[ES] Principio

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  1. Basaran Shodai
     
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    Provenienti da strade diverse, con esperienze di vita profondamente differenti.
    Eppure portati a intersecare i rispettivi sentieri, passando per un unico nodo nevralgico: il Dojo.

    In modi e luoghi diversi, avevate già fatto conoscenza del sensei: un vispo anziano più genuino di un bambino, capace di incalzarvi con semplici domande con grandi risvolti.
    Che cosa volevate fare delle vostre vite? Eravate sicuri della strada che stavate percorrendo?

    Tutti e tre siete stati contattati in modi differenti.

    Un certo spadaccino focoso aveva ricevuto un origami a forma di farfalla, entrato silenziosamente all’alba dalla finestra aperta del suo albergo. La sculturina cartacea si era adagiata ai piedi del letto, aspettando solo di essere ritrovata.

    Un altro ragazzo - un ribelle dal cuore d’oro - aveva notato una colomba insistente che lo seguiva per le strade del Pentauron. Una volta avvicinatosi, sarebbe balzato all’occhio il bigliettino che teneva legato ad una zampetta.

    Il giovane perseguitato dai rimorsi e dai demoni del suo passato era giunto alla capitale insieme al Maestro.
    Il sensei aveva chiesto gentilmente al naufrago di sostare per un paio di giorni in una stanza nei pressi del dojo, sempre di proprietà della famiglia di Basaran, in attesa della convocazione.
    La stessa mattina in cui gli altri avevano ricevuto i biglietti, il giovane avrebbe trovato nel cortile un messaggio composto con molti ciottoli bianchi. Le candide pietre sull’erba, l’origami e il biglietto recavano queste parole: “L’attesa è finita, vieni oggi al dojo.”

    Eravate stati convocati, ma la scelta finale spettava a voi.
    Il luogo da raggiungere non passava inosservato e non sarebbe stato difficile trovarlo: al confine tra i due quartieri Argenstella e Altatorre sorgeva il Bujinkan, la casa dove ogni persona poteva rinnovarsi e ritrovare se stessa.



    Benvenuti alla quest d’insediamento, cari allievi!
    Potete collegare questa scena a role precedenti, ognuno si gestisca come meglio crede. Raccontate liberamente delle vostre giornate precedenti nella capitale, delle vostre reazioni e pensieri riguardo alla proposta di entrare nel dojo, della gente che incontrate lungo la strada oppure qualsiasi altra cosa che abbiate voglia di narrare. Siete liberi come il vento ;D
    Le cose dovrebbero essere chiare, se avete dubbi mandatemi un MP.

    Ordine: libero
    Nessuna scadenza ^^

     
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  2. Brost Grillet
     
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    Kisnoth
    Bellissima. Immensa. Multietnica.

    Cammino per la strada con fare disinvolto: passo lento ma sicuro, sguardo curioso verso l'immensità di questa città che racchiude anche ben più creature diverse di quante sono mai riuscito ad immaginare.
    Le mani stanno nelle tasche dei pantaloni: nella sinistra tengo racchiuso la farfalla di carta dove ho trovato scritto il messaggio che mi ha condotto qui.

    Improvvisamente mi fermo, facendo quasi sbattere su di me una donna che stava camminando dietro di me.
    Sono arrivato.

    Mettendomi le mani sui fianchi guardo soddisfatto l'edificio dove c'è il dojo: sono arrivato con poche indicazioni e senza perdermi.
    Dev'essere la mia giornata fortunata.

    Senza pensarci estraggo l'origami dalla tasca e lo rigiro tra le dita senza staccare lo sguardo dal palazzo. Rimango così ancora per alcuni minuti, muovendo solamente le dita della mano sinistra e continuando a guardare davanti a me.

    Devo riordinare i miei pensieri.

    Cosa mi ha condotto qui?
    Le parole di...coso mi hanno messo molte domande a cui voglio trovare risposta mettendomi alla prova...oppure è solo per il desiderio di dare di spada?

    Piego la testa in avanti mentre sorrido per il pensiero.
    Inevitabilmente c'entra almeno un po' il desiderio di dare di spada, non ci sono dubbi.
    Con il sorriso stampato in volto mi muovo sicuro: ampi passi misurati mi portano rapidamente davanti all'ingresso del dojo. Un rapido sguardo per controllare eventuali cartelli è l'unica azione che faccio prima di varcare la soglia.

     
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    Sciò, sciò! Maledetto piccione!

    Ora, Steve Lang non era un ornitologo.
    Tutto ciò che volava, tubava e seguiva chiunque fosse vestito bene come a volergli defecare sulla spalla, per lui era un piccione. Un maledetto piccione.

    Non mi macchierai la giacca, giammai!

    Così, quello che i vari passanti potevano vedere era un ragazzo vestito interamente di pelle che correva, inseguito da una colomba la cui unica colpa era quella di dovergli consegnare un semplice, pulitissimo biglietto.
    Il che non si può nemmeno considerare propriamente una colpa.

    Perché continui a perseguitarmi!?

    Tra l'altro, Steve Lang poteva sembrare uno di quei delinquentelli di strada, un ragazzaccio senza arte né parte, e quella rappresentava una prima impressione non del tutto errata, poiché, in realtà, il Ribelle tra i vicoli del Pentauron c'era pure cresciuto.
    Ma lui era profondamente diverso da qualsiasi teppista. Ad onor del vero, non era affatto un teppista.
    Ad onor del vero, era un giovane con una grande morale, una grande voglia di fare ed un grande conto in banca.
    Ma questa è un'altra storia.

    Guarda che ti mollo un cazzotto!

    Ecco, questa era una vera e propria menzogna.
    Fosse stato davvero un poco di buono, magari l'avrebbe pur fatto, ma mai e poi mai avrebbe attaccato un uccello un po' troppo ostinato nel seguirlo, così come mai avrebbe attaccato qualsiasi essere vivente senza un motivo più che valido.
    Intanto, ancora tutto preso nel fuggire da quel mostro idealizzato, Steve Lang si ritrovò quasi alla fine del quartiere Altatorre, in cerca di rifugio.
    In cuor suo esultò, quando con la coda dell'occhio intravide un edificio che assomigliava tanto ad una palestra, o qualcosa del genere.

    Bingo!

    S'arrestò sui tacchi metallici dei suoi stivali, creando delle scintille molto sceniche, e cambiò direzione per recarsi verso quel luogo di salvezza.
    Arrivò davanti all'agognata meta, era tutto proteso in avanti per varcare l'uscio... Quando si bloccò, di botto.

    Ma questo... È un Dojo!

    Il piccione -che in realtà era una colomba- gli si posò sulla spalla, ormai non più tra i pensieri impellenti del giovane vestito di pelle.
    Steve Lang posò il suo sguardo interrogativo sul volatile, notando, finalmente, il bigliettino che portava legato ad una zampa.
    Molto delicatamente, prese il foglietto, lo srotolò e lesse cosa v'era scritto.

    "L'attesa è finita, vieni oggi al Dojo."

    Rimase immobile, alcuni secondi.

    Ahahah! Ma tu pensa un po'! Se non è questo, il Destino!

    Diede un buffetto alla colomba, che volò via placidamente. E dire che fino ad un minuto fa scappava da essa come se non ci fosse un domani.
    Non entrò subito, bensì si fermò a riflettere per qualche istante: in mente gli sovvenne l'incontro avuto col Maestro, e la sua voglia di ricevere finalmente degli insegnamenti mirati da un soggetto onorevole, non dalla casualità degli eventi.
    Tuttavia, sapeva bene che mai avrebbe lasciato sfiorire la sua onnipresente tendenza alla caoticità.
    D'altra parte, la sua intenzione di voler diventar parte di un Dojo, derivava anche da quella sua caratteristica.

    Vediamo cosa mi riserverà questa scelta.

    Si fece serio, ed entrò.
    Un pensiero gli attraversò la mente, quando varcò la soglia:

    Meno male che non ho portato gli occhiali da sole!
     
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  4. Jurobei
     
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    _ ____ Primo Passo - Principio ____ _
    I




    Circa una settimana era trascorsa dal fatidico scontro; nel corso di quelle giornate, Jurobei aveva appreso - grazie soprattutto a Basaran - qualcosa di più sul mondo nel quale era inconsapevolmente finito. Certamente qualche giorno e qualche notte non erano per niente sufficienti per riuscire ad accettare completamente quanto era successo... ma al momento Jurobei sapeva che non poteva tornare a Vesta. Non sapeva per quanto ancora, ma era certo che per adesso Endlos era la sua nuova realtà, e vi doveva fare i conti.

    Di tempo per decidere cosa fare ne aveva avuto - giusto il necessario per riflettere sulla proposta dell'anziano Basaran; quando lo aveva aiutato qualche tempo prima contro quella bestia immonda che lo inseguiva, Jurobei sapeva di aver contratto un debito importante con quella piccola persona. Ma sebbene fosse consapevole di dover in qualche modo ripagare il suo salvatore, Jurobei sapeva che quella che stava per intraprendere era una scelta importante - e che per questa ragione richiedeva un giusto grado di sicurezza.

    « ... »

    Si era alzato abbastanza presto quella mattina, poiché tormentato da diversi pensieri - fra i quali la proposta del Maestro occupava solo un piccolo spazio - e quando si era recato in giardino, il suo sguardo era subito caduto sul mosaico di pietre bianche che recava un messaggio per lui, probabilmente da parte di Basaran stesso.


    “L’attesa è finita, vieni oggi al dojo.”


    Rimase parecchio ad osservare le pietre luccicare sotto il sole, chiedendosi se fosse veramente quella la cosa più giusta da fare. Una mente come la sua era abituata per esigenze pratiche a soppesare le variabili in gioco e decidere infine quale soluzione era la migliore fra quelle proposte, ma in quel caso faticava anche lui a trovare una risposta. Si sentiva ancora confuso, destabilizzato; e sapeva che non erano quelle le condizioni migliori in cui prendere decisioni importanti.

    Forse fu proprio alla luce di questa ultima considerazione, che gli giunse finalmente una certezza: prima di poter scegliere la strada giusta da percorrere, doveva recuperare la pace interiore. Solo allora sarebbe stato veramente in grado di decidere. E dunque, senza più indugio, raccolse parte della sua roba ed uscì dall'abitazione, incamminandosi per il Dojo.

    Il suo destino era ormai legato a quello di Basaran.

    Per gli altri: Jurobei indossa qualcosa di simile.

     
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  5. Basaran Shodai
     
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    Da strade differenti ma accomunati dalla stessa scelta.
    I tre giovani vollero riporre la loro fiducia nelle mani rugose di un anziano enigmatico.

    Entrarono in momenti diversi e percorsero la via alberata che confluiva verso l’edificio.



    L’immenso terreno che circondava il dojo era una perla di vegetazione rigogliosa incastonata nel caotico substrato urbano. Volatili nascosti nelle fronde intonavano con timidezza il loro canto, sperando di non essere sovrastati dal fragore cittadino. Più ci si addentrava nel parco e più sembrava di estraniarsi dal mondo circostante. C’erano stagni limpidi, fitte foreste di latifoglie e prati verde smeraldo.
    Sembrava impossibile che un tale luogo condividesse lo stesso cielo del Pentauron, eppure era così.

    E voi lo stavate vivendo.

    Avreste ceduto alla tentazione di esplorare quell’oasi rigogliosa? Oppure avreste tirato dritto per la vostra strada?
    Qualunque scelta avreste fatto, la serenità del luogo stava lentamente infiltrandosi nel vostro spirito per scrostarlo dalla ruggine della vita quotidiana.

    Infine giungeste tutti e tre all’entrata dell’immenso palazzo.



    I portoni erano chiusi e, oltre a cercare un qualche campanello per avvisare il padrone di casa, di sicuro avreste perso qualche istante a guardarvi l’un l’altro. Tre ragazzi, profondamente diversi tra loro, erano stati invitati in quella proprietà avvolta dalla natura. Vi sareste scambiati qualche parola?

    Non vi fu concesso molto tempo per socializzare, giacché una sagoma conosciuta saltellò allegramente giù dal tetto del Dojo, mostrandosi ai suoi ospiti.
    Viso invecchiato, lunga barba, occhi vispi e un kimono vecchio stampo.

    Era lui.

    Ben arrivati! Vi va un piccolo gioco di riscaldamento? Si chiama “acchiappa il Maestro”. Io sono pronto, e voi?

    E senza darvi tempo di rispondere sarebbe corso incontro a voi, per poi scavalcarvi con un agile balzo.
    Continuò la sua corsa, immergendosi nel boschetto per seminarvi.

    Cosa c’era di meglio di una corsetta per iniziare bene la giornata?



    Energia: 110 – 5 = 105%
    Passive:

    P r i m o • C a n c e l l o : L i m i t e
    Questo è la prima delle infinite porte presenti nella mente del combattente. Chi varca questo cancello, acquista una minuziosa consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti. Conoscendo il massimo a cui il proprio corpo può spingersi, si diventa capaci di oltrepassare questo confine imposto, spingendo le proprie capacità verso un nuovo livello. Il Maestro conosce il suo flusso energetico e sa fino a che punto può osare, sfruttando ogni stilla dei energia che attraverso il suo essere. Questo è l'unico cancello che una volta spalancato per la prima volta non si richiude più, mentre tutti gli altri varchi pretendono un obolo di energia più o meno consistente per essere aperti e sfruttati durante il combattimento.
    [Passiva: 110% di energia]

    Attive utilizzate:

    S e c o n d o • C a n c e l l o : P r o i e z i o n e
    Aprendo il secondo cancello, il corpo si proietta nella direzione voluta. Il tempo viene quasi soggiogato dai desideri del guerriero, che riesce a spostarsi nell'arco di un battito cardiaco. Il Maestro può eseguire movimenti o salti fulminei fino a 5 metri di distanza.
    Consumo: basso

    Note: Liberi di scegliere cosa fare: inseguire il Maestro oppure no?
    Ordine libero e nessuna scadenza.

     
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  6. Jurobei
     
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    _ ____ Primo Passo - Principio ____ _
    II




    E così finalmente era giunto a destinazione.
    La strada che conduceva al Dojo gli riportò alla mente i giorni trascorsi a camminare nei pressi del palazzo imperiale, ma cercò ben presto di scacciare quei pensieri dalla testa: chi era perso fra le nebbie del passato non poteva scorgere alcun nuovo sentiero. E così si ritrovò quasi senza accorgersene a percorrere rapidamente la strada che conduceva al palazzo. Quel parco naturale era sicuramente più piacevole del caos infernale che regnava nelle strade di quella cittadina così diversa da quelle a cui era abituato, ma Jurobei non sarebbe riuscito ad apprezzarne la bellezza fintanto che non si sarebbe prima liberato da quei pensieri.

    Quando giunse alle porte del palazzo che probabilmente ospitava il Dojo, rimase sorpreso di vedere altri due ragazzi ad attendere fuori; entrambi sembravano più giovani di lui, ed era impossibile che fossero lì per caso. Che Basaran avesse chiamato altri al suo cospetto? L'unico modo per saperlo era chiedere, e fu proprio quello che Jurobei fece:

    « Scusatemi signori, siete anche voi qui per incontrare il Maestro? »

    Si rivolse a entrambi con tono gentile, mentre gettava un'occhiata alle porte alle loro spalle, sicuramente chiuse - anche perché altrimenti non sarebbero rimasti fuori ad aspettare. Tuttavia i tre non ebbero molto tempo per discutere, poiché la piccola figura del Maestro fece presto la sua entrata in scena, in modo decisamente... coreografico.

    « Uh? »

    Jurobei rimase un po' sorpreso da quanto Basaran disse loro, per poi scavalcarli agilmente e cominciare a correre, senza neppure dar loro tempo di replicare. Riservò solo un'occhiata agli altri due, e poi senza pensarci troppo cominciò a correre dietro al Maestro, cercando di non perderlo di vista. Anche perché se fosse stato seminato da un vecchio, la sua reputazione ci avrebbe rimesso non poco.

    Status_

    Stato Fisico: Ottimale.
    Stato Psicologico: Sorpreso.
    Mana: 110%

    Abilità Passive_

    Controllo

    Da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Chi è dotato di un potenziale particolarmente sviluppato, deve sempre mantenersi attento a non farsi sopraffarre dal suo potere, preservandone il pieno controllo. E la vera fonte del potere donatogli dal Makasha risiede per l'appunto nel controllo assoluto esercitato dalla mente sulla materia, sia che essa venga intesa come il proprio corpo che come parte dell'ambiente circostante. Questa abilità può avere molteplici risvolti, ma Jurobei si è specializzato in particolare nel controllo delle proprie fide lame, che è in grado di manovrare come se fossero prolungamenti delle sue braccia, grazie all'impiego della telecinesi. Questo potere tuttavia può venire applicato anche ad altri oggetti che siano alla sua portata (pari a 10 metri di gittata massima entro i quali la passiva può funzionare) e che non abbiano una massa eccessiva (di poco superiore a quella delle sue spade). Questa abilità richiede tuttavia fermezza d'animo e costante concentrazione: se uno di questi fattori dovesse venire meno, Jurobei non sarebbe più in grado di impiegare la telecinesi.

    {Abilità Passiva di Telecinesi - 5pt}

    Riflessione

    Il segreto del successo risiede nella profonda conoscenza di sé e dei propri limiti. Ma non è solo la chiave per la vittoria questa, bensì è anche l'indispensabile requisito per riuscire a superare ostacoli normalmente invalicabili per gli esseri umani. Aver coscienza dei propri limiti ha messo Jurobei nella condizione di poter tentare di superarli, con costante allenamento e incrollabile determinazione. E alla fine tanta dedizione alle pratiche marziali ha avuto i suoi esiti. Il Comandante Celeste ha infatti raggiunto uno stato fisico e mentale superiore alla semplice umanità, tale che la sua energia interiore ne è risultata incrementata e rinvigorita.

    {Abilità Passiva di Riserva energetica aumentata (+10%) - 5pt}

    Tecniche utilizzate_

    Nessuna.

     
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  7. Brost Grillet
     
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    « Scusatemi signori, siete anche voi qui per incontrare il Maestro? »

    Una voce maschile attira la mia attenzione, presa ad ammirare gli alberi di quello che dovrebbe essere il 'giardino' del dojo.
    Mi giro con calma, osservando il ragazzo che ha pronunciato la frase.

    Evidentemente non sono l'unico ad essere stato chiamato, ma ha perfettamente senso, non ho mai preteso di essere l'unico fortunato ad essere studente del dojo dell'anziano.

    Anziano che non perde tempo a fare la sua comparsa tramite un atletico salto dal tetto dell'edificio che guardavo.
    Come al solito parla poco e si muove molto: chiaro e conciso proprio come piace a me. Non perde tempo in convenevoli o in cose di portata simile: si limita a salutarci e proporci di giocare ad "acchiappa il Maestro", poi non perde tempo ad aspettare di vedere se tutti capiscono al volo cosa vuole dire, se la cosa piace, o se qualcuno comincia ad inseguirlo.
    No: salta oltre le nostre teste e comincia a correre verso un piccolo boschetto laterale alla strada che abbiamo percorso.

    Mi concedo un attimo per chiudere gli occhi e sorridere di cuore: anziano quanto si vuole, ma uno spirito da bambino alberga in quelle spoglie.
    Subito dopo comincio a correre come il ragazzo che ha parlato poco prima.


    Corro tenendo con la destra le spade per non farle oscillare troppo e senza l'intenzione vera di prenderlo, ma solamente di non farmi distanziare troppo: stancarmi senza avere un'idea su come agire non è molto intelligente...
    Tanto più che il Maestro possiede abilità non comuni unite ad una dinamicità di ragionamenti di certo da non sottovalutare.

    Devo vedere, devo capire come agire, poi dovrò agire.

     
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    Una volta aver attraversato le porte del muro esterno del dojo, un grande viale alberato si mostrò agli occhi del ragazzo.
    Un giardino si estendeva in tutte le direzioni, come se si trovasse in un'altra dimensione: Steve Lang camminava, e man mano che si inoltrava nel verde, sempre più alberi, fiori e stagni comparivano sul suo percorso.

    Wow! È davvero bello qui!

    Sicuramente non avrebbe mai potuto dire, da fuori, che un simile spettacolo si potesse trovare immerso nel caos del Pentauron.
    Sembrava quasi un segno del fato, come un messaggio che suggeriva che la calma poteva trovarsi anche nel più grande dei bordelli, per dirla alla Steve.
    Continuò a percorrere il sentiero battuto, finché non vide elevarsi sullo sfondo, tra le fronde degli alberi, un palazzo alto e dai tratti orientali. Si trattava certamente dell'edificio del dojo.
    Fischiando in segno d'approvazione, il Ribelle si avvicinò a passo svelto, notando che di fronte all'ingresso, evidentemente chiuso, vi erano altri due soggetti.
    Che fossero anche loro allievi del Maestro?

    Salve!

    Lang esordì amichevolmente, prima che uno dei due, quello vestito più alla samurai, chiese ciò che più o meno stavano pensando tutti.

    CITAZIONE
    « Scusatemi signori, siete anche voi qui per incontrare il Maestro? »

    Tuttavia, prima che chiunque potesse aggiungere altro, un signore anziano arrivò tutto baldanzoso, scendendo dai tetti, saltellando allegramente.

    CITAZIONE
    Ben arrivati! Vi va un piccolo gioco di riscaldamento? Si chiama “acchiappa il Maestro”. Io sono pronto, e voi?

    Era Basaran, che li scavalcò con un balzo e corse via, in mezzo alla vegetazione.

    Oh, mi piace!

    Un sorrisetto mascalzone si dipinse sul suo volto, mentre fece scricchiolare il collo.

    Bene, allora, andiamo!

    E partirono tutti e tre all'inseguimento del vecchietto troppo arzillo per la sua età.

    Energie: 100%
    Status Fisico: Ottimale.

    Passive:
    CITAZIONE
    ⨀ The Acrobatic Fighting Style
    Steve Lang non segue uno stile di combattimento tradizionale: il suo è un metodo totalmente personale.
    Questo si basa sulla totale libertà di movimento del corpo e su un approccio spettacolare ed acrobatico alla lotta; egli può infatti sferrare colpi quasi in qualsiasi maniera: saltando, correndo, rotolando, rialzandosi da terra, in aria, da girato... questi sono alcuni esempi della sua padronanza del corpo.
    Lo stesso vale per le situazioni difensive chiaramente, tanto che può permettersi di difendersi da attacchi nemici in maniere anche impensabili.
    Tutto ciò significa che i suoi attacchi potranno essere portati, con potenza ed effetti inalterati, in tutte le situazioni, così come le azioni difensive potranno essere svolte in piena liberà anche nei momenti più limitanti.
     
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  9. Basaran Shodai
     
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    Pochi convenevoli e subito all’inseguimento!
    Vi affrettaste a tallonarlo, per non perderlo di vista neanche un momento.
    L’anziano era rapido tanto quanto i tre ragazzi. Era straordinario come le sue doti fisiche non avessero perso smalto con il passare degli anni. Procedeva sul prato ad ampie falcate, il kimono svolazzava come una bandiera e i sandali di legno sembravano calzari alati.

    La macchia di vegetazione in cui si era addentrato era un’autentica opera d’arte, descrivibile con l’attributo “armonica”. Ogni singolo fusto o ramo pareva essere disposto con cura nel luogo più adatto. L’intricato intreccio dei lecci era un autentico tessuto legnoso.

    La vostra corsa rimase in una situazione di stallo per qualche momento.
    Voi non riuscivate a guadagnare un solo centimetro ma di contro il Maestro non riusciva a seminarvi. I tronchi erano abbastanza distanziati da non porre particolari problemi al vostro incedere. Dovevate solo tenere d’occhio le radici sporgenti e i sassi piantati nel suolo. Per il resto, la gara sembrava tranquilla.

    Ma le sorprese non tardarono ad arrivare. Il vecchietto parve ammattito: stava correndo dritto contro un albero, e non accennava a scansarsi. Continuò ad avvicinarsi al tronco, senza rallentare.

    Sempre più vicino.
    E voi tre sulla sua scia con il fiato sospeso.
    Ormai l’impatto sembrava inevitabile.

    E poi…

    …semplicemente i piedi aderirono alla corteccia e la vostra preda corse in verticale, sfidando la legge di gravità. Era incredibile: stava salendo sulla pianta con disinvoltura, fluido come un torrente.
    Come se si trattasse della cosa più naturale del mondo.

    Giunto a sei metri d’altezza, deviò verso sinistra e proseguì su di un ramo. Un passo dopo l’altro, percorse rapidamente la diramazione, abile come un funambolo. Saltò verso l’albero adiacente, piazzando pure una capriola a mezz’aria. Trovò anche il fiato per parlarvi a voce alta.

    Giovincelli, siete lenti!

    Continuò così, saltando da un albero al successivo, cambiando spesso direzione. E voi tre dovevate tenere il naso all’insù per seguire i suoi movimenti, senza dimenticare le insidiose radici che potevano farvi uno sgambetto proprio in un attimo di distrazione.



    Energia: 105 – 10 = 95%
    Passive:

    P r i m o • C a n c e l l o : L i m i t e
    Questo è la prima delle infinite porte presenti nella mente del combattente. Chi varca questo cancello, acquista una minuziosa consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti. Conoscendo il massimo a cui il proprio corpo può spingersi, si diventa capaci di oltrepassare questo confine imposto, spingendo le proprie capacità verso un nuovo livello. Il Maestro conosce il suo flusso energetico e sa fino a che punto può osare, sfruttando ogni stilla dei energia che attraverso il suo essere. Questo è l'unico cancello che una volta spalancato per la prima volta non si richiude più, mentre tutti gli altri varchi pretendono un obolo di energia più o meno consistente per essere aperti e sfruttati durante il combattimento.
    [Passiva: 110% di energia]

    Attive utilizzate:

    T e r z o · C a n c e l l o : C o n s a p e v o l e z z a
    Raggiunto questo traguardo, il corpo acquista una superiore coscienza della sua posizione nello spazio. I muscoli degli arti ricevono una scarica di energia, che li rende scattanti e precisi. Il Guerriero può eseguire nel turno corrente acrobazie incredibili, senza mettere il piede in fallo. Sarà capace di effettuare salti mortali, di camminare sulle mani e di molti altri movimenti normalmente impossibili. Le acrobazie possono essere applicate a normali attacchi corpo a corpo, per generare mosse dall'elevato livello di difficoltà.
    Consumo: basso

    Q u a r t o · C a n c e l l o : P e r c o r s o
    La via del Guerriero attraversa molti luoghi e molti elementi, senza mai interrompersi. Il Maestro supera gli ostacoli presenti sul suo cammino aprendo il Quarto Cancello. Per la durata di un turno, Basaran potrà camminare o arrampicarsi su qualunque superficie, sia essa un muro, un albero oppure il soffitto. Non esistono deviazioni, ogni luogo è strada.
    Consumo: basso

    Note: Non mi prendete, pappa-pero. XP
    Ordine libero e nessuna scadenza.
     
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  10. Jurobei
     
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    _ ____ Primo Passo - Principio ____ _
    III




    Che ormai quell'arzillo vecchietto fosse pieno di sorprese era consolidato, e del resto non poteva essere altrimenti dopo quanto lo aveva visto fare Jurobei, ma non si sarebbe mai aspettato di trovare così tante difficoltà nel riuscire a stargli dietro. Basaran doveva avere come minimo il doppio della sua età, eppure Jurobei - cosi come anche gli altri due - non riusciva proprio a guadagnare abbastanza terreno da avvicinarsi alla figura del Maestro. Probabilmente quell'inseguimento non si sarebbe concluso presto, ma il Comandante sperava che almeno per quanto riguardava la resistenza lui fosse un gradino sopra all'uomo.

    Fu con questa convinzione che rimase concentrato sull'inseguimento, scansando agilmente arbusti e radici sporgenti restando sempre incollato alla sua "preda". Probabilmente quella si trattava di una prova preliminare, qualcosa con cui Basaran aveva intenzione di misurare la preparazione dei suoi futuri allievi... e Jurobei non ci teneva certo a fallire alla prima difficoltà. Più per orgoglio personale che altro.

    « !! »

    Tuttavia non sarebbe stato facile: lo comprese appieno quando osservò incredulo Basaran scalare l'albero in fronte a lui, quasi come se la forza di gravità non avesse senso per lui. Jurobei sapeva quanto era difficile compiere un'impresa simile, visto che spesso si era allenato per raggiungere un certo equilibrio anche in situazioni scomode, e si sorprese di vederla effettuare con così tanta naturalezza da un vecchio.
    Ormai ne era sicuro: stare al fianco di Basaran gli avrebbe riservato grandi cose. Non doveva perderlo d'occhio.

    « Tsk... »

    Rispose con un sorriso all'affermazione di Basaran; seguirlo con lo sguardo sugli alberi era difficile, ma anche l'anziano acrobata avrebbe sicuramente riscontrato una maggiore difficoltà negli spostamenti. Quindi Jurobei poteva prendersi più tempo per assicurarsi di non inciampare, mentre continuava il suo inseguimento in mezzo alla boscaglia.

    Status_

    Stato Fisico: Ottimale.
    Stato Psicologico: Concentrato a non perdere di vista Basaran.
    Mana: 110%

    Abilità Passive_

    Controllo

    {Abilità Passiva di Telecinesi - 5pt}

    Riflessione

    {Abilità Passiva di Riserva energetica aumentata (+10%) - 5pt}

    Tecniche utilizzate_

    Nessuna.

     
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  11. Brost Grillet
     
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    È...veloce...
    Ok, non riesce a distanziarci, ma gli altri non sembrano con la mia stessa idea e sembra lo stanno cercando da subito di prendere.
    Ma no!

    E per giunta non solo non rallenta, ma si dirige dritto contro un albero.
    Ricordandomi cosa è stato in grado di fare quando abbiamo combattuto riesco solamente a chiedermi cosa possa fare adesso.

    Beh, apparentemente non è niente di particolare: continua a correre.

    Sì: in verticale.
    Corre sul tronco e continua a correre per più di cinque metri, poi continua su un ramo non abbastanza grosso, lo percorre tutto e salta verso un altro albero prendendoci un po' in giro mentre compie una capriola a mezz'aria.

    No!

    Non ho nessuna intenzione di lasciar divertire solo lui!
    Io sono più veloce di quel che sembra.

    Abbassandomi leggermente aumento la velocità dirigendomi anche io verso l'albero da dove Basaran è salito.
    Non sarò in grado di correre su tutto il tronco e saltare da un ramo a sei metri d'altezza come lui, ma so difendermi pure io.
    Un leggero salto mi permette di portare il piede sinistro sul tronco e dare una bella spinta verso l'alto. Non sarà tantissimo, ma è abbastanza per raggiungere con le mani uno dei rami più bassi e grossi. Ramo che viene afferrato immediatamente ed usato come perno per un piccolo volteggio necessario a raggiungere con i piedi un secondo ramo là vicino.

    Sono sopra!
    Ora devo solo trovare la via di rami ideale per rimanergli alle costole.
    Ma non ho il tempo per stare a pensare troppo quale può essere il ramo migliore su cui potrei saltare: la direzione è una e le possibilità sono tante.

    La direzione è Basaran.
    E saltando su rami vicini tra loro posso riuscire a tenermi ad una distanza decente...credo.

    Mana: 90%

    Io Sono Più Veloce!!
    Se c'è qualcosa che può dare fastidio a Brost è quando si trova davanti il tipico avversario agile e veloce che non fa altro che saltellare da una parte all'altra schivando le tecniche e facendogli solo sprecare tempo ed energie, oppure non essere abbastanza veloce da reagire alle azioni di qualcuno particolarmente abile o rapido a colpire. Per questo ha imparato a fare qualcosa che forse non tutti sono in grado di fare. Con il solo supporto della sua forza di volontà, il demone, si concentra nell'aumentare la sua velocità del 50% arrivando a limiti inaspettati. Questa tecnica trova applicazioni anche nelle più svariate situazioni dove è necessaria una grande rapidità di movimenti e contro le più svariate tipologie di avversari. L'attivazione sarà facilmente visibile come un'improvviso e poco duraturo incremento della velocità generale dei movimenti di Brost che avrà la durata complessiva di un turno per tutte le azioni che svolgerà in esso.
    Consumo: Medio

     
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  12.  
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    Viaggiatore dei Mondi

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    È vecchio, ma veloce!

    Steve Lang commentò sorridendo quella vicenda, mentre i tre allievi inseguivano di gran lena il loro maestro, che sicuramente non aveva perso i suoi anni ad oziare casa casa.
    Era una situazione in perfetto equilibrio, con loro che non riuscivano ad avvicinarsi e lui che non riusciva ad allontanarsi. Insomma, quei momenti che necessitano un punto di rottura per risolversi a favore dell'una o dell'altra fazione.
    E questo punto arrivò quando, con nonchalance unica, Basaran continuò la sua corsa in verticale.
    Già, in verticale, sul tronco di un albero, arrivando sui suoi rami e procedendo, ora, attraverso le fronde.

    Wow!

    Grazie alla sua agilità assai sviluppata, Steve Lang non ebbe problemi ad inseguire il suo maestro da terra, evitando le radici nodose che uscivano dal suolo.
    D'altra parte, uno dei due allievi aumentò improvvisamente la sua velocità e scalando il tronco, tentando anch'egli di avviarsi tra i rami e non perdere terreno.

    Ehi, se ne va anche lui!

    Così, si rivolse all'altro allievo che correva assieme a lui, facendogli una domanda un po' strana.

    Scusa, non è che saresti in grado di lanciarmi lassù?

    Il tutto, con un sorriso che tradiva un entusiasmo del tutto naturale.

    Energie: 100%
    Status Fisico: Ottimale.

    Passive:
    CITAZIONE
    ⨀ The Acrobatic Fighting Style
    Steve Lang non segue uno stile di combattimento tradizionale: il suo è un metodo totalmente personale.
    Questo si basa sulla totale libertà di movimento del corpo e su un approccio spettacolare ed acrobatico alla lotta; egli può infatti sferrare colpi quasi in qualsiasi maniera: saltando, correndo, rotolando, rialzandosi da terra, in aria, da girato... questi sono alcuni esempi della sua padronanza del corpo.
    Lo stesso vale per le situazioni difensive chiaramente, tanto che può permettersi di difendersi da attacchi nemici in maniere anche impensabili.
    Tutto ciò significa che i suoi attacchi potranno essere portati, con potenza ed effetti inalterati, in tutte le situazioni, così come le azioni difensive potranno essere svolte in piena liberà anche nei momenti più limitanti.
     
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  13. Basaran Shodai
     
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    Continuò la sua corsa nelle fronde e, voltandosi un momento, vide che un suo allievo lo stava seguendo attraverso i rami. Il Demone del Fuoco stava guadagnando terreno, mentre gli altri due erano rimasti a terra, senza accorciare né allungare le distanze.

    Il Maestro aveva già in mente come ostacolare l’avanzata di Brost.

    Mantenne aperto il Terzo Cancello, che gli conferiva un equilibrio sovraumano e la capacità di correre con disinvoltura sui rami.
    Spalancò il Dodicesimo varco spirituale e la sua gamba destra fu pervasa da un rinnovato vigore. Saltò in avanti verso la frasca successiva, e nel frattempo liberò l’energia agglomerata nella gamba. Una colonna di aria compressa si abbatté sul tralcio di legno appena superato.

    La ramificazione si ruppe e rovinò al suolo, cadendo pericolosamente vicina a Steve e Jurobei. Invece lo spadaccino si trovò davanti ad un problema differente: Basaran aveva appena distrutto l’unico ramo adatto per proseguire l’inseguimento sopraelevato. Senza quel punto d’appoggio, Brost rischiava di perdere il suo vantaggio e il suo slancio.

    Provate a sorprendermi, ragazzi. Se continuate così, non mi prenderete mai!

    Disse con fare allegro.

    Chissà se i suoi ragazzi stavano iniziando a capire perché faceva tutto ciò…

    Fece tre passi ascendenti, usando tre rami consecutivi come dei gradini naturali. Abbassò la testa per non cozzare contro una fronda, e poi saltò verso l’albero successivo.
    Cambiò direzione in modo repentino , virando decisamente verso sinistra.

    Il Maestro si stava rivelando una preda ostica, particolarmente agile e sfuggente.
    In più stava giocando in casa.



    Energia: 95 – 15 = 80%
    Passive:

    Primo Cancello: Limite [Passiva: 110% di energia]

    Attive utilizzate:

    T e r z o • C a n c e l l o : C o n s a p e v o l e z z a
    Raggiunto questo traguardo, il corpo acquista una superiore coscienza della sua posizione nello spazio. I muscoli degli arti ricevono una scarica di energia, che li rende scattanti e precisi. Il Guerriero può eseguire nel turno corrente acrobazie incredibili, senza mettere il piede in fallo. Sarà capace di effettuare salti mortali, di camminare sulle mani e di molti altri movimenti normalmente impossibili. Le acrobazie possono essere applicate a normali attacchi corpo a corpo, per generare mosse dall'elevato livello di difficoltà.
    Consumo: basso

    D o d i c e s i m o • C a n c e l l o : R e s p i r o
    Flebile come un sospiro, impetuoso come un uragano. Lo schiudersi di questo cancello rende il Maestro capace di ammansire i venti. Un qualsiasi colpo fisico, apparentemente sferrato a vuoto, verrà prolungato attraverso l'aria fino al raggiungimento del bersaglio. L'onda di compressione può percorrere 5 metri a Basso, 7 metri a Medio, 10 ad Alto e 15 a Critico prima di dissiparsi.
    Consumo: variabile (usato a medio)

    Note: il ramo sta cadendo addosso a Steve e Jurobei, lasciando Brost senza punti d’appoggio. Reagite di conseguenza ^^

    Ordine: quasi libero, tuttavia per coerenza Jurobei dovrebbe postare prima di :^|
    Nessuna scandenza.

     
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  14. Jurobei
     
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    _ ____ Primo Passo - Principio ____ _
    IV




    « Volendo sì, ma non credo le piacerebbe. »

    Rispose all'altro ragazzo voltandosi in sua direzione esibendo un sorriso sincero. Avrebbe potuto scagliarlo parecchio in alto solo avendone il desiderio, ma purtroppo per quel tizio Jurobei non aveva ancora insegnato il significato della gentilezza alle sue carezze d'energia invisibile. E in ogni caso c'erano problemi più impellenti al momento, faccende che lo riguardavano in prima persona: il Maestro li stava evidentemente sfidando, e lui di certo non voleva deludere le sue aspettative.
    Non aveva tempo di fare l'altruista.

    « Arrivo, Basaran. »

    Era ora di fare un po' sul serio: non appena i rami sopra le loro teste si staccarono dagli alberi, Jurobei si diede una forte spinta in avanti spostandosi sotto di essi come una freccia lanciata nell'aria, guadagnando ulteriore terreno e allo stesso tempo evitando quel fastidioso ostacolo. E ora il Maestro si trovava a poca distanza da lui, sopra i rami.
    Sollevò la testa un istante, senza smettere di correre:

    « Non sono così agile ancora; mi perdoni ma debbo portarla al mio livello. »

    Il braccio destro si fece leggermente più indietro, piegandosi sul gomito; poi con un gesto secco Jurobei allungò il palmo in direzione dei rami sui quali Basaran poggiava, rilasciando un'onda di energia trasparente mirata a fracassare tutti i punti di appoggio sui quali il Maestro reggeva il suo corpo.

    Status_

    Stato Fisico: Ottimale.
    Stato Psicologico: Divertito dalla situazione, ma deciso a prendere la cosa seriamente.
    Mana: 95% {110% - 5% - 10%}

    Abilità Passive_

    Controllo

    {Abilità Passiva di Telecinesi - 5pt}

    Riflessione

    {Abilità Passiva di Riserva energetica aumentata (+10%) - 5pt}

    Tecniche utilizzate_

    1| Destrezza - Consumo Basso

    Rimanere in costante movimento è necessario sul campo di battaglia, poiché spesso le sorti di uno scontro possono cambiare a seguito di uno spostamento di forze ben eseguito. Un principio che può essere applicato sia alla strategia, sull'esercito comandato, sia nel duello vero e proprio. Un nemico agile e sfuggevole è infatti più arduo da colpire, e le sue movenze diventano più difficili da intercettare. Che sia uno scatto, una breve proiezione, o un rapido movimento, questa tecnica consente a Jurobei di spostarsi di cinque metri in qualsiasi direzione, in un battito di ciglia.

    2| Potenza - Consumo Medio

    Determinazione, allenamento, costanza: requisiti indispensabili per chiunque si voglia avvicinare alle arti della guerra e potersi poi fregiare del titolo di vincitore. Ma la forza in battaglia non è tutto, e lo Stratega lo sa bene. Ci sono guerrieri che rafforzano e portano oltre ogni limite il proprio fisico, nel tentativo di sopraffare con la forza bruta l'avversario. Altri invece - come il Comandante Celeste - hanno compreso che il corpo ha dei limiti, e che questi limiti possono essere prevalicati solamente con la mente. Mai come prima d'ora le parole 'volere è potere' hanno acquisito tale profondo e reale significato per Jurobei. Al Marchiato basterà difatti desiderare di colpire l'avversario, perché la propria energia interiore si manifesti in una devastante e travolgente onda d'urto che si propagherà frontalmente e che investirà con violenza qualunque cosa si trovi sul suo cammino. L'onda d'energia mentale può essere rilasciata sia dai palmi delle mani, che dal corpo nella sua interezza, e coprirà un'ampiezza e una gittata differente a seconda del consumo di energie speso secondo la seguente scaletta: Basso - 0,5 metri di ampiezza, 5 metri di gittata | Medio - 1 metro di ampiezza, 7 metri di gittata | Alto - 2 metri di ampiezza, 10 metri di gittata | Critico - 5 metri di ampiezza, 15 metri di gittata.

    Riassunto_
    Jurobei evita i rami in caduta scattando rapidamente in avanti grazie alla tecnica Destrezza; dopodiché rilascia un'onda di energia mirata a distruggere i rami sui quali sta correndo Basaran, utilizzando Potenza a medio.

     
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  15. Brost Grillet
     
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    Gh.

    Uh..!

    Ha!


    Saltare sui rami, per quanto bassi, è più difficile di quanto pensassi, ma era una cosa che Basaran non si aspettava, e questo mi sta portando leggermente più vicino a lui.
    Forse riesco a prenderlo.

    Questa nuova speranza si fa largo nella mia mente.
    Già, peccato che Basaran compia un salto dopo il quale il ramo su cui salta viene fracassato da una spinta come un pugno d'aria. E peccato che quello era il ramo su cui stavo saltando, e non ho molte possibilità a parte quella di cercare di evitare di fracassarmi su altri rami e atterrare bene per continuare l'inseguimento da terra, oppure...

    Sorrido.

    Il ramo su cui sto per atterrare è spaccato e non può reggermi, ma è comunque una superficie solida. Già, una superficie solida per lei.
    Chiudo il pugno sinistro mentre al suo interno si viene a formare una piccola sfera di fiamme. Sfera che si ingrandisce nell'istante in cui apro il palmo, dirigendola sul ramo spezzato mentre io ci passo sopra a pochi centimetri.

    »BOOM«

    L'esplosione ha luogo esattamente dove mi aspettavo, dandomi la spinta che avevo calcolato per arrivare all'albero dopo e continuare la corsa.
    Spinta, sì, ma la sua violenza mi fa sentire le gambe come trafitte da migliaia di aghi incandescenti, mentre i miei pantaloni perdono completamente tutta la parte al di sotto del ginocchio, carbonizzata.

    Non guardo quello che è successo all'albero, colpito più direttamente dalla mia palla: il mio obbiettivo al momento è lui: Basaran.
    Così continuo la mia corsa acrobatica seguendolo nella sua deviazione verso sinistra. Forse un poco più lento di prima per via dell'acceso dolore alle gambe, ma sono sicuro di averlo lasciato di stucco, magari si distrae anche lui e fa qualche errore.

    Altrimenti dovrò dar fondo a tutte le mie abilità.

    Condizione fisica: le gambe fanno male ad ogni movimento, per questo la corsa rallenta leggermente.
    Mana: 80%

    Il Fuoco è...Esplosione!!
    Se c'è qualcosa che piace a Brost, oltre al Fuoco di per sè, è un'esplosione di fiamme. Tutto quel crepitare prima, quella preparazione convulsa e poi l'esplosione. Una luce immensa, tanto calore emanato ed il più delle volte danni irreparabili a cose e persone. Si potrebbe dire che questa è in assoluto la tecnica preferita dal demone per la sua utilità in quasi tutte le occasioni (anche quelle più inaspettate), per il suo discreto raggio d'azione e, sopratutto, per il suo effetto grafico che è decisamente gratificante alla vista, e all'udito. L'esecuzione è semplicissima: con niente più di un pensiero si verrà a formare una sfera di fiamme compresse e vorticanti nella mano di Brost, che potrà poi essere lanciata a mò di palla in qualsiasi direzione. La sfera proseguirà quasi in linea retta effettuando solo dei piccoli cambiamenti di direzione (meno di 30° lungo tutta la corsa) voluti dal suo lanciatore. La detonazione, di circa due metri di raggio, potrà avvenire nel caso la sfera vada a scontrarsi con qualcosa di solido oppure a semplice comando mentale di Brost effettuato al momento del lancio. Se esce oltre il raggio massimo d'azione, ovvero 10 metri, Brost ne perde il controllo e quello che succede è lasciato totalmente al caso (scelta avversaria).
    Consumo: Medio

    Questo utilizzo direi che rientra in occasione inaspettata XD

     
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33 replies since 10/1/2012, 13:59   529 views
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