[LAM] Arruolamento - Rika Furude

Sotto il lieve tepore del sole mattutino, una bianca figura passava tutta concitata per le vie del Latifondo, in cerca di qualcosa, o di qualcuno; aveva fretta, e muoveva i passi uno dopo l'altro, veloci e sicuri, in una mano stringendo molti fogli compilati, nell'altra recando un bastone adamantino sormontato da una sfera color del cielo e di simile materiale.
Ecco la Bianca Tempesta, Comandante della Squadra Blu dei LAM, indaffarato come suo solito per il benessere di tutti: portava una veste bianca come neve, brillante come una luce pura e bianchi erano i suoi capelli, irradiati da un candore eccelso, ma lo sguardo, egli l'aveva di cielo, azzurro e profondo, amichevole e sempre gioioso; a mo' di manto, teneva le grandi ali piumate, anch'esse bianche, ripiegate sulle spalle, morbide scendente lungo la schiena, tanto simile ad una coperta di piume.

-Oh, è davvero tardi!-

Cinguettò preoccupato, passando tra la folla del Secondo girone e calcando le strade sempre più rapido finché, messo un piede in fallo su di una pietra ahimè troppo liscia, cadde in avanti con un tonfo; molti fogli allora volarono in aria, ricadendo tutto attorno al ragazzo dal giovane viso, ancora sdraiato e teneramente lamentoso; su ogni carta campeggiava il simbolo della gilda dei LAM, in azzurro, ed il nome di questa.

Il ritardo, sarebbe sicuramente aumentato.

Una vocina, fra il brusio della folla, parlava come una piccola candela in un incendio: simile, ma separata dalle grandi fiamme; concedeva aiuto, e benché il Guardiano non si fosse ferito, né avesse doluto più dell'indispensabile, fu ben lieto d'essere stato oggetto di attenzioni.

-Sì, grazie!-

Cinguettò tutto felice, afferrata la mano della ragazzina e sollevatosi di nuovo in piedi; non aveva graffi, né era sporco: il potere il lui puliva ogni lordura attorno, sicché nulla della vesta si strappò o venne sgualcito, e tutto tornò ad essere bello come sempre.

-Come sei gentile!-
Disse, la voce limpida e serena di un giovane ragazzo di vent'anni
-Mi dispiace di essere caduto in questo modo ma...Era tardi e...Oh! E' ancora tardi!-

Preoccupato, stava per chinarsi a raccogliere i fogli, quando si ricordò di una cosa: forse del tempo poteva spenderlo con quella cara fanciullina:

-Grazie di avermi aiutato!-
Le sorrise, inchinandosi
-Io sono Yang! Posso conoscere il tuo nome?-

Chiese, ingenuo come un dolce bambino, scevro da ogni diffidenza, e mentre parlava e si inchinava, ecco un fresco vento soffiare attorno alla Tempesta, e tutti i fogli caduti, così come nell'aria avevano danzato per posarsi a terra, ora volteggiarono nella debole corrente per tornare nelle mani del Bianco ragazzo.

-Che nome carino!-
Cinguettò il Guardiano, tutto felice di aver trovato una persona così ben disposta nei suoi confronti
-Io sto andando a casa di una mia amica, sai? E' il Gran Maestro della gilda dei LAM di Laputa!-

Fece cenno di sì con la testa, e mentre parlava già rifletteva su cosa fare una volta lì: Drusilia, infatti, gli aveva chiesto di badare al piccolo Lowarn dopo pranzo, ma il Guardiano, instancabile e alacre come sempre, aveva deciso di arrivare di buon mattino per aiutare la ragazza nelle mansioni, pulendo e cucinando per tutti quelli che avessero voluto mangiare con loro: E poi il bambino era così carino, e stare con lui faceva sorridere la Tempesta assai più di quanto il mondo stesso non lo rendesse felice!

-Conosci i LAM, Rika?-

-Non la conosci? E' piuttosto famosa qui, sai? Anzi, è famosa dappertutto!-
Un buffo risolino accompagnò le bianche parole
-Non preoccuparti, cara! Siamo tutti arrivati qui col Maelstorm! Presto non vorrai più lasciare Endlos! E' così un bel posto!-

Rivelò, e intanto sistemava i fogli che erano tornati nelle sue mani, e quando Rika si offrì di accompagnarlo da Drusilia, la Tempesta sorrise rincuorata, e fece cenno di sì col capo tutta felice:

-Oh, sì! Mi piacciono le sorprese!-
Ci pensò un po' su, poi esclamò
-Vuoi che ti parli un po' dei LAM? Sai, magari potresti trovarli interessanti! Noi difendiamo questa città volante, Laputa, e tutti quelli che su Endlos chiedono il nostro aiuto!-

-Anch'io ho perso degli amici, venendo qui...-
Disse, con un po' di rammarico nella voce serena
-Ma le dimensioni sono fatte per essere visitate, no? Posso tornarci quando ne ho voglia! E così puoi fare tu! Abbiamo tanti modi per viaggiare, o per contattare altri mondi sai?-

Le disse, volendola rincuorare; quando s'avvide che già le era tornato il buonumore, il Primo Guardiano s'agitò tutto felice e, ansioso, esclamò:

-Subito! Non vedo l'ora di sapere che genere di sorpresa sia!-

E le tese la mano sinistra, avendo spostato i fogli sotto il braccio destro, la cui mano reggeva il bastone; non aveva motivo di diffidare, né desiderio di farlo: una così carina e cortese ragazzina non poteva nascondere cattiveria; conscio di ciò fu ancora più desideroso di sapere cosa quella aveva riservato per lui.

Alle parole della ragazzina, il Bianco Guardiano guizzò tutto felice: sapeva manovrare i venti, come la Tempesta aveva potere di fare, benché, come ad alcuni è noto, questa non manovra, poiché è incarnazione, significato stesso di ciò che al mondo mostra.
Ad ogni modo, terminata la bella magia, subito il Primo fece qualche passo, annuendo felice all'incoraggiamento della fanciullina: i passi erano svelti, tanto che gli pareva di scattare come una freccia scoccata dall'arco! Una sensazione che non provava da tempo, una capacità sopita e non ancora risvegliata:

-Come sono contento! Era da tanto che non mi muovevo così in fretta!!-
Le disse, gioioso come un bambino cui fanno il più bel regalo
-Permettimi allora di condurti personalmente dalla mia amica, sfruttando questa nuova velocità!-

Si abbassò, inginocchiandosi alla ragazzina, all'altezza giusta perché lei potesse salirgli in groppa e cingergli il collo con le braccia; ecco che, poco a poco, le grandi ali, che fino ad allora aveva riposato appoggiate alle spalle del ragazzo, si mossero, svegliate dal loro bel sonno: grandi erano, e possenti, ma eleganti e delicate come una creatura che appaia indifesa e che celi dentro sé tutta la meravigliosa forza in suo possesso.

-Salimi addosso e reggiti, mi raccomando!-
Precisò, subito trattenendo la gioia in favore di un leggero imbarazzo
-Sempre che tu voglia essere trasportata in questo modo!-

Quando Rika montò sulla schiena del Bianco ragazzo, egli poco s'accorse del peso di lei, essendo questa leggera come piuma, e pure avesse sofferto del carico sulle spalle, dato l'incanto di velocità che quella aveva operato su entrambi, il volo sarebbe durato assai meno del previsto, sicché un peso la Tempesta poteva portare.
Ecco che, scosse le belle ali, i due s'alzarono subito in volo, con una grazia ed un'alacrità degne del Primo, ed in brevissimo tempo furono già molto in alto, tanto che poteva essere vista gran parte di Laputa:essendo la ragazza nuova, Yang credette che mostrarle la città dall'alto avrebbe aumentato la sua conoscenza di quel luogo; e così, dopo qualche minuto passato in alta quota, l'Essenza alata cominciò una vertiginosa discesa, veloce come una freccia scagliata verso il basso, diretta alla casa dell'amica cui andava a fare visita.

Sembrava volersi schiantare al suolo, tanto era rapido, ma sorridendo come suo solito rallentò all'ultimo l'andatura, sicché atterrarono con leggero tonfo e, il Guardiano sperava, senza che Rika si fosse fatta alcunché.

-Eccoci arrivati!-
Disse, ed osservando la luce del giorno aggiunse, rincuorato
-E credo d'aver guadagnato anche qualche altro minuto!-
S'inchinò
-Grazie a te, mia cara!-

La casa era poco più in là della strada sulla quale erano atterrati, non senza suscitare stupore nei passanti, nascosta da un'ultima curva. Così, mentre consentiva alla ragazza di smontargli di dosso, Yang pensò che forse, per la gentilezza di lei e il potere che aveva mostrato, poteva essere una bella aggiunta alla gilda dei LAM, nella Squadra Blu magari:

-Uhm...-
Iniziò, quasi vergognoso
-Io appartengo alla gilda degli aviatori di Laputa, come già sai...Noi difendiamo la città e chiunque, su Endlos, ce lo chieda! Siamo divisi in tre squadre, sai? I verdi proteggono e combattono a cavallo dei grifoni, e sono quelli più attivi! I rossi militano a terra, e molti sono spie e strateghi. Poi ci sono i Blu, che si occupano della burocrazia della gilda e dell'archiviazione dei trattati; sono composti principalmente da coloro che usano la magia, che sanno curare e che non vogliono gettarsi nella mischia, preferendo all'assalto, il supporto dei propri compagni!-
Arrossì, un poco
-Mi chiedevo se ti andava di unirti a noi, ecco!-

Con tanta simpatia, dopo un volo forse un po' traumatico per Rika, del quale il Primo si scusò più e più volte contrito, la ragazzina accettò di entrare nella gilda degli Aviatori, colpita dalla Bontà della Tempesta, speranzosa che tutti fossero come questa.

-Non temere, mia cara!-
Le disse, ora davvero contento
-Sono tutti tanto gentili nei LAM! Alcuni un po' lo nascondono, ma hanno tutti un cuore d'oro!-
Si schiarì la voce, come non fosse pratico di ciò che stava per accadere
-Bene allora! Io, ehm..Yang....Uhm..No credo sia meglio il nome completo in questi casi...-
Arrossì, per l'imbarazzo che la scena stava procurando
-S^, allora...Io, Feng Yang Leng, Comandante della Squadra Blu dei Liberi Aeris Milites, accolgo te, Rika Furude, nella nostra bella gilda!-
Si applaudì, tutto felice di aver detto la formula nel modo giusto, volendo anche festeggiare l'ingresso della fanciulla
-E ora mi chiedo: fra le tre squadre, ti va di entrare nella mia? I Blu, come sai, curano, supportano, e non vanno a combattere con la spada sguainata! Siamo...pacifisti!-