[Quest][EM] Grim Fandango!?

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  1. Yoshikage Kira
     
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    » Grim. Grim Fandango?! «
    Si.
    » Avanti, prego. «
    Varcò la soglia del Nero Tribunale con un che di svogliato negli incavi vuoti del suo teschio.
    I trentadue denti bianchi non ridevano quasi più, innaturalmente piegati in una smorfia contrita e malinconica.
    Il sommo giudice lo guardò con aria sospettosa, o almeno così sembrava.
    Era un'ammasso nero, che si issava dalle viscere dell'inferno e sulla cui sommità si addensavano candide nuvole. Da queste filtravano raggi di un sole celestiale, che raramente rischiaravano gli sfortunati prigionieri del Tribunale.

    Grim si slogò una mandibola con uno sbadiglio.
    Il Giudice gli tuonò contro, aprendo poi la mano e accendendo una fiamma nel vuoto.
    O4DRK
    » Dall'alba del creato, non si è mai registrato un avvenimento simile.
    Mai prima d'ora, mi era capitato di dover giudicare l'inettitudine di qualcuno.
    Mi ascolti, Grim Fandango? «
    Si.
    » E allora apri le orecchie che ti mancano: negli ultimi anni si è registrato un aumento di anime mancanti; di spiriti che non sono mai giunti nell'oltremondo, ma che non risiedono nemmeno nel proprio corpo...
    Anime erranti, troppe per i miei gusti. «
    Se la prenda con i negromanti. Non con me.
    L'enorme ammasso di teschi e ossa ruggì:
    » SILENZIO!
    La Negromanzia è una forma contrattuale, che prevede in ogni caso uno scambio equivalente da ambe le parti. Qui parlo di azioni illegali, che minano la stabilità dei defunti. Ed è iniziato tutto per colpa tua...
    Ti ordino di riportare tutte gli spiriti illegalmente assenti dalla mia lista.
    Hai solo tre mesi, dopodiché aggiungerò il tuo nome al settimo girone.
    Intesi? «
    Si.

    abyss_skull

    rve71
    Ah, caro vecchio Grim.
    Solo. Stanco. Trasandato. Tutt'ossa.
    Caro scheletrico Fandango. Una volta eri il migliore, sì accidenti. Davvero: non c'era nessuno in tutto il Tribunale che sapesse gestire al meglio le anime. Potevi far passare un peccatore come il più prestigioso dei santi, o far scendere all'inferno anche la più immacolata delle creature. La piazza era tua. Tu sapevi come girava il mondo dell'al di là. Era tutto tuo, perfino il Sommo Giudice pendeva dalle tue... mandibole.
    Ma sono passati quasi ottant'anni, no forse anche di più.

    Rammenti i vecchi tempi affogando nella birra. Tanto non puoi berla, ma ti aiuta lo stesso a dimenticare. I dolori si accalcano brevemente, prima di sfumare al seguito del tipico rimpianto di chi, dalla cresta dell'onda, precipita nell'anonimato. Non potevi sapere che quell'anima era di un Boggart, come immaginare che il ragazzino che l'aveva dentro di sé sarebbe poi sparito? Rimuginavi così. La sigaretta fra le dita si consumava nell'attesa. Avevi tante scelte: potevi andare dal Boggart e cercare di capire, magari spiegargli l'accaduto... o potevi andare nelle miniere dove avevi visto l'ultima volta quell'umano. Ti rendesti tuttavia conto che viaggiare da solo per l'Endlos non era cosa né buona né giusta. Eri morto, questo è vero, ma non potevi rischiare che qualcuno ti ricacciasse via a suon di magia e abilità attive.

    Avevi così affisso un avviso nella bacheca di una bettola, di quelle dove i soldati e ubriaconi vanno a trangugiare alcolici e cercano, intanto, soldi facili. Avevi promesso a qualche mercenario di sorta un lauto compenso, se ti avesse condotto lungo il tuo viaggio alla ricerca del tizio dalla parlantina profuga e l'altezza di un cactus. La cosa ti arrecava un fastidio ma, non avendo nervi, l'unica cosa tesa del tuo corpo erano le ossa; e l'abito bianco con tanto di papillon stirato a puntino. Dio, se avessi avuto un po' di carne, forse avresti potuto infilare le mani in qualche sottana, invece di farle scappare a gambe levate. Ma che ci vuoi fare, Grim, tu sei morto nel corpo.
    E se non trovi quel Boggart, sappilo, sarai morto anche nello spirito.
    Angolo QM
    Bene^^ eccoci all'inizio del primo episodio della quest.
    Per ora, i soli abilitati a postare sono coloro che hanno la classe Mercenario, indipendentemente se Primo o Secondo Ceppo. Non c'è molto da dire: siete liberi di descrivere come volete dove e quando trovate quel "biglietto".
    Quindi trovate Grim seduto ad un tavolo, e vi avvicinate per ovvi motivi^^


    Edited by Yoshikage Kira - 2/10/2011, 00:16
     
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  2. †Steel†
     
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    Fissava come ipnotizzato il corpulento uomo seduto dall'altro capo del tavolo. La lunga cicatrice che gli scavava la testa accuratamente rasata ben si sposava con la sua mole da orso, lo faceva sembrare più cattivo.
    L'aspetto da duro era solitamente apprezzato nel loro campo: un mercenario alto due metri, con delle braccia grandi come un bambino e dall'aspetto truce faceva sicuramente la sua figura. Inutile dire che tutto ciò si basasse solo sull'apparenza, un modo di ragionare fin troppo superficiale e ingenuo.
    Il suo compagno di bevuta lo chiamavano "Il Boia", perché quando non crivellava le sue vittime con la fedele mitraglietta le finiva con una secca accettata alla testa, come un qualunque taglialegna non avrebbe mai saputo fare. Sorprendentemente, però, aveva scoperto che quella montagna di muscoli e carne non fosse affatto un dio della morte come lo dipingevano i molti.
    Gentile, simpatico, addirittura annoiato dal proprio lavoro, erano molto simili loro due, con l'unica differenza che Sagas si riteneva ragionevolmente più abile di quel tipo.

    « Non pensi mai di cambiare lavoro? »

    La sua voce cavernosa sarebbe tranquillamente potuta essere scambiata con un rombo di tuono, tanto era imponente il suo timbro.
    Nel parlare mandò giù un sorso di birra che lasciò l'enorme boccale quasi vuoto, e così fece lui prima di rispondere.

    « Molte volte, ma che vuoi farci, ce l'abbiamo nel sangue. Non si scappa da questo. »

    Il suo tono calmo e sorridente era velato dall'ombra di una sotterranea inquietudine. Forse era colpa dell'alcool, ma sapeva che sotto sotto quelle parole lo spaventavano, perché la verità è che avrebbe voluto scappare, lontano, tremendamente lontano da certi aspetti della propria natura.
    Che cazzo, giù un altro boccale che annegasse quei brutti pensieri; tanta la foga di ubriacarsi che nel trangugiare birra finì per farsela andare di traverso e accasciarsi sul tavolo in preda alle convulsioni della tosse.
    Il Boia, d'altro canto, restò impassibile, scuotendo la testa in segno di disappunto e scolando il proprio boccale per dargli una sana dimostrazione di come si facesse.

    « Bé? Hai qualche lavoro sotto mano? »

    Ancora accasciato sul legno traballante alzò lentamente la testa quel tanto che bastava per fulminare il gigante con lo sguardo.
    Da settimane non trovava nulla di disponibile sulla piazza e cominciava seriamente a preoccuparsi di come avrebbe continuato a pagare le spese giornaliere.
    I suoi occhi arrossati e stanchi esprimevano tutta la triste amarezza dell'essere un disoccupato sbronzo e senza un soldo. Le sue labbra erano già arricciate in una smorfia da: "Vaffanculo, eccheccazzo", quando distrattamente adocchiò la piccola bacheca appesa al muro del locale, appena qualche metro davanti a sé.

    « Adesso sì. »

    Sorrise alzandosi di scatto dalla sedia sotto gli occhi confusi del compagno.
    Con incedere traballante riuscì miracolosamente a raggiungere il tabellone senza cadere o vomitare, quasi strappando il biglietto appena affisso, fissandolo con gli occhi lucidi.
    Scorta eh?

    ____________________

    Qualche giorno dopo...


    La porta dell'angusto locale sbatté al suo ingresso, sospinta da un'improvvisa folata di vento che gli scompigliò i capelli e i vestiti.
    I suoi occhi ci misero qualche attimo ad abituarsi alla fioca luce che appena illuminava gli interni.
    Un silenzio innaturale sembrava essere calato in quell'unica stanza, ma non sapeva dire se fosse unicamente da attribuire alla sua entrata in scena.
    Con lo sguardo corse alle pareti, ai tavolini, ai volti dei presenti, fino a individuare ciò - o meglio chi - che cercava. Fece dunque qualche passo all'interno della bettola, mentre tutt'intorno i presenti si voltavano a squadrarlo con fare incuriosito.
    Che fosse perché la lama della spada non aveva ancora finito di varcare la soglia?
    In ogni caso, prese posto al bancone, al fianco del bizzarro scheletro elegantemente agghindato di bianco e sbattendo sul tavolo il biglietto trovato qualche tempo prima insieme a qualche luccicante moneta.

    « Whisky, con ghiaccio. »



    Passive

    CITAZIONE
    _Seikūken~ Abilità acquisita con gli anni d'allenamento ed esperienza e comune ai maestri marziali e di spada. Con il termine "Seikūken" viene indicato quello che può essere definito lo spazio di azione e reazione di un individuo. Per un combattente a mani nude solitamente il seikūken rappresenta l'area di 360° che possono raggiungere le sue mani e quindi lo spazio dove inizia la difesa e la portata d'attacco. Per uno spadaccino è la stessa cosa, tranne per il fatto che il seikūken di un esperto di spada è significativamente più grande, pari alla grandezza e la portata della propria arma. Una volta che qualcosa entra nel raggio d'azione di un maestro, ossia invade il suo seikūken, il combattente è in grado di percepirla e reagire di conseguenza, ed è per questo che chi invade imprudentemente lo spazio d'azione di un esperto viene considerato un uomo spacciato. In termini di gioco, tutto ciò che entra nella portata della sua spada, in un'area di pressoché 360° gradi, viene letto e percepito attraverso i sensi, lo spirito e l'esperienza, consentendo di agire o reagire di conseguenza con una velocità e precisione sconcertanti.
    {Passiva}

    _Maledetto~ Il secondo e più odiato dono concessogli dagli Asura: l'immortalità. Detta così pare una cosa entusiasmante, il non poter invecchiare o morire, ma quando la tua stessa vita è maledetta la prospettiva dell'immortalità non sembra più tanto rosea, almeno non dopo secoli di perpetuo errare. Certo, all'inizio l'idea di poter combattere per l'eternità, di conoscere il mondo, di inoltrarsi sempre più nella via della spada e del potere era allettante, il principio dei suoi desideri, ma adesso, dopo anni di servizio sotto l'egida dei demoni, il desiderio di morte ha cominciato a prendere il sopravvento. Fin quando non riuscirà a riscattare la propria anima, tuttavia, Sagas sarà per sempre soggetto al patto stretto secoli addietro, che lo vede essere un pupazzo nelle mani dei burattinai. Essi non rischieranno mai che il loro servile strumento venga ucciso in battaglia o per malattia, né da armi né da veleni. Fosse anche il suo corpo completamente fatto a pezzi, essi si premurranno di riportarlo alla vita, ricreandolo dal nulla se necessario. Nulla può evitare che questo accada, perché loro possiedono l'anima di Sagas, e finché rimarrà nelle loro mani la carne che lo compone o il potere in lui racchiuso potranno semplicemente essere ricreati. Sagas non possiede alcuna anima da distruggere o intrappolare, solo un corpo maledetto per l'eternità.
    {Passiva}
     
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    Per aver vissuto soltanto nelle terre desertiche e nei meandri sotterranei del Presidio del Sud, l'occasione di poter esplorare una nuova regione di quel mondo ancora sconosciuto si rivelò di forte interesse per Aristotelis.
    Nel continuo vociare del Bazar delle Talpe capitava spesso di sentire notizie interessanti e carpire informazioni volanti, e quella volta alle orecchie dell'oplite, ormai abbastanza abituato al linguaggio del luogo, giunse un annuncio che poteva rivelarsi molto consono alle abilità del greco.
    Così, reperiti tutti i dettagli importanti del caso, l'oplite decise di partire insieme ad uno dei mercanti itineranti del Bazar alla volta del presidio dell'Ovest, meta dell'incontro.

    ~

    Le nuove terre che si stendevano sotto lo sguardo scrutatore di Ariste erano particolari, e non troppo dissimili da altre che aveva già visto quando era ancora in Grecia, se non per edifici e strani marchingegni assolutamente incomprensibili.
    Seduto sul carro che lentamente percorreva le strade, l'oplite studiava con interesse tutto ciò che di nuovo i suoi occhi potevano incontrare.

    Come si chiama qui?

    Cercò di ottenere quell'informazione con un po' di impaccio, ma ricevette la sua risposta.
    Si trovava a Sequerus.

    Sequerus. Mh.

    Lì non vi era il caldo asfissiante del deserto, anzi. L'oplite poteva addirittura permettersi di indossare l'armatura ed il mantello sopra ad essa senza rischiare di svenire.
    Aveva imparato a non dover dare troppo nell'occhio, soprattutto quando si avventurava in posti sconosciuti: tutta la panoplia era nascosta sotto la grezza mantella, con la spada assicurata al fianco, mentre il giavellotto e lo scudo erano legati alla schiena; l'elmo era semplicemente legato al collo, lasciato a ciondolare dietro la nuca.

    Dopo alcuni minuti di attesa, il carro si fermò, ed il conducente comunicò al suo strano passeggero di scendere.
    Si erano fermati davanti ad un locale, simile a quelli visti nel Sud, salvo il fatto che si trovasse all'aperto e non sottoterra.

    Grazie per il favore.

    Scese dal mezzo, sgranchendosi le gambe addormentate per il lungo viaggio.
    Lanciò una moneta d'oro al mercante ed entrò nel locale.

    Non era un posto troppo appariscente, e forse era anche meglio così; capì comunque di essere nel posto giusto quando, seduti l'uno accanto all'altro, notò due figure a dir poco singolari: una aveva con sé una spada a dir poco smisurata, tanto che poteva essere benissimo una lancia; l'altra era... scheletrica.
    Si avvicinò, sedendosi al lato libero dell'individuo a dir poco ossuto.

    Sono qui per lavoro.

    Da quelle poche parole i due avrebbero potuto notare come Aristotelis non fosse esattamente del posto.
    Il che, comunque, era solo un dettaglio.

    CITAZIONE
    Equipaggiamento:
    La corazza, l'elmo e la spada corrispondono alle rispettive rappresentazioni.
    Il thórax e l'epibraxiōníos sono i pezzi di protezione del tronco, assai resistenti e molto pesanti, così da poter sopportare anche i colpi più pesanti; il krànos protegge tutta la testa e gran parte del viso, resistente quanto la corazza ma meno pesante in proporzione per non soffocare l'oplite; lo xiphos ha un'impugnatura ad una mano, con una lama di ottantacinque centimetri di lunghezza, affilatissima e molto resistente agli urti, tale da poter sostenere scontri con altre armi.
    Lo scudo, un hoplon acquistato recentemente, si abbina perfettamente al resto dell'equipaggiamento, ed ha un diametro di circa centoventi centimetri.
    Da breve ha acquisito pure un giavellotto, simile alla normale dòry, potendo così riprendere la sua abilità di lanciatore: l'arma ha una lunghezza totale di centonovanta centimetri, con la punta lunga quindici centimetri.

    Passive: +50% Forza, +50% Resistenza, +25% Velocità, +25% Agilità; Immunità Influenze Psicologiche fino a Medio.

    Note: sì, il povero greco ha qualche difficoltà di comunicazione, ma non preoccupatevi, tanto mica deve andare in tribunale a fare un'oratoria latina. :guru:

     
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  4. Yoshikage Kira
     
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    Bei grattacapi, eh Grim?
    Anzi no, scusami: bei grattateschi!
    L'attesa stava prolungandosi più del dovuto, e la tua sigaretta stava restringendosi sempre più; la cosa non ti preoccupava, tanto anche se fosse giunta alle dita non le avrebbe bruciate. E' una delle fortune d'essere una sottospecie di Shinigami fallito e sottopagato, anzi no... scusami di nuovo, solo fallito.

    Stavi per appendere le speranze al chiodo, aprendo un piccolo taccuino per scriverci il nome del tizio che aveva avuto l'idea di proporti quel sistema barbaro: volantini, ma si può essere più idioti? Quale malsano figlio di buona donna andrebbe mai a guardare nella bacheca di un locale merdoso, alla ricerca di un lavoro offerto da un' ammasso di ossa messicane! Curioso come la realtà dei fatti seppe darti un ceffone sufficiente a deformare i tuoi zigomi tondeggianti; il tonfo di quella mano accompagnò lo spalmarsi del suo volantino sul bancone. Quanto seguì provasti a ricordarlo per tutta la sua non-vita: « Whisky, con ghiaccio. »
    Oh oh Dio santo benedetto! Che qualcuno lo benedica!!! Aspetta Grim, tu non puoi bere Whisky. Eccheccazzo.
    Ti sorprendi del fatto che l'altro si sia presentato a quel modo. Né un nome, né la classica entrata da figo... apprezzasti lo sforzo, davvero. Tuttavia, quando ti soffermasti a guardarlo, l'unica cosa che trattenne una tua risata fu l'assenza di labbra e... l'umorismo ormai crepato da due decadi. In ogni caso, non puoi fare a meno di gongolare: Sephiroth stava offrendoti i suoi servigi. Ecco, questa era una cosa di cui vantarsi; e se avessi avuto il numero di Sakaguchi l'avresti chiamato per farti bello. Già, stronzo: fanculo tu e la tua Mistwalker!

    Comunque, non era il momento di premeditare la morte dell'ex della Square, poiché si aggiunse alla tua causa un'ulteriore pedina: la tua smisurata esperienza ti permise di capire che avevi davanti un'oplite, un durissimo, potentissimo, fighissimo e dio sa cos'altro greco sparato da qualche buco dimensionale, dritto dritto da te. Ah Grim, mattacchione. Non sei il solito messicano incazzato e strafottente, prendi sempre un piglio ironico in tutto. Ma proprio in tutto. E se non fosse per questo, potrebbe sembrare che ti diverte prendere per il culo la gente. Già, la tua unica consolazione.
    Sono qui per lavoro.
    La tua prima reazione è al quanto banale. Inviti i due uomini a sedere ad un tavolo, dove ordini l'ennesima birra che non berrai, e contro cui inveirai per un bel po'. Fortuna che gli altri non capiranno la prima lunga sequela di bestemmie in pura lingua azteca. Quindi, una volta ricomposto, prendesti una boccata di fumo et voilà...

    Je me presenté.
    La gente nei cimiteri o nei dintorni della zone a bassa densità di vita è solita chiamarmi Grim Fandango. Non so perché, voi non sapete perché.. a me non me ne fotte, idem pure voi. Bene, dicevo...
    Il mio vero nome è Manny Calavera. Un fottuto messicano, direbbe qualcuno. Dio, non sapete quanta gente odia i messicani. Tipo gli inglesi! Si scannano a vista, come gli italiani del nord e quelli del sud, o i tedeschi con i russi, o i messicani con gli scozzesi. O peggio!!! Scozzesi che ammazzano altri scozzessi....
    Fottuti messicani, avrò la mia vendetta.


    Altra boccata di fumo. Forse nessuno dei due se ne era accorto, ma stavi parlando tutte le lingue di questo e degli altri universi; l'oplite avrebbe udito l'amata lingua del peloponneso, mentre l'altro... boh, chissà qual'era la sua lingua d'origine. Fatto sta che entrambi ti capiscono immediatamente e, al di là dell'assurdità di quanto hai già detto, sarebbe stato facile per loro capire il resto...

    Non ho intenzione di farvi un trattato de "La Vita dopo la Morte: guida per i nerd".
    Sappiate che quando uno crepa, io ho il compito di decidere se mandarlo al diavolo o a nostro Signore; e la cosa mi è andata bene fino a qualche anno fa.
    Ora, qualcuno vuole che io risolva questo casino venutosi a creare. E la cosa non mi va, ma va fatta... o il gran capo inizia a recidere vite a capocchia. Io non voglio che succeda. Spero nemmeno voi.

    Il compito è semplice, potrei farcela perfino io!
    Dovrete aiutarmi a cercare un tizio, di cui vi darò informazioni in un secondo e più appartato momento. Conosco la prossima ubicazione del tizio, ho fatto in modo che il babbeo caschi nella mia trappola. Quindi, quando sarà il momento, tutto ciò che dovrete fare sarà trovare il bersaglio e portarlo da me, vivo.

    In cambio, vi prometto alcune cosette. Esempio: semmai finirete uccisi, farò in modo che il vostro viaggio in Paradiso sia... beh, immediato.
    Capito?


    Schiacciasti il sigaro nel posacenere, ammirando il fumo che si alzava leggero verso il soffitto. L'ultima parte del tuo discorso era stata così seria che, per un istante, avevi creduto d'essere posseduto da qualcuno... Tu, Manny sei morto ridendo, o almeno così dicono.
    E la cosa è diventata una specie di maledizione...

    abyss_skull

    Intanto, i piccoli tasselli dell'ingegnoso scheletro andava sistemandosi quasi, e dico quasi, minuziosamente. Grim era stato furbo, il che poteva far sorgere un dubbio: perché farsi aiutare, se poteva risolvere tutto da solo? Bella domanda. Forse lo scheletro non poteva risolvere la cosa da solo. Aveva bisogno di architettare le cose, e lasciare che fossero gli altri a farle per lui. Ah, come disse il Genio della Lampada: fenomenali poteri cosmici, in un ristretto spazio vitale.

    L'idea dello scheletro era stata quella d'indurre un gran numero di persone nei pressi di Sequerus, dove già da alcuni giorni si spargeva la voce che ci fosse dell'oro. Miniere così profonde e antiche, da perdersi per miglia sottoterra. Oro. Dio benedica pure lui, e anche San Francesco, se non l'ha già fatto!

    In poco meno, la voce si era sparsa in qualche Presidio, e poi nelle bettole, nelle strade, nelle case. Non si faceva che parlare d'altro... Certo, le voci s'erano ingrossate, aggiungendo o mettendo a piacimento fandonie e verità, ma una cosa era certa: nessuno poteva farsi sfuggire una simile occasione. Nemmeno un Boggart. Specialmente un Boggart!
    La goccia che fece traboccare il vaso fu, in verità, una strana o forse decisiva coincidenza: qualcuno aveva davvero trovato dell'oro in quel posto, e quel qualcuno si era fatto un nome in giro. Da balla era diventata fondamentalmente vera, un motivo in più per abboccare.
    Eh Zimmer?

    Non si parla di tesori. Di ville del cazzo ficcate in un cimitero.
    No, no, no, no no. Miniere mio caro, grotte a te tanto congeniali scavate nella terra... Se gli umani riuscivano a cavarne qualcosa, tu mio geniale amico, cosa potevi mai farci? Dovevi solo immaginare te stesso ricoperto d'oro.
    E il gioco è fatto.

    Angolo QM

    Da questo momento, Zimmer entra in gioco^^
    Per maggiori info: msn, pm e il bando in bacheca :D
    La turnazione è libera, miei cari^^

    Edit: dimenticavo di specificare che Manny ha una passiva di Charme, tale che, quando pronuncia il suo nome o il suo nomignolo, chiunque sente risponde "Grim Fandango!?!?!?" XD Dal prossimo post in poi, elencherò mano a mano tutte le passive che il caro scheletro tirerà fuori dal cilindro!



    Edited by Yoshikage Kira - 4/10/2011, 00:53
     
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    C'era qualcosa di strano in quel datore di lavoro, oltre all'evidente fatto che fosse un'altra creatura decisamente fuori dagli schemi, oltre che dal regno dei vivi: parlava in greco in maniera impeccabile. O meglio, Aristotelis lo sentiva parlare in greco.
    Questo avrebbe evitato tanti spiacevoli inconvenienti, ad ogni modo.

    Si presentò ai due mercenari dilungandosi in discorsi assai incomprensibili per l'oplite, che tra l'altro quando sentì il suo nome non poté trattenere un'esclamazione di stupore, come se conoscesse già quell'individuo ed il ritrovarselo davanti fosse un avvenimento incredibile.

    Grim Fandango?!?

    Il greco stesso si meravigliò per quella curiosa reazione.
    Intanto, Grim continuava a parlare, spiegando in cosa consisteva il loro lavoro.
    Tutto sembrava abbastanza facile, anche troppo volendo cercare il pelo nell'uovo.
    Comunque, Aristotelis si sentì sollevato dal fatto che per una volta non avrebbe dovuto faticare più di tanto, sebbene nel profondo del suo animo il suo spirito guerriero bramava per qualcosa di più avvincente.

    È effettivamente facile, o almeno, così sembra.

    Parlò in greco, visto che evidentemente Grim lo capiva.
    Infine, concluse in modo da farsi capire pure dall'altro probabile nuovo compagno di lavoro.

    Il mio nome è Ariste.


    CITAZIONE
    Equipaggiamento:
    La corazza, l'elmo e la spada corrispondono alle rispettive rappresentazioni.
    Il thórax e l'epibraxiōníos sono i pezzi di protezione del tronco, assai resistenti e molto pesanti, così da poter sopportare anche i colpi più pesanti; il krànos protegge tutta la testa e gran parte del viso, resistente quanto la corazza ma meno pesante in proporzione per non soffocare l'oplite; lo xiphos ha un'impugnatura ad una mano, con una lama di ottantacinque centimetri di lunghezza, affilatissima e molto resistente agli urti, tale da poter sostenere scontri con altre armi.
    Lo scudo, un hoplon acquistato recentemente, si abbina perfettamente al resto dell'equipaggiamento, ed ha un diametro di circa centoventi centimetri.
    Da breve ha acquisito pure un giavellotto, simile alla normale dòry, potendo così riprendere la sua abilità di lanciatore: l'arma ha una lunghezza totale di centonovanta centimetri, con la punta lunga quindici centimetri.

    Passive: +50% Forza, +50% Resistenza, +25% Velocità, +25% Agilità; Immunità Influenze Psicologiche fino a Medio.

    Note: Grim Fandango?!? :geez:

     
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  6. Zimmer
     
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    "A volte ritornano."



    fHqrG




    Insuccessi! Sventure! Balverini!
    E no caro il mio Zimmer, non ci siamo! Non ci siamo proprio!
    Diavolo, ultimamente le cose non ti stavano andando poi così bene, vero? Un solo colpo fortunato era bastato a trasportarti in una spirale di sfighe con qualche occasionale vittoria.

    Come quella di un mese fa, quando riuscisti a convincere la grande “Legione Legionaria” a combattere il mostro Invisibilux, che aveva “raso al suolo il tuo villaggio sig-sig.”
    E questa vile creatura era, come suggeriva il nome, invisibili, inudibile, incolore e insapore.
    E per combatterla bisognava spogliarsi di ogni avere e correre nudi al suo cospetto.

    Si caro il mio Boggart, questo te lo concedo: era stato un non magro bottino, smaltito in pochissimi giorni al caro Bazar delle talpe.
    Era un caldo e pigro martedì pomeriggio quando questa storia iniziò. O ricominciò, chi può dirlo. Come Darwin vuole insegnare, ogni saga epicamente sconvolgente inizia di martedì pomeriggio, sopratutto se questo è pigro.

    Il molliccio stava tranquillamente compilando il proprio inventario, nel magazzino che si era acquistato a Merovish con i soldi rubati onestamente guadagnati vendendo cianfrusaglie merce di ottima qualità. L'occhio, pigramente addestrato a fare quello che voleva lui, cadde su uno degli incarti di giornale che usava per imballare la merce più fragile.

    Era destino? Era fortuna? O era la sfiga più nera?
    Ebbene si, quello era proprio un annuncio recuperato da qualche squallida bacheca, che ora andava ad avvolgere una bussola particolarmente... rotta.
    E quel annuncio... che Dio mi perdoni... quell'annuncio... quell'annuncio sconvolse l'animo del Boggart dalle sue più fondamentali basi spirituali.

    ”No... no è possibile! No può essere!” commentò il molliccio, cadendo sulle ginocchia fissando ipnotizzato quel piccolo pezzo di carta, tremando vistosamente.

    Ed ecco entrare in scena il nostro Eroe! Il nostro Amatissimo! L'incredibile, ineffabile, ineguagliabile... a no, scusate. É solo 23, lo schiavo del Boggart, che entrava mesto dentro quello sgangherato capannone.
    Lo schiavo, preoccupandosi per la salute del padrone, mollò quello che aveva in mano accorrendo vicino al Boggart.
    ”Capo? Che succede? Dei ladri forse?” chiese ansioso, pensando al peggio. Evidentemente, non abbastanza peggio.
    ”Peggio, bipede... moooooooolto peggio!” proferì, appunto, il Boggart.

    ”LA BANCARELLA AFIANCO ALLA NOSTRA FA DEGLI SCONTI IMPOSSIBILI DA EGUAGLIAREEEEEEE!!!!!” esclamò, sull'orlo delle lacrime, sbandierando il volantino (al diavolo la bussola) sotto il naso dello schiavo. Effettivamente, lo slogan proponeva le stesse cianfrusaglie del Boggart, ma a prezzi decisamente più umani.

    23 sospirò, scuotendo la testa. Ma perchè continuava a dare retta a quel coso, alto nemmeno quanto un cactus?
    Ci tengo a dire che i cactus possono essere alti anche più di tre metri.

    ”Se ti può rasserenare, capo, venivo qui con notizie. Pare proprio che a Sequerus abbiano trovato delle ottime miniere aurifere. Visto che ultimamente siamo in tema...”
    E lo schiavo strizzò gli occhi più volte. Eppure, il proprio datore di lavoro era proprio lì, qualche nanosecondo prima. E ora? Sparito?
    Magia? Arcano? Rapimento?

    ”Tu vuole muovere tuo culo si? O io deve frustare?” sibilò una voce, fuori dal magazzino.
    Il Boggart era già vestito, pronto e in “sella” dell'oliphant. Perfino questo era appena stato caricato della portantina e con tutto il necessario per il viaggio.

    Diavolo, se quel Boggart combatteva con lo stesso ardore che ci metteva quando nominavi l'oro... altro che Balverini!

    Detto fatto, il trio era nuovamente in viaggio, questa volta verso Sequerus!
    Oddio, i più affezionati si ricorderanno sicuramente che la meta originale del Boggart era proprio Sequerus. Merovish era stata solo ...incidente di percorso.
    Certo, se devi andare sulle montagne e ti ritrovi nel deserto, significa che proprio non hai idea di dove diavolo tu stia andando.

    Tutto questo una settimana fa.
    E dategli il tempo per arrivare, povero Boggart. Tanto dovete fargli la festa pare, quindi lasciatelo divertire, almeno un po!
    Normalmente da Merovish, con una cavalcatura straordinaria come quella e la passione aurea che il Boggart aveva, il viaggio sarebbe dovuto durare solo qualche giorno.
    I tempi si accorciarono sensibilmente quando, dopo sei giorni di vagheggiamento per il deserto, 23 si decise a prendere il controllo della cavalcatura, riportandola sulla retta via.

    ”Ah! città-Sequerus! Tu vede schiavo? Noi trova via, in modo o altro!”

    Perchè miniere voleva dire oro. E oro voleva dire essenzialmente due cose.
    Punto primo: l'oro diventava di Zimmer. Zimmer era contento.
    Punto secondo: l'oro diventava di qualcun altro. Poi questo qualcun altro lo spendeva da Zimmer. Zimmer era contento.

    ”Forse noi può anche vendere hotdog e santini davanti a miniera! Noi può fare si tanti soldi qui, me sempre saputo ha!”

    Stato fisico: Incollume.
    Stato psichico: La parola “tesoro” lo ha acceso come poco altro.
    Energia: 100%
    Equip:
    Il Guanto
    Un piccolo regalino preso in prestito dai suoi fratellini giù nei cunicoli, questo guanto è l'apice della tecnologia dei Boggart. Una delle poche invenzioni che durante il collaudo ha fatto esplodere solo un paio di cunicoli, di cui il secondo solo per la presenza di materiale improprio.

    Il guanto fa convergere le linee cinetiche della materia attorno all'utilizzatore creando uno scudo traslucido che lo scherma da un possibile attacco frontale. Un espediente molto utile per sbalordire gli indigeni e vendergli delle bussole rotte, ma anche per potersi proteggere dalle loro pistole dopo che questi ultimi hanno scoperto che le bussole segnano una il nord, l'altra gli alberi e un altra il sole.
    Particolarmente efficace contro tecniche a distanza, pressoché inutile negli attacchi corpo a corpo.
    Costo variabile

    La Maverik
    La "Maverik" è il più grande successo del Boggart dopo la bussola fluorescente e la lancia senza punta per bambini: una pistola perfettamente funzionante!
    Gli ci sono voluti tre anni per riuscire a sparare un singolo colpo senza che il prototipo gli esplodesse in mano e altri quattro per colpire il bersaglio davanti al mirino e non il passante vestito di giallo che passava accanto a lui durante l'esperimento.
    Poveraccio.
    Comunque: alla fine ci è riuscito! La pistola spara, e anche piuttosto bene. I proiettili vengono sparati da una carica a gas che può essere ricaricata dall'apposita pompetta posta sotto la canna, mentre i proiettili stessi possono essere facilmente riciclati dal Boggart stesso.
    La pistola può portare nel tamburo fino a sei colpi calibro 38.

    Red Orchid
    C'era una volta un Semi Dio, che un bel giorno aveva deciso di non pagare quanto dovuto al povero Zimmer. Povero, povero Zimmer, tutti contro di lui.
    Ora non sto a descrivermi un combattimento che oggettivamente è durato più di una settimana, sta di fatto che il Boggart ha vinto, e il semi dio ha perso.
    Ma Zimmer è tanto buono e compassionevole, e in cambio per avergli risparmiato la vita, gli ha solo chiesto in prestito la sua spada, Uranus, una spada data in regalo dal dio della guerra in persona, forgiata dal fuoco di mille battaglie, da mille passioni e da Xeena la principessa guerriera.
    yalalalalalalalalalalalalala

    Dicevamo?

    Ora, già la spada aveva un nome alquanto equivoco, poi non aveva nemmeno niente di speciale. Pertanto, perchè tenersela per sempre, quando poteva farne un altra?

    Sfruttando i suoi saperi runici e tecnologici, il Boggart ha saputo ricreare una spada identica a quella del semi dio, con una sola differenza: la lama era di un bellissimo rosso cremisi, perfettamente in tono con la carnagione del Boggart.

    Solo dopo due giorni dallo scambio (ormai il semidio era lontano, con la propria spada ovviamente) il Boggart si rese conto che l'utilizzo della spada non era di suo gradimento.
    E ci credo.
    Il mercante era alto 75 cm.
    La spada un metro e mezzo.

    Voglio dire. Sveglia, Zimmy!
    Ma ormai era tardi per poter chiedere altri, quindi...
    In via del tutto eccezionale, il Boggart decise di permettere al proprio schiavo, 23, di tenere la spada. Ovviamente, per poterlo agevolare nel suo compito di guardia del corpo, e per corpo, ovviamente, si rimanda ad “a lot of stuff”.

    23 (companion)
    Ho già detto che Zimmer era un abile mercante vero?
    Bhe ho mentito.
    Ogni tanto prende delle cantonate gigantesche. Come quella volta che ha venduto una bussola fluorescente in cambio di 23.
    Si, 23, quel inutile ammasso di pelle e ossi che lo segue trotterellando come un pulcioso.
    23 perchè, da che mondo è mondo, gli schiavi non hanno diritto a un nome... ma non possiamo mica dire "we, coso, portami l'acqua!" ... pertanto Zimm, siccome era il 23 acquisto che faceva quel giorno, ha iniziato a chiamarlo così.
    23
    Non si sa da dove sia saltato fuori, nemmeno quanti anni abbia.
    Non molti, a giudicare dalla statura di poco superiore a quella del Boggart... ma abbastanza da portargli la mercanzia. E poi cè sempre il rischio di rimanere bloccati da qualche parte, senza cibo ne acqua, no?
    Dicono che gli umani siano tanto teneri quanto inutili.

    Comunque, 23 arriva si e no al metro e venti, viene costantemente rasato per motivi di igiene e parla ogni tanto in vece del suo padrone. Non ha molta coscienza di se, ma sembra quasi intenzionato a non voler mollare il proprio padrone.
    Almeno quello bisogna riconoscerglielo.
    Il fisico è quello di un ragazzino umano medio, segnato ovviamente dalle intemperie ovvie della sua situazione, e solitamente veste con qualche straccio dai colori improponibili. Non deve mica andare a una festa di gala dei cunicoli, vero? Anche perché le feste dei cunicoli si svolgono, spesso e volentieri, a pubblico nudo.

    Oliphant (companion)
    Avete presente quei grossi, mastodontici, giganteschi elefanti che da soli potrebbero schiacciare una città senza nemmeno rendersene conto? Ecco, era un animale del genere che il caro Boggart andava cercando, per poter agevolare i suoi simpatici affari.

    Vi ho già fatto notare quanto fosse abile negli affari no?

    Zimmer è riuscito a comprare l'unico Oliphant nano esistente nell'universo. Quando a capito che non sarebbe cresciuto con il tempo, le sue imprecazioni si sentirono a distanza di continenti, seguite a ruota dalle grasse risate del venditore di Oliphant di piazza foglia, rinomato animalista.

    Nonostante la frustrazione del Boggart, possiamo comunque dire che l'aggettivo "nano" poco si addice alle fattezze del barripede che misura i sei metri e mezzo di lunghezza e i tre di altezza, pesando non meno di tre tonnellate. Ne più ne meno di un elefante convenzionale, ma che date le scarse dimensioni del suo padrone, più che soddisfacente.

    La particolarità di questo animale sono senza dubbio le zanne, due paia di simpatico avorio che spuntano come dei dentoni dalla bocca di questa tenera creatura. Il capo e la parte superiore della proboscide sono stati dipinti di rosso, come tradizione vuole, e sulla schiena è stata montata una grossa impalcatura che permette di caricarci sopra una grossa quantità di carabattole, le stesse che un giorno il Boggart riuscirà a vendere.





     
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  7. †Steel†
     
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    « Grim Fandango!?!?!? »

    Fu così che esordì nel discorso che i tre stavano intrattenendo al tavolino.
    Sputò una gran quantità di whisky in terra e per poco non si strozzò con quello stesso liquido - sbaglio o era già successa una cosa simile? -, cadendo mezzo riverso sul banco a tossire e imprecare.
    Non poteva crederci... era lui... era il solo, unico, leggendario Grim Fandango!
    E chi cazzo era?
    Boh, non sapeva dirlo, ma accidenti era proprio lui!
    Non pensate che fosse stupito unicamente da quella rivelazione eh, più che altro era shockato dallo scoprire che quel tipo parlasse la sua lingua, la sua madre lingua. Che diamine, erano passati quasi quattro secoli dall'ultima volta che aveva udito qualcuno parlarla, tanto che egli stesso la considerava ormai solo un ricordo.
    Notando tuttavia che anche l'altro strambo tizio sembrava aver recepito il messaggio dello scheletro, doveva probabilmente trattarsi di una qualche sorta di magia o che altro, perché sicuramente quel tizio in armatura non proveniva dalla sua dimensione.

    Ancora un poco scosso dai singhiozzi della tosse, mandò giù d'un fiato anche il resto dell'alcolico per riacquistare un po' di fiato: pessima idea, perché la sua gola andò letteralmente in fiamme, regalandogli un'altro acceso attacco.
    Dopo diversi attimi, infine, riuscì a riacquistare il contegno, e con un filo di voce si rivolse al vecchio Grim - Fandango!?!?!? - per porgli l'unica domanda che fosse passata per la sua mente malsana.

    « Se è così semplice perché chiedere l'aiuto di professionisti? »

    Accentò quel professionisti con un vago gesto della mano, come a sminuire la professionalità dei molti che avrebbero accettato l'incarico pur senza possedere alcuna abilità.
    Prima che il mucchietto d'ossa rispondesse, tuttavia, realizzò una cosa ben più importante, che gli era sfuggita di mente a causa della crisi avuta poco prima.
    Quel tizio diceva di essere una specie di cacciatore o responsabile di anime, quindi forse avrebbe potuto aiutarlo con il suo problema.
    ... forse.



    Edited by †Steel† - 6/10/2011, 19:16
     
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  8. Yoshikage Kira
     
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    Sapevi poche cose di lui, caro Manny.
    Davvero poche cose. Gli Shinigami hanno a che fare con i morti, mica con i vivi! E poi, Minosse sa vita e miracoli dei mortali, a te invece spetta solo atterrirli un po', magari deriderli, mentre li accompagni verso il loro ultimo viaggio.
    E l'ultima volta ti eri accorto di quanto fosse importante sapere almeno un qualcosa del tuo cliente: primo, perché non potevi sapere se era un qualche immortale uscito dal classico gdr con il PK attivo; secondo, perché nessuno doveva varcare di nuovo l'enorme cancello, una volta che tu eri andato a prenderlo!

    Il Boggart aveva fatto questo, e molto altro.
    Dell'altro non ne sapevi niente, povero messicano... eri come un maya che, vedendo le navi, crede che siano tornati gli dei o gli antenati; t'accorgerai del tuo errore solo davanti alla disfatta totale, eh Grim? Ma almeno al momento, tutto stava andando come previsto. Avevi fatto bene a non perdere tempo con la miniera, preferendo invece incontrare quel tuo cliente sfuggevole. E la tua trappola, sapevi, stava già funzionando.

    Tutti gli avidi bastardi figli di Sequerus stavano radunandosi nella famosa vallata dell'oro. C'era chi cercava per fiume, chi per le grotte profonde... c'era chi trovata qualcosa, e subito lo perdeva; altri nascondevano il proprio bottino, a dispetto di chi avrebbe passato nottate intere, pur non trovando nulla. La voce che dell'oro c'era realmente ti sarebbe soggiunta dopo, caro Manny, ma nel frattempo le tue certezze posavano su fattori fondamentali. Il Boggart, difatti, avrebbe incontrato non solo un gran numero di "avversari" ma anche delle vere e proprie corse, che spesso sfociavano in scontri aperti.

    Tutto era studiato per trattenere Zimmer nel posto, fossero stati anche due tre o quattro giorni: abbastanza perché la sua voglia d'oro non scemasse prima del dovuto, convincendolo ad abbandonare quelle terre taccagne. Però, non sapevi che altri due personaggi, di cui non sapevi assolutamente nulla, avrebbero cambiato le carte in tavola...
    Ma l'avresti scoperto presto. Molto presto.

    skull


    Il fatto che tu fossi uno scheletro, non significava che la tua faccia da culo non potesse esprimere cose come... rabbia e dissenso. Insomma, sono anni che te lo chiedi, ma ogni volta ti fai sempre la stessa domanda: perché cazzo continui a dire il mio nome?
    Uno dei due per poco non è morto strozzato dalla sua stessa bevanda!

    Si, già già. Sono io, ok?
    Sappiate che non lo dirò più!

    dance

    La sigaretta ti donò la calma necessaria per analizzare la situazione: il greco aveva accettato, mentre l'altro stava chiedendoti il perché dell'ingaggio. La tua prima occhiata da spirito dei morti cadde sul tuo orologio nero, che segnava dei numeri in una simbologia conosciuta soltanto a te; una scritta blu sembrava dirti l'orario, l'altra rossa... era un presagio nefasto.
    Deciso a chiudere rapidamente la partita, e volendo avviarti verso la tua destinazione, ti appresti a mostrare a quel tizio il motivo per cui avevi bisogno di aiuto. Per prima cosa, nella tua mani apparve un libricino nero...

    Lo vedete quel tizio alla vostra destra? Due tavoli dietro, con una sventola.
    Ecco, fra poco litigherà con la donna, lei gli colpirà il fianco, e una costola gli aprirà in due un polmone. Prima di crepare, aprirà la troia in due come una vongola.

    Non eri famoso per la tua galanteria, quanto per le tue doti divinatorie. Difatti, quanto avevi predetto accadde non molto dopo, ogni cosa da te descritta accadde. Senza errore. Fu un bagno di sangue che non ti sorprese. Ne avevi visti tanti! Ti avvicinasti ai due cadaveri, mentre il via vai le grida e il vociare coprivano tutto il locale. Con il libro nero sempre aperto, scrivesti qualcosa noto soltanto a te; poi due filamenti azzurri si levarono in alto e tu....

    Quanto accadde, fu sufficiente a spaventare i due uomini che avevi reclutato. Solo a loro avevi concesso di vedere, e di capire. Per un solo istante eri apparsi nella tua vera forma, non quel mucchio d'ossa vagamente messicane, ma qualcosa di assolutamente tremendo e orribile. Quindi, avevi divorato le anime dei due, come se fossero il tuo cibo.
    Una volta seduto, riprendesti quell'aria ironica e un po' buffona... quanto bastava per non perdere i due amicozzi che ti eri appena fatto.

    Io ho a che fare con la morte, non con i vivi. Posso sapere quando, dove, come e perché qualcuno dovrà morire.
    Il mio compito è divorare la sua anima, condurla al Tribunale e lasciare che il Giudice decida cosa farne. Lo ammetto: è un processo disgustoso.
    Ma ve l'ho detto che sono messicano, che potevate aspettarvi?
    Se non avete altre obiezioni o domande, ci vediamo fuori dalla città; siate celeri, ergo muovete il culo. Non abbiamo tempo da perdere, per questo vi spiegherò il resto strada facendo.

    Quindi, alzatoti, ti recasti fuori dal locale senza pagare - cosa che ovviamente toccò ai due mercenari - e senza degnare di uno sguardo i due a cui avevi mangiato lo spirito.
    Avresti atteso fuori dalla città di Sequerus per almeno un'ora. In caso di ritardo, saresti partito senza di loro.
    Angolo QM

    Da questo momento, giocano tutti gli iscritti^^
    Per maggiori info: msn, pm e il bando in bacheca :D
    La turnazione è libera, miei cari^^
    Tempo per postare: fino a giorno 15 :D




    Edited by Yoshikage Kira - 7/10/2011, 23:18
     
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  9. †Steel†
     
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    Intendiamoci, Sagas non è che fosse un tipo cacasotto.
    Nei centinaia di anni che aveva vissuto aveva avuto modo di confrontarsi con nemici spaventosi, vedere cose che avrebbero raggelato il sangue nelle vene, aveva persino avuto relazioni con donne talmente orribili da schifare anche un cieco.
    Inoltre, nel bene o nel male, aveva affrontato faccia a faccia demoni e divinità infernali delle più disparate, aveva offerto loro il suo corpo - non pensate male - e dunque era avvezzo a queste cose.
    Quando tuttavia il mucchietto d'ossa messicano si alzò tranquillamente dalla sedia per raggiungere i cadaveri freschi di trapasso accasciati poco lontani dalla sua sedia, rivelando la sua vera forma, non riuscì a trattenere una smorfia tra lo sconcertato e il disgustato.
    Cristo se quel Grim - Fandango!?!?!? - era brutto!
    Messo in atto il suo spettacolino, poi, con tutta la nonchalance possibile e immaginabile si era riseduto ed era tornato ad attaccare discorso, spiegando questo e quell'altro.
    Bah, quantomeno adesso avevano fatto conoscenza.

    Passarono gli attimi, dopo che lo scheletro se n'era andato senza tanti complimenti, lasciando lui e il suo "compagno" seduti al tavolo, senza molte spiegazioni e con un conto da pagare.
    Dal canto suo, non aprì bocca, rifletté un momento tra sé e sé, più interessato alla professione di Grim - Fandango!?!?!? - che alla missione: quella l'aveva già accettata.
    Infine, schiarendosi la gola e guardandosi un po' intorno per accertarsi che il proprietario non fosse nei paraggi, si alzò e con calma si diresse verso la porta, approfittando della confusione che il duplice omicidio aveva creato per dileguarsi senza pagare il conto.
    Ehi, se avesse avuto soldi da spendere pensate davvero che avrebbe perso tempo a lavorare per un messicano?

     
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    «Parlato di Richard»



    Sequerus, Città dei Picchi Rocciosi

    A questo punto, il post inerente Richard dovrebbe iniziare.
    Del resto, il Master ha deciso che ora devono fare la loro comparsa tutti coloro che ancora non s'erano visti, e giustamente il buon piccolo Richard, che ben poco centrava con Manny o con Zimmer (è così di nicchia che a stento conosce il protagonista - appena appena intravisto - e causa problemi temporali manco lo si può definire amico di uno degli altri personaggi secondari, più di nicchia di così si muore! Chiedetelo al messicano!) non s'era ancora visto, ed ora doveva apparire.
    Solo che c'è un problema, quindi il post inerente il vostro ere preferito (?) inizierà dopo questa breve (si spera, la sto improvvisando e non so quanto mi verrà lunga) disambiguazione.
    Il problema cui io - e quasi sicuramente anche gli altri miei colleghi - siamo andati incontro, però, era che i nostri simpatici co-protagonisti erano così di nicchia, ma così di nicchia, che non ci si è sprecati a dar loro un qualsiasi, plausibile, valido motivo per cicciare fuori proprio ora, se non "seguiamo il tizio con la pepita".
    Ordunque, l'idea originale era seguire un suggerimento inviatomi per via privata dal buon master: "vai a cagare" (Attenzione: il Master potrebbe essere stato meno diretto), che prevedeva il nostro beniamino uscire dal vespasiano di una simpatica bettola random e vedere 'sto tizio con 'sta pepita.
    Se poteva fa.
    Ma mi veniva un post di 3 righe, due delle quali erano cagata, e l'ultima carta igienica. Poi, l'illuminazione.
    "E' finita la carta?"
    No.
    Il Tetris.
    Avete mai visto questo video?
    Ecco, ora che lo avete visto, resta una domanda: "che ci importa?"
    Oh, beh, Sagas e Zimmer già lo sanno se e quanto ci importa, ma ad onor del vero, cominciamo il post effettivo (che sarà più breve della prefazione).

    Erano lì.
    Erano lì eh. Davvero.
    Non credete a chi dice che non è possibile, c'erano.
    Erano lì.
    Erano a Sequerus.
    Quattro fottuti cubetti, uno attaccato all'altro, uniti in un unico, celebre Tetramino (quello a ).
    E andavano in giro.
    Nessuno riusciva a capire cosa fossero. Nessuno riusciva a capire cosa volessero. Ed indubbiamente, a nessuno fotteva una seppia di cosa ci fossero venuti a fare a Sequerus, visto che il più era qualche sguardo incuriosito, mentre quei... cosi... rendevano tanto, tanto veritiero il detto "ogni buco è trincea".
    Era Richard quello lì? E chi lo sa? Fondamentalmente, chiunque l'avesse conosciuto, o anche solo intravisto. Perché solo Richard poteva mettersi a fare qualche stronzata del genere. E come cappero avesse fatto ad entrare in un Tetramino a , fidatevi, non volete nemmeno saperlo.
    MA, era d'effetto. Tutto lì, giallo, simpatico, ovunque andasse si spargeva nell'etere il Theme del Tetris "Type A" (ma premendo Select si poteva accedere anche al B, che presumibilmente embedderemo al prossimo post).
    E lui vagava.
    E vagava.
    E vagava senza requie.
    Cercava il buchetto giusto, lui. Doveva eliminare la riga, e far scendere il mondo intero di una colonna. Se aveva culo, anche due in un colpo solo. Tre no, perché gli sarebbe servito un collega che chiudesse la combo. Lui era quello a T, senza quello a L a chiudere non avrebbe concluso nulla.
    E però, dovunque andasse, non riusciva a chiudere niente...
    Aveva provato a chiudere un edificio... Uno scatolone... una persona... aveva provato a chiudere pure una serranda, ma non c'era riuscito.
    E poi... poi lo vide.
    Come non si sa, ma il GM ci aveva messo il trigger sopra. Vide "il tizio con la pepita che le comparse dovevano seguire".
    Eh, e allora sì, eh!
    Quello l'avrebbe chiuso, eccome se l'avrebbe chiuso!
    Iniziò a correre, il tetramino. Il tizio correva urlando "oro!" e Richard subito dietro correva urlando "rallenta, che c'ho l'artrosi!"

    La presentazione del personaggio era fatta.
    Ed in maniera conforme alle linee guida del Master.
    Il buonsenso... avrebbe avrebbe trovato anche lui una persona in grado di accettarlo, e di volergli bene. Purtroppo, oggi aveva incontrato Richard.
    La moglie racconta che quella notte, quando tornò a casa, non disse nulla. Si mise a bere sul divano, fino a sprofondare nel coma etilico.
    Se il buonsenso viene a visitare anche te, non fare come Richard. Ha una famiglia, lui. Non trattarlo male. Lui lo faceva solo per te.

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    Grim Fandango aveva fretta di concludere.
    L'altro mercenario era ancora dubbioso, e questo suo tentennare venne spazzato via molto facilmente.

    Per gli Dèi!

    Grim Fandango aveva detto che il suo lavoro aveva a che fare con i morti, e lo dimostrò molto efficacemente.
    Appena una sua previsione si rivelò sorprendentemente corretta, avvenne qualcosa che scosse l'oplite ed il suo collega: quello scheletro così ironico e sferzante si tramutò in qualcosa di terribile e potente.
    Il Dio della Morte.

    Thànatos!?

    Il greco indietreggiò di pochi passi, osservando la macabra scena che si consumava davanti ai suoi occhi.
    Sarebbe finito pure lui così, alla fine dei suoi giorni? Mangiato dal Dio dal cuore di ferro e i visceri di bronzo?

    Improvvisamente, tutto finì. Grim Fandango era ritornato ad essere lo scheletro di prima, con tanto di sigaretta e smoking bianco.
    Ad Ariste parve tutto un'allucinazione.
    Quando il Dio della Morte riprese a parlare, li intimò di "muovere il culo", ed uscì dal locale.
    Ancora mezzo intontito da quanto accaduto, l'oplite seguì Manny ed il suo collega, senza fare la minima attenzione a quanto stesse succedendo nel locale, oltre al fatto che nessuno pagò la birra di Grim Fandango.
    Ora, il greco non aspettava altro che iniziare la propria missione, dimenticandosi quanto visto dentro quel piccolo ritrovo sudicio.


    CITAZIONE
    Equipaggiamento:
    La corazza, l'elmo e la spada corrispondono alle rispettive rappresentazioni.
    Il thórax e l'epibraxiōníos sono i pezzi di protezione del tronco, assai resistenti e molto pesanti, così da poter sopportare anche i colpi più pesanti; il krànos protegge tutta la testa e gran parte del viso, resistente quanto la corazza ma meno pesante in proporzione per non soffocare l'oplite; lo xiphos ha un'impugnatura ad una mano, con una lama di ottantacinque centimetri di lunghezza, affilatissima e molto resistente agli urti, tale da poter sostenere scontri con altre armi.
    Lo scudo, un hoplon acquistato recentemente, si abbina perfettamente al resto dell'equipaggiamento, ed ha un diametro di circa centoventi centimetri.
    Da breve ha acquisito pure un giavellotto, simile alla normale dòry, potendo così riprendere la sua abilità di lanciatore: l'arma ha una lunghezza totale di centonovanta centimetri, con la punta lunga quindici centimetri.

    Passive: +50% Forza, +50% Resistenza, +25% Velocità, +25% Agilità; Immunità Influenze Psicologiche fino a Medio.

    Note:

     
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    Uriel vagava ancora nel presidio orientale, mosso da un'irrefrenabile voglia di conoscenza.
    L'aveva esplorato ormai interamente, ed era arrivato il momento di conoscere gli altri presidi.
    Che avessero avuto anche gli altri una ricca vegetazione come quella del presidio Est? Se solo ci fosse un modo per raggiungere rapidamente un altro presidio...
    Un momento. C'è!
    Perché non ci aveva pensato prima? Certo, era un'abilità in cui non si destreggiava moltissimo, senza contare che solitamente non la utilizzava mai da solo. Tuttavia valeva la pena tentare.

    Si concentrò per un istante, mentre il suo corpo iniziava a brillare di luce propria e veniva attorniato da scariche elettriche. Improvvisamente, ecco che sparì in un fulmine, diretto verso il cielo.
    La sensazione che provava durante il teletrasporto era piacevole: era come se fosse leggero come una piuma e nella calma circostante poteva trovare la pace dei sensi. Quest'ultima però fu di breve durata quando si ricordò che non aveva deciso la destinazione prima di smaterializzarsi. Dove sarebbe capitato? In mezzo all'acqua? Nello spazio? In un bagno occupato?
    Il semidio pregò di finire almeno sulla terraferma.


    A Sequerus il tempo era sereno, soffiava un po' di vento e non vi era nemmeno una nuvola in cielo. Ma questo non bastò perché un fulmine si scagliò nel mezzo di una stradina in periferia: Uriel.
    Il semidio si guardò rapidamente intorno e chiese informazioni ad un passante spaventato, il quale aveva assistito alla scena.

    << Mi scusi, buon uomo. Sa dirmi dove mi trovo e in quale presidio? >>

    L'uomo deglutì e ci mise un po' prima di dare risposta.
    Presidio Ovest, Sequerus. Per lo meno era ancora su Endlos.
    Diede un altro sguardo all'ambiente circostante e constatò che lì non avrebbe trovato molta vegetazione; anche se si trovava in città, il posto sembrava ostile per la flora.

    E ora da che parte andare? Potrebbe fare un giro per la città, magari cominciando dal centro, opp...
    Ma che diav...?
    Un foglio di carta portato dal vento gli si spiaccicò in faccia. Lo afferrò con fare iracondo e lo lesse.
    Miniere d'oro, eh?
    Al semidio avrebbe fatto comodo un po' di oro. Tempo fa aveva dovuto ripagare in parte il tetto di una locanda e ora le monete scarseggiavano. Se avesse saputo che quel giorno sarebbe finito su Endlos si sarebbe portato dietro l'intero patrimonio!

    E così il "giovane" semidio s'incamminò verso la miniera, desideroso di trovare qualche bella pepita d'oro.

    »Divine Charme: Nonostante Uriel non sia la perfetta immagine della bellezza, i suoi poteri da Semi-dio lo rendono comunque affascinante, un uomo da conquistare. Chiunque avrà a che fare con lui proverà un senso di attrazione e sicurezza, portandolo a rispondergli sinceramente e a diffidare dall'attaccarlo. Come si fa ad attaccare un così bel faccino?
    [Passiva]

    »Innocent Aura: Uriel è circondato da luce divina, tuttavia invisibile a occhio nudo. Nel raggio di 10 metri può sentire chiunque si trovi nel suo raggio d'azione, anche chi è invisibile.
    [Passiva - Auspex]

    »Ligthning Beam: Essere al posto giusto nel momento giusto. Quest'abilità è utilizzata dalle divinità per viaggiare rapidamente in lungo e in largo. La tecnica di teletrasporto utilizzata da Uriel deriva dalla sua affinità con il fulmine: dopo una breve concentrazione il suo corpo si tramuta in una saetta e viene scaraventata in aria fino a scomparire del tutto. Come un fulmine a ciel sereno, il semidio si scaglierà sul suolo, per riprendere poi la sua forma originale.
    Essendo ancora un principiante in fatto di teletrasporti, può accadere che vi sia qualche margine di errore sulla destinazione da lui scelta.
    [Attiva - only gdr]
     
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  13. Esse Kelevra
     
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    Endlos
    Sequerus, data sconosciuta.


    Immagino di potermi ritenere fortunato nella sfortuna.
    Sfortunato ad aver compromesso gran parte delle funzionalità del mio corpo durante il salto verso Endlos, fortunato ad aver trovato questa città.

    Sequerus sembra incarnare il culmine della conoscienza tecnologica di Endlos. Droidi, IA, elaboratori, distorsori, e altro. Insomma, in parole povere, ciò di cui ho bisogno per tornare al massimo delle mie funzionalità. Ovvio che se "lo spettro" si fosse fatto vivo potrei evitare di rubare, anzi, raccattare pezzi in giro. Che, oddio, a capire il sistema monetario del luogo magari le potrei anche comprare.

    Vediamo, ho bisogno sopratutto di... oro.
    Cioè, no, non ho bisogno di oro, in quanto soldi, ma vedi uno in fondo alla piazza che sventola una pepita d'oro... che fai? lo ignori? Che poi a pensarci bene, un pò di oro mi sarà sicuramente utile nella costruzione dei componenti, circuiti e tante altre cose! Non sono mai stato venale ma (forse perchè ero ricco) quando ci serve ci serve no?

    Vagheggio galleggiando per aria con il mio WCW7 fino al tipo, e poco prima di ricolgergli la parola... un tetramino lo incastra.
    Cioè, io manco sò che parola sia tetramino, ma appena lo vedo, insomma, deve chiamarsi così no? ... e lo incastra...
    Sinceramente non posso far altro che ridere e godermi la scena.
    Insomma, non ho fretta di certo. :8D:
     
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  14. Zimmer
     
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    E si, come disse qualcuno, erano li. E fidatevi, nessuno dei presenti può permettersi di dire il contrario. La loro presenza si era fatta talmente lampante che perfino dallo spazio, il tipo in tutina avrebbe potuto benissimo dire ”Houston, abbiamo un Boggart.”

    Come ogni buon Boggart minatore che si rispetti, per Zimmer era stato un giochino da ragazzi scartare le varie gallerie, corsi d'acqua, prati e cieli privi di qualsiasi fondamento d'oro. Potrei dire che al simpatico rossiccio bastava semplicemente entrare, leccare un po di sassi a caso e capire da questo se in fondo a quel tentacolare cunicolo ci fosse la più remota possibilità della presenza di metallo giallo sonante.
    Ma temo proprio che lo staff mi aggredirebbe dicendo che per una cosa del genere ci vuole un'apposita passiva, quindi...
    Che dire: Zimmer era in giro da un bel po di tempo. Per dirla in parole povere, cercava oro nelle miniere ben prima che Hylian iniziasse a pasticciare con l'erba. Senza contare il fatto che aveva scavato personalmente, come ogni Boggart degno di questo nome, il proprio cunicolo.
    (Si, la storia secondo la quale avrebbe costretto un suo fratellino di covata a scavalo per lui in cambio di una manciata di sabbia è pura fantasia. Sissignore. Era ghiaia.)
    Insomma, di gallerie e di miniere se ne intendeva un pochino!

    E la sua esperienza gli aveva insegnato anche una cosa: perchè dover andare a scavare quando qualcuno poteva farlo per te, con la consapevolezza matematica che quel qualcuno all'uscita avrebbe consegnato spontaneamente tutto il raccolto?

    La galleria che il Boggart aveva scelto era assediata da numerosi aspiranti minatori. La voce si era sparsa molto in fretta, e ora gli “affamati d'oro” di tutto il semipiano pretendevano un pezzettino di ricchezza.
    Un occasione d'oro.
    ”23! Banchetto in tre minuti, io intanto va a vedere se clientela attacca.” esclamò il Boggart, slacciando un paio di cinghie dal dorso della portantina fissata in groppa all'Oliphant, che si era accucciato stanco nei pressi dell'entrata della miniera.

    Lo schiavo, sceso dalla solita zanna sulla quale si appollaiava durante i tragitti, diede una pacchetta sul fianco dell'elefante, come a ringraziarlo del viaggio, prima di iniziare a scaricare le varie casse e i pezzi per costruire il banchetto del Boggart dal gavone della portantina.
    E si, quella cosa teneva un casino di cose, fra gavoni e sportelli vari.

    In pochi secondi, il banchetto era completo (un tavolo di legno coperto da una tendicciola rossa che si srotolava direttamente dalla portantina.), pronto ad esporre la sua merce pregiata.
    Zimmer, per imbonirsi il pubblico, si era issato sulla crapa dell'elefante (che lo guardava con occhi sgraziati) e con l'ausilio di un megafono mezzo arrugginito, andava urlando.

    ”Venite voi abili Minatori! Se voi viene al Palco dei Miracoli di Zimmer il Boggart, me assicura che ricerca di pepita è di successo sicuro! Si, perchè come ovviamente voi ben sa, nessun buon esperto minatore può spera di trovare pepite senza l'apposito Santino del Minatore!”
    proprio in quel momento 23 finiva di sistemare sul banchetto una serie di statuette raffiguranti il pluri premiato Padre Maronno, con la tipica espressione da “e se poi te ne penti?”

    1236085387_mcc



    ”Santini da Minatore! Soddisfatti o ca**i vostri. Ogni dieci santini me regala voi bussola per trovare Oro! Scoprite anche voi rabdomante che è in voi!”

    Stato fisico: Incollume.
    Stato psichico: Sta vendendo Padre Maronno. Più di così? Che volete, anche i Vetri Sacri?
    Energia: 100%
    Equip:
    Il Guanto
    Un piccolo regalino preso in prestito dai suoi fratellini giù nei cunicoli, questo guanto è l'apice della tecnologia dei Boggart. Una delle poche invenzioni che durante il collaudo ha fatto esplodere solo un paio di cunicoli, di cui il secondo solo per la presenza di materiale improprio.

    Il guanto fa convergere le linee cinetiche della materia attorno all'utilizzatore creando uno scudo traslucido che lo scherma da un possibile attacco frontale. Un espediente molto utile per sbalordire gli indigeni e vendergli delle bussole rotte, ma anche per potersi proteggere dalle loro pistole dopo che questi ultimi hanno scoperto che le bussole segnano una il nord, l'altra gli alberi e un altra il sole.
    Particolarmente efficace contro tecniche a distanza, pressoché inutile negli attacchi corpo a corpo.
    Costo variabile

    La Maverik
    La "Maverik" è il più grande successo del Boggart dopo la bussola fluorescente e la lancia senza punta per bambini: una pistola perfettamente funzionante!
    Gli ci sono voluti tre anni per riuscire a sparare un singolo colpo senza che il prototipo gli esplodesse in mano e altri quattro per colpire il bersaglio davanti al mirino e non il passante vestito di giallo che passava accanto a lui durante l'esperimento.
    Poveraccio.
    Comunque: alla fine ci è riuscito! La pistola spara, e anche piuttosto bene. I proiettili vengono sparati da una carica a gas che può essere ricaricata dall'apposita pompetta posta sotto la canna, mentre i proiettili stessi possono essere facilmente riciclati dal Boggart stesso.
    La pistola può portare nel tamburo fino a sei colpi calibro 38.

    Red Orchid
    C'era una volta un Semi Dio, che un bel giorno aveva deciso di non pagare quanto dovuto al povero Zimmer. Povero, povero Zimmer, tutti contro di lui.
    Ora non sto a descrivermi un combattimento che oggettivamente è durato più di una settimana, sta di fatto che il Boggart ha vinto, e il semi dio ha perso.
    Ma Zimmer è tanto buono e compassionevole, e in cambio per avergli risparmiato la vita, gli ha solo chiesto in prestito la sua spada, Uranus, una spada data in regalo dal dio della guerra in persona, forgiata dal fuoco di mille battaglie, da mille passioni e da Xeena la principessa guerriera.
    yalalalalalalalalalalalalala

    Dicevamo?

    Ora, già la spada aveva un nome alquanto equivoco, poi non aveva nemmeno niente di speciale. Pertanto, perchè tenersela per sempre, quando poteva farne un altra?

    Sfruttando i suoi saperi runici e tecnologici, il Boggart ha saputo ricreare una spada identica a quella del semi dio, con una sola differenza: la lama era di un bellissimo rosso cremisi, perfettamente in tono con la carnagione del Boggart.

    Solo dopo due giorni dallo scambio (ormai il semidio era lontano, con la propria spada ovviamente) il Boggart si rese conto che l'utilizzo della spada non era di suo gradimento.
    E ci credo.
    Il mercante era alto 75 cm.
    La spada un metro e mezzo.

    Voglio dire. Sveglia, Zimmy!
    Ma ormai era tardi per poter chiedere altri, quindi...
    In via del tutto eccezionale, il Boggart decise di permettere al proprio schiavo, 23, di tenere la spada. Ovviamente, per poterlo agevolare nel suo compito di guardia del corpo, e per corpo, ovviamente, si rimanda ad “a lot of stuff”.

    23 (companion)
    Ho già detto che Zimmer era un abile mercante vero?
    Bhe ho mentito.
    Ogni tanto prende delle cantonate gigantesche. Come quella volta che ha venduto una bussola fluorescente in cambio di 23.
    Si, 23, quel inutile ammasso di pelle e ossi che lo segue trotterellando come un pulcioso.
    23 perchè, da che mondo è mondo, gli schiavi non hanno diritto a un nome... ma non possiamo mica dire "we, coso, portami l'acqua!" ... pertanto Zimm, siccome era il 23 acquisto che faceva quel giorno, ha iniziato a chiamarlo così.
    23
    Non si sa da dove sia saltato fuori, nemmeno quanti anni abbia.
    Non molti, a giudicare dalla statura di poco superiore a quella del Boggart... ma abbastanza da portargli la mercanzia. E poi cè sempre il rischio di rimanere bloccati da qualche parte, senza cibo ne acqua, no?
    Dicono che gli umani siano tanto teneri quanto inutili.

    Comunque, 23 arriva si e no al metro e venti, viene costantemente rasato per motivi di igiene e parla ogni tanto in vece del suo padrone. Non ha molta coscienza di se, ma sembra quasi intenzionato a non voler mollare il proprio padrone.
    Almeno quello bisogna riconoscerglielo.
    Il fisico è quello di un ragazzino umano medio, segnato ovviamente dalle intemperie ovvie della sua situazione, e solitamente veste con qualche straccio dai colori improponibili. Non deve mica andare a una festa di gala dei cunicoli, vero? Anche perché le feste dei cunicoli si svolgono, spesso e volentieri, a pubblico nudo.

    Oliphant (companion)
    Avete presente quei grossi, mastodontici, giganteschi elefanti che da soli potrebbero schiacciare una città senza nemmeno rendersene conto? Ecco, era un animale del genere che il caro Boggart andava cercando, per poter agevolare i suoi simpatici affari.

    Vi ho già fatto notare quanto fosse abile negli affari no?

    Zimmer è riuscito a comprare l'unico Oliphant nano esistente nell'universo. Quando a capito che non sarebbe cresciuto con il tempo, le sue imprecazioni si sentirono a distanza di continenti, seguite a ruota dalle grasse risate del venditore di Oliphant di piazza foglia, rinomato animalista.

    Nonostante la frustrazione del Boggart, possiamo comunque dire che l'aggettivo "nano" poco si addice alle fattezze del barripede che misura i sei metri e mezzo di lunghezza e i tre di altezza, pesando non meno di tre tonnellate. Ne più ne meno di un elefante convenzionale, ma che date le scarse dimensioni del suo padrone, più che soddisfacente.

    La particolarità di questo animale sono senza dubbio le zanne, due paia di simpatico avorio che spuntano come dei dentoni dalla bocca di questa tenera creatura. Il capo e la parte superiore della proboscide sono stati dipinti di rosso, come tradizione vuole, e sulla schiena è stata montata una grossa impalcatura che permette di caricarci sopra una grossa quantità di carabattole, le stesse che un giorno il Boggart riuscirà a vendere.
    Lingua di Mercante di un Figlio di Puttana" [Passiva]
    Si può dire che sia la sua più spiccata qualità: sapersi togliere dai guai non usando la pistola, bensì l'arte oratoria.
    Anche se il suo vocabolario non è dei più forbiti o la sua pronuncia la più corretta su tutta Endlos, Zimmer è capace di imprimere nelle sue parole un senso di sicurezza e di veridicità che con gli anni di esperienza come mercante è riuscito pian piano ad affinare.
    Sa sempre trovare la parola giusta nella giusta situazione, riuscendo quando è necessario interpretare il ruolo del buffone o quello del serio.
    L'importante è riuscire a convincere gli altri che quello di cui si sta parlando è vero al cento per cento.






     
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  15. Yoshikage Kira
     
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    Cos'era il tempo per te, Manny?
    Cos'altro se non uno sputo nel deserto? Tempo, una parola che per un mortale può significare tante cose, roba tipo compleanni da segnare sul calendario, date di matrimonio, ore di lavoro, tempo di viaggio... Tutte cose che per te durano poco più di un istante, che tu stesso ritieni degne di ben poca attenzione. Forse per questo ti meravigli, quando quella piccola istantanea frazione della tua esistenza si sofferma al di fuori della città, per un lasso di tempo che gli umani definirebbero, a seconda dei caso, o troppo lungo o troppo corto.
    Un'ora, era questo il tempo concesso ai due mercenari. E per tua fortuna, i due non sembrarono voler tradire la tua fiducia.

    A quel punto, caro Grim, non ti restò che evocare la classica carrozza nera, piena di teschi, chitarre elettriche, con alla guida due cocchieri; Ronny James Dio era quello che strigliava i cavalli, Diamong Dimebag Darrel, invece, era quello che faceva di vedetta, divertendosi a far penzolare la sua saliva dalla lingua il più a lungo possibile. Una volta saliti, tu e gli altri due, sareste partiti alla volta di un luogo sconosciuto ancora per poco.

    Ci sono due cose che dovete sapere: la prima è che io sto cercando un Boggart.
    La seconda, è che ho fatto in modo che si trovi in una miniera nei paraggi.

    Arrivati sul posto vi dividerete.
    Il vostro compito è catturare vivo quel Boggart, assieme ad uno schiavo che si porta dietro.

    Tirasti fuori dalla tasca due piccoli fermagli a forma di teschio: uno per i due a cui stavi parlando.

    Non appena siete sicuro d'averlo trovato, toccate la spilla e dite il mio nome: io vi raggiungerò all'istante.

    Per quanto riguarda il bersaglio so poco. Non dovrebbe però risultare difficile, da quel che so egli è solo, se non si considera lo schiavo al suo seguito degno di considerazione. E' il solo Boggart in compagnia di un umano, impossibile non riconoscerlo.
    E' tutto chiaro?

    Avresti atteso, sapendo che qualcuno dei due avrebbe chiesto dell'altro, come ad esempio: dove stiamo andando?, come ci ricompenserai a lavoro finito?; sorridesti, fin dove ti era possibile, quasi contento di quel viaggetto di sola andata.

    skull

    Mentre tu ti godevi il viaggio, caro brutto sporco figlio di uno scheletro d'un messicano chiamato Manny, frattanto le piaghe del destino.... ehm le pieghe, stavano prendendo una svolta inattesa. Un giovane chiamato Uriel era stato attratto da un foglietto recante le informazioni circa la febbre d'oro che, oramai, imperversava per la città. Avrebbe notato che non era il solo a darsi da fare per rimpinguare le proprie tasche. Tutti attratti da una strana malattia, chiamata avidità. Il Semidio, nel suo incamminarsi, non poté fare a meno d'incappare nella corsa di un uomo che, ebro di gioia, blaterava oro qui e oro lì. Non fece in tempo a fermarsi, che ne fu travolto. Quando avrebbe ripreso i sensi, il giovane Uriel avrebbe potuto incontrare un'altra pedina mossa dal fato... un personaggio a suo modo particolare, eccentrico, e dalla forma tetriforme. Richard lo chiamavano, e lui a volte rispondeva pure! Il Djin, che stava fino a poco fa correndo appresso a quel tizio tutto felice, avrebbe adesso avuto modo non solo di raggiungere il suo obiettivo, ma perfino d'incontrare l'altro personaggio della storia! E avrebbe dovuto parlarci per forza, giacché a causa dell'urto non aveva chiuso il tizio pepitomane, ma il povero semidio. Ultimo, ma non meno importante, fu il Kelevra. Anche questi, attratto dall'ipotesi aurifera, aveva galleggiato fino al tizio, assistendo per tanto a tutta la scena. E non sembrava particolarmente intenzionato ad evitare che il tetramino incastrasse il povero Uriel.

    Frattanto, l'arguto e scaltro Zimmer s'era già impegnato: il mercatino era pronto, i clienti pure. Mancava solo un certo musico a ingannarlo, ma vabbé. Questo, caro Manny, ti dava il tempo di arrivare comodamente sul posto, poiché infatti i santini e la bussola attirarono molta più gente di quanta il venditore potesse aspettarsi. Alla gente, d'altronde, bastava davvero poco... e la speranza era una fiamma facile da alimentare, capace di tramutarsi in un incendio in poco tempo.
    Angolo QM

    Se qualcosa non è chiaro: pm o bacheca :D
    La turnazione è di nuovo libera, il termine scade giorno 22 ;)


     
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42 replies since 1/10/2011, 18:14   1397 views
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