[PC²][LAM] A New Home

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Grifis:.
     
    .

    User deleted


    La breve camminata li condusse ai piedi dell'Albero Casa, quel magnifico maniero infuso nell'arbusto più alto di tutta Endlos: riparo e base operativa degli Aviatore, esso era anche l'estremo rifugio per i naufraghi che, giunti su Laputa per sbaglio, non sanno o non riesco a racapezzarsi della propria condizione. Inoltre, quasi tutti coloro che giungevano all'Albero Casa erano poi spinti ad arruolarsi, ma per Grifis questo era l'ultimo dei pensieri. La sua freddezza non era dovuta a una qualche antipatia o superbia di sorta, ma all'aver rinunciato al calore umano pur di servire la Dama del Vento.

    Avrebbe condotto i due al Moon Light Grill, il locale sito al piano terra dell'Albero Casa che ospitava gli Aviatori nei loro momenti di svago; giuntovi, confidando che Richard e l'altro giovane l'avessero seguito, si sedette ad un tavolo e offrì da bere ad entrambi, cercando poi di rassicurare il naufrago su di un particolare che poteva, nella sua situazione attuale, dargli più speranze di quante ne avesse bisogno.

    Mi rendo conto che per te è tutto nuovo e assurdo, ma ti ci abituerai.
    E inoltre, almeno per esperienza personale, posso garantirti che Endlos non è un buco nero: chi vi entra può anche uscirne. Io sono l'esempio lampante.
    Per questo non devi disperare assolutamente, perché rivedrai la tua casa e le tue genti; non so dirti quando, ma come è stato possibile a me, certamente, lo sarà anche a te.

    Forse a causa della sua flemma e del suo spirito glaciale, le parole di Grifis avrebbero potuto non attecchire nello spirito del naufrago. Tuttavia, sapere di non essere relegato a vita in un mondo nuovo e sconosciuto, poteva forse risollevare l'animo e conferire la forza necessaria ad affrontare quella spiacevole realtà.


    Grifis
    Penso sia inutile postare nuovamente tutto, tanto passive ed equip li sapete XD Mi sono preso il lusso di mettere la giocata sotto l'ala dei LAM, perché si tiene nell'Albero Casa :sisi:
    Per il resto, a voi shignori :D
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    17,607
    Location
    La destra del Fratello

    Status
    Anonymous



    Narrato
    Pensato
    «Parlato di Richard»



    Moon Light Grill; Albero Casa.

    Breve... "breve camminata"... un punto di vista molto soggettivo. Che, in verità, Richard condivideva pienamente con il milite, almeno questo lo avevano in comune.
    Viaggiatore era il Djin, solo per lungo tempo, aveva speso moltissimi anni della sua vita a solcare le terre del mondo natio, esplorandolo in ogni anfratto e ricercando con foga qualsiasi nuova esperienza per i più svariati motivi, dalla semplice curiosità alla classica mancanza d'orientamento. E lo stesso, poco a poco, stava facendo con l'Endlos, in un vagare caotico che lo portava a visitarlo con pattern decisamente casuale alla ricerca di non si sa quali conoscenze.
    E paragonare tutto questo al passaggio dalla Città Alta al Latifondo era forse più divertente di una barzelletta. La domanda era se lo stesso si poteva dire anche per il giovane naufrago.
    Del resto, nel chiaro (vano...?) tentativo di rassicurarlo, il nobile narcisista riccastro aveva preso a far domande varie. Non solo il nome, quanto anche informazioni sul suo mondo d'origine. Parlare della propria terra e della propria famiglia - per taluni - è motivo di gioia, un atto che riscalda il cuore di dolci memorie e patriottismo, ed il buon Richard non s'era trattenuto dal domandar non solo della città natale, ma anche della famiglia e dello stile di vita, del possibile lavoro, di possibili amori (escluso l'amoreggiare col camino, ovvio!) e poi, cercando di buttarla sul vago, aveva chiesto anche informazioni il più dettagliate possibile sull'universo dal quale Al proveniva.
    A differenza dell'uomo-armatura, l'inesistente cuore del Topazio era caldo, e sapeva essere empatico con chi era investito dalle disgrazie.

    «Siamo arrivati!» disse in fine.

    Ampio e teatrale fu il movimento della mano, mentre il giovane indicava l'Albero-Casa, una struttura ancora distante, un gigantesco platano dal colore marmoreo sulla cui sommità rigogliose fronde erano tinte dell'oro e dell'arancio dell'autunno morente; grandi foglie pronte a cadere sospinte dai gelidi venti invernali che giorno dopo giorno sembravano sempre più incombenti.

    In realtà era la struttura ad essere massiccia, ben più lontana era di quanto si potesse pensare, ma questo era un piccolo dettaglio che tacque: curiosità, la sua.
    Era dannatamente curioso di vedere com'è che reagisce - la gente normale - nel vedere una pianta del genere trasformarsi, passo dopo passo, in una torre di pietra.
    Tale era, infatti, l'Albero-Casa dei LAM: un edificio, all'apparenza, di cui si vedevano chiaramente le strutture; eppure, innegabilmente quelle sulla sommità erano foglie, e dalla base parevan dipanarsi delle radici ad artigliare il terreno, a scavarlo in profondità.
    C'era molto da vedere di Laputa, soprattutto per un naufrago, e l'Albero-Casa era proprio una delle tappe più suggestive.
    Ed allora il loquace giovanotto si fece silenzioso, mentre avanzava nel cuore della notte, tutto concentrato a godersi l'espressione di Alexander. Sempre pronto a lanciargli un sorriso incoraggiante, sia che in lui vi fosse curiosità, stupore o anche solo superficialità. Beh, non a tutti quella... "cosa" poteva piacere. Richard in effetti ancora non aveva deciso se quel posto era "particolarmente bello" o "particolarmente strano"... Suggestivo o banale? Non lo sapeva. E sperò che fosse proprio Al a spostare l'ago della bilancia da una parte o dall'altra.
    Come avrebbe reagito, poi, quando varcati gli imponenti e decorati portali si sarebbe trovato di fronte l'insegna al neon del Moon Light Grill? Insomma, non per dire, ma la struttura aveva un fine gusto gotico, ed il locale dove li condusse il buon Grifis era invece spudoratamente moderno, fatto sì di marmi, ma lo stile e lo sfarzo provenivano certamente da altre epoche.

    Con garbo l'energoforme s'avvicinò al tavolo scelto dal Sergente, e dopo aver allungato una sedia al naufrago prese posto a sua volta.

    «Vodka, grazie.» chiamò, quando il milite si offrì di pagare il primo giro.

    Era una sera fresca, e voleva scaldarsi. E poi, un po' di alcol era necessario, considerando i pregressi. Sopportare la lingua tagliente e cattiva del milite non era opera da poco, per lui. Grifis era bravo a sceglier cosa dire per smontare le speranze della gente, con la dialettica sapeva fare di un eroe un criminale di guerra, e la cosa grave era che sembrava farlo per il mero piacere che questo comportava.
    Per questo rimase incredulo nel sentire le parole da lui pronunciate: che diamine, prima gli spezzava il cuore e ne infrangeva le speranze dipingendo il maelstrom come un demone ineluttabile e punitore, e poi se une usciva col "non disperare: alla fine non è 'sto gran che, il modo per tornare a casa lo trovi"...
    Lì per lì non seppe che pensare, ma annuì convinto a quelle parole.

    «L'avvocato Minos ha ragione. Non devi disperare, riuscirai a tornare alla tua casa ed ai tuoi cari. Non so dirti quanto tempo ci vorrà, ma ti assicuro che ce la farai. Ci sono molti modi, per farlo. Bisogna solo trovare quello adatto.» confermò. «E io ti dico, mentre cerchi quello giusto, perché non provi a divertirti? L'Endlos è un semipiano ricco di sorprese, di avventure e di persone: prova ad immaginare questo mondo come una vacanza, come un'avventura! Qui potresti vivere situazioni che a casa non immagineresti nemmeno, quindi perché non approfittarne? Il tempo passa più in fretta quando ci si diverte.»

    Regalò un largo sorriso ad entrambi, tanto al buon Grifis, che finalmente sembrava essersi tolto la... peso dallo stomaco, sfruttando la sua bocca per far del bene e non per recar sofferenza al prossimo suo, quanto ovviamente ad Alexander, che in quel frangente era la vera vittima. Solo e lontano da casa... lontano da chiunque lo considerasse amico...
    Sollevò il bicchiere.

    «Un brindisi. Ad una nuova vita per un giovane avventuriero, ed anche alla salute dell'avvocato!»

    Sollevò il bicchiere, pronto a ricambiare eventuali cin cin (anche se in verità non s'aspettava molto dal povero Grifis...) prima di bere un sorso.

    «LeRoy, comunque. Richard LeRoy, figlio adottivo del Gran Maestro dei LAM, spirito libero di Laputa, esploratore di Endlos, e versatile professionista pronto ad adeguarsi ad ogni possibile ed immaginabile esigenza. Piacere di conoscerti!»

    ...beh, sì...
    Un modo colorito per dire che non era nessuno, che non era ricordato per nulla, e che il suo lavoro era il "tuttofare", ossia uno così disperato che in cambio di qualche moneta faceva pure il lavavetri agli incroci...
    O l'avvocato difensore, come Grifis aveva scoperto pochi giorni prima. Di fatto, la presentazione valeva solo per Alexander, Grifis probabilmente sapeva di Richard più di quanto non sapesse Richard stesso...


    Per me nessun problema - né per lo spoiler né per il tag °°/
    Solo, speravo potessi aggiungere il tag [PC²], visto che è mia intenzione chiedere al buon Alexander se vuole entrare nella PenguinCorn Corporation alla prima occasione xD
     
    Top
    .
  3. >Edward
     
    .

    User deleted


    In quel folle frangente il ragazzo, maleducatamente, non si era presentato (Come gli aveva fatto notare Richard nella scena precendente), dopotutto sua nonna glielo aveva ripetuto mille volte "Qualunque cosa accada sii sempre educato e a modo!", e Alexander non poteva deluderla.

    "Il mio nome è Alexander Corvinus, piacere di conoscervi."

    La sua voce ebbe un lieve sussulto durante l'ultima parte della frase, non che non fosse un piacere per lui conoscerli, ma la consapevolezza di non essere più a casa sua, di rischiare di aver perso per sempre tutti i suoi amici e familiari, era ancora forte in lui.

    Come potè constatare durante il tragitto i suoi accompagnatori parevano uno l'opposto dell'altro nelle relazioni interpersonali, uno freddo e distaccato, l'altro caldo e loquace, ironia della sorte uno possedeva un cuore pulsante, l'altro una differenza di potenziale, ma Alexander non poteva ancora saperlo, quindi si apprestò a rispondere all'interesse di Richard, descrivendogli la sua città natale, quasi come se il rievocare le case, le grandi ville, i fiumi, i monti bianchi dominati dai giganteschi Atronach (giganti elementali di ghiaccio straordinariamente forti, ma fortunatamente pacifici), potesse farli riapparire lì davanti ai suoi occhi, aveva appena fatto in tempo a descrivergli la cittadina in cui era nato, una semplice ma graziosa zona prettamente residenziale con villette singole e a schiera per ogni dove, quando si bloccò alla vista di uno spettacolo unico.

    "Incredibile!"

    Il ragazzo non poteva non ammirare l'Albero Casa, che imponente e magnifico si stagliava nella notte, quasi luminoso, bianco su nero, costruzioni di tale bellezza erano rare, anche sul suo pianeta Alexander aveva potuto ammirare solo poche costruzioni di bellezza tale o superiore (anche se effettivamente bisognava ammettere che al ragazzo piaceva poco l'architettura Halfiriana), ma era sicuramente straordinario vedere tutto quel marmo terminare con il legno di un albero gigantesco che si apriva con una chioma dall'ampiezza esorbitante.
    Grifis li condusse quello che sembra un locale, la cui entrata era indicata da un'insegna al neon "Moon Light Grill", Alexander ne rimase scioccato, ed entrando nel locale rimase ancora più stupito, dal pavimento in marmo chiaro alle pareti scure, si era aspettato mosaici, sculture, affreschi, dipinti, candelabri d'oro massiccio, panche in legno di frassino, e invece di fronte aveva un locale, nuovo, alla moda. In breve il ragazzo rimase letteralmente a bocca aperta.

    Grifis gli offrì da bere e tentò di rassicurarlo con quel suo modo freddo e distaccato, caratteristico, ma il ragazzo altro non aspettava che una singola speranza alla quale aggrapparsi per poter andare avanti, Alexander sapeva che le parole di Grifis potevano essere solo parole di conforto, prive di qualsiasi verità, però proprio quella sua freddezza gli fece pensare che forse, in fondo a quel pozzo, una speranza, seppur piccola, c'era.

    "Grazie, grazie per avermi salvato e per avermi aiutato, senza voi sarei perduto!"

    Insieme a quei due si sentiva meno solo, come se quella sua particolare disgrazia, in fondo, non gli avesse arrecato solo del male.
    Anche Richard dopo essersi presentato aveva aggiunto parole di conforto con quel suo particolare modo di fare espansivo ed ottimistico, regalando loro un largo sorriso, e ad Alex scappò un lieve sorriso, chiedendosi con cosa stava brindando.


    Edit a 10 secondi dal post: Argh, stavo scrivendo quando è arrivato il tuo messaggio Hylian, quindi mi manca tutta la parte relativa al tuo post XDXD
    P.s. Post modificato tenendo conto delle azioni di Richard


    Edited by >Edward - 9/11/2011, 19:01
     
    Top
    .
  4. Grifis:.
     
    .

    User deleted


    Aveva appena finito di parlare, che i ricordi l'aggredirono come una muta di cani selvatici e famelici. Ringhiando, le rimembranze dell'oscurità lo avvolsero come un manto, e se non cadde a terra dolorante fu solo perché nessun dolore fisico lo colse: eppure lo spirito vibrò abbastanza, come un vetro sottoposto ad un stridio. Aveva perso qualcosa d'importante, chissà dove. E quand'era tornato, tutti l'avevano scambiato per un morto che, tornato dalla tomba, chiede forse troppo nel voler riprendere quanto lasciato. Tante cose erano cambiate poi a Laputa, non era la città che ricordava; da quando assassini di giovani donne avevano il diritto di circolare liberi e impuniti?
    Scosse il capo. Ricordare quegli avvenimenti esortò il suo animo di ghiaccio a riconsiderare le sue parole: era stato troppo duro con quel giovane naufrago, e ancor più con quel Richard. Riflettendoci, era uno spirito libero - per sua stessa ammissione - e al vento non gli si dice né dove andare né dove soffiare, e qualora dovesse scompigliarti i capelli, sarebbe sciocco prendersela: nulla ferma il vento.

    Sorseggiando quindi la sua bevanda, e disse:

    Il mio nome è Grifis, elfo della Tribù dei Minos.
    Pubblico Ministero di Laputa, Sergente della divisione Verde dei Liberi Aeris Milites. Svolgo principalmente un ruolo di pattuglia della città, e in particolare, sono spesso a contatto con naufraghi: non sei il primo che salvo, e non penso sarai l'ultimo.
    E come a tutti quelli che incontro, a te chiedo: cosa pensi di fare ora?

    Poteva sembrare una domanda sciocca, ma non lo era. Non del tutto. Non era poi il tipo da propinare l'ingresso nei LAM a chiunque capitasse, ma aveva, in un certo senso, a cuore chiunque avesse condiviso il viaggio nel Maelstrom: quell'esperienza che cambiava la vita delle persone. Ovviamente, se il giovane l'avesse voluto, avrebbe volentieri accettato di prenderlo sotto la sua ala come protettore di Giustizia e Pace. Laputa ne aveva molto bisogno.


    Grifis
    mi scuso per il ritardo imperdonabile >__< ma ci si sta mettendo contro di tutto: tempo, lavoro, internet e la donna! Cercherò di essere più celere, promesso
     
    Top
    .
  5. >Edward
     
    .

    User deleted


    Alexander ascoltò con attenzione la presentazione di Grifis, raccogliendo anche informazioni su quello strano mondo sul quale era arrivato, sembrava un uomo decisamente impegnato e importante a "Laputa", perlomeno per gli standard del ragazzo; Avvocato Sergente dei Liber Aers Milites e figlio adottivo del Gran Maestro ripensò fra se e se, che improbabile coincidenza!, questi LAM dovevano decisamente essere importanti oppure era stato molto fortunato Alex ad essere salvato da due persone legate ad esso, ma guardandosi intorno capì che la risposta più probabile era la prima, dopotutto quel locale recava l'insegna dei LAM, e plausibilmente l'intero Albero Casa era proprietà di questa organizzazione.
    Un brivido gli corse lungo la schiena, era al sicuro con questi LAM? Grrifis e Richard lo avevano salvato, sembravano mossi da buone intenzioni e gli ispiravano una grande fiducia, ma Al non era sicuro di poter dire lo stesso di un'intera organizzazione sconosciuta, insomma nei film gli alieni venivano catturati rinchiusi e sezionati senza tanti complimenti, decisamente non voleva finire a fare da cavia in un laboratorio di un piano dimensionale sconosciuto.
    O forse era semplicemente troppo scioccato ed agitato, e d'altro canto era troppo tardi per fuggire a gambe levate, sospirò, non c'era ragione di preoccuparsi più di tanto, si disse ripensando alle parole che i due gli avevano rivolto, Grifis già lo aveva avvertito che alcuni non avrebbero gradito la sua presenza in quel mondo e se scortarlo in quel luogo era un suo dovere anche l'organizzazione alla quale faceva riferimento probabilmente non lo avrebbe usato per testare deodoranti ed armi ad alta tecnologia.

    Una volta che il suo cervello accantonò tutte queste paure poté registrare ed elaborare l'ultima domanda del Falco "Cosa farai ora?" Già, cosa voleva fare? Cosa doveva fare? Nel suo mondo era solo una persona normale con una vita normale che ancora non aveva raggiunto l'età giusta per occuparsi di problemi futili o importanti come il governo o l'autosufficienza, ora invece doveva arrangiarsi.

    "Credo che cercherò il modo di ritornare a casa, ma non so quanto potrò metterci o dove dovrò cercare, quindi dovrò trovarmi un posto dove dormire, un lavoro, insomma devo trovare il modo di vivere qui per un po. quindi inizierò da questo che mi sembra la base minima, un lavoro che mi permetta di pagarmi da mangiare e un posto in cui dormire!"



    Alexander appoggiò il dito sul bordo del bicchiere e iniziò a girarlo lentamente intorno producendo un basso suono musicale, pensando alle parole che aveva pronunciato, erano le cose più basilari che gli erano venute in mente, ma aveva ragionato basandosi su ciò che conosceva del suo pianeta, di botto si fermò e guardò i due compagni.

    "Anche qui le cose si pagano, esistono locande o alberghi, posti in cui lavorare, cibo che possa essere commestibile per uno come me, vero? E poi ehm anche voi avete i letti e dormite?"

    Scusate anche me per l'incredibile ritardo, all'inizio stavo aspettando che postasse Hylian per mantenere l'ordine del primo giro di post, poi ho avuto un periodo di esami quindi non ci sono stato >.>
     
    Top
    .
  6. Grifis:.
     
    .

    User deleted


    Sorrise, mostrando per la prima volta un'espressione tanto sincera quanto inusuale; condividendo i sentimenti che il giovane provava, qualcosa dentro di lui lo spinse a dargli quell'opportunità che egli stesso stava cercando. E così, in modo del tutto gratuito, gli offrì quel lavoro che stava cercando:

    E dimmi, se io ti chiedessi d'unirti al mio reggimento di Aviatori, con la promessa di aiutarti a tornare a casa, accetteresti?

    Domanda quasi sciocca, la sua. Era ovvio che nella sua situazione il naufrago non potesse rifiutarsi: stare nei LAM significava avere una base, un lavoro, stanza, cibo, oltre che fama e gloria - per chi volesse inseguire tali sogni. Ancor più, era uno dei pochi sistemi per rimanere al sicuro da chi era nemico giurato nei naufraghi, oltre che un utile strumento per scoprire il metodo più consono onde poter tornare a casa.


    Grifis
    io temo che Hyl abbia avuto seri problemi :/ direi di continuare, poi eventualmente appena torna gli facciamo fare qualche post almeno per rosicare dei pt
     
    Top
    .
  7. >Edward
     
    .

    User deleted


    Quella dalle sue parti si chiamava "botta di fondoschiena", ed era di dimensioni epiche, si era perso in un'altra dimensione, era vero, ma aveva già trovato più di quanto un naufrago fortunato potesse sperare. Quella era la classica opportunità della quale gli parlava spesso sua nonna, quella da prendere al volo perchè non ricapitava facilmente e Alexander a quelle parole si sentì come se gli fosse sparito un peso dal petto, forse perchè quella sua nuova vita stava iniziando veramente bene, oppure perchè era riuscito a far sorridere l'altrimenti impassibile Grifis (Quel mezz'elfo per quanto amichevole gli metteva una strana soggezione, si sentiva piccolo e inesperto e temeva di poterlo infastidire con domande inutili, eppure non gli sembrava tanto più vecchio di lui).

    Stava per rispondere in modo istintivo quando si bloccò: dei Liberi Aeris Milites sapeva ben poco, anzi non sapeva quasi nulla, le uniche informazioni che aveva erano tre, Grifis era un Sergente dell'organizzazione, l'albero casa era di prorpietà dei LAM e questi erano comandati da un Gran Maestro che era la madre adottiva di Richard, per quanto incline ad accettare l'offerta del suo salvatore ritenne più saggio chiedergli informazioni in più.

    "Sarei ben felice di accettare la tua proposta, ma non conosco nulla degli Aviatori e di questo mondo, non voglio che tu mi faccia questa proposta solo perchè ho bisogno di aiuto, anche io voglio essere d'aiuto per te e per il tuo gruppo"

    Il ragazzo non avrebbe potuto sopportare di essere un peso che gravava su spalle altrui, aveva sì bisogno di aiuto, ma era più che intenzionato a mettere ogni briciolo delle sue capacità in gioco per riuscire a cavarsela in quella nuova realtà.

    Sono d'accordo con te, e accetto di buon grado la tua offerta, per la gilda di Hyl avrei già in mente un'altro pg XD.
    Dei LAM ho cercato di leggere tutto quello che c'era nella pagina della gilda per informarmi, ma di fatto il mio pg non sa nulla degli Aviatori, quindi non so bene come farlo reagire :D
     
    Top
    .
  8. Grifis:.
     
    .

    User deleted


    I tuoi dubbi sono più che legittimi, e io certamente non pensavo di invitarti tra le nostre fila senza averti almeno presentato il Gran Maestro; nessuno saprebbe dirti chi o cosa sono i LAM se non chi li ha fondati direttamente.

    Tacque l'elfo, mentre porgeva delle monete all'oste per le bevande. Durante la loro chiacchierata, Richard sembrava aver taciuto - forse perché non aveva nulla da dire. Ovviamente avrebbe voluto invitare anche quest'ultimo, ma sapeva bene il suo modo di fare e quel che pensava fosse il suo posto a Laputa. Quindi sorvolò, concentrandosi nuovamente sul giovane naufrago.

    Per questa notte, potrai alloggiare in una stanza che farò preparare apposta per te. L'indomani, terrò per te un incontro con la Dama del Vento. Starà poi a te decidere il da farsi, soltanto dopo che questa ti avrà parlato.

    Detto ciò, fece per alzarsi. Avrebbe chiamato un soldato semplice, dandogli indicazioni su dove e come far riposare il ragazzo nelle stanze sicure dell'Albero-Casa. Lui, congendandosi cordialmente, dovette tornare ai suoi uffizzi, premunendosi tuttavia di tenere l'incontro con la Dama come promessogli.


    Grifis
    La scena per me può concludersi anche qui, possiamo anche farla valutare e passare oltre... o aspettare Hyl per fargli fare almeno qualche post^^ Come preferisci; intanto ti invio un mp con alcune info.
     
    Top
    .
7 replies since 9/11/2011, 10:01   191 views
  Share  
.