La morte incalza

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  1. † Morte †
     
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    Dannazione! imprecò. Dannazione! Dannazione!!

    Cosa era andato storto, cosa? Era un piano semplice, il loro: entrare, prendere ciò che serviva ed uscire. Uno scudo mentale per deflettere le attenzioni dei presenti, poi solo lavoro di gambe. Si era esercitata sulle scansioni, aveva mandato a memoria l'intera pianta dell'edificio, ne aveva percorso una sua riproduzione. Aveva premuto troppo piano il ganglio neurale di Ryusang? Era una tecnica che aveva provato migliaia di volte ormai, ma un errore era sempre possibile.
    Non aveva sbagliato, dentro di sé ne era sicura.
    E non aveva più importanza.

    Sentiva i passi concitati di tre persone dietro di lei, tre Aviatori alle sue calcagna. Era una fortuna che ad inseguirli non fossero tutti e sei.
    Uno lo poteva distruggere. Due li poteva gestire.
    Poteva scappare a tre di loro?

    C'é solo un modo per scoprirlo si disse, e accellerò il passo. Doveva raggiungere il Terzo Girone prima di loro, e poi dirigersi ai moli.
    Se ci fosse riuscita nessuno avrebbe potuto fermarla.
    Lui avrebbe ucciso chiunque ci avesse provato.



    Katrina ha un power-up in velocità passivo del 50%, aumentato a 75% con un consumo basso.


    Edited by † Morte † - 29/11/2011, 21:00
     
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  2. Grifis:.
     
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    Il vento era tutto per lui.
    Era un'amico, un compago, un'amante... non avrebbe potuto farne a meno nemmeno se non fosse mai esistito; e se non ci fosse stato, avrebbe pagato qualsiasi sacrificio, richiedendo al mana un prezzo più alto di quanto necessario, affinché Eolo spirasse fra i suoi capelli.

    Non v'era cosa più piacevole del volo, anche quando sfrecciava fra i tetti del Pentauron con il morso dell'ansia alla gola. Batté le ali di metallo due o tre volte, dandosi la spinta necessaria. Dietro di lui scorse i compagni aviatori, anch'essi affannati all'inseguimento di quella donna. E sperò, con tutto il cuore, che fosse lei a stringere il figlio della Dama fra le dita indegne.

    Avrebbe cercato di avvicinarla il più possibile, favorito dalla libertà di movimento datagli dal volo, e quando sufficientemente a portata, decise di passare all'azione. Impose semplicemente la mano, cadenzando così il consumo di mana in uno spazio di cinque metri, ch'egli piazzò volendo cogliere la fuggiasca in contropiede. Nulla d'articolato, non certo un incanto di chissà quale immensa portata: asservì il suo fedele compagno ad una richiesta d'aiuto, che si sarebbe tramutata in una improvvisa pressine atmosferica.

    Sicché, allorquando entrata nella suddetta area, la rapitrice avrebbe forse avvertito sulle sue spalle un peso maggiore, come se trasportasse di colpo macigni sulla femminea schiena. Pressione, quella esercitata dal Falco d'Argento, che voleva rallentarla e/o bloccarla a terra, per un tempo sufficiente affiché i compagni d'arme le fossero addosso.


    Grifis
      Equipaggiamento
      [ Armatura d'Argento del Grifone ]Info
      [ Passiva Volo]3

      Abilità Passive
      ~ S I L E N T H I L L ~ Info
      [ Passiva di Charme "Riverenza" ]

      ~ F E A R L E S S ~ Info
      [ Passiva Resistenza Psionica Medio Livello ]

      Abilità Attive

      ~ F A L L I N G D O W N ~
      Vuole un antico detto: "la roccia è dura, eppur l'acqua la corrode; così il ribelle vien corretto dalla disciplina". Mai parole furono più vere: Grifis le applica alla lettera, manipolando l'aria pagando il dazio in mana al dio dei Venti; e scelta un'area avente estensione variabile (5xbasso, 7xmedio, 10xalto, 15xcritico), imprime una pressione atmosferica nella succitata area tale che essa potrà asservirsi ai più svariati scopi: il primo, e più banale, consta nel costringere "in ginocchio" il malcapitato, mentre a consumi elevati corrisponde una pressione sufficiente a sfracellare al suolo l'obiettivo della magia. La pressione può essere estesa anche per due turni, in quel caso però l'effetto ne verrebbe dimezzato e suddiviso, appunto, per i due turni d'effetto [ Attiva, Consumo Variabile Basso x 2 turni 1 turno ].

      Mana & Consumi 100% - 5% = 95%

      Info

     
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  3. Feng Yang Leng
     
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    Volava, il Guardiano, veloce come un corriere che abbia molta fretta, e insieme si curi troppo del carico che porti. Dietro di lui s'avviarono, come buoni compagni, Evan e Grifis, e subito finirono quasi per affiancarsi, tanta l'apprensione e l'obbedienza di quelli a Drusilia. Ancora più veloce era la donna in rosso, furiosa come chi abbia alle calcagna degli assassini, eppure così sciocca da non fermarsi a dare spiegazioni, o a chiedere perdono? Come poteva, aver rubato il bambino, posto che fosse stata lei e non l'altra? Con quale cuore? Forse non conosceva amore? Non aveva gioia? O libertà? Che fosse stata costretta? E allora, perché non chiedere aiuto?

    Intristito da tali pensieri, e desideroso di svelare il segreto dietro questa situazione, alla magia di vento del Sergente Rosso la Bianca Tempesta fece eco con la propria, sicché una corrente d'aria, fresca, leggera e pura, scivolò presso la donna che, se non fosse stata abbastanza veloce da evitarla, avrebbe trovato una forza tale da frenarne l'andatura (soffiando contro di lei), e forse pure arrestarne il passo, quale un lieve divieto.



    Energie: 100% - 10% = 90%

    Equip:



    CITAZIONE

    Menelhen (Occhio del Cielo)
    "Quando l'abbraccio del vento carezzò il cuore del ghiaccio, lì prese forma Menelhen: lucente baluardo di tutto ciò che è buono in questo mondo, questi reca conforto nei pii e atterrisce gli empi..."

    La grazia di Menelhen scorre tutta, pura e radiosa, nel bel diamante di cui il bastone è composto, liscio dalla base allo slargo in cima, nel quale una sfera di zaffiro è dolcemente collocata, abbracciata dalla pietra incolore sulla quale poggia e che, per un poco, sale con lei, ammantandola in una breve spirale. Questo è il vero Menelhen: la sfera che, per incanto del vento e del gelo s'è fatta azzurra, limpida come il cielo al mattino, ed è proprio questo che un occhio attento riesce a scorgere se ivi guarda: serene ruotano fioche nubi all'interno, sparute per numero e piccole per dimensioni, poiché chiunque osservi la pietra, in realtà sta osservando uno spicchio di cielo, tanto caro a Feng Yang Leng.
    Ad ogni modo, ben più radioso dello splendore dell'oggetto, è ciò che questo è in grado di operare: la bella sfera non si cura della carne umana, né di qualsiasi altra cosa possieda un'anima; Menelhen colpirà l'essenza della realtà, inibendola, e tutti gli spiriti. Nato dal Vento il Cristallo, inoltre, come questo muta e spira ora curvo ora diritto, così l'oggetto cambierà la propria sembianza, plasmandosi più e più volte.
    Lunghezza bastone (sfera esclusa): 175 cm
    Diametro sfera: 10 cm
    Lunghezza complessiva: 185 cm

    Analisi dell'abilità:
    -La sfera è in grado di colpire fantasmi, spiriti e tutte le essenze incorporee come se fossero solide, compresi gli elementi solitamente intangibili (fuoco e aria, ad esempio);
    -A costo Variabile, nel caso colpisse una creatura dotata di anima, la sfera attraverserà il corpo, come se fosse etereo, ed il danno causato sarà di tipo nervoso, ovvero ci sarà una temporanea, e piuttosto istantanea inibizione nell'utilizzare l'arto la cui zona è stata attraversata: maggiore è il costo pagato, maggiore sarà l'entità del danno.
    N.B.: In scene Gdr e/o Quest, previo accordo e/o autorizzazione, il danno nervoso al corpo (ovvero la paralisi di quella zona) può essere permanente.
    -A costo Basso, è possibile mutare la forma della sfera, in qualcosa di inanimato dello stesso volume: ad esempio potrà diventare la punta di una lancia, la curva lama di una falce, una chiave, una forchetta e così via.
    N.B.: la trasformazione durerà un solo turno.[/color]


    Abilità Passive in uso:



    CITAZIONE

    Radianza dell'Aurora

    "Dovunque sia l'Ombra, il Primo porterà Luce; dovunque sarà dolore, il Primo porterà conforto; dovunque è sporcizia, il Primo monderà..."

    Fonte del bene più prezioso, puro e lucente, il Primo Guardiano rasserena chiunque lo accosti, ed il mondo appare pulito, come se il male venisse eradicato e tutto il dolore lenito: un corpo straziato tornerà integro, la fatica diverrà quasi impercettibile, ed il male avrà difficoltà ad attecchire; la corruzione attorno al Guardiano si ridurrà, poiché tutto il bene e tutta la purezza del Mondo sono da lui rappresentate, e per lui riversate nel Mondo.
    A Consumo Medio è possibile, inoltre, rendere permanenti gli effetti che questa passiva ha sull'ambiente. Un'onda di bianca luce verrà generata dal corpo del Guardiano, rischiarando ogni cosa come se fosse immersa nell'Alba, risanando strutture ormai vecchie, putride e corrotte, abiti ormai logori o strappati, ripulendo sporcizia dai pavimenti e, in definitiva, facendo tornare ogni cosa bella e nuova.
    N.B.: Passiva (e Tecnica annessa) utilizzabile solo in scene Gdr e Quest (e la Tecnica previo accordo); inoltre, se gli oggetti in questione sono schermati da una qualche difesa magica, Tecnica e Passiva potranno non avere effetto (questo a discrezione del Master).
    L'influenza svanisce al di fuori dell'area, ed il Guardiano ne è immune, perché egli patirà sofferenze e strazi normalmente (qualora dovesse subirne).
    (Raggio d'azione: 7 metri con centro Yang)


    CITAZIONE

    Ergersi al di sopra del mondo

    "...Il Primo verrà dal Vento, e solcherà i cieli e le terre, di bianche piume adornato..."

    Candide ali nascono dietro il Guardiano, grandi e morbide al punto che, se ripiegati sulle spalle, queste possano assomigliare ad un delicato mantello. Però la bellezza è solo al seguito della capacità delle piume, forti strumenti che consentono a Yang di innalzarsi dal terreno, in volo coprendo lunghe distanze oppure consentendo all'Essenza di galleggiare nel cielo.
    N.B.: L'altezza massima raggiungibile è di 5 metri dal suolo; tuttavia in scene gdr ed in Quest (previa autorizzazione) è possibile volare, o galleggiare, senza restrizioni di altezza/distanza (In scene gdr il volo è puramente scenico, ed in quest può essere utilizzato per raggiungere altezze considerevoli, o marciare più speditamente)


    Tecniche utilizzate:



    CITAZIONE

    Genesi dell'Uragano

    <i>"Il vento compone Feng Yang Leng, questo lo anima, e di questo l'Essenza si serve nell'esplicazione dei propri poteri..."

    Puro ed angelico vento si origina per volere del Guardiano, e esso percorrerà libero l'aere, come rapida folata, della quale l'Essenza potrà scegliere direzione e forma (rettilinea o curva), oppure come ciclone che avvolgerà il Primo od il mondo attorno a questi.

    Consumo: Variabile in base alla dimensione del ciclone o all'intensità della folata Folata di intensità Media
    Durata: Istantanea

     
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  4. Evan O'Byrne
     
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    Se la stronza pensava di fuggirsene senza il minimo disturbo, beh, aveva semplicemente sbagliato storia. Non era quella, non poteva esserlo con un irlandese incazzato alle calcagna.

    Inoltre non era solo: Grifis era in gamba, e Yang avrebbe sicuramente potuto combinare qualcosa di utile.
    Doveva riconoscerlo, però: la bagascia correva più veloce di una lepre.
    Beh, poteva correre quanto voleva, ma andare a sbattere contro un grifone non sarebbe stato comunque piacevole.

    In pochi istanti, nella mano forte e inguantata di nero, apparve – tra miriadi di scintille – il Tomo delle Leggi, e per il Corvo richiese solo un istante arrivare alla pagina prescelta: Ghormart.
    Scopo dell’Autarca era evocare l’animale proprio davanti alla tipa dai capelli rosso fiamma, sbarrarle la strada e – già che c’era – magari impalarla su uno degli arti dei suoi fidati grifoni.

    Chiamò il suo nome, e la bestia apparì.

    Ma chissà, forse non stava bene farlo con una signora al primo appuntamento, giusto?



    Passive:
    Aura dei Giusti: Altro non è che una aura di "cárisma" che circonda alcuni degli appartenenti alla gilda. Tale aura è invisibile tuttavia splendente per chi è in grado di guardarla, ed è un concentrato di Salvezza, Misericordia e Grazia. Coloro che avranno modo di osservare un portatore di tali doni, vedranno nelle sue gesta, anche quelle non apprezzabili, la manifestazione più alta di Giustizia, perchè Aviatore è colui che scelse di avere il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli "Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto". [cit.]

    Eternamente Vigile: Vegliare perpetuamente per custodire l’ordine della legge, sia essa la legge degli uomini, siano le leggi imperscrutabili che regolano l’universo: questo è il compito dell’Autarca.
    Per tale motivo, Evan ha sviluppato le proprie percezioni superne in modo tale da poter percepire perfettamente l’ambiente che lo circonda nel raggio di 15m; quando qualcosa viola il suo uovo prossemica – sia esso un oggetto, una persona, o anche una tecnica – il Corvo è in grado di individuare precisamente la sua posizione nello spazio o un suo qualsiasi movimento o gesto. Il potere ha effetto anche nel caso uno o più soggetti interessati dalla passiva siano fuori la portata visiva dell’Autarca.

    Tecniche:
    ≈ Ghormath: Come tutte le femmine della sua razza, Ghormath possiede un paio di ali piumate; essendo un esemplare piuttosto giovane, esse sono leggermente più piccole della media, e questo -unitamente al corpo più agile, flessuoso e minuto- rappresenta il suo più rilevante punto di forza in battaglia. Ghormath non è ancora stato temprata dalla battaglia, contrariamente ai suoi compagni non ha ancora provato esperienze in battaglia che possano renderla un alleato capace di agire in modo autosufficiente e indipendente dal suo master, più di tutti gli altri ella richiede attenzioni da parte dell'Autarca che la guida in battaglia.
    Come tutti i grifoni che possono essere richiamati tramite la benedizione impartita dal Dio della Legge ai suoi paladini, Ghormath è una creatura in carne ed ossa, viva e potente, non è un costrutto energetico e non è un'instabile entità demoniaca vomitata dal warp, in quanto tale è assimilabile ad un famiglio che rimane in gioco per due turni. Tutti i suoi attacchi, i movimenti e le azioni difensive intraprese sono quindi normali attacchi fisici, e non attacchi potenziati dotati di livello e assimilabili quindi a delle tecniche. Terminati i due turni la presenza in combattimento di Ghormath è prolungabile per due turni ulteriori pagando normalmente uno slot tecnica ed il consumo Medio richiesto per evocarla, tuttavia proprio perché non è una bestia di energia ma una creatura in carne ed ossa le eventuali ferite subite fino a quel momento permangono, così come permangono qualora venisse rievocata in seguito nel corso dello stesso scontro o quest. Terminato il tempo che le è concesso sul semipiano di Endlos, Ghormath si dissolve in una scia di luce facendo ritorno al suo piano d'origine ed il suo sigillo torna a materializzarsi sulla Reliquia del Dio della Legge.
    [Consumo Medio]
     
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  5. † Morte †
     
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    Paura.
    Conosceva la paura. In vita sua Katrina l'aveva provata molte volte - percepita strisciare lungo le sue braccia al rizzarsi dei suoi peli, sentita scuotergli il petto al battito sempre più frenetico del suo cuore. Paura era quando guardava sotto il letto da bambina per vedere che non c'erano mostri. Paura era quando da ragazza aveva scoperto che i mostri sono reali.
    paura era quando i mostri avevano ucciso i suoi genitori, quando l'avevano braccata come un animale
    Quello che provava adesso non era paura, no. Poteva gestire la paura, viverci persino.
    Ma non poteva vivere con il terrore di perdere amore, speranza, fede
    ogni cosa.

    Così non si oppose quando il vento del primo Aviatore la schiacciò al suolo con forza -con violenza- ma quasi si gettò ella stessa al suolo, scansando d'un pelo gli artigli letali della sconosciuta bestia. Non la sua migliore mossa, ma in quel momento Katrina non c'era per potersene accorgere: dentro di lei ora c'era una bambina, una bambina piccola e sola, e i mostri
    perché - e lei lo sapeva bene - perché
    se non poteva vivere con il terrore

    allora lo avrebbe espulso via.


    Gridò, indemoniata, e il suo grido erano anni di panico e nervi a fior di pelli, infinite ore di angoscia e frustrazione, cocenti staffilate di rabbia e frustate impazzite di odio. Gridò, e il mondo attorno a lei esplose come già la sua vita in passato: non in un colpo solo, ma in un susseguirsi infinito di esplosioni e convulsioni che piovevano da tutte le parti, frantumando e distruggendo e spazzando via ogni cosa.
    Gridò, e il suo grido fu terrore, rabbia, impotenza, paura.


    «Mamma, mamma, è vero che i mostri esistono davvero?»
    «Ma certo, piccola mia. E bada bene a che non ti trovino mai!»
    «Ma non c'è nessun principe che possa salvarci?»
    «Dai mostri devi solo scappare, piccola mia. I mostri
    uccidono. Anche i principi azzurri...»

    Aprì gli occhi.
    Il selciato era rotto e dilaniato, sparso tutto attorno a lei in mille cerchi concentrici, l'aria ancora crepitante per le scariche di fulmini. Non era passato che un istante da quando aveva colpito, prima avanti e poi indietro, ma quell'istante per lei era durato quindici anni della sua vita - tutti, tranne i pochi innocenti ed ignari in cui ancora non poteva capire il mondo. Era una bambina quando aveva cominciato a capire, capire che i mostri esistevano davvero.
    Ma ora lei sapeva come ucciderli.

    « Prendetemi se potete... » sussurrò alla notte.

    Corse sulle ali di un sospiro, aggirando la bestia ~
    e, sotto il vestito, una piccola lucina verde speranza si accese tremula.



    I fulmini sono una manifestazione metapsichica della paura, del terrore e del senso di impotenza di Katrina; sono usati contro Ghormath a consumo Alto (declassato a medio; distrugge la barriera di Feng Yang Leng) e contro tutti voi a consumo Critico. Consideratelo un attacco ad area da parte di un 'elemento' che infligge il 50% di danni in più se ferisce.


    Edited by † Morte † - 29/11/2011, 20:58
     
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  6. Grifis:.
     
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    Non aveva sperato di poter fermare il bersaglio così facilmente, ma restò meravigliato nel mirare il potere di quella donna: lei sola aveva evocato un potente incantesimo, capace non solo di liberarla dall'agire degli Aviatori ma, anche, di concederle un ulteriore distacco. Il falco, che veleggiava ad ali spiegate, s'avvide di quel potente ruggito fatto di fulmini e saette in tempo utile; corresse la sua quota, scendendo più giù e, approfittando della conformazione del Latifondo, si fece scudo con le costruzioni e le case laputensi. Non poteva certo sperare che questi fossero sufficienti alla sua difesa, ma preferì arrischiare pur di avere un'occasione propizia per colpire la donna. Quindi, quando l'esplosione fu ormai prossima a travolgerlo, Grifis protese la mano verso se stesso e invocò il potere di Frozen World contro se stesso. L'astruso utilizzo dell'offensiva fece sì che i cristalli di ghiaccio, sei in totale, coprissero il suo corpo con un congelamento che fu soltanto incipiente. Infatti, il soggiungere dell'energia elettrica, e il calore da questa generato, furono sufficienti a ridurre il danno da congelamento che Grifis si era scioccamente (?) autoinflitto; ma lo stesso strato di ghiaccio, a sua volta, impedì che la totalità della scarica elettrica si concentrasse su di lui.

    Il risultato fu una somma di danni non elevati, oltre che la possibilità di portarsi a breve distanza dalla donna. A quel punto, un battito delle sue ali gli avrebbe concesso di scattare bruciando almeno cinque metri in pochi istanti. Spada sguainata, avrebbe sferrato un fendente alla sua schiena, per poi sorvolarla ulteriormente ritrovandosi dirimpetto alla donna. Se tutto andato per il verso giusto, il Falco avrebbe potuto non solo raggiungerla ma anche ferirla più o meno gravemente, costringendola a fronteggiarlo e dando così modo agli altri due Aviatori di lanciare nuove offensive contro di lei.


    Grifis
      Equipaggiamento
      [ Armatura d'Argento del Grifone ]
      [ Passiva Volo]3

      [ Spada degli Spiriti Silvani ]
      La spada ha la forma di una Nodachi, una grande lama giapponese. E' una spada larga avente guardia oblunga e coperta da una sorta di pelliccia bianca, munita di fodero in pelle nera decorata con varie croci bianche, dalla base fino all'apertura dove è presente un piccolo pezzo di corda rossa. L'arma è piuttosto larga, a differenza delle normali katane, e ciò la rende difficile da maneggiare se non si possiede la giusta abilità. Proprio in virtù di ciò, il taglio e la rapidità di una spada superano quelle di una comune katana; lunga 1.50 metri, completamente in acciaio, è un'arma formidabile dotata di un particolare potere.

      Abilità Passive
      ~ S I L E N T H I L L ~ Info
      [ Passiva di Charme "Riverenza" ]

      ~ F E A R L E S S ~ Info
      [ Passiva Resistenza Psionica Medio Livello ]

      Abilità Attive

      ~ F R O Z E N - W O R L D ~
      Il successo alle volte di un'offensiva risiede non nella sua potenza, quanto nella rapidità d'esecuzione o nella sua utilità. Frozen World certamente riunisce in sé i due connubi, rendendosi di fatto la tecnica che il Falco predilige a ogni altra. E' sufficiente una singola mano, quale che sia, che aperta verso il bersaglio andrà a rivolgergli contro una iniziale scarica di vento gelido e sei cristalli di ghiaccio. L'apertura conica, coprendo un rettilineo di sette metri, tenterà di coinvolgere quanto più l'avversario. I cristalli glaciali di cui è imbevuto il vento hanno la facoltà di congelare ciò che toccano, trasformandosi in piccoli fiori bianchi. Maggiore quindi è il numero di fiori che sbocciano sulla vittima, più grande è il danno e altrettanto è estesa la porzione del suo corpo sottoposta al congelamento [ Attiva Offesa/Istantanea, Consumo Medio ].

      ~ V E S T I G I A ~
      * [...] E' inoltre dotata di un paio di ali che hanno sia funzione propulsiva, ovvero concedono rapidi spostamenti - rettilinei o curviformi - in un raggio di cinque metri [ Attiva Offesa/Istantanea, Consumo Basso ].


      Mana & Consumi 95% - 15% = 80%

      Info riassumo un po' XD
      - Grifis trovandosi in volo può vedere l'esplosione propagarsi, decide di scendere sfruttando le case e le strade del latifondo come iniziale barriera;
      - sapendo di non poter scampare al colpo, si autoinfligge Frozen World congelandosi; il congelamento viene dopo contrastato dall'attacco elementale;
      - il ghiaccio a sua volta forma una sorta di rivestimento protettivo, che impedisce al Falco di subire per intero il danno del colpo di Katrina;
      - grazie a ciò, Grifis è riuscito a restare alle calcagna di Caterina, e sfrutta il battito d'ali per un movimento rapido che gli consenta di sferrarle un fendente alle spalle;
      - fatto ciò supererà in volo la donna, fermandosi davanti a lei per costringerla a fermarsi e per dare tempo ad Evan e Yin di spararle contro qualche tecnica XD

     
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  7. Feng Yang Leng
     
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    La gentile folata del Primo giunse lenta e pacata, troppo tardi per arrestare il movimento della donna in fuga, e troppo presto per non subire conseguenze: quella infatti, schiacciata dalla magia di Grifis, che parve una morsa d'aria, evitò il brusco intervento di uno dei grifoni di Evan, sicché rimase illesa (e di questo il guardiano fu assai felice, auspicando egli la pace e la vita).

    Ma tanto fu una triste sensazione in lei, forse rabbiosa o molto addolorata, che il suo potere, finora ben nascosto, esplose con una violenza scoraggiante, al punto che distrusse senza timore la fiera evocazione del Verde Aviatore e la dolce barriera del Primo.
    Come potevano sopravvivere ad una scarica di fulmini e di scoppi tanto furenti? Poteva Yang contrastare con la forza questa triste magia? Invero, non poteva; né avrebbe mai voluto, essendo la sua natura contraria a tali azioni. Ma in lui era pietà e buon cuore sicché, con poche parole, accorate e sincere, volle esporsi al pericolo maggiore in difesa dei compagni, essendo questi, egli sperava, vicini all'Essenza.

    -Non permetterò che soffriate! E vi prego di non far soffrire nemmeno quella povera donna!-

    Disse, e tese le mani ai lati e volto capo in alto, come a volersi immolare, inspirò tanto profondamente, con la bocca semi aperta, che ben sembrava star subendo una possessione spiritica; in verità, come era noto a chi conosceva il Guardiano, questi stava chiamando a sé il potere che era in lui, poiché nel suo solito operare, non spendeva che una goccia della Bella magia.

    Così, parve che il vento gli turbinasse attorno e rinfrescasse l'aria, e tanto era il cuore della Tempesta puro e luminoso, che presso questi il mondo andava schiarendosi, vinto da un lume nuovo; ecco allora il vento, la luce ed il gelo addensarsi davanti a Feng Yang Leng, a guisa di una bella porta: alta e leggiadra, scolpita dal ghiaccio e di luce intarsiata, portava segni e decori di immagini e lingue e simboli che ora non sono più, ma che un tempo dovettero essere grandi. Una fresca brezza l'avvolgeva, come fosse una cuspide ghiacciata in una tormenta, e però l'aria era pura e non si svolgeva violenta.

    Allora, quando i fulmini della donna in rosso scoppiarono verso il Guardiano, Evan che era accanto a lui, e Grifis che però il Primo non vedeva, trovarono l'antica barriera davanti, la strada sbarrata dalla Porta del Palazzo oltre la Parola; vinta la magia avversaria dalla luce, sarebbe stata dissolta dal vento che volteggiava attorno alla difesa quale un fumo nella brezza. Così, se tutti fossero stati presso Yang e dietro la Porta, e questa avesse retto il colpo, nessun danno li avrebbe potuti ferire, essendo massimo il potere promanato in quel momento dal Guardiano stesso.
    A tranquillizzare la donna, egli sperava, ci avrebbero pensato i due più combattivi Aviatori.



    Energie: 90% - 40% = 50%

    Equip:



    CITAZIONE

    Menelhen (Occhio del Cielo)
    "Quando l'abbraccio del vento carezzò il cuore del ghiaccio, lì prese forma Menelhen: lucente baluardo di tutto ciò che è buono in questo mondo, questi reca conforto nei pii e atterrisce gli empi..."

    La grazia di Menelhen scorre tutta, pura e radiosa, nel bel diamante di cui il bastone è composto, liscio dalla base allo slargo in cima, nel quale una sfera di zaffiro è dolcemente collocata, abbracciata dalla pietra incolore sulla quale poggia e che, per un poco, sale con lei, ammantandola in una breve spirale. Questo è il vero Menelhen: la sfera che, per incanto del vento e del gelo s'è fatta azzurra, limpida come il cielo al mattino, ed è proprio questo che un occhio attento riesce a scorgere se ivi guarda: serene ruotano fioche nubi all'interno, sparute per numero e piccole per dimensioni, poiché chiunque osservi la pietra, in realtà sta osservando uno spicchio di cielo, tanto caro a Feng Yang Leng.
    Ad ogni modo, ben più radioso dello splendore dell'oggetto, è ciò che questo è in grado di operare: la bella sfera non si cura della carne umana, né di qualsiasi altra cosa possieda un'anima; Menelhen colpirà l'essenza della realtà, inibendola, e tutti gli spiriti. Nato dal Vento il Cristallo, inoltre, come questo muta e spira ora curvo ora diritto, così l'oggetto cambierà la propria sembianza, plasmandosi più e più volte.
    Lunghezza bastone (sfera esclusa): 175 cm
    Diametro sfera: 10 cm
    Lunghezza complessiva: 185 cm

    Analisi dell'abilità:
    -La sfera è in grado di colpire fantasmi, spiriti e tutte le essenze incorporee come se fossero solide, compresi gli elementi solitamente intangibili (fuoco e aria, ad esempio);
    -A costo Variabile, nel caso colpisse una creatura dotata di anima, la sfera attraverserà il corpo, come se fosse etereo, ed il danno causato sarà di tipo nervoso, ovvero ci sarà una temporanea, e piuttosto istantanea inibizione nell'utilizzare l'arto la cui zona è stata attraversata: maggiore è il costo pagato, maggiore sarà l'entità del danno.
    N.B.: In scene Gdr e/o Quest, previo accordo e/o autorizzazione, il danno nervoso al corpo (ovvero la paralisi di quella zona) può essere permanente.
    -A costo Basso, è possibile mutare la forma della sfera, in qualcosa di inanimato dello stesso volume: ad esempio potrà diventare la punta di una lancia, la curva lama di una falce, una chiave, una forchetta e così via.
    N.B.: la trasformazione durerà un solo turno.[/color]


    Abilità Passive in uso:



    CITAZIONE

    Radianza dell'Aurora

    "Dovunque sia l'Ombra, il Primo porterà Luce; dovunque sarà dolore, il Primo porterà conforto; dovunque è sporcizia, il Primo monderà..."

    Fonte del bene più prezioso, puro e lucente, il Primo Guardiano rasserena chiunque lo accosti, ed il mondo appare pulito, come se il male venisse eradicato e tutto il dolore lenito: un corpo straziato tornerà integro, la fatica diverrà quasi impercettibile, ed il male avrà difficoltà ad attecchire; la corruzione attorno al Guardiano si ridurrà, poiché tutto il bene e tutta la purezza del Mondo sono da lui rappresentate, e per lui riversate nel Mondo.
    A Consumo Medio è possibile, inoltre, rendere permanenti gli effetti che questa passiva ha sull'ambiente. Un'onda di bianca luce verrà generata dal corpo del Guardiano, rischiarando ogni cosa come se fosse immersa nell'Alba, risanando strutture ormai vecchie, putride e corrotte, abiti ormai logori o strappati, ripulendo sporcizia dai pavimenti e, in definitiva, facendo tornare ogni cosa bella e nuova.
    N.B.: Passiva (e Tecnica annessa) utilizzabile solo in scene Gdr e Quest (e la Tecnica previo accordo); inoltre, se gli oggetti in questione sono schermati da una qualche difesa magica, Tecnica e Passiva potranno non avere effetto (questo a discrezione del Master).
    L'influenza svanisce al di fuori dell'area, ed il Guardiano ne è immune, perché egli patirà sofferenze e strazi normalmente (qualora dovesse subirne).
    (Raggio d'azione: 7 metri con centro Yang)


    CITAZIONE

    Ergersi al di sopra del mondo

    "...Il Primo verrà dal Vento, e solcherà i cieli e le terre, di bianche piume adornato..."

    Candide ali nascono dietro il Guardiano, grandi e morbide al punto che, se ripiegati sulle spalle, queste possano assomigliare ad un delicato mantello. Però la bellezza è solo al seguito della capacità delle piume, forti strumenti che consentono a Yang di innalzarsi dal terreno, in volo coprendo lunghe distanze oppure consentendo all'Essenza di galleggiare nel cielo.
    N.B.: L'altezza massima raggiungibile è di 5 metri dal suolo; tuttavia in scene gdr ed in Quest (previa autorizzazione) è possibile volare, o galleggiare, senza restrizioni di altezza/distanza (In scene gdr il volo è puramente scenico, ed in quest può essere utilizzato per raggiungere altezze considerevoli, o marciare più speditamente)


    Tecniche utilizzate:



    CITAZIONE

    Porta del Palazzo oltre la Parola

    <i>"Nel più profondo cielo, su di una landa sempre gelida ed illuminato dalla tenera voce dell'alba, risiede il candido seggio della Prima Essenza: bianche aquile sorvolano il palazzo ed un dolce vento l'accarezza, così che la gloria dell'infinito sempre risuoni angelica. Si narra che nessuna magia può penetrarvi..."

    Nasca Ghiaccio dalla Storia, perché il volere di colui che vi dimora è grande e supera lo spirito immortale; al suo comando questo si intagli e prenda forma di quella porta che verso i domini di Feng Yang Leng conduce: bella e maestosa, intarsi di luce la decorano ed un vento l'avvolge. E', quello, ingresso per il cuore della Bene, per l'animo del Primo. Nessun artificio potrà attraversarlo, così che il corpo del Guardiano resti intatto. Allora la magia di chi osi violarlo si perderà fra la radianza e sarà spazzata via dalle correnti, dissolvendosi come la notte quando l'alba giunge.

    Consumo: Variabile da Basso a Critico (in base alla tecnica da parare) Critico
    Durata: Istantanea

     
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  8. † Morte †
     
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    Vivere nella paura è logorante.
    Ti sfianca, ti sfinisce, ti incalza, ti assale ai fianchi e alle spalle, colpisce veloce e poi se ne va, ti scruta nell'ombra come i mostri delle fiabe con occhi concupiscenti e non appena può allunga le mani per rapirti. E quando ci riesce non ha importanza se il nemico ti coglie inerme, indifesa di fronte al colpo finale: a quel punto sei già morta, morta dentro. In quel momento la paura correva alle sue spalle. Lambiva i confini del suo campo visivo, le sfiorava le spalle con fredde dita gelide. Non erano i tre Aviatori il suo vero nemico, ma la paura: paura di non farcela, paura di perdere. E non poteva permettersi di perdere, non con quella posta in gioco.
    Ciò che stringeva al petto con furia febbrile, il fagotto che i tre avevano scambiato per Lowain.

    Avvertì l'Aviatore volante piombarle addosso dalle spalle, lo percepì con quel senso che non era né vista né udito né olfatto né tatto né gusto né altro di noto nella sua lingua, e che se proprio avesse dovuto definirlo avrebbe ricevuto il nome di istinto. Lo sentì muoversi, fendere l'aria col corpo e la spada, calare l'arma sulla sua schiena indifesa. Immaginò i muscoli guizzare, la smorfia di odio sul suo viso, i lineamenti deformati nell'atto di squarciarle la carne.
    Paura.
    Si negò il lusso di lanciare un'occhiata indietro, permettere ai suoi occhi di vedere ciò che sapeva già e così distrarsi nell'attimo cruciale. La sinistra si strinse spasmodicamente il fagotto al petto, la destra s'infilò sotto il vestito e cercò.
    La nodachi calò su di lei.
    Lei strinse.

    rosso

    Qualcosa saettò fuori dall'abito aderente della donna e schizzò alle sue spalle con precisione assoluta, deviando con uno sprazzo di colore sanguigno la spada di Grifis così forte che essa vibrò nelle sue mani, tremando violentemente come se dovesse andare in pezzi da un istante all'altro. Ma non avvenne.
    Ciò che avvenne fu che la donna si gettò sulle ginocchia, scivolando in un frusciare di seta e ginocchia sbucciate per quel singolo metro che le bastò a passare sotto Grifis, salvo poi rialzarsi e continuare a correre come se nulla fosse.
    Illesa, in salvo.

    E le dita spettrali della paura si chiusero sul nulla, ancora una volta.



    La donna ha una passiva di auspex con la quale individua Grifis.
    Usa dunque una tecnica di estrazione rapida che le permette di sferrare un singolo colpo non potenziato come tecnica a scopo difensivo e una tecnica di schivata per eludere Grifis.
    Entrambe le tecniche sono a consumo basso.



    Edited by † Morte † - 29/11/2011, 20:58
     
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  9. Grifis:.
     
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    Era agile, la donna. Molto. La sua spada si fermò a mezzaria cozzandon con qualcosa di sufficientemente duro da farla vibrare nelle sue mani, il che lo costrinse a stringere le mani attorno all'elsa per non farsela sfuggire. E tuttavia, a differenza della sua avversaria, aveva con sé ancora un vantaggio sostanziale: il volo. Così mentre lei passava sotto di lui, con il solo vantaggio dovutole dall'aver costretto Grifis a riprendere controllo della lama, quest'ultimo con un battito d'ali rovesciò se stesso potendo così, nuovamente, starle alle calcagna. Per sua fortuna non erano ancora troppo distanti l'uno dall'altra, e questo gli consentì di rivolgere ai suoi poteri l'ennesimo aiuto: un nuovo fremore colse la sua spada, ma non fu stavolta per effetto dell'incanto avversario.

    Le anime degli Spiriti Silvani, richiamati al suo comando, si condensarono poco più avanti, formando nella direzione verso cui fuggita la donna un'area d'aria che si sarebbe prezzurrizzata soltanto pochi secondi prima che la fuggiasca incappasse nei cinque metri scelti da Grifis come raggio d'azione. Frattanto, lui stesso avrebbe rallentato leggermente, coadiuvando tutta una strategia così riassumibile: piazzare un incanto con estensione pari a cinque metri, anticipando la direzione dell'altra, e concretizzando in quella zona l'aria cosicché la vittima non potesse ragguardirsi della minaccia, non prima d'avervi fracassato contro il cranio; per abbassare ulteriormente le possibilità che essa potesse sventare la strategia, l'elfo avrebbe di proposito rallentato cosicché ella, credendosi ormai al sicuro, abbassasse quasi volontariamente le proprie difese.

    Ovviamente, Grifis era già pronto a riprendere la corsa sia che avesse successo o che fallisse, ancora.


    Grifis
    Equipaggiamento
    [ Armatura d'Argento del Grifone ]
    [ Passiva Volo]3

    [ Spada degli Spiriti Silvani ]
    già citata

    Abilità Passive
    ~ S I L E N T H I L L ~ Info
    [ Passiva di Charme "Riverenza" ]

    ~ F E A R L E S S ~ Info
    [ Passiva Resistenza Psionica Medio Livello ]

    Abilità Attive

    ~ A R M A M E N T A R I O ~
    * [...] Il potere peculiare dell'arma è denominato "Anime della Natura": gli spiriti silvani di Fanedell, mediante consumo Basso, sono evocati dalla spada e si instaurano nell'ambiente circostante. Così facendo, essi interagiranno in un'area di cinque metri, a scelta del Falco, sfruttando la natura e manifestandosi, materialmente. Che siano alberi, foglie, pietre, sabbia o altri elementi presenti in natura, gli Spiriti Silvani ne diverranno padroni e obbediranno a qualsivoglia comando il Falco impartirà loro (a dispetto dell'enorme natura versatile, l'attiva è sempre un controllo molto ridotto ed elementare). [ Attiva Offesa/Istantanea, Consumo Basso ].

    Mana & Consumi 80% - 5% = 75%

    Info mi scuso per il ritardo ç__ç

     
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  10. Evan O'Byrne
     
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    In pochi attimi si era scatenato l’inferno; il grifone era sparito e una pioggia di fulmini era caduta su di loro, prontamente riparata da Yang, trovati provvidenzialmente davanti a tutti.
    Sentire il grido di dolore dell’animale, gli fece ribollire il sangue nelle vene, e una furia – quasi – cieca lo assalì, spingendolo a richiamare la bestia nelle pagine del libro.

    Ma per quanto Yang sperasse di risolvere il contenzioso con la misurata diplomazia delle parole, Evan era per una giustizia più impietosa e brutale, che cantava promesse di sangue dall gelido riflesso bigio del suo sguardo d’acciaio.


    « Vieni Ghorrgrimridar »

    Sibilò, e un’esplosione di luce accecante – accompagnata dal vorticare impetuoso di piume – annunciò l’apparizione sopra la testa della donna di quello che era il più imponente, forte e magnifico esemplare di tutta la razza. Il loro Signore e la loro Guida. Il Re dei grifoni.
    Mai specie aveva conosciuto più nobile magnificenza e regale alterigia, e la sua sola presenza era spesso bastevole a instillare il brivido del timore anche nel più saldo dei cuori. Poche creature potevano vantarsi d’essere scampate ai suoi artigli affilati, e nessuna poteva dire di averlo fatto mantenendosi tutt’intero.
    Il Corvo non intendeva ammazzarla, questo mai.
    Ma impartirle la giusta nozione di quanto fosse sbagliato mettersi contro un’intera compagnia di aviatori non sarebbe stato certo da biasimare.


    « E sta attento al bambino. »

    Il Re dei Grifoni stridette tutto il suo sdegno, e in un turbinio di ali e piume si lanciò contro il suo obiettivo.



    CITAZIONE
    Energia: 90%-40%=50%

    Passive:
    Aura dei Giusti: Altro non è che una aura di "cárisma" che circonda alcuni degli appartenenti alla gilda. Tale aura è invisibile tuttavia splendente per chi è in grado di guardarla, ed è un concentrato di Salvezza, Misericordia e Grazia. Coloro che avranno modo di osservare un portatore di tali doni, vedranno nelle sue gesta, anche quelle non apprezzabili, la manifestazione più alta di Giustizia, perchè Aviatore è colui che scelse di avere il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli "Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto". [cit.]

    Eternamente Vigile: Vegliare perpetuamente per custodire l’ordine della legge, sia essa la legge degli uomini, siano le leggi imperscrutabili che regolano l’universo: questo è il compito dell’Autarca.
    Per tale motivo, Evan ha sviluppato le proprie percezioni superne in modo tale da poter percepire perfettamente l’ambiente che lo circonda nel raggio di 15m; quando qualcosa viola il suo uovo prossemica – sia esso un oggetto, una persona, o anche una tecnica – il Corvo è in grado di individuare precisamente la sua posizione nello spazio o un suo qualsiasi movimento o gesto. Il potere ha effetto anche nel caso uno o più soggetti interessati dalla passiva siano fuori la portata visiva dell’Autarca.

    Tecniche:

    ≈ Ghorrgrimridar: Titano fra gli immortali e sovrano fra i Re, Ghorrgrimridar è il fiero e potente Signore dei Grifoni e primo Guardiano della Legge. Le sue dimensioni sono immani, rivaleggia per stazza con i più grandi Dragoni Imperiali ed è raffigurato negli arazzi e nelle raffigurazioni di antichi palazzi mentre sovrasta le guglie più alte delle roccaforti di Nagshizzar, dove il primo Patto venne siglato e la Reliquia del Dio della Legge fu donata al primo Autarca. Come tutti i suoi predecessori Ghorrgrimridar è austero e silenzioso, circondato da un'aura di maestosità. Soltanto gli Autarchi possono udire la sua voce, egli compare loro per mettere alla prova la loro determinazione e la forza del loro ideale, poiché la Reliquia del Dio della Legge è la sola fra le otto a non essere donata dal Dio al proprio paladino, ma bensì a scegliere tramite il proprio Guardiano il suo campione. Quando fu investito ad Autarca, Evan dovette confrontarsi con Ghorrgrimridar e superare la prova, dimostrandosi degno. Il fatto che abbia retto allo sguardo del più grande dei grifoni e guadagnato il suo favore è la prova della determinazione del giovane. Dovessero impegnarci secoli, Ghorrgrimridar e gli altri della sua stirpe seguiranno per sempre l'Autarca, mentre egli è impegnato nella crociata per il suo ideale. Anche quando le decisioni dell'Autarca saranno spietate, causeranno la morte di innocenti o perfino se esso dovesse cadere nell'oblio della pazzia essi lo seguiranno fino alla morte, poiché egli è legge che si è manifestata ed è lui a scegliere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
    Ghorrgrimridar è un'evocazione, tuttavia ha tutta la potenza di una tecnica critica. Rimane in gioco per un singolo turno, durante la quale può scatenare uno o più attacchi suddivisibili a piacimento e della potenza complessiva di un Consumo Critico, che è anche la quantità di energia richiesta per evocarlo.

     
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  11. Feng Yang Leng
     
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    Quando la scarica di fulmini passò, il Bianco Guardiano fu molto sollevato di vedere i propri compagni sani e salvi, protetti dalla magia di lui; la ragazza, invece, dopo aver avuto uno scontro con Grifis, riprese la fuga, come fosse impregnata da una paura che non poteva lenire. Ora, però, senza alcuna pietà, entrambi gli aviatori avevano sfoderato potenti mezzi, apprestandosi a volersi liberare della fanciulla: perché usavano tanta crudeltà con lei? Poteva avere il Lowarn, certo, ma la violenza non sarebbe mai stata una buona medicina. Dimenticato indietro dall'ira degli alti, il povero Guardiano volle darsi da fare e, rimboccatesi le maniche, sbatté forte le belle ali, per meglio avvicinarsi a quella donna (pure che il grifone di Evan fosse più rapido e molto più avanti, e più deciso):

    -Non correre, ti prego! Fermarti e parliamo!-
    Domandò gentile, deciso a voler salva la vita di lei
    -I miei compagni non si arresteranno finché non ti avranno fatto del male, e non posso accettare che un'anima venga mietuta! Ti prego, cessa la corsa, e sii ragionevole! Spiegaci cos'è successo, e se tu hai preso Lowarn! Non voglio che tu abbia sofferenze, desideriamo solo capire!-
    La voce più alta, in un'accorata preghiera
    -Ti prego...-

     
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  12. † Morte †
     
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    Le mura
    Le vedeva in lontananza, stagliate contro il cielo notturno come un orco mollemente sdraiato a terra la cui bocca cavernosa si levava davanti a lei, un leviatano di pietra e malta che si ergeva da orizzonte a orizzonte. La salvezza, una volta scalate - lui l'avrebbe trovata, e quei tre non sarebbero vissuti un istante di più. Niente prove, niente ostacoli, niente di niente: al sicuro. Ormai non potevano più fermarla.
    O almeno così pensava Katrina prima di finire nella trappola.

    Se ne accorse nell'istante in cui fu al centro, l'istante in cui si chiuse in lei, l'istante in cui ogni sasso, ogni zolla di terra, ogni spruzzo di fango, ogni granello di polvere non si rivoltò contro di lei. Gridò, colta alla sprovvista, la rabbia fece da carburante e la sua magia la consumò in un secondo - squarciando, distruggendo, annichilendo fino all'ultima pietra, foglia o brecciolino - finché non fu al centro di un ground zero del raggio di cinque metri buoni. I detriti di ciò che una volta era una tranquilla stradina di periferia turbinarono attorno a lei, infinità di particelle infinitesimali che solo nell'aggregarsi di milioni di essi trovavano presenza alla vista:
    un t o r n a d o
    che lasciò intravedere di Katrina solo un lampo di rosso e un viso deformato da un impulso omicida, trasfigurato da un'ira così bestiale da farla sembrare, per un attimo, un vero demonio.
    Adesso gli Aviatori conoscevano il vero volto dell'odio.

    Li guardò ancora un istante, i tre che l'avevano quasi sprofondata nell'abisso. Non avrebbe potuto ucciderli subito... lui aveva bisogno di lei... ma ci sarebbe stato tempo in seguito per distruggerli uno ad uno. Il pensiero la fece sentire straordinariamente bene. Un'altra aura apparve alle sue spalle, l'ennesimo attacco da direzione cieca degli Aviatori. Sbuffò, voltandosi

    e sgranò gli occhi, esterrefatta.

    Fu l'istinto a salvarle la vita, o forse il suo intervento: senza pensare, senza rallentare per il panico che minacciava di straripare, si abbassò su una gamba e si gettò di lato. Gli artigli che le avrebbero sbriciolato il cranio mancarono il bersaglio e le dilaniarono invece la spalla, facendola gridare per il dolore.
    Il suo braccio perse la presa sul fardello.

    Lo guardò cadere al rallentatore, gli occhi sempre più dilatati,
    colpire terra e rimbalzare fra le zampe della bestia:
    lontano da lei, irraggiungibile, irrimediabilmente.
    Aveva f a l l i t o.

    E infine, anche l'ultimo baluardo a difesa della sua sanità mentale cedette e fu travolto da una piena di terrore puro che spazzò via ogni cosa. Rise, isterica, alle parole di Yang: rise mentre le stesse persone che le avevano strappato via ogni cosa le suggerivano un'inutile resa, una futile resistenza, gridò frasi sconnesse e suoni privi di alcun significato, cadde a terra senza neppure provare a rialzarsi e combattere, strepitò che sarebbero morti implorando pietà, chiuse gli occhi e affogò nell'oceano della sua pazzia, ululò che il suo maestro sarebbe venuto a vendicarla e che nessuno di loro si sarebbe salvato.
    Poi...

    « In verità sono già qui. »

    ...poi riconobbe la voce -la sua voce!- e capì che egli aveva sentito la sua disperazione. Ormai non aveva più importanza.
    I mostri, alla fine, l'avevano trovata.




    Li guardò, i paladini che avevano ostacolato i suoi piani.
    Non impiegò molto tempo a capire come si erano svolti gli eventi. Quattro aure, quattro esseri, nessuno capace di sopraffare una persona del livello di potere di Katrina da soli o congiuntamente... se lei fosse stata in grado di combattere contro gli Aviatori e contro le sue paure allo stesso tempo. Aveva passato molto tempo insistendo sull'equivalenza tra la magia e ciò che conosceva la donna, lenendo le sue paure e sedando le sue ansie per renderla in grado di combattere contro chiunque. Il suo odio, la sua rabbia erano armi potenti se bene adoperate.
    Evidentemente non erano state sufficienti.

    D'un tratto la sua voce affabile e quasi divertita cambiò, divenne gelo, morte sul filo di una parola.
    Pur nella loro ignoranza, il danno che avevano inferto a lei era forse irreparabile
    e lui non era famoso per la sua inclinazione al perdono.

    « Allontanatevi da lei. »

    O morite, il tacito sottointeso.



    La passiva di auspex non include le tecniche, per cui si accorge della trappola di Grifis solo quando ci capita dentro.
    Usa la tecnica di 'creazione fulmini' (in realtà dominio "elementale") a basso come tardiva difesa contro gli spiriti e una tecnica di difesa fisica alta come parziale difesa contro il grifone. Arrivata al 5% del mana, non sviene per apposita passiva.

    ~

    Il 2° png è un personaggio avvolto da un mantello con passiva di aura di potere; vi induce a reputarlo estremamente potente e pericoloso. Badate bene, non si tratta affatto di un'illusione: egli è estremamente potente e pericoloso.
    Ha castato una tecnica di media potenza nel turno i cui effetti non sembrano ancora essere rivelati.

     
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  13. Feng Yang Leng
     
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    -IL BAMBINO!!!!! IL BAMBINO!!!!-

    Urlò la Tempesta, colta da un terrore che nome non poteva avere, di una vita davvero innocente rotta davanti ai suoi occhi. La brutalità del grifone di Evan aveva fatto sì che il fagotto fosse caduto dalle mani della fanciulla e avesse sbattuto a terra. Certo era stato raccolto dall'animale, ma chissà in quale condizione era, se vivo o morto.

    -Presto, Evan! Il bambino! Devo curarlo, devo...devo...-

    E non poté trattenersi: scoppiò in lacrime, inginocchiandosi in terra, distrutto. Poco si curò della figura che era arrivata, che intimava a tutti di allontanarsi dalla donna: contava solo il bambino, doveva averlo per poterne curare le ferite dovute alla caduta, o peggio...

    -Il bambino....-

    Singhiozzò, sfogando tutta l'ansia ed il panico che aveva provato dall'inizio dell'inseguimento: quella fu la goccia che fece traboccare il vaso; più non resse e crollò.

     
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  14. Grifis:.
     
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    E' vero ch'ebbe a sua volta adoperato mezzi forti pur di fermare quella donna, ma vedere il bambino rovinare in terra come un sacco di patate turbò la sua vista. Avrebbe lanciato un'occhiata d'accusa ad Evan, ma preferì concentrarsi su ben altro, al momento. La donna sembrava ormai aver ceduto il passo, ma proprio in quel momento apparve un'altra figura che, almeno all'apparenza, aveva l'aspetto periglioso e da prendere seriamente; in verità, una parte di quella sensazione era dovuta ad un potere passivo, che tuttavia non attecchi affatto sul Grifis che, indefesso, si ergeva come un bastione contro l'assedio. Ciò non lo esortò ad abbassare la guardia, perché un guerriero non deve mai sottovalutare chi gli si para dirimpetto.

    Chi mi comanda di tornare sui miei passi?

    Disse con voce fredda, quasi spenta, forse priva d'emozioni, eppure imbevuta d'un timbro regale e autorevole: non era una domanda, la sua, ma quasi un'ordine. Non aveva nessun motivo per lasciare andare quella donna, né per obbedire a qualcuno che non avesse avuto l'accortenza di presentarsi; e se avesse avuto la brillante idea di rivolgere offesa, la sua guardia era già alzata e questo gli avrebbe consentito di proteggersi...

    Parla, o non avrò nome da scrivere sul tuo epitaffio.

    Aggiunse, infine. Lo sguardo mai più serio di quella volta!


    Grifis
    Equipaggiamento
    [ Armatura d'Argento del Grifone ]
    [ Passiva Volo]3

    [ Spada degli Spiriti Silvani ]
    già citata

    Abilità Passive
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    [ Passiva di Charme "Riverenza" ]

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    [ Passiva Resistenza Psionica Medio Livello ]

    Abilità Attive

    Mana & Consumi 80% - 5% = 75%

    Info mi scuso per il ritardo ç__ç e per il post scarno

     
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  15. † Morte †
     
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    Fissò Grifis con una sorta di stanca rassegnazione mentre l'orgoglio e la sicurezza lo spingevano alle solite, trite parole di sfida. Ad essere onesti non aveva creduto neppure per un secondo che i tre Aviatori si sarebbero arresi, motivo per il quale aveva concentrato nel suo corpo abbastanza energia da abbattere la fortezza di quell'isola volante in un sol colpo. Ma moderò le sue forze: la prudenza era una buona consigliera, ma distruggere
    Si sarebbe limitato a non lasciare loro alcun briciolo di energia.

    « Peccato. »
    e scatenò l'inferno

    La luce deviò e impazzì, poi esplose verso l'esterno in un bagliore accecante - nessun rumore, solo brusio di fondo - e la materia attorno a lui semplicemente svanì, lasciando spazio ad un'immensa onda d'urto fatta di puro nulla. L'impatto si sentì per decine, forse centinaia di metri: tetti scoperchiati, imposte divelte, vetri rotti, cocci in frantumi, malta sgretolata e selciato rivoltato dalle vanghe di un immenso aratro composto di semplice aria. Ma lì, dove prima tre guerrieri di Laputa e una loro evocazione si ergevano fieri, v'era solo
    un cratere del raggio di quindici metri
    e quanto le difese laputiane erano riuscite a salvare.
    Un'occasione semplicemente troppo buona per non coglierla.

    Come aveva piegato la realtà per costringerla ad accettare poche molecole di antimateria, così la costrinse a curvarsi per lui facendo guizzare il mondo una decina di metri più in là - o lui un po' più in quì, era equivalente. Abbassò lo sguardo, ed ecco Katrina accasciata al suolo accanto al prezioso fagotto che si curò bene di prendere in mano prima di ogni altra azione.
    Non era un bambino.
    Guardò la donna, rammaricato.

    « Farà male. »

    E lei urlò mentre con la forza della sua mente costringeva il suo corpo a formare nuove cellule, riparando il danno inferto dall'evocazione ormai dissipata, urlò con tutto il fiato che aveva, finché non ebbe più nemmeno quello e si limitò a pochi spasmi al suolo, i muscoli troppo provati per provare persino a contorcersi in preda alle convulsioni. Era tutto quello che poteva fare in quel breve istante che aveva guadagnato.
    Gentilmente si chinò a posarle una mano sulla spalla.

    « Torniamo a casa, mia amata. »

    Sussurrò, e con l'ultima magia di quella notte squarciò ancora una volta la realtà trasportando loro due dove niente ad Endlos poteva giungere.
    E con loro venne anche l'oggetto rubato da Katrina.


    t h e · e n d



    Usata in questo turno contro di voi:
    Apocalypse
    Piegare le leggi della fisica alla propria volontà necessita di controllo e discernimento per produrre effetti misurati; qualora questi venissero a mancare, il risultato è solitamente fonte di distruzione totale. Manipolare con scarsa accortezza l'elettromagnetismo rasenta letteralmente la follia, poiché un simile atto produce tanta antimateria quanta ne è necessaria per annichilire completamente ogni cosa nel raggio di quindici metri, lasciando al suo posto una sfera di effimero nulla presto riempito dall'aria circostante. La devastazione è totale nell'area annichilita, solo parziale a seguito delle ingenti forze attrattive del risucchio nei territori circostanti; sfuggono ovviamente quanti protetti dallo stesso Ghark.
    L'apocalisse è un atto ridicolmente facile.
    { consumo critico }


    Usata nel turno precedente:
    Infinity
    Infinito, il non-limite degli dei.
    Bruciando una piccola parte della sua essenza come catalizzatore, Ghark può infondere nelle proprie offensive una piccola parte dello sconfinato potere accumulato durante il suo dominio e rilasciarlo con potenza devastante durante il lancio di ogni incantesimo del turno successivo; pur non alterandone significativamente il livello di danni effettivamente inflitti,
    aumentare il potere cataclismatico degli stessi sfondando le difese avverse come se di due livelli inferiori, e decuplicando gli effetti sul terreno.
    Abbattere interi eserciti non è mai stato più facile.
    { consumo medio }


    L'attacco è settato in modo da essere completamente contrastato spendendo due critici di mana a testa o -opzione auspicabile- due critici ad area che circondino tutti e tre.
     
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16 replies since 20/9/2011, 18:34   342 views
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