.»
    Il bicchiere sbattuto sul legno del tavolo produsse un rumore sordo, che subito si perse nela marasma chiassoso della locanda
    «Perché non credere che sia finita qui.»

    Il ghigno mefistofelico sulle labbra del Corvo non lasciava speranze di salvezza: perché dopotutto, sebbene Jattur non fosse un suo diretto sottoposto, il comandante della Squadra Verde aveva preso a cuore l’educazione morale del Sergente Rosso.
    Evan ordinò allora due birre, che furono servite e poggiate specularmente sul tavolo; il colore ambrato si accendeva di riflessi rossi attraverso il gioco di riflessi del vetro, mentre dalla spuma – bianca, compatta e corposa – si spandeva l’inconfondibile quanto adorato aroma di malto.

    «Alla salute, compagno!»

    Il giovane moro aveva sollevato alle labbra il boccale dopo averlo battuto sul legno, traendone un lungo e avido sorso e riportandolo giù con un colpo secco; un vero brindisi da irlandese, quello. Poi appuntò lo sguardo bigio su Jattur, sondandone l’espressione – ormai persa tra i fumi dell’alcol – con un’acutezza degna di un rapace.
    Sorrise di un sorriso di sfida.


    «…vediamo se sei capace di mandarla giù tutta in un sorso!»

    Non c’era che dire; Evan si stava talmente divertendo da ignorare ormai completamente l’ambiente circostante, pervaso com’era da un’ebete lucidità generata dall’entusiasmo della sua nuova missione e dall’alcolica allegria che gli scorreva nella vene. Per questo neppure s’accorse della scomparsa di Ryusang e di una giovane donna, sebbene la cagione fosse tutt’altro che quella normalmente supponibile.
    Per il Corvo, in quel momento, esisteva solo la birra.


    E così sia.

     
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  15. † Morte †
     
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    Uccidere, Drusilia? pensò la Morte, divertita. Che brutti pensieri che hai!

    Ridacchiò sommessamente e raggiunse la Galanodel al tavolo che occupava assieme al Primo Guardiano, servendole il suo frappé con un sorriso carino che ben si addiceva alle sembianze di Elysia Ravenclaw. La cioccolata era amara.
    Gliel'avrebbe ficcata in gola assieme al bicchiere se non avesse avuto intenzione di farle ben di peggio.

    Ritornò verso il bancone, ignorando ed ignorata dagli altri avventori. Esistevano molti modi per essere invisibili, tutti ugualmente utili nelle giuste circostanze... e queste, indubbiamente, lo erano. Chi avrebbe mai notato la giovane aviatrice blu che serviva ai tavoli fare una pausa? E chi avrebbe trovato strano che salisse un secondo in quella che di fatto era casa sua, seguendo non seguita il giovane e ingenuo Ryusang con la sua ammaliatrice?
    Sorrise, deliziata da come persino i suoi nemici più acerrimi la aiutavano galantemente.

    La vendetta è così dolce...


    ~ ~

    Sgranò appena gli occhi alla proposta di lui, socchiudendo la bocca come deliziata. « Mi piacerebbe moltissimo. » gli disse, sorridendo entusiasta.

    Salirono al primo piano, ogni passo più vicini all'agognata meta. Il suo sguardo si soffermò indifferente sugli archi di pietra e sugli attrezzi per allenarsi, appena di più sulle armi: conosceva già la pianta dell'edificio. Quando lui fece per parlare gli pose due dita sulle labbra, poi gli prese il viso fra le mani, guardandolo intensamente. « Ssh. » sussurrò. Lentamente si alzò in punta di piedi.

    La sua bocca sfiorò quella di Ryusang: delicata, esitante, poi più decisa. Sentiva il suo respiro ansare sulla sua pelle, il sapore delle sue labbra.
    La sua mano scivolò sulla nuca e premette forte.

    Lo sorresse quando le sue gambe cedettero, afferrando il piccolo prima che cadesse. Li distese entrambi a terra, supino, poi gli frugò fra le tasche fino a trovare la tessera che le avrebbe dato l'accesso alle aree private. « È stato bello. » sussurrò. « Vorrei che non dovesse finire così... »

    Lo lasciò così, senza guardarsi due volte alle spalle. Non l'aveva ucciso, anche se avrebbe potuto: quello che aveva fatto lo avrebbe lasciato incosciente per cinque, sei minuti al massimo. Si sarebbe svegliato intontito, all'inizio, poi avrebbe capito e sarebbe scattato l'allarme. E sarebbe stato troppo tardi.
    Mentre il Gate Keeper del locale la teletrasportava ove voleva, Katrina pensò che cinque minuti erano decisamente troppi per la sua missione.


    ~ ~

    Apparve dal nulla.
    Il suo sguardo cadde sul giovane Ryusang, svenuto sul pavimento. Per un istante valutò se prendere lui e lasciare il suo cadavere a Drusilia come presente. La tentazione era forte. Bastava così poco per uccidere un uomo... una piccola arteria recisa nel cervello, un nervo premuto troppo a lungo. Esserini così fragili, gli umani. Così deboli, così inermi. Morivano come mosche, spazzati via da ogni sorta di colpi o accidenti. Persino le più piccole e invisibili creature del mondo naturale potevano falciarli a milioni, riproducendosi dai loro corpi come un infinito sciame di cavallette. Inedia, pestilenze, guerre, vecchiaia. Era così facile. Le bastava toccarlo...
    Ma così lo sarebbe stato anche per Drusilia.

    Distolse lo sguardo. E guardò il bambino.
    « Ciao, Hamelin. » sussurrò. « Buon compleanno. »
    Gli occhi del piccolo si strinsero, poi si dilatarono.
    L'aveva riconosciuta.


    ~ ~

    Cercò la stanza giusta, correndo con tutta la velocità che aveva. La gonna del vestito giaceva da qualche parte nel labirinto di marmi e fregi dell'edificio, strappata parecchi metri prima in favore della mobilità. Correva veloce, quasi volando lungo i corridoi dell'AlberoCasa. In un'altra situazione forse sarebbe stata preoccupata o imbarazzata per l'abbigliamento ormai indecente, ma non ora.... non col il suo potere che gli scorreva nelle vene e danzava sulla sua pelle, infiammandone i sensi come una droga. Mentre la sua energia infuriava in lei poteva vedeva ogni venatura, ogni imperfezione, ogni colore che il suo occhio poteva percepire, e sentiva la più minima vibrazione dell'aria come se le sussurrasse una dolce melodia nell'orecchio.

    c o n c e n t r a t i

    La sua mente si schiarì di colpo, lasciandole solo l'eco di quell'esultanza. Il contraccolpo fu così violento che quasi pianse. « Si » sussurrò « si, lo farò. »
    Svoltò un angolo, e un nome guizzò ai suoi occhi. Entrò nella stanza e richiuse la porta, ansando ferocemente. Il suo sguardo saettò verso l'oggetto della sua cerca.
    Rise.

    Trentadue secondi dopo era fuori dalla stanza, fra le mani un oggetto nascosto da una coperta. Pochi secondi dopo era fuori dall'AlberoCasa, correva verso il Terzo Girone. Missione compiuta pensò, esultante.
    In quell'istante i grifoni in cima all'albero iniziarono a gridare.


    ~ ~

    Prese il piccolo Hamelin in braccio e uscì dalla stanza, sussurrandogli con le labbra sulla testolina graziosa una ninnananna dell'Est. Assieme ascesero la dimora arborea dei servi della traditrice, un piano dopo l'altro, fino a giungere nella grifonaia.

    « Sei stato un bravo Emissario, Hamelin. » gli bisbigliò. « Vogli farti un regalo speciale per questo. »
    Si sporse da uno dei pontili che separavano i nidi, carezzando dolcemente i suoi boccoli infantili. Il suo sguardo vagò su campi e fattorie, le alte mura fra il Secondo e il Primo Girone e ancora oltre, sugli spazi sconfinati del cielo in cui navigava Laputa. Sembrava tutto così piccolo, dall'alto, così piatto, così buffo.
    « Uno che tu possa ricordare a lungo, negli anni a venire. »

    Sorrise, dolcemente.
    Poi scheggiò il Primo Sigillo.

    L'aria parve tremolare, ondeggiando come scossa da una folata di potere invisibile. La pelle si fuse come cera e cominciò a cambiare. Un velo di ghiaccio risalì sinuoso le fronde e i rami, il gelo si insinuò lungo la linfa vivente pugnalando al cuore la pianta, e i grifoni impazziti strillarono in preda ad un panico quale non avevano mai provato in vita loro.
    Quando tutto finì, le sue sembianze erano identiche a quelle della donna in rosso.

    « Un bel giochino divertente per il nostro piccino, oh si! » ridacchiò.

    Si gettò dal parapetto assieme a Hamelin, atterrando dolcemente in punta di piedi trenta metri più in basso. Poi corse, in direzione opposta a Katrina.
    Non fece niente per nascondersi.
    Così anche Katrina.



    Qm Report †
    † Drusilia
    Si, la cioccolata usata nel tuo frappé è al 100% puro cacao - senza neppure un briciolo di zucchero! Peggio ancora, Elysia pare svanita nel nulla e non puoi neppure chiederle un'altro frappé.

    † Ryusang
    Ti risvegli dopo trecento secondi esatti, illeso a parte il fatto di essere stato messo k.o. dalla gentil donzella in quello che avrebbe dovuto essere un momento di passione sfrenata... ehm.
    Comunque, Lowain non è più con te.

    † Yang
    La tua affinità con l'ordine del mondo ti permette di capire che c'è qualcosa che non va esattamente un istante prima delle grida dei grifoni. Non hai l'esperienza di Yin nell'identificazione del male, tuttavia sai una cosa: qualunque creatura sia là fuori, è potente.
    Molto.

    † Morte
    Ha assunto l'aspetto di Elysia Ravenclaw ( all' i n i z i o )

    † Vittime (riepilogo)
    A vostra insaputa la signora in rosso ha rubato qualcosa ad uno di voi all'infuori di Drusilia e Ryusang. Lowain è sparito. I grifoni hanno dato l'allarme. E ci sono due signore in rosso che scappano in due direzioni diverse con in braccio un fagotto che potrebbe essere il pargolo. A voi la scelta di come proseguire, con l'ovvia precisazione che detta scelta si ripercuoterà su quella del fortunato scelto per un incontro faccia a faccia con Madame le Mort.
    Questo è l'ultimo turno non attivo della quest.



    Morte †
    † Carne ???
    † Mente ???
    † Anima ???
    † Primo Cavaliere dell'Apocalisse
    ~ Aura di freddo che ghiaccia superficialmente l'ambiente
    ~ Induce terrore anche a chi ne è resistente

    † Falce
    ~ ???

    † Caduti


    il Primo Sigillo
    Viene la Morte, di bianco vestita. Cammina per il mondo, scivolando come un'ombra fra i mortali ignari. La scorgono, sorridono, salutano; amica o amante, volto noto o sconosciuto, ella è chiunque e nessuno. Il suo volto non ha pallore cadaverico, fra le sue mani non stringe il manico della sua lunga falce, nei suoi occhi non c'è lo spettro di un gelo assassino.
    Ella è fra noi, è una di noi. Forse sono io, forse sei tu.
    Dov'è la Morte?
    passiva



    † Primo Cavaliere dell'Apocalisse †

    [...]
    Ella è la Morte, insensibile ed eterna: il gelo s'irradierà dalla sua sola presenza, e con esso una paura così sovrannaturale da oltrepassare senza infrangere ogni resistenza passiva.
    [...]


    usati entrambi soltanto sulla cima dell'alberocasa






    Edited by † Morte † - 9/9/2011, 20:02
     
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22 replies since 14/8/2011, 18:23   588 views
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