Tutto accade per caso...

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  1. Arcangelo Gabriel
     
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    CITAZIONE

    § ... § Pensieri
    "..." Parlato Gabriel
    "..." Parlato Rorschach


    Solo il rumore di quattro zoccoli poteva udirsi nella vallata. L'incedere era piuttosto lento e pesante, ma manteneva costante il suo ritmo.
    "Valle del ricordo", questo era il nome che era stato dato a quel luogo ormai dimenticato. Stretta tra due catene montuose completamente ricoperte da fitta vegetazione, la vallata vi si insinuava per oltre 20 Km. Quella era il crocevia tra 2 antiche nazioni in lotta tra loro da secoli. Lotta che era poi sfociata in un'ultima disastrosa battaglia con la quale entrambi gli eserciti e i regnanti si erano annientati vicendevolmente...proprio in quella vallata. Da quel giorno divenne monito per le popolazioni circostanti, ricordo di un disastro, di un massacro.


    thedarkvalley



    Gli zoccoli del nero destriero frantumavano crani e ossa ad ogni passo. Era a tutti gli effetti una distesa di scheletri. Si narravano strane storie su quel luogo. I pochi viandanti che avevano intrapreso quella via non avevano fatto ritorno e, proprio per tale ragione, tutti evitavano di passare di lì, tutti eccetto D. Come al solito il canita indossava il suo nero cappellaccio e avvolto nel suo nero mantello lasciava scorgere dietro di sè soltanto l'elsa della sua lama.

    Il Dhampyr non aveva affatto timore delle leggende, le quali, anche se fossero state veritiere, non avrebbero fatto altro che movimentare un pò la sua giornata, magari l'avrebbero anche un pò divertito. Il suo cavallo al contrario non sembrava apprezzare molto e si mostrava irrequieto scuotendo spesso il capo.

    La giornata non prometteva molto bene poichè il cielo era ricoperto da un manto di nubi piuttosto scure, si preannuciava un temporale con i fiocchi. Nonostante tutto però non c'era vento e la temperatura si manteneva piuttosto elevata.

    Lasombra era assorto nei suoi pensieri. Quel viaggio l'avrebbe portato a nuove informazioni sulla posizione della tomba di Corinne? Da anni era alla ricerca dell'amica scomparsa. Doveva ritrovarla a tutti i costi, anche per il bene di Killua. Eppure, con il passare del tempo le piste che conducevano ad essa si facevano sempre più intricate, sempre più oscure.

    A causa del terreno particolarmente poco uniforme il cavallo avanzava faticosamente e il Dhampyr, conscio di questo non cercava di affrettarne il passo. Le ore del giorno passarono velocemente e presto si fece buio. Gabriel non voleva fermarsi lì, avrebbe preferito proseguire tutta la notte. Nè lui nè il suo cavallo ghoul avrebbero avuto bisogno di cibarsi o riposarsi per almeno due giorni.
    La luna era alta in cielo e la temperatura era scesa tanto rapidamente quanto singolarmente per poi mantenersi stabile pochi gradi sopra lo zero. Così come singolare era stato l'alzarsi del vento che aveva portato una leggera foschia. Si andava delineando un paesaggio decisamente spettrale e tetro.


    § Quasi mi sento a casa ora...manca solo quel tocco di morte che... §



    I pensieri dell' Hunter furono interrotti dal sibilo di una freccia. Ruotando di poco il busto e compiendo un velocissimo gesto con la mano sinistra il cacciatore afferrò la freccia al volo e la spezzò.


    animereviewvampirehunte



    § Ecco...mancava giusto questo...ora si che mi sento a casa...§



    Davanti agli occhi del vampiro andava destandosi una sconfinata schiera di scheletri delle più svariate forme e dimensioni. Con il tempo probabilmente le ossa dei cadaveri si erano mescolate tra loro e la malvagità che impregnava quelle terre aveva generato dei veri e propri mostri.

    Il cavallo si sarebbe imbizzarrito se non fosse stato per il potente nen del Lasombra rilasciato in un solo istante a confortare l'animale. Avvertendo il nen del "padrone" anche Rorschach si era destato, il parassita sulla mano sinistra del ragazzo.

    "Hei ma che diavolo succede D? Rilasciare così il tuo nen all'improvviso...almeno avvisami!...OH OH! Scheletri? Da quando non ne incontravamo una schiera così vasta ed assortita...ricordi quella volta in Sirik? Vicino quel cimitero militare...ahahah fu una strage quella volta...eh ormai sono passati quasi 200 anni...che si fa insomma? Questi mi sembrano debolucci..."

    "Taci almeno per un istante...sono deboli è vero...ma ne avverto oltre 20.000 con il mio En...se vogliamo il combattimento dovremo passare qui tutta la notte temo, comunque può essere un buon modo per testare il nuovo potere che ho sviluppato di recente..."

    "Ah intendi usarlo subito? eheheh...lo sai che ti ridurrai ad uno straccio dopo aver finito vero?"

    "Si lo so...non c'è bisogno che tu mi ripeta simili banalità...ma preferisco finire tutto in pochi minuti piuttosto che impiegare ore con il rischio che il cavallo subisca danni o muoia..."

    Con un abile ed elegante gesto il Cainita scese rapidamente da cavallo. Fece schioccare le nocche delle mani. Immediatamente la sua voce intonò profondamente una preghiera in latino per dare inizio alla tecnica alla quale stava per ricorrere, una di quelle "proibite" nel suo clan...la "Dimora di Arimane".
    Mentre recitava la blasfema litania Gabriel aveva disteso di fronte a se il braccio sinistro mantenendo il palmo della mano rivolto verso l'armata di scheletri che avanzava. Rorshach stava per spalancare la sua bocca per dar vita al maleficio quando un boato rieccheggiò lungo tutta la valle.
    Gli scheletri per un istante esitarono nell'incedere, poi improvvisamente caddero al suolo privi di vita così come si erano risvegliati. Un vento fortissimo in pochissimi istanti iniziò a vorticare furiosamente intorno al Dhampyr sollevandone il mantello e i neri capelli


    [color=blue]"MA CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO D? PERCEPISCO UNA FONTE DI POTERE INFINITA! NON HO MAI AVVERTITO QUALCOSA DI SIMILE!"


    D non proferì parola...Rorshach stava spergiurando in diverse lingue...il cavallo era caduto a terra privo di sensi. Se non si possedeva uno spirito sufficientemente potente e resistente a quella forza ancestrale che stava letteralmente sommergendo la vallata, si sarebbe rapidamente perso conoscienza cadendo in terra. Il nen del cacciatore però saldo e potente fronteggiava quell'entità sconosciuta.

    In pochi secondi si generò un immenso tornado proprio di fronte agli occhi dello sventurato viaggiatore. Gabriel rimase impassibile di fronte a quello spettacolo terrorizzante. Non poteva fare nulla. Il suo nen improvvisamente era scomparso, inghiottito da quel mostro...spazzato via.
    Colto alla sprovvista l'Hunter non potè che proferire altro se non un'ultima frase sarcastica su quanto stava accadendo

    "Bè...peggio di così non potrebbe andare..."



    Nel giro di pochissimi secondi il ragazzo fu travolto da una forza devastante che lo sollevò in aria a centinaia di metri d'altezza. Le sue energie furono prosciugate in una manciata di secondi come se quel vento fosse stato attirato dal nen della sua vittima...giunse il buio.

    ...



    Non avrebbe saputo dire quanto tempo fosse passato. Nè quanto spazio avesse percorso.
    Il "giovane" vampiro aprì lentamente gli occhi neri dalle fosche pupille...intorno a sè si delineò uno spettacolo tanto affascinante quanto inaspettato.


    wormhole1



    Non aveva mai assistito ad una cosa di quel tipo. Il suo corpo era sospeso nel vuoto e avanzava verso il nulla ad una velocità indescrivibile. Intorno a sè si delineavano a velocità innaturale milioni di stelle e mondi. Aveva sentito parlare di wormhole, un concetto esposto da alcuni noti scienziati di qualche secolo precedente, ma nessuno aveva mai avuto la prova della loro esistenza. Che lui fosse stato per qualche ignota ragione "vittima" di uno di questi tunnel spazio-temporali? Trovava quasi innaturale la sua tranquillità di fronte a quanto stava vivendo. Molti interrogativi però vorticavano nella sua mente.
    Dove sarebbe stato condotto?
    Quanto tempo avrebbe impiegato per arrivare?
    Sarebbe riuscito a tornare indietro?

    Ma una domanda lo fulminò...lo paralizzò.

    § Io...chi sono? §



    Edited by Arcangelo Gabriel - 31/10/2011, 00:58
     
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  2. L'Eremita Leggendario
     
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    -Davvero una splendida domanda, Gabriel.

    Alle orecchie del vampiro giunse una voce leggera come il vento eppure chiara come un raggio di sole in una stanza buia.
    Era una voce calma, gentile, amica e che poco aveva a che fare con tutte quelle che aveva udito il Lasombra durante il corso della sua lunghissima esistenza. Era un suono dolce quello che usciva dalle belle labbra disegnate, così accogliente quasi fosse stata una donna a rivolgergli la parola, eppure fermo e forte come quello di un uomo, indefinito tuttavia stupendo.
    Probabilmente nulla sarebbe mai potuto essere così piacevole.

    angelsanctuaryv20081

    -Tuttavia temo di non essere io a doverti una risposta.

    Concluse la creatura di luce, capelli biondi ed ondeggianti come spighe mature, gli occhi colmi di pietà ed un corpo di cui non era possibile definire il sesso, tanto fulgido da accecare occhi che non fossero quelli della mente. Portava una corona sul capo, ed era un misto di bellezza e grandezza, irradiando luce, avvolto dalle sue stesse ali, sei bianche effigi di potenza e divina provvidenza. Il suo volto era un letto di chiome, come fiori in un prato. La sua mano era più bianca dell'olio che bruciando alimenta le luci sacre.
    La sua lingua era più tenera dell'armonia che oscilla nelle foglie; colui che l'ascoltava poteva rimanere incredulo, ma colui che avrebbe fatto esperienza, avrebbe creduto.
    Negli occhi, l'universo infinito.

    -Chiediti piuttosto cosa cerchi, e perchè.

    Nulla da aggiungere... ma specifico comunque che, come già scritto nel post, questa creatura esercita una sorta di malia di devozione sul vampiro, a prescindere dalle passive che possiede.


     
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  3. Arcangelo Gabriel
     
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    Improvvisamente i sensi del Dhampyr vennero scossi da sensazioni mai provate prima.
    Davanti ai suoi occhi si era palesata una creatura di ineguagliabile bellezza, pareggiata forse solo dalla purezza che emanava.


    CITAZIONE
    -Davvero una splendida domanda, Gabriel.

    La soave voce di quella divina apparizione l'aveva chiamato Gabriel. Dunque quello doveva essere il suo nome.
    Di fronte ad un essere simile non si potevano avere dubbi sulla bontà della sua parola nè si poteva in alcun modo dubitare che qualunque cosa essa avrebbe proferito fosse verità.

    Anche se il biondo Lasombra non fosse stato affetto da amnesia, non avrebbe certo potuto paragonare alcuna visione a quella che stava vivendo.
    Poteva percepire l'armonia infinita provenire da quella lucente apparizione, un'armonia che lo avvolgeva e lo cullava come in un sogno. Che fosse un sogno? Chi poteva stabilire che non fosse tutto frutto di una vita illusoria? Era davvero possibile che al mondo esistesse una essere simile?


    CITAZIONE
    -Tuttavia temo di non essere io a doverti una risposta.
    -Chiediti piuttosto cosa cerchi, e perchè.

    Poche e semplici frasi furono sufficienti a dar vita ad infinite domande nella mente del ragazzo. Chi avrebbe dovuto rispondere alla sua domanda? E per quale ragione sembrava che tutto gli fosse noto?
    Sarebbe stato impossibile e inutile cercare di comprendere cosa fosse. Ciò che vedeva era realmente di fronte ai suoi occhi? Poteva essere una proiezione nella sua mente. Ma che fosse materiale o meno, ciò che percepiva era senza alcuna ombra di dubbio reale.

    Calore.


    Lentamente calde lacrime di sangue percorrevano il viso del Dhampyr che estasiato non poteva distogliere lo sguardo da quella visione.
    Portò una mano al viso per constatare che inspiegabilmente il suo corpo stava reagendo in quel modo.

    Cercando di trovare le parole e un perchè a quanto stava accadendo, Gabriel si sforzò di interagire con quella creatura.
    La domanda alla quale doveva rispondere però, per quanto potesse apparire semplice, in realtà sembrava non avere risposta.


    "Io...non ricordo più cosa stessi cercando...nè ovviamente ricordo il perchè. A dire il vero, non ricordo neppure se stessi cercando qualcosa. Ma ora voglio trovare me stesso...perchè mi trovo qui?"
     
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  4. L'Eremita Leggendario
     
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    angelsanctuaryv20082

    -Non sono io ad averti condotto qui, nè sono l'artefice di questa tua confusione.

    Pronunciò la creatura di luce in tono gentile.

    -Sei qui per una ragione che è fuori da ciò che implica la mia presenza ora e qui.

    Concluse, mentre gli occhi del colore del cielo sfioravano la figura del vampiro come la candida mano di una donna.

    -Io son qui per porre domande, farti riflettere.
    Ma credo che la risposta la troverai da solo, con un pò di pazienza.


    Aggiunse infine, mentre le sei ali bianche si stendevano quasi fossero raggi dello stesso sole.
    In mondo intorno a loro e perfino quel vortice sembravano così distanti, come se non fossero abbastanza importanti da esser solo considerati, guardati, accennati. Unici protagonisti di quella storia erano lui e la creatura senza nome, dagli occhi di celo ed i capelli di sole.

    -Magari potresti scoprire che ciò che cerchi e cercavi sono legati, o che forse cercavi nel posto sbagliato.

    Sorrise, quasi a volergli suggerire qualcosa che gli sfuggiva.
    La bocca rosea si schiuse, lasciando scoperte bianche perle candide, e sebbene fosse cosa naturale il sorriso, quella volta tutto sembrò un miracolo.

     
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  5. Arcangelo Gabriel
     
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    CITAZIONE
    -Non sono io ad averti condotto qui, nè sono l'artefice di questa tua confusione.
    -Sei qui per una ragione che è fuori da ciò che implica la mia presenza ora e qui.
    -Io son qui per porre domande, farti riflettere.
    Ma credo che la risposta la troverai da solo, con un pò di pazienza.
    -Magari potresti scoprire che ciò che cerchi e cercavi sono legati, o che forse cercavi nel posto sbagliato.


    Il Dhampyr continuava a fissare estasiato e ammaliato la figura celestiale la quale con le sue fulgide ali bianche spiegate quasi lo stava avvolgendo. Nulla aveva importanza in quel momento, nulla a parte loro due.
    Le parole di quella magnifica manifestazione lo riempivano di ulteriori dubbi e interrogativi.

    Lui non era il responsabile di quanto era accaduto, ma come poteva conoscere ogni cosa?
    Gabriel avrebbe voluto fargli un'infinità di domande, ma la soggezione che quella figura gli trasmetteva lo frenava.

    Tuttavia una domanda riuscì a porla ugualmente. La voce del biondo ragazzo era fievole ed esitante

    "Cosa stavo cercando? E perchè? Immagino che a Voi sia noto..."



    Gli occhi del vampiro fissavano intensamente quelli poco distanti della misteriosa creatura e continuavano a lacrimare sangue. E proprio il sangue lasombra ribolliva di fronte a quella fonte di energia positiva. Il male celato nel cainita si ribellava digustato a quella visione ma era impotente di fronte a tanto potere.
     
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  6. L'Eremita Leggendario
     
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    angelsanctuaryv20084

    -Tutto è a me noto, figliolo, ma non è mio compito svelarti ciò che domandi.

    L'angelo sorrise.

    -Abbi pazienza, perchè un giorno tutto sarà rivelato, ed allora ogni tassello convergerà al suo posto.

    Uno sguardo sul vampiro fu come un raggio di sole, mai più bello e raro, mai più distruttivo.
    V'era qualcosa in quegli occhi, qualcosa di maledettamente familiare.
    Era come se li avesse già visti quegli occhi, in un altro mondo, in un altro tempo.
    Che avesse già legami con creature simili?
    Che sapesse tutto semplicemente perchè già si conoscevano?
    Nessuno poteva dirlo, ed in quello stato Gabriel non poteva fare altro che rimanere confuso da quel vorticare illimitato di emozioni e sensazioni nuove ed antiche al tempo stesso.

    -Ricorda solo una cosa, e tienila a mente perchè ti servirà.

    Aggiunse infine con tono dolce e benigno.

    -Cerca chi ti è simile, ma affidati ai tuoi opposti.

    Infine luce, e poi buio.

     
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5 replies since 31/10/2011, 00:37   155 views
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