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IsmÆle.
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Sinceramente non si capacitava di come faceva alle volte, a stupirsi per così poco, eppure, era felice anche solo a guardare quello spettacolo. Takeshi Yamamoto, giovane ragazzo catapultato dal maelstrom su endloss ammirava esterreffato il latfidono di Laputa in tutta la sua bellezza.
Verdi pascoli e campi arati si stagliavano dinanzi alle sue iridi, piccoli rigagnoli e fiumiciattoli si estendevano a colpo d' occhio lungo tutta la vallata e, il sole, brillava alto nel cielo donando una meravigliosa....primavera? chissà se esisteva in questo luogo, chissà come si chiamavano le stagioni, come, si scandiva il tempo....sorrise appena per la sua ignoranza ma, dopo tutto lui era solo un estraneo, un naufrago di un altro pianeta, di un altro mondo e lo sarebbe rimasto, almeno finchè non avrebbe trovato il modo di tornare indietro,
« Un ottima giornata per farsi una corsetta e ancor di più per esplorare questo luogo, dovrebbe essere molto divertente!. »
Era fatto così Yamamoto giovane e mai abbatuto, sempre con un sorriso scandito in faccia e una voglia di fare sempre nuova e sempre attiva. Cominciò a camminare per un sentiero, i capelli neri si mossero appena, la mano allacciò un pò più stretta la cravatta sul colletto della camicia bianca, e i piedi, andando uno avanti all' altro si misero nella direzione voluta, un pò fuori posto per lo smoking ma a lui, piaceva.....almeno quanto quello spettacolo meraviglioso.SPOILER (clicca per visualizzare)Perdona la carenza del post cara ma sono un pò arruginito in termini gdr. -
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Corte degli Arcani.
Un altro mondo...<< Drusilia, cara! Grazie per avermi invitato per il tuo compleanno!
La tua casa è distante mille miglia dalla mia, ed io sono uno che si mette in viaggio solo quando ne vale la pena. Ebbene, ne val proprio la pena, se si tratta di prender parte alla tua festa.
Non vedo l'ora di essere da te!
Il mio viaggio è cominciato dentro il cuore di un piccolo uccello, un Nibbio, che conoscemmo in tempi diversi, io e te, tempo fa. Lo trovai cordiale come sempre, anche stavolta.
E tuttavia - quando gli dissi che la piccola Dru stava crescendo e che io stavo andando alla festa per il suo compleanno con un regalo - lui rimase perplesso.
Per un pezzo badammo a volare in silenzio, e alla fine lui mi disse:
"Ci capisco
ben poco, in quel che dici, ma men che
mai capisco come mai tu ci vada,
a questa festa"
"Ma sicuro che ci vado, alla festa," dissi io. "Cos'è che ti riesce tanto difficile da capire?"
Lui non rispose niente, lì per lì, ma quando arrivammo dalla Carta della Torre, mi disse:
"Può forse una distanza materiale separarci davvero dagli amici? Se tu desideri essere da Dru, non ci sei forse già?" >>...
Pressi dell'Albero Casa, Latifondo.
Faceva caldo, quel giorno. Tirava un vento afoso nonostante l'autunno fosse appena arrivato, quasi l'ultimo slancio vitale e disperato di una stagione che ormai andava spegnendosi come una condannata a morte. In quell'urlo sovrumano solo un orecchio era in grado di avvertirne le vibrazioni, scandire gli attimi, comprendere moto e direzione delle innumerevoli correnti che solcavano l'isola volante, prevedendone ogni singolo movimento. Solo una donna era giunta a tale comprensione del suo elemento, in una terra totalmente sospesa in esso, da uscire fuori dall'Albero Casa, sede degli Aviatori nonchè sua seconda dimora, semplicemente per ascoltarlo, quasi fosse un amico di vecchia data con cui discorrere liberamente, fra un racconto ed un segreto. Ed in quello stato lei sostava in mezzo ad una stradina, il volto da silfide girato verso l'esterno, occhi chiusi ed i capelli del colore dell'ebano che si agitavano sotto le carezze del vento, così lunghi e piacevolmente mossi da parer di forma simili alle onde del mare di Undarm, oltre alle quali nessuno sapeva cosa era nascosto. E come essi danzava anche il drappo di seta pallida di cui era vestita, creatura bellissima figlia del cielo, sfiorando delicato le morbide ed intriganti forme come un amante discreto.
Laputa.Eppure quell'angelo non era una visione.
A Laputa la chiamavano con molti appellativi, che ne ornavano la figura come medaglie a ciò che era riuscita a conquistare:
Ufficiale, Generale, Gran Maestro.
Per gli amici, semplicemente Drusilia.SPOILER (clicca per visualizzare)Olè, ecco il posticino! x3
Metto qui segnate solo le passive influenti nel post, che altrimenti leggerle tutte diventa una rottura senza pari.
Edited by Drusilia Galanodel - 18/8/2011, 23:17.