[LAM] Da Ivalice a Laputa

Dal freddo Nord spesso il Bianco Guardiano spiccava il volo, recandosi ora nel bosco dell'Ovest, ora sulla città volante, per stare con le persone che amava più di ogni altra cosa su ogni terra dove risiedette; così, di buon grado, qualche giorno prima aveva abbandonato i ghiacci perenni a favore dell'Albero casa nel Secondo Girone di Laputa, dove dimorava Drusilia e gran parte dell'esercito dei LAM: momenti piacevoli, come al solito, con Lowarn e gli altri, trascorsi cucinando, parlando molto e svolgendo tutte quelle mansioni domestiche che tanto il ragazzo amava fare.

Quando s'avvide che tutto era stato sistemato, e che per il momento la sua bianca presenza non sarebbe stata più necessaria, decise di scendere dalla città, volando in basso fino al bosco dell'Ovest, dove abitava la sua Signora, compagna di eterne vite; però avvenne che, mentre passeggiava per il Primo Girone in direzione dei cancelli di Laputa, dovendo da lì passare per scendere sulla terra ferma dell'Ovest, vide uno spettacolo che ancora non aveva mai osservato, e tanta fu la gioia dell'evento, che per poco non superò la preoccupazione per le creature coinvolte: il Maelstorm, infatti, aveva trascinato presso le mura, una piccola casetta; subito la Tempesta affrettò il passo, ticchettando sul suolo col bastone adamantino che possedeva, alto poco più di lui, sulla cui sommità vi era una sfera azzurra, quasi un pezzo di cielo reso cristallino.

-Buongiorno!-

Esclamò sollevato, quando vide quella nuova creatura passare l'ingresso della città: non gli era mai capitato di vederla su Laputa, e poiché il gorgo aveva appena trascinato qualcosa con sé, l'Essenza ben pensò che quell'esserino fosse stato trasportato assieme alla costruzione.

-Abiti in quella casetta? E' appena arrivata!-
Gli chiese, cortese e sorridente, limpido come acqua di fonte
-Spero non ti sia fatto male!-

Un dolce vento spirava, muovendo la bianca tunica del ragazzo, sfogliando i i bianchi capelli e rasserenando gli occhi colore del cielo; le candide ali, mosse leggermente, riposavano come ogni giorno sulle spalle di lui, quasi un caldo mantello di piume. Attorno a lui, il miracolo andava compiendosi ancora, tutto facendo apparire bello e pulito, magnifico, buono e luminoso, mai toccato dal male e dalla corruzione. Il Bianco potere del Guardiano non dormiva mai.

-Oh! Che sollievo!-

Disse il Bianco Guardiano, felice dell'aver constatato che non v'erano stati danni, né alla casa, né alla creaturina, e quando questa gli si presentò con tanta cordialità, il ragazzo fece altrettanto, inchinandosi riverente e garbato, e parlando con la voce di chi non conosca il male o la finzione:

-Ad ogni modo, piacere di conoscerti! Io sono Yang!-

Quando Babus accennò al bastone che la Tempesta reggeva, questa si meravigliò alquanto, essendo che nessuno prima d'ora aveva mostrato un simile interesse per quell'oggetto, probabilmente credendo che oramai tutti si fossero accorti quello essere parte di lui, oppure non gli diedero mai davvero importanza; tuttavia, prescindendo dall'interessamento altrui, ora la piccola creatura aveva ammirato l'oggetto, ed il Primo fu ben felice di parlarne, sebbene in misura assai contenuta:

-Ti piace? Si chiama Menelhen! Vuol dire Occhio di Cielo: sai, è per la sfera azzurra in cima! E' mio compagno da sempre, e fa...parte di me!-
Con un gentile risolino ed un tenero e nostalgico sguardo al bastone, il ragazzo soddisfò la richiesta di Babus
-Ci troviamo presso le Mura Esterne di Laputa, la Città Volante! Sotto di noi si stende tutto il mondo di Endlos, dove il Maelstorm trasporta a suo piacere parti di altri universi! Ma non puoi mai sapere dove capiterai!-
Un'altra risata, cristallina e sonora, e continuò
-Questo luogo si sviluppa su quattro livelli, chiamati gironi.-
Spiegò
-Questo è Il Primo Girone, formato dalle mura e dalla Città Bassa, salendo c'è il Secondo Girone col suo Latifondo, che è una zona tutta campagnola, poi il terzo coi Distaccamenti industriali, il Quarto con la Città Alta, dove vivono i più benestanti e c'è un'accademia del sapere, ed infine il Mastio è la dimora di colui che regge questa Città! Vedi, Endlos è divisa in presidi, ciascuno retto da un Alfiere che governa per conto del signore di Endlos! Anche Laputa è un presidio, sai? Il Presidio Errante, ed il suo Alfiere è Raylek, un simpatico e verde goblin!-
Si fermò un attimo a pensare, mostrando un'espressione conciliante, come di chi stia per dare un premio e scelga di due il migliore
-Sai, oltre alla dimora dell'Alfiere, non c'è posto più sicuro su questa città dell'Albero-Casa! E' la sede della gilda presso la quale milito, sai? Siamo i difensori di Laputa, e abbiamo stipulato alleanze anche con altri presidi!-
Sorrise, volgendo gli occhi al cielo e poi a Babus
-E' una bella cosa, non trovi?-

Che la gilda avesse trovato un nuovo membro in battito di ali? Una magnifica cosa, senza dubbio! E tuttavia le promesse fatte a cuor leggere spesso tradiscono, e benché per sua Natura la tempesta si fidasse di Babus, e pressoché di chiunque, il suo ruolo presso la gilda gli imponeva di accertarsi della ben disposizione delle creature verso questa ed il loro prendervi parte; perciò, portatosi un dito al mento come a riflettere, cercò di spiegare meglio la situazione dei difensori, nella speranza di alimentare i desiderio della piccola creatura:

-No non è un'offesa, anzi mi fa piacere! Sì!-
Un attimo di pausa, poi riprese
-Però, ecco, vorrei parlarti un po' della gilda, se sei così desideroso di farvi parte!
Innanzitutto, il nome: LAM, che sta per Liberi Aeris Milites, i Liberi Soldati dell'Aria! Sono capeggiati dal Gran Maestro, Drusilia Galanodel, ed è divisa in tre Squadre: quella Verde è composta da coloro che cavalcano grifoni e difendono Laputa, e i territori alleati, in prima linea come cavalleria aerea! i Rossi, invece, svolgono missioni via terra, e spesso sono spie e strateghi, sai? Poi ci sono quelli della Squadra Blu, che sono maghi e curatori, e supportano gli altri nei compiti, e inoltre si occupano della regolazione e della custodia dei trattati, dei documenti e degli oggetti preziosi che possediamo! E' un reparto più burocratico, e per nulla combattivo!-
Rise, d'un verso fresco e gentile
-Siamo una gilda pacifica di paladini, e la Squadra Blu è la sezione più pacifica in assoluto! Ogni Squadra, poi, ha un proprio Comandante, che prende gli ordini soltanto dal Gran Maestro! Sono le più alte cariche, sai?-
SI potò una mano alla bocca, sconcertato e buffo
-Spero di non averti annoiato con questa lunga spiegazione! In tal caso, sono davvero dispiaciuto, ma è il massimo che ho saputo fare!-

E così, fra una richiesta di perdono ed un inchino, il Bianco ragazzo attendeva la riposta del piccolo essere, tanto felicemente sperando di averlo invogliato ancora di più a prendere parte alla vita dei LAM.

-Oh! Così hai deciso di...entrare nei LAM?-
Domandò, interdetto
-Ma è fantastico! Che bella notizia! Non vedo l'ora di dirlo a tutti gli altri!-

La luce del Primo aveva scaldato un altro cuore, e tanto gentilmente e con tanta volontà aveva scelto di partecipare alla vita di gilda; perciò, onde fugare ogni dubbio e mettere ogni cosa sotto la giusta luce, al ragazzo parve buona cosa ufficializzare l'ingresso del nuovo arrivato. Si schiarì la voce, e prima timidamente, poi con più autorità, pronunciò queste parole:

-Bene! Allora io...Feng Yang Leng, Comandante della Squadra Blu dei Liberi Aeris Milites, accolgo te, Babus Swain fra gli Aviatori!-

Si fermò un poco, giusto il tempo di realizzare l'inusuale formula: a Yang non serviva declamare, né essere troppo magnifico nel linguaggio; il Primo era semplice ed ingenuo, come un fanciullo che sia saggio e al tempo inconsapevole delle più alte forme di ampollosità. Beninteso, egli sapeva essere ampolloso e magnifico, ma non gradiva parlare in quel modo, se non in circostanze particolari!

-Che bello, vero? Saremo in squadra insieme!-

Saltellando per l'entusiasmo, si ricordò della casa della creaturina che il Maelstorm aveva condotto lì, sicché mise do nuovo una mano sulle labbra, invitandosi alla riflessione, e quando venne ad una piacevole idea, quasi sussultò:

-Vuoi vedere l'Albero-Casa, giusto? E vuoi spostare la tua casetta in un posto più sicuro, vero?-
Dolcemente fece cenno d'assenso col capo, proseguendo
-Ho la soluzione, mio caro Babus! Ma prima...-
Chiese, più timido
-Potrei visitare la tua dimora?-

E così, accettata la richiesta del Bianco Spirito, la creaturina l'accompagnò verso quella casetta tutta carina che era atterrata col Maelstorm: deliziosa, di legno con un tetto azzurro in pietra, e bei vetri lucidi che mostrano tende oro e blu. Con un cenno cortese, il piccoletto invitò la Tempesta ad entrare, e quando ebbe modo di sistemare l'abitazione al meglio, ecco che, con un secondo cenno, desiderò che l'Essenza prendesse posto:

-Oh, sì! Una bibita! L'accetto volentieri!-
Rispose allegro alla richiesta di Babus, e mentre questi riempiva ampolle, il ragazzo continuò
-Sai, a me piace cucinare! Soprattutto i dolci! Se vuoi posso fartene assaggiare qualcuno, quando arriveremo all'Albero-Casa dei LAM!-

Con interesse prese la bevanda, e quando l'assaggiò il bel voto si dipinse d'un sorriso splendido, mostrando totale approvazione per quella cosa così pittoresca:

-Menta e cacao! Sembrano così diversi, ma invece stanno così bene assieme! E poi a me la menta piace molto, sai? E' così...fresca!-
Rise, alludendo al suo Essere, cosa che, per il momento, Babus non sapeva ancora!
-Dovrai darmi la ricetta assolutamente! Drusilia impazzirà! A lei il cacao piace tanto!-

Quando ebbe finito di bere, delicatamente tornò in piedi, inchinandosi leggermente per ringraziare; ora gli spettava un lavoro preciso, e non avrebbe gradito di distrarsi durante l'opera:

-Davvero, davvero buona! ora occupiamoci della casa, poi potremo andare alla sede dei LAM e fare tutti felici con questa bevanda! E io farò qualche dolce!-
Alzò un poco il bastone come a volerne evidenziare la forma ed il potere, e sorrise, spensierato
-Pronto?-

Gli chiese, e quando quello gli avrebbe risposto, ecco un leggero vento farsi strada attorno a loro, e come un serpente strisciare fuori dalle pareti della casetta, sempre più vigoroso, finché non fu come una tormenta che circondò l'abitazione. Ma si badi che non era affatto pericolosa, né violenta: simile piuttosto ad un pacifico soffio, forte e fiero, ma innocuo, per la volontà del Guardiano stesso. E così, in pochissimo tempo già s'erano alzati in volo e, salendo sempre più in alto, poterono osservare il Secondo Girone sfoggiare le sue belle campagne; dopo qualche minuto, in cui la casa aveva volato senza indugio e senza pericoli, ecco la sede dei LAM farsi vicinissima, e come dolcemente l'abitazione di Babus s'era alzata, così ora era sofficemente ricaduta al suolo, proprio accanto all'Albero-Casa.

-Un bel volo, non trovi?-

Sorrise, riposato e soddisfatto.

-Laputa è una città pacifica!-
Spiegò, rispondendo al cruccio di Babus
-E poi, credo che essere Comandante di una Squadra dei LAM offra alcuni vantaggi!-
Continuò, ma rendendosi conto di star apparendo forse approfittatore, cosa che non era affatto, subito chiarì
-Non stiamo facendo nulla di male, comunque!-

Ora, però, restava ancora una questione: la creaturina desiderava tanto avere una porta, e aveva pure offerto servigi al Guardiano per questo! Una richiesta così cortese, un'offerta così spontanea commossero il cuore del Primo, già ben disposto al nuovo lavoro; sicché, indicata leggermente l'apertura, operò per colmarla: ecco che, dalla terra presso cui stavano, nacque poco a poco un rivolo di puro e fresco ghiaccio, e andò ingrossandosi man mano che riempiva lo spazio fra i muri della casa; in poco tempo aveva creato una porta cristallina, non fredda al tatto, comoda da aprire e da chiudere, resistente e, a parere del Guardiano, anche bella a vedersi. Qualche decoro e cesellatura qui e là addobbavano il tutto.

-Spero vada bene! Non sono riuscito a fare di meglio, in così poco tempo!-

Esclamò lieve, subito dirigendosi contro l'oggetto appena plasmato, per aprirlo ed uscire all'esterno; si voltò a guadare Babus, e sorridendo lo invitò a seguirlo:

-Ora è tempo di conoscere gli altri, non credi? Così possiamo offrire loro i miei dolcini e la tua bibita!-
Rise, spensierato
-Ti troverai bene qui, te l'assicuro!-

E con un sorriso, attese che il piccoletto lo seguisse, dirigendosi poi all'interno dell'Albero-casa, ansioso di far conoscere a tutti Babus Swain.