[EM] L'abito non fa il monaco

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  1. Zimmer
     
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    "Come si dice in Boggart "partita a poker"?"
    "Investimento
    ."



    qZSqO



    Silenzio.
    La più grande qualità della sabbia non è quella di poter distruggere ogni cosa. Non è la sua capacità nell'infilarsi ovunque. O quella di rimanere immutata nel corso dei secoli.
    Ma quella di poter fare tutte queste cose nel più assoluto silenzio.

    Ed è il silenzio a regnare sulle rovine di Skifatterus, che si ergono maestose e solitarie.
    Una delle tante città mangiate dal deserto e dai secoli.
    Una delle tante rovine attraverso il vento carico di sabbia soffia, facendole affondare su se stesse un granello alla volta.
    Sempre nel più assoluto silenzio.

    Silenzio che può essere rotto solo dalla stupidità di un viaggiatore o dalla saggezza di un mercante.
    Specialmente se rosso.

    ”No aspetti non può entrare cos...” le parole della povera guida si perdono nel deserto, mentre il suono inconfondibile degli Stonefist che sfondano qualcosa irrompe prepotentemente nel silenzio delle rovine.

    Mentre le sue mani tornavano ad una grandezza naturale e perdevano la consistenza del marmo, il Boggart guardò incuriosito la struttura della casa nella quale stava per fare irruzione.
    Dall'esterno non sembrava altro che l'ennesima capanna di fango costruita secoli e secoli prima.

    Quelle rovine erano antiche, e secondo la leggenda, non erano state spazzate via dal deserto.
    Molte abitazioni erano letteralmente sventrate, alcune erano ridotte a semplici cumuli di macerie. Il palazzo centrale, dal quale si diramava l'intera città come un grosso mandala, semplicemente non esisteva più. Non erano rimaste che macerie grosse quanto un Boggart.
    No, a fare tutto questo non era stato il deserto... ma un uomo. Un uomo che aveva trovato la forza degli Dei.

    L'unica struttura intatta era quella a cui era appena stata sfondata la porta. Sul legno marcio, le antiche rune di protezione che un tempo avevano garantito l'integrità di quella barriera, ormai erano scariche di qualsiasi potere.

    ”Noi entra si? O tu vuole fare da cibo a Wyrm?” domandò il mercante rosso, balzando aldilà dei ruderi della porta.

    L'interno della capanna rivelava una grossa scalinata a chiocciola in pietra, che sprofondava nel ventre del deserto per svariati metri. Oltre questa, quella che sembrava una gigantesca camera sepolcrale accolse il Boggart e la sua guida.

    ”Cosa le avevo detto? Qui si che ci si può fare molti soldi! Vede quante cose che luccicano? Quanti tesori dimenticati?”

    Ma non erano i tesori che il Boggart andava cercando.
    No, non era malato.
    No, non aveva avuto una potente amnesia.
    Il molliccio stava cercando la fonte del potere che aveva distrutto un antica cittadina, che era stata capace di sorgere nel cuore del deserto attraverso la sua magia.

    La camera era piena di ornamenti d'oro, d'argento. Armi rituali, antichi tesori... e cadaveri. Infinite ossa stavano ammassate in un angolo, come se l'intera città si fosse rifugiata in quella camera (cassaforte?) sperando di scampare alla furia del Titano. Che evidentemente, era riuscito ad entrare.
    Una parete era completamente annerita, come se ci fosse stato un incendio. Un altra era parzialmente sgretolata, e la sabbia ne aveva riempito per tratti il pavimento lastricato.

    ”Tu no tocca niente, io raccomanda. Io no pago te altrimenti, tu sa.” commentò il rossiccio, stranamente serio.
    Attraverso il completo in cuoio privo di maniche, si poteva distintamente vedere il tatuaggio che lo identificava come un membro del triumvirato Eversore.

    In quel momento, e solo per quel momento, il mercante Boggart era stato sostituito dal gerarca.



     
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  2. Berserk:.
     
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    Berserk
    Armour

    dluoE

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    Avevo paura. Molta paura.
    Non era la prima volta che mettevo piede qui dentro, ma avevo imparato a starne adeguatamente a distanza. C'erano strane leggende, e ancor più le dicerie: tutte però ammonivano chi osava entrarvi, e il fatto che il molliccio sembrasse sicuro di sé non mi rassicurò affatto. Avrei dato qualsiasi cosa per andare via, ma quel maledetto mercante non sembrava intenzionato a proseguire da solo.

    E c'era un'altra cosa che assolutamente non sopportavo: sentivo come una voce che mi chiamava, che mi attirava. La prima volta che discesi in queste rovine, assieme ad un gruppo di archeologi, avevo sentito distintamente un grido. Non era successo nient'altro, ma ero abbastanza sicuro che qualcuno o qualcosa avesse urlato... ed ero ancora più sicuro che avesse chiamato me. Perché poi? Chi poteva mai volermi! Avevo paura, e tremavo a ogni passo; non volevo scoprire quale entità si nascondeva nel buio, chiamandomi.
    Avrei voluto dire al Boggart di far da sé, ma non ci riuscii. Dapprima ero convinto che stavo continuando solo perché mi era stato promesso un compenso, ma poi capii che, al di là della paura, ero vinto dal quel richiamo. Ero come una farfalla che, pur vedendo le compagne morire, non esita a volare verso il fuoco e danzarvi attorno, attratta. Così ero io, che pur non sapendo cosa mi aspettava, discendevo in quelle rovine chiamato chissà da cosa...

    Man mano che esploravamo il posto, non fui per niente attratto da quei tesori. E ad un certo punto, fu più forte di me cercare di tornare indietro. Non mi importò che l'Eversore, rivelatosi da poco tale, potesse in qualche modo fermarlo. No, adesso era più forte il desiderio di alzare i tacchi. Perché, intimamente, sapevo che la cosa non sarebbe finita per niente bene!

    Angolo
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    a te boff :D

     
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  3. Zimmer
     
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    Il molliccio osservò affascinato la stanza, ricca non solo di tesori, ma anche di iscrizioni, affreschi... scheletri. Si, effettivamente non era proprio il modello di stanza ideale, dove potresti tranquillamente permettere di lasciare i tuoi figli giocare.
    Ma in fondo, non stava cercando un luogo sicuro, ne tanto meno un luogo dove allevare la prole.

    No, lui voleva il Potere. E lo voleva per gli Eversori.

    Se le storie erano vere, se quegli affreschi raffiguravano la verità, fra tutti quei tesori giaceva dimenticato dal tempo uno più grande, più antico e potente di qualunque altro tesoro potesse essere sepolto in quelle sabbie.
    Qualcosa di vivo. Qualcosa che potesse appoggiare la Causa.

    Sembrava proprio che il timore per quello strano luogo avesse avuto la meglio sulla povera guida, che si era fatta carico di una responsabilità molto grossa: condurre un Eversore in un posto del genere. O meglio, portare un Boggart in un posto del genere.
    Poteva sicuramente andargli meglio, quel giorno. Poteva trovarsi la bella Nike, che sicuramente sarebbe stata più accomodante del rossiccio, ma quella era una missione troppo importante, troppo pericolosa per essere affidata a una novellina.

    Il Boggart lo osservò dimenarsi in silenzio, per poi dirigersi con la fretta del terrore verso l'uscita.
    Il Mercante Rosso fu quasi tentato di fermare la sua fuga, ma all'ultimo lo lasciò andare. Un fondo il suo lavoro lo aveva fatto, e rimanere fra i piedi del molliccio troppo a lungo poteva risultare...malsano.

    Si dedicò, invece, alla traduzione di una strana inscrizione su un bassorilievo inciso su quel poco di intatto che rimaneva delle mura. Dalla Cava del Sapere aveva preso in prestito un dizionario di quella antica lingua, che a grandi linee doveva essere sufficiente per tradurre il testo nella grotta.

    Le immagini erano chiare. Era stata forgiata, in tempi remoti, un armatura in grado di conferire poteri incredibili a chi la indossava.
    Tuttavia, a giudicare dalla devastazione della città, qualcosa non era andato per il verso giusto.

    Il muro era troppo rovinato, consumato dal tempo e dalla sabbia, e le iscrizioni erano poco chiare. Il Boggart non riusciva a capire chi avesse forgiato l'armatura... o se fosse stata effettivamente forgiata da qualcuno.

    Un brivido gli percorse furtivo la spina dorsale. Quel posto iniziava ad avere un certo effetto anche su di lui.



     
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  4. Berserk:.
     
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    Berserk
    Armour

    dluoE

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    Introduttivo





    Mi voltai e me la diedi a gambe. Vidi che il Boggart non mi seguiva, e la cosa mi fece molto piacere. Notai la luce dell'uscita, dovevo solo salire delle scale e ci sarei arrivato. Già, salire. Allora perché scendevo? Non mi ero accorto che, nella fretta, avevo pestato una mattonella che sporgeva più delle altre... e pensare che proprio all'andata avevo consigliato all'Eversore una particolare attenzione, specialmente sul dove mettere i piedi. E così eccomi, cadevo quasi all'infinito verso chissà male estremità del deserto. La paura non mi lasciò nemmeno un attimo per mettere a fuoco la situazione, e non potevo far altro che discendere sempre più in basso: l'abisso che stava inghiottendomi non sembrava finire mai.

    Invece, quando meno me lo sarei aspettato, il brusco ritorno al silenzio s'accompagnò con il mio tonfo su di un pavimento. L'eco distante delle rocce che ruzzolavano per quel che sembrava uno scivolo mi suggerì, più tardi, che forse il Boggart avrebbe presto seguito le mie tracce. Mi guardi attorno ma era troppo buio ma notai che la mia fiaccola era caduta più in avanti, così annaspai a terra cercando di prenderla. E quando lo feci, vidi davanti a me qualcosa che mi meravigliò e, al tempo stesso, mi mise paura...

    Berserker05

    C'era un'armatura nera, perfettamente adagiata sul quanto restava di un uomo; lo scheletro a malapena reggeva il metallo pesante, e quell'elmo dall'aria minacciosa. Era questo che il mercante degli Eversori stava cercando?

    Fu allora che il richiamo descritto prima si fece più forte. L'armatura mi stava chiamando, mi chiedeva, dritto nella mia anima, che io la indossassi e che la portassi di nuovo alla luce. Avrei fatto così, in fondo poteva anche valere molto denaro... magari quel Boggart me l'avrebbe pagata a peso d'oro. Non ci pensai su due volte, e iniziai a indossarla. Non sapendo a cosa andavo incontro...

    Angolo
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    :megusta:

     
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  5. Zimmer
     
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    Più che un resoconto affidabile, quello che stava traducendo non senza q1ualche difficoltà il Rossiccio sembrava di più una leggenda inventata per spaventare i bambini.
    Tuttavia, recentemente, aveva avuto personalmente riprova di come le leggende per bambini, spesso, contengono un certo fondo di verità. Sopratutto, le case sventrate fuori da quella stanza erano tutto fuorché un invenzione.
    No, qualcosa era successo davvero in quel luogo, qualcosa di così terribile che nessuno, a Merovish, ne sapeva nulla.
    Gli archivi alla Caverna del Sapere sui censimenti secolari effettuati tra le sabbie dello Yuzrab dicevano solamente che un giorno in questa città, una delle poche decenti in tutto il deserto,erano registrati più di qualche centinaia di cittadini.
    E che il giorno dopo, al sorgere del sole, non c'era più nessuno, e il deserto di era ripreso questo posto, mangiandolo piano e rigurgitandolo come lo si può trovare oggi.

    Uff... qui no c'è niente. Forse io deve tornare a cava serpente, forse io li trova qualche altra infromazione. biascicò, fra se e se, alzandosi da quel muro che non era stato capace di fargli capire altro.
    In quel momento, un immagine parzialmente coperta dalla sabbia catturò la sua attenzione. Era un piccolo affresco che illustrava quella stessa camera... e la tanto cercata armatura. Disegnata in prospettiva sotto la camera stessa.
    Un brivido di insicurezza attanagliò le viscere del Boggart. Nello stesso preciso istante, un tonfo seguito da un urlo di sorpresa lo fece alzare di scatto.
    Stupida guida! ringhiò, correndo verso l'uscita, temendo il peggio.
    Lui come l'umano non si accorse della fossa che si apriva ai piedi delle scale, e ci ruzzolò dentro nello stesso identico modo, con l'unica differenza che la sua faccia impattò poco dolcemente col pavimento della camera nascosta, stordendolo leggermente.

    Mentre il rossiccio si passava la mano guantata sulla faccia per riscuotersi, l'immagine della guida che si infilava l'armatura lo svegliò più di una secchiata di acqua gelida.
    Tu stupido primate! Tu toglie subito! Toglietela o ti spezzo le ossa! ululò il Boggart, alternando l'idioma comune con quello della sua razza, mentre si alzava e metteva mano, istintivamente, all'impugnatura della sua falce, fissata alla schiena.

    E si sa: l'intuito di un Boggart è quasi meglio di quello di una donna al primo giorno di ciclo.






     
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  6. Berserk:.
     
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    Berserk
    Armour

    dluoE

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    Guts31

    Da quando avevo indossato l'armatura mi sentivo strano. Ero eccitato, forse anche troppo. E il mondo attorno stava cambiando, come se niente, a parte la spada che reggevo fra le mani, avesse la benché minima importanza. Nel frattempo che quella voce si faceva più grossa dentro di me, e mi chiamava a combattere... mi chiedeva anche altro, ma per ora non la capivo. Forse per questo, appena udii il Boggart ordinarmi di posare l'armatura, accennai un sorriso che non sapevo nemmeno da dove diavolo sbucasse.

    Vuoi l'armatura? Perché non te la vieni a prendere, stronzo?

    Non avevo mai osato dire qualcosa del genere a qualcuno. Avevo sempre pensato che per vivere mi sarebbe bastato farmi i fatti miei, e invece eccomi a minacciare un'Eversore. Cosa diavolo mi stava saltando per il cervello? No, non lo sapevo. Avanzavo verso di lui, stringendo l'enorme spadone di tre metri e sorridevo; poi smisi di sorridere, di colpo ringhiavo e sbavavo anche un po'. Ero molto eccitato, forse pure troppo. Lo ero abbastanza da sapere di non volermi più calmare, abbastanza da provare una sensazione simile all'orgasmo che si ha nello sfogare tutta la rabbia repressa nel proprio corpo. Soltanto che non mi sarei pentito di quello che volevo fare. Già, perché? Avrei affrontato tutti gli Eversori, uno ad uno.

    E lui era il primo!
    Iniziai a correre all'improvviso. E non correvo come un essere umano. No, sembravo un mostro... o chissà cosa; ma correvo, correvo abbastanza da respirare forte e sentire il vento infilarsi sotto le placche metalliche e nere. A grandi falcate bruciai la distanza fra me e l'altro, e agitai subito l'Ammazzadraghi verso di lui. Un colpo da sinistra a destra, che però oltre a volerlo aprire in due come una vongola, era anche diretto ad una colonna prossima a lui. Non me ne fregava un cazzo di colpire o d'andare a vuoto, perché l'Armatura mi diceva che se avessi fatto crollare quella colonna... avrei avuto buone possibilità di seppellire il rossiccio merdoso sotto qualche bella frana. L'idea, nemmeno a dirlo, mi piaceva molto!

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    Abbastanza desideroso di fare a pezzi Zimmer XD

    Status Mana
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    Spirito del Berserk
    Si narra che, poco prima che si estinguesse il rito votato ad Odino, alcuni druidi evocarono lo Spirito del Berserkir e lo sigillarono in un'armatura. Esso da allora la abita, vivendovi all'interno come una creatura e, come i Lich, egli non può essere separato dalla stessa. Non ha forma, se non quella che assume quando incontra un uomo predestinato a vestire la corazza nera; gli antichi erano tuttavia soliti definirlo come un grosso lupo nero dagli occhi di fiamme. Pochi l'hanno però visto, e ancor meno sono coloro che possono vantare un'incontro con esso, che non sia finito nel peggiore dei modi.

    In qualità di forma spiritica della furia e della collera, lo Spirito Berserkir riunisce in sé tutte le peggiori caratteristiche dell'ira funesta: la violenza, l'arroganza, la voglia di morte e distruzione. Tutte queste non sono però distinte all'interno dell'entità, poiché, chi vi entra in contatto, spesso e volentieri le avverte come un flusso continui di emozioni negative, che lentamente soffocano l'ego verso profondità ed abissi conosciuti. Tale è l'immedesimazione che avviene fra il Berserkir e colui che indossa l'armatura, che quest'ultimo tende a identificarsi con l'incarnazione della furia, parlando, infine, come se fosse un tutt'uno con essa. O essa stessa.

    Tale processo è principalmente dovuto a una potente malia che l'armatura e lo spirito che la abita, esercitano sul portatore un influsso graduale ma potente, il cui risultato consta nella cancellazione della personalità altrui a favore del Berserkir, che diviene infine la unica e sola entità predominante nello spirito e nella mente. Si tratta, quindi, di una influenza psicologica passiva che avviene solo sullo sfortunato che veste la corazza, avente lo scopo di dominarlo in tutto e per tutto (la passiva non ha alcun effetto sul personaggio di un'altro giocatore).
    [Passiva - Influenza Psicologia fino a livello Medio ]

    Farsi impossessare dal Berserkir significa, anche, cedere ogni altro sentimento a favore della furia, della collera, dell'ira e della rabbia; ogni cosa si manifesta solo per la distruzione, rendendo di conseguenza vana e quasi del tutto inutile ogni altra tipologia d'intrusione che possa arrecare danno o disturbo al processo di possessione. Per tanto, lo Spirito dona e possiede una naturale resistenza a influenze passive altrui, fino ad un livello Medio.
    [ Passiva - Anti-Influenza Psicologica ]

    Ultimo, ma non meno importante, tentare di uccidere lo Spettro della Rabbia sarebbe come voler tagliare per sempre le onde del mare: ogni tentativo fallirebbe, giacché esso è, virtualmente, immortale. Chi indossa l'armatura può tuttavia essere sconfitto o comunque fermato, certo non che sia la cosa più facile del mondo ma pur fattibile: generalmente, l'Armatura, o meglio lo Spirito che la abita, tende a perdere mordente o ad abbandonare il corpo posseduto in vari casi:
    - se l'ospite giunge al di sotto dello 0% di mana;
    - se colui che indossa l'armatura è virtualmente impossibilitato a muoversi, o è comunque privo della testa o del cuore;
    - se il possessore dell'armatura subisce un danno così elevato da provocarne la morte, o se riceve un qualche genere di attacco mortale che l'armatura non è in grado di sopportare;
    se uno solo di questi casi si presenta, immediatamente le vestigia abbandonano il malcapitato al suo triste destino e rimangono ferme e immobili nella loro posizione originaria, attendendo che un'altro incauto e sciocco ne faccia utilizzo.
    [ Passiva - Immortalità ]

    Armatura
    Nessuno conosce la sua origine. E tanto meno, a chi la indossa è dato interesse né sulla sua fattura, o tanto meno su chi per primo l'abbia indossata. L'armatura proviene da un'antichissima città nanica e fu, a suo tempo, sigillata in un portale dimensionale poiché ritenuta un'oggetto troppo potente e rischioso, per chiunque osasse indossarlo. Composto da una lega nera particolare (paragonabile al ferro), si dice che vi inabiti uno spirito furente e vendicativo, che solerte si impadronisce di chi indossa le vestigia muovendolo secondo i propri accordi. Ovviamente, nessuno ha mai potuto confermare tutto ciò, dal momento che colui il quale si ritrova a indossarla finisce non vive abbastanza da descriverla al prossimo proprietario.
    [ Equip - Armatura ]

    L'armatura non è soltanto capace d'attutire i danni che subisce, ma infonde in chi la indossa una sensazione che tende a far dimenticare il dolore; esso non scompare, né viene cancellato, ma il flusso di emozioni furenti ribolle così tanto che una ferita verrebbe semplicemente ignorata. Tale fattore è in realtà progressivo, laddove la capacità di non avvertire il dolore deriva per lo più dall'uso prolungato della corazza.
    [ Passiva - Immunità Dolore ]

    La prima sensazione provata dagli sfortunati possessori della corazza, sono i movimenti concessi o eseguibili, che lentamente vanno rassomigliando sempre più a quelli di un'animale o di una bestia feroce. Più che d'agilità, si può parlare della capacità d'eseguire tutta una serie di movenze che un normale umano non potrebbe mai eguagliare: balzi sovrumani, giravolte a mezzaria, il poter usare come trampolo di salto quasi ogni superfice, fosse pure verticale... Sono solo alcune delle qualità eseguibili con la corazza addosso.
    [ Passiva - Movimenti Bestiali ]

    Ammazzadraghi
    Lo si potrebbe descrivere soltanto come un grosso, grezzo, brutale pezzo di ferro. Ha solo vagamente la forma di una spada, e non da l'idea di poter essere maneggiato con grande maneggevolezza o senza una particolare abilità. E tuttavia, esso appartiene ad una categoria di armi create per disarcionare i cavalieri, tranciando di netto le gambe delle loro cavalcature. L'Ammazzadraghi in particolare serba una storia unica: ideata da un vecchio fabbro chiamato Goto, fu ideata per commissione del Re con il solo scopo d'uccidere perfino un drago; dal momento che nessuno era in grado di maneggiarla, tanto meno di sorreggerla, Goto fu perseguitato e costretto a fuggire su un remoto cucuzzolo di una montagna. Fu poi passata ad un guerriero nero, le cui notizie da quel momento furono incerte. Se non altro, la spada rimase sempre in compagnia dell'Armatura, come se lo Spirito l'avesse scelta come sua arma personale.
    Ciò che colpisce dell'arma, più di tutto è la sua immensa lama; essa è lunga circa tre metri e supera, in totale, perfino chi la brandisce. Ciò la rende mostruosamente ampia, sia nei fendenti che negli affondi, tanto da rendere quasi vano, in battaglia, porsi a lunga o a media distanza. Benché le sue dimensioni possano rappresentare un problema nella distanza ravvicinata, non bisogna sottovalutare né l'enorme lunghezza dello spadone... e nemmeno il folle che la brandisce.
    [ Equip - Arma ]

    Braccio meccanico
    Il guerriero nero che possedette l'armatura prima che fosse spedita in una prigione dimensionale aveva un braccio artificiale, metallico, che tuttavia si fuse con l'armatura diventandone parte integrante, con tutti i marchingegni e le diavolerie che vi erano già sopra. Esso è infatti ideato per nascondere o montare alcune piccole armi, che il guerriero nero era solito adoperare a suo favore nelle difficili battaglie che era costretto ad affrontare.
    Poiché si tratta di un arto del tutto artificiale, impossibilitato a rispondere ai comandi di chi lo detiene, esso sarebbe totalmente inutile se non possedesse un magnetismo particolare: il braccio è infatti ideato per non perdere facilmente la presa dell'Ammazzadraghi, pur non ancorandolo a sé. Ne risulta che l'arto favorisce l'uso della spada e limita le possibilità per cui essa sfugga dalle mani dello spadaccino, lasciandolo disarmato.
    [ Equip - Braccio Meccanico Magnetico ]

    Altro
    Dal prossimo post, metterò "già citata" a tutte le descrizioni già precedentemente elencate per intero^^ PS: niente paura, non sarà un duello ma solo uno scambio di colpi XD

     
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  7. Zimmer
     
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    Era stato frettoloso.
    Frettoloso, superficiale, idiota.
    Era entrato in quella sala impreparato, aveva sperato di evitare qualsiasi combattimento o situazione che potesse metterlo in qualche modo in pericolo.
    Zimmer si maledisse nelle Dodici lingue, cosa che non faceva da molto tempo, mentre guardava quell’inutile guida mentre si trasformava in qualcosa di fin troppo pericoloso.
    Qualcosa non andava, era più che evidente. Il bipede fino a pochi istanti prima era terrorizzato a morte da quel luogo, ma ora, con quell’armatura addosso… sembrava un'altra persona.
    Tu sta calmo figliolo…si? Noi parla, noi discute… mormorò cauto, cercando di persuaderlo, inutilmente.
    Il tono con cui parlò l’uomo gli ghiacciò il sangue nelle vene: era chiaro di quanto fosse intenzionato in due il povero Boggart, e i fatti confermarono tale teoria.
    Con una velocità bestiale, il bipede scattò verso il Molliccio, l’enorme spada pronta a porre fine al suo vivere.
    Di umano era rimasto ben poco in quella creatura, e allora Zimm si costrinse a sorridere.
    Aveva trovato quello che cercava.

    Madre natura venne in aiuto al Mercante Rosso, che agli albori del tempo aveva deciso di fare a lui e alle creature come lui il miglior dono che si potesse fare a una razza come la sua.
    Un dono che simboleggiava la loro saggezza, la loro saldezza di spirito, il loro torteggiamento pigolante.
    Un altezza compresa fra i cinquanta centimetri e il metro e trenta.

    Il Rossiccio fletté sulle gambe, rotolando in avanti passando e bestemmiando sotto l’attacco nemico, sperando che stare vicino al proprio aggressore fosse il modo migliore per impedirgli di demolire l’intera stanza.
    Certo, stare al centro dell’occhio del ciclone portava qualche piccolo sconveniente.
    Tu vuole sotterrare Boggart! Tu è FOLLE! esclamò il mercante, sorprendentemente allegro. Sperava di non dover combattere. Normalmente, il suo compito non era scontrarsi.
    Questo non vuol dire che non fosse in grado di farlo… o che questo lo divertisse.

    Con un colpo di reni si rimise in piedi, lanciandosi come una furia contro l’uomo in armatura. Se le storie raccontavano la verità, il colpo non avrebbe dovuto ammaccare quel bene dal valore inestimabile… e la guida? Bhe del resto era stato così sgarbato con lui…
    Le rune tatuate sulle nocche dei suoi pugni si accesero di luce propria, passando dal nero intenso al rosso fuoco, fino a confondersi con le mani rosse del Boggart. Presto le mani di Zimmer si ricoprirono di uno strato di roccia rossa, con un impressionante rumore di pietra che frana su se stessa gli Stonefist si formarono sui pugni chiusi della creatura: due guanti di pietra grossi quanto la testa del Boggart, borchiati sulle nocche.

    La piccola falce, ora fissata alla schiena del Boggart, sembrava piccola e inoffensiva in confronto con quei due pugni di marmo rosso.
    Zimmer, sfruttando la vicinanza e la velocità della capriola, tentò un montante, con il chiaro obbiettivo di colpire lo stomaco dell’armatura.

    CITAZIONE

    Stato fisico: Incollume, anche se non penso dureràStato psichico: Divertito
    Energia: 80%



    Equip:
    Il Guanto
    Falce Boggart
    Skill:
    Stonefist
    Lingua di un mercante figlio di puttana.




     
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  8. Berserk:.
     
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    Berserk
    Armour

    dluoE

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    Attivo n°3

    Per qualche ragione che non comprendevo, la mia voglia d'uccidere e distruggere stava aumentando a dismisura. Forse anche troppo! Ma non riuscivo affatto a resistere, e la cosa mi piaceva: avventarmi su quel Boggart mi aveva fatto sentire stranamente vivo... non potevo permettere che tutto ciò sparisse. Forse, forse dovevo ucciderlo: solo così avrei preservato per l'eternità il potere di quell'armatura. Sì, avrei fatto così.

    Frattanto, il molliccio si rivelò anche fin troppo agile. Mi passò sotto mentre io sferravo il colpo di spada, che non fermai affatto. Volevo che si schiantasse sopra la colonna, come avevo programmato. E lui di certo non mi avrebbe fermato. Intanto però il maledetto stava già venendomi contro, e io tutto ciò che fui in grado di fare fu costringere il corpo a muoversi. Uno scatto indietro, di circa cinque metri: fu sufficiente a far passare il suo pugno sul mento, anziché sullo stomaco, e per fortuna che avevo la corazza! Non sentii però nessun dolore, questo mi esortò a riprovare l'aggressione. Peccato che avevo appena messo piede nella mia stessa trappola: la colonna cedette, il soffitto pure. Mi ritrovai sepolto come un verme sotto metri e metri di terra, rovine e dio sa cos'altro. Mi battevo e mi dimenavo, ma non avevo la forza per liberarmi. E sapevo che il Boggart avrebbe avuto la sua occasione d'avere l'armatura...

    Angolo
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    Status Fisico
    In ottima forma

    Status Mentale
    Abbastanza desideroso di fare a pezzi Zimmer XD

    Status Mana
    100%

    Spirito del Berserk
    già citata
    [Passiva - Influenza Psicologia fino a livello Medio ]

    già citata
    [ Passiva - Anti-Influenza Psicologica ]

    già citata
    [ Passiva - Immortalità ]

    Armatura
    già citata
    [ Equip - Armatura ]

    già citata
    [ Passiva - Immunità Dolore ]

    già citata
    [ Passiva - Movimenti Bestiali ]

    Ammazzadraghi
    già citata
    [ Equip - Arma ]

    Braccio meccanico
    già citata
    [ Equip - Braccio Meccanico Magnetico ]

    Fantasma Miraggio
    Nessuno si aspetterebbe di vedere un'uomo in armatura e con appresso un grosso spadone scattare a velocità inaudita, permettendogli di percorrere in un tempo irrisorio una distanza di almeno cinque metri. "Fantasma del Miraggio" è invece proprio una particolare tecnica di spada che punta tutto sulla propria rapidità di movimento, sebbene il suo solo scopo consista nel permettere al Berserkir d'accorciare o allungare le distanze, favorendo azioni vuoi offensive vuoi difensive.
    [ Attiva - Consumo Basso ]

    Altro
    io suggerirei di chiudere qui la scena XD

     
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  9. Zimmer
     
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    La guida sembrava essere mossa da una forza assatanata, incurante di qualsiasi dolore fisico ne tanto meno dei rischi che certe azioni implicavano. Sembrava quasi che avesse perso completamente il nume della ragione, e così era, effettivamente.

    Il Boggart aveva intuito che l'armatura avrebbe avuto un qualche effetto su chi la indossava, ma non avrebbe mai immaginato che da quell'oscura vestigia si sarebbe sprigionato un tale potere.
    Quel poveretto non era in grado di muoversi tanto velocemente. Non era in grado di muovere quella spada.
    Diavolo, il rossiccio non era nemmeno sicuro che fosse una spada. Era un oggetto troppo grande per chiamarlo a tal nome. Troppo spesso, troppo pesante e troppo grezzo. Non era altro che un blocco di ferro. Il solo fatto che quell'uomo la stesse maneggiando era un miracolo.

    In fine, il suo colpo andò in parte a segno, colpendo con violenza il mento del proprio avversario.
    Con gli Stone Fist, una volta, aveva abbattuto un Wyrm del deserto con la stessa facilità con cui si scacciava una mosca. L'essere -perchè ormai di essere bisognava parlare- che maneggiava l'armatura non emise nemmeno un verso, anzi, si preparò per un secondo attacco.

    Zimmer lo imitò, balzando in dietro e mettendo mano istintivamente al Guanto, cercando di attivare disperatamente lo scudo cinetico, nonostante a quella distanza potesse fare poco o nulla contro quello spadone.
    Proprio in quel momento, la colonna colpita con forza inaudita poco prima cedette, facendo tremare l'intera struttura. Era come se si fosse tolto tolto un tassello da un rompicapo, che iniziava a smontarsi per cadere a terra, ormai irriconoscibile.

    Non solo l'intera struttura stava crollando, ma la sabbia, prepotente, iniziava a farsi largo nella struttura. Presto avrebbe potuto inondare l'intero ambiente, seppellendo non solo la tanto cercata armatura, ma anche il Mercante Rosso, che tanto la aveva cercata.

    Una sezione della colonna si staccò dal soffitto, puntando verso i due. Zimmer si lanciò verso l'alto, aiutato dalla spinta ad aria compressa del dispositivo Icarus, che sebbene non avesse lo spazio per spiegare interamente le ali, per lo meno poteva aiutarlo nel salto. Quando fu a tiro della colonna la colpì con violenza con gli Stone Fist, frantumandola in pezzi più piccoli.
    Quando riatterò, inciampando e rotolando fra schegge e pietre, si accorse che la stanza ora era silenziosa, si sentiva solo il rumore della sabbia che, lentamente, si faceva strada fra le macerie.

    La stanza era collassata, ma per il momento sembrava stabile. Poco più in la, il corpo immobilizzato della guida cercava di dibattersi, inutilmente.
    Il Boggart si avvicinò, guardandosi bene dal liberarlo dalla sua prigionia.
    Bene bene...Ora noi toglie armatura te si? Così noi vede cosa tu può fare senza... commentò malignamente, prima di chinarsi per tentare di strappare l'elmo dalla faccia dell'uomo.

    CITAZIONE

    Stato fisico: Incollume, anche se non penso dureràStato psichico: Divertito
    Energia: 70%



    Equip:
    Il Guanto
    Falce Boggart
    Skill:
    Stonefist (secondo turno di attivazione)
    Lingua di un mercante figlio di puttana.
    <b>Icarus.

    Note:
    Perdona l'attesa, come scritto un po ovunque ho avuto casini di diversa natura. Non ho concluso perchè non sapevo cosa trovarmi davanti una volta recuperata l'armatura, o se riuscivo o meno a tirarla fuori XD Comunque siamo verso la fine




     
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  10. Berserk:.
     
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    Berserk
    Armour

    dluoE

    Post
    Attivo

    La cosa più orribile non era il fatto che il Boggart era stato baciato da una fortuna sfacciata, e nemmeno che non riuscivo più nemmeno ad alzare un dito contro di lui; sentirlo affondare i suoi artigli mollicci e rossi sulla mia corazza, privandomene inizialmente del solo elmo, provocò in me un rigurgito di collera che non seppi trattenere. E, infatti, gli urlai:

    NON TOCCARMI STRONZO FIGLIO DI PUTTANA!!!! VAI A FARTI FOTTERE, CAVERNICOLO SUCCHIACAZZI!!!!!!!

    Gridai cose ancora peggiori, per un tempo ridicolmente lungo. Era come se, venuto a mancare il corpo, mi costringessi ad aggredirlo con le parole. E non mi sarei meravigliato se m'avesse ucciso lì, colto da una collera cieca... la stessa che mi stava dominando. Ah, se solo non fossi sepolto dalle macerie! Se solo potessi liberarmi e così aprirlo in due, come la vongola schifosa ch'era! Dovevo... Sbavavo. La mia ira s'ingrossava mentre gli occhi, iniettati di sangue, sfidavano il Boggart ad una tenzone particolarissima e, ahimé, soltanto visiva.
    Doveva sperare che non mi liberassi, altrimenti l'avrei sventrato di sicuro!

    Angolo
    Informativo


    Status Fisico
    In ottima forma

    Status Mentale
    Abbastanza desideroso di fare a pezzi Zimmer XD

    Status Mana
    95%

    Spirito del Berserk
    già citata
    [Passiva - Influenza Psicologia fino a livello Medio ]

    già citata
    [ Passiva - Anti-Influenza Psicologica ]

    già citata
    [ Passiva - Immortalità ]

    Armatura
    già citata
    [ Equip - Armatura ]

    già citata
    [ Passiva - Immunità Dolore ]

    già citata
    [ Passiva - Movimenti Bestiali ]

    Ammazzadraghi
    già citata
    [ Equip - Arma ]

    Braccio meccanico
    già citata
    [ Equip - Braccio Meccanico Magnetico ]

    Fantasma Miraggio

    Altro
    spero vada bene :win:

     
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  11. Zimmer
     
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    Privato dei movimenti, sembrava che la simpatica guida avesse deciso di attaccare il povero Boggart a parole. E si, se ci fosse stato qualcuno a misurare il potenziale distruttivo dell'odio racchiuso in quelle parole, probabilmente l'indicatore di pericolo sarebbe schizzato subito verso Critico.
    Per la fortuna del Boggart, quegli insulti non valsero come tecnica, o molto probabilmente la sua testa sarebbe escplosa dopo il primo minuto.

    Per quanto possibile, il rossiccio cercò di rimanere imperturbabile davanti a quel mare di insulti, ma nonostante i suoi sforzi, una piccola vena posta sulla tempia del rossiccio si gonfiò, irrorata dal fastidio e dalla stizza.

    "Zitto tu sta! Io deve decidere cosa fare di te."
    E si: la situazione non era delle più felici.
    L'armatura si era rivelata un trionfo assoluto, al di la di qualsiasi sua predizione.
    Tuttavia, quella stupida guida aveva dovuto necessariamente fare di testa sua, creando non poco casino.
    Diciamolo, il Boggart era stato molto fortunato ad uscirne integro, e se non fosse stato per il crollo di parte della stanza, il risultato non sarebbe certamente stato così scontato.
    In oltre, il fatto di dover spostare l'armatura fino alla base degli Eversori era un problema non indifferente. Andava sigillata, in modo che a nessuna delle reclute venisse in mente la balzana idea di provarla, ma prima ancora andava... ripulita.

    E qui stava il problema.
    Non poteva rischiare di liberare parte dell'armatura per poterla rimuovere la guida. No, non appena avesse avuto l'opportunità, quel figlio di un troll ne avrebbe approfittato per rendere ancor più rosso il povero rossiccio.
    Ne poteva rischiarsi a lasciarlo li per tornare in forze con qualche collega.
    No, non c'era davvero altra soluzione.

    "Io ha deciso" commentò, lapidario, portando mano alla falce e circondando con la lama il collo del poveretto, inerme. Non gli piaceva uccidere, men che meno così, ma non vedeva altra scelta.
    "Saluta Mamma Morte da parte mia." commentò, strattonando indietro il braccio e portandosi via il capo della guida.

    Questa, recisa dal corpo, rotolò sul pavimento polveroso della camera semicrollata, disegnando schizzi di sangue sulle antiche mattonelle.
    Il Boggart respirò a fondo, poi cominciò ad estrarre con cautela l'armatura dalle macerie ove era intrappolata.
    Fu un lavoro lungo e faticoso, che il rossiccio eseguì in silenzio e con estrema attenzione a qualsiasi movimento da parte dell'artefatto che stava recuperando. Quando finalmente anche l'ultima maceria che impediva l'estrazione venne rimossa, Zimmer liberò il corpo martoriato dell'uomo e mise i pezzi dell'armatura in una sacca che si era portato dietro.

    Prima di levare le tende, il mercante rosso lanciò un ultima occhiata ai resti di chi lo aveva portato fin li. Una mano andò a rovistare in una tasca della veste di pelli e cuoio, estraendo un piccolo sacchetto pieno di monete d'oro.
    "Quel che giusto è giusto, io pensa." commentò, lanciando il sacchetto verso il cadavere.

    Poi sputò a terra e lasciò quella tomba per sempre, portandosi dietro quello strumento di morte.


    CITAZIONE

    Stato fisico: Incollume, anche se non penso dureràStato psichico: Divertito
    Energia: 70%



    Equip:
    Il Guanto
    Falce Boggart

    Lingua di un mercante figlio di puttana.

    <b>Note:

    RITARDONE MEGAGALATTICO, perdonami ma come ben sai ho avuto casini e solo ultimamente sto recuperando un po ovunque. Devo ammetterlo, ero un po in crisi su come far comportare il povero Boggart, e non ti ho beccato su msn per chiederti consiglio. Spero che come soluzione vada bene, in caso contattami X)
    EDIT:
    D'accordo con il player, la scena è conclusa.






    Edited by Zimmer - 17/3/2012, 16:38
     
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10 replies since 26/12/2011, 23:41   186 views
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