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Klaus von Schneider.
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« DOWN TO HELL »
Eppure gli venne il sospetto, quando vide che al colloquio non si era presentato nessuno.
Ed anche quando quel tizio strano, vecchio e calvo, con la barba bianca, gli disse che molti avevano richiesto l'incarico ma che alla fine aveva scelto lui, i dubbi non esitarono a pervaderlo.
Quel dannatissimo lavoro, nessuno lo voleva. Nessuno lo aveva richiesto o aveva neanche minimamente pensato di poterlo richiedere.
Catturare un mostro, vivo o morto non era importante.
La Bestia di Geisine.
Sì, perchè quell'abominio era stato avvistato l'ultima volta proprio nella culla rossa delle fiamme, nel Presidio meridionale, una zona talmente inospitale che anche le bestie, tendevano ad evitare.
Ma no, non quella.
Si incamminò di buon ora, dirigendosi verso la terra dei vulcani. Durante il tragitto i ripensamenti non furono pochi. Non che il Malkavian avesse paura di un mostro o di un pò di fuoco, sia chiaro, semplicemente quella missione non rientrava nelle sue priorità.
Da quando era giunto su Endlos, la sua sete di potere e di fama erano cresciute a dismisura. Non era mai stato così deciso e determinato a divenire una figura di spicco, influente e potente.
Purtroppo per lui invece, i grandi capi degli Eversori volevano che i nuovi arrivati si facessero le ossa.
E quale campo di addestramento migliore del magmatico e insanguinato terreno di Geisine?
Stronzate.
Erano tutte stronzate, che però doveva osservare, almeno per il momento.
Quando giunse a destinazione, il primo pensiero che gli balenò fu quello di aver sbagliato strada.
No, quello non poteva essere reale.
Era decisamente il posto più inospitale è terrificante che avesse mai visto in vita sua.
E la sua vita era stata abbastanza lunga. Era un fottuto vampiro, dopotutto.
Respirò a pieni polmoni, inalando una quantità di fumo che avrebbe intossicato un toro. L'odore del magma incandescente andava ad intrecciarsi con quello del sangue.
Sangue fresco.
Adrenalina allo stato puro.
Quella terra, era come una puttana, che aspettava soltanto di essere fatta. Di essere domata e posseduta, dal suo padrone.
E Klaus von Schneider sarebbe stato il dominatore di quella terra.
Avrebbe imposto la sua legge anche lì.
Sì, anche lì, proprio giù all'Inferno.SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONEDown To Hell
Scontro Ufficiale
Klaus von Schneider vs Gronn
Piattaforma di gioco: Endlos
Utenti: Neidlos - † V i o l e t †
Tipo: Combattimento
Durata: N Post di Presentazione + 5 di Combattimento
Campo di battaglia: Geisine
Premi in palio: Divertimento, punticini e mazzate, soprattutto mazzate XD.
Primo post attivo di combattimento: Klaus von Schneider
Glossa: Ecco a te, spero ti vada bene questa motivazione di bg che ho dato ^^. Dal primo post attivo posterò passive equip e il resto.. -
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Dopo l'esperienza alla PenguinCorn Corp., che pareva esser fallita ancora prima di cominciare, Gronn decise di tornarsene ad Est, tra i suoi adorati monti, dato che le promesse erano svanite insieme a quel fulmine ballerino che gliele aveva fatte.
Illuso, deluso ed amareggiato, quindi, il gigante ingenuo s'incamminò.
...
Nella direzione sbagliata.
Purtroppo la sua stupidità abissale non gli permetteva di conoscere la strada verso casa, ma soprattutto non gli permise di accorgersene finché non si trovò in un ambiente del tutto diverso da quello a cui era abituato: un mare di lava infernale, un caldo atroce, creature mai viste prima...
Creature che aveva provato anche a mangiare: una in particolare, un "gogonud", senza sapere né il suo nome né nient'altro sul suo conto, ed infatti al primo morso si pentì amaramente d'averci provato.
“Giornata di cacca. Gronn incazzato.”
Pensò tra sé e sé con un muso arcigno mentre sputava ancora gli ultimi pezzi di peli tubulari dal pessimo sapore. Anzi, sembravano quasi bruciargli la lingua anche, cosa decisamente ancora più sgradevole.
Insomma, era davvero una giornata di cacca: era iniziata male, era continuata male a pranzo con quel mezzo cetaceo elefantiaco -e quindi aveva creduto illusamente di potersi gustare un bel po' di carne finalmente-, e stava per continuare ancora più male con un incontro del tutto inaspettato e poco amichevole, ma lui ancora non lo sapeva.
« Casa...GRONN VUOLE CAAAASAAAAA!!! »
Prese infine ad urlare, in mezzo al nulla più desertico in cui stava ormai da chissà quanti giorni -riuscendo per fortuna a sgranocchiare qua e là qualcosina su quattro zampe-, e battendo per terra i poderosi pugni per sfogare così la sua frustrazione, come un bambinone troppo cresciuto.SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONEThank you! X°D motivazione perfetta inserirò anch'io poi attive e passive ecc quando inizieremo sappi solo che il mio ciccio è alto sei metri X°DD.
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Klaus von Schneider.
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Un sigaretta accesa, con le scintille del fuoco. Aveva ripreso a fumare da poco, ma infondo non era un fumatore incallito, lo faceva soltanto quando voleva darsi delle arie.
E si sa, per Klaus von Schneider è sempre tempo, di darsi delle arie.
Le eruzioni vulcaniche andavano a dettare il tempo.
Passo dopo passo, il Malkavian veniva accompagnato da una serie di getti di lava e magma, che andavano a incorniciare la sua figura già inquietante.
Ogni movimento, veniva scandito dal fragore della terra in tumulto.
Una terra affamata, alla quale non si poteva negare nulla.
Alla quale era necessario dare qualcosa.
Per renderla un pò più sazia.
E quando lo vide, capì subito che quel qualcosa sarebbe potuto essere stato proprio lui.
Già, perchè l'aveva trovata, l'aveva trovata eccome.
« La Bestia. »
Sussurò, andando a scorticare l'aria col suo timbro nero e graffiato.
Una vocalità sporca, proprio come la sua anima.
Un folle, che però sapeva riconoscere il pericolo, quando lo vedeva.
E quel colosso alto più di cinque metri - a colpo d'occhio - rappresentava una seria minaccia.
Gli Eversori, lo avevano messo proprio in un bel guaio, quelli.
Nella merda fino al collo.
Si avvicinò all'abominio molto lentamente, stando attento a non inciampare nelle voragini e nelle crepe che a macchia di leopardo si estendevano su tutta la superficie che aveva sotto i piedi.
Con i suoi occhi color pece, scrutò attentamente il mostro, tentando di captare qualsiasi movimento falso o strano.
Anche i sensi, erano tesi al massimo, nel tentativo di percepire anche la più minima sensazione o vibrazione.
« Sono venuto a prenderti, Gronn lo Spianamontagne... » gridò all'altro, ponendosi proprio di fronte alla sua preda.
Buttò fuori una nuovoletta di fumo, per poi fare un altro tiro di tabacco, aspirando.
Occhi negli occhi con l'essere immondo, lo puntò con determinazione.
Ci teneva a farglielo capire, che con lui avrebbe dovuto abbassare la cresta.
« Sappi che vivo o morto non fa differenza. Vieni con me senza discutere »
Mani nelle tasche, quasi a carezzare la soffice stoffa nera che componeva il suo abito elegante.
« Seguimi, ti conviene. »
Un ultimo avvertimento.
Poi, bhè, poi non se lo sarebbe fatto ripetere due volte.SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONE
Edited by Klaus von Schneider - 10/1/2012, 08:55. -
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« Sono venuto a prenderti, Gronn lo Spianamontagne... »
“Uh?”
Uno strano figuro si parò dinnanzi al gigante monocolo, con aria molto sicura e tamarra: sigaretta in bocca, mani in tasca, sguardo penetrante, capelli ribelli.
Un gran figo, non c'era che dire!
Peccato che Gronn appartenesse a tutto un altro mondo e non fosse affatto in grado di cogliere i messaggi impliciti che venivano trasmessi dall'apparenza molto professionale e sinistra di quell'umanoide comparso dal nulla: ogni aspetto culturale delle società -umane o meno- era per lui completamente alieno e stupefacente, e la sua perplessità era doppia a causa delle parole e da quell'inaspettata apparizione illusoriamente salvifica.
« Tu porta Gronn a casa...? »
...E come al solito la sua stupidità da grullo montanaro gli fece fraintendere pesantemente il significato delle parole dello sconosciuto. Povero Gronn: non poteva fare altro che vedere il mondo dalla sua prospettiva -priva di profondità perfino nella realtà-, e quindi interpretare l'ambiguità come più gli tornasse comodo. In quel caso, qualcuno che lo riaccompagnasse tra i monti dell'Est a cui stava anelando da giorni interminabili.
« Sappi che vivo o morto non fa differenza. Vieni con me senza discutere »
« Seguimi, ti conviene. »
“...”
Il suo mini-cervello si fermò per qualche istante, mentre l'espressione distesa, speranzosa e meravigliata che aveva assunto per qualche secondo lasciava il posto ad altra confusione, stavolta venata dal dubbio e dal sospetto.
Che cosa aveva detto, quell'uomo?
Da un lato aveva la tendenza ingenua a credere che seguirlo gli sarebbe davvero convenuto -e cioè che l'avrebbe davvero portato a casa come un salvatore apparso per miracolo-, ma dall'altra quella cosa del "vivo o morto" gli stonava, e non poco: come poteva tornare a casa da morto? O meglio, cosa mai gli sarebbe potuto interessare d'esser finalmente a casa se poi fosse stato morto?!
E poi c'era quel modo di fare, quell'espressione, quella voce così roca e sprezzante...
« A Gronn no piace tuo tono. A Gronn no piaci tu. Sparisci! O porta cibo! »
“O Gronn può mangiare lui anche...Mmm...”
Il lato emotivo prevalse, non trovando la minima resistenza razionale in quanto nel suo microcefalo non era mai esistito nulla di simile, e così il bestione contrasse il già brutto muso in un'espressione truce ed arrabbiata che lo rese ancora più raccapricciante.
Quel soggetto stava assumendo sempre più un'aura ostile al suo occhio, e di conseguenza -e senza tanti tentennamenti- anche lui stava facendo lo stesso: sguardo fisso e guardingo, schiena gobba e arti pronti all'azione. Nonché una certa acquolina tra le mostruose fauci.
Chissà come sarebbe finita.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Fisico: ottimale, affamato.
Stato Mentale: confuso, sospettoso, arrabbiato (X°D).
Mana: 100%.
Passive:CITAZIONELa stazza è imponente, grossa, un vero e proprio colosso alto circa sei metri e pesante svariati quintali se non perfino tonnellate in taluni esemplari. Un ciclope mostruosamente gigantesco, almeno agli occhi degli esseri umanoidi più comuni, e come già detto le sue abitudini libere, naturali ed amorali non migliorano certo la prima impressione.[Dimensioni Notevoli, Passiva 5pt]
Il corpo è coperto da solchi naturali che si avvitano come decorazioni attorno a diversi spuntoni ossei di colore scuro, vere e proprie armi naturali per la difesa contro le creature più grosse (come i draghi, ad esempio), proprio come gli unghioni e le zanne di cui anche è munito. Presenta inoltre una fitta e fine peluria la cui tonalità varia in un range che va dal marrone al rossiccio-terra, ma soprattutto la pelle funge da vera e propria armatura naturale[Resistenza +50%, Passiva 5pt], ed in più ha una peculiarità tanto ingegnosa ed utile quanto naturale ed evolutivamente selezionata. Pare essere collegata ad un meccanismo interno, una specie di sensore naturale di pericolo, un "sesto senso" istintivo[Sesto Senso, Passiva 5pt] per così dire, che innesca automaticamente[Instant Casting, Passiva 5pt] un ispessimento dell'epidermide e degli strati più vicini ad essa, rendendola così coriacea e refrattaria da riuscire a proteggere l'ogre ed attutire l'impatto di ogni genere di colpi, siano essi fisici o magici, deboli o potenti, contundenti od elementali.[Difesa Fisica, Variabile 2pt; Difesa Magica, Variabile 2pt]
Note: A causa della particolare descrizione dell'aspetto tecnico del pg, mi è toccato includere anche le ultime righe di questo stralcio, sulla difesa variabile che però ovviamente non uso ora X°D. inizia pure, ché se fosse stato per Gronn avrebbe già provato a mangiarti X°°°D. -
Klaus von Schneider.
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Si sarebbe giocato tutto.
Anche le palle.
E quando mai che una cosa non si potesse portare a termine senza problemi o intoppi vari.
Mai, e si noti bene, mai nessuno accettava quel genere di invito.
E il Malkavian si domandava sempre perchè. Dopotutto, lui avrebbe accettato, se si fosse trovato dinanzi un nemico del suo calibro o, per meglio dire, se si fosse trovato contro se stesso.
Ma il suo ego, si sa, è smisurato, imparagonabile a quello degli altri.
E a quello del bestione tutto muscoli e niente cervello, soprattutto.
Già, il mostro. Quell'essere sembrava essere un enorme ammasso di stupidità.
O almeno, fu quello che Klaus pensò, a primo acchito.
Stazza imponente e mastodontica, ma parlantina alquanto rozza e poco articolata.
Il vampiro però lo sapeva bene, che non si doveva giudicare dalle apparenze.
I punti deboli, era sempre meglio scoprirli sul campo, evitando di presupporli a priori.
I pericoli invece, quelli era meglio analizzarli con un pò di anticipo, cercando di non crepare nel tentativo stupido di ignorarli.
Ed anche un bambino, di fronte ad un colosso del genere, avrebbe capito che era cosa buona evitare lo scontro corpo a corpo, almeno all'inizio.
Avrebbe decretato la sua fine, molto probabilmente.
Un'analisi dettagliata, ma al tempo stesso rapida e celere. Il Malkavian era un fottutissimo figlio di puttana, aveva imparato a scrutare le sue vittime, nel profondo.
Come un predatore scruta nascosto la sua preda, prima di attaccarla.
E sbranarla, brandello dopo brandello.
Per farla a pezzi, letteralmente.
« Sei uno stupido... » come a dire: fai come vuoi, mi rendi il compito più difficile, ma molto più divertente.
Un getto di lava, caldo ed evanescente, un leggero movimento del piede sinistro, per aderire bene al suolo.
« Poi però non dirmi che non ti avevo avvertito. »
Un colpetto alla sigaretta, facendola volare via, in un tumulto di scintille.
Poi, poi soltanto l'Inferno.
Pochi scatti, secchi e brevi, per accorciare la distanza tra lui e il colosso. Li sbranò in pochi istanti.
Selvaggio, letale, glaciale.
Sguainò la Nemesis, stringendola forte nella destrorsa. Una volta giunto ad una distanza di circa cinque metri, vibrò un colpo, apparentemente a vuoto.
Dalla lama della mannaia si generò un proiettile argenteo, saturo di mercurio.
Infimo e subdolo, si sarebbe diretto in linea retta, verso la bestia.
Ma no, non l'avrebbe colpita. Al contrario, sarebbe esploso, come una bolla d'aria, per poi emettere una quantità di mercurio tossico nell'atmosfera che circondava l'abominio.
Per quest'ultimo, terrore, terrore e confusione.
La confusione più pura.
Per lui niente sarebbe stato più come prima.
E se anche avesse avuto qualche sorta di sesto senso, quello non avrebbe fatto altro che peggiorare le cose, mandandolo completamente in tilt.
Già, perchè l'essere immondo, avrebbe visto i tre spuntoni eterei - che nel frattempo Schneider aveva generato - sbucare dal suolo alla sua destra, mentre in realtà era l'esatto opposto.
Distorcendo le percezioni avversarie, il Malkavian avrebbe ordinato ai tre aculei di infilzare il mostro, proprio al fianco sinistro.
Un castigo, una punizione.
Senza pietà alcuna.
Un'offensiva meschina e malsana.
Corrotta, proprio come lo era lui.
E d'altronde, cosa ci si poteva aspettare.
Probabilmente, sarebbe stato tutto finito, prima che la sigaretta avesse toccato terra.SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONE. -
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Le parole dell'uomo raggiunsero le orecchie del gigante, ma i suoi riflessi mentali erano troppo lenti per poter capire ed elaborare una risposta prima che il suo cervellino semplice e naturale si dedicasse interamente alla situazione fisica in atto davanti al suo grande occhio fanciullesco.
« Cosa...? »
L'improvviso scatto dell'uomo lo colse di sorpresa, ed istintivamente stava già per reagire imitandolo: caricarlo ruggendo come un forsennato, ecco cosa sapeva fare meglio Gronn. Eppure ciò non accadde, perché il malkavian nel frattempo estrasse un'arma dalle notevoli dimensioni e foggia che colpirono molto il semplice orco di montagna, quasi fosse rimasto stupito ed ammirato nel vedere un tale gingillo dall'aria aggressiva ed al contempo luccicante.
Tuttavia, gli eventi si susseguivano troppo velocemente perché la sua misera mente potesse elaborare pensieri articolati: tutto ciò che provava erano alla fin fine macchie e sprazzi di emozioni, di reazioni emotive agli stimoli più variegati che l'ambiente circostante gli stava trasmettendo.
La sferzata dell'arma, il piccolo proiettile quasi invisibile al suo enorme occhio, l'improvvisa esplosione che lo lasciò a bocca aperta facendolo quasi arretrare di un passo, e di colpo tutte le percezioni sfasate e mischiate, confuse ed invertite.
Stava andando in panico.
Confusione, paura, paura, e ancora tanta paura. Ed il suo sesto senso naturale che squillava impazzito come una sirena, rilevando il pericolo ma spaventandolo ancora più perché non gli faceva capire di preciso da dove provenisse, quel pericolo, come invece aveva sempre fatto in vita sua.
Panico puro.
Non capiva più niente, sapeva solo di essere fottutamente in pericolo, e quando quelli come lui, quelli con le sue capacità, si sentono in pericolo c'è un'unica cosa che son capaci di fare: chiudersi a guscio, rannicchiarsi, irrigidirsi, tendere tutto ciò che hanno e sperare che possa bastare.
E così fece Gronn: chiudendo l'occhio con un lamento tanto tenero e quasi coccoloso da cucciolone spaventato, si piegò un poco su sé stesso e la sua coriacea pellaccia s'indurì più di quello che già normalmente era, e divenne in grado di attutire e parare perfino quegli spuntoni rocciosi che d'improvviso gli stavano venendo addosso.
La terra condensata s'infranse in schegge inoffensive che piovvero da ogni lato ricadendo sul terreno, il bestione rantolò più per lo spavento sgranando gli occhi ed oscillando controintuitivamente dal lato verso cui gli parevano provenire quelle punte acuminate, il fianco gli diede un leggero prurito -che alleviò al volo strofinandoci sopra l'avambraccio per qualche istante e per reazione automatica, mentre ancora spostava il piede per riprendere equilibrio-, e...
“Aahh...!”
« ...RRAAAAAAARRRRRGGGGHHH!!!!!!! »
~ SBOOOM ~
Un bestione di sei metri e braccia grosse come tronchi nel panico più disperato.
Mossa poco saggia, da parte del vampiro.
Gronn infatti, in tutta risposta a quell'enorme spavento e quel sentirsi tutto minacciato senza capire da cosa e da dove, s'incazzò a morte: il lamento di paura si trasformò ben presto in un ruggito selvaggio e furente, mentre i suoi mastodontici pugni si caricavano nell'aria e calavano poi inesorabili verso il terreno, sprigionando onde d'urto e tremori ad alta potenza.
C'era solo da sperare che il malkavian non si trovasse sotto quei possenti arti, e che avesse delle difese adeguate e navigate: anche trovarsi nelle vicinanze sarebbe risultato terribilmente devastante, e tra l'apertura "alare" del gigante e la necessità tecnica di vicinanza per il vampiro nell'utilizzare i suoi attacchi speciali...SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Fisico: ottimale, prurito al fianco XD.
Stato Mentale: disorientato e spaventato, ma anche incazzato XDD.
Mana: 70% (= 100% - 10% - 20%).
Passive + Difesa:CITAZIONE[...] la pelle funge da vera e propria armatura naturale[Resistenza +50%, Passiva 5pt], ed in più ha una peculiarità tanto ingegnosa ed utile quanto naturale ed evolutivamente selezionata. Pare essere collegata ad un meccanismo interno, una specie di sensore naturale di pericolo, un "sesto senso" istintivo[Sesto Senso, Passiva 5pt] per così dire, che innesca automaticamente[Instant Casting, Passiva 5pt] un ispessimento dell'epidermide e degli strati più vicini ad essa, rendendola così coriacea e refrattaria da riuscire a proteggere l'ogre ed attutire l'impatto di ogni genere di colpi, siano essi fisici o magici, deboli o potenti, contundenti od elementali.[Difesa Fisica, Variabile 2pt; Difesa Magica, Variabile 2pt] [...]
Attiva di Attacco:CITAZIONE[...]In genere, gli ogre di montagna non paiono comunque disporre di molte altre frecce al loro arco, oltre alle caratteristiche già citate. Si son notati alcuni comportamenti che potrebbero rientrare nei cosiddetti "colpi speciali" con cui sono soliti combattere contro i loro nemici, naturali o meno, come ad esempio lo sbattere pugni e piedi a terra e su pareti, generando onde d'urto e tremori del terreno di potenza variabile[Thunderstomp, Variabile 2pt] [...].
Note: Anche stavolta descrizione unica, dato che è sempre la stessa X°D la difesa (consumo: medio) però la uso X°D assieme a tutte le altre passive ed alla tecnica d'attacco (consumo: alto) . Il tuo attacco credo proprio venga neutralizzato completamente da pari consumo, tra sesto senso (anche senza sapere la direzione) e la resistenza fisica...XD.. -
Klaus von Schneider.
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Come al solito, le rotture di coglioni, capitavano sempre a lui.
Non sia mai detto che uno di quei damerini dei suoi compagni si sporcasse le mani, per un lavoraccio.
No. Gli incarichi più rognosi, sempre a lui venivano appioppati.
E sconfiggere quel bestione, era una vera e propria rogna.
Di quelle che quando le scopri inizi a sbuffare a più non posso, con la speranza che qualcuno ti venga vicino e ti dica che non c'è motivo per cui preoccuparsi, che tanto ci avrebbe pensato qualcun altro.
Purtroppo per lui, il Malkavian non era proprio abituato a queste cose.
Non sapeva nemmeno come fossero fatte.
I problemi se li era sempre risolti da solo.
Ma, d'altro canto, era da solo che se li andava a cercare.
Quindi, perchè rompere le palle agli altri?
No, non si sarebbe tirato indietro, neanche quella volta.
Oramai ci stava dentro, con la merda fino al collo.
Il suo attacco combinato fallì miseramente, qualcosa doveva essere andato storto.
Quella dannata della Principessa Nera, non aveva ancora imparato ad utilizzarla al meglio.
O forse l'abominio era meno stupido di come appariva?
O, forse ancora, aveva avuto soltanto un botta di culo?
« E chi cazzo se ne frega! » imprecò contro se stesso, come a rimproverarsi delle pippe mentali che si stava infliggendo.
I pensieri cessarono, lasciando il posto all'azione.
Concentrò il mercurio all'interno del suo organismo il Mercenario, quelle onde d'urto non promettevano nulla di buono.
Non ebbe il tempo di ammantare i suoi muscoli al massimo, che la spinta cinetica sparatagli contro da Gron gli fu subito addosso.
L'impatto non fu dei più felici, seppur la sua difesa improvvisata gli consentì di attenuare i danni.
La potenza smisurata del mostro lo scaraventò via, per diversi metri. Cadde al suolo, sbattendo malamente il fianco sinistro, culo a terra e gambe all'aria.
« Merda, per poco non ci restavo secco. » bofonchiò tra se, rialzandosi lentamente, poggiando la mano sul ginocchio destro piegato.
In piedi, con la Nemesis stretta nella destrorsa, di nuovo faccia a faccia con l'abominio, con il solo pensiero di prenderlo a calci nelle palle.
Uno scatto rapido e fulmineo, per dimezzare la distanza che si era venuta a creare con l'essere, per poi generare dall'avambraccio mancino - una volta giunto a cinque metri di distanza dall'altro - un arto etereo, saturo di mercurio crepitante.
Questo, inesorabile, si sarebbe allungato fino a giungere nelle vicinanze degli arti inferiori dello Spianamontagne, con l'intento di afferrarne la caviglia destra, e di stringerla, in una morsa letale, per far cadere quel colosso faccia a terra.
Sì, contro un mostro del genere, il Malkavian avrebbe dovuto sfruttare l'ingegno, visto che per quanto riguardava le doti fisiche, era in netto svantaggio.
Avrebbe colpito, indubbiamente.
Ma soltanto al momento oportuno.SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONE. -
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Il bestione spaventato ed inferocito rimase ad ansimare e ruggire, sia per rabbia e sia per cercare di spaventare il nemico, mentre la sua capacità sensoriale tornava progressivamente ai livelli standard ed il monocolo rimetteva a fuoco il malkavian, che era finito a gambe all'aria dopo la spaventosa "pressa" naturale messa in atto dall'orco di montagna.
« RRRAAAAOOORGH!!! »
Ruggiva, furente e pronto per scattare anche lui, ma il vampiro era decisamente più agile e veloce del bestione, e così lo colse alla sprovvista, specialmente con quella stranissima magia del braccio che s'allungava.
Gronn, nella sua ingenuità da cavernicolo, rimase stupito nell'osservare quel "coso" sfavillante e luccicante sfrecciare verso la propria posizione, meravigliato e un pochino intimorito, ma la curiosità animalesca e la sua passione per le cose brillanti erano decisamente superiori a qualsiasi considerazione razionale su quella cosa sconosciuta.
E così, l'orco stupido subì inesorabilmente la trappola di Klaus, facendosi afferrare una caviglia e strattonare provando sempre più sconcerto e disorientamento per ciò che stava accadendo: non aveva mai visto una cosa del genere in tutta la sua vita! Che spettacolo, che emozioni, che esperienza!
« AAAAHHHHH!!!! »
~ SBOOOM ~
~ PRRRRRRRROT ~
“Ops.”
Purtroppo...il cambio di dieta a causa della vita lontana da casa, l'agitazione per gli ultimi eventi, la selvatichezza naturale di Gronn...
Insomma, tra un'oscillazione e l'altra, lo Spianamontagne cadde dalla parte opposta a quella prevista dal suo avversario, ovvero battendo non la faccia bensì il fondo-schiena.
L'impatto col terreno fu spaventoso quasi come il precedente, tanto che la terra tremò di nuovo, ma il vero pericolo risiedeva nel ventre del bestione: la compressione meccanica scatenò una reazione intestinale da non sottovalutare, una fuoriuscita di gas letali ad alta pressione, capaci di render dorati come spighe di grano i prati d'erba smeraldina che avevan la sfortuna di trovarsi sulla linea di tiro.
Nel nostro caso, la flatulenza titanica -se l'intestino di un uomo alto nemmeno due metri può raggiungere gli undici metri, quanto può mai esser lungo quello di un essere alto almeno il triplo?- sollevò un polverone di terra rossa quasi fosse una tromba d'aria, una raffica di vento dalla notevole velocità, generando tremori ed onde d'urto paragonabili quasi ai pugni che il selvaggio aveva battuto a terra giusto pochi secondi prima.
Oltre all'insidia di quei succitati gas asfissianti, naturalmente: un tanfo pestilenziale a cui ben pochi esseri viventi avevan saputo resistere. E ancora meno avevano avuto l'occasione e soprattutto il coraggio di chiamarlo "Gronn lo Scorreggione", ma qualche temerario ogni tanto si trovava...SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Fisico: Sedere ammaccato.
Stato Mentale: Un poco distratto, tanto naive come al solito.
Mana: 60% (= 70% - 10%).
Attiva di Attacco:CITAZIONE[...]In genere, gli ogre di montagna non paiono comunque disporre di molte altre frecce al loro arco, oltre alle caratteristiche già citate. Si son notati alcuni comportamenti che potrebbero rientrare nei cosiddetti "colpi speciali" con cui sono soliti combattere contro i loro nemici, naturali o meno, come ad esempio [...] l'emettere un ruggito (o rutto, talvolta, ma anche scoreggia) portentoso le cui onde sonore di pressione sono in grado di sbalzare e stordire i bersagli, oltre che nausearli col pestilenziale tanfo dei loro gas interni[Urlo del Drago,Variabile 2ptMedio 1pt].
Note: Gronn si becca la culata a livello basso e molla un peto di potenza media. Non ho altro da dichiarare X°DDDDDDD.. -
Klaus von Schneider.
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Una parola soltanto, semplice, ma di sicuro effetto, che rendeva bene l'idea.
« Disgustoso. »
Ma cosa? Una? Una soltanto?
Assolutamente no.
Se ne sarebbero potute usare centinaia, per descrivere al meglio lo Spianamontagne.
Putrido, schifoso, raccapricciante, imbranato, goffo, verme, disgustoso. Ma questa il Malkavian se l'era già giocata, sì.
In effetti, quello che accadde dopo che Klaus ebbe afferrato la gamba del mostro fu qualcosa di veramente disumano. Nemmeno Schneider avrebbe mai soltanto potuto immaginare di poter assistere ad un simile schifo.
L'abominio piombò al suolo come un sacco di patate, subendo inesorabilmente la poderosa strattonata dell'arto d'argentovivo che letale, si attorcigliò alla caviglia dell'essere, per poi tirarlo giù.
Il sorriso del Vampiro per l'attacco messo a segno si trasformò in ribrezzo, non appena lo vide.
E non appena lo sentì.
Lo Spianamontagne finì culo a terra, andando a picchiare il deretano con violenza sulle spigolose rocce di Geisine.
Forse del cibo andato a male, forse la caduta stessa, il fatto fu che quel derelitto sprigionò un peto rivoltante.
E dannatamente potente.
Talmente forte da generare delle onde d'urto simili a quelle precedenti, questa volta però condite da un'aroma di merda che non impiegò più di qualche secondo a contaminare l'ambiente circostante.
Le narici del von Schneider tirarono su, esalando per forza di cose quel fetore nauseabondo. L'ex mascherato tentò di irrigidire ogni fibra del suo corpo, attutendo l'impatto con le onde d'urto, che comunque lo spostò all'indietro di qualche metro.
La potenza del colpo fece sollevare dei detriti da terra, che andarono a colpire il Sicario in pieno volto, dando il via ad vistoso - seppur non gravissimo - sanguinamento.
Non fece in tempo ad accusare il dolore fisico, che un conato di vomito gli risalì sino alla bocca.
Mise istintivamente la mancina dinanzi alla cavità orale, facendo fuoriuscire tra le dita dei rivoli giallognoli, un mix di saliva e vomito davvero raccapricciante.
Uno, due, tre sputi andarono a macchiare il terriccio arido di Geisine, venendo accompagnati ad ogni pausa da una serie di imprecazioni e di bestemmie.
« Fai davvero schifo. » ansimò tra se il Mercenario, piegandosi sulle gambe.
Il respiro divenne poco alla volta sempre più fluido e rilassato, facendo cessare anche la tosse.
Quel fottuto bestione lo aveva fatto davvero incazzare, aveva oltrepassato il limite. Il punto di non ritorno.
Gli avrebbe fatto il culo, e se lo sarebbe portato sulla coscienza.
Da morto.
Si rimise in posizione eretta, distendendo la schiena, rilassandosi definitivamente.
Un'ennesimo scatto frontale, arrestando la folle corsa a pochi metri dall'abominio, alzando un polverone di terriccio rosso, per poi scartare rapidamente a destra e assalire lo Spianamontagne proprio al fianco sinistro.
La mancina - ancora sporca di vomito - distesa e avvolta da un'aura oscura e sinistra.
Avrebbe portato un colpo a mano aperta alle costole sinistre del mostro, contaminandolo con la sua fottuta malattia.
Il genoma che gli Eversori gli avevano donato, sarebbe entrato nell'organismo di Gronn, corrodendolo dall'interno.
Come un verme, subdolamente si sarebbe fatto spazio tra la pelle dell'immondo, per poi procurargli soltanto dolore, dolore e sofferenza.
O pestilenza, se vi piace di più.SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONE. -
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Nella foga dello scontro improvvisato ed inaspettato, il gigante, grande e grosso com'era, non percepiva i flebili sussurri del vampiro, intento ad imprecare e vomitare più per conto suo che rivolgendosi al bestione con l'intento che questi lo sentisse.
Dal canto suo, Gronn stava facendo i conti con la gravità e con la sua enorme mole, cercando di riprendersi dalla botta e di rigirarsi per trovare una posizione comoda da cui ripartire e ritrovare il suo equilibrio.
Impresa decisamente ardua.
Il vampiro, come già aveva dimostrato in precedenza, sapeva riprendersi e soprattutto muoversi molto più rapidamente dell'immenso botolo bavoso, e senza troppi problemi riuscì ad avvicinarsi ed a scaricare un terribile prodigio di magia arcana contro la povera creatura naturale e selvatica.
« AAHIIIAAAA! Gronn male pancino! »
Urlò pochi istanti dopo che le pustole generate dall'infezione del malkavian esplosero, causandogli danni di media entità al fianco sinistro. Gronn doveva ringraziare la sua dura pellaccia spessa per l'esser riuscito a ridurre di un poco la vastità e la pericolosità di quella piaga, contro la quale la sua scorza naturale aveva cercato di ergersi come un'armatura, ma senza poter fare veramente molto e ritrovandosi alla fine costretta ad arrendersi di fronte alla viralità della malattia, soccombendo così di fronte a quei bubboni inesorabili che terminarono nell'inevitabile esplosione di lembi sanguinolenti e purulenti.
Lo Spianamontagne, dolorante e furente, si dimenò ed agitò ancora di più, e con furia cieca e repentina si rigirò contro il suo aguzzino, accompagnando il tutto con un grido roboante che spiegava perfettamente le sue intenzioni.
« GRONN SPACCA TUTTOOOOOOOO!!!!!!! »
Ed un altro boato scosse l'aria, mentre il terreno tremava per l'ennesima volta -evento piuttosto frequente, in effetti, quando Gronn era nei paraggi- sotto un altro Thunderstomp: questa volta, a dire il vero, fu una serie di percosse protratta con entrambe le mani, e la cui potenza raggiunse livelli inauditi e ben superiori ai precedenti.
Ancora da sdraiato, proprio per istinto come quando si cerca di scacciare una zanzara che t'ha appena punto, Gronn fece piombare quell'enorme tronco che era il suo braccio sinistro a terra con una manata ampia ed aperta, mirando proprio in direzione del vampiro che s'era appena dovuto avvicinare per realizzare il suo tocco mefitico; una volta impressa poderosamente l'orma del suo braccio nel terreno, si voltò sul fianco dolorante percependo una fitta acuta e spalancando di conseguenza le fauci, ma soprattutto fece compiere un arco di 180° nel cielo all'altro braccio libero e lo fece schiantare ancora a terra con la mano destra chiusa a pugno -le nocche scaricarono tutta la loro potenza dritte e perpendicolari nel terreno-, vicino al sinistro che si stava ora piegando assieme alla sua schiena per rialzarsi.
Troppa fatica, troppo dolore, troppa goffaggine e troppa frustrazione: si mise semplicemente a sedere, e continuò a scaricare pugni e ruggiti per qualche istante ancora, cercando con ognuno di spiaccicare il vampiro come in quel bizzarro gioco terrestre denominato "Acchiappa la talpa".
Nel frattempo, una grossa lacrimona si stava condensando sotto l'unico grande occhione che possedeva, piagnucolante ed inferocito come un bambinone decisamente troppo cresciuto e pericolosamente armato, bofonchiando imbronciate lamentele sulla ferita appena subita e sulla detestabilità di quel posto e di quella giornata, e sulla stanchezza che lo stava prendendo.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Fisico: Sedere ammaccato da prima, ferite medie al fianco sinistro, poi stanchezza.
Stato Mentale: Sofferente ed incazzato, poi stanco.
Mana: 20% (= 60% - 40%).
Passive:CITAZIONE- Resistenza +50% / Armatura naturale
- Sesto senso
- Instant Casting
Attiva di Attacco:CITAZIONE[...]In genere, gli ogre di montagna non paiono comunque disporre di molte altre frecce al loro arco, oltre alle caratteristiche già citate. Si son notati alcuni comportamenti che potrebbero rientrare nei cosiddetti "colpi speciali" con cui sono soliti combattere contro i loro nemici, naturali o meno, come ad esempio lo sbattere pugni e piedi a terra e su pareti, generando onde d'urto e tremori del terreno di potenza variabile[Thunderstomp,Variabile 2ptCritico][...].
Note: Subisce le pustole esplosive (attutite un poco dalla passiva) e s'incazza giustamente X°D mollando un thunderstomp di livello critico X°DDDD.
E sì, ovviamente è tutto in-gdr X°°°D tranquillo! ^^ nessun problema, non mi offendo mica e idem per miei eventuali insulti ecc !. -
Klaus von Schneider.
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Gllielo aveva detto il Corno, quando gli consegnò la fialetta col genoma.
Eppure non credeva che stesse dicendo la verità, o almeno, non credeva che quel virus fosse così potente come lo descriveva Bid'daum.
E infatti, si era sbagliato l'Eversore. Quella piaga pestifera, si mostrò ancor più letale di quanto si pensasse.
Al tocco di Schneider, sei bubboni si andarono a formare sul fianco sinistro di Gron, sei grosse bolle che iniziarono a corroderlo dall'interno, per poi esplodere in un arcobaleno di pus e sangue davvero rivoltante.
E chissà perchè, se per il dolore o per semplice e pura rabbia, ma lo Spianamontagne iniziò a dimenarsi come una bestia inferocita, urlando praticamente senza controllo.
« Cazzo!!! » imprecò il Malkavian, non curandosi dei motivi che spinsero l'abominio ad urlare.
Fu una fottuta fortuna che quello urlò, a dirla tutta.
Non lo avrebbe mai notato altrimenti, quel braccio gigantesco che si stava dirigendo verso di lui, ad altissima velocità, come per spazzare via un moscerino.
Nessun pensiero, nessun piano difensivo elaborato, niente di niente.
Puro e semplice istinto di sopravvivenza portarono il Sicario a condensare un'enorme quantità di mercurio all'interno del suo corpo.
I muscoli andarono ad irrigidirsi e ad irrobustirsi per l'ennesima volta, finendo però per cedere sotto la pressione del colpo.
La sentì chiaramente il Malkavian, percepì la sua schiena scricchiolare, come se si fosse frantumata in più punti.
Un impatto devastante, che lo fece finire a gattoni a terra, affondando mani e gambe nel terreno.
Un terreno bagnato di sangue.
Del suo sangue.
Ed il secondo pugno - quello portato col braccio di richiamo - riuscì a scorrerlo soltanto con la coda dell'occhio, venendo colpito ancora una volta alla schiena, per poi perdere definitivamente l'equilibrio, e sprofondare al suolo, con la sua sagoma stampata nella roccia.
« ... »
Non una parola, non un lamento, nessun urlo di dolore.
Ma non perchè non ne provasse.
Semplicemente, non riusciva a muovere nulla, nemmeno le corde vocali.
Eppure lo vedeva, lo vedeva ancora quel dannato Spianamontagne, segno che era ancora vivo. Sotto un'alone cremisi, visto che ora il sangue sgorgava imperterrito dal suo viso, andando ad annebbiargli la vista.
Ma no, non poteva finire in quel modo.
Non lo avrebbe permesso.
Mai.
Non sarebbe mai riuscito a catturare quel mostro, ma al diavolo il lavoro, la missione, la ricompensa e i soldi.
Lì c'erano soltanto due cose che contavano ormai: la reputazione e la vita.
E per il Malkavian, la seconda non aveva alcun valore, senza la prima.
Ecco perchè, con uno sforzo sovrumano, distese ancora una volta il braccio sinistro, col palmo rivolto verso l'abominio, che ora distava da lui soltanto pochi passi.
Non avrebbe potuto compiere le "prodezze" di prima, quello era sicuro.
Ma a Schneider bastava un semplice gesto, per poter scatenare l'Inferno.
Ed infatti, dalla mancina si andò a generare una nube gassosa, un fitto agglomerato argenteo, impregnato di mercurio altamente tossico.
La nube avrebbe inghiottito totalmente lo Spianamontagne, divorandolo e facendo marcire quel poco di intelletto che aveva in zucca. Lo avrebbe reso praticamente un contenitore vuoto.
E una volta "sputato fuori", quello sarebbe stato soltanto un derelitto.
Un cadavere.
Un morto che cammina, letteralmente.SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONE. -
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Dalla sua il bestione aveva avuto la stazza, la massa e la velocità aumentata istintivamente dalla rabbia, ed era riuscito a suonarle di santa ragione al vampiro. Come un bambinone cieco e furente aveva continuato a scaricare colpi anche dopo aver colpito per la prima volta il suo malcapitato bersaglio, ma questi per sua fortuna reagì finché ne ebbe ancora la possibilità riuscendo a neutralizzare il suo orchesco aguzzino.
La nube di mercurio avvolse ed attaccò l'organismo di Gronn con rapidità, distraendolo e lasciandolo di sasso fin dai primi istanti...
« Urgh, gung, ah...? »
Bofonchiò il mostruoso colosso mentre si fermava e sollevava lo sguardo verso l'orizzonte, intravedendo inconsciamente l'uomo incavato nel terreno dai suoi poderosi pugni. Ormai totalmente distratto e confuso da ciò che stava capitando ai suoi sensi, come la vista ed il tatto che s'annebbiavano e svanivano progressivamente, Gronn perse sempre più contatto con la realtà e conoscenza di ciò che lo circondava, rimanendo così isolato e completamente chiuso in sé stesso.
Purtroppo per lui, essendo la sua mente completamente vuota e popolata al massimo di schizzi di colore e immagini molto rozze partorite dalla sua fantasia, si sentì quasi addirittura cullato da quelle visioni fantasiose e per certi versi familiari, e contando poi la stanchezza per l'intero combattimento e le energie consumate...con niente a disturbarlo più si lasciò andare, ormai sfinito ed assonnato, cadendo di schiena con l'ennesimo tonfo e ronfando per un tempo indefinito.
Tagliato fuori dai contatti col mondo esterno, vuoto di suo all'interno, il cucciolone troppo cresciuto non aveva più armi contro il dolce naufragar nel nulla cosmico della sua esistenza, e non aveva più niente da dare alla realtà se non un'ultimissima, piccola cosa...
~ Prot ~
Il movimento di distensione e la perdita di controllo sui sensi e sul suo intero corpo fecero fuoriuscire l'ultimo residuo che era rimasto in canna dal colpo precedente, piccola nube tossica in risposta -del tutto involontaria- a quella del malkavian che gli giaceva accanto, esausto e stremato anche lui. Per sua fortuna, però, questa volta l'intensità e la pericolosità della flatulenza furono decisamente inferiori all'ultima volta: più un fastidio goliardico che un tanfo veramente asfissiante e pericoloso...
...Pur sempre una scarica di gas provenienti da un sistema digestivo mostruoso, però.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Fisico: Ferite varie, sfinito, isolato.
Stato Mentale: Sfogato/soddisfatto, poi K.O.
Mana: 20% / 15% (= 20% - 5%).
Note: Dato che s'era sentita fin là, stavolta diminuisco l'intensità X°°D tanto che lascio decidere a te se considerarla come "attacco" o come puro elemento scenico X°DDD: per quel che mi riguarda m'interessava solo mettercela per la lollità della scena X°°°DDDD. Gran bello scontro, ti ringrazio per l'opportunità e il lol X°D!
Concludi tu come preferisci è stato davvero un piacere! Rimango a disposizione per eventuali altri post, burocrazie tecniche off-gdr e qualsiasi altra cosa ^^!. -
Klaus von Schneider.
User deleted
Di dubbi ne aveva avuti ben più di uno, riguardo al fatto che quella "cosa" potesse cadere sotto il suo colpo.
Ed in effetti, non era affatto scontato che la nube tossica avesse sortito i suoi effetti.
Quello non era certo un comune essere umano.
In effetti, Gron lo Spianamontagne era tutto, fuorchè un essere umano.
Per fortuna del Malkavian, il bozzolo gassoso svolse in pieno il suo compito, andando ad annichilire completamente il mostruoso gigante, facendolo crollare al suolo, praticamente inerme.
« Whew... » sospirò il Sicario, come sollevato.
La stanchezza ormai si faceva sentire come una puttana che raggiunge l'orgasmo, e continuare a combattere contro un bestione del genere non sarebbe stato certo una mano santa.
Lo fu invece vedere quell'essere immondo andare al tappeto.
Dannazione se lo fu.
E se ne sarebbe pure andato in silenzio il Malkavian, se quell'abominio si fosse limitato ad abbandonarsi alle braccia di Morfeo senza protestare.
Di nuovo un peto - sì un altro ancora - che partì dal culo sudicio e peloso dello Spianamontagne. Una reazione sintomatica che rappresentava il Gronn, nella sua essenza più pura.
« Te la sei cercata! » imprecò verso l'altro, rialzandosi lentamente, facendo perno sulla Nemesis che ancora stringeva nella destrorsa.
Si avvicinò al mostro, trascinandosi come un relitto vivente, e bestemmiando ad ogni passo per il dolore, finchè non giunse abbastanza vicino da sentire quella puzza immonda.
Di merda.
Si fermò, disgustato.
Non era bontà d'animo, che siete matti?
Semplicemente, quel colosso puzzava troppo per potersi avvicinare anche lo stretto necessario, per poterlo fare fuori.
« Sparisci dalla mia vista. »
Si voltò, lentamente, e con la maggior parte delle ossa che scricchiolavano, aggrappandosi vistosamente alla mannaia, rimettendosi semplicemente la giacca che aveva perso combattendo.
« Cagasotto. »
Un'ultimo sguardo verso il Gronn. Non ne avrebbe voluto più sapere di mostri e giganti.
Che andassero al diavolo.
Almeno per un bel pò.SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONE. -
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Klaus von Schneider VS Gronn
Klaus von Schneider
Narrazione
Ti attesti su buoni livelli, il tuo lessico è ricco e ho apprezzato alcune perifrasi d’effetto.
Tuttavia hai un ampio margine di miglioramento e t’invito a focalizzare alcuni aspetti da limare nei tuoi post. Primo fra tutti l’abuso delle virgole, troppo libero e alcune volte sintatticamente scorretto: il segno d’interpunzione non può separare il soggetto dal verbo.
In secondo luogo ti consiglio di ridimensionare l’uso delle volgarità nei tuoi scritti: le parolacce trasmettono l’effetto “bad boy”, ma un utilizzo smodato rischia di sminuire l’elaborato fino a ricondurlo al cliché delle volgarità gratuite.
Infine l’interpretazione del personaggio, che dovrebbe essere la prima preoccupazione di qualunque player.
Le tue descrizioni sono molto teatrali (dalla camminata incorniciata dal magma fino alla sigaretta in caduta) e veicolano bene l’epicità che vuoi trasmettere. L’ambito che puoi migliorare è l’introspezione.
Evita di far ristagnare Klaus nello stereotipo del cattivo spaccaculi e intraprendi una strada personale che possa discostarlo dalla massa.
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I post sono semplici e sicuramente sufficienti, ma presentano alcune imperfezioni recuperabili: oltre ad un uso scorretto della virgola (spezza le frasi in punti non sempre appropriati), mi da l'idea di preoccuparsi unicamente dell'essenziale. I post sono sicuramente piacevoli, scorrono senza mai stancare, ma appaiono poco elaborati. Alcuni aspetti del personaggio potrebbero essere approfonditi di più, in alcuni punti, ma nel complesso è una buona prova. Il pg è sempre coerente con se stesso, e lo stile di narrazione adottato vi si sposa egregiamente.
Voto: 3.25
Strategia
Ottima la combo iniziale, mentre risulta poco condivisibile la scelta di attaccare a distanza ravvicinata un colosso come Gronn.
Tattica abbastanza lineare, per migliorare dovresti lavorare su differenti piani d’offensiva e sfruttare di più l’ambiente in cui sei inserito. Sperimenta qualche combinazione di tecniche, in modo da aumentare l’incisività dell’offensiva.
La gestione dei consumi è ponderata.
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Alcuni spunti positivi, altri negativi. Anzitutto: il tuo stesso pg inizia con una buona analisi: evitare uno scontro fisico semplice e diretto contro un colosso. Decisione saggia che rispetti per il primo turno, in cui imbastisci una combinazione semplice eppure efficace. Ottima l'idea successiva, ovvero cercare di buttarlo al suolo: si sa, più sono grossi e più fanno rumore quando cadono! Ho trovato però errato l'approccio: frontale, semplice, rischioso. Sarebbe stato più carino realizzarlo in maniera elaborata, distraendolo magari in qualche modo per riuscire a colpire con più efficacia (e forza). Buona la chiusura, in cui comprendi che la forza bruta con lui forse non è l'ideale, e decidi di metterlo al tappeto con un attacco totalmente differente. Semplice ma efficacissimo.
Alcune critiche però: la difesa. Utilizzi per tre volte di fila sempre la stessa tecnica... è efficace, ma non molto bello a vedersi. Sarebbe opportuno variare.
Voto: 3.5
Sportività
La scelta di usare difese con consumo dimezzato rispetto all’offensiva da contrastare è valida. Tuttavia è importante ricordare che l’attacco viene solo smorzato e gli effetti che si subiscono dovrebbero essere accentuati rispetto a una difesa “piena”. Il miglioramento richiesto in questo campo è la maggior attenzione per gli effetti postumi dei danni subiti. Troppo facile ricordarsi di una lesione solo al momento dell’impatto, continuando il duello tenendo poco in considerazione il dolore e gli impedimenti fisici.
Per il resto, la condotta è stata corretta e rispettosa delle azioni nemiche.
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Abbastanza nella norma, va bene. Apprezzabile e molto appropriata la reazione al critico, bravo. Un po' meno però la ripresa dal peto: immagino che l'area sarebbe dovuta restare impregnata della puzza per più tempo, con le dovute conseguenze.
Voto: 3.25
Gronn
Narrazione
Stile scorrevole, umoristico ma non superficiale. Le descrizioni sono ottime, capaci di trasmettere al lettore il punto di vista del gigante. La scrittura è corretta e in armonia con il personaggio. Peccato per alcuni periodi confusionari o eccessivamente lunghi, che sporadicamente hanno inficiato sulla narrazione. Si consiglia una rilettura a mente lucida, magari dopo un paio di ore dalla stesura completa.
Anche l’eliminazione dal narrato di termini tecnici (ferite medie o nomi propri delle tecniche usate) ti condurrebbe un passo più vicino alla perfezione.
Il personaggio è interpretato sapientemente e la mancanza d’introspezione – dovuta alla natura del personaggio – è controbilanciata dall’abilità con cui l’utente dipinge le situazioni. Gronn si presenta come un bambinone nel corpo di un mostro, dalla mentalità semplice e ingenua.
Tutto ciò emerge chiaramente dal narrato, dimostrando come si possa essere profondi anche con personaggi sempliciotti.
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Ad eccezione del post introduttivo, esageratemente essenziale e sufficiente, la prova è sicuramente molto buona nel suo complesso. Interpretazione sempre fedele al personaggio, appropriata in ogni istante e soprattutto in ogni scelta.
Voto: 3.50
Strategia
In linea con il personaggio, anche se una buona idea sarebbe sfruttare di più la stazza di Gronn.
È importante tenere a mente che si hanno due slot tecnica per turno, usandone solo uno si minimizzano le svolte tattiche.
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Qui vien la nota dolente della giocata. Sei partito davvero bene nel primo turno, in cui pur essendo tontolone rendi il tuo pg capace di difendersi da un attacco non banale. E la reazione è spontanea, efficace e coerente. Poi però... ti perdi. Per due turni ti ritrovi a beccarti in pieno gli attacchi: questo ti pone nella condizione di avere a disposizione ben 2 slot tecnica disponibili, eppure ne sfrutti uno solo. Scelta non giustificata neanche nella coerenza del pg, un selvaggio che si ritrova a dover sopravvivere ad una caccia. Questo purtroppo penalizza tanto, poiché avresti potuto ribaltare l'esito dello scontro. Il critico viene lanciato al momento opportuno e difatti va a segno, ma questo non basta.
Voto: 2.5
Sportività
Incassa il giusto e si stanca quando è il momento.
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Un solo appunto: non viene giustificato in alcun modo il perché il tuo pg cada di sedere anziché di faccia, a differenza di quanto specificato dall'avversario. Per il resto va bene, forse anche un eccesso di sportività, si prende praticamente qualsiasi attacco ad eccezione del primo.
Voto: 3
Verdetto
A seguito delle votazioni e dalla media aritmetica da esse derivate,
viene riconosciuta la vittoria a Klaus. Assegno pertanto 1pt -già accreditato- al vincitore..