[CSV] Quel gelido dì

Le cose per lui iniziavano a farsi insostenibili.
Da quando aveva perduto il suo palazzo, giù a Laputa, non era più in grado di nascondere le sue vittime, e non possedendo più Scary Monster, anche disfarsene usando i dinosauri si era rivelato impossibile. Così, da qualche tempo, quel folle di Kira rimuginava sul da farsi. Aveva interrotto i suoi omicidi e, standosene sdraiato nella sua nuova abitazione, iniziava a chiedersi come potesse liberarsi di quei problemi che ormai lo assillavano. Aveva anche iniziato a mordersi le unghie fino a farle sanguinare, vinto ormai sia dalla paura di essere scoperto che, peggio ancora, di non poter più sfogare i suoi istinti primordiali e incontrollabili.

Aveva bisogno di un posto, o di qualcuno, che potesse disfarsi dei corpi al posto suo. Non poteva però farlo al cimitero, perché avrebbe dovuto superare controlli, protocolli e tutta una serie di barriere che avrebbero incrinato la sua segretezza. Gli avrebbero fatto domande scomode: come hai trovato il corpo? dove? e perché ti trovavi lì? Se voleva riuscire nel suo intento, doveva non solo trovare qualcuno che lo appoggiasse, ma che fosse anche all'oscuro del suo operato e, peggio ancora, che venisse quasi raggirato.

Nel tentativo di venire a capo dei suoi guai finì per appisolarsi, e fu allora che ebbe un sogno a dir poco bizzarro! C'era lui, vestito come un dannato Aviatore, assieme ad un uomo le cui fattezze non seppe riconoscere. Stavano in strada, dritti sotto la pioggia. Fissavano un cadavere, per metà coperto da un drappo bianco con chiazze rosse. Si parlavano, si scambiavano ragionamenti... come se dovessero capire qualcosa di quanto era successo ma, ancor più bizzarro, era come se uno cercasse di nascondersi dall'altro che, invece, tentava di smascherarlo. Quando si svegliò, una mezzora dopo, ebbe l'intuizione che stava cercando, finalmente! Con un sorriso malvagio e l'aria di chi aveva il mondo nel pugno, si alzò e si recò immediatamente verso la sua nuova meta...

*

Tutto quello che gli avevano detto del Palanthas non reggeva certo il confronto con la realtà, né dicerie e libri potevano raccogliere la sua magnificenza come, invece, l'occhio del viaggiatore che lo ammira per la prima volta. Non basterebbero mille racconti per narrare dei suoi anfratti, dei suoi tomi impolverati, né dei mille segreti che i Saggi nascondono in esso. La Grande Biblioteca era il trionfo, anzi no: era l'apice assoluto della conoscenza endlossiana, che racchiusa tra innumerevoli pagine, chiudeva dietro a copertine variegate nozioni di storia, geografia, letteratura... Era un peccato che non fosse così interessato alla lettura, perché magari lì c'era qualche tomo che spiegava i modi più fantasiosi per catturare dei criminali.

Ciò nonostante, si sedette in disparte, fingendo di sfogliare un libro con qualche nozione investigativa. Ci capì poco, quasi niente. In realtà stava aspettando una persona, che aveva appositamente contattato e che sapeva trovarsi in quel luogo. Aveva molte domande da fargli, ma, per prima cosa, doveva sincerarsi che fosse la persona adatta. Non poteva e non doveva commettere errori...

Yoshikage Kira Ferite nessuna, in perfetta forma. Mana & Consumi 100% Famigli Equipaggiamento LaMaschera: un'altra reliquia, ottenuta da Yoshikage in una delle tante missioni cui ha partecipato. L'oggeto appare come una maschera, in parte danneggiata, che non sembra avere alcuno scopo se non fungere da ornamento. Invece, quando Kira la indossa, essa rivela un potere staordinario e inusuale [Oggetto Reliquia]. Abilità Passive A Kind of Magic: LaMaschera ha la facoltà di cambiare l'aspetto di chi la indossa, così come questi preferisce. Potrebbe cambiare il viso, il colore o la lunghezza dei capelli e degli abiti, oppure la voce stessa del Kira; l'oggetto non può invece variare la sua altezza, il suo peso, e presenterà sempre alcuni particolari comuni anche al corpo originale: i simboli a teschio di volpe sono un esempio lampante. Il potere, inoltre, non concede di modificare l'aspetto in forme o maniere che possano, nel caso, dare un vantaggio tattico in duelli o simili [Passiva Trasformazione ]. Another One Bites the Dust: Kira, da sempre ossessionato dall'idea d'essere scoperto, non ha impiegato molto tempo a maturare un vero accanimento per la segretezza sia della sua identità che della propria persona. LaFreccia, amplificando esponenzialmente questo suo desiderio, ha esaudito il suo desiderio in qualcosa che si potrebbe definire, a tutti gli effetti, una Immortalità. Nella fattispecie, Yoshikage è in grado di creare una forma miniaturizzata del suo Stand Killer Queen e, facendolo esplodere, è in grado di riportare le proprie condizioni di salute ad uno stato ottimale: quasi il tempo relativo, cioé solo quello che riguarda il Portatore, venisse portato indietro di poche ore o di qualche giorno. Qualsiasi persona coinvolta nell'esplosione non subirebbe nessun danno (questo potere è utilizzabile solo in Scene GDR, Quest o a fine duello) [ Passiva Immortalità ]. The Invisible Man: Yoshikage non è certamente un'uomo che ama la notorietà, anzi egli la evita più che può. Difatti, è naturale che chi abbia a che fare con lui si ritrovi, presto, a ignorarlo o a lasciarlo stare. Può sembrare un'assurdità, ma è come se Kira incutesse una specie di malia nel prossimo: non una che attragga gli altri, ma che bensì renda difficile loro considerarlo troppo a lungo d'interesse. Persone che l'hanno conosciuto faticheranno a ricordarne il nome o l'aspetto, mentre eventuali nemici, se non in possesso di difese adeguate, troveranno difficile tenerlo d'occhio (il potere è soggetto anche e non solo all'interpretazione di chi la subisce). Tuttavia, è bene specificare che in caso di azioni eccessivamente eclatanti, la suddetta passiva verrebbe meno (idem in duello) [ Passiva Inosservato ]. Innuendo: prerogativa di uno Stand è quella di poter essere visibile esclusivamente a chi possiede uno Stand a sua volta. Nella fattispecie, Killer Queen - e la sub creatura di cui dispone, Sheer Heart Attack - risultano invisibili ai sensi del nemico, che sarebbe per tanto ignaro della loro presenza. Tuttavia, qualora l'opponente possedesse un potere psichico degno di nota (vedi auspex) potrebbe percepire l'esistenza dello Stand al fianco di Yoshikage. Tuttavia, quando uno degli Stand è in procinto d'attaccare, il suddetto potere decade [ Passiva Invisibilità]. Abilità Attive Info buon divertimento Edit

A volte le apparenze ingannano, e Kir era diventato certamente assai abile in questo; nessuno avrebbe detto che dietro quell'uomo dai capelli bianchi e i baffi folti si nascondesse un'assassino - feroce - seriale. LaMaschera era stata una benedizione: un cimelio di famiglia che aveva trovato nella sua casa a Laputa, e che in qualche modo l'aveva aiutato a mettere sottosopra perfino gli irriducibili, e particolarmente fastidiosi, Aviatori. E la migliore qualità dell'oggetto era tale che nemmeno le protezioni della Grande Biblioteca sembrarono sortire effetto. In fondo, lui non stava rubando libri, non stava minacciando alcun personaggio, né stava sfruttando poteri illusori. LaMaschera cambiava molti particolari della sua persona, e non solo per effetto visivo, ma dalla carne stessa per finire ai pigmenti della pelle. Era semplicemente un'altro uomo, non un tizio mascheratosi dietro a un volto magico fittizio. Certo, A Kind of Magic non consentiva un totale restyling della propria persona, ma era più che sufficiente a coprire ogni traccia riconducibile alla sua vera identità.

Si voltò lentamente, passando la mano sulle punte grige della sua barba. Quindi, con tono basso e facendo attenzione a disturbare alcuno dei presenti, rispose all'altro dicendo:

» Non credo che lei possa aiutarmi, perché io non certo un libro né un particolare tomo.
Io cerco una persona, anzi no: uno dei Saggi. Arthur Friederick Giles, per la precisione. «

Tirò fuori poi dal taschino un distintivo, che lo classificava come ispettore del dipartimento investigativo laputense. Non c'era uomo al mondo che non avrebbe collegato quel simbolo alla Dama del Vento, assicurando quindi la sua autorevolezza. Era stata una grande idea, quella del Kira, d'uccidere un vero ispettore e rubargli l'aspetto, il nome e perfino il distintivo. Questo l'avrebbe aiutato a trovare il genere di aiuto che stava cercando.

L'espressione sorpresa di lui fu più che sufficiente a rivelargli chi fosse, prim'ancora che confermasse a parole. Così Arthur era lui: finalmente l'aveva trovato! Gli era costato non poca fatica, neanche fosse chissà quale diavolo di sorvegliato speciale. Certamente Drusilia non era stato un semplice aggancio, motivo per cui aveva ripiegato a tutt'altro genere di indagine. Un pò di domande qui, un pò di soldi là... E mistero svelato: uno dei saggi del Palanthas, un vampiro, possedeva la chiave per le risposte che Kira stava strenuamente inseguendo. Per tanto, quando la sua attenzione ritornò sul viso altrui, accennò appena un sorriso compiaciuto e aggiunse::

» Vengo a nome della Dama del Vento, anche se non per sua diretta volontà. Credo che lei sappia bene quali sono stati gli ultimi e più problematici risvolti laputensi. Molti di questi casi sono rimasti irrisolti, nonostante l'intervento di un nutrito gruppo di Aviatori.
Perciò io, a nome di tutta Laputa, e della Dama in persona, le chiedo: potrebbe aiutare questo vecchio detective a smascherare il più famigerato e malvagio assassino mai esistito? «

Concluse con una domanda che, tuttavia, volle quasi essere un'obbligo. Era palese che, servendosi del nome dei Galanodel, era più facile convincere chiccessia ad accettare una sua proposta, in particolar modo se quel qualcuno è a suo modo legato alla stirpe della Dama. Non dovette nemmeno dubitarne: era sicuro che avrebbe accettato.

Sorrise, nascondendo dietro al viso bonario una più profonda malvagità intenzionale. Avrebbe riso di quella sua personale vittoria soltanto dopo, quando avrebbe ceduto la maschera per riacquistare il suo ordinario aspetto. Ma nel frattempo, continuando quell'abile farsa, si rivolse all'altro con tono a metà fra l'educato e l'autoritario:

» Avete colto nel segno. E' proprio di quel folle che sto parlando, e la ringrazio di aver accettato di aiutarmi. Tuttavia, vorrei discutere dei dettagli in via privata. Non che non mi fidi di lei, ma si tratta di informazioni riservate che riguardano i LAM e Laputa: quel genere di dati che non posso divulgare in un luogo come il Palanthas. «

Fece quindi per alzarsi, facendo chiaramente intuire all'altro che non era disposto a sbottonarsi su quell'argomento all'interno della Grande Biblioteca. Avrebbe rimandato l'incontro in un secondo e più appartato luogo, laddove la discussione fra i due non dovesse, o potesse, costituire una preziosa fuga di dati.